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    Allora.. ormai è ufficiale che con il nuovo decreto verr&agrave; incentivata solo la potenza autoconsumata e non quella immessa... ma in poche parole cosa significa? Vale solo quella prodotta e consumata "nello stesso istante", o si fa un bilancio?<br><br><br>Se invece si sceglie la nuova opzione di far incentivare tutta la potenza immessa, sar&agrave; possibile installare l'impianto su un terreno lontano dall'abitazione?

  • #2
    <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (lou_teena @ 20/2/2006, 23:20)</div><div id='QUOTE' align='left'>Allora.. ormai è ufficiale che con il nuovo decreto verr&agrave; incentivata solo la potenza autoconsumata e non quella immessa... ma in poche parole cosa significa? &nbsp;Vale solo quella prodotta e consumata "nello stesso istante", o si fa un bilancio?<br></div></div><br>Argomento molto interessante. Dalle ragazzette del grtn non pretendo una risposta ma da qualcun altro SI. Secondo loro verr&agrave; incentivata solo la corrente prodotta e autoconsumata istantaneamente, e non attraverso un conguaglio su base annua. Se è davvero così addio Conto Energia anche per chi ha dimensionato l'impianto sui consumi annui.<br>E del nuovo allegato A per la domanda ancora non si sa niente. Che tristezza di paese...<br><br><span class="edit">Edited by LucaSolar77 - 21/2/2006, 15:45</span>

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    • #3
      ma così sarebbe richiesto un contatore all'uscita dell'impianto oltre che sul dispacciamento&#33;<br><br>E poi mi sembra assurso, che si incentivi il consumo nelle ore solari....quando in italia la corrente è cara e scarseggia...specie in estate&#33;

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      • #4
        In base alla :<br><br>Delibera n. 28/06<br>Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kW, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387<br><br>che disciplina lo scambio sul posto del 13 febbraio 2006 :<br><br><br>Articolo 7<br>Condizioni tecnico - economiche per l’erogazione del servizio di scambio sul posto per i clienti finali vincolati<br>7.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano ai clienti del mercato vincolato.<br>7.2 Il servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica immessa e prelevata nell’ambito del contratto di cui all’articolo 3, comma 3.2, viene effettuato dal Gestore contraente su base annuale, secondo le modalit&agrave; di cui ai seguenti commi. A tal fine il Richiedente mette a disposizione del Gestore contraente tutte le informazioni necessarie.<br>7.3 Ai fini dell’applicazione dell’articolo 31 del Testo integrato, della deliberazione n. 168/03 e della deliberazione n. 118/03, i punti per i quali si applica la disciplina dello scambio sul posto sono considerati punti di prelievo non trattati su base oraria ai sensi della deliberazione n. 118/03.<br>7.4 Ai fini del calcolo il saldo di cui all’articolo 1, comma 1.1, lettera m):<br><br> 1.<br><br> se il Richiedente è un cliente finale non dotato di misuratore atto a rilevare l’energia elettrica per fascia, l’energia elettrica immessa e quella prelevata si compensano tra loro indipendentemente dalle fasce orarie in cui tale energia elettrica è immessa o prelevata;<br> 2.<br><br> se il Richiedente è un cliente finale dotato di misuratore atto a rilevare l’energia elettrica per fascia,l’energia elettrica immessa e quella prelevata si compensano tra di loro in ciascuna fascia oraria.<br><br>7.5 Qualora, in un dato periodo di fatturazione, il saldo di cui all’articolo 1, comma 1.1, lettera m) risulti maggiore di zero, esso è riportato a credito per la compensazione, in energia, di un eventuale saldo negativo relativo ad un periodo di fatturazione successivo.<br>7.6 Il saldo positivo relativo ad un dato Anno Contrattuale può essere utilizzato a compensazione di eventuali saldi negativi per un massimo di 3 Anni Contrattuali successivi all’Anno Contrattuale in cui è stato maturato. Se detta compensazione in energia non viene effettuata entro il terzo Anno Contrattuale successivo a quello in cui viene maturato il credito, il credito residuo viene annullato.<br>7.7 Ai fini dell’applicazione del presente provvedimento, il Gestore contraente calcola, per ciascun Richiedente appartenente al mercato vincolato, i quantitativi di energia elettrica di cui al precedente articolo 6, comma 6.7, lettere a), b), c) e d), con riferimento all’Anno Contrattuale, fatto salvo quanto previsto al successivo comma 7.12.<br>7.8 Il Gestore contraente applica il trattamento e i corrispettivi previsti dal Testo Intergrato per i servizi di trasmissione, distribuzione, misura e vendita secondo le usuali modalit&agrave; amministrative e di fatturazione, purché, in un Anno Contrattuale i, al Richiedente sia attribuita la quantit&agrave; di energia elettrica prelevata pari al quantitativo Pi, come definito al precedente articolo 6, comma 6.7, lettera d) e calcolato con riferimento al medesimo Anno Contrattuale i.<br>7.9 Entro il giorno 25 del secondo mese successivo a quello in cui termina l’Anno Contrattuale, il Gestore contraente comunica al Richiedente e al gestore di rete, nel caso in cui quest’ultimo non coincida con il medesimo Gestore contraente, il valore di Si, di SPSi, di SRi e di Pi relativi al precedente Anno Contrattuale e calcolati secondo le modalit&agrave; di cui al precedente comma 6.7.<br>7.10 Nel caso in cui ad un Richiedente, inizialmente dotato di contatore non atto a rilevare l’energia elettrica per fascia, venga installato un contatore atto a rilevare l’energia elettrica per fascia, l’eventuale saldo SRi indifferenziato relativo all’ultimo periodo di fatturazione antecedente la sostituzione del contatore è riportato al periodo successivo ripartendolo su ciascuna fascia in proporzione all’energia elettrica immessa in ciascuna fascia oraria nel primo periodo di fatturazione successivo alla sostituzione del contatore.<br>7.11 Nel caso in cui il Richiedente passi dal mercato vincolato al mercato libero nel corso di un Anno Contrattuale, i saldi in energia e la relativa regolazione economica sono calcolati separatamente con riferimento a ciascun periodo temporale in cui il Richiedente ha mantenuto la stessa qualifica di cliente finale, vincolato e libero.<br>Il Richiedente può, in alternativa, recedere dal contratto di servizio di scambio sul posto contestualmente al passaggio dal mercato vincolato al mercato libero.<br>Gli eventuali saldi positivi SRi sono riportati, ove necessario, al periodo successivo secondo le stesse modalit&agrave; di cui al precedente comma 6.10.<br>7.12 Per i Richiedenti appartenenti al mercato vincolato che beneficiano delle incentivazioni previste dal decreto ministeriale 28 luglio 2005 e dal decreto ministeriale 6 febbraio 2006, le disposizioni di cui al presente articolo sono applicate con riferimento all’Anno, anziché all’Anno Contrattuale.<br><br><br>GUARDATE L'ARTICOLO 7.12, chiarisce che la potenza autoconsumata non è istantanea ma annua<br><br><br>giusto?<br><br><br><br>

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        • #5
          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (EnergyANDY @ 24/2/2006, 13:04)</div><div id='QUOTE' align='left'>In base alla :<br><br>Delibera n. 28/06<br>Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kW, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387<br><br>che disciplina lo scambio sul posto del 13 febbraio 2006 :<br><br><br>Articolo 7<br>Condizioni tecnico - economiche per l’erogazione del servizio di scambio sul posto per i clienti finali vincolati<br>7.1 Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano ai clienti del mercato vincolato.<br>7.2 Il servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica immessa e prelevata nell’ambito del contratto di cui all’articolo 3, comma 3.2, viene effettuato dal Gestore contraente su base annuale, secondo le modalit&agrave; di cui ai seguenti commi. A tal fine il Richiedente mette a disposizione del Gestore contraente tutte le informazioni necessarie.<br>7.3 Ai fini dell’applicazione dell’articolo 31 del Testo integrato, della deliberazione n. 168/03 e della deliberazione n. 118/03, i punti per i quali si applica la disciplina dello scambio sul posto sono considerati punti di prelievo non trattati su base oraria ai sensi della deliberazione n. 118/03.<br>7.4 Ai fini del calcolo il saldo di cui all’articolo 1, comma 1.1, lettera m):<br><br> 1.<br><br> se il Richiedente è un cliente finale non dotato di misuratore atto a rilevare l’energia elettrica per fascia, l’energia elettrica immessa e quella prelevata si compensano tra loro indipendentemente dalle fasce orarie in cui tale energia elettrica è immessa o prelevata;<br> 2.<br><br> se il Richiedente è un cliente finale dotato di misuratore atto a rilevare l’energia elettrica per fascia,l’energia elettrica immessa e quella prelevata si compensano tra di loro in ciascuna fascia oraria.<br><br>7.5 Qualora, in un dato periodo di fatturazione, il saldo di cui all’articolo 1, comma 1.1, lettera m) risulti maggiore di zero, esso è riportato a credito per la compensazione, in energia, di un eventuale saldo negativo relativo ad un periodo di fatturazione successivo.<br>7.6 Il saldo positivo relativo ad un dato Anno Contrattuale può essere utilizzato a compensazione di eventuali saldi negativi per un massimo di 3 Anni Contrattuali successivi all’Anno Contrattuale in cui è stato maturato. Se detta compensazione in energia non viene effettuata entro il terzo Anno Contrattuale successivo a quello in cui viene maturato il credito, il credito residuo viene annullato.<br>7.7 Ai fini dell’applicazione del presente provvedimento, il Gestore contraente calcola, per ciascun Richiedente appartenente al mercato vincolato, i quantitativi di energia elettrica di cui al precedente articolo 6, comma 6.7, lettere a), b), c) e d), con riferimento all’Anno Contrattuale, fatto salvo quanto previsto al successivo comma 7.12.<br>7.8 Il Gestore contraente applica il trattamento e i corrispettivi previsti dal Testo Intergrato per i servizi di trasmissione, distribuzione, misura e vendita secondo le usuali modalit&agrave; amministrative e di fatturazione, purché, in un Anno Contrattuale i, al Richiedente sia attribuita la quantit&agrave; di energia elettrica prelevata pari al quantitativo Pi, come definito al precedente articolo 6, comma 6.7, lettera d) e calcolato con riferimento al medesimo Anno Contrattuale i.<br>7.9 Entro il giorno 25 del secondo mese successivo a quello in cui termina l’Anno Contrattuale, il Gestore contraente comunica al Richiedente e al gestore di rete, nel caso in cui quest’ultimo non coincida con il medesimo Gestore contraente, il valore di Si, di SPSi, di SRi e di Pi relativi al precedente Anno Contrattuale e calcolati secondo le modalit&agrave; di cui al precedente comma 6.7.<br>7.10 Nel caso in cui ad un Richiedente, inizialmente dotato di contatore non atto a rilevare l’energia elettrica per fascia, venga installato un contatore atto a rilevare l’energia elettrica per fascia, l’eventuale saldo SRi indifferenziato relativo all’ultimo periodo di fatturazione antecedente la sostituzione del contatore è riportato al periodo successivo ripartendolo su ciascuna fascia in proporzione all’energia elettrica immessa in ciascuna fascia oraria nel primo periodo di fatturazione successivo alla sostituzione del contatore.<br>7.11 Nel caso in cui il Richiedente passi dal mercato vincolato al mercato libero nel corso di un Anno Contrattuale, i saldi in energia e la relativa regolazione economica sono calcolati separatamente con riferimento a ciascun periodo temporale in cui il Richiedente ha mantenuto la stessa qualifica di cliente finale, vincolato e libero.<br>Il Richiedente può, in alternativa, recedere dal contratto di servizio di scambio sul posto contestualmente al passaggio dal mercato vincolato al mercato libero.<br>Gli eventuali saldi positivi SRi sono riportati, ove necessario, al periodo successivo secondo le stesse modalit&agrave; di cui al precedente comma 6.10.<br>7.12 Per i Richiedenti appartenenti al mercato vincolato che beneficiano delle incentivazioni previste dal decreto ministeriale 28 luglio 2005 e dal decreto ministeriale 6 febbraio 2006, le disposizioni di cui al presente articolo sono applicate con riferimento all’Anno, anziché all’Anno Contrattuale.<br><br><br>GUARDATE L'ARTICOLO 7.12, chiarisce che la potenza autoconsumata non è istantanea ma annua<br><br><br>giusto?</div></div><br>sembra di si. questo l'ultimissimo doc sul grtn <a href='http://www.grtn.it/ita/fotovoltaico/importante.pdf' target='_blank'>http://www.grtn.it/ita/fotovoltaico/importante.pdf</a><br><br><br>Ciao<br>Luca

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          • #6
            Il documento parla chiaro e le implicazioni deprimenti...faro' alcuni esempi per far capire meglio e incazzarmi un po.<br>Allora facciamo un esempio reale parlando di un impianto (come il mio) da 1.5 Kwp. Lunedi' giornata soleggiante ha prodotto 2 kwh (ieri che era nuvoloso solo 0.5 kwh). Allora questi 2kwh sono stati generati praticamente in mia assenza...ipotizziamo che nelle 8 ore di sole la mia abitazione abbia consumato 350watt/ore (frigo...sveglia...etc...il valore e' realistico)...quindi l'incentivo riguarda 0.35 kwh.<br>Il resto e cioe' 1.65 kwh e' stata immessa nella rete e viene conteggiata alla pari con quella che consumiamo dal gestore.<br>Alla fine dell'anno si fanno i conteggi tra i kwh utilizati dalla rete e quelli immessi . Questo valore puo' essere positivo o negativo. <br>Se e' negativo ( cioe' abbiamo consumato piu' energia del gestore di quella che abbiamo inserito nella rete) si paga.<br>Se e' positivo ( cioe' abbiamo immesso nella rete piu' energia di quella che abbiamo richiesto al gestore ) si va in credito per l'anno successivo.<br>Per far tutto questo vengono utilizzati 3 contatori (le istallazioni costano...hehehe)...altro che incentivare l'energia alternativa.<br>Facciamo i conti della serva:<br>0.35 * 0.45 = 0.15 (incentivo) <br>Questo implica un guadagno di 15 centesimi al giorno...e aprite bene le orecchie di un guadagno di 55 euro l'anno...ovviamente a meno che non consumi di piu'...cioe' incentivo a consumare energia.<br>Su su .... fatevi coraggio e contradditemi.<br>Fine del palo.<br>

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            • #7
              <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 24/2/2006, 17:19)</div><div id='QUOTE' align='left'>Su su .... fatevi coraggio e contradditemi.<br></div></div><br>Oh anche leggendo il documento "importante" rimane l'ambiguit&agrave;, è incredibile.<br><br>"l’energia incentivata è quella prodotta e consumata sul posto dall’utenza<br>collegata direttamente all’impianto: il saldo viene fatto a fine anno e l’eventuale<br>produzione in eccesso è considerata un credito per l’anno successivo."

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              • #8
                Nino,<br>ti ho fatto uno schemino, per alcuni versi hai ragione...<br>ma non aver paura di fare domande e/o richieste.<br>Ciao<br><br><br>In particolare E2 e' tutta l'enegia prodotta e non utilizzata dalla nostra abitazione.<br><br>In particolare E4 e' tutta l'energia prodotta e consumata "nello stesso istante"<br><br><center><b>Attached Image</b></center><br><table class="fancyborder" style="width:50%" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0"><tr><td align="center"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/913f4f6588675bc27cb7996aca921f55.jpg" alt="Attached Image"></table><p>

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                • #9
                  scusa NonSoloBolleDacqua, ma come fai a essere così sicuro che sia così? Perché allora il doc parla di bilancio annuo per l'energia incentivata ?<br><br>Ho appena letto il nuovo documento postato da fernandofast (vedi thread in evidenza)... oserei dire che ormai sembra chiaro che il bilancio sia su base annuale.... mi sbaglio?<br><br><span class="edit">Edited by lou_teena - 25/2/2006, 09:31</span>

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                  • #10
                    Ciao a tutti, non ho parole....<br>Comunque guardiamo avanti, mi hanno accettato la domanda d'incentivo conto energia, l'altro giorno mi hanno montato il secondo contatore con la rotella (usato ovviamente), ora questo sta girando nel senso del consumo perchè l'impianto FV non è ancora installato; a questo punto secondo Voi posso iniziare i lavori? <br>Chi sa quanto chiederanno come canone per tutti sti contatori, se non sbaglio ne manca uno&#33;&#33; Mi sta balenando l'idea di comprare un lotto di batterie al gel e diventare off-grid.<br><br>Ciao, sono un pò arrabbiato<br><br><span class="edit">Edited by goffredodsd - 25/2/2006, 09:46</span>

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                    • #11
                      <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (lou_teena @ 25/2/2006, 08:57)</div><div id='QUOTE' align='left'>scusa NonSoloBolleDacqua, ma come fai a essere così sicuro che sia così? Perché allora il doc parla di bilancio annuo per l'energia incentivata ?<br><br>Ho appena letto il nuovo documento postato da fernandofast (vedi thread in evidenza)... oserei dire che ormai sembra chiaro che il bilancio sia su base annuale.... mi sbaglio?</div></div><br><br><br><u>ESEMPIO PRATICO</u><br><br>PRODUZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO: 1.000 kWh/anno<br><br><b>Caso 1 - Consumo utenza 1.100 kWh/anno</b><br><br>incentivo GRTN ---- 1.000 kWh x 0,445 €/kWh<br>importo bolletta elettrica ---- 100 kWh x tariffa gestore<br><br><b>Caso 2 - Consumo utenza 1.000 kWh/anno</b><br><br>incentivo GRTN ---- 1.000 kWh x 0,445 €/kWh<br>importo bolletta elettrica ---- zero<br><br><b>Caso 3 - Consumo utenza 900 kWh/anno</b><br><br>incentivo GRTN ---- 900 kWh x 0,445 €/kWh<br>importo bolletta elettrica ---- zero con 100 kWh a credito per l'anno successivo<br><br>Da quello che ho capito, la differenza da prima è solo nel caso 3, ossia non ti pagano più tutta l'energia prodotta dall'impianto FV.<br>Correggetemi se sbaglio.<br>Saluti<br><br>

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                      • #12
                        Girano troppi documenti su questa faccenda...l'ultimo di Fernando (ufficiale) parla chiaro e smentisce quello che ho scritto, che invece rimane valido per la tipologia di scambio sul posto.<br>Porzio e lou non state sbagliando.<br>Ciao<br>

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                        • #13
                          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (ing&#46;porzio @ 25/2/2006, 09:52)</div><div id='QUOTE' align='left'>Da quello che ho capito, la differenza da prima è solo nel caso 3, ossia non ti pagano più tutta l'energia prodotta dall'impianto FV.<br>Correggetemi se sbaglio.<br>Saluti</div></div><br>Lo SCAMBIO SUL POSTO è sempre stato cos'ì... quindi niente di nuovo all'orizzonte.<br><br>A quanto ci è dato di capire, il chiarimento dell'Autorit&agrave; dell'Energia insieme alle integrazioni di Febbraio 2006, è andato a correggere alcune incongruenze <i>FURBESCAMENTE interessanti </i>, su cui noi tutti abbiamo in quanche modo MARCIATO.<br><br>Quella dell'incentivazione degli impianti per l'autoproduzione, piuttosto che per investimento, andr&agrave; a favore della maggiore diffusione della produzione distribuita tramite impianto fotovoltaici e questo, in ultima analisi, propone il maggior bene all'intera comunit&agrave;.<br><br>Certo che per gli interessati, compreso me, sarebbe stato più utile un sistema che incentivasse gli investimenti economici. Questo però avrebbe, prima di tutto, favorito il sistema bancario e finanziario ( <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/sick.gif' alt='sick.gif'> ) che a rischio ZERO con la garanzia STATALE, avrebbe potuto sfruttare i fabbisogni finanziari creati (mio personale punto di vista).<br><br>Oggi, con l'aggiustamento delle potenziali STORTURE, si riporta il tutto nell'alveo dell'incentivazione allo sviluppo della <b>produzione diffusa al punto di consegna</b>: la vera soluzione da sostenere attraverso l'incentivazione del conto energia.<br><br>Questo naturalmente non toglie la possibilit&agrave; dell'investimento... Questo però viene ancora una volta corretto. <br><br>Chi vuole, infatti, rivolgersi ad impianti fino a 50 Kw avr&agrave; un prezzo incentivante ancora interessante. QUI la stortura corretta, è quella della possibilit&agrave; di collegare più impianti da 50KWp ad un unico punto di consegna... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/sad.gif' alt='sad.gif'> direi che a me questa sembrava buona cosa anche se piuttosto FURBASTRA... quindi anche se con rammarico accetto la correzione.<br><br>Per quanto riguarda poi gli impianti sopra i 50 Kw, quelli a cui dovrebbero a questo punto accedere i veri produttori di energia rinnovabile, si migliora la concorrenza e la possibilit&agrave; di partecipare: in questo modo si cerca di creare un regime di reale competizione tramite l'accesso al bando senza la fideussione.<br><br>Che dire, anche se in modo decisamente CONFUSO, la correzione è arrivata velocemente e ha inciso immediatamente a risolvere le incongruenze della legge emanata e luglio e normata con la 188.<br><br>Ultimo auspicio, su cui sarebbe meglio chiedere un'immediata risposta, sarebbe quello di integrare in un unico documento la legge modificata e in un unico documento la norma attuativa.<br><br>Ciao<br>Fernando
                          Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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                          • #14
                            >Quella dell'incentivazione degli impianti per l'autoproduzione, piuttosto che per <br>>investimento, andr&agrave; a favore della maggiore diffusione della produzione distribuita <br>>tramite impianto fotovoltaici e questo, in ultima analisi, propone il maggior bene <br>>all'intera comunit&agrave;.<br><br>A mio avviso questa MANOVRA ha :<br>1.ucciso gli investimenti su questo settore <br>2.penalizzato in modo drammatico i piccoli impianti (impiegheranno decenni per ammortizzare i costi...senza considerare le spese misteriose di istallazione dei contatori)<br>Altro che energia solare.

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                            • #15
                              <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (FernandoFast @ 27/2/2006, 08:29)</div><div id='QUOTE' align='left'><br>Quella dell'incentivazione degli impianti per l'autoproduzione, piuttosto che per investimento, andr&agrave; a favore della maggiore diffusione della produzione distribuita tramite impianto fotovoltaici e questo, in ultima analisi, propone il maggior bene all'intera comunit&agrave;.<br></div></div><br>Mmm.. non sono d'accordissimo. Il meccanismo così modificato incentiva solo l'AUTOproduzione distribuita, quello a cui dovremmo arrivare non è che ognuno si produca quello che consuma (pur se ottima cosa in sè), ma che la produzione diffusa diventi una vera e propria alternativa di produttivit&agrave; individuale.<br>Sono discorsi da proiettarsi nel futuro, ora conta incentivare per fare crollare i prezzi dei moduli nei prossimi 4 - 5 anni. Quindi la scelta di non incentivare troppo comportamenti speculativi a livello privato in cambio di una possibile maggiore diffusione mi può trovare concorde, ma solo per il breve periodo. Per il futuro è necessario che il costo della semplice rivendita del Kw senza incentivo diventi interessante per tutti. Per arrivarci occorre prima o poi superare sia il meccansimo dell'incentivo (o riservarlo a situazioni ben definite), ma sopratutto superare il net metering e lasciare libero anche il privato di rivendere quello che produce.<br><br>Comunque per ora va bene pure così.<br><br><div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 27/2/2006, 11:50)</div><div id='QUOTE' align='left'>>Quella dell'incentivazione degli impianti per l'autoproduzione, piuttosto che per <br>>investimento, andr&agrave; a favore della maggiore diffusione della produzione distribuita <br>>tramite impianto fotovoltaici e questo, in ultima analisi, propone il maggior bene <br>>all'intera comunit&agrave;.<br><br>A mio avviso questa MANOVRA ha :<br>1.ucciso gli investimenti su questo settore <br>2.penalizzato in modo drammatico i piccoli impianti (impiegheranno decenni per ammortizzare i costi...senza considerare le spese misteriose di istallazione dei contatori)<br>Altro che energia solare.</div></div><br>Beh sei drastico... vediamo. C'è sempre tempo per modificare, nel caso facciamoci sentire.
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • #16
                                Ciao a tutti,<br>scusate ma non ho ancora le idee molto chiare....&#33;&#33;&#33;<br><br>Da questa discussione emerge forse un pessimismo diffuso che mi sembra esagerato, ma forse perchè non ho ancora le idee molto chiare, come ho gi&agrave; detto.<br><br>Le modifiche apportate al Conto Energia non cambiano di gran lunga la situazione gi&agrave; palesata, cioè rimane conveniente sottodimensionare (leggermente) l'impianto rispetto ai consumi, NO????<br>Corrregetemi se dico cavolate&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>Da un lato non è sicuramente conveniente, mi capita di parlare con persone che pensano di diventare produttori netti di energia e per questo rimangono delusi, ma di fatto ci si muove verso una diffusione maggiormente capillare degli impianti.<br><br>Sicuramente nel futuro bisogner&agrave; fare ulteirori passi in avanti ma siamo in Italia, cioè anni luce indietro rispetto a politiche energetiche più lungiiranti di quelle del nostro paese....è troppo accontentarsi..per ora????<br><br>Ciao a tutti e grazie in anticipo&#33;&#33;&#33;

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                                • #17
                                  <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (fotogiu @ 27/2/2006, 12:27)</div><div id='QUOTE' align='left'><br>Sicuramente nel futuro bisogner&agrave; fare ulteirori passi in avanti ma siamo in Italia, cioè anni luce indietro rispetto a politiche energetiche più lungiiranti di quelle del nostro paese....è troppo accontentarsi..per ora????<br><br></div></div><br>Per nulla. Approvo in pieno il tuo discorso. <br>Sogno anch'io una moltitudine di produttori, ma per ora sarebbe davvero un grande risultato diffondere il più possibile il FV, creando un vero mercato che permetta ai costi di diminuire.<br><br>Per ora comunque per chi aveva intenzione di fare un impianto leggermente sottodimensionato non cambia nulla. Lasciamo che si diffonda la tecnologia del film sottile e i costi scendano a 1000€ / Kwp poi se ne riparla seriamente. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'>
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • #18
                                    >Beh sei drastico... vediamo. C'è sempre tempo per modificare, nel caso facciamoci <br>>sentire.<br><br>BrightingEyes,<br>vorrei tanto non essere drastico, ma al momento la situazione e' esattamente quella che ho scritto...non si cerca di far produrre energia solare, ma di far spendere i soldi ai contribuenti. Tu investiresti in un impianto che costa 20.000 euro e sapere che tu solo dopo 15-20 anni (forse) riuscirai a rientrare delle spese? Dov'e' l'incentivo?<br>Allora diciamo chiaramente...il solare non conviene...conviene il carbone.<br>Il piu' idiota sulla faccia della terra avrebbe fatto una legge del genere:<br>a.l'energia prodotta e consumata ti viene pagata 20 Centesimi.<br>b.l'energia prodotta e inserita nella rete ti viene pagata 40 Centesimi.<br>Non era piu' semplice? <br>Tutti potrebbero diventano piccoli produttori di energia...ma forse la cosa da fastidio?<br>Quindi dopo aver messo in bella mostra un specchietto per le allodole...si cambiano "in corsa" le regole...in modo anche retroattivo...fantastico&#33;&#33;&#33;&#33;<br>E' vergognoso...e te lo dice uno che ha investito sui pannelli senza incentivi.<br>Ciao<br><br>

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                                    • #19
                                      <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 27/2/2006, 16:28)</div><div id='QUOTE' align='left'>>Beh sei drastico... vediamo. C'è sempre tempo per modificare, nel caso facciamoci <br>>sentire.<br><br>BrightingEyes,<br>vorrei tanto non essere drastico, ma al momento la situazione e' esattamente quella che ho scritto...non si cerca di far produrre energia solare, ma di far spendere i soldi ai contribuenti. Tu investiresti in un impianto che costa 20.000 euro e sapere che tu solo dopo 15-20 anni (forse) riuscirai a rientrare delle spese? Dov'e' l'incentivo?<br>Allora diciamo chiaramente...il solare non conviene...conviene il carbone.<br>Il piu' idiota sulla faccia della terra avrebbe fatto una legge del genere:<br>a.l'energia prodotta e consumata ti viene pagata 20 Centesimi.<br>b.l'energia prodotta e inserita nella rete ti viene pagata 40 Centesimi.<br>Non era piu' semplice? <br>Tutti potrebbero diventano piccoli produttori di energia...ma forse la cosa da fastidio?<br>Quindi dopo aver messo in bella mostra un specchietto per le allodole...si cambiano "in corsa" le regole...in modo anche retroattivo...fantastico&#33;&#33;&#33;&#33;<br>E' vergognoso...e te lo dice uno che ha investito sui pannelli senza incentivi.<br>Ciao</div></div><br>Ti ho gi&agrave; risposto sull'altro post. Un impianto dimensionato a misura di abitazione si ammortizza in 9 anni anche con le recenti modifiche, anche meno se hai la fortuna di abitare in zone soleggiate.<br>La proposta che fai (pago 20 vendo a 40) è sicuramente semplice e la sottoscriverei in pieno. A condizione che inserisci meccanismi per "gradualizzare" il mercato, sennò hai un boom che distorce prezzi, disponibilit&agrave;, servizi ecc. e poi magari una stagnazione. Inoltre occorre pensare che la differenza di incentivo qualcuno la paga. Se lasci la cosa così aperta a tutti finisce che molti pagano per arricchire chi lo fa come business e al momento è presto per questa visione, ci si deve arrivare e ci si arriver&agrave; ma in modo più graduale e a mercato gi&agrave; forte.<br>Sul cambiare le regole "in corsa" ti dò più che pienamente ragione, che dire? Diamoci da fare e facciamoci sentire.
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • #20
                                        <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 27/2/2006, 12:14)</div><div id='QUOTE' align='left'>Per il futuro è necessario che il costo della semplice rivendita del Kw senza incentivo diventi interessante per tutti.</div></div><br>A tutti scappa il dato che il petrolio sale e il costo dell'energia elettrica negli ultimi 10 anni è più che raddoppiato.<br><br>Nell'ultimo anno il costo dell'energia elettrica è cresciuto del 14% <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wacko.gif' alt='wacko.gif'> <br><br>Se va avanti così in pochissimi anni il conto energia non servir&agrave; più ad incentivare... baster&agrave; il prezzo elettrico raggiunto a rendere economicamente possibile usare pannelli fotovoltaici... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/w00t.gif' alt='w00t.gif'> <br><br>F<br> <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' alt='smile.gif'>
                                        Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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                                        • #21
                                          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>QUOTE</b> (BrightingEyes @ 27/2/2006, 19:46)</div><div id='QUOTE' align='left'><div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>QUOTE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 27/2/2006, 16:28)</div><div id='QUOTE' align='left'>>Beh sei drastico... vediamo. C'è sempre tempo per modificare, nel caso facciamoci <br>>sentire.<br><br>BrightingEyes,<br>vorrei tanto non essere drastico, ma al momento la situazione e' esattamente quella che ho scritto...non si cerca di far produrre energia solare, ma di far spendere i soldi ai contribuenti. Tu investiresti in un impianto che costa 20.000 euro e sapere che tu solo dopo 15-20 anni (forse) riuscirai a rientrare delle spese? Dov'e' l'incentivo?<br>Allora diciamo chiaramente...il solare non conviene...conviene il carbone.<br>Il piu' idiota sulla faccia della terra avrebbe fatto una legge del genere:<br>a.l'energia prodotta e consumata ti viene pagata 20 Centesimi.<br>b.l'energia prodotta e inserita nella rete ti viene pagata 40 Centesimi.<br>Non era piu' semplice? <br>Tutti potrebbero diventano piccoli produttori di energia...ma forse la cosa da fastidio?<br>Quindi dopo aver messo in bella mostra un specchietto per le allodole...si cambiano "in corsa" le regole...in modo anche retroattivo...fantastico&#33;&#33;&#33;&#33;<br>E' vergognoso...e te lo dice uno che ha investito sui pannelli senza incentivi.<br>Ciao</div></div><br>Ti ho gi&agrave; risposto sull'altro post. Un impianto dimensionato a misura di abitazione si ammortizza in 9 anni anche con le recenti modifiche, anche meno se hai la fortuna di abitare in zone soleggiate.<br>La proposta che fai (pago 20 vendo a 40) è sicuramente semplice e la sottoscriverei in pieno. A condizione che inserisci meccanismi per "gradualizzare" il mercato, sennò hai un boom che distorce prezzi, disponibilit&agrave;, servizi ecc. e poi magari una stagnazione. Inoltre occorre pensare che la differenza di incentivo qualcuno la paga. Se lasci la cosa così aperta a tutti finisce che molti pagano per arricchire chi lo fa come business e al momento è presto per questa visione, ci si deve arrivare e ci si arriver&agrave; ma in modo più graduale e a mercato gi&agrave; forte.<br>Sul cambiare le regole "in corsa" ti dò più che pienamente ragione, che dire? Diamoci da fare e facciamoci sentire.</div></div><br>BrightingEyes,<br>sei molto ottimista dicendo 9 anni, i miei conti parlano di 12 ma sono stato molto ma molto buono, mentre per essere realistici si va verso i 18 anni (6 Kwh al giorno *365 -> 2190kwh anno ->990 Euro annui--&#62;Ammortizzabili in 18 anni ), pessimisti verso i 20/22 anni...ma la cosa che mi fa incazzare e' che si fanno le cose alla carlona...si dice...poi si modifica...poi si cambia...siamo alle solite....e alla fine si incentiva il consumo...e le istallazioni che sono denaro sonante per il gestore.

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                                          • #22
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                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • #23
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                                              • #24
                                                <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 28/2/2006, 15:21)</div><div id='QUOTE' align='left'>c.Mi fa ridere il concetto..."e' meglio cosi', si scoraggiamo le speculazioni"...idiozie allo stato puro...nessuno investe se non c'e' guadagno e quindi si uccide questa reale fonte di energia alternativa.<br></div></div><br>Ti ringrazio per avermi dato dell'idiota ^^'...<br><br>Il principio da me esposto non mi sembra molto difficile da comprendere se non ci si ferma a leggere invece che a capire....<br><br>Da quanto tutti possono vedere la prima ondata di richieste è andata praticamente a consumare l'intero ammontare di KWp disponibili psecondo il decreto Conto Energia, e dati alla mano quelli che ne hanno realmente tratto vantaggio sono grandi aziende/societ&agrave; (non faccio nomi che è meglio&#33 che hanno visto in esso una mera fonte di guadagno, tutto a discapito dei piccoli utenti/consumatori che più di tutti potervano trarne reale beneficio.<br><br>Il fatto "se non c'è guadagno..." hai perfettamente ragione, nessuno investirebbe per perdere dei soldi, ma per fortuna non è assolutamente così.<br><br>Più leggo alcune risposte all'interno di queste discussioni più mi sorge il dubbio che tali polemiche sia fini a se stesse.<br><br>Ripeto non vedo tutto questo stravolgimento nelle precisazioni fatte dagli ultimi dec. attuativi in merito al Conto Energia.<br><br>Un impianto per piccole utenze nopn andrebbe mai sovradimensionato alle reali esigenze del consumatore, in quanto in tutti i casi per l'energia prodotta in eccesso non si sarebbe avuto neanche in precedenza ulteriori guadagni, se non un eventuale sconto sulla bolletta successiva, che in tutti i casi non avrebbe determinato un conguaglio in termini monetari....quindi?&#33;?<br><br>A voi la replica.

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                                                • #25
                                                  Lambash,<br>il discorso e' idiota...non tu.<br>Ti chiedo scusa se ti ho fatto pensare questo.<br>Scusa ancora<br><br>>Da quanto tutti possono vedere la prima ondata di richieste è andata praticamente<br>>a consumare l'intero ammontare di KWp disponibili psecondo il decreto Conto<br>>Energia, e dati alla mano quelli che ne hanno realmente tratto vantaggio sono<br>>grandi aziende/societ&agrave; (non faccio nomi che è meglio&#33 che hanno visto in esso<br>>una mera fonte di guadagno, tutto a discapito dei piccoli utenti/consumatori che<br>>più di tutti potervano trarne reale beneficio.<br>Allora la prima ondata e' servita per far guadagnare le aziende?<br>E quindi non bastava escluderle e lasciarla aperta ai piccoli utenti/consumatori?<br>E' stata una manovra fatta ad arte?<br>Cosa ci vuoi dire?<br><br>>Un impianto per piccole utenze nopn andrebbe mai sovradimensionato alle reali<br>>esigenze del consumatore, in quanto in tutti i casi per l'energia prodotta in eccesso<br>>non si sarebbe avuto neanche in precedenza ulteriori guadagni, se non un<br>>eventuale sconto sulla bolletta successiva, che in tutti i casi non avrebbe<br>>determinato un conguaglio in termini monetari....quindi?&#33;?<br>La problematica non e' solo pratica ma anche filosofica :<br>INCENTIVARE LA PRODUZIONEEEEEEEEEEEEEEEE<br>non<br>INCENTIVARE I CONSUMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII<br><br>>A voi la replica.<br>PS:Non hai risposto alle domande.<br><br><br><br>>...in quanto in tutti i casi per l'energia prodotta in eccesso<br>>non si sarebbe avuto neanche in precedenza ulteriori guadagni<br>Non risulta.<br><br>...veniva pagata.

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                                                  • #26
                                                    "Lambash,<br>il discorso e' idiota...non tu.<br>Ti chiedo scusa se ti ho fatto pensare questo.<br>Scusa ancora"<br><br>Non ti preoccupare stavo scherzandoci su&#33;<br><br>"Allora la prima ondata e' servita per far guadagnare le aziende?<br>E quindi non bastava escluderle e lasciarla aperta ai piccoli utenti/consumatori?<br>E' stata una manovra fatta ad arte?<br>Cosa ci vuoi dire?"<br><br>Non voglio sottointedere nulla, solo leggo la realt&agrave; dei fatti, l'escludere poi le aziende non vedo come sia possibile/giusto<br><br>"La problematica non e' solo pratica ma anche filosofica :<br>INCENTIVARE LA PRODUZIONEEEEEEEEEEEEEEEE<br>non<br>INCENTIVARE I CONSUMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII"<br><br>Su questo hai tutto la mia approvazione, speriamo che le cosi cambino in meglio. In tutti i casi la produzione è incentivata e in manietra esponenziale se solo si guarda il panorama pre-conto energia (7MWp installati) e l'andamento odierno con una richiesta pari a 100MWp richiesti al 31/12/05<br><br><br>">...in quanto in tutti i casi per l'energia prodotta in eccesso<br>>non si sarebbe avuto neanche in precedenza ulteriori guadagni<br>Non risulta.<br><br>...veniva pagata."<br><br>Direi proprio di no, l'enel non pagava l'energia prodotta in più da chi non è produttore, quindi nessun soldino in più in tasca <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' alt='wink.gif'> .<br><br>Ah non ho risposto alle tue domande perchè non conosco semplicemente le risposte.<br><br>In tutti i casi l'unica modifica che ho letto, l'unica differenza è quella relativa alla possibilit&agrave; di vendere in toto l'energia anche per gli impianti sotto i 20KWp.<br>Infatti come gi&agrave; ho avuto modo di spiegare la rivalutazione dell'indice istat per quanto ne sapevo io non ha mai riguardato gli incentivi asseganti, ma la semplice tariffa incentivante negli anni successivi per gli impianti che ne facevano richiesta.<br><br>Saluti<br><br>Paolo Labinto.<br><br><br><span class="edit">Edited by Lambash - 28/2/2006, 16:33</span>

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                                                    • #27
                                                      >Direi proprio di no, l'enel non pagava l'energia prodotta in più da chi non è<br>>produttore, quindi nessun soldino in più in tasca .<br>Direi proprio di si&#33;<br>

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                                                        <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Lambash @ 28/2/2006, 15:38)</div><div id='QUOTE' align='left'><div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 28/2/2006, 15:21)</div><div id='QUOTE' align='left'>c.Mi fa ridere il concetto..."e' meglio cosi', si scoraggiamo le speculazioni"...idiozie allo stato puro...nessuno investe se non c'e' guadagno e quindi si uccide questa reale fonte di energia alternativa.</div></div><br><br><br>Un impianto per piccole utenze nopn andrebbe mai sovradimensionato alle reali esigenze del consumatore, in quanto in tutti i casi per l'energia prodotta in eccesso non si sarebbe avuto neanche in precedenza ulteriori guadagni, se non un eventuale sconto sulla bolletta successiva, che in tutti i casi non avrebbe determinato un conguaglio in termini monetari....quindi?&#33;?<br><br>A voi la replica.</div></div><br>Ma non e' vero&#33;&#33;&#33;<br><br>L'energia prodotta in eccesso sarebbe stata pagata. Es. un impianto da 8 kWp sul tetto di una casa di una famiglia normale (contratto enel 3 kW) avrebbe prodotto durante il giorno energia pulita che l'enel avrebbe usato e pagato con la tariffa incentivante, aiutando la famiglia a riprendere i soldi investiti. In piu' questa famiglia non avrebbe piu' pagato la bolletta. E non e' poco. Quando si parla di generazione diffusa, anche di cogenerazione, l'impianto deve essere sovradimensionato alle esigenze dell'utenza proprietaria, in modo da poter riversare qcs in rete.<br><br>E poi, stiamo parlando di impianti sotto i 20 kWp, cioe' impiati piccoli, piccolissimi, rispetto alla produzione elettrica. Va bene limitare quelli grossi, sopra i 50 kWp che occupano tanto spazio, ma fino a 20 kWp, si parla di gocce d'acqua nel mare, non e' speculazione...<br><br>grazie...

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                                                        • #29
                                                          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (pmgc00 @ 1/3/2006, 10:58)</div><div id='QUOTE' align='left'><div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Lambash @ 28/2/2006, 15:38)</div><div id='QUOTE' align='left'><div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua @ 28/2/2006, 15:21)</div><div id='QUOTE' align='left'>c.Mi fa ridere il concetto..."e' meglio cosi', si scoraggiamo le speculazioni"...idiozie allo stato puro...nessuno investe se non c'e' guadagno e quindi si uccide questa reale fonte di energia alternativa.</div></div><br><br><br>Un impianto per piccole utenze nopn andrebbe mai sovradimensionato alle reali esigenze del consumatore, in quanto in tutti i casi per l'energia prodotta in eccesso non si sarebbe avuto neanche in precedenza ulteriori guadagni, se non un eventuale sconto sulla bolletta successiva, che in tutti i casi non avrebbe determinato un conguaglio in termini monetari....quindi?&#33;?<br><br>A voi la replica.</div></div><br>Ma non e' vero&#33;&#33;&#33;<br><br>L'energia prodotta in eccesso sarebbe stata pagata. Es. un impianto da 8 kWp sul tetto di una casa di una famiglia normale (contratto enel 3 kW) avrebbe prodotto durante il giorno energia pulita che l'enel avrebbe usato e pagato con la tariffa incentivante, aiutando la famiglia a riprendere i soldi investiti. In piu' questa famiglia non avrebbe piu' pagato la bolletta. E non e' poco. Quando si parla di generazione diffusa, anche di cogenerazione, l'impianto deve essere sovradimensionato alle esigenze dell'utenza proprietaria, in modo da poter riversare qcs in rete.<br><br>E poi, stiamo parlando di impianti sotto i 20 kWp, cioe' impiati piccoli, piccolissimi, rispetto alla produzione elettrica. Va bene limitare quelli grossi, sopra i 50 kWp che occupano tanto spazio, ma fino a 20 kWp, si parla di gocce d'acqua nel mare, non e' speculazione...<br><br>grazie...</div></div><br>E' un discorso un pò più ampio mi sa.<br>Anzitutto l'ENEL (o chi per essa) non avrebbe pagato nulla dell'energia immessa in rete nemmeno nella versione precedente del CE. Soltanto sopra i 20 Kwp si ha la possibilit&agrave; di farsi pagare (0,09 se nn ricordo male) il Kwh netto immesso in rete. La quota di incentivo non proviene da Enel.<br>Superare questo limite è estremamente auspicabile e ci si arriver&agrave; penso, ma al momento è difficile per le complicazioni che impone diventare fornitore di Enel (Partita IVA, responsabilit&agrave; contrattuali ecc.) e sopratutto per gli ostacoli posti da ENEL.<br>Inoltre, pur essendo io un acceso fautore della produzione diffusa intesa come CONTRIBUTO alla produzione generale e non solo copertura del consumo personale, non si può negare che l'avvio del CE con le modalit&agrave; iniziali lasciava troppo spazio a comportamenti "speculativi" assolutamente non da criticare in sè (anzi... ce ne fosse di gente che investe per guadagnarci) ma critici nella fase iniziale di start-up del CE. L'obiettivo della modifica a mio parere è di permettere a più gente possibile di entrare nel campo del solare, gradualmente e senza attese di anni. Se si rendono troppo facili gli investimenti sui 19.9 Kwp esentasse si satura in breve tempo il mercato con relativamente pochi attori, occorre aumentare continuamente la quota di Mw concessi (e questo costa al consumatore, che è quello che paga l'incentivo, non all'Enel). La scelta di gradualizzare nel tempo la soglia massima di Mw serve a quello.<br>Anch'io inizialmente ero entusiasta della possibilit&agrave; di produrre anche per il privato, ma ci sono degli effettivi ostacoli che vanno superati. Credo che un periodo di un paio d'anni di rodaggio sia necessario comunque, poi col tempo le soluzioni verranno. Vediamola un pò ottimisticamente <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'>
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • #30
                                                            <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 1/3/2006, 12:17)</div><div id='QUOTE' align='left'><br>Ma non e' vero&#33;&#33;&#33;<br><br>L'energia prodotta in eccesso sarebbe stata pagata. Es. un impianto da 8 kWp sul tetto di una casa di una famiglia normale (contratto enel 3 kW) avrebbe prodotto durante il giorno energia pulita che l'enel avrebbe usato e pagato con la tariffa incentivante, aiutando la famiglia a riprendere i soldi investiti. In piu' questa famiglia non avrebbe piu' pagato la bolletta. E non e' poco. Quando si parla di generazione diffusa, anche di cogenerazione, l'impianto deve essere sovradimensionato alle esigenze dell'utenza proprietaria, in modo da poter riversare qcs in rete.<br><br>E poi, stiamo parlando di impianti sotto i 20 kWp, cioe' impiati piccoli, piccolissimi, rispetto alla produzione elettrica. Va bene limitare quelli grossi, sopra i 50 kWp che occupano tanto spazio, ma fino a 20 kWp, si parla di gocce d'acqua nel mare, non e' speculazione...<br><br>grazie...[/QUOTE]<br>E' un discorso un pò più ampio mi sa.<br>Anzitutto l'ENEL (o chi per essa) non avrebbe pagato nulla dell'energia immessa in rete nemmeno nella versione precedente del CE. Soltanto sopra i 20 Kwp si ha la possibilit&agrave; di farsi pagare (0,09 se nn ricordo male) il Kwh netto immesso in rete. La quota di incentivo non proviene da Enel.<br>Superare questo limite è estremamente auspicabile e ci si arriver&agrave; penso, ma al momento è difficile per le complicazioni che impone diventare fornitore di Enel (Partita IVA, responsabilit&agrave; contrattuali ecc.) e sopratutto per gli ostacoli posti da ENEL.<br>Inoltre, pur essendo io un acceso fautore della produzione diffusa intesa come CONTRIBUTO alla produzione generale e non solo copertura del consumo personale, non si può negare che l'avvio del CE con le modalit&agrave; iniziali lasciava troppo spazio a comportamenti "speculativi" assolutamente non da criticare in sè (anzi... ce ne fosse di gente che investe per guadagnarci) ma critici nella fase iniziale di start-up del CE. L'obiettivo della modifica a mio parere è di permettere a più gente possibile di entrare nel campo del solare, gradualmente e senza attese di anni. Se si rendono troppo facili gli investimenti sui 19.9 Kwp esentasse si satura in breve tempo il mercato con relativamente pochi attori, occorre aumentare continuamente la quota di Mw concessi (e questo costa al consumatore, che è quello che paga l'incentivo, non all'Enel). La scelta di gradualizzare nel tempo la soglia massima di Mw serve a quello.<br>Anch'io inizialmente ero entusiasta della possibilit&agrave; di produrre anche per il privato, ma ci sono degli effettivi ostacoli che vanno superati. Credo che un periodo di un paio d'anni di rodaggio sia necessario comunque, poi col tempo le soluzioni verranno. Vediamola un pò ottimisticamente <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'></div></div><br>Siamo daccordo o quasi...<br><br>Stiamo parlando di due cose diverse pero'... vediamo di chiarire, se sbaglio contraddittemi:<br>il "vecchio" CE proponeva nella pratica, la possibilita' di usufruire di un doppio incentivo (< di 20 kW ovvio) da una parte, la tariffa incentivante su tutta l'energia prodotta, pagata cash, dal GRTN o da enel o da chi per loro, al soggetto responsabile, dall'altro lo scambio sul posto non pagata in soldi ma conguagliata con la normale bolletta, scalando dalle bollette dell'anno successivo i kWh consumati.<br>Si diventava produttori nel senso della tariffa incentivante.<br>Per quanto riguarda la tariffa incentivante, non vedo limiti di natura finanziaria. L'incentivo viene pagato in bolletta da TUTTI da quando e' uscito il decreto 387. La componente tariffaria da destinare al FV e' il cosiddetto CIP 6. Che, ripeto gia paghiamo da tempo e che finora e' andato ad incentivare le fonti cosiddette assimilate (scarti di lavorazione di petrolio e INCENERITORI (termovalorizzatori :-0)).<br>Quindi per impianti che personalemtne continuo a ritenere piccoli come quelli da 19,9 (non perche' faccia di solito centrali fotovoltaiche da MW ma rispetto alla produzione nazionale) non vedo problemi o limiti di risorse economiche statali.<br>C'e' casomai da chiedersi, se servisse a qualcosa, a chi da noia che soldi che finora finivano a fonti assimilate, adesso vadano a fonti veramente rinnovabili.

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