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Defiscalizzazione tasse brevetti

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  • Defiscalizzazione tasse brevetti

    Ciao a tutti.
    A proposito del costo aggiornato di deposito e di mantenimento dei brevetti Italia riporto testualmente come ricevuto il 10.3.06 dalla Camera di Commercio di Torino:
    "Dal 1 gennaio 2006 si precisa che gli articoli n.351 e n.352 della legge 23.12.2005 n.2 pubblicata sul supplemento ordinario n.211 alla G.U. del 29.12.2005 dispongono rispettivamente l'abrogazione degli art.9 e 10 che stabilivano il pagamento delle tasse di concessioni governative per il deposito delle domande e per il mantenimento in vita delle stesse nonchè l'imposta di bollo."
    Le spese sono:
    -Euro 38 (di cui euro 35 per diritto di deposito + euro 3 per copia autentica) + una marca da bollo da euro 14,62 per il modulo in copia autentica tot. Euro 52,62
    Il ministro ha riconosciuto iniqua l'applicazione di una "tassa sull'intelligenza".
    Alleluia.
    Saluti. O'sarracino.

  • #2
    O'sarracino,
    quello che scrivi risponde al vero. Ma c'è poco da festeggiare.
    Ci ho pensato a lungo sul punto ed ho purtroppo concluso che l'attuale titolare del ns. dicastero economico si intenderà pure di finanza creativa ma non di brevetti.
    La vera tassa sull'intelligenza non è quella di mantenimento ma quella di deposito e quest'ultima non è affatto stata diminuita. Depositare un brevetto oggi costa come ieri.
    Il reale effetto di una norma del genere sarà di ingessamento e di impossibilità per le piccole aziende di accedere al patrimonio brevettuale delle sorelle più grandi.
    Fino ad oggi accadeva che ad i titolari dei brevetti con una certa anzianità veniva chiesto di liberalizzare quell'idea pena una tassa (quella di mantenimento, appunto). Le aziende, ad un certo punto, facevano quindi un mini bilancio di convenienza e, se ritenevano, rendevano quel brevetto free, rinunuciandone all'esclusiva.
    Allora quell'idea veniva presa ed utilizzata da quelle aziende le quali essendo più piccole sfruttavano la loro maggiore flessibilità ed agilità per recuperare il terreno perduto nei confronti di quelle più grandi.
    Ora accadrà che, vista l'entità del dazio, l'idea di rinunciare ad una idea, pur industrialmente stanca, non si porrà neppure. Pagheranno i 50 euro and stop, fine della storia.
    Ritengo per questo l'operazione di pura demagogia politico/finanziaria.... pensare che l'hanno veicolata attraverso i media come a favorire il deposito di nuovi brevetti !! mad.gif
    Nulla di più falso agli effetti pratici anzi, il contrario !! sick.gif
    Ciao, Hike smile.gif

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    • #3
      L'ultimo brevetto del 2005 mi è costato circa 263 Euro, l'ultimo del 2006 43 Euro. <img src=">
      E questo dopo che a luglio sono aumentati di 5 Euro i diritti di segreteria. In ogni caso si può pagare meno (23 Euro) se la CCIAA cui ci si rivolge accetta il deposito telematico per il quale si stanno organizzando.
      La differenza di oltre 200 Euro, per chi fa ricerca e sviluppo in proprio come me, e si finanzia facendo l'impiegato, non sembra affatto demagogica.

      Valerio

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      • #4
        <img src=:"> Ciao Valerio.
        E' da un pò che non deposito direttamente.
        Una domanda:
        Sicuro che si tratti di brevetto per invenzione e non per modello di utilità ?
        La manovra di demagogia cui mi riferivo era fatta per l'azzeramento dei costi di mantenimento e non quelli di primo deposito.
        Sicuro che prima non anticipassi proprio questi costi ?
        Comunque mi hai fatto venire la voglia, mi informo.
        ciao, hike <img src=">

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        • #5
          Ciao Hike,
          si, si tratta di brevetto per invenzione industriale. Quello che si paga, oggi come prima, sono i diritti di segreteria che restano alla Camera di Commercio.
          La manovra ha eliminato le tasse annuali e prima, assieme alla domanda, si pagavano le prime tre annualità, con costi variabili a seconda del numero di pagine della descrizione. Il modello di utilità era anche più costoso perche si pagavano, se ricordo bene, cinque annualità. I costi potevano essere posticipati o eliminati facendo dichiarazione di essere nullatenenti o giù di lì :P .
          Normalmente, quindi, le prime tre annualità erano obbligatorie e proprio la loro eliminazione consente il risparmio che ho evidenziato. A me la riforma sta bene, sono daccordo con te che dopo alcuni anni sia giusto pagare qualcosa, ma l'abbattimento dei costi iniziali è sicuramente un bene che aiuta i depositi.
          Saluti,

          Valerio

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          • #6
            Ciao Valerio.
            Mhmmm .. a questo punto mi vien da pensare che il regime di tassazione sia differenziato tra utenti privati ed aziende.
            Mi informerò bene la prox volta che mi capiterà di depositare qualcosa.
            Ciao grazie,
            Hike <img src=">

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            • #7
              Mah, quello che dici mi lascia un po' perplesso... :huh:
              Ho guardato qualche sito delle camere di commercio e tutte sono allineate, senza distinzione tra privati e imprese.
              L'unica ipotesi è che tu abbia chiesto ad un consulente, allora il deposito parte dai 1.500 Euro circa, ma si tratta di competenze professionali, che variano da consulente a consulente.
              Se scopri qualcosa fallo sapere <img src=">
              A presto

              Valerio

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              • #8
                No valerio, non mi avvalgo di consulenti.
                A dire il vero non mi occupo della parte amministrativa e le fatture sono in altra sede.
                Ma ne approfitto per chiarirmi le idee una volte per tutte.
                Bye

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                • #9
                  Ciao,
                  novità in arrivo per i brevetti:
                  un ddl del MSE ripropone una tassazione per i brevetti con un'articolazione diversa da quella in vigore fino alla fine del 2005.
                  Non ci sono ancora decreti attuativi, quindi riporto il senso di massima del decreto:
                  verranno introdotte tasse di mantenimento a partire dal 5° anno per i brevetti di invenzione e dal secondo quinquennio per modelli di utilità e marchi.
                  Il decreto dice anche "sono istituiti i diritti sui brevetti..." dicendo poi che ne sono esonerate le Università ed altri enti... poi si parla del mantenimento, quindi non si capisce se sono istituiti anche dei diritti di deposito.
                  Il testo parla di favorire le PMI (e noi privati??? <img src="> ) e di introdurre un'analisi di anteriorità a livello europeo.
                  Su Il sole 24 ore di giovedì 23 settembre si dice che la manovra frutterà 60 milioni di Euro all'anno, ma non ci sono ulteriori specificazioni sui singoli importi.
                  Spero di farvi avere buone notizie al più presto. Speriamo bene! <img src=">

                  Valerio

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                  • #10
                    Ciao a tutti,
                    come promesso vi aggiorno sulle ultime novità in materia di brevetti. Vi incollo il testo dell'art. 104, comma 4, punto 10 della finanziaria in approvazione. Non ci sono numeri, che dovranno essere definiti nel corso di 30 giorni da decreti ministeriali. Di fatto, i punti principali, li ho anticipati nel post precedente.
                    Vi aggiornerò appena disponibili news,
                    a presto

                    Valerio


                    10. Con decreto del Ministro dello sviluppo
                    economico di concerto con il Ministro dell’economia,
                    da emanare entro trenta giorni dall’entrata in vigore
                    della presente legge, sono istituiti i diritti sui brevetti
                    per invenzione industriale e per modelli di utilità e
                    sulla registrazione di disegni e modelli nonché i diritti
                    di opposizione alla registrazione dei marchi
                    d’impresa. Sono esonerati dal pagamento dei diritti di
                    deposito e di trascrizione, relativamente ai brevetti
                    per invenzione e ai modelli di utilità, le università, le
                    amministrazioni pubbliche aventi fra i loro scopi
                    istituzionali finalità di ricerca e le Amministrazioni
                    della difesa e delle politiche agricole alimentari e
                    forestali. I diritti per il mantenimento in vita dei
                    brevetti per invenzione industriale e per modelli di
                    utilità e per la registrazione di disegni e modelli, di
                    cui all’articolo 227 di cui al decreto legislativo 10
                    febbraio 2005, n. 30 - Codice della proprietà
                    industriale, sono dovuti secondo i seguenti criteri: a)
                    dalla quinta annualità per il brevetto per invenzione
                    industriale; b) dal secondo quinquennio per il brevetto
                    per modello di utilità; c) dal secondo quinquennio per
                    la registrazione di disegni e modelli. Le somme
                    derivanti dal pagamento dei diritti di cui al presente
                    comma, sono versate all’entrata del bilancio dello
                    Stato per essere riassegnate allo stato di previsione
                    del Ministero dello sviluppo economico, anche al fine
                    di potenziare le attività del medesimo Ministero di
                    promozione, di regolazione e di tutela del sistema
                    produttivo nazionale, di permettere alle piccole e
                    medie imprese la piena partecipazione al sistema di
                    proprietà industriale, di rafforzare il brevetto italiano,
                    anche con l’introduzione della ricerca di anteriorità
                    per le domande di brevetto per invenzione industriale.

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                    • #11
                      Ciao amici,

                      come promesso vi aggiorno sui nuovi costi previsti dalla finanziaria 2007 sui brevetti. Il decreto è del 2 aprile 2007 e prevede, per i brevetti per invenzione industriale, una tassa di deposito e, dal quinto anno in poi, tasse di mantenimento.
                      Per il deposito si parte dai 50 € per il formato elettronico mentre, se si usa la carta, dai 120 ai 600 a seconda del numero di pagine.
                      Dal 5° anno si paga per mantenere il brevetto dai 60 € del 5° ai 650 € dal 15° al 20°.

                      Beh, diciamo che poteva andare peggio... non ho sotto mano le vecchie tasse, ma mi sembra che gli importi siano più o meno gli stessi di prima.
                      Buona la possibilità di depositare in formato elettronico con i 50 € che mi sembrano assolutamente accettabili. Al deposito credo debbano aggiungersi le tasse di segreteria della camera di commercio, dai 20 ai 40 €. Naturalemte se ci si rivolge ad un consulente che scrive il brevetto e lo deposita, i costi aumentano di molto.

                      Le tabelle con le tariffe, anche di modelli di utilità e design, sono sulla Gazzetta Ufficiale del 6-4-2007.

                      Saluti a tutti, ^_^

                      Valerio

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