Abbattitore di fuliggine - EnergeticAmbiente.it

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Abbattitore di fuliggine

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  • Abbattitore di fuliggine

    Salve a tutti.
    Complimenti per la community, una delle migliori che abbia mai visitato.
    Ordunque.
    Qualcuno di Voi, può aiutarmi nella realizzazione di un abbattitore di fuliggine per forno pizza?
    Ho fatto un pò di ricerche, sia sul territorio (Campania) che in rete, ma nessuna delle ditte o dei prodotti che ho esaminato ha soddisfatto a pieno i miei dubbi sulla funzionalità degli abbattitori che ho visto in opera.

    Chiedo in proposito il Vostro aiuto.
    Grazie

  • #2
    Benvenuto chiaroscuro !
    Qui cerchiamo di abbattere le emissioni, anche la fuliggine inquina!

    Premesso che non ne so niente dell'argomento, credo che sarebbe utile se tu fornissi un minimo di indicazione sulle soluzioni che hai gia' visto e che non ti anno convinto.
    Cos'erano, piastre fredde, filtri, o abbattitori elettrostatici, o vortici?

    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      Ave a te Mario, e a tutti gli altri.

      I sistemi che ho avuto l'opportunità di monitorare sono nel 90% dei casi degli impianti scrubber.
      Uno scrubber impiega un liquido (nel caso specifico "acqua") per la rimozione delle del particolato. Esso, attraverso l'ausilio di uno o più ugelli vaporizza l'acqua, che incrociando i fumi in controcorrente, lavano (passatemi il termine) le particelle incombuste.
      Alcuni impianti sono muniti di elettropompa per il ricircolo del liquido di lavaggio, altri invece, utilizzano acqua corrente (a perdere).
      Per quanto concerne i filtri elettrostatici, bhè, li ho visti in funzione, e mi sembrano particolarmente idonei per nebbie oleose e non per le fuliggini.
      Prova ad immaginare il regime di lavoro, e quindi l'emissione di fuliggine, di una pizzeria nella città di Napoli il Sabato sera.E' un macello.
      In taluni casi i filtri elettrostatici sono installiti a valle degli scrubber, ove per regolamenti comunali o condominiali, l'attività (Pizzeria) non ha l'opportunita dell'installazione di canna fumaria.

      Grazie

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      • #4
        CITAZIONE (chiaroscuro @ 21/3/2006, 22:25)
        Ave a te Mario, e a tutti gli altri.

        I sistemi che ho avuto l'opportunità di monitorare sono nel 90% dei casi degli impianti scrubber.
        Uno scrubber impiega un liquido (nel caso specifico "acqua") per la rimozione delle del particolato. Esso, attraverso l'ausilio di uno o più ugelli vaporizza l'acqua, che incrociando i fumi in controcorrente, lavano (passatemi il termine) le particelle incombuste.
        Alcuni impianti sono muniti di elettropompa per il ricircolo del liquido di lavaggio, altri invece, utilizzano acqua corrente (a perdere).
        Per quanto concerne i filtri elettrostatici, bhè, li ho visti in funzione, e mi sembrano particolarmente idonei per nebbie oleose e non per le fuliggini.
        Prova ad immaginare il regime di lavoro, e quindi l'emissione di fuliggine, di una pizzeria nella città di Napoli il Sabato sera.E' un macello.
        In taluni casi i filtri elettrostatici sono installiti a valle degli scrubber, ove per regolamenti comunali o condominiali, l'attività (Pizzeria) non ha l'opportunita dell'installazione di canna fumaria.

        Grazie

        A Verona era presente questa ditta con i propri abbattitori di fuliggine. Ho una brochure ma il loro sito in questo momento e' inattivo (Killer smog. In ogni caso mi sembra che propongano "scrubber" con consumi anche elevati di acqua (anche 80 litri/h). Mi hanno descritto il funzionamento come "effetto Venturi" ma non comprendo (scusate l'ignoranza) come faccia a compensare l'abbattimento di temperatura mantenendo la velocita' di evacuazione in termini accettabili.
        Bye

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        • #5
          Ciao,esistono abattitori fumi e micropolveri a maniche in tessuto per uso continuo con pulizia del tessuto filtrante in controcorrente mediante aria compressa.Può trattare aria contenente polveri molto fini, conservando un rendimento di captazione assai elevato, anche per particelle aventi dimensioni inferiori a 1 micron. Grazie all'impiego di particolari tessuti, può essere impiegato per temperature di esercizio molto elevate, i cicli di lavaggio sono programmabili in base alle esigenze, questo é il sistema piu' efficente.

          Esistono anche abattitori ciclonici o multiciclonici in parallelo per grosse portate o serie per piu' efficenza, i sistemi sono dotati di aspiratore fumi con giranti "autopulenti".
          Vanno bene per polveri con peso specifico oltre i 300Kg /m3, E con particelle superiori ai 10 micron. I multicicloni in batteria possono avere efficienza di filtrazione compresa fra il 60% e l’80% .

          Sono utilizzati per caldaie anche piccole a biomasse gasogeno legna.
          Io ne ho uno ciclonico per una caldaia a gasogeno di truccioli provegnenti da falegnameria o legna classica da inserire direttamente in caldaia,ovviamente il sistema migliore é a truccioli col bruciatore esterno ad effetto gasogeno alimentato automaticamente da silos di stoccaggio orrizzomntale,il ciclone singolo con annesso aspiratore fumi ormai vecchio di 14anni rattoppato piu volte e non piu a norma con le nuove normative ora mi obbligano a metterne tre' per abbttere piu polvere,mi chiedo io ,ma quante stufe a legna e caminetti classici non sono a "norma" dicono che un caminetto inquina con le micropolveri piu di una caldaia a gasolio!! o di un vecchio furgone !!!

          Io se fossi in té prenderei in considerazzione anche di recuperare il calore del forno con un scambiatore di calore (fumi-acqua) all'uscita del forno cosi da recuperare il calore perduto e riscaldare o aiutare il riscaldamento dello stabile della pizzeria, ho visto in tv una pizzeria con forno a legna classico che scaldava una piccola palazzina condominiale non di proprieta' adiacente ....

          ciao

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