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diminuzione spreco di energia

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  • diminuzione spreco di energia

    ottimizzando l'utilizzo dell'alternatore secondo me si può risparmiare un po' di benzina.
    innanzitutto sostituendo i magneti permanenti con delle bobine.
    spegnendolo quando non serve.

  • #2
    Mi sembra che l' alternatore non abbia magneti,utilizza bobine avvolte auto-eccitate.Tempo fa ipotizzavo di farlo accendere e spegnere mettendo in serie un interruttore al mercurio:in discesa l'interruttore è chiuso e la corrente passa,in salita l'interruttore è aperto e l'alternatore viene escluso.Si ottimizzano i consumi,e si migliora il freno-motore.Occorre solo progettare un circuito a parte,che in caso di batteria semi-scarica escluda l'interruttore e sia possibile la ricarica continuativa.

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    • #3
      Sono ragazzi .....

      Per "spegnere" si puo' anche agire sulla corrente erogata. Se la tensione raddrizzata e' uguale a quella della batteria in quell'istante, la batteria non si carica. Ma non dimentichiamo tutti gli altri carichi elettrici, sempre in aumento sulle auto.

      I magneti degli alternatori sono la soluzione piu' efficiente per generare il campo magnetico necessario per "tagliare" i conduttori dello statore.

      La potenza usata dal generatore e' inferiore a quella che si puo' risparmiare gonfiando le gomme al valore giusto, lubrificando con lubrificanti ad alta scorrevolezza, spegnendo le luci quando non servono, ecc.

      Ciao
      Mario
      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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      L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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      • #4
        si può quantificarel'energia assorbita dall'alternatore?
        ad es. la dinamo della bici è un'alternatore ed eroga circa 5w.
        avete visto che forza ci vuole per farlo girare con una mano?

        cosa significa "agire sulla corrente erogata"?
        mica inserire una resistenza in serie all'altern e alla batt da 100w?

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        • #5
          Ciao "sorella", ma ti sei travestita? tongue.gif

          Per motivi di costo gli alternatori auto e bici (non e' una dinamo, e' un alternatore) hanno rendimenti bassi. Un alternatore potrebbe rendere anche meno del 50 %, quindi se ad una certa velocita' eroga 200 W, ne assorbe piu' di 400.

          Per agire sulla corrente erogata si possono usare dei regolatori elettronici, che possono aumentare l'impedenza del circuito.

          Ciao
          Mario
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          • #6
            appunto.

            bisogna inserire una resistenza da 100w.

            qualsiasi circuito elettronico lo si può "tradurre" in un circuito equivalente.

            Se voglio aumentare o diminuire l'impedenza in modo controllato
            devo si inserire un circuito di controllo elettronico che valuti il momento opportuno in cui aumentare o diminuire l'impedenza però esso piloterà una "valvola". quindi uno o più transistor (trans resistori->adattatori d'impedenza).
            V=IxR
            Se invece di aumentare R diminuissi V attraverso un pilotaggio del campo magnetico?

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            • #7
              CODICE
              Se invece di aumentare R diminuissi V attraverso un pilotaggio del campo magnetico?

              non potresti usare l'eccitazione a magnti permanenti, piu' efficiente, ma saresti obbligato a consumare corrente per eccitare.
              Non avresti benefici.

              Ciao
              Mario
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              • #8
                in effetti il magnete permanente ha un COP infinito

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                • #9
                  Ciao!
                  Inserire una resistenza da 100w non vuol dire niente...
                  le resistenze si misurano in Ohm, mentre i W sono solo un' indicatore di quanta potenza potrà essere dissipata dalla resistenza.
                  Venendo al nocciolo della questione, trovo assolutamente insensato pensare di inserire una qualche resistenza in serie al generatore o tantomeno alla batteria.
                  Alla batteria è impossibile in quanto questa funziona da stabilizzatore di tensione per tutto il sistema. Se ci metti una resistenza in serie, la capacità stabilizzatrice risulta alterata tanto più quanto più è grande la resistenza introdotta. E la mancata stabilizzazione introdurrebbe fluttuazioni della tensione che non gioverebbero all' elettronica di bordo.
                  Inserire una resistenza in serie all' alternatore, di nuovo, sarebbe assurdo.
                  Infatti la resistenza dissiperebbe energia, quindi creerebbe l' effetto opposto a quello cercato.
                  Per non parlare del fatto che questa ridurrebbe la capacità totale di fornire energia da parte dell' alternatore, andando ad influenzare la tensione dell' impianto in caso di assorbimenti elettrici gravosi.
                  La batteria comincerebbe a scaricarsi più del normale, usurandosi di più.
                  L' unico modo per risparmiare è limitando la corrente PRELEVATA dall' impianto.
                  Ovvero limitare gli utilizzatori elettrici: luci accese solo quando servono (io non le tengo mai accese di giorno, nemmeno le posizioni in autostrada... ho fatto quasi 100.000 km da quando è scattata la legge sui fari, ma non ho mai preso multe). Ventola dell' aria accesa solo quando serve (per esempio in autostrada si può sfruttare l'effetto della velocit&agrave, sbrinatore e tergicristalli accesi per il tempo necessario.

                  Facciamo un conto approssimativo:
                  Prendiamo una Punto 1.2 da 44kW (60 cv).
                  Alla massima potenza, ovvero motore a 5000 giri/m ed acceleratore a tavoletta, il motore produce 44KW.
                  Mettiamoci ora a 90 km/h in piano in statale:
                  Il motore gira a 2500 giri/m (un fattore 2 in meno sulla potenza prodotta) ed in più la coppia richiesta è molto più bassa (almeno un fattore 4).
                  Molto approssimativamente, quindi, il motore in quella condizione produce, diciamo, 6 KW di potenza, utilizzati per far avanzare l' auto. Ma abbondiamo, facciamo pure 10 KW.
                  Ora pensiamo alle luci: sulla Punto ho 2 lampadine di posizione anteriori da 5W l' una, due posteriori da 10W l'una, due anabbaglianti da 55W l' una, per un totale di 140W a 12V di alimentazione.
                  (NOTA A MARGINE: in realtà l' impianto dell' auto con motore in marcia si porta a circa 13,5V - 14,5)V nominali, il che genererebbe un consumo ben maggiore di 140W: a conti fatti parliamo di circa 180W - 200W).
                  In altre parole, a fronte di una potenza meccanica prodotta di 10.000W, l' alternatore ne deve trasformare circa 200W in termini di energia elettrica.
                  Quindi assorbirà qualcosa come 250W di energia meccanica su 10.000W.
                  E' il 2,5%.
                  Immaginatevi al minimo... dove il motore produce molta meno energia (solo quella per vincere gli attriti interni e muovore gli organi della distribuzione e le pompe meccaniche).
                  Quindi... rivalutiamo gli sprechi energetici prodotti dall' uso improprio di componenti elettrici!
                  Ciao a tutti,
                  Andre.

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                  • #10
                    I conti tornano... scusate se sono lievemente OT...ma io avrei un problema INVERSO!!!

                    Ovvero, in maniera inferiore sullo scooter, piaggio hexagon con 2 fari davanti due fari dietro, e nella guida in citta DUE stop quasi sempre accesi succede che se uso l'avviamento elettrico NON essendo stato perogettato per avere le luci sempre accese... e forse manco per i fari doppi... l'alternatore non ce la fa e si scarica la batteria.

                    L'uso della pedivella limita il problema... ma è peccato avere il comodo tastino e non riuscire ad usarlo...

                    Su un quadriciclo che ho appena comprato, con un motore di scooter 150 e anche li doppi fari sempre a accesi il problema mi si ripresenta, con l'aggravante che non è previsto AVVIAMENTO MECCANICO ed essendo a variatore non si può avviare MANCO A SPINTA!!! <img src="> in sostanza...il rischio di restare a piedi è abbastanza frequente.

                    c'è un qualche semplice sistema per aumentare la produzione di corrente dell' alternatore? anche se impiegherò un po' di benzina in + pazienza... almeno ogni volta che sarò distante da casa non mi tocca girare l' avviamento con l'inquietudine che non funzioni!

                    Edited by marcomato - 12/4/2006, 12:49

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                    • #11
                      potresti inserire un secondo alternatore in parallelo al primo allungando un po la cinghia (comprane una piu lunga, non la tirare come un cicles :P ) e aumentando la potenza erogata.per limitare il fattore " consumo + benza"
                      potresti usare 1 alternatore ad alta efficcenza, che pero pesa e quindi alla fine.. e poi costano!!
                      image
                      Le linee rosso, verde e giallo mostrano cio che succede ora e le linee blu e celeste indicano cio che succederebbe con un nuovo alternatore che si accende solo quando serve.
                      (l'ho fatto in inglese che fa + figo :shifty: spero che si capisca :unsure: )

                      Edited by demonbl@ck - 16/4/2006, 03:35

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                      • #12
                        Succede anche a me sul Runner, che non ha più l' interruttore di accensione per le luci: posizioni e anabbagliante sempre accesa... ANCHE all' avviamento, con inutile spreco e carico sulla batteria e alternatore.
                        In più mettici l' antifurto elettronico (di serie) che in due settimane di non utilizzo mi scarica la batteria quasi al limite.
                        Ora ho comprato un interruttore del devioluci del Runner (nell' edizione precedente era presente questo interruttore) ed a breve lo installerò per lo meno sulla lampadina anabbagliante.
                        Le posizioni, del resto, assorbono relativamente poco.
                        Secondo me la soluzione migliore è quella... inserire un interruttore per poter spegnere l' anabbagliante di giorno, quando non serve.
                        Soprattutto ai semafori, infatti, 70/80 W di lampadine non sono certo generati dall' alternatore che gira lento... vanno tutti a scaricare la batteria (inficiandone tra l' altro la durata).

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                        • #13
                          eh... giusto... purtroppo la sanzione se giri con un motocicloa luci spente supera i 100 euro... <img src=:">

                          Ma non c'è modo di "overcloccare " l'alternatore esistente? con un circuitino elettrico... aggiungendo spire di rame...magneti... non per tirchieria, ma il quadriciclo ha un motore FORSE sanyang...per cui va in cerca di un alternatore maggiorato adattabile.. :wacko:
                          E modifcando le pulegge per fargli fare più giri? produce più corrente o sempre la stessa?
                          Purtroppo non conosco NEL DETTAGLIO il funzionamento di questo componente... image

                          Edited by marcomato - 16/4/2006, 16:50

                          Commenta


                          • #14
                            Pensando al problema dell'alternatore sulla moto ,potrei suggerirti quanto di piu' economico ci sia: basta porre un diodo lungo il cavo positivo della batteria.La batteria resterà sempre carica,senza scaricarsi sulle luci accese quando si è in marcia.Al positivo batteria va collegato inoltre il positivo motorino d'avviamento. E' sufficiente un diodo da 6 ampere,ma nulla vieta di metterlo piu' robusto.

                            Commenta


                            • #15
                              OVI,
                              CITAZIONE
                              basta porre un diodo lungo il cavo positivo della batteria.La batteria resterà sempre carica,senza scaricarsi sulle luci accese quando si è in marcia.

                              Buona soluzione, ma a rischio sicurezza.
                              Se nella nebbia si spegne il motore, si spengono anche le luci. Servirebbe un interruttore di emergenza per bypassare facilmente il diodo in caso di necessita'.

                              Ma i costruttori di moto non hanno ancora pensato di aggiungere di serie un caricabatteria solare? <img src=">

                              Ciao
                              Mario
                              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                              • #16
                                il problema è che nella nebbia,se gli si spegne la moto,non la riaccenderà mai,visto che la batteria è sempre scarica,nepure spingendo la moto è possibile riaccenderla.Credo che l'utilizzo di un semplice relè normalmente chiuso (in parallelo al diodo) possa risolvere il problema che giustamente hai segnalato,e cioè la nebbia.Il relè si aziona quando l'alternatore gira,ossia si "apre",garantendo così un automatismo immediato ,giusto per non trafficare con interruttori aggiuntivi.Diciamo che con 3 euro i problemi vengono risolti,relè + diodo. Quanto ai caricabatterie solari, ho visto che li vendono per autovetture,per imbarcazioni,per camper,ma mai per moto: potresti girare l'invito alla Sharp ! <img src=">

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 16/4/2006, 20:54)
                                  Pensando al problema dell'alternatore sulla moto ,potrei suggerirti quanto di piu' economico ci sia: basta porre un diodo lungo il cavo positivo della batteria.La batteria resterà sempre carica,senza scaricarsi sulle luci accese quando si è in marcia.Al positivo batteria va collegato inoltre il positivo motorino d'avviamento. E' sufficiente un diodo da 6 ampere,ma nulla vieta di metterlo piu' robusto.

                                  Grande!

                                  questa si che è un idea... :lol: al limite quando sono fermo al minimo le luci saranno un poco meno intense e stabili... in quanto alimentate solo dall' alternatore, ma poco male perchè da fermo non serve certamente averle a piena potenza!

                                  Se poi mi riesce di aggiungere una pedalina per l'avviamento meccanico in caso di emergenza sono a cavallo!

                                  Giusta anche l'osservazione di Mario, va detto tuttavia che il veicolo in questione.

                                  1) è a variatore... per cui una volta avviato è impossibile che si spenga se non intenzionalmente o a causa di un guasto.

                                  2) essendo un "buggy" basso e completamente scoperto (tipo go kart ) non credo propio lo utilizzerò in condizioni climatiche estreme... tipo nebbione o diluvio! <img src=">

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Uffaaaa
                                    Primo) Circa il discorso dell'altrenatore è molto semplice regolare la potenza assorbita lato motore (termico) agendo sull'eccitazione.
                                    A tal fine esiste una discussione da me aperta...anni fa! a questo indirizzo: http://www.forumcommunity.net/?t=422727

                                    Secondo) Il sistema di ricarica in uso sulle moto/scooter è generalmente completamente differente da quello utilizzato sulle auto, in virtù (si fa per dire...) della minor potenza. Generalmente l'alternatore è..parte del volano ed è quindi a magneti permanenti, quindi non è possibile (o poco possibile aggiungo io...) regolarlo agendo sull'eccitazione che è circa fissa, proprio perchè non dovuta ad una avvolgimento (regolabile elettricamente)ma ad un magnete. Ne consegue che (facciamola semplice) la tensione sale parecchio al salire di giri.
                                    Si opta allora per..udite, udite,.. cortocircuitare secco l'uscita al superamento di una certa tensione (la batteria non si scarica per la presenza di un diodo) e il regolatore nel caso è sui fili di POTENZA e non di ECCITAZIONE. Considerando che gli avvolgimenti sono fatti con una certa caratteristica e che di solito è tutto nel carter a "bagno d'olio" il sistema...sta in piedi.
                                    Stando così le cose, scollegando tutti i carichi (luci, batteria in ricarica, ecc) l'alternatore ad ogni ciclo (sia esso monofase o trifase o...) ci mette pochissimo a raggiungere il limite di tensione e ad attivare l'SCR che lo shunta. Siccome quando è in corto dissipa/assorbe dal motore più potenza si finisce PER CONSUMARE DI PIÙ a luci spente/carichi esclusi. Per consumare meno bisognerebbe staccare anche il regolatore (occhio che a volte si arriva oltre il centinaio di volt..!!!) ....oppure usare un regolatore + furbo.

                                    Per il problema della ricarica suggerisco di provare a sostituire le lampade spia con versioni a led (esempio vedi es su http://www.lampa.it/ita/Prodotti_categoria.asp?P=08-041 ). Ci sono lampadine anche x posizione e stop ma non tutte sono omologate (e non fanno la stessa luce..ci vogliono quelle con una ventina di led almeno) verificate bene.
                                    NB ci sono spie T5 T10 (tuttovetro), insomma tra i 1,2 e 5W...contro pochi milliwat dei led.
                                    NB2 per chi si cimenta nell'autocostruzione ricordo che i led hanno una polarità e tendono a rompersi se alimentati a rovesio; usate un diodo antiparallelo di protezione o meglio un ponte (fatto con diodi piccoli/smd) per alimentare il tutto (soluzione ideale per gli impianti in alternata senza batterie)

                                    Edited by gattmes - 28/4/2006, 17:56
                                    Fare si può! Volerlo dipende da te.

                                    Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                                    Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
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                                    • #19
                                      CITAZIONE (gattmes @ 28/4/2006, 17:30)
                                      NB2 per chi si cimenta nell'autocostruzione ricordo che i led hanno una polarità e tendono a rompersi se alimentati a rovesio

                                      veramente se li metti al contrario non si accendono proprio.... sono pur sempre diodi(LED=Light Emitting Diode)

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                                      • #20
                                        Vero, tuttavia li puoi sottoporre ad una tensione che se supera il breakdown...vai in "valanga" ...e visto che non è + o - "controllata" come negli zener (studiati x funzionare proprio li)..sfondi la giunzione (o quello che è...).

                                        Questo è il motivo principale della bruciatura di alcune "marche" di acquisto, specialmente se usati su impianti AC (moto senza batteria di solito).

                                        Su impianti DC (auto es) possono cmque essere presenti spilli (spike) negativi sull'alimentazione (cioè tensioni a polarità opposta e tensione sostenuta...tipo -200V...e di durata infinitesima ...tipo 2 millisecondi)

                                        ..altra soluzione cosnsiste nel mettere in parallelo (al led...) un condensatore ceramico (magari in microelettronica/SMD).
                                        Questo insieme alla resistenza limitratrice (che deve esserci almeno per ogni serie di led..vedi luci stop aggiuntive centrali...) forma un filtro passa basso in grado di attenuare di molto il problema...un centinaio di nanoFarad pùò essere già ok.
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                                        • #21
                                          Gattmes... mi prostro e mi inchino alla tua sapienza...che è così più elevata della mia...che della tua brillante esposizione tecnica purtroppo ci ho capito poco, anche del post sulla modifica alternatore che ho letto tempo addietro con molto interesse ma perdendomici e che non trovavo più .

                                          Ti pregherei, e ti sarei molto grato se hai ancora pazienza di "tradurmi" i concetti tipo "l'SCR che lo shunta" :blink: tipo "elettrotecnica for dummies" <img src="> .

                                          Es: mi pare di aver capito che:
                                          l'essenziale "alternatore" non può essere disattivato, produce corrente in proporzione ai giri dell' albero, e se la corrente e maggiore del fabbisogno o eccessiva come intensità ( per cui brucerebbe il regolatore di tensione... a proposito...il raddrizzatore AC-DC viene prima o dopo?)
                                          viene in pratica "cortocircuitato" sprecando questa energia...(in calore ceduto all' olio?)


                                          Il fatto che il "corto" non scarica la batteria perchè un diodo fa da "valvola" è chiaro...

                                          E, sempre se ho ben capito... sulle auto il regolatore di tensione all' aumentare dell' intensità prodotta dall' alternatore, toglie potenza agli "elettromagneti" delllo stesso facendogli produrre meno corrente mantenendo la produzione in equilibrio senza sovraccaricare ne la batteria ne sprecare energia meccanica,

                                          sullo scooter non si può fare causa i magneti fissi (calamitoni) ... ma non ho capito cosa il regolatore (unico pezzo che ho ben presente in quanto lo bruciai sulla moto) fa ne per mezzo di chi causa il "cortocircuito mangiacorrente" di cui sopra. :wacko:...in pratica il famoso scr shuntatore... che cosa è?

                                          Scusami ancora per i termini...spero che il concetto almeno ci sia... :unsure:

                                          inoltre , cito:
                                          "Per consumare meno bisognerebbe staccare anche il regolatore (occhio che a volte si arriva oltre il centinaio di volt..!!!) ....oppure usare un regolatore + furbo."
                                          ... non era propio il regolatore che impedisce all impianto e alla batteria di sovraccaricarsi? mi chiariresti questo concetto senza dare per scontato che so di cosa parli? <img src=">

                                          Edited by marcomato - 8/5/2006, 20:11

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                                          • #22
                                            Ciao
                                            SCR dovrebbe essere un acronimo per Silicon Controlled Rectifier
                                            In pratica è un dispositivo a tre connessioni, ovvero 2 di potenza e una di controllo
                                            Le 2 di potenza si comportano come un interruttore. Normalmente questo interruttore è aperto, non passa cioè corrente. Può esserci tensione, quindi se lo collego in parallelo all'alternatore (x semplicità supponiamo sia una dinamo in continua) tra + e - non passerà corrente e la tensione sarà quello che deve essere.

                                            Il 3 collegamento è il comando. Quando viene dato una stimolo elettrico su questo comando l'SCR diventa un interruttore chiuso. Da notare che si "innesca", ovvero anche togliendo il comando rimane chiuso, se ci sono certe condizioni minime
                                            Quindi nel nostro caso citato cortocircuita (shunta) l'alternatore. La tensione crolla verso lo zero e tutta la corrente passa nello SCR. In questo modo il diodo che fa da "valvola" si apre perchè vede una tensione sull'alternatore prossima a 0. Tutta l'energia prodotta si dissipa sullo SCR invece di andare verso la batteria che è già alla massima tensione, quindi non si sovracarica.
                                            Lo SCR è usato perchè visto che si chiude a circa zero volt, la potenza dissipata è poco anche se gli ampere (corrente) sono tanti, dato che P (watt/potenza) = V (volt/tensione) x A (ampere/corrente)...se V è 0,5 con 20A hai solo 10Watt....
                                            Come si scioda il tutto?
                                            L'alternatore non è una dinamo, quindi la tensione parte da 0, sale verso un massimo (molto superiore a quella di batteria...), per poi ridiscendere verso 0, poi riprendere a salire ma con polarità opposta (in negativo)..ec Così via. I ponte radrizzatore a diodi non fa aantro che "ribaltare" in campo positivo la parte negativa. Ciò non toglie che la forma d'onda non è continua ma sempre un qualcosa che parte da 0, arriva ad un massimo per poi [ridiscendere a zero[/b]. Ed è proprio in prossimità di questa condizione che lo SCR si disinnesca (tensione e/o corrente ai capi non sono + sufficienti a mantenere l'innesco)

                                            Quindi ricapitolando:
                                            Un "sensore" elettronico monitorizza la tensione fornita alla batteria. Quando questa sale oltre un certo valore massimo viene fornito il comando allo (o agli se sono + fasi...) SCR che cortocicuita l'uscita dell'alternatore. Un diodo fa da valvola e separa la batteria dallo SCR/alternatore in corto. Dopo un po l'alternatore scende di tensione a zero (o circa) e lo SCR si riapre, permettendo all'alternatore di "risalire" e caricare la batteria nella successiva semiona (fino al valore massimo).
                                            Se la bat è carica e gli utilizzatori (es luci) sono spenti, il valore massimo viene raggiunto rapidamente/quasi subito e quindi il tempo di ricarica è brevissimo per ogni ciclo e quindi mediamente è circa zero Viceversa le cadute di tensione...fanno appunto cadere/scendere la tensione dell'alternatore ed il limite viene "violato" dopo un certo tempo, ovvero il tempo di ricarica ha una certa consistenza per ogni ciclo e quindi mediamente vale un tot....

                                            Per maggiori info digita "SCR silicon..." con un motore di ricerca...o quarda qua:
                                            http://digilander.libero.it/nick47/thds.htm

                                            Circa staccare il regolatore/SCR mi riferivo a staccare ovviamente TUTTU alternatore compreso!
                                            Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                            • #23
                                              ...che dire... sei un grande!
                                              Ti ringrazio di cuore... così almeno ho imparato un paio di termini tecnici in più e mi posso cercare le cose in rete senza imbarazzo!

                                              Quindi un disfunzione che porta la batteria a scaricarsi potrebbe essere causata da una tensione di innesco di questo scr che lo "shunta" troppo presto... e la batteria da 14 passa a 12 a 11... e dopo un po' non parti più!

                                              Girando in rete ho visto che le piaghe dello scooterista moderno sono i regolatori di tensione che funzionano sempre male + le luci doppie e sempre accese...

                                              Il fatto che ogni tanto perdo anche colpi SOLO a caldo (forse non arriva la giusta corrente alla bobina...la candela è nuova) mi fa supporre che forse il regolatore si surriscalda e non smaltisca bene il calore, in quanto sta dietro ai sedili e poco sopra il collettore di scarico... in una moto sarebbe stato in una posizione più "arieggiata".

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                                              • #24
                                                CITAZIONE (andre79ge @ 11/4/2006, 21:21)
                                                Ciao!
                                                Inserire una resistenza da 100w non vuol dire niente...
                                                le resistenze si misurano in Ohm, mentre i W sono solo un' indicatore di quanta potenza potrà essere dissipata dalla resistenza.
                                                Venendo al nocciolo della questione, trovo assolutamente insensato pensare di inserire una qualche resistenza in serie al generatore o tantomeno alla batteria.
                                                Alla batteria è impossibile in quanto questa funziona da stabilizzatore di tensione per tutto il sistema. Se ci metti una resistenza in serie, la capacità stabilizzatrice risulta alterata tanto più quanto più è grande la resistenza introdotta. E la mancata stabilizzazione introdurrebbe fluttuazioni della tensione che non gioverebbero all' elettronica di bordo.
                                                Inserire una resistenza in serie all' alternatore, di nuovo, sarebbe assurdo.
                                                Infatti la resistenza dissiperebbe energia, quindi creerebbe l' effetto opposto a quello cercato.
                                                Per non parlare del fatto che questa ridurrebbe la capacità totale di fornire energia da parte dell' alternatore, andando ad influenzare la tensione dell' impianto in caso di assorbimenti elettrici gravosi.
                                                La batteria comincerebbe a scaricarsi più del normale, usurandosi di più.
                                                L' unico modo per risparmiare è limitando la corrente PRELEVATA dall' impianto.
                                                Ovvero limitare gli utilizzatori elettrici: luci accese solo quando servono (io non le tengo mai accese di giorno, nemmeno le posizioni in autostrada... ho fatto quasi 100.000 km da quando è scattata la legge sui fari, ma non ho mai preso multe). Ventola dell' aria accesa solo quando serve (per esempio in autostrada si può sfruttare l'effetto della velocit&agrave, sbrinatore e tergicristalli accesi per il tempo necessario.

                                                Facciamo un conto approssimativo:
                                                Prendiamo una Punto 1.2 da 44kW (60 cv).
                                                Alla massima potenza, ovvero motore a 5000 giri/m ed acceleratore a tavoletta, il motore produce 44KW.
                                                Mettiamoci ora a 90 km/h in piano in statale:
                                                Il motore gira a 2500 giri/m (un fattore 2 in meno sulla potenza prodotta) ed in più la coppia richiesta è molto più bassa (almeno un fattore 4).
                                                Molto approssimativamente, quindi, il motore in quella condizione produce, diciamo, 6 KW di potenza, utilizzati per far avanzare l' auto. Ma abbondiamo, facciamo pure 10 KW.
                                                Ora pensiamo alle luci: sulla Punto ho 2 lampadine di posizione anteriori da 5W l' una, due posteriori da 10W l'una, due anabbaglianti da 55W l' una, per un totale di 140W a 12V di alimentazione.
                                                (NOTA A MARGINE: in realtà l' impianto dell' auto con motore in marcia si porta a circa 13,5V - 14,5)V nominali, il che genererebbe un consumo ben maggiore di 140W: a conti fatti parliamo di circa 180W - 200W).
                                                In altre parole, a fronte di una potenza meccanica prodotta di 10.000W, l' alternatore ne deve trasformare circa 200W in termini di energia elettrica.
                                                Quindi assorbirà qualcosa come 250W di energia meccanica su 10.000W.
                                                E' il 2,5%.
                                                Immaginatevi al minimo... dove il motore produce molta meno energia (solo quella per vincere gli attriti interni e muovore gli organi della distribuzione e le pompe meccaniche).
                                                Quindi... rivalutiamo gli sprechi energetici prodotti dall' uso improprio di componenti elettrici!
                                                Ciao a tutti,
                                                Andre.

                                                invece significa:

                                                significa che a 10v regge 10A e e che a 14V regge 7,14A...
                                                significa che al massimo delle sue capacità sprigionerà 100 joule al secondo ...
                                                significa che non volevo mettere un attrezzino in una "stufa complessa" con il 65 perdite di cui 35% in calore.

                                                cmq ho detto un mucchio di porcherie.
                                                sarebbe sufficiente, al limite se anche non si volesse modulare l'induttore tipo il prog. di gatt, usare un PWM.
                                                Chiedo per l'ennesima volta scusa a mario maggi.
                                                :-)

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                                                • #25
                                                  Visto che avete fatto ..o state leggendo chi ha fatto...2 calcoli...perche non farne / leggerne 3....e passare ad una Prius....
                                                  Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                  Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                                                  • #26
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                                                    Nel frattempo mi è riuscito di mettere la "pedalina" e girando di giorno a luci spente su tragitti lunghini, altrenando partenze elettriche con qualche pedata... GUARDA CASO... il problema sembrava essere risolto, tanto che ho dato la colpa ad una eventuale dispersione del blocchetto che era guasto.

                                                    Ma è bastato fare due giretti di sera di fila...e ieri di nuovo a piè
                                                    anche perchè con la batteria a zero... pure la pedalina sembrava inutile

                                                    (il motivo forse Gattmes lo saprà spiegare... sembra quasi che anche con una pedalata efficente la candela non ne abbia abbastanza dal solo generatore che parte da fermo, da fare almeno un paio di scintille di fila... questo a differenza delle vecchie moto-vespe... che la batteria non ce l'avevano)

                                                    Dopo il penoso recupero con i cavi, ho optato per:

                                                    Innanzitutto prendere una batteria decente, con una capacità un po' più elevata in modo da fare un po' di riserva nei lunghi spostamenti diurni, che non vada in autoscarica appena fa umido e che conservi abbastanza spunto anche se scende sotto la metà... tutte caratteristiche che la bistrattata 7ah cinese NON HA.

                                                    attuare il vostro consiglio del Diodo + relais in parallelo sul cavo rosso (+) aggiungerei (visto che ce l'ho a casa, e il cavo devo comunque tagliarlo ) un bello staccabatteria alla base, in modo da minimizzare le dipersioni dovute all' impianto, che è praticamente tutto scoperto, a vista o quasi, che dite faccio bene?

                                                    A questo punto pensavo, :woot: l'interruttore staccabatteria ( che fa anche se vogliamo da antifurto) si possa metterlo direttamente al posto del relais in parallelo al diodo... apro l'interruttore, avvio il motore , spengo l'interruttore (se voglio usare le luci) ... la procedura di avviamento è lievemente più complessa ma non occorre fare manco il by pass per il motorino di avviamento o altre modifiche all' impianto elettrico.

                                                    A fine giro spengo con la chiave... e sono anche isolato dall' autoscarica..


                                                    Funziona? ditemi che funziona..

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