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Come riscaldare una serretta

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  • Come riscaldare una serretta

    Salve gente.
    Questo è il mio primo post in questo forum. L'ho scoperto grazie al pannello panda. E' davvero un pozzo di conoscenza alla quale chiunque può attingere e spero che lo faranno in tanti. Il messagio che viene fuori è davvero sano e soprattutto lancia speranze per le energie pulite.
    Vi sipego cosa servirebbe a me e più in avanti quali sono le mie riserve. Ora ho i minuti contati.
    Dovrei o vorrei, meglio dire, riscaldare una piccola serretta autocostruita. E' un piccolo spazio costruito con materiali di recupero (lastre di vetro e infissi in alluminio destinati alle discariche specializzate). Il lavoro è venuto bene, non ci dovrebbero essere perdite di calore o altro.
    Ora sfruttando l'energia del vento vorrei trovare il modo di mantenere una temperatura un pò più alta dell'esterno soprattutto in inverno. Giusto qualche grado per non far morire le piante per il troppo freddo.
    Non dovrei (speriamo) aver problemi a costruire un generatore eolico.
    Ma ecco la mia domanda:
    -Una volta costruito il generatore cosa gli posso collegare per raggiungere il mio scopo?

    Grazie per le eventuali risposte.
    A presto.

    Mr.Glass

  • #2
    Eh eh, benvenuto!
    Tubo di PVC da edilizia filo riscaldatore sottosabbia (terracquari) avvolto ad elica sul tubo
    Ventola 12V esattamente sotto al tubo, lo statore dovrebbe avere circa il diametro del PVC ottieni un blando riscaldatore da diciamo 150 W.
    Anche se e' ben isolata le piante hanno bisogno di aria fresca, il problema e' quando non c'e' vento e ci sono 10 gradi sotto zero hai bisogno anche di un backup. Al posto del tubo di pvc puoi usare il tubo di cartone ma non rinuncerei al filo per gli acquari, puoi tagliarlo per costruirti dei carichi variabili a 24V per frenare le pale. E' isolato e sicuro.

    Puoi anche smontare una stufetta da 2kw e usare le resistenze originali connesse diversamente. In complesso e' un buon progetto ma presenta dei rischi per le piante se non e' ben realizzato dal punto di vista del controllo della temperatura.
    ok .. spero di esserti stato utile ...ciao rolleyes.gif


    Edited by Elektron - 30/3/2006, 21:54

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    • #3
      L'eolico non è la scelta giusta per lo scopo che ti prefiggi.

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      • #4
        Grazie per le risposte!
        @ elektron:
        Bellissima l'idea del tubo riscaldante. Sono delle piante particolari, se riesco a dargli sole, caldo, alta umidità e aria stagna (senza grandi ricircoli d'aria) ho praticamente ricreato il loro habit naturale.
        In pratica costruisco il generatore e gli attacco il cavo per i terrari avvolto in spire attorno al tubo in pvc. Giusto?
        Non ho ben capito come frenare le pale e la questione backup però il tuo post è stato davvero utile.
        Grazie! wink.gif

        @ alex3comforum:
        ok, l'eolico non è la scelta più giusta. ma perchè non mi dici anche quale sarebbe, secondo te, il sitema ideale per raggingere il mio obiettivo? Insomma una risposta come non è di grande aiuto..

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        • #5
          ciao Mr. anche io sto ultimando una serretta e credo di risolvere tutto in modo completamente diverso...ti basterebbe eliminare il fattore sole e utilizzare un sistema idroponico ricavando luce e calore con una lampada.

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          • #6
            CITAZIONE (spaico @ 31/3/2006, 12:26)
            ciao Mr. anche io sto ultimando una serretta e credo di risolvere tutto in modo completamente diverso...ti basterebbe eliminare il fattore sole e utilizzare un sistema idroponico ricavando luce e calore con una lampada.

            mmm, potrebbe anche andar bene. Ma la lampada verrebbe alimentata dal vento? alien.gif

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            • #7
              CITAZIONE (Mr.Glass @ 31/3/2006, 12:09)
              Grazie per le risposte!
              @ elektron:
              Bellissima l'idea del tubo riscaldante. Sono delle piante particolari, se riesco a dargli sole, caldo, alta umidità e aria stagna (senza grandi ricircoli d'aria) ho praticamente ricreato il loro habit naturale.
              In pratica costruisco il generatore e gli attacco il cavo per i terrari avvolto in spire attorno al tubo in pvc. Giusto?
              Non ho ben capito come frenare le pale e la questione backup però il tuo post è stato davvero utile.
              Grazie! wink.gif

              @ alex3comforum:
              ok, l'eolico non è la scelta più giusta. ma perchè non mi dici anche quale sarebbe, secondo te, il sitema ideale per raggingere il mio obiettivo? Insomma una risposta come non è di grande aiuto..

              Giusto, il cavo in questione e' particolarmente adatto in quanto si trova anche a 12V e 24V con trasformatore 220-24/12.
              Qualsiasi altro elemento riscaldatore sarebbe a 220V, e cosi' anche il generatore eolico, realizzazione ben piu' complessa del 12/24V usuale.
              Le pale: ogni generatore eolico dovrebbe essere dotato di un sistema di frenatura delle pale che serve a dissipare l'energia prodotta in eccesso, cioe' quando il vento e' troppo forte o quando le batterie sono gia' cariche. Nel tuo caso ha meno importanza, in quanto tu vorresti\puoi utilizzare tutta l'energia disponibile per riscaldare\illuminare. Si usano allo scopo dei regolatori detti shunt posti in parallelo alla batterie, quando esse sono cariche, l'energia in eccesso viene dissipata in calore da opportune resistenze. Porre un carico dissipativo in parallelo al generatore equivale a frenarne le pale, come quando metti in cortocircuito i terminali di un motore in CC e provi a girare l'asse, si fa' molta piu' fatica .... di quando i terminali sono aperti...
              Alcuni grossi generatori utilizzano dei particolari profili detti a "stallo controllato" per darti una idea rozza, la curva Potenza Ottenuta (asse X) verso Velocita' del Fluido (asse Y) assomiglia ad una "collinetta", quindi se la velocita' del vento aumenta oltre il limite utile la potenza erogata comunque decresce (o resta stabile) evitando complessi e problematici dissipatori.
              Il backup: per backup intendo una batteria ricaricabile in grado di fornire energia quando le condizioni esterne lo richiedano e non vi sia disponibile flusso eolico. Per fare un esempio, supponiamo di impiegare una 150 Ah, quindi 15 A per 10 ore, che equivalgono a 150W (a 10 Volt e 15 A) per 10 ore. Dieci ore durante le quali anche in assenza totale di vento puoi alimentare il sistema di sopravvivenza delle piante.
              Lampade: pur essendo le lampade adatte al tuo caso le HQL (quindi Hg ad alta pressione funzionanti a 220V 50Hz) si possono impiegare le alogene a 12/24V senza o quasi apprezzabile differenza nel rendimento, cosi' da evitare l'impiego di un invertitore 12/220 che oltre al costo e complessita' abbasserebbe l'efficienza....
              ed ho dell'altro ... ma sta' arrivando il capo per cui ciao...

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              • #8
                Mi spigo....con l'eolico devi regolare il carico in funzione del vento...prima 1...poi 2....poi 3 lampada a infrarossi oppure qualsiasi altra soluzione che conversa elettricità e calore.

                Quando bisogna produrre calore, la cosa peggiore è passare da un'energia di 1^ specia (elettricità, meccanica, potenziale..etc...)

                Premesso che l'ideale sarebbe una caldaia - a biomasse se vuoi che sia energia rinnovabile - secondo me, la struttura più adatta sarebbe un impiantino solare a concentrazione con accumulo del calore in un serbatoio a pietre.
                E verò saresti costretto all'inseguimento solare, altrimenti semplici pannelli solari, ma con rendimenti un bel pò più bassi.

                Comunque è difficile suggerie una soluzione senza sapere nemmeno quant'e' grande la serra.

                Ciao



                PS.

                Questa è solo una mia idea.

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                • #9
                  CITAZIONE
                  mmm, potrebbe anche andar bene. Ma la lampada verrebbe alimentata dal vento?

                  ..no. nel mio caso no perchè comunque utilizzerei una sola lampada ed il costo mensivo in bolletta sarebbe di circa 10/15 eurini...poi dipende da te, dalle dimensioni della serretta e via dicendo....

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                  • #10
                    Quando installate un impianto eolico, domandatevi prima di tutto che grado di sicurezza ha....come reagisce in comportamenti estremi del vento.
                    Un ottimale dimensionamento va eseguito su vento a 60 m/s (qualcuno dice che è sufficiente 40) per i piccoli impianti con pale sotto i 6-7 metri di raggio....dopo quel raggio il dimensionamento diventa complicato perchè le condizioni peggiori non sono più quelle estreme (e la cosa diventa moltissimo più complicata!)

                    E poi con la mia misera esperienza, io che abito nel sud italia dove il vento non scherza, non installerei nessuna macchina senza un freno (aerodinamico o meccanico che sia) ma questa è solo una mia considezione.

                    Si è mai rotto un inclin?....che io sappia no....mediatate sul sistema di controllo del vento estremo.....è fantastico.

                    Non crediate sia un gioco da ragazzi fare un impianto eolico....in Italia esiste una sola ditta in grado di farli..... www.jimp.it

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                    • #11
                      Salve
                      per alex3comforum: in che zona del sud Italia sei?
                      byez

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                      • #12
                        Io vivo nel Salento....a Santa Cesarea Terme....qualche Km più a sud della più famosa Otranto.

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                        • #13
                          Essì, pian pianino sto capendo che è molto difficile costruire un generatore eolico. Ora provo a comprare quella dispensa segnalata in una discussione (non ricordo quale)..
                          Non capisco bene la parte dei magneti e bobine messi nella vetro-resina. Dove vanno applicati, in che modo.. Insomma un bel grattacapo.
                          Comunque sono dell'idea che se qualcuno è riuscito perchè non dovrei riuscirci io?
                          Grazie a questa "filosofia" sono riuscito a costruirmi un bel pò di cose.. Speriamo di non fermarmi al generatore.. tongue.gif

                          Bella S. C. Terme, bellissima. Io sono ad un tiro di schioppo (quasi..). Hai presente Nardo'? beh, sono lì. happy.gif

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                          • #14
                            E' buffo,ma nessuno ha chiesto quale sia la dimensione della serra.Potrebbe essere alta 5 metri,oppure 1.80,e in quel caso innalzarne i gradi corrisponde a quadruplicare i watt necessari.Anche il tipo di vetrate (vetro o plastica trasparente?) influisce sull'effetto serra della piantagione.Credo che sia necessario innalzare la temperatura soprattutto nelle ore notturne,per evitare gelate pericolose,e in quel caso è d'obbligo un timer o un sensore crepuscolare che piloti le lampade o le resistenze shunt.A tal proposito preferisco slittare sull'argomento eolico,non so se sia sufficiente,ma ritengo sia oltremodo necessaria una batteria ricaricabile:quando c'è vento,il generatore funziona e riscalda,ma la serra tende anche a raffreddarsi prima per colpa della ventosità...... unsure.gif ....ecco dunque che una batteria carica puo' 'aiutare' il riscaldamento nei giorni di vento particolarmente freddo.Come consigli generale,farei ricorso anche a -1) un pannello solare per acqua:nei momenti di sole/luce l'acqua si intiepidisce e la si conduce,tramite tubi neri,all'interno della serra,in cui permane per svariate ore -2)coprire una porzione di pareti con semplici teloni neri riduce un po' la luce solare,ma fa aumentare il calore all'interno.E' bene porre i teli o le plastiche nere alla base delle pareti (laddove sia possibile,anche sul terreno stesso,meglio se si usano buste nere traforate per la respirazione radicale)...Ah,sti pomodorini.... wub.gif

                            Commenta


                            • #15
                              C'è un modo per passare 'direttamente' dall'energia meccanica dell'eolico al calore.
                              E' utilissimo per tutti ma soprattutto per chi non ha dimestichezza con la corrente elettrica.
                              E' sufficiente far capitare l'asse del rotore all'interno della serra e attaccarvici un semplice disco di rame.
                              Mettere dei potenti magneti quasi a toccare il disco (vanno bene quelli degli hard disk).
                              Tanta energia calorifera vuoi, tanti magneti devi mettere.
                              Ricordati che più magneti metti più potente deve essere l'impianto eolico.
                              Il calore può essere diffuso per convezione naturale o aiutato da piccoli artefici sul disco, come delle alette deflettrici che, ovviamente non capitino nella traiettoria dei magneti.
                              Vedrai che con questo sistema l'impianto eolico avrà anche un sistema automatico di regolazione della velocità e del tutto gratis.

                              Ciao e buon lavoro


                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (sprague @ 6/4/2006, 01:02)
                                C'è un modo per passare 'direttamente' dall'energia meccanica dell'eolico al calore.
                                E' utilissimo per tutti ma soprattutto per chi non ha dimestichezza con la corrente elettrica.
                                E' sufficiente far capitare l'asse del rotore all'interno della serra e attaccarvici un semplice disco di rame.
                                Mettere dei potenti magneti quasi a toccare il disco (vanno bene quelli degli hard disk).

                                ciao
                                sono di quelli con poca dimestichezza elettrica, ma mi interessa molto questa cosa del disco rotante e vorrei provarla; mi daresti qualche proporzione da mantere?
                                diametro del disco, velocità necessaria, e quanti magneti?
                                per quale rendimento?
                                forse sono troppo esigente, ma mi intriga molto poter produrre calore in modo a mio avviso tanto semplice e alla portata dei tanti non addetti ai lavori.
                                ti ringrazio anticipatamente e saluto
                                ciao ludvig

                                Commenta


                                • #17
                                  Ciao ludvig.
                                  Potresti intanto cominciare facendo esperienza in questo modo:
                                  recupera un coperchio tondo di 25 o 30cm di diametro, ad esempio di una pentola, ed accertati che non sia ferromagnetico con una calamita.
                                  Il coperchio della pentola ha, quasi sicuramente. un foro nel centro esatto, perciò avvitaci una vite del diametro del foro, bloccandola saldamente con un dado, ricordandoti di mettere una bella rondellona lato testa vite.
                                  Inserisci questo mozzo in un trapano e regolalo per la massima velocità.
                                  Fatti regalare cinque o sei hard disk quasti (di qualsiasi taglia), aprili e cerca, dopo averlo disassemblato di tutta l'elettronica e meccanica di protezione, delle placche in alluminio sagomate a mezzaluna o a spicchio (dipende dal modello). Non usare mezzi di forzatura come martelli o scalpelli, ma lavora minuziosamente, se no rompi i magneti!
                                  Vedrai che queste lunette non sono altro che dei potentissimi magneti a campo 'pellicolare', ossia che hanno un campo magnetico di inaudita potenza proprio nelle immediate vicinanze della sua superficie 'attiva'.
                                  Infatti, l'altra parte è solo, e vedrai, un utilissimo supporto in alluminio con fori per viti di fissaggio.
                                  Blocca in una tavola di legno a mo' di 'cerchio approssimato' tutti questi magneti, in modo che siano disposti in uno spazio compreso nella dimensione del coperchio che hai scelto: in poche parole se ci metti il coperchio davanti non si devono vedere!
                                  Trova una boccola di acciaio il cui diametro interno sia ospitale per la testa della vite che hai messo e spessorala in modo che quando vi infili la testa della vite, il coperchio sia a pochi millimetri dalle calamite.
                                  Accendi il trapano e verifica quanto segue:
                                  Il trapano all'inizio non fà fatica a girare, ma a mano a mano che la velocità aumenta vedrai che il trapano forzerà sempre di più, fino a non poter più arrivare al numero massimo dei giri a causa di una forza invisibile.
                                  Se questo accade allora l'esperienza è riuscita ed il coperchio scotta.
                                  Se questa esperienza ti è utile ti consiglio di informarti di Foucault ed anche del magnetismo, in particolare del taglio delle linee di forza magnetica da parte di conduttori.
                                  Cambia il tipo di calamita aumenta e diminuisci il numero varia la geometria e vedrai che ti verranno in mente un sacco di applicazioni.

                                  Ciao e buon lavoro.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    ciao a tutti

                                    funziona anche se il tutto e sommerso in acqua ?

                                    ciao
                                    Livio

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Sì Livio, ma vedrai che lì, alcuni materiali non dureranno molto.
                                      Magari tenedo i magneti fuori dal contenitore e cambiando il disco con un cilindro....

                                      Ciao

                                      Commenta


                                      • #20
                                        ciao a tutti

                                        Peccato che non funzionera' al contraio
                                        cioe' fornisco calore ed i magneti iniziano a girare.

                                        o no?

                                        ciao
                                        Livio

                                        Commenta


                                        • #21
                                          ah! Anche il liquido può essere sostituito con uno più adatto e meno invasivo per i metalli, come per esempio olio diatermico, con il quale, tramite uno scambiatore, riscaldare l'acqua.

                                          Ciao

                                          Commenta


                                          • #22
                                            ciao a tutti
                                            ciao sprague

                                            appunto si sostituire l'acqua con l'olio, ma perche' dici che i magneti si rovinano con l'acqua,
                                            quelli degli hard disk con cosa son fatti ?


                                            la possibilità di farlo funzionare al contrario ?

                                            ciao
                                            Livio

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                                            • #23
                                              No, infatti.
                                              Brevemente: il principio è quello delle correnti di Focault.
                                              Ogni volta che un campo magnetico variabile incontra un materiale conduttore, o viceversa, nel nostro caso, un conduttore in movimento incontra un campo magnetico statico, il conduttore 'frena' e diventa sede di queste correnti 'parassite' (in questo caso utilissime) che per effetto Joule lo riscaldano.
                                              Più il metallo è 'veloce' più si scalda e più 'frena'
                                              Più il metallo ha superficie al campo magnetico, più si scalda e più 'frena'
                                              Più il campo magnetico è forte più il metallo si scalda e più 'frena'

                                              Con la tecnica che ti ho descritto hai un sistema irreversibile.

                                              Ciao

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                                              • #24
                                                ciao sprague

                                                grazie
                                                ciao
                                                Livio

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                                                • #25
                                                  Non è l'acqua che rovina i magneti ma il calore che questa va ad assumere. La causa dell'attenuazione del magnetismo dei materiali si chiama effetto Curie.
                                                  Anche se i magneti degli HD sono a lega non ferrosa di Neodimio, e più insensibili al calore, anch'essi soffrono dell'effetto Curie.

                                                  Ciao

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                                                  • #26
                                                    ciao sprague

                                                    e un'idea per generare corrente dal calore
                                                    diciamo dai 70 gradi ai 200 (dipende dalle stagioni)

                                                    escludendo :
                                                    celle di peltie (troppo costose ...)
                                                    turbine a vapore (troppo complicate e pericolose con il fai da te)
                                                    motori stirling (è necessaria un'officina per costruirli e ...)


                                                    curiosita' : il tuo nick deriva dalla nota marca di condensatori ?

                                                    ciao
                                                    Livio

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                                                    • #27
                                                      Sì.
                                                      Ne ho uno da 1nF/3000V con isolatori in porcellana del 1950 sulla mia scrivania.
                                                      E' un bellissimo pezzo di storia della tecnologia elettronica.
                                                      Ciao. Vado a dormire.
                                                      Buonanotte

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                                                      • #28
                                                        CITAZIONE (sprague @ 6/4/2006, 23:41)
                                                        Più il metallo è 'veloce' più si scalda e più 'frena'

                                                        sei sicuro??? huh.gif
                                                        da quello che mi ricordo dai miei studi direi proprio il contrario...
                                                        un metallo più si scalda meno fa attrito (a meno che non fonda ovviamente)

                                                        infatti sei i dischi dei freni si scaldano di solito ti schianti contro un muro e mica frenano meglio.... sad.gif
                                                        e ancora...
                                                        i freni a disco delle F1 sono in carbonio e non in metallo perchè più si scaldano e più frenano al contrario dei metalli!!!

                                                        o mi sbaglio? unsure.gif
                                                        Willy

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                                                        • #29
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                                                          @ sprague
                                                          Tutto ok, e' chiaro che il sistema piu' efficiente di generare calore puo' essere questo, purtuttavia devi portare la forza motrice dall'elica al disco per cui serve una coppia conica, e l'asse deve essere concentrico al sostegno ... nn so' se mi impegolerei in una cosa del genere. Inoltre non dimentichiamo che le piante hanno una esigenza diversa da quella del rotore. Puo' fare cosi' caldo dentro la serra da dover limitare l'effetto Focault e contemporaneamente tirare cosi' vento fuori da doverlo frenare ad ogni costo... come faresti in questo caso?
                                                          Mi sembra che le alogene siano un carico molto migliore perche' regolabile con facilita' e contribuente alla salute e alla vita dei vegetali.
                                                          Inoltre qualsiasi vapore che non sia d'acqua potrebbe danneggiare i vegetali nella serra, non impiegherei olii di nessun tipo ...

                                                          Edited by Elektron - 7/4/2006, 14:06

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                                                          • #30
                                                            Leggete tutti i post, o leggete solo l'ultimo?

                                                            Fatemi capire come funziona.

                                                            Come siamo arrivati a ficcare dell'olio in una serra che funziona con i freni a disco?

                                                            Boh!
                                                            Ciao.

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