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Fuel Cell - l'epopea

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  • Fuel Cell - l'epopea

    Innanzi tutto un saluto a tutti!

    Rappresento un piccolo gruppo di studenti che, a poco dalla fine dell'anno scolastico ha deciso di affrontare una piccola "sfida interna" studenti/docenti.

    Come classe abbiamo avuto il piacere di presiedere un convenio nella nostra zona che trattava il decreto "Sblocca Centrali" e più in specifico su una centrale a turbogas a ciclo combinato che sorgerà nella nostra zona causando pesanti "insurrezioni popolari".

    Dopo l'analisi della centrale con i sostenitori e gli oppositori (durante un dibattito con qualche tensione) il rappresentante della distribuzione elettrica locale ha pronunciato la fatidica frase:
    -questa è la miglior tecnologia attuale per la produzione di energia elettrica senza ricorrere al nucleare-
    Sorvolando sulla veritierità dell'avvermazione abbiamo avanzato la timda proposta: -ma le FuelCell?- seppur conoscendo i limiti attuali di questa tecnologia.
    Subito è intervenuto in risposta alla nostra provocazione un rappresentante di una nota ditta istallatrice di pannelli fotovoltaici che ci ha spiegato come in Italia sono pochi, pochissimi gli imprenditori che investono per la strada delle energie rinnovabili...la tristezza è calata sul convegno <_<
    e così il convegno è proseguito...

    Detto ciò, il giorno seguente è nato un piccolo dibattito interno alla classe sul "FuelCell, ne vale veramente la pena?" e qui lo scisma, accendendo la lampadina della sfida.

    Dopo notevole documentazione (Rispolverata la Chimica) abbiamo iniziato la realizzazione di un plastico che riproduce una piccola centrale a celle a combustibile, la scuola ha provveduto all'acquisto di una di quest'ultime di potenza compresa tra 50-150W (i misteri degli appalti pubblici<_< deve ancora arrivarci) unico e nn indifferente problema è la produzione dell'idrogeno necessario!
    Inizialmente si era pensato ad un'alimentazione diretta di H2 e O2 ma, se si fà un lavoro bisogna farlo bene, volevamo realizzare un impianto che comprendesse anche la stazione di trasformazione allo scopo di ottenere l'idrogeno&ossigeno necessario.

    Come fare? accetteremmo volentieri consigli da coloro che già hanno avuto ha che fare con questa tecnologia.




    Scusate la presunta banalità della questione ma siamo in un vicolo cieco a causa dell'impreparazione generale dei docenti sull'argomento...Grazie in anticipo.

    Edited by Acasto - 22/4/2006, 18:00

  • #2
    -nessuna risposta-

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    • #3
      ciao
      dove dovrebbe essere costruita questa centrale turbogas?che scuola è?

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      • #4
        CITAZIONE (matteom @ 16/4/2006, 13:21)
        dove dovrebbe essere costruita questa centrale turbogas?

        Sul territorio di Offlaga, nel bresciano

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        • #5
          ciao
          ne stanno costruendo una anche qui a ferrara!!

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          • #6
            è ormai tempo del decreto sblocca centrali :sick:

            Edited by Acasto - 16/4/2006, 20:39

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            • #7
              Carissimo Acasto,

              credo che alla fine il rappresentante della distribuzione elettrica locale non fosse molto lontano dal vero...nel senso che le fuel cells per la produzione di energia elettrica stazionaria non rappresentano una alternativa credibile alle centrali turbogas.
              I cicli combinati, soprattutto nel caso in cui questi sono abbinati a teleriscaldamento o se i cascami termici dal condensatore del ciclo a vapore vengono recuperati per usi industriali, rappresentano oggi i migliori sistemi disponibili sia dal punto di vista del rendimento (rendimento elettrico e rendimento totale), sia per quanto concerne l'emissione di sostanze inquinanti (il camino è infatti l'unica sorgente di emissioni).

              Il Decreto Marzano è quindi, almeno a mio avviso, da considerare in modo estremamente positivo anche per il turn over che manderà in pensione le centrali più vecchie (e inquinanti).

              Per quanto riguarda le fuel cells non ritengo che queste siano una alternativa credibile alle centrali a ciclo combinato per i seguenti motivi:

              1) taglia e stato dell'arte.
              Le fuel cells a bassa temperatura(principalmente una PAFC, la PureCell della UTC), le uniche di cui sono disponibili affidabili dati di impianto per la flotta di oltre 200 celle messe in funzione in giro per il mondo nell'ultimo decennio, hanno taglie di impianto al massimo di 1.4 MW (dovrebbe essere stato ultimato un impianto da 7 fuel cells da 200 kW negli USA, mentre ricordo con certezza un impianto da 1.2 MW in un ufficio postale dell'esercito americano in Alaska). La taglia di impianto è quindi inadeguata.
              Le fuel cells ad alta temperatura (compatibili anche con configurazioni di impianto fuel cell-turbina a vapore) presentano taglie superiori ma non si avvicinano a quelle di una centrale a cicli combinati. Inoltre l'attuale stato della tecnologia è molto indietro, siamo nella fase precedente al passaggio from academia to industries, non esistono o quasi impianti pilota che abbiano fornito sufficienti dati storici. A questo proposito potresti voler contattare Ansaldo Fuel Cells che sta sviluppando una MCFC all'avanguardia (ma la taglia è 1MW...).
              Non dimenticare la vita utile degli impianti (se va bene 7 anni), le centrali a ciclo combinato durano un po' di più... Infine, il costo al kW delle fuel cells è oggi molto superiore a quello delle centrali a ciclo combinato.
              2) idorgeno...La molecola di idrogeno non è disponibile da sola, occorre "produrla". Hai diverse possibilità: o scindi molecole di metano o di acqua. Piccolo problema: questa operazione richiede energia...elettrica o termica.
              Puoi ricorrere all'elettrolisi (ma allora conviene sfruttare direttamente l'energia elettrica senza metterci in mezzo due passaggi che, da secondo principio, vanificherebbero le tue buone intenzioni), o alla termolisi (internal reforming del metano nelle fuel cells ad alta temperatura, reforming "semplice" del metano delle celle a bassa temepratura). Il carbonio presente nel metano però da qualche parte va pure a finire, esattamente come lo zolfo che viene aggiunto al gas naturale per motivi di sicurezza...
              Anche con le fuel cells al metano hai quindi emissioni inquinanti. Ora io non sono uno di quelli che si stracciano le vesti al pensiero del global warming, tuttavia se il tuo obiettivo è quello di ridurre le emissioni, a parità di potenza emessa, le emissioni di una ipotetica centrale a fuel cells rischiano di superare quelle della centrale a ciclo combinato. Puoi scaricare i dati dal rapporto ENEA (disponilibe gratuitamente on-line) e fare i calcoli per esempio per le PAFC (le Pure Cells nel 2003 si chiamavano PC25).
              Devi poi considerare le energie di impianto (le così dette enbodied energies): quelle spese per realizzare il tuo sistema impiantistico. Nelle celle a combustibile queste energie devono essere considerate ogni sette anni per la breve vita utile dei dispositivi e sono anche molto rilevanti.
              Ti suggerisco un bel libro: il futuro dell'energia di Mario Silvestri, un po' datato nell'edizione ma sempre attuale nei concetti e nella chiarezza espositiva.
              3) non esistono idrogenodotti, realizzare una rete distributiva di idrogeno richiederebbe un notevole dispendio economico ed energetico.
              4) ho personalmente sentito uno tra i più bravi e stimati scienziati italiani dichiarare, nel suo intervento plenario alla conferenza nazionale dell'energia l'anno scorso a Bologna,"sull'idrogeno ci siamo tutti sbagliati" . Io, semplicemente un umile appassionato, ti posso dire che ritengo nostro dovere studiare e approfondire questi temi, ma ritengo anche un errore riporre un ruolo salvifico nell'idrogeno.
              Non ci dovremo poi stupire se la gente considera l'idrogeno stesso una fonte anzichè un vettore energetico.

              Scusa se ti ho dato del tu. Lo ho fatto data la tua giovane età, spero questo non ti faccia arrabbiare.
              Un saluto,

              GB Energy

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              • #8
                Salve,
                ho letto con piacere il post precedente di GB Energy, in quanto mi è sembrato chiaro e moderato nei toni.
                Vorrei chiederti (GB energy, e chiunque voglia intervenire) un'opinione: cosa ne pensi delle stime circa l'esaurimento delle riserve petrolifere e più in generale dei combustibili fossili?
                Te lo chiedo perchè mi sono sensibilizzato all'argomento dopo la lettura del libro di J. Rifkin "Economia all'idrogeno".
                Chiaramento lui vede "salvifico" il ricorso all'uso dell'idrogeno per il futuro sistema energetico.
                Non so se anche tu hai letto il libro e cosa ne pensi (saltando chiaramente le considerazioni sulle ragioni dell'intervento USA in Iraq che non ci interessano in questo ambito).
                Grazie,
                ciao.
                Pepygonzo

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                • #9
                  Caro Pepygonzo,

                  innanzi tutto grazie per il tuo post.
                  Ammetto di non avere letto il libro di Rifkin.
                  Ho avuto modo di consultare qualche estratto e ho deciso di non leggerlo.
                  Ci sono tanti altri testi più stimolanti (vedi il Silvestri) e, purtroppo, il tempo è davvero poco.
                  Che dire...le fiabette ti fanno andare a dormire più sereno ma non ti tolgono l'angoscia del risveglio.
                  Ciò che è peggio è che poi queste fiabette creano nella gente non esperta una attesa che poi va sempre delusa.
                  Le risibili dietrologie della teoria del complotto delle sette sorelle per i sette fratelli, alimentate dalla frustrazione dell'evidenza che le cose non vanno bene ne dal punto di visa ambientale ne dal punto di vista dell'approvigionamento energetico, finiscono per sviare risorse economiche e intellettuali da ricerche sensate a operazioni "metafisiche".
                  Guarda, io lavoro da qualche anno nell'ambito della ricerca, ho studiato e scritto sull'idrogeno. Sono assolutamente sereno sugli esiti delle mie ricerche e spero ogni giorno di svegliarmi con la consapevolezza di aver dimenticato un fattore, di non aver considerato adeguatamente lo sceanrio di benchmark e che, si, alla fine l'idrogeno ci salverà tutti!!
                  Purtroppo non è così, e la maggior parte delle persone che si occupa di idrogeno condivide lo scetticismo nei confronti dei libri spettacolari all Rifkin. Scetticismo che non è rassegnazione, ma stimolo scientifico ad impegnarsi di più.
                  Vorrei sbagliarmi, ma il fatto che non vi siano tante fuel cells installate in giro sarà pur dovuto a qualche motivo...
                  Se ti interessa, contattami, posso mandarti via posta elettronica un paio di miei articoli sull'idrogeno pubblicati su Applied Thermal Engineering.

                  Per quanto riguarda le riserve fossili, non credo che la situazione sia catastrofica: quando la scarsità del bene farà lievitare il prezzo del petrolio oltre certi limiti si ricorrerà ad altri combustibili (magari biocombustibili).
                  Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi, persa la Russia e l'Africa del nord, si trovarono impossibilitati ad importare petrolio e ricorsero per quanto possibile, ad altri combustibili. In Brasile, questo succede tutt'oggi.
                  Al più si riuscirà a sfruttare efficacemente (non so come) gli idruri di metano (che possono essere considerati alla stregua di una fonte rinnovabile).
                  In realtà, la situazione veramente preoccupante è quella dell'approvigionamento energetico italiano...
                  dopo la rinuncia al nucleare, con i tempi che corrono, se i nostri vicini chiudessero "il rubinetto"...
                  Saluti,

                  GB Energy

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                  • #10
                    CITAZIONE (GB energy @ 4/8/2006, 01:55)
                    Carissimo Acasto,

                    Ringrazio "GB energy" & "pepygonzo" per i loro commenti.

                    CITAZIONE
                    credo che alla fine il rappresentante della distribuzione elettrica locale non fosse molto lontano dal vero...nel senso che le fuel cells per la produzione di energia elettrica stazionaria non rappresentano una alternativa credibile alle centrali turbogas.

                    Purtroppo ORA non posso darti torto...non mi dilungo oltre per non incappare in ripetizioni inutili di quanto è già stato detto.

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                    • #11
                      Ciao Acasto.

                      Mi permetto di darti qualche ulteriore spiegazione. Quello che dice GB Energy è verissimo. L'idrogeno e le celle a combustibile non rappresentano al momento una risposta credibile alla domanda "come produciamo energia se non vogliamo/possiamo usare le fonti fossili classiche".
                      Sono meno d'accordo con GB Energy sull'ottimismo relativo alle altre fonti al raggiungimento dell'oil peak. I biocombustibili non saranno sufficienti nemmeno a coprire una parte della domanda dai trasporti e sicuramente non potranno essere utilizzati nella produzione di energia elettrica.
                      Molto più probabile una graduale estensione dell'uso del carbone (pulito, per quanto possibile) e una revisione della moratoria nucleare, magari con reattori di 4° generazione.
                      Se le popolazioni insorgono ora per una turbogas figuriamoci quando qualcuno gli farà capire queste verità. :P

                      Esiste un'altra possibilità, molto propagandata e sicuramente più accettata: le Fonti di Energia Rinnovabile (FER). Rappresentate principalmente da Eolico, Fotovoltaico, Biomassa, Idroelettrico, Geotermico. A parte il geotermico sono tutte forme di sfruttamento di energia accumulata proveniente da una sola fonte vera: il sole.
                      Chi nel convegno ha detto che gli imprenditori non investono nelle FER ha detto una cosa inesatta. L'imprenditore ovviamente investe dove ha un ritorno economico, e la fonte eolica già ora è economicamente vantaggiosa ed infatti gli investimenti in eolico sono decollati. Lo sfruttamento diretto del sole tramite fotovoltaico e termico - termoelettrico è ancora poco conveniente, ma ci sono grandi speranze di riduzioni corpose di costo.

                      Il VERO problema delle FER è un altro. Sia Eolico che FotoVoltaico sono fonti alternanti. Cioè non danno un apporto continuo. Occorre allora che l'enegia prodotta venga immagazzinata per essere riutilizzata quando il sole o il vento non ci sono.

                      Il problema di immagazzinare energia al momento è risolto dalla rete elettrica, ma è dimostrato che oltre il 15% - 20% di produzione alternante la rete italiana non può tollerare. Quindi si ricade nell'assunto principale. Anche se gli imprenditori investissero nelle FER occorrerebbero sempre le centrali classiche per garantire la continuità della produzione. Anzi, una esagerata crescita della produzione libera alternante sarebbe un danno e quindi ci troveremmo "costretti" a scoraggiare l'uso delle rinnovabili.
                      Un pò assurdo vero? <_<

                      C'è però un altro metodo per accumulare energia. L'idrogeno.
                      Rifkin nel suo libro non propone un banale "basta petrolio usiamo l'idrogeno" che sarebbe impossibile come già spiegato benissimo da GB Energy.
                      Quello che si propone invece è una visione socio-economica molto diversa dall'attuale, in cui una gran parte della produzione di energia viene delegata alla "produzione diffusa" da fotovoltaico, eolico, biomassa, ecc effettuata non più in poche centrali, ma in una miriade di installazioni piccole e medio-piccole. Tale produzione poi converge in nodi periferici (hub) che si ocupano di raccogliere, accumulare e distribuire la produizone di un distretto. Un pò sull'esempio di un consorzio caseario che raccoglie e tratta la produzione di svariate fattorie, in modo efficiente e economico a vantaggio di tutti. Anche la dimensione delle celle a combustibile perde molta importanza, non serve più una gigantesca cella a combustibile da 1 GW, ma magari 100 da 10 Mw distribuite in 10 hub.

                      In questo senso moltissime delle obiezioni all'idrogeno decadono. La più banale, citata anche GB Energy, è che per fare idrogeno serve energia elettrica e nel farlo c'è una perdite, quindi tanto vale usare direttamente l'energia elettrica. Ovvio, ma se producendo idrogeno risolvo il problema dell'accumulo, della produzione e dei carburanti in un colpo solo... le cose cambiano.
                      Nel produrre idrogeno tramite elettrolisi c'è una perdita maggiore a quella del produrlo da gas e carbone. Verissimo, ma è perdita di un'energia che comunque non sfrutteremmo, che arriva comunque ed è del tutto gratuita e rinnovabile.
                      Non solo, la produzione locale di idrogeno permette di immaginare lo sfruttamento di enormi distese desertiche a fini di produzione enrgetica. Il problema maggiore infatti non è produrre energia nel deserto, ma trasportarla efficientemente dove serve.

                      In sostanza non sarei così pessimista sull'idrogeno in futuro. Certo, non è pensabile ora come fonte alternativa, ma ha ampie possibilità di sviluppo.
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • #12
                        Caro BrightingEyes,
                        per trasportare l'idrogeno a centinaia di chilometri di distanza nel deserto, esiste una tecnologia per realizzare tubazioni sintetiche per pressioni fino a 500 bar in un solo pezzo, senza alcuna giunzione. La produzione avviene sul posto, con un estrusore ed una serie di cordatrici semoventi che possono produrre anche diametri interessanti.

                        Questo problema quindi lo considero risolto.

                        Ciao
                        Mario

                        P.S.: un estrusore estrude un tubo in plastica col diametro interno desiderato. All'uscita dell'estrusore vengono avvolte molte decine di fibre alternativamente in senso orario e antiorario, intervallate da uno strato di resina indurita. In base al numero di passaggi si possono ottenere quindi spessori anche molto consistenti.

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                        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
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                        • #13
                          Condivido completamente il post di Brighting Eyes, dalla prima all'ultima parola, e ho letto con molto interesse il post di MarioMaggi.

                          Effettivamente realizzare idrogenodotti sarebbe insensato in un paese come l'Italia: basti pensare all'energia immagazzianta nella costruenda rete di distribuzione, meglio sarebbe usare metanodotti e operare il reforming del gas naturale dove e quando serve.
                          Le cose ovviamente cambiano in territori desertici dove il sole dovrà rappresentare davvero la prima risorsa anche per lo sviluppo di quelle aree.

                          Credo che il post di Brighting Eyes sia da "Manuale dell'Energia" quando parla della disponibilità della risorsa rinnovabile e del suo doversi interfacciare con i vincoli della rete di distribuzione elettrica e del pattern del fabbisogno dell'utenza. Questo mismatching tra disponibilità e necessità di energia elettrica fa riflettere ed effettivamente concordo sull'opportunità di considerare l'idrogeno come il volano energetico ideale.

                          Questo, tra l'altro, toglierebbe il "mantellino da supereroe" messo da Rifkin al povero idorogeno.

                          Nel mio "stato ideale", posto il vincolo del no al nucleare (vincolo che non condivido), spingerei al massimo sulle FER tenendo presente che per quelle alimentate da fonte aleatoria (solare e eolico) esistono i vincoli evidenziati da Brighting Eyes. Garantirei la base dell'approvigionamento con tante "belle" centrali a gas naturale a ciclo combinato utilizzando le più moderne tecnologie per l'abbattimento degli inquinanti a camino, realizzando le stesse in posti con vivace dinamica atmosferica.
                          L'idrogeno avrebbe l'importante ruolo di accumulatore e, in un futuro temo ancora non troppo vicino, di "combustibile" alternativo (termine improprio perchè nelle fule cells non brucia niente) per la trazione.

                          Ultima cosa, gli amici di solito mi considerano un po' pessimista...mi ha fatto sorridere e mi ha dato un po' di sollievo (in senso assolutamente non polemico:mi sono detto "meno male che ogni tanto non vedo tutto nero nel futuro dell'energia!"), leggere che Brighting Eyes mi ha giudicato un po' ottimista sulle disponibilità delle altre fonti fossili quando si esaurirà il petrolio.
                          Un saluto a tutti e complimenti per il bel thread.
                          Saluti,

                          GB Energy

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                          • #14
                            Purtroppo la stampa tende sempre a ammantare di significati salvifico-escatologici ogni soluzione tecnologica e quindi un pò di esagerazione sull'avvento dell'era dell'idrogeno ci sta eccome. :P
                            Io credo che realisticamente un uso intensivo e produzione di idrogeno come indicato sopra non sia raggiungibile prima di qualche decade. Contemporaneamente non mi pare ci siano le basi per considerarlo una clamorosa "bufala" da scartare con sufficienza per inseguire magari ipotesi bucolico-francescane molto più utopistiche e irrealizzabili alla resa dei conti.
                            Il modo migliore per incentivarne la crescita e contemporanemente farci del bene resta quello di far crescere le FER puntando a una produzione più diffusa, ma senza ostacolare nel frattempo la produzione elettrica centralizzata, pur con la massima attenzione possibile all'ambiente e alle emissioni di CO2.
                            Ed infine condivido in pieno il giudizio di GB Energy sul nucleare, ma andiamo OT. <img src=">
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                            Commenta


                            • #15
                              Io non sò come si permettono di valutare queste centrali come una sana alternativa alla benzina oppure al carbone o peggio nucleare. E' possibile che attualmente adesso sia l'unica alternativa forse per la produzione di energia ad un basso rapporto "prezzo/inquinamento/produzione ". Forse è losco,tanto.
                              Se ora sapessi che nel mio paese costruiscono una centrale andrei dove e' d'obbligo con un secchio di nafta a bruciarla. Così, in amicizia. E' stupido non valutare il solare.
                              image

                              MODERAZIONE - non scadiamo con parolacce inutili. Mi raccomando - L'amministratore

                              Edited by eroyka - 7/11/2006, 08:33

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                              • #16
                                Gent.mo Clearwar,

                                effettivamente si....
                                io, Brighting Eyes, Pepygonzo e, perché no, anche Acasto e MarioMaggi, siamo loschi...nemici del solare e pagati da qualche losca multinazionale americana.

                                La prego di condurre le Sue battaglie, sicuramente suffragate da ineccepibili dati scientifici (come no!!), davanti alle centrali con la Sua bella nafta...utilissima per bruciacchiare di qua e di la.
                                Ma forse non ha pensato che così aumenterebbe la CO2?!?
                                e dopo?!? come la mettiamo con Kyoto??
                                Dimenticavo...sicuramente leggerà il giornale e saprà che presto due centrali come Civitavecchia e Porto Tolle saranno presto convertite a carbone.
                                Aspetto allora di vedere la Sua bella e utilissima "sceneggiata con nafta annessa" al telegiornale.

                                Oppure,
                                mi "permetto" di darLe un secondo suggerimento: se crede veramente di poter fare qualcosa per l’ambiente come, strano a dirsi, i suddetti Suoi compagni di forum, GB Energy, Brighting Eyes, MarioMaggi, ecc... ecc...
                                forse, mi consenta, si potrebbe documentare un po’ meglio...
                                magari potrebbe dedicarsi alla ricerca e, nel frattempo, imparare anche un po’ meglio l’educazione.
                                Ringrazio per questo l’amministratore che almeno ha censurato le Sue sterili parolacce (non credo infatti che riducano la CO2).

                                Scriva pure anarchia... ma dal tenore “educato” del Suo post e dalla leggerezza con cui si permette di dare dei “loschi”, e di intimidire altri utenti dicendo che non capisce come questi “si permettano”...deduco che Lei non abbia mai letto Stirner...
                                Saluti e buon BBQ,

                                GB Energy

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                                • #17
                                  QUOTE (ClearWar @ 6/11/2006, 19:15)
                                  Io non sò come si permettono di valutare queste centrali come una sana alternativa alla benzina oppure al carbone o peggio nucleare. E' possibile che attualmente adesso sia l'unica alternativa forse per la produzione di energia ad un basso rapporto "prezzo/inquinamento/produzione ". Forse è losco,tanto.
                                  Se ora sapessi che nel mio paese costruiscono una centrale andrei dove e' d'obbligo con un secchio di nafta a bruciarla. Così, in amicizia. E' stupido non valutare il solare.

                                  Ma è scritto di getto o è tradotto con Babelfish? :P
                                  Scherzi a parte non ho capito un cippero. Con chi ce l'hai alla fine? <img src=">
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • #18
                                    Hehehehehehe,diavolo! Ogni volta che scrivo me ne escono di espressioni bizzarre. Perdonate questo mio aforismo,purtoppo la mia di ragione è vincolata all'avanzata di certi versi che pensando,rimurginando e sopprimendo il "bonton", odioso direi,emette schiettezza. Molto probabilmente noi non potremmo mai sederci a cena,e fare una discussione sensata. Purtroppo. Tuttavia insisto con la mia,se sopperendo nel era comtemporanea così bene,come è di consuetudine oggi,meglio farlo con stile :

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                                    • #19
                                      CITAZIONE (ClearWar @ 11/11/2006, 15:12)
                                      Tuttavia insisto con la mia...

                                      E ok! Ma anch'io devo insistere... non ho di nuovo capito un cippero. <img src=">
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (BrightingEyes @ 31/10/2006, 13:23)
                                        Un pò assurdo vero? <_<

                                        Finalmente torno dalla mia lunga trasferta orientale.

                                        Vedo con piacere che la discussione ha attirato interesse al punto che leggendo tutte le risposte date, chiunque può capire la situazione globale dell'energia; e credo che il sottotitolo di questa discussione sia corretto...
                                        image
                                        Storia Grandiosa e Nobilissima ma attualmente senza ancora un finale. image

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