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Idea ingenua: sfruttare la gravità e la rotazione terrestre!

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  • Idea ingenua: sfruttare la gravità e la rotazione terrestre!

    Ciao! Non so assolutamente niente su come fare ciò che ho detto e se sia già stata effettivamente sfruttata ma io pensavo...

    La terra gira a circa 1000 km/h, genera ben 9,8 G di accelerazione e non mi sembra abbia voglia di smettere.

    Non è che ci sarebbe un modo x sfruttare questo movimento e produrre energia?

    Poi ci sarebbe la storia del generatore di corrente che sfrutta il mercurio liquido e quindi anche il + piccolo movimento oscillatorio (il che per una auto ibrida sarebbe meglio no?:blink: )


    Scusatemi se ho detto una cavolata non linciatemi sono un'ingenuo...ciao grazie infinite! :P :P <img src=h34r:">

  • #2
    ai grardato percaso rai3 ieri,guardi troppa tv!!!!
    ciao

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    • #3
      il sistema e' gia in parte del tutto utilizzato...nelle missioni spaziali infatti e intriso nel calcolo per il distaccamento dall'atmosfera e per le rotte interne del sistema solare.
      ricorda pero' che questa velocita' e accelerazzione la subiamo tutti allo stesso modo rimanendo ancorati al pianeta, e che per inerzia cambiare stato di velocita ed accelerazione comporta sempre un dispendio di energia.
      ci vorrebbe pero un un bel po piu preparato di me sulal fisica per spiegarlo meglio.

      Edited by Tianos - 30/4/2006, 23:13

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      • #4
        No non ho guardato rai3 cosa c'era?

        Da quel che mi dici su terra non è possibile...e nello spazio come fanno?

        Grazie ciao! <img src=">

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        • #5
          CITAZIONE
          La terra gira a circa 1000 km/h, genera ben 9,8 G di accelerazione e non mi sembra abbia voglia di smettere.

          Non è che ci sarebbe un modo x sfruttare questo movimento e produrre energia?

          Non in maniera efficiente. Ammettiamo di voler sfruttare la terra come se fosse un grosso magnete in rotazione. Ci serve costruire qualcosa che venga attraversato da queste linee magnetiche (che sono purtroppo deboli rispetto i magneti usati nei generatori comuni) e che resti immobile quindi rispetto al nostro rotore. Per rimanere immobile questo 'statore' deve essere posto nello spazio in un punto fisso e suffucientemente vicino alla terra. Supponiamo di trovare tale punto. Nell'arco di poco tempo ci ritroveremmo in nostro statore di nuovo sulla superficie terrestre a causa dell'attrazione gravitazionale. L'unica e' farlo girare in tondo, ma in tal caso non otterremmo l'effetto sperato. Un'orbita geostazionaria sarebbe inutile. Oltre a questa considerazione, nasce un secondo problema molto grosso: come trasportiamo l'energia dal nostro statore alla terra? A questo punto sarebbe piu' interessante e meno complesso usare il sistema di specchi proposto da qualche persona, montato su una struttura geostazionaria e che rifletta in un fascio concentrato la luce del sole prelevata dallo spazio (ove e' meno attenuata). Anche qui nascono ulteriori problemi, ma siamo OT.


          CITAZIONE
          Poi ci sarebbe la storia del generatore di corrente che sfrutta il mercurio liquido e quindi anche il + piccolo movimento oscillatorio (il che per una auto ibrida sarebbe meglio no? )

          Purtroppo no. La massa di mercurio in movimento ha una sua inerzia. Quando l'auto si mette in moto, parte del lavoro che muove l'auto serve a muovere anche il mercurio (prova a correre con un secchio d'acqua sulle spalle). Ammettiamo che i movimenti scuotano il mercurio e che questi faccia parte di un sistema che pemetta di ricavare energia al 90% di efficienza (che e' una buona efficienza). Allora tu spendi un ulteriore 100 per muovere la macchina e ricavarne solo 90. Stai dissipando energia inutilmente.

          Un saluto.

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          • #6
            Quindi mi dici che bisognerebbe concentrare la luce solare in un punto...interessante! Ma a quel punto che succede? :blink:

            Da quel che ho capito invece il "generatore a mercurio" richiede ulteriore energia per far muovere la macchina e poi non te ne ridà abbastanza giusto?

            E allora può essere usato al contrario cioè come motore per generare campo magnetico? (non x le auto...)

            Grazie infinite ciao! <img src=">

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            • #7
              CITAZIONE (Hellblow @ 2/5/2006, 10:45)
              CITAZIONE
              La terra gira a circa 1000 km/h, genera ben 9,8 G di accelerazione e non mi sembra abbia voglia di smettere.

              Non è che ci sarebbe un modo x sfruttare questo movimento e produrre energia?

              Non in maniera efficiente. Ammettiamo di voler sfruttare la terra come se fosse un grosso magnete in rotazione. Ci serve costruire qualcosa che venga attraversato da queste linee magnetiche (che sono purtroppo deboli rispetto i magneti usati nei generatori comuni) e che resti immobile quindi rispetto al nostro rotore. Per rimanere immobile questo 'statore' deve essere posto nello spazio in un punto fisso e suffucientemente vicino alla terra. Supponiamo di trovare tale punto. Nell'arco di poco tempo ci ritroveremmo in nostro statore di nuovo sulla superficie terrestre a causa dell'attrazione gravitazionale. L'unica e' farlo girare in tondo, ma in tal caso non otterremmo l'effetto sperato. Un'orbita geostazionaria sarebbe inutile. Oltre a questa considerazione, nasce un secondo problema molto grosso: come trasportiamo l'energia dal nostro statore alla terra? A questo punto sarebbe piu' interessante e meno complesso usare il sistema di specchi proposto da qualche persona, montato su una struttura geostazionaria e che rifletta in un fascio concentrato la luce del sole prelevata dallo spazio (ove e' meno attenuata). Anche qui nascono ulteriori problemi, ma siamo OT.

              interessante....mi e' venuta un'idea dalle mie letture di fantashienza (asimov sopratutto ,che ha dimostrato quasi di essere un genio ).
              Asimov teorizzava che per le missioni spaziali di massa un giorno sarebbe divenuto certamente piu conveniente creare una anello terrestre al primo punto di lagrange, questo per far partire le astronavi direttamente da li (costruendole sul posto) il tutto ancorato anche da 4 ascensori gravitazionali ,posti ai 4 punti cardinali dell'equatore.
              gli ascensori gravitazionali ,sono in progetto...e dalla nasa sono dichiarati fattibili...non so un anello di tale portata e sopratutto geostazionario .
              ma nel caso fosse possibile e il pavimento di questo fosse un avvolgimento di rame cosa succederebbe ....si creerebbe energia per induzione magnetica da parte della terra?!

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              • #8
                CITAZIONE
                Quindi mi dici che bisognerebbe concentrare la luce solare in un punto...interessante! Ma a quel punto che succede?

                Si scalderebbe molto. Se quel punto fosse un contenitore di adatte caratteristiche ove scorra acqua che verrebbe scaldata (vaporizzata) si potrebbe pensare di muovere qualche turbina. Alcuni ci sperano su sta cosa...


                CITAZIONE
                Da quel che ho capito invece il "generatore a mercurio" richiede ulteriore energia per far muovere la macchina e poi non te ne ridà abbastanza giusto?

                E allora può essere usato al contrario cioè come motore per generare campo magnetico? (non x le auto...)

                Intanto bisogna vedere le caratteristiche magnetiche del mercurio, e poi a quale scopo? In ogni caso basta mettere un potente magnete a bordo e lasciar che qualcosa all'esterno dell'abitacolo tagli le linee di forza per ottenere corrente, ma come al solito, per attriti magnetici, l'auto necessiterebbe nuovamente di maggior potenza.

                Il punto e' che bisogna rendersi conto del fatto che le linee di forza di un magnete non vengono tagliate 'gratuitamente' ma serve un lavoro. Il modo migliore di immaginare praticamente un campo attraversato da un filo di rame e' pensare a quando siete a mare e muovete le mani dentro l'acqua. Avete presente la maggior forza che dovete fare per attraversare l'acqua? L'attrito magnetico e' qualcosa di simile <img src=">

                CITAZIONE
                ...non so un anello di tale portata e sopratutto geostazionario .

                Dipende da tante cose. Intanto l'anello dovrebbe ruotare a velocita' diversa da quella terrestre in quanto serve tgliare le linee di forza e quindi ci deve essere un moto relativo fra l'anello e la terra, e poi si deve vedere se l'intensita' delle forze in gioco e la posizione che l'anello deve tenere rispetto al campo vanno bene...
                Inoltre il campo magnetico terrestre non e' cosi' intenso come possiamo pensare. Se fosse un campo magnetico molto intenso ne vedremmo gli effetti (per es l'acciaio si magnetizzerebbe immediatamente senza bisogno di immergerlo in un campo magnetico). Siccome serve avere unc mapo magnetico molto intenso....

                Quella del fascio di luce solare concentrata e' piu' funzionale <img src=">

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                • #9
                  Sfruttare la gravità.... possibile che non ci sia qualcosa che sfrutta, ad esempio, le maree ?
                  ...quella non è energia prodotta dalla gravità della luna ?

                  ...mi sa che però non è molto fattibile sennò l'avevano già fatto <img src=">

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                  • #10
                    le maree vengono gia sfruttate come le onde...mooolto poco qua in italia.ma questo e un discorso di interessi politici.
                    ps.s per la rotazione c'e' anche il pendolo di focoult ...se si scrive cosi ...ma l'energia percepita dalla rotazione come ho gia detto e molto bassa.

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                    • #11
                      Ma il pendolo di Focault non credo che generi energia ...mi pare che sia un normale pendolo che, data la rotazione della terra, sembra cambiare asse (cioè in realtà mantiene l'asse: è la terra che gira!)

                      ...cmq non sapevo che le maree fossero già sfruttate per creare energia

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                      • #12
                        si con dighe alle foci dei fiumi, praticamente si crea un bacino alla foce, con l'alta marea si chiude la diga e quando c'e' al bassa si lascia rifluire lentamente con turbine il liquido in eccesso.
                        p.s. viene usato solo in piccolo

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                        • #13
                          Prima che a qualcuno venga in mente che dietro il mancato uso di certe tecnologie ci sono le solite congiure delle multinazionali provo ad analizzarne qualcuna
                          -Possibilità di creare energia elettrica da parte di un satellite artificiale mentre attraversa il campo magnetico terrestre.
                          In una missione spaziale (ad orbita bassa) era stato approntato un esperimento del genere, un lungo cavo conduttore veniva srotolato e disposto in modo che con il suo movimento tagliasse le linee del campo magnetico terrestre.
                          La prima volta hanno avuto dei problemi con lo srotolamento del cavo, non mi ricordo come sia andata la seconda volta, comunque niente di eccezionale. In ogni caso la corrente generata tendeva a frenare il satellite, con conseguente abbassamento dell'orbita.
                          Quindi nessuna free energy ma semplicemente un modo interessante per trasformare la quantità di moto del satellite in energia elettrica.
                          -Specchi in orbita che concentrano l'energia raccolta sulla Terra.
                          In orbita, tutti i 1380 W/m2 che il sole ci manda, possono essere raccolti senza attenuazioni e per 24 ore su 24. Questo è un grande vantaggio che aumenterebbe di un fattore 10 l'uso delle tecnologie solari.
                          Il problema è quello di mandare in orbita geostazionaria tutto il necessario , posizionarlo e gestirlo.
                          L'energia ritrasmessa sulla terra dovrebbe essere concentrata in un punto ben preciso. Per avere un'idea, sarebbe come colpire la capocchia di uno spillo ad un km di distanza. Si può fare, ma difficile trovare chi tenga lo spillo in mano.
                          -Ascensore spaziale. Mi pare che fosse un'idea di A. C. Clarke.
                          Anche qui nessuna creazione di energia, ma un modo molto più economico per portare dei carichi nello spazio. In questo caso si userebbe solo l'enrgia strettamente necessaria per portare il carico utile in orbita risparmiando tutta l'energia per accelerare razzi vettori e relativi carburanti.
                          Naturalmente funziona solo in orbita equatoriale geostazionaria.
                          L'orbita geostazionaria è a 36000 km. Un grosso problema è rappresentato da un cavo così lungo che non si strappi a causa del suo peso. Un filo d'acciaio, del diametro di un millimetro, lungo 36000 Km peserebbe 220 tonnellate. Piuttosto improbabilile che regga allo sforzo
                          Sembra che i nanotubi di carbonio possano avvicinarsi alle prestazioni necessarie. Purtroppo, attualmente, riusciamo a produrli in lunghezze di pochi centimetri.
                          -Sfuttamento delle maree. In italia, e nel mediterraneo, si può contare su maree al massimo di 50 cm. Troppo poco per qualunque tipo di soluzione (la politica non c'entra).
                          Altrove vi sono dei punti dove si hanno maree interessanti. Di solito dove un fiume forma un estuario c'è un buon livello di marea, ma gli estuari sono navigabili e non si possono sbarrare con opere fisse destinate alla produzione di energia. Si sono fatti esperimenti parziali in alcune parti del mondo, i risultati pare non siano incoraggianti. Da valutare inoltre l'impatto sull'ecosistema. Alla lunga, se lo scambio fiume-mare, viene intrecettato e ridotto energeticamente, l'estuario si trasforma in delta e tutto si insabbia. Si potrebbero anche scavare dei bacini artificiali e lasciare in pace i fiumi, ma il problema dell'insabbiamento sarebbe ancora più grave.
                          -Il pendolo di Foucault è un normalissimo pendolo, come tutti i pendoli, mantiene il piano di oscillazione mentre la terra gira.
                          Non produce assolutamente nulla e dopo un pochino si ferma anche lui.

                          Ciao
                          Tersite

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                          • #14
                            CITAZIONE
                            Si può fare, ma difficile trovare chi tenga lo spillo in mano.

                            Lo trovi lo trovi. Facciamo due conti, 1300W per metro quadro circa. Costruiamo un sistema di specchi di circa 1000 metri quadri e convogliamo tutto con un'apposita guida ottica di modo da ottenere un raggio di un metro di diametro. Si parla in modo spiccio di circa 1300000 watt su quel metro quadro. Puntamento tramite laser (che blocca il raggio, diciamo deflettendolo verso lo spazio, in caso di disallineamento), una grande estensione di terreno su cui poter lavorare sulla terra...direi che e' fattibile,e chi lo fa ha una fonte di energia che potrebbe anche essere usata come arma. Il punto e' il costo e l'uso come arma. Molti hanno passato notti insonni su questi 'specchi geostazionari' e non erano tutte persone che miravano a risolvere i problemi energetici dell'umanita'.
                            In definitiva: Tecnologia esiste, volonta probabilmente esiste, costi troppo alti per il momento.

                            Magari in futuro...

                            Commenta


                            • #15
                              Caro Hellblow
                              Ammesso che la tecnologia esista, non solo sulla carta, che il ROI energetico fra qualche decennio diventi positivo, occorre anche valutare che i posti indicati per un'istallazione del genere devono essere all'intorno della linea equatoriale.
                              La linea dell'equatore passa per Somalia, Kenia, Uganda, Zaire, Congo e Gabon (per l'Africa e non badare ai nomi, l'atlante che ho è vecchio);
                              Equador, Columbia, Brasile (per quel che riguarda l'America) E per vari paesi dell'Indonesia.
                              Vista la stabilità politica delle suddette nazioni ( o le condizioni territoriali) dubito molto che qualcuno si azzardi a mettere qualche dollaro su quei territori.
                              Per l'arma il discorso è diverso, i conti economici sono meno importanti in quel caso, ma purtroppo abbiamo già mezzi più efficaci ed economici per nuocere la prossimo.

                              Ciao
                              Tersite

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE
                                Ammesso che la tecnologia esista,

                                Esiste <img src="> facciamo cose anche piu' complicate fra l'altro, solo che di solito chi le fa non le spiffera ai quattro venti.

                                Riguardo ai luoghi molto 'particolari' hai pienamente ragione, pero' a pensarci bene una bella zona ampia e disabitata (magari deserta) come quelle che hai citato e' molto allettante come 'area di lavoro'. Purtroppo l'essere umano ha la tendenza a non realizzare le cose perche' ama legarsi le mani usando quei lacci che sono egoismo, smania di potere, odio, fanatismo ecc...

                                Infine riguardo l'uso come armi (un ambito di mia competenza :P) , ogni arma e' efficace se usata in determinate condizioni. Non esiste L'ARMA, esistono le armi. E qualsiasi arma, purtroppo, trova in determinate situazioni l'utilizzo ottimale. Useresti mai un bombardiere al posto di missili cruise sapendo che la zona da attaccare ha una buona contraerea?
                                Nello specifico, il poter colpire bersagli senza spostare mezzi e con una grandissima precisione ed efficacia e' allettante, specie se si tratta di zone nevralgiche nemiche quali stazioni radar, centrali elettriche o centrali di comunicazione. E' bello, prima di salire su un aereo, per un pilota, sapere che la zona che attacchera' e' una zona ormai isolata sia in termini di comunicazioni che di energia. Fra l'altro oggi la guerra si fa soprattutto con l'informazione e l'energia, se ci pensi bene. E' piu' importante sapere dove si trova il nemico, che avere modo di abbatterlo. Infatti se non sai dove si trova, anche se hai la miglior contraerea del mondo, dove spari? ^_^

                                Commenta


                                • #17
                                  Caro Hellblow
                                  QUOTE
                                  E' piu' importante sapere dove si trova il nemico,

                                  Senza fare discorsi criptici, basta andare su Google Earth e trovi il cortile di casa tua fotografato dallo spazio e disponibile in rete. Se la zona è coperta da una buona risoluzione puoi anche vedere se avevi la macchina parcheggiata all'epoca della foto.
                                  Le coordinate sono precise al punto che chiunque potrebbe pensare a mandarti un missile nelle parti intime senza sbagliare.
                                  Certe zone, di interesse strategico non sono coperte (inutile cercare l'aeroporto di Aviano), ma è pensabile che alla Nato lo sappiano.

                                  Siamo in un vaso di vetro per pesciolini rossi.
                                  Se sei uno dei sei miliardi di pesciolini la cosa è irrilevante, nessuno si accorge di te. Se sei uno squalo, comincia a preoccuparti.

                                  Ciao
                                  Tersite

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                                  • #18
                                    CITAZIONE
                                    Le coordinate sono precise al punto che chiunque potrebbe pensare a mandarti un missile nelle parti intime senza sbagliare.

                                    Si ma con uno scarto di circa 15 metri. Infatti si ricorre, per queste applicazioni, a riferimenti di tipo GPS con scarti di 15 metri, che NON sono quelli militari. Tanto per raccontarvene una, si narra che durante la guerra in Iraq i cruise venissero lanciati in coppia contro i bunker nemici. Il primo aveva lo scopo di creare una voragine nel muro di cemento del bunker, il secondo si infilava nel foro di un paio di metri creato dal primo e deflagrava dentro il bunker. Se consideriamo il diametro di un cruise capiamo subito quanto sia alta la precisione richiesta per le applicazioni militari. 15 metri sono un errore troppo grande, e poi c'e' anche un'altra cosa che avvantaggia certi paesi, il fatto che il GPS puo' anche essere spento, o addirittura il segnale potrebbe essere reso illeggibile dai normali sistemi di cui tutti i paesi dispongono. Insomma, la precisione di cui parli e' una precisione troppo relativa e poco affidabile per essere usata in ambito militare. Inoltre le coordinate che tu citi dovrebbero essere usate in un sistema di tipo balistico (cannone, o missile balistico) e questi sistemi tendono a sbagliare. Quanti SCUD iracheni nn hanno colpito i loro bersagli sbagliando grossolanamente di diversi chilometri?
                                    L'alternativa e' la guida tramite radar o simili, ma se distruggi le postazioni....

                                    Commenta


                                    • #19
                                      CITAZIONE (tersite1 @ 14/5/2006, 11:11)
                                      In una missione spaziale (ad orbita bassa) era stato approntato un esperimento del genere, un lungo cavo conduttore veniva srotolato e disposto in modo che con il suo movimento tagliasse le linee del campo magnetico terrestre.
                                      La prima volta hanno avuto dei problemi con lo srotolamento del cavo, non mi ricordo come sia andata la seconda volta, comunque niente di eccezionale. In ogni caso la corrente generata tendeva a frenare il satellite, con conseguente abbassamento dell'orbita.
                                      Quindi nessuna free energy ma semplicemente un modo interessante per trasformare la quantità di moto del satellite in energia elettrica.

                                      Il satellite in questione era il tethered italiano e dà italiano è strano che non ricordi il nome ed i fatti accaduti.
                                      Per la prima missione si è inceppato il cavo nell'unico pezzo del satellite costruito negli stati uniti , nella seconda missione il cavo si è rotto per eccesso di energia generata , che ha letteralmente fuso il cavo ,facendo perdere il satellite nello spazio .

                                      ernest

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                                      • #20
                                        scusate l'ot ma nn conoscevo google heart!|

                                        la mia macchina si vede sul serio!!!!

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                                        • #21
                                          CITAZIONE
                                          nella seconda missione il cavo si è rotto per eccesso di energia generata , che ha letteralmente fuso il cavo

                                          L'unico modo di poter trasportare energia dallo spazio e' (a mio avviso) quello di usare un fascio di onde elettromagnetiche (spettro del visibile o meglio ancora infrarosso) molto concentrato. In effetti pensavo pero' che un tale sistema avrebbe un effetto secondario che potrebbe risultare antipatico. Un fascio di luce di opportuna frequenza e' in grado di ionizzare l'aria. Un fascio che ionizzi l'aria dal cielo fino alla terra, attraversando le nuvole, diventerebbe una guida per scaricare a terra l'elettricita' delle nubi attraversate, e non so se questo possa essere positivo o negativo (credo la seconda, ma trattandosi di onde nel visibile o infrarosso, si potrebbe ovviare con una soluzione ingegneristica al problema). Risolvendo comunque questo problema e quello del puntamento (un sistema semplice e funzionale, di sistemi complessi gia' ce ne sono...)
                                          saremmo a cavallo....

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                                          • #22
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                                            Mi pare che nell'ascensore spaziale si fosse ipotizzato di fornire l'energia necessaria alla messa in orbita del carico tramite fasci di microonde generati da terra.
                                            Riducendo di molto la necessità di mandare nello spazio dei carichi "morti".
                                            Sarebbe una bella pagina di scienza/fantascienza da scrivere; purtroppo ci sono problemi più impellenti da risolvere.

                                            Ciao
                                            Tersite

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                                            • #23
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                                              Esiste facciamo cose anche piu' complicate fra l'altro

                                              http://www.rainews24.it/ran24/inchieste/gu...ellari_iraq.asp

                                              Ecco cosa sappiamo fare. Speriamo non sia vero.

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