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Riscaldamento elettrico a irragiamento

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  • Riscaldamento elettrico a irragiamento

    Ciao a tutti.
    Ho bisogno di un vostro parere per ottimizzare ,"per quanto possibile " la tipologia dell' impianto di seguito descritto e per chiarimi meglio le idee .
    Per ragioni di tempo, caratteristiche strutturali di coinbentazione della mia abitazione e anche un pò di incoscienza, ho realizzato un impianto di riscaldamento elettrico a irragiamento che utilizza pannelli elettrici radianti in parte appesi al soffitto medimente di 500W (arrivano a 80 gradi)collocati nei punti di maggiore dispersione il contratto ENEL è 10kw/h trifase.
    Per gestire il tutto ho utilizzato due PLC ALFA (12 ingressi 8 uscite) e un sistema di termostati " MBM880 " che rilevano le temperature dei singoli vani e le temperature esterne(nord sud ovest) , ogni singolo pannello viene gestito dalla " centralina" ,in modo automatico o manuale o direttamente dai termostati che hanno due contatti separati impostabili di minima e massima , per complicare meglio le cose ho realizzato un congegno che alimenta detti pannelli con" onda quadra " con dyti cycle variabile da 1:1 a 6:1 diciamo una sorta di "commutatore " di potenza che serve per alimentare in modo sequenziale gruppi di pannelli questo servirebbe per diminuire la potenza istantanea e per regolare meglio la potenza ( componenti utilizzati KD224575 ,diodi 41HFR100) per eliminare disturbi i pannelli hanno la possibilità di essere inseriti e disinseriti al passaggio dello zero delle singole fasi ( moc3041 ) .
    La potenza erogata varia in funzione del tempo di raffreddamento del singolo ambiente , dall' utillizzo dei singoli vani .
    Quale potrebbe essere la filosofia migliore avendo queste caratteristiche di conrollo ?
    Suggerimenti di come collocarli al momento ho seguito il fatto di vederli come bariere di calore contro le dispersioni. dimensioni dei pannelli 30x180 3cm spessore com dei quadri ,60x100 . ogni stanza ne ha 3 e singolarmente può essere gestito.
    Il riscaldamento a irragiamento scalda direttamente le cose la percezione di caldo avviene per le kilocalorie trasmesse dai pannelli e la temperatura delle pareti .
    Grazie
    L



  • #2
    Non ho ben capito.
    I pannelli radianti appesi al soffitto hanno un range fino a 80°C o tu li farai funzionare ad 80°C?
    Di che produttore sono i pannelli?
    E' il tuo un impianto autocostruito o ti sei avvalso dell'assistenza di un tecnico specialista?
    E' stato collaudato e approvato?
    Infine che temperature raggiungi nell'ambiente ove hai installato i tuoi pannelli radianti?

    Non so che risposta vuoi sentire, indubbiamente hai gia' detto tutto tu!

    MetS

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    • #3
      Ho tralasciato di proposito la marca dei pannelli per non creare problemi di "pubblicita' " al forum comunque sia sperando che sia consentito rispondo:

      I pannelli radianti sono della Termocadif Cadif serie minicadif la temperatura di esercizio quando vengono
      alimentati a 220V c.a. 50hz è di 80 gradi .
      L'impianto elettrico è a norma con atto di conformità ecc. ecc. mentre la centralina è ,diciamo, il sistema di controlllo è autocostruito . naturalmente secondo precetti delle norme CEI con le opportune protezioni del caso.

      L'impianto quando viene alimentato a 220Vc.a. raggiunge valori di 18 -19 gradi"relativi" mentre quando viene gestito dal congegno può anche raggiungere i 23 gradi da un minimo di 17 "freddo" a un massimo di 23 facendo scattare la protezione termostatica interna ai pannelli.

      Le informazioni che mi servono riguardano : aspetti teorici sulla forma di adduzione del calore per irragiamento , aspetti anche normativi che riguardano l'impianto , aspetti di tipo pratico come collocare i pannelli radianti, nellla casa , aspetti di elettronica sulla modulazione di potenza , ecc. ecc.





      Edited by divitax - 30/5/2006, 01:42

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      • #4
        Caro divitax,
        se fai una ricerca nelle discussioni precedenti vedrai che molte risposte ci sono gia'.
        Dal mucchio di domande generiche che fai sembra che tu voglia iniziare la costruzione di questi pannelli, mi sbaglio?

        Ciao
        Mario
        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
        -------------------------------------------------------------------
        Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
        -------------------------------------------------------------------
        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
        Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
        ------------------------------------------------

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        • #5
          Ti consiglio di andare a far di confronti con i pannelli che trovi su questo sito.
          Intanto inizi a vedere quello che fanno gli altri.
          Mi sembra strano che la centralina di controllo non fosse fornita di serie dall'installatore.
          A casa mia c'e' e fa tutto quello che produce la tua.

          Qui inoltre un congegno simile non potresti installarlo, se non e' omologato e certificato da un installatore.

          MetS

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          • #6
            Grazie per le informazioni MetS-Energie , interessante il sito proposto, come ha intuito Mario la mia intenzione è la "sperimentazione" non escludo la possibilità di autocostruire un pannello radiante ....non cè limite al peggio...

            PS: Non c'entra niente ma.... domanda : perchè secondo voi non hanno sviluppato delle caldaie a" microonde "

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            • #7
              L'acqua si riscalda molto meglio con gli attuali sistemi.
              Con le microonde dovrebbe esserci maggior consumo
              Credo....
              MetS

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              • #8
                CITAZIONE (divitax @ 31/5/2006, 01:17)
                Grazie per le informazioni MetS-Energie , interessante il sito proposto, come ha intuito Mario la mia intenzione è la "sperimentazione" non escludo la possibilità di autocostruire un pannello radiante ....non cè limite al peggio...

                PS: Non c'entra niente ma.... domanda : perchè secondo voi non hanno sviluppato delle caldaie a" microonde "

                Ciao a Tutti!

                Divitax in effetti c'è una ditta in UK che ha sviluppato una caldaia a M.O. Nn ricordo l'indirizzo del sito, ma prometto di ricercarlo, il sistema in questione si compone, a grandi linee, di un magnetron posto alla sommità di un contenitore di acciaio riflettente nel quale è posto uno scambiatore a serpentina che assorbe le m.onde.
                L'efficienza di tale dispositivo, Mets, mi ricordo era descritta come migliorativa rispetto ai sitemi tradizionali, a parità di efficacia. Non ricordo di preciso a quali sitemi si riferissero, ma, tuttavia, penso che rispetto ad uno scaldabagno elettrico, o sistemi simili, sia pensabile senzaltro un discreto miglioramento dell'efficienza.
                Ma come Vi dicevo cercherò la ditta e Vi farò sapere. <img src=">

                ciao

                ISS

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                • #9
                  Se non lo trovi tu lo trovo io, eccolo qui!
                  Comunque costa molto piu' caro che un sistema tradizionale ed a quel punto cisono sistemi molto piu' validio che utilizzano fonti rinnovabili.

                  MetS

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                  • #10
                    Sono daccordo con Te Mets, il sistema di climatizzazione ( caldo, freddo) elettrico più efficiente, non sempre efficace in alcune forme conosciute, è quello a pompa di calore. Laddove si riesca a mantenere un COP di queste macchine superiore a tre si può conseguire addirittura un CUC migliore delle caldaie a gas.
                    Tuttavia, devo farTi notare che Divitax faceva riferimento ad un sistema di riscaldamento domestico, mentre quelli che ci indichi sono apparecchi che vengono usati per l'asciugatura a livello industriale. Noi ne usiamo alcuni per l'asciugatura di calze ed indumenti che hanno subbito trattamenti e lavaggi particolari. Ho cercato di rintracciare il sito che Vi dicevo, ma questo ha avuto esito negativo; per tanto mi viene da pensare che tale soluzione non abbia avuto molto successo. A titolo di curiosità riporto in basso un disegno della caldaia per uso domestico che avevo visto nel sito.

                    Un saluto a Tutti
                    ISS

                    image

                    Commenta


                    • #11
                      Allora, secondo me per risparmiare al massimo e chi puo' permetterselo il sistema migliore sarebbe:

                      Caminetto a legna (non a pellets perche' il caminetto deve anche poter essere guardato) con sistema di distribuzione calore mediante distributore a ventola e canalizzazioni in tubo estensibile isolato di alluminio (vedi qui www.chazelles.com, il mio e' il modello boat).

                      Riscaldamento elettrico sottopavimento con film della Thermalu, www.thermalu.com a 48 volts, con termostato in ogni locale e pannello di controllo generale. Questo e' detto d'appoint, a casa mia in Francia, in italiano sta a significare che e' d'appoggio. In effetti dovrebbe essere il contrario ma in Francia usano moltissimo i caminetti e allora tutto il resto e' d'appoggio, io poi abitando in una casa con giardino capisci che la legna l'ho sempre a portata di mano.

                      In futuro penso di aggiungere una pompa di calore collegata ad un impianto in geotermia ma per adesso devo stare calmo, il conto in banca e' quasi sul verde.

                      Riscaldamento acqua sanitaria con pannello solare termico sul tetto, quello che installero' a giorni a casa mia prevede anche un balloon da 200 litri con resistenza elettrica di riscaldamento ma per quello ho un progettino diverso che per adesso non ho ancora i dettagli, risparmio ancora un po'.

                      Con i calcoli fatti dal mio installatore che e' anche il mio socio dovrei risparmiare rispetto ad ora circa il 35/40% che non e' decisamente male.

                      MetS

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                      • #12

                        Vi invito a visitare il sito della Sofath.com che a mio avviso è uno dei sistemi di riscaldamento geotermici più validi che abbia interpellato sicuramente se avessi avuto tempo e finanze avrei optato per una scelta simile.
                        Ritornando alla filosofia del mio riscaldamento:
                        L'automatismo del mio riscaldamento che sto tentando di realizzare misura il rendimeto ovvero calcola il tempo di un salto termico e in funzione di ciò regola la quantità e la potenza dei pannelli nelle singole camere.
                        Avete una diversa idea di come gestire questi dati al fine di ottimizare il tutto?

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                        • #13
                          CITAZIONE (divitax @ 2/6/2006, 00:45)
                          Vi invito a visitare il sito della Sofath.com che a mio avviso è uno dei sistemi di riscaldamento geotermici più validi che abbia interpellato sicuramente se avessi avuto tempo e finanze avrei optato per una scelta simile.
                          Ritornando alla filosofia del mio riscaldamento:
                          L'automatismo del mio riscaldamento che sto tentando di realizzare misura il rendimeto ovvero calcola il tempo di un salto termico e in funzione di ciò regola la quantità e la potenza dei pannelli nelle singole camere.
                          Avete una diversa idea di come gestire questi dati al fine di ottimizare il tutto?

                          dovresti fare un sensore che va a modulare la potenza in base alla temperatura ambiente

                          uhm alla fine della stagione ci dici quanto hai speso? <img src=">

                          Commenta


                          • #14
                            salve sono nuovo,cerco informazioni e notizie sui riscaldamenti per uso domestico,ho sentito parlaredi radiatori cadif qualcuno sa dirmi qlcosa in merit ed in generale che ne sapete dei radiatori elettrici.
                            grazie

                            **** Sicano, usa il menu CERCA e troverai molte discussioni, ma non in questa sezione che e' ESCLUSIVAMENTE per il solare ****
                            Le parole chiave sono "pannelli infrarossi" "pannelli radianti" "pannelli IR"
                            Ultima modifica di mariomaggi; 16-01-2009, 21:43.

                            Commenta


                            • #15
                              riscaldamento radiante elettrico

                              Buongiorno a tutti, ho appena trovato questo forum e scrivo per chiere consigli a voi che penso ne sappiate più di me. Ho una casa in Valsassina monofamiliare con un sistema di riscaldamento "tradizionale" a termosifoni (molto vecchi) ad acqua. Dato che ormai i weekend invernali in cui ho occasione di sfruttare effettivamente la casa si stanno riducendo sempre di più ho pensato di sostituire l'attuale impianto di riscaldamento con uno elettrico nella speranza di riuscire a riscaldare la casa più in fretta. Cercando su Internet ho trovato i prodotti della ditta Cadif, che ho visto viene citata anche qui, e altri prodotti della ditta Radialight (Radiatori elettrici a pannelli radianti - PLANO95 - RADIALIGHT - Radiatore elettrico ). Qualcuno saprebbe dirmi quali tra questi è il più "efficiente" in termini di riscaldamento? Come forma ed estetica forse trovo un pò più belli quelli Radialight, ma si sa, la bellezza esteriore non è tutto...
                              Grazie a tutti in anticipo.

                              Commenta


                              • #16
                                Il riscaldamento elettrico è nel lungo periodo più costoso di quello a termosifone.
                                Il tempo necessario per andare a regime è comunque abbastanza lungo (mezza giornata) perchè i muri freddi sono delle vere spugne di calore e finché non si saranno scaldati non si riesce ad avere un comfort sufficiente.
                                Si può ovviare in tre modi:
                                - rivestendo i muri con qualcosa di isolante, es. perline di legno, in modo che il calore dell'aria non venga subito assorbito dai muri
                                - disponendo i termosifoni o i pannelli elettrici in posizioni tali da sfruttare il calore irraggiato.
                                - (come faccio io) collegando l'impianto di riscaldamento con un telecomando telefonico in modo da poterlo far partire 12 ore prima di quando si arriverà. Così i muri hanno tempo di riscaldarsi e quando si entra si trova già un ambiente confortevole. Certo il telecomando costa e si spreca mezza giornata di riscaldamento...

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                                • #17
                                  Lotha B,
                                  attenzione a non confondere il riscaldamento elettrico con il riscaldamento radiante. Queste definizioni sono correlate a due caratteristiche assolutamente indipendenti:
                                  1) fonte energetica apportata all'elemento riscaldante:
                                  1a) acqua calda
                                  1b) aria calda
                                  1c) olio diatermico caldo
                                  1d) elettricita'

                                  2) Modalita' di cessione del calore verso l'ambiente:
                                  2a) principalmente per convezione (= riscaldamento dell'aria, che a sua volta scalda il resto
                                  2b) principalmente per conduzione: il calore viene ceduto dall'elemento caldo ad una parete/pavimento, che poi in parte irradiera' e in parte scaldera' per convezione
                                  2c) principalmente per irraggiamento.

                                  Ora, nel caso 1d + 2c potrai beneficiare del primo riscaldamento utile gia' dopo un minuto dall'accensione. Infatti l'emettitore di calore radiante emette istantaneamente appena e' caldo, ed il calore irradiato viaggia alla velocita' della luce. Quindi sentirai da subito dopo l'accensione il primo beneficio; e' chiaro che se le pareti hanno un elevato coefficiente di assorbimento degli infrarossi (= coefficiente di emissivita' IR) il tempo di riscaldamento generale sara' piu' lungo e l'energia necessaria sara' maggiore, ma il primo beneficio sara' comunque immediato.
                                  Poiche' le perline di legno hanno un coefficiente di emissivita' IR abbastanza alto, in caso di riscaldamento a irraggiamento giocano contro. O, meglio, vanno benissimo per l'isolamento in trasmissione, ma dovrebbero essere (in teoria) verniciate con vernice riflettente (simile ad uno specchio). Oppure, alle perline si puo' far assorbire e riemettere l'energia radiante, purche' queste siano ben isolate sul retro, e verniciate a specchio.

                                  Ciao
                                  Mario
                                  Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
                                  -------------------------------------------------------------------
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                                  L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                                  Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                                  • #18
                                    Come dice Mario occorre distinguere bene le due forme di apporto di calore che interessano.
                                    La convezione, detto in parole semplici, interviene riscaldando la massa d'aria. E' quella che viene misurata dal normale termometro quando si definisce la temperatura di una stanza.
                                    L'irraggiamento è una forma di trasferimento energetico diretto. E' quello che riscalda ad es, quando sei all'aperto davanti a un falò e hai la faccia rovente, anche se fa freddo, ma magari le spalle gelate.
                                    I sistemi a irraggiamento puro riscaldano solo se sei nel cono d'irraggiamento, quindi è strategico come li posizioni, ma sono immediatamente efficaci. (Finchè ne sei "illuminato").
                                    I sistemi a convezione (le classiche stufette con resistenza) devono riscaldare la massa d'aria quindi sono molto più lenti. Ci sono poi soluzioni miste che utilizzano sia gli IR che la convezione. Il sistema della Radialight mi pare appartenga a questa tipologia.

                                    In generale ha ragione Stregatto a dire che il sistema elettrico è più costoso, ma nei termini del riscaldamento a convezione. Cioè un riscaldamento che ti deve portare la temperatura dell'aria al livello corretto per il benessere. La quantità di calore che serve per scaldare qualche metro cubo d'aria di 10 gradi è uguale sia che la fornisci con una resistenza sia con un calorifero, ma l'energia elettrica alla fine costa di più.
                                    Il riscaldamento solo irraggiamento (i Cadif sono di questo tipo) ti consente di avere un ottimo benessere anche con temperatura dell'aria più bassa e quindi con consumi minori. Ma, ripeto, solo finchè ne sei irraggiato! E' ottimo in situazioni dove la temperatura dell'aria non scende granchè (case ad alto isolamento) e la zona di soggiorno è facilmente illuminata dal pannello. Altrimenti può risultare non sufficiente.
                                    Una casa in zona climatica fredda con muri spessi che restano a bassa temperatura forse non sono il massimo per un impianto a solo irraggiamento. Comunque la cosa è da considerare con un ternotecnico che ti assista.
                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                    • #19
                                      "Il riscaldamento solo irraggiamento (i Cadif sono di questo tipo) ti consente di avere un ottimo benessere anche con temperatura dell'aria più bassa e quindi con consumi minori."
                                      E' vero. Ma gli elementi radianti devono avere una superficie estesa (al limite l'intero soffitto o le pareti fino a una certa altezza) perchè il calore irradiato si senta in ogni punto. Così basterebbero elementi radianti a bassa temperatura (30-40°) che si presterebbero bene a essere accoppiati con pannelli solari.

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                                      • #20
                                        Per completezza segnalo che la tabella in questa pagina (CADIF - Spreading Heat - Minicadif) riporta chiaramente la superficie effettivamente riscaldabile e si vede bene come questa varia in base alla tipologia di isolamento. Tanto che la superficie riscaldabile varia di 3 volte tra un'abitazione appena costruita e discretamente isolata e una classe A.
                                        Temo quindi che i radianti da soli siano decisamente sottodimensionati per una casa come quella che descrive chi ha aperto la discussione o probabilmente ne servono molti (e alla fine il vantaggio di consumo mi sa che sfuma).
                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • #21
                                          Ciao

                                          mi hanno proposto, per un rustico in pietra ristrutturato, un sistema di riscaldamento con pannelli radianti a infrarosso in alternativa ad un impianto tradizionale con caldaia e termosifoni che comporterebbe un intervento troppo "invasivo"...... sinceramente non ne avevo mai sentito parlare e su internet ho trovato solo informazioni tecniche di produttori e rivenditori che lodano il sistema.... poi ho letto questa discussione ma alla fine non sono riuscito a tirare le somme.... ma questo sistema funziona?? C'è qualcuno che ha esperienze dirette in merito??
                                          In settimana il tecnico che mi ha proposto questa soluzione mi invierà un preventivo e qualche dettaglio tecnico in più....

                                          grazie!

                                          Ciao
                                          luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
                                          “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da luciexpo Visualizza il messaggio
                                            ...ma questo sistema funziona?? C'è qualcuno che ha esperienze dirette in merito??
                                            Il sistema funziona certo. Ma, come già scritto, apporta solo il calore per irraggiamento. Quindi scalda solo la superficie "illuminata". Se ci stai dietro o a fianco troppo defilato non avverti alcun beneficio.
                                            Inoltre occhio che non scalda assolutamente l'aria! Quindi funziona discretamente bene laddove l'isolamento è elevato e la temperatura dell'aria non scende eccessivamente(dipende anche dalle abitudini personali, ma diciamo non meno di 16°).
                                            In un rustico con muri in pietra non mi sembra il massimo sinceramente. Una soluzione (sempre poco invasiva) potrebbe essere di associarci un sistema di ventilconvettori a PdC che riscaldano l'aria, ma non hanno alcun apporto di irraggiamento e quindi spesso da soli sono insufficienti (di questi ho esperienza diretta e quando fa freddo i muri gelati fan stare a disagio anche se l'aria che esce dai ventilconvettori è obiettivamente calda).
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • #23
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                                              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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