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Dal brevetto di Bearden

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  • Dal brevetto di Bearden

    Eccomi qua per chiarire (spero) il contenuto del brevetto originale di Bearden.Una delle cose che mi ha stupito leggendo i vari risultati e seguendo i vari tentativi di riprodurre il MEG da questo sito, è che nessuno si è preoccupato di replicare il Meg dal brevetto originale, ma solo da una prototipo di Naudin. Questo signore infatti ha da subito modificato il progetto originale creando molto bailamme fra i vari sperimentatori. La cosa più assurda a mio avviso è stata l' uso di resistenze bruciate!? una vera schifezza! non c'è niente di più instabile di una resistenza bruciacchiata. La traduzione che segue ha un italiano un po' approssimativo,ma permette a chi interessa di seguire con più facilità il testo in inglese. Passerò adesso ad alcuni passi estratti da brevetto US 6;363;718 B1 a mio avviso interessanti per chiunque voglia costruire il MEG. Consiglio vivamente di stamparlo in modo da averlo sotto gli occhi per capire di cosa si stia parlando.
    Colonna 1 riga 6: This invention.... Questa invenzione riguarda un generatore magnetico usato per produrre energia elettrica senza parti in movimento, e più in particolare un dispositivo tale che ha la capacità, quando operante, di produrre energia elettrica senza una applicazione di alimentazione esterna attraverso gli avvolgimenti d'ingresso (attuatori).
    IL MAGNETE:colonna 4 riga 29: Advances have....Progressi sono stati fatti nello sviluppo dei materiali per magneti permanenti, particolarmente nello sviluppo di materiali includendo elementi di terre rare. Tali materiali includono Samario Cobalto, SmCo5, che è usato per formare materiali magneti permanenti che hanno la più alta resistenza alla demagnetizzazione di qualsiasi altro materiale. Altri materiali magnetici sono costituiti, per esempio, usando combinazioni di Ferro, Neodimio, e Boro.
    Dal Summary of the Invention
    Colonna 4 riga 50: In the apparatus...Nell' apparato della presente invenzione, il percorso del flusso magnetico dal magnete permanente è commutato in maniera da non richiedere sovrapotenza del campo magnetico.
    Riga 58: With self-swiching... Con l' autocommutazione è eliminata la necessità di una sorgente esterna di alimentazione durante il funzionamento del generatore; solamente per un tempo molto breve verrà usata una sorgente di alimentazione separata come una batteria, durante il start-up (partenza).
    Colonna 6 riga 48: In accordance.....In accordo con una preferita versione della presente invenzione , il circuito di controllo e commutazione 24 e degli avvolgimenti d' ingresso (attuatori) 26 e 28 sono progettati in modo che, quando l' avvolgimento di destra 26 è eccitato un polo magnetico NORD è presente alla sua estremità sinistra 31 e più vicino al polo NORD 14 del magnete permanente 12, analogamente quando l' avvolgimento di sinistra 28 è eccitato, un polo magnetico NORD è presente alla sua estremità destra 32 che è anch' esso più vicina al polo NORD 14 del magnete permanente 12. Così quando l' avvolgimento di destra 26 è magnetizzato, il flusso magnetico dal magnete permanente 12 è respinto tramite l' avvolgimento 26. Similarmente quando l' avvolgimento di sinistra 28 è magnetizzato il flusso magnetico dal magnete permanente 12 è respinto tramite l'avvolgimento 28.
    FINO A QUI NIENTE DI NUOVO, MA ORA CI SONO COSE MENO CONOSCIUTE :?: Colonna 7 riga 21: Further in.... the input...gli avvolgimenti 26-28 non sono mai pilotati tanto da mandare in saturazione il nucleo magnetico 16.
    Pilotando il materiale del nucleo 16 per la saturazione, significa che
    incrementi susseguenti in corrente d' ingresso possono avvenire senza effettivi cambiamenti corrispondenti nel flusso magnetico e quindi che l' energia in ingresso può essere sprecata.
    Colonna 7 riga 36: The electromagnetic.... Il generatore elettromagnetico 10 lavora cambianto il tracciato del flusso; NON HA LA NECESSITA' DI ESSERE COMPLETAMENTE COMMUTATO DA UNA PARTE ALL' ALTRA.

    RIGUARDO ALL' ECCITAZIONE DELLE BOBINE D' INGRESSO
    Colonna 8 riga 29: Both of.... Entrambe le bobine d' ingresso 26-28 SONO PILOTATE CON TENSIONE POSITIVA !!!!! Il circuito switching di Naudin le pilota con tensione negativa.

    DIMENSIONI NUCLEO, MAGNETE, BOBINE ECC.
    La frequenza nel prototipo del circuito switching era di 87,5 Khz.
    Colonna 9 riga 1: In the configuration.... Nella configurazione usata in questo esperimento gli avvolgimenti d' ingresso 26-28 hanno 40 spire in AWG18 cioè filo di rame da 1,020 mm (va bene 1 mm), gli avvolgimenti di uscita 29-30 hanno 450 spire dello stesso filo.
    Il magnete permanente 12 ha una altezza di 40 mm 1.575 inches (pollici) tra i suoi poli nord e sud in direzione della freccia 89 (altezza), una larghezza di 25,4 mm 1 inch (pollice) nella direzione della freccia 90, ed una profondità di 38,1 mm 1,50 inches (pollici).
    Il nucleo riporta le misure esatte per il prototipo costruito con un nucleo della Honeywell METGLAS Magnetic alloy modello AMCC630 più grande di quello di Naudin.(e più costoso) :sconsolato:

    RISULTATI del MEG TRATTI DAL BREVETTO
    Colonna 10 riga 16: While the....Sebbene il generatore elettromegnetico 10 era in grado di operare ad una tensione molto più alta ed una corrente senza saturazione, LA TENSIONE D' INGRESSO FU LIMITATA A 75 VOLT perchè era la limitazione in tensione del circuito switching usato.....I dati misurati sperimentalmente furono estrapolati per
    descrivere operazioni a una tensione d' ingresso a 100 Volt, con una corrente d' ingresso di 140 mA, la potenza d'ingresso va a 14 Watt (100*0.140=14 appunto), ed un risultato in uscita di 48 Watt per ogni avvolgimento 29-30 con una corrente disponibile di 12 mA ed una tensione disponibile di 4000 Volt.
    Questo significa per ogni avvolgimento di uscita 29-30 il coefficiente di performance (COP) di 3,44.

    OCCHIO A QUELLO CHE SEGUE
    Colonna 10 Riga 30: While an output... Sebbene una tensione di uscita di 4000 Volt può servire per alcune applicazioni, la tensione di uscita può anche essere variata attraverso un semplice cambiamento nella configurazione del generatore elettromagnetico 10. La tensione di uscita può essere facilmente ridotta riducendo il numero di spire negli avvolgimenti di uscita. Se questo numero di spire decresce da 450 a 12, la tensione cala a 106,7 con il risultato di un incremento di corrente a 0,5 A per ogni avvolgimento di uscita 29-30 (se fate i conti abbiamo un rapporto spira tensione di 8,89 Volt per spira ciò vuol dire che con due spire per esempio avremo più di 17 Volt in uscita a 3 A).
    (Molto comodo per lavorarci non vi pare)
    Proseguiamo:
    In questa maniera la corrente e la tensione di uscita del generatore elettromagnetico può essere variata variando il numero di spire degli avvolgimenti 29-30 senza fare un sostanziale cambiamento della potenza di uscita che è invece determinata dalla corrente in ingresso che determina l' ammontare del flusso magnetico shuttlato!? durante il processo di commutazione.
    Riguardo considerazioni termodinamiche è noto che quando il generatore elettromagnetico 10 è operante, esso è un sistema aperto non in equilibrio termodinamico.

    STATE ATTENTI A QUELLO CHE DICE BEARDEN DA ORA:
    Il sistema riceve energia statica dal flusso magnetico del magnete permanente. Il generatore elettromagnetico 10 è auto commutante senza una energia addizionale in ingresso perchè l' operazione termodinamica del sistema è un sistema dissipativo aperto, ricevendo, raccogliendo e dissipando energia dal suo ambiente; in questo caso DAL FLUSSO MAGNETICO IMMAGAZZINATO ALL' INTERNO DEL MAGNETE PERMANENTE.
    QUESTA POI, STATE A SENTIRE:
    LA CONTINUA OPERAZIONE DEL GENERATORE ELETTROMAGNETICO 10 CAUSA LA DEMAGNETIZZAZIONE DEL MAGNETE PERMANENTE.
    L'uso di materiale magnetico includendo elementi in terre rare come materiale in Samario Cobalto o materiale includendo Ferro, Neodimio e Boro, è preferibile all' interno della presente invenzione, poichè tale materiale magnetico ha un vita relativamente lunga in questa applicazione.

    Colonna 11 Riga 16: ....the present... la presente invenzione dovrebbe essere considerata non come una macchina perpetua, ma piuttosto come un sistema nella quale il flusso irradiato dal magnete permanente è convertito in elettricità che è usata per alimentare l' apparato e per alimentare carichi esterni.
    QUELLO CHE SEGUE E' INCREDIBILE.
    Questo è analogo per un sistema che include un reattore nucleare nella quale un numero di barre di carburante irradiano energia che è usata per mantenere la catena di reazione e per scaldare acqua per la generazione di elettricità per pilotare carichi esterni.

    Per ora non faccio ancora commenti, aspetto i vostri.

    Se vi interessa qualche chiarimento su qualche parte "oscura" della traduzione sono sempre a disposizione.

    Ciao a tutti Furio57

    Edited by Furio57 - 27/8/2004, 11:05
    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

  • #2
    Ciao a tutti
    Visto un nuovo interessamento al MEG da parte di nuovi sperimentatori, ho voluto ripresentare con opportune modifiche, uno dei miei primi interventi qui sul forum che trattava un estratto dal documento originale inglese di Bearden relativo al brevetto del MEG.

    Salutoni
    Furio57

    ........Eccomi qua per chiarire (spero) il contenuto del brevetto originale di Bearden.Una delle cose che mi ha stupito leggendo i vari risultati e seguendo i vari tentativi di riprodurre il MEG da questo sito, è che nessuno si è preoccupato di replicare il Meg dal brevetto originale, ma solo da una prototipo di Naudin. Questo signore infatti ha da subito modificato il progetto originale creando molto bailamme fra i vari sperimentatori. La cosa più assurda a mio avviso è stata l' uso di resistenze bruciate!? una vera schifezza! non c'è niente di più instabile di una resistenza bruciacchiata. La traduzione che segue ha un italiano un po' approssimativo,ma permette a chi interessa di seguire con più facilità il testo in inglese. Passerò adesso ad alcuni passi estratti da brevetto US 6;363;718 B1 a mio avviso interessanti per chiunque voglia costruire il MEG. Consiglio vivamente di stamparlo in modo da averlo sotto gli occhi per capire di cosa si stia parlando.
    Colonna 1 riga 6: This invention.... Questa invenzione riguarda un generatore magnetico usato per produrre energia elettrica senza parti in movimento, e più in particolare un dispositivo tale che ha la capacità, quando operante, di produrre energia elettrica senza una applicazione di alimentazione esterna attraverso gli avvolgimenti d'ingresso (attuatori).
    IL MAGNETE:colonna 4 riga 29: Advances have....Progressi sono stati fatti nello sviluppo dei materiali per magneti permanenti, particolarmente nello sviluppo di materiali includendo elementi di terre rare. Tali materiali includono Samario Cobalto, SmCo5, che è usato per formare materiali magneti permanenti che hanno la più alta resistenza alla demagnetizzazione di qualsiasi altro materiale. Altri materiali magnetici sono costituiti, per esempio, usando combinazioni di Ferro, Neodimio, e Boro.
    Dal Summary of the Invention
    Colonna 4 riga 50: In the apparatus...Nell' apparato della presente invenzione, il percorso del flusso magnetico dal magnete permanente è commutato in maniera da non richiedere sovrapotenza del campo magnetico.
    Riga 58: With self-swiching... Con l' autocommutazione è eliminata la necessità di una sorgente esterna di alimentazione durante il funzionamento del generatore; solamente per un tempo molto breve verrà usata una sorgente di alimentazione separata come una batteria, durante il start-up (partenza).
    Colonna 6 riga 48: In accordance.....In accordo con una preferita versione della presente invenzione , il circuito di controllo e commutazione 24 e degli avvolgimenti d' ingresso (attuatori) 26 e 28 sono progettati in modo che, quando l' avvolgimento di destra 26 è eccitato un polo magnetico NORD è presente alla sua estremità sinistra 31 e più vicino al polo NORD 14 del magnete permanente 12, analogamente quando l' avvolgimento di sinistra 28 è eccitato, un polo magnetico NORD è presente alla sua estremità destra 32 che è anch' esso più vicina al polo NORD 14 del magnete permanente 12. Così quando l' avvolgimento di destra 26 è magnetizzato, il flusso magnetico dal magnete permanente 12 è respinto tramite l' avvolgimento 26. Similarmente quando l' avvolgimento di sinistra 28 è magnetizzato il flusso magnetico dal magnete permanente 12 è respinto tramite l'avvolgimento 28.
    FINO A QUI NIENTE DI NUOVO, MA ORA CI SONO COSE MENO CONOSCIUTE :?: Colonna 7 riga 21: Further in.... the input...gli avvolgimenti 26-28 non sono mai pilotati tanto da mandare in saturazione il nucleo magnetico 16.
    Pilotando il materiale del nucleo 16 per la saturazione, significa che
    incrementi susseguenti in corrente d' ingresso possono avvenire senza effettivi cambiamenti corrispondenti nel flusso magnetico e quindi che l' energia in ingresso può essere sprecata.
    Colonna 7 riga 36: The electromagnetic.... Il generatore elettromagnetico 10 lavora cambianto il tracciato del flusso; NON HA LA NECESSITA' DI ESSERE COMPLETAMENTE COMMUTATO DA UNA PARTE ALL' ALTRA.

    RIGUARDO ALL' ECCITAZIONE DELLE BOBINE D' INGRESSO
    Colonna 8 riga 29: Both of.... Entrambe le bobine d' ingresso 26-28 SONO PILOTATE CON TENSIONE POSITIVA !!!!! Il circuito switching di Naudin le pilota con tensione negativa.

    DIMENSIONI NUCLEO, MAGNETE, BOBINE ECC.
    La frequenza nel prototipo del circuito switching era di 87,5 Khz.
    Colonna 9 riga 1: In the configuration.... Nella configurazione usata in questo esperimento gli avvolgimenti d' ingresso 26-28 hanno 40 spire in AWG18 cioè filo di rame da 1,020 mm (va bene 1 mm), gli avvolgimenti di uscita 29-30 hanno 450 spire dello stesso filo.
    Il magnete permanente 12 ha una altezza di 40 mm 1.575 inches (pollici) tra i suoi poli nord e sud in direzione della freccia 89 (altezza), una larghezza di 25,4 mm 1 inch (pollice) nella direzione della freccia 90, ed una profondità di 38,1 mm 1,50 inches (pollici).
    Il nucleo riporta le misure esatte per il prototipo costruito con un nucleo della Honeywell METGLAS Magnetic alloy modello AMCC630 più grande di quello di Naudin.(e più costoso)

    RISULTATI del MEG TRATTI DAL BREVETTO
    Colonna 10 riga 16: While the....Sebbene il generatore elettromegnetico 10 era in grado di operare ad una tensione molto più alta ed una corrente senza saturazione, LA TENSIONE D' INGRESSO FU LIMITATA A 75 VOLT perchè era la limitazione in tensione del circuito switching usato.....I dati misurati sperimentalmente furono estrapolati per
    descrivere operazioni a una tensione d' ingresso a 100 Volt, con una corrente d' ingresso di 140 mA, la potenza d'ingresso va a 14 Watt (100*0.140=14 appunto), ed un risultato in uscita di 48 Watt per ogni avvolgimento 29-30 con una corrente disponibile di 12 mA ed una tensione disponibile di 4000 Volt.
    Questo significa per ogni avvolgimento di uscita 29-30 il coefficiente di performance (COP) di 3,44.

    OCCHIO A QUELLO CHE SEGUE
    Colonna 10 Riga 30: While an output... Sebbene una tensione di uscita di 4000 Volt può servire per alcune applicazioni, la tensione di uscita può anche essere variata attraverso un semplice cambiamento nella configurazione del generatore elettromagnetico 10. La tensione di uscita può essere facilmente ridotta riducendo il numero di spire negli avvolgimenti di uscita. Se questo numero di spire decresce da 450 a 12, la tensione cala a 106,7 con il risultato di un incremento di corrente a 0,5 A per ogni avvolgimento di uscita 29-30 (se fate i conti abbiamo un rapporto spira tensione di 8,89 Volt per spira ciò vuol dire che con due spire per esempio avremo più di 17 Volt in uscita a 3 A).
    (Molto comodo per lavorarci non vi pare)....

    NOTA:
    Non capisco perchè tutti si ostinano ancora a proseguire le prove con secondari ad alto numero di spire, secondo me l' ideale è fare tutti gli avvolgimenti uguali per avere se non altro la stessa frequenza di risonaza, di cui però Bearden non fa menzione. Ed il funzionamento se c'è si vede subito, perchè le bobine di eccitazione sono di 40 spire con filo da 1mm, eccitate con 100 Volt, con la comune elettrotecnica l' uscita sarà quasi uguale o un po' meno per le perdite, con la teoria teoria di Bearden considerando quanto dice 8,89 volt per spira sul secondario, dovremmo ottenere 40 * 8,89 = 355,6 Volt, siamo in overrunity. fine nota.

    proseguiamo:
    In questa maniera la corrente e la tensione di uscita del generatore elettromagnetico può essere variata variando il numero di spire degli avvolgimenti 29-30 senza fare un sostanziale cambiamento della potenza di uscita che è invece determinata dalla corrente in ingresso che determina l' ammontare del flusso magnetico shuttlato!? durante il processo di commutazione.
    Riguardo considerazioni termodinamiche è noto che quando il generatore elettromagnetico 10 è operante, esso è un sistema aperto non in equilibrio termodinamico.

    STATE ATTENTI A QUELLO CHE DICE BEARDEN DA ORA:
    Il sistema riceve energia statica dal flusso magnetico del magnete permanente. Il generatore elettromagnetico 10 è auto commutante senza una energia addizionale in ingresso perchè l' operazione termodinamica del sistema è un sistema dissipativo aperto, ricevendo, raccogliendo e dissipando energia dal suo ambiente; in questo caso DAL FLUSSO MAGNETICO IMMAGAZZINATO ALL' INTERNO DEL MAGNETE PERMANENTE.
    QUESTA POI, STATE A SENTIRE:
    LA CONTINUA OPERAZIONE DEL GENERATORE ELETTROMAGNETICO 10 CAUSA LA DEMAGNETIZZAZIONE DEL MAGNETE PERMANENTE.
    L'uso di materiale magnetico includendo elementi in terre rare come materiale in Samario Cobalto o materiale includendo Ferro, Neodimio e Boro, è preferibile all' interno della presente invenzione, poichè tale materiale magnetico ha un vita relativamente lunga in questa applicazione.

    Colonna 11 Riga 16: ....the present... la presente invenzione dovrebbe essere considerata non come una macchina perpetua, ma piuttosto come un sistema nella quale il flusso irradiato dal magnete permanente è convertito in elettricità che è usata per alimentare l' apparato e per alimentare carichi esterni.
    QUELLO CHE SEGUE E' INCREDIBILE.
    Questo è analogo per un sistema che include un reattore nucleare nella quale un numero di barre di carburante irradiano energia che è usata per mantenere la catena di reazione e per scaldare acqua per la generazione di elettricità per pilotare carichi esterni!!??.

    Come progettista elettronico il primo approccio verso un nuovo progetto o comunque una realizzazione pratica da un progetto cartaceo che sia un brevetto o altro, è quello di replicare ogni sua parte ESATTAMENTE come spiegato sul progetto originale.
    Purtroppo secondo me il progetto rivisto e corretto dal Sig. Naudin ha portato fuori strada molti sperimentatori che hanno modificato e modificano tutt' ora questo Meg che nulla ha a che fare con l'originale.
    Per entrare nel dettaglio
    Il nucleo è diverso, le spire sia delle bobine d' ingresso che quelle di uscita hanno il numero delle spire e sezione del filo diverso dall' originale, il circuito switching alimenta le bobine di ingresso in modo negativo (cioè alimentano le bobine chiudendole verso massa) il circuito originale le chiudono verso il positivo (chissà poi perchè, forse per avere un preciso riferimento ed un po' schermatura?).
    I magneti usati nelle varie realizzazioni a volte sono ritenuti addirittura superflui. Quindi se già non si è sicuri del funzionamento del MEG come progetto originale, come si può sperare di farlo funzionare con così tante modifiche? Quale è il primo passo per modificare qualcosa che rispetto al progetto originale è già modificato?

    Per esempio nel brevetto non si parla mai di campi magnetici trasversali, onde scalari, di effetto A-B e di regauging.
    Ho tirato fuori questa questione diverse volte qui sul forum, però senza nessuna risposta adeguata.
    L' energia da cui si estrare l' energia elettrica è generata ESCLUSIVAMENTE dal magnete permanente.
    Le bobine di uscita possono essere modificate per ottenere qualsiasi tensione ed in proporzione la corrente. Da qualche parte ho letto che il funzionamento del MEG lo si otteneva solamente con bobine di uscita ad alta tensione.
    Un' altra perplessità è che il brevetto menziona il magnete permanente solamente come misure e materiale che può essere sia in Samario Cobalto (quello suggerito) che in Neodimio, ma non si fa menzione delle caratteristiche che deve avere.
    Oltretutto viene considerato come materiale di consumo visto che è prevista la sua demagnetizzazione.
    Infine la sezione del filo di 18 AWG che equivale a un po' più di 1mm che è esagerata considerando che la corrente prevista negli avvolgimenti d' ingresso è di 140 mA per una tensione di 100 Volt ed una frequenza di 87,5 Khz per un' ammontare di 14 Watt di potenza input, la corrente di uscita di soli 12 mA a 4000Volt per 48 Watt. Voglio ricordare che un filo di rame per trasformatori da 1 mm di sezione può portare ben 1,96 Ampere
    Il circuito switching viene modificato per ottenere un duty cycle diverso da 50% aggiungendo dei monostabili (ONE-SHOT) all' uscita del flip-flop.
    Variando così il periodo e la relativa frequenza con l' inconveniente, quando l' allungamento degli impulsi è troppo lungo, di sovrapporsi a quelli successivi, generando forme d' onda in uscita che compromettono il corretto funzionamento del circuito swithing , una vera vaccata!

    Aspetto copiose critiche e considerazioni..... Furio57
    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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    • #3
      Ciao Furio
      come ti sta andando ?
      Ho letto di raffa e di ruffa quanto scritto e concordo con te in vari punti (d'altronde anche io dopo aver provato a replicare Naudin sono ritornato al brevetto di Bearden ma con risultati ancora piu' scarsi )
      L'unica cosa che non posso essere d'accordo con te e' sul fatto dell'effetto AB.Se nel brevetto non se ne parli e' perche' non deve spiegarne la teoria di funzionamento ma solamente la parte 'pratica'.Bearden ha ripetuto fino allo morte che il MEG sfrutta questa effetto....non solo ,ma mi ha pure risposto a una mia mail con cui chiedevo aiuto nel riuscire a replicarlo. Anche qui mi rimanda a leggermi gli esperimenti di Aharonov e Bhom.
      Io al moto perpetuo non ci credo......o esiste ancora qualcosa che si puo' sfruttare (e lo spin degli elettroni potrebbe esserene la soluzione) oppure il Meg e tutti gli altri dispositivi che si basano sui magneti non hanno possibilita' di esistere.
      Ciao

      Edited by sandro-meg - 6/8/2004, 18:31

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      • #4
        CITAZIONE (sandro-meg @ 6/8/2004, 18:28)
        Ciao Furio
        come ti sta andando ?
        Ho letto di raffa e di ruffa quanto scritto e concordo con te in vari punti (d'altronde anche io dopo aver provato a replicare Naudin sono ritornato al brevetto di Bearden ma con risultati ancora piu' scarsi )
        L'unica cosa che non posso essere d'accordo con te e' sul fatto dell'effetto AB.Se nel brevetto non se ne parli e' perche' non deve spiegarne la teoria di funzionamento ma solamente la parte 'pratica'.Bearden ha ripetuto fino allo morte che il MEG sfrutta questa effetto....non solo ,ma mi ha pure risposto a una mia mail con cui chiedevo aiuto nel riuscire a replicarlo. Anche qui mi rimanda a leggermi gli esperimenti di Aharonov e Bhom.
        Io al moto perpetuo non ci credo......o esiste ancora qualcosa che si puo' sfruttare (e lo spin degli elettroni potrebbe esserene la soluzione) oppure il Meg e tutti gli altri dispositivi che si basano sui magneti non hanno possibilita' di esistere.
        Ciao

        Ciao Sandro ben ritrovato, è un po' che non ci parliamo.
        Quello che intendevo dire è che Bearden non parla dell' effetto A B, perchè spiega il funzionamento del MEG dal suo brevetto, estraendo l' energia esclusivamente dal magnete e non fa menzione ad altre fonti di energia.
        In altre parole spiega il funzionamento del MEG ( in modo molto convincente), a chi crede solamente alla pura elettrotecnica.
        Forse se spiegava il funzionamento sfruttando altre fonti di energia sconosciute, non avrebbe ottenuto il brevetto?
        Comunque che ne pensi della mia nota che con qualche modifica vado a ripescare?
        ....NOTA:
        Non capisco perchè tutti si ostinano ancora a proseguire le prove con secondari ad alto numero di spire, anche perchè non è un vincolo (lo dice Bearden), secondo me l' ideale è fare tutti gli avvolgimenti uguali per avere se non altro meno variabili e la possibilità di avere la stessa frequenza di risonanza, di cui però Bearden non fa menzione. In questo caso il funzionamento se c'è si vede subito, perchè le bobine di eccitazione sono di 40 spire con filo da 1mm, eccitate con 100 Volt, i secondari anch'essi di 40 spire ciasc' uno, con la comune elettrotecnica daranno un' uscita quasi uguale o meglio un po' meno per le perdite, con la teoria teoria di Bearden considerando quanto dice, cioè 8,89 Volt per spira sul secondario al posto di 2,5 Volt per spira, dovremmo ottenere 40 * 8,89 = 355,6 Volt, siamo in overrunity con COP = 3,556. fine Nota.....


        Salutoni
        Furio57
        L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
        LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
        Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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        • #5
          Ciao Furio,
          vorrei farti qualche domanda, ho letto con interesse le tue considerazioni sul brevetto di Barden, a questo riguardo volevo chiederti:
          Cosa rende un magnete permanente tale?
          Ovvero, come si può spiegare il suo comportamento magnetico?
          Perchè il campo magnetico si differenzia in alcuni aspetti da quello elettromagnetico?
          Secondo il tuo pensiero, in quale modo un magnete permanente può essere "scaricato" per così dire?

          Sarebbe interessante per me riflettere e approfondire questi aspetti.


          Grazie

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          • #6
            E no, con l'elettrotecnica non si puo' concepire il funzionamento del MEG.Ti ricordo che il campo magnetico del magnete e' fisso e gli unici flussi variabili sono quelle delle bobine.Ora sai benissimo che un trasformatore deve neccessariamente avere un flusso magnetico variabile nel tempo altrimenti non si ottieni nulla.
            Il magnete al centro del nucleo puo' solamente cambiare il punto di lavoro (la permeabilita' magnetica varia a secondo del flusso che vi passa), ma l'unico lavoro viene svolto dalle bobine.
            Quindi di spiegazione in elettrotecnica siamo moooooolto lontani.
            L'effetto AB invece potrebbe spiegare l'overuntity che Bearden dice di aver realizzato.L'effetto AB non e' un teoria o una energia sconosciuta.Essa e' accettata dalla fisica attuale,anche se come altre cose non viene considerata o studiata come NOI VORREMMO.
            Per quanto riguarda invece il rapporto spire be....effettivamente Bearden dice cosi' nel suo brevetto ma,lui lavora esattamente all'opposto e mostra di avere migliori COP all'aumentare della tensione.
            Finche non riusciamo a ricreare AB nel nucleo o che Bearden finalmente si decida di rendere noti gli ultimi segreti,sara' difficile capire il perche' e per come.
            Ciao

            Commenta


            • #7
              CITAZIONE (sandro-meg @ 7/8/2004, 14:46)
              E no, con l'elettrotecnica non si puo' concepire il funzionamento del MEG.Ti ricordo che il campo magnetico del magnete e' fisso e gli unici flussi variabili sono quelle delle bobine.Ora sai benissimo che un trasformatore deve neccessariamente avere un flusso magnetico variabile nel tempo altrimenti non si ottieni nulla.
              Il magnete al centro del nucleo puo' solamente cambiare il punto di lavoro (la permeabilita' magnetica varia a secondo del flusso che vi passa), ma l'unico lavoro viene svolto dalle bobine.
              Quindi di spiegazione in elettrotecnica siamo moooooolto lontani.
              L'effetto AB invece potrebbe spiegare l'overuntity che Bearden dice di aver realizzato.L'effetto AB non e' un teoria o una energia sconosciuta.Essa e' accettata dalla fisica attuale,anche se come altre cose non viene considerata o studiata come NOI VORREMMO.
              Per quanto riguarda invece il rapporto spire be....effettivamente Bearden dice cosi' nel suo brevetto ma,lui lavora esattamente all'opposto e mostra di avere migliori COP all'aumentare della tensione.
              Finche non riusciamo a ricreare AB nel nucleo o che Bearden finalmente si decida di rendere noti gli ultimi segreti,sara' difficile capire il perche' e per come.
              Ciao

              Ciao a tutti
              Voglio rispondere a tutti e due, ma è evidente che ho bisogno di ferie perchè non riesco a spiegarmi.
              Per quanto riguarda un campo elettromagnetico ed uno puramente magnetico penso che se entrambi i dispositivi che li generano sono costruiti con misure simili per avere lo stesso campo magnetico, all' atto pratico non cambi nulla.
              Per quanto riguarda il Progetto del Meg, so perfettamente che un trasformatore per funzionare deve avere un flusso magnetico variabile, ed in effetti Bearden dice nel suo brevetto, che il flusso variabile che indurrà forza elettromotrice nelle due bobine di uscita si ottiene variando il flusso magnetico fisso del magnete nelle due C del nucleo con l' alimentazione alternativa delle due bobine di eccitazione. Questo un elettrotecnico penso possa capirlo o no? cosa dite?
              Purtroppo questo non accade, semplicemente l' eccitazione alternata delle bobine la ritroviamo sugli avvolgimenti di uscita con una tensione variata secondo il numero di spire usato e null' altro, il magnete influenza un po' il tutto e niente di più.
              Per quanto riguarda il consumo del magnete lo dice Bearden , e per chi crede solamente alle leggi della termodinamica, è molto facile pensare che per magnetizzare un magnete si consumi per esempio 5 kw, e questa tramite il meg possa essere riutilizzata, scaricando il magnete. So che Sandromeg farà un balzo sulla sedia, ma io mi accontenterei di un risultato così , più limitato rispetto ad un meg che sfrutti l' effetto A-B.

              Salutoni
              Furio57

              Edited by Furio57 - 9/8/2004, 11:04
              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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              • #8
                Bo...5 Kw e' una potenza abbastanza elevata(che dimensioni di magnete hai in mente e che N dovrebbe avere?)ma non mi dice che energia e' stata spesa.Comunque il problema e' che dopo vari piccoli cicli d'isteresi(ricordiamo che le bobine di input non riusciranno mai a fornire lo stesso campo magnetico del magnete) una quantita' piccola ma costante viene persa.(ad ogni ciclo)
                Tutto qui....non riesco a capire perche' vorresti che il magnete ti ridasse la energia acquisita durante la magnetizzazione.Che vuoi fare una pila magnetica ? Non avresti overunity.
                Ciao

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                • #9
                  Ciao Sandro!
                  La potenza usata per magnetizzare i nostri magneti, è comunque dell' ordine dei Kw.
                  Nel brevetto originale Bearden parla solamente di generatore magnetico senza parti in movimento con un magnete che si esaurisce, come hai detto tu, una specie di pila magnetica. No?
                  Infatti dice:
                  L' operazione termodinamica del sistema è un sistema dissipativo aperto, ricevendo, raccogliendo e dissipando energia dal suo ambiente; in questo caso DAL FLUSSO MAGNETICO IMMAGAZZINATO ALL' INTERNO DEL MAGNETE PERMANENTE.
                  LA CONTINUA OPERAZIONE DEL GENERATORE ELETTROMAGNETICO .. CAUSA LA DEMAGNETIZZAZIONE DEL MAGNETE PERMANENTE.....
                  ... la presente invenzione dovrebbe essere considerata non come una macchina perpetua, ma piuttosto come un sistema nella quale il flusso irradiato dal magnete permanente è convertito in elettricità che è usata per alimentare l' apparato e per alimentare carichi esterni.

                  E questo è un grande mistero per me perchè Bearden successivamente ha tirato fuori l' effetto A B ecc.

                  Salutoni
                  Furio57
                  L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                  LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                  Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                  • #10
                    Salve a tutti.
                    Sono arrivato qui per caso e mi sono un po' interessato alla cosa.
                    non che ne capisca quanto voi, ma una domanda - probabilmente banalissima - mi è venuta in mente:
                    se sostituissi il magnete permanente con un elettromagnete la cui forza magneticsa sia, in pratica, parte del carico utilizzatore?

                    Mi pare che il moto perpetuo si inneschi più che altro in queste discussioni

                    Commenta


                    • #11
                      Ciao Emilio e ben arrivato,
                      la prova fatta come dici tu e' stata gia fatta (per altri motivi in realta') ma senza risultato.Inoltre qualsiasi bobina inserita nel nucleo interagisce col l'intero circuito ed e'quindi molto difficile da controllare.
                      Il problema e' semmai di riuscira a ricreare l'effetto AB nel nucleo con un opprtuno controllore e hardware.
                      Ma se non riusciamo ad ottenere AB,mai e poi mai riusciremo ad ottenere overunity.
                      Ciao

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                      • #12
                        Scusa l'ignoranza, Sandro, ma cos'è leffetto AB?

                        Commenta


                        • #13
                          Se vuoi sapere cosa e' l'effetto AB ti consiglio di leggerti le spiegazioni semplificate (e spero esatte) che ho dato per spiegare come il Meg dovrebbe funzionare (http://www.progettomeg.it/tecnica0.html).
                          Se invece vuoi documenti ufficiali pubblicati anche da Phisical review,ne ho fatto una raccolta che la puoi vedere su:http://mio.discoremoto.virgilio.it/sandro_meg/
                          Buona lettura !!

                          Commenta


                          • #14
                            Porcaloca, Sandro! Beh, prima di tutto ti ringrazio, ma devo ammettere che di primo acchito è arabo antico puro.
                            Però voglio provare a leggere per benino la cosa. Chissà, magari riesco a capire.

                            Ciau.

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                            • #15
                              Ciao a tutti e ciao Sandro.
                              Ho qui "partorito" una elucubrazione di mezza estate
                              Nonostante l' idea di Gattmes relativa al carburante usando alcol etilico per i nostri motori e che mi sta portando via molto tempo, (la benzina è in aumento come non mai ed il mio portafoglio no), ho sempre in testa il MEG.
                              Riguardando e rileggendo i vari interventi, brevetti, schemi, prove ecc. mi si è accesa una lampadina. Non sò se già ti è venuta o lo avevi già sperimentato o verificato quello che stò per dirti:
                              Nel Meg abbiamo due bobine secondare ad altissimo numero di spire, rimaniamo per ora su queste. Perchè Bearden ha avvolto così tante spire? la forza E.M. che se ne ricava è di difficile uso. Guardando le foto ed i disegni del Meg le bobine di uscita sono molto grandi rispetto al magnete, fra di loro c'è quasi una proporzione di dimensione in fatto di potenza.
                              Da ciò mi è venuta questa idea: non potrebbe essere che le bobine che contrastano il flusso del magnete permanente siano proprio queste?
                              E che i secondari, gli ex di eccitazione, abbiano poche spire perchè si possa ottenere una tensione e corrente usabile?
                              Se l' idea prosegue bisognerebbe progettare un circuito di pilotaggio che stacca il secondario dallo stesso ramo della bobina di eccitazione per collegare invece quello del ramo opposto e viceversa, per evitare che l' impulso della bobina di eccitazione si ritrovi immediatamente sul secondario dello stesso ramo oppure comunque venga scollegato dal carico ed usato come impulso di feedback per un controllo più sofisticato.
                              Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

                              Cosa ne pensi?
                              Ehm! pensate?

                              Un salutone
                              Furio57

                              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                              • #16
                                CITAZIONE (Furio57 @ 11/8/2004, 11:31)
                                Ciao a tutti e ciao Sandro.
                                Ho qui "partorito" una elucubrazione di mezza estate
                                Nonostante l' idea di Gattmes relativa al carburante usando alcol etilico per i nostri motori e  che mi sta portando via molto tempo, (la benzina è in aumento come non mai ed il mio portafoglio no), ho sempre in testa il MEG.
                                Riguardando e rileggendo i vari interventi, brevetti, schemi, prove ecc. mi si è accesa una lampadina. Non sò se già ti è venuta o lo avevi già sperimentato o verificato quello che stò per dirti:
                                Nel Meg abbiamo due bobine secondare ad altissimo numero di spire, rimaniamo per ora su queste. Perchè Bearden ha avvolto così tante spire? la forza E.M. che se ne ricava è di difficile uso. Guardando le foto ed i disegni del Meg le bobine di uscita sono molto grandi rispetto al magnete, fra di loro c'è quasi una proporzione di dimensione in fatto di potenza.
                                Da ciò mi è venuta questa idea: non potrebbe essere che le bobine che contrastano il flusso del magnete permanente siano proprio queste?
                                E che i secondari, gli ex di eccitazione, abbiano poche spire perchè si possa ottenere una tensione e corrente usabile?
                                Se l' idea  prosegue bisognerebbe progettare un circuito di pilotaggio che stacca il secondario dallo stesso ramo della bobina di eccitazione per collegare invece quello del ramo opposto e viceversa, per evitare che l' impulso della bobina di eccitazione si ritrovi immediatamente sul secondario dello stesso ramo oppure comunque venga scollegato dal carico ed usato come impulso di feedback per un controllo più sofisticato.
                                Spero di essere stato sufficientemente chiaro.  

                                Cosa ne pensi?
                                Ehm! pensate?

                                Un salutone
                                Furio57

                                Gia fatto......nada,niet , non ci siamo e sai perche'? Perche' non c'entra nulla (anchio come te mesi fa avevo pensato a questa soluzione,ma purtroppo perche' ero ancora lontano (e ancora non ci siamo...) dal capire l'effetto AB).
                                Il rapporto elevato di spire al secondario potrebbe avere invece un'altro significato (ma sarebbe da capire-inventare il circuito esatto di controllo).
                                Poiche' per ogni spira potremo avere un'incremento di tensione dovuto all'effetto AB, pare logico che piu' spire facciamo piu' sovretensione otteniamo (non sto parlando di rapporto tra primario e secondario).
                                Tutto qua......
                                Leggete e capite AB e vedrete che tutti i MEG finora riprodotti non possono sfruttane il suo effetto.(stiamo costruendo dei trasformatori super-costosi ma inutili ai fini dell'overunity)
                                Ciao

                                Edited by sandro-meg - 11/8/2004, 19:24

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                                • #17
                                  Ciao a tutti
                                  Caro Sandro ho la vaga sensazione che i soldi che ho, abbiamo speso per il nucleo e magnete fatto fare ad hoc, siano stati spesi per nulla. Non dico male, ma per nulla, come nulla è il discorso A-B... troppo astruso, troppo difficile da dimostrare anche per gli stessi scienziati... leggendo la teoria A-B, mi viene in mente quel giochino composto da un cilindro diviso a più sezioni che combinando più frasi a caso, davano alla fine un discorso che sembrava compiuto senza esserlo. Forse non sono sufficientemente colto per poter capire di che cosa si stia parlando, ma fin dalle prime righe sfido chiunque a non dover rileggere quelle appena lette per cercare di capire qual' cosa. Comunque sono convinto che il Meg come proposto da Bearden dal suo brevetto, in modo così semplice da averci tutti catalizzati, con la teoria A B ha poco a che fare! O comunque ne manca una bella fetta.

                                  Salutoni
                                  Furio57
                                  L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                  LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                  Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                  • #18
                                    Se fosse semplice, avremo gia' tutti il Meg in casa.....
                                    Guarda che l'effetto AB e' stato dimostrato ed e' reale.Non e' un discorso di magia o quant'altro.Feynman l'ho riportava gia' nel suo libro (Feynman Lectures on Physics Vol.2).Inoltre Tonomura nel 1986 ne ha dato la prova conclusiva e definitiva (pubblicandola su Phisical Review) che l'effetto esiste.Ora che sia difficile realizzarlo e sfruttarlo in un nucleo come il nostro per poter ottenere overunity, sono sicuramente d'accordo con te.
                                    La sfida e' bella perche' e' difficile,molto probabilmente non otteremo niente,ma forse con una botta di c..o e un po' di ingegno ci si puo' riuscire.
                                    Spiegami invece cosa non ti e' chiaro,quello che ho scritto io (in italiano non sono mai stato bravo) oppure i documenti ufficiali (e qui ti posso dire che hai ragione).
                                    Dai che piu' che siamo a studiare,meglio superiamo gli ostacoli.
                                    Ciao

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ciao Sandro! è probabile che esista questo fenomento bene o male ne parlano tutti gli ambienti scientifici di fisica ed è anche studio di tesi di laurea, comunque mi riferivo ai documenti ufficiali, purtroppo la lingua inglese non è adatta ad esprimere concetti con sfumature e finezze, e gli autori passano così ai modi di dire ed è la fine, anche per gli inglesi, mi sono informato.
                                      Comunque anche andando su siti italiani di fisica, per farti capire meglio il concetto, ti buttano lì una formula matematica che se non si ha studiato analisi tre, non sai da che parte iniziare. Mi sà che per far funzionare il Meg abbiamo bisogno proprio di c..o.

                                      Salutoni
                                      Furio57
                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                      • #20
                                        L'ho sai perche? Perche' il modello EM finora adottato e' il migliore,ma sicuramente non quello esatto.E' difficile ora cambiarlo (anche perche al 99,999 % corrisponde al vero) ed e' logico che ci vuole tempo e soldi per capire come sfruttare il potenziale vettore o cosa sia quello che fa deviare gli elettroni dal loro percorso.Finche non capiremo bene come replicare l'effetto,sono d'accordo con te che e' inutile replicare il MEG.Ma di esperimeti che ci permettano di capire le caratteristiche e come muoverci successivamente ,si possono fare.Non arrenderti Furio, un po di matematica fa bene....non puo' essere tutto semplice.
                                        Studiamo insieme e vediamo di costruire qualcosa di buono.Comincia a leggerti i vari documenti che si trovano in linea o quelli che ho messo a disposizione.
                                        Ciao

                                        P.S.Guartdati il Pod......l'effetto AB e' anche li' presente....

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                                        • #21
                                          X Sandro e gli altri sperimentatori del MEG,
                                          non mi sembrava il caso di aprire una discussione per qualcosa che ho trovato su un'altro forum dedicato a questo dispositivo, visto che forse ne siete anche già a conoscenza; comunque vi lascio il link a questo documento che tratta la permeabilità magnetica dei materiali in certe condizioni, spero vi sia utile.

                                          http://www.centuryinter.net/tjs11/church/magcore.htm

                                          Sembra che su questo principio qualcuno abbia progettato dei sensori...se ho capito

                                          http://www.tytlabs.co.jp/office/elibrary/e..._015nishibe.pdf


                                          Ciao




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                                          Giant_Magnetoimpedance_in_Crystalline_Mumetal.pdf ( Number of downloads: 13 )

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                                          • #22
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                                            L'rgomento e' molto interessante purtroppo ci capisco molto poco.
                                            Mi potreste indicare fonti sicure dove studiare l'argomento. (Ho trovato molti link ma ho le idee molto molto confuse).

                                            Provo a dirvi cosa non riesco a capire.
                                            Leggendo la spiegazione su come si realizza sembra ci sia un magnete permanente capace di saturare il
                                            nucleo, se sposto le cariche nel nucleo saturato questi viaggiano piu' velocemente o hanno un inerzia superiore all'energia fornita?

                                            Nei prossimi giorni provo con qualche nucleo ETD N30 o simili.

                                            Grazie 1000
                                            Alberto

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                                            • #23
                                              CITAZIONE (sandro-meg @ 6/8/2004, 18:28)
                                              Ciao Furio
                                              come ti sta andando ?
                                              Ho letto di raffa e di ruffa quanto scritto e concordo con te in vari punti (d'altronde anche io dopo aver provato a replicare Naudin sono ritornato al brevetto di Bearden ma con risultati ancora piu' scarsi )
                                              L'unica cosa che non posso essere d'accordo con te e' sul fatto dell'effetto AB.Se nel brevetto non se ne parli e' perche' non deve spiegarne la teoria di funzionamento ma solamente la parte 'pratica'.Bearden ha ripetuto fino allo morte che il MEG sfrutta questa effetto....non solo ,ma mi ha pure risposto a una mia mail con cui chiedevo aiuto nel riuscire a replicarlo. Anche qui mi rimanda a leggermi gli esperimenti di Aharonov e Bhom.
                                              Io al moto perpetuo non ci credo......o esiste ancora qualcosa che si puo' sfruttare (e lo spin degli elettroni potrebbe esserene la soluzione) oppure il Meg e tutti gli altri dispositivi che si basano sui magneti non hanno possibilita' di esistere.
                                              Ciao

                                              Ciao ragazzi,

                                              gironzolavo da un po attorno al meg e sono incappato finalmente in un lnk di discussione italiano.

                                              Ho visto anche il sito e le prove di laboratorio che state portando avanti tutto molto interessante...

                                              io ho un laboratorio elettronico, compatibilmente con il lavoro, spero di poter dare il mio contributo in seguito.

                                              a presto

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                                              • #24
                                                CITAZIONE (sandro-meg @ 10/8/2004, 16:49)
                                                Ciao Emilio e ben arrivato,
                                                la prova fatta come dici tu e' stata gia fatta (per altri motivi in realta') ma senza risultato.Inoltre qualsiasi bobina inserita nel nucleo interagisce col l'intero circuito ed e'quindi molto difficile da controllare.
                                                Il problema e' semmai di riuscira a ricreare l'effetto AB nel nucleo con un opprtuno controllore e hardware.
                                                Ma se non riusciamo ad ottenere AB,mai e poi mai riusciremo ad ottenere overunity.
                                                Ciao

                                                Anche altre con magneti fissi sembra che siano senza risultato, purtoppo.
                                                Questo non per affermare le mie idee ma perchè ho fatto delle prove, non in un MEG ma in altre applicazioni simili e ho notato che i magneti permanenti sono molto diversi tra di loro come comportamento se sottoposti ad un campo esterno variabile. I magneti ceramici sono isolanti e quindi non costituiscono un cortociruito nel caso il campo variabile vari troppo velocemente, mentre i magneti in AlNiCo ed al Nd si comportano come un magnete ceramico circondato da una spira di materiale conduttore e forse anche peggio... o meglio nel mio caso era meglio. Un elettromagnete si comporta in modo diverso a seconda del circuito che lo alimenta ed a seconda di come è costruito. Se si alimenta l'elettromagnete tramite un diodo quando le forze contro-eletromotrici dovute al campo variabile si manifestano questo si comporta come se non esistesse, si spegne. Se invece mettiamo in parallelo alla bobina un condensatore adeguato, questa bobina si comporta come un magnete al Nd, cioè un corto circuito per le variazioni e come il magnete al Nd assorbe energia dal campo variabile. Quindi... Ma cosa abbiamo detto che ci serviva?

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                                                • #25
                                                  Interessante questo discorso...anche se non ho capito bene il tutto.
                                                  Io oltre ai parametri clasici dei magneti (forza coercitiva,BH.....) non ho mai preso in considerazione la resistenza stessa dei magneti.Ma quello che non capisco e come fai a dire che un magnete al neodimio si comporta come un "magnete ceramico circondato da una spira di materiale conduttore."
                                                  Riesci a spiegare meglio il tutto o darmi qualche link per leggermi il tutto direttamente dalla fonte?
                                                  Inoltre il discorso si puo' fare ancora piu' interessante se lo giriamo al nucleo....
                                                  Ho provato a misurare la sua resistivita' ma poiche' ha uno strato protettivo,e' difficile da misurare.Penso comunque che la resistenza di ogni seminucleo tra i due traferri sia intorno ai 2 ohm e quindi non proprio un corto.
                                                  Dai spiegati meglio che il discorso potrebbe diventare veramente interessante...
                                                  Ciao

                                                  P.S.Per quanto riguarda l'elettromagnete penso che il discorso sia troppo complicato (ti ho gia' risposto nell'altro thread) e non basta l'inserimento di un diodo per risolvere il tutto.Bye

                                                  Edited by sandro-meg - 30/11/2004, 14:30

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (sandro-meg @ 30/11/2004, 14:27)
                                                    Interessante questo discorso...anche se non ho capito bene il tutto.
                                                    Io oltre ai parametri clasici dei magneti (forza coercitiva,BH.....) non ho mai preso in considerazione la resistenza stessa dei magneti.Ma quello che non capisco e come fai a dire che un magnete al neodimio si comporta come un "magnete ceramico circondato da una spira di materiale conduttore."
                                                    Riesci a spiegare meglio il tutto o darmi qualche link per leggermi il tutto direttamente dalla fonte?
                                                    Inoltre il discorso si puo' fare ancora piu' interessante se lo giriamo al nucleo....
                                                    Ho provato a misurare la sua resistivita' ma poiche' ha uno strato protettivo,e' difficile da misurare.Penso comunque che la resistenza di ogni seminucleo tra i due traferri sia intorno ai 2 ohm e quindi non proprio un corto.
                                                    Dai spiegati meglio che il discorso potrebbe diventare veramente interessante...
                                                    Ciao

                                                    P.S.Per quanto riguarda l'elettromagnete penso che il discorso sia troppo complicato (ti ho gia' risposto nell'altro thread) e non basta l'inserimento di un diodo per risolvere il tutto.Bye

                                                    Be, non è una cosa difficile, un magnete ceramico è isolante cioè non conduce ha una resistività per unità di volume alta, non come un isolatore ceramico ma un magnete da altoparlanti, p.es ha una resistenza sul diametro esterno, si può fare con un megaohmmetro, di circa 10Mohm @ 250V. Mentre come dici correttamente tu, i magneti al neodimio solo qualche Ohm già due mi sembrano tanti ma la grandezza è quella. Quindi se usiamo in un circuito ad alta frequenza, diciamo a partire già da pochi Hz ma con variazioni anche violente, quindi con componenti armoniche di buona intensità (Scusa se sono vago ma sto parlando in generale) un magnete al Nd queste armoniche vengono assorbite dal magnete sottoforma di correnti di Focault. Attenzione, l'energia assorbita non viene più resa, diventa calore. Mentre un magnete ceramico non presente questo effetto di spira in corto. La spira in corto è il magnete al Nd stesso, intendo il metallo, lo stesso vale per i magneti AlNiCo, e altri. Quindi ne caso del MEG se nel nucleo magnetico facciamo variare il flusso e se questo nucleo è di un materiale conduttore FeNd per esempio oppure AlNiCo questo a 40KHz e anche peggio a 80KHz assorbe tutta l'energia che passa di lì, trasformandola in calore, vedi effetto Joule. Nulla di complicato. Tutto sta a vedere se si hanno variazioni di flusso nel nucleo magnetico.

                                                    Dimenticavo il discorso elettromagnete, sicuramente il bilancio energetico appare più complicato a causa delle tensioni indotte nella bobina dell'elettromagnete ma considera che lo stesso effetto è presente nel magnete tradizionale solo che non te ne accorgi, come ti dicevo i magneti in metallo conduttore ecc... Per quelli in ceramica non saprei... forse Bearden e JNaudin hanno usato magneti in ceramica? Non perdiamo di vista che quando abbiamo una variazione di flusso magnetico da qualche parte anche di piccola entità ma dell'energia se ne va sempre, hai mai visto come funziona una alternatore con relativa eccitatrice alle varie correnti per mantenere una tensione alternata costante? È molto simile al MEG e produce anche molta energia, ma purtroppo a differenza di quest'ultimo la prende da qualche altra parte.

                                                    Edited by Lowrence - 30/11/2004, 15:10

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                                                    • #27
                                                      Hai perfettamente ragione,e' che dal tuo discorso mi e' balzata subito una idea che seguiva un'altra strada.Le correnti di Focault sono una brutta facenda anche se per il nostro magnete messo in posizione centrale dovrebbe avere degli effetti trascurabili.(dato la struttura geometrica del nucleo ).
                                                      I pochi ohm misurati non si riferivano al magnete in neodimio ma bensi al nucleo in permalloy.
                                                      Il fatto e' alquanto bizzaro poiche' pensavo che il nucleo fosse fatto da vari strati isolati tra loro (tipo i trasformatori laminati) in modo da ridurre le perdite.Ma sembra che non sia cosi'.....provero a capirne il perche'.
                                                      Quello che comunque pensavo e' che se il potenziale A fosse veramente creato nel nostro MEG esso viene annullato dalla conduttivita' sia del nucleo (inoltre i due seminuclei non sono isolati tra loro) sia dal magnete permanente.
                                                      E' questa l'idea che mi hai fatto avere.....(le correnti di Facault purtroppo le conosco....ma non dovrebbero c'entrare per il potenziale A).
                                                      Un test fatto tempo fa trammite dei switch fatti su un toroide con la presenza o assenza di un magnete (entrambi non erano conduttivi!!), avevano rivelato la presenza dei spike piu' alti con il magnete inserito.Ero al settimo cielo ma purtroppo la replica fatta sul nucleo in Permalloy non ha dato esito favorevole.Con il senno di poi (ora...) mi sono ricordato che appunto sia il toroide sia il magnete non erano conduttivi.Che cio' sia determinante per la cattura del potenziale vettore A esterno al nucleo? Puo darsi....faro' un po di ricerche...
                                                      Grazie per il suggerimento! Anche se l'avevo frainteso.
                                                      Ciao


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                                                      • #28
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                                                        Per ciò che riguarda il magnete della colonna centrale... forse può influenzare il funzionamento proprio in quegli spikes di cui parli. Considera un circuito magnetico come un circuito elettrico. Quando accendi una bobina di controllo, sia per contrastare il magnete nel nucleo centrale sia per favorirlo generi un flusso che si richiude sulla parte opposta della bobina, questo flusso passa anche attraverso il magnete centrale oltre che per la colonna laterale opposta.
                                                        Una cosa importante che forse può farti piacere sentire è che se carichi le bobine di output queste assorbendo energia (quella normale) dal circuito magnetico contribuiscono a ridurre il flusso circolante e quindi se senza carico il circuito magnetico si satura, sotto carico può non saturarsi, se moltiplichi l'effetto per due...
                                                        Poi, forse lo sai già, ma lo dico per la cronaca, il carico posto su una bobina si riflette sull'altra del quadrato di n. Per n inteso come rapporto di numero si spire. Quindi una piccola variazione di carico sulle bobine di output porta ad un sensibile aumento di carico sulle bobine di pilotaggio ed anche ... sul magnete che risponde alle sollecitazioni!
                                                        Spero di non aver detto cretinate

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                                                        • #29
                                                          CITAZIONE
                                                          Quando accendi una bobina di controllo, sia per contrastare il magnete nel nucleo centrale sia per favorirlo generi un flusso che si richiude sulla parte opposta della bobina, questo flusso passa anche attraverso il magnete centrale oltre che per la colonna laterale opposta

                                                          Non sono molto convinto di cio'... fosse vero se la permeabilita' di entrambi i materiale fosse uguale ma cosi' non e'.Penso che il flusso si chiuda quasi interamente nel nucleo permalloy senza passare per il magnete (parlo quello delle bobine).
                                                          Inoltre il campo coercitivo molto alto dovrebbe far si che le linee di forza delle bobine non possano demagnetizzare il magnete.
                                                          Sbaglio?
                                                          Ciao

                                                          P.S.Da una analisi del nucelo sembra che la conduzione avvenga proprio nel traferro,forse dovuto ad un taglio fatto con il laser per accoppiare perfettamente i due seminuclei.

                                                          Edited by sandro-meg - 30/11/2004, 18:10

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                                                          • #30
                                                            Non lo saprei dire, intendo se il magnete è o no attraversato dal campo magnetico variabile, ho la vaga impressione di si, comunque basta avvolgere intorno al maggete una bobinetta di rilevazione e collegarla durante le prove ad un oscilloscopio dopo averla caricata con una resistenza nota e se si verificano fenomeni strani lo dovresti scoprire. Scarterei piccoli segnali dovuti alle interazioni dei campi dispersi, ma se per caso la resistenza si brucia o peggio l'osccilloscopio...
                                                            Se il traferro è stato tagliato con il laser ed è conduttore... Hai Hai Hai... quella è una spira chiusa che mangia energia. Una cosa è la resistenza che mi prometto di misurare su un pacco di lamierini e poi ti so dire, ed un conto è avere una spira anche se di ferro fuso normale al flusso magnetico. Considera che anche i lamierini sono conduttori ma sono longitudinali rispetto al flusso... Investiga bene sai di facoceri in giro ce ne sono molti e quei nuclei non credo siano fatti per frequenze così alte.
                                                            Domani ti sò dire di più! Poi mi metto a costruire il "Coso"!
                                                            Ciao!

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