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fabbisogno energetico italia

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  • fabbisogno energetico italia

    dati wikipedia
    l'italia consuma in media 39.8 gigawatt di potenza elettrica istantanea lorda.
    domanda:
    se in italia allo stato attuale della tecnica,volessimo passare totalmente a ciascuno dei seguenti tipi di produzione energetica:

    solare
    eolico
    nucleare
    biomassa
    carbone
    geotermico
    altro?

    1)quale sarebbero i costi da affrontare per tipo di energia?
    2)che percentuale massima sul totale del fabbisogno italiano sarebbe possibile produrre realmente con ciascun tipo di energia?

    Pensate che a livello governativo verra proposto un serio piano energetico o continueremo a sopperire alle nostre richieste interne comprando da altri paesi l'energia?

    sono stato troppo sintetico?

  • #2
    Ciao,il settore idroelettrico ormai é stato tutto utilizzato,rimarrebbero soltatnto i microimpianti idroelettrici ovviamente privati e la maggior parte non collegati in grig,il problema che sono costosissimi,e a parte questo la burocrazzia é infinita,tanto che se uno gia a poche possibilita economiche lasia perdere sotto una certa potenza,bisognerebbe valutare gliimpianti fattibili sopra i 100-200 kw sotto ad un privato non conviene,troppe rogne per non parlare della normle manutenzione.
    Nel settore eolico ci sono costi enormi da affrontare,un generatore di media potenza non inferiore ai 500 kw costa piu di 500.000 euro,epoi i verdi ci si mettono di mezzo e zone ventose e costanti ormai in sicilia e sardegna sono gia state attivate e in fase di ampliamento.
    il geotermico a Larderello é gia stato completamente sfruttato.
    rimarrebbero i termo valorizzatori per l'immondizzia,scarsamente voluti dalla popolazione anche se con le nuove tecnologie inquina meno e rendono molto di piu', ma comunque non basta....
    il settore fotovoltaico allo stato attuale conviene se tutti noi adderremmo al conto energia o scambio sul posto,la tecnologia é ancora troppo costosa ,la corrente prodotta é la piu cara in assoluto....
    noi abbia mo solo centrali a carbone-petrolio o gas in prevalenza.
    il nucleare l'abbiamo ucciso,avevamo caorso che era ancora nuova ,costruita i,15 anni utilizzata 3 e poi mantenuta a nostre spese pronta a ripartire fino al 2000,data in cui é stato deciso lo smantellamento,roba da pazzi,soldi buttati per non parlare delle altre,tranne una che era gia spenta ed obsoleta.
    cosa ci rimane,acquistarne piu della meta' dalla francia svizzera ecc col risultato che noi fessi paghiamo l'energia piu cara d'europa,PIU DEL DOPPIO!!!!!!!
    Dato che l'enel sta acquistando e costruendo centrali nuchleari all estero,ne ha gia 5 e per non parlare di 4 in francia a gestione praticamente italiana (TANTO SE SUCCEDE QUALCOSA NELLE 54 CENTRALI FRANCESI A NOI CHE CE NE IMPORTA,BASTA COMPRARGLIELA E NON PRODURCELA)
    La soluzzione migliore sarebbe sfruttare al massimo consentito tute le forme di energia rinnovabile ,poi sopperire col nucleare,ad oggi una centrale viene costruita in massimo 5 anni e dura piu di 25. e non mi dite che non c'é il posto per farne... siete mai andati in Francia o nel resto del mondo.... solo in francia ne anno 54 é possibile una presa per il cu.. cosi,quando dicono che non c'é, comunque ormai non ha piu senso,ce le avevamo ,eravamo terzi nel mondo e ora siamo a zero,dovevamo mantenerle almeno fino alla loro vita,non chiuderle da semi nuove.

    In questo preciso istante alle ore 11:40 L'Italia sta' consumando di DOMENICA "solo" 31.213MW!!! e ripeto di DOMENICA,questa é la potenza reale,la prervisione massima di oggi é di 33.000 alle ore 21:00 il record storico attuale é del 25 gennaio 2006, alle ore 18.00, è stata registrata la nuova punta invernale e record storico di potenza massima richiesta sulla rete elettrica nazionale: 55.539 MW.!!!!
    Ciao

    Edited by buran001 - 4/6/2006, 11:39

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    • #3
      CITAZIONE (fabio ugo @ 4/6/2006, 10:05)
      dati wikipedia
      l'italia consuma in media 39.8 gigawatt di potenza elettrica istantanea lorda.
      domanda:
      se in italia allo stato attuale della tecnica,volessimo passare totalmente a ciascuno dei seguenti tipi di produzione energetica:

      solare
      eolico
      nucleare
      biomassa
      carbone
      geotermico
      altro?

      1)quale sarebbero i costi da affrontare per tipo di energia?
      2)che percentuale massima sul totale del fabbisogno italiano sarebbe possibile produrre realmente con ciascun tipo di energia?

      Pensate che a livello governativo verra proposto un serio piano energetico o continueremo a sopperire alle nostre richieste interne comprando da altri paesi l'energia?

      sono stato troppo sintetico?

      no, lei ha posto la perfetta domanda.

      comincio con questi dati:

      solare FV: 40 GW reali = 350 GWp
      che a 5 €/Wp (on-grid, perché se off-grid il prezzo è doppio) fanno 1750 G€.

      eolico: 40 GW reali = 240 GW installati
      che a 1 €/W installato fanno 240 G€
      (con manutenzione su 240 mila turbine da cambiare dopo meno di 20 anni).

      nucleare: 40 GW reali = 40 reattori da 1.2 GW
      che a 2 G€/reattore fanno 80 G€
      (con manutenzione su 40 reattori da cambiare dopo più di 40 anni).

      Non è difficile vedere che 1750 > 240 > 80.

      Comunque, la domanda è un po' accademica perché l'intermittenza dell'eolico e del FV non consente di avere più del 10-20% allacciato alla rete.

      Quindi, la percentuale massima che sarebbe possibile IDEALMENTE produrre da FV ed eolico è del 10-20%.
      Ma lei ha chiesto REALMENTE: dipende da quanto soffiano i venti e da quanto grande è il nostro spirito di autodistruzione.
      Riguardo al nucleare, la F produce l'80% della propria e.e. con nuke e nulla osta che si possa arrivare al 100%. In breve, se noi avessimo i 60 reattori nucleari che ha la F (e se li ha la F non vedo perché non potremmo averli noi) produrremmo il 100% della nostra e.e. col nuke.

      Quanto alla biomassa, tenga conto che 40 GWe significa 120 GWt, che equivalgono ad una potenza specifica di
      120 miliardi di W/300 miliardi di mq = 0.4 W/mq.
      Ora, se da 1 ha ottiene 10 t/anno di sostanza secca, questo significa 1 kg/mq di sostanza secca, corrispondenti a 4000 Wh di energia termica che, divise per le ore di un anno fanno circa 0.4 W.
      Risultato: etaro più ettaro meno dovrebbe utilizzare l'INTERO territorio italiano per raccogliere la biomassa necessaria per produrre i 40 GWe.
      Noti che deve essere territorio coltivato (cioè con spesa di energia) e non boschi: da questi la resa è, al massimo, di 2 t/ha.

      fb

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      • #4
        grazie per le risposte

        quindi se consideriamo che fra idroelettrico 12.5% geotermico 1.6% biomasse e termovalorizzatori 2% circa eolico 0.5% abbiamo un 16.5% da fonti rinnovabili, (pensavo meno)
        il 70.5 % dell'energia italiana viene prodotto con combustibili fossili nelle seguenti percentuali:
        ( carbone 18% gas 52% petrolio 19% gas da produzioni industriali 2% altri combustibili 7%)
        il 13% lo importiamo dall'estero.
        il totale dell'energia prodotta in italia è 30.3 GW.La differenza arriva dall'estero.
        fonte wikipedia.

        teoricamente si potrebbero aumentare le rinnovabili visto che fino ad ora abbiamo avuto una percentuale dello 0.5%.
        Domanda quanto eolico e fotovoltaico si puo produrre in italia realmente?
        Prendiamo come riferimentro la germania visto che sono i più progrediti nel settore, e copiamoli fedelmente, che percentuale massima di energia potremo produrre?
        io non conosco le nostre possibilità ma penso che un 10% 15 % di energia si possa produrre, fermo restando che questo tipo di produzione in certi momenti va integrata con produzioni tradizionali.

        il rinnovabile passa da 0.5 a 15% (che corrispondono a 36000 turbine da 1 mw)

        facciamo i termovalorizzatori passiamo da un 2% a un 4% di energia prodotta.

        sarebbe interessante approfondire il discorso tedesco sullo sfruttamento del calore della terra mediante perforazioni e creazione di vapor d'acua surriscaldato. ma non so in questo momento se la cosa è a livello di prototipi o viene già utilizzata per la produzione di energia.

        ricapitolando avremo le seguenti percentuali

        rinnovabili 16.5 % + 15% = 31.5 % circa

        fossili 70,5 % - 15% - 2% = 53.5 % circa

        estero 13 % ( durante i picchi secondo me la percentuale aumenta visto che il consumo max è di 55 GW circa.

        domanda

        come sostituiamo il fossile e le importazioni?

        le alternative sono allo stato attuale due:

        il carbone o il nucleare.

        sono ipotesi che non mi piacciono, ma in pratica cosa si puo fare per mantenere il nostri consumi attuali?
        ha forse ragione l'enel quando vuol trasformare tutte le centrali a carbone e l'ex ministro tremonti quando apriva al nucleare?

        potrebbe essere un alternativa il progetto archimede costruito in sicilia dove si producono 20 mw in una piccola centrale sperimentale e il calo di energia che si ha quando non c'è sole è sopperito da una centrale a gas che lavora in parallelo.



        saluti

        Edited by fabio ugo - 5/6/2006, 13:42

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        • #5
          CITAZIONE (fabio ugo @ 4/6/2006, 21:57)
          grazie per le risposte

          mi era piaciuto il suo essere sintetico ed efficace nel post di apertura.

          qui fa un discorso che è essenzialmente corretto, ma ci sono alcune lacune:

          1. un po' di confusione tra potenza ed energia
          2. lei considera solo l'e.e. che è solo una parte del nostro fabbisogno
          3. il 10% di eolico se lo sogna: in D hanno meno del 5% con 16.000 turbine!
          4. il solare termoelettrico è un fallimento

          a parte ciò, complimenti! finalmente uno che ha centrato il problema!

          fb

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          • #6
            grazie per la risposta

            per favore mi spieghi dove faccio confusione

            quale sarebbe in realtà il nostro fabbisogno totale

            perchè il solare termico di rubbia è un fallimento?

            per l'eolico penso che potrebbe essere anche una fonte di entrata per i nostri comuni vedi articolo su disinformazione.it larticolo "lettera a 10000 sindaci", in quanto ai generatori eolici si potrebbero installare turbine da 4 mw ciascuno con maggiore economia di esercizio a parità di produzione.
            in prospettiva attendo sviluppi concreti dell'eolico tipo kite wind che in prospettiva dovrebbe avere un fondamento più corposo rispetto all'eolico tradizionale, ma è ancora un ipotesi teorica, e notizie sul camino eolico messo a punto da eolitalia del sig comandù(aspettiamo riscontri sul prototipo che dovrebbe essere stato costruito in marocco),per il momento queste sono tecnologie senza un riscontro pratico sui reali rendimenti .

            nel conto delle energie alternative si puo considerare anche il fotovoltaico il quale applicato in larga scala dai privati, la microgenerazione pur con i suoi limiti rappresenta una fonte di energia non trascurabile vedi es germania.In questo caso non riesco a capire se questa tecnologia viene tenuta in naftalina dalle grandi multinazinali (del petrolio)e non spinta verso risultati pratici più incoraggianti.

            sul geotermico a grande profondità costruito in germsnia non ho dati su cui fare riferimento, l'idea mi sembra buona forse è l'unica energia alternativa che dovrebbe avere una costaza di rendimento.purtroppo non conosco i costi per l'attuazione e le difficoltà tecniche.

            naturalmente questi tipi di energia non rappresentano una base stabile, esse vanno compensate con una riserva sempre pronta, di energia da fonti tradizionali per sopperire alla mancanza di vento o di sole.

            veniamo ora al dunque, ipotizziamo fino a un 15% di alternative in più fino a raggiungere in totale un 30% di produzione da fonti rinnovabili totale,
            ma per il grosso della nostra produzione energetica, in questo momento cosa si può usare?

            carbone
            costa poco, inquina molto, grandi quantità per decenni

            nucleare
            costa il giusto, rende molto, si può abbinare alla produzione di idrogeno usato poi come vettore energetico, problema scorie, quantità disponibile?

            gas
            costo in ascesa, problemi di rifornimento, energia che secondo me andrebbe usata per altri scopi (autotrazione)

            a queste domande mi apetterei una risposta dai nostri governanti sia di destra che di sinistra. con un vero piano energetico.

            in questo momento sembra che l'enel si stia buttando sul carbone e sull'acquisto di centrali nucleari obsolete nei paesi dell'est per poi trasferire l'energia prodotta in italia tramite accordi di scambio con gli altri paesi europei..

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            • #7
              Egr. prof f.b. LEGGA BENE altri post (miei) qui vicino...

              nel suo "racconto economico" si e' DIMENTICATO di aggiungere questa voce

              COSTI CORRENTI INDEROGABILI...(COMBUSTIBILE)

              1) NUCLEARE
              .....
              1000 MWe generating plant over a 24-hour period in Ontario would therefore be $1,584,000 if natural gas were used, or $984,000 using coal, or $768,000 using uranium (1989 dollars).
              ...

              prezzo molto basso e sicuramente tendente a forte rialzo con l'aumentare della richiesta visto che i "VERI PRODUTTORI"
              si contano su UNA sola mano.

              1Gwe/24h =768,000 $ X365=280.320.000 quindi 280 mln$/anno * 20= 7.000.000.000 7G$ in 20 anni

              MOLTIPLICHI PER 40 E QUANTO FA ' ???? 7G$ X 40 = ---------> 28O G$ <-------------------

              2) EOLICO

              1GWe/24h = 000.000 $ x365 = 0$/anno X20 =0 G$ in 20 anni



              senza considerare i costi di manutenzione ..

              per un parco eolico con + di 60 torri bastano 4 persone (al massimo diplomate quindi "costano poco" e un fuoristrada)

              per una c.n. ce la metta lei la cifra e i numeri di "impiegati" ....

              Non voglio poi affrontare il tema delle scorie che aumentano i costi del kw almeno di un 30 % sul costo dell'e.e.

              Poi il costo dell'eolico per taglie > 1MW e' quasi arrivato a 0,5€/W
              e secondo me (e altri,conoscendo dati ultimi) 40GW nominali = 160GWP

              QUINDI SAREBBE IL CASO DI RIFARE I CONTI SENZA "DIMENTICANZE" !!!!

              l'alternanza e' molto relativa ed e' una scusa per non "spendere".
              Se si incentra la produzione su questo tipo di g.e. si cambiano i programmi e si regolano le centrali tradizionali per COMPENSARE l'alternanza e non VICEVERSA.

              P.S.
              Dipendere dal vento naturale (che non manca) o dai VENTI DI GUERRA o ritorsioni sul combustibile , non e' che faccia molta differenza.


              Vedo che anche lei continua a sottovalutare "molte voci" di spesa, (non e'comunque grave !!!)
              Il nucleare va' benissimo , pero' quanto costa VERAMENTE ????, perche' nessun PRIVATO (VERO) investe nel nucleare ???
              (in GB l'unica grossa azienda che produce e.e. nuke ha rimesso una marea di soldi e ha chiuso i bilanci in rosso, come mai ??)

              Ci dica dove si compra e a quanto... ????



              infine...

              CENTRALI NUCLEARI

              Dovrò riprendere in mano questo argomento. Lo farò prossimamente nella sezione Scienza e società. Ora mi interessa dire rapidamente alcune cose.

              Qualche mese fa, insieme alle invocazioni di vari intraprendenti possibili recettori di tangenti, il Chicco nazionale, detto anche Testa o Testa di Chicco, quello che si divertiva con la Prestigiacomo anni fa e che ultimamente piangeva disperato per essere stato sedotto (sic!) ed abbandonato da una contessa, quello che dal nulla di Legambiente ed assolutamente ignorante, era passato, ope Prodi, alla Presidenza dell'Enel, quell'inutile insomma, aveva invocato il ritorno al nucleare. Tutte queste teste di chicco sanno solo approssimativamente quello che costa il nucleare ed i loro conti si fanno così: il nucleare costa 1000 ? conteggiando il 10% a me tocca 100. E siccome il nucleare costa la follia, il 10% della follia fa tanti matti vaganti per il Paese.

              Diciamo subito che il nucleare non emette anidride carbonica e non rilascia fumi: in questo senso è molto meglio del petrolio. Quanto costa il nucleare ? Nessuno lo sa con precisione perché vi sono tanti momenti nella sua produzione "pacifica" che sono di assoluto segreto militare e non è uso dare i costi di un processo top secret. In linea di massima, a fronte di un costo più basso del combustibile (anche perché lo si offre in regime di dumping), vi è un costo impressionante di tutta la filiera che rende possibile la produzione di energia. Il nucleare è sicuro ? Molto probabilmente si, almeno intendendo per sicurezza la centrale di produzione di energia. Il fatto è che a lato di essa vi sono tanti momenti del ciclo del combustibile che non possono ritenersi sicuri. In particolare le scorie che debbono essere riciclate sono un pericolo costante che ipoteca il futuro dell'umanità per milioni di anni. Ma chi oggi si propone di costruire centrali nucleari per risolvere i problemi del caro energia, mostra o una estrema ignoranza dei problemi o una malafede enorme paragonabile alle tangenti che si propone di prendere. Vediamo per punti:

              1 - Iniziando oggi a costruire una centrale ci vorrebbero minimo 20 anni per la sua entrata in funzione (negli USA occorrono 13 anni perché non vi sono i vincoli sulla ricerca dei siti esistenti da noi);

              2 - Il combustibile nucleare è in regime di monopolio. Oggi costa poco perché occorre venderlo. Una volta attivate le centrali, vista la scarsa disponibilità di uranio, il prezzo del combustibile salirebbe a cifre non prevedibili ma enormi;

              3 - Mentre la tecnologia del petrolio, dal pozzo al carburante, è stranota in Italia, quella dell'arricchimento dell'uranio non la padroneggiamo e ciò che è peggio non ce la farebbero padroneggiare gli USA;

              4 - Le centrali nucleari dovremmo oggi comprarle a scatola chiusa e chiavi in mano dagli USA (altrimenti ci fanno fuori un altro Ippolito e tutta la ricerca che si era fatta);

              5 - In caso di una crisi politica con gli USA non avremmo chi ci fornisce il carburante arricchito;

              6 - Il nostro è un Paese ad elevata densità sismica. Se valessero le leggi USA in Italia sarebbe impossibile costruire una sola centrale nucleare;

              7 - In tutto il mondo, da almeno 20 anni quasi più nessuno vuole centrali nucleari (a parte quei Paesi che vogliono la bomba che si realizza attraverso l'uso opportuno delle "scorie");

              8 - Ultima chicca è il fatto che il nucleare produce solo energia elettrica. Se serve calore per altoforni o similari, occorre passare per l'intermediazione elettrica con l'inevitabile strage termodinamica.

              Diteglielo ai nostri industriali che applaudivano Scajola, l'ex inquisito DC per l'affare del Casinò di San Remo. Ed è inutile dirlo a Scajola: il ministro aspetta solo di rinverdire i suoi tappeti verdi (o pascoli).

              Il nucleare può comunque essere considerato una via d'uscita ad alcuni problemi energetici, ma dobbiamo essere coscienti del mondo nel quale ci mettiamo e, assicuro, è un mondo imprevedibile anche rispetto alla sua fine. Ma queste non sono cose che decide un governo, per di più come questo fatto di un'accozzaglia di caprette brucanti, come Rutelli, cicoria. Serve una consapevolezza ed una accettazione profondamente coinvolgente e questo, oggi, non lo garantisce neppure un improbabile centrosinistra. Nel frattempo tutti questi politici non muovono una sola foglia per dare impulso alle molte energie alternative già sfruttabili da subito. Un esempio è il solare ma il più clamoroso sono le biomasse che, in connessione con una edilizia che cambi i suoi appetiti, ci potrebbe dare entro 10 anni un risparmio del 30% del nostro fabbisogno energetico. E' che non vi sono competenze e, quando vi erano, la scorsa legislatura, sono state giocate sul tavolo del potere senza nulla dare ai cittadini.

              Roberto Renzetti

              PS. Il lottizzato Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Fabio Pistella, imposto dalla Moratti alla guida di quell'ente che sta morendo per mancanza di fondi, ha detto (tra le altre sciocchezze tipo: il nucleare è sicuro) che la Francia ha un 75% di energia nucleare. Naturalmente non è così. Il dato corretto è che il 75% dell'energia elettrica prodotta in Francia è di origine nucleare. E la cosa è molto diversa. Per arrivare alla stessa percentuale in Italia occorrerebbero intorno alle 60 centrali nucleari da 1000 MW ciascuna. Tre a regione oppure ogni regione ne avrà quante gliene servono per il suo consumo ? Con la devolution c'è da pensare bene. E le scorie di tal numero di centrali ? Se neppure si è stati in grado di sistemare quelle di piccole centrali come quelle che avevamo ...

              http://www.fisicamente.net/portale/modules...php?storyid=107

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              • #8
                CITAZIONE (fabio ugo @ 5/6/2006, 20:13)
                grazie per la risposta

                1. per favore mi spieghi dove faccio confusione

                2. quale sarebbe in realtà il nostro fabbisogno totale

                3. perchè il solare termico di rubbia è un fallimento?

                1. le ho detto che quel che dice lei è tutto corretto. comunque: dire 30 GW-anno di energia assorbita (che poi sono quasi 40) non deve far dimenticare che necessita GW di potenza installata

                2. 200 Mtep (lei ha considerato solo i 350 G-KWh elettrici)

                3. lo è già stato in USA (rubbia sostituisce il therminol coi sali fusi, ma nulla cambia energeticamente parlando): l'efficienza è il prodotto di 3 fattori: ottica degli specchi, termica dell'olio (o sali fusi) e termodinamica del processo di tasformazionein e.e. alla fine siamo a 10 W/mq: 400 milioni di mq di specchi servono per 4 GW elettrici (10% del nostro fabbisogno). se li immagina lei 400 milioni di mq di specchi da lavare ogni setimana per mantenere quell'efficienza?

                fb

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                • #9
                  ok l
                  a potenza elettrica va considerata istallata e quella assorbita è una conseguenza.

                  il consumo totale dovrebbe essere dato in linea di massimo da quello elettrico + autotrazione+riscaldamento, correggetemi se sbaglio.

                  come mai in spagna hanno dato spazio a rubbia?(non sono un fans di rubbia, faccio solo considerazioni oggettive)

                  rispetto a quanto scritto da senza futuro concordo che con il nucleare carbone gas petrolio dobbiamo anche considerare il costo dei vari carburanti, e il costo delle problematiche ambientali che essi creano, ma il problema è dato dal fatto, che tutta la potenza che potremmo produrre con eolico e fotovoltaico, teoricamente anche il 100%, deve essere messa in parallelo a una produzione sicura con metodi tradizionali pena interruzioni di corrente improvvise dovute a fattori naturali.(mancanza di vento, mancanza di sole.
                  In alternativa bisognerebbe produrre energia largamente in eccesso rispetto al fabbisogno e con questo surplus produrre un vettore energetico l'idrogeno da utilizzare nei momenti di calo di energia in centrali adatte all'uso.

                  sinceramente mi sembrano ipotesi fantascientifiche.

                  torniamo alla realtà, leggete questo raginamento di fisica che ho trovato sul forum, il quale a mio modesto parere ci dà una risposta sul fatto che non si può produrre tutta l'energia con fonti alternative .

                  Potenza Efficiente Lorda (in MW): la massima potenza elettrica realizzabile che può essere prodotta con continuità durante un dato intervallo di tempo sufficientemente lungo di funzionamento, supponendo che tutte le parti dell'impianto siano in funzione, ai morsetti dai generatori elettrici dell'impianto.

                  Potenza Efficiente Netta (in MW): la massima potenza elettrica realizzabile che può essere prodotta con continuità, durante un dato intervallo di tempo sufficientemente lungo di funzionamento, supponendo che tutte le parti dell'impianto siano in funzione, misurata in corrispondenza della immissione in rete, depurata cioè della potenza assorbita per il funzionamento dell'impianto e della potenza perduta nei trasformatori necessari per elevare la tensione al valore di rete.

                  Per cui per determinare la potenza P -espressa in Watt (W)- di una corrente elettrica, cioè il lavoro compiuto ogni secondo, si usa la seguente formula:

                  P = L/T ovvero P = V I T/T; P = V I

                  altrimenti scrivibile come:

                  W = V A

                  In sostanza, dunque, la potenza di una corrente elettrica si ricava dal prodotto della tensione per l'intensità di corrente, Volt per Ampere.
                  Definiamo quindi il Watt come la potenza di una corrente elettrica dell'intensità di 1 ampere sotto la tensione di 1 Volt.

                  L'amperaggio di una corrente prodotta dal FV e' di solito basso e quindi non questa elettricita' non e' adatta ad alimentare grandi utenti.

                  in base a quanto detto fino ad ora sono portato a pensare che oggi in italia nel breve periodo (10 anni) le cose da fare reali sarebbero queste :

                  utilizzo del carbone, purtroppo non abbiamo di meglio, le centrali enel costruite dal 70 sono poli combustibili, gas petrolio carbone, quindi possono passare al carbone in qualsiasi momento non è il massimo ma è la realtà..

                  sul nucleare ho dei dubbi rispetto al rifornimento di combustibile nel medio lungo periodo per il resto è una tecnologia collaudata e il problema delle scorie ,potrebbe essere eliminato, abbatendo artificialmente il tempo di decadimento del combustibile radiattivo, studi recenti italiani e giapponesi sembrano molto promettenti.

                  gas petrolio sono il problema del dibattito

                  eolico non può essere determinante ma usato in una certa maniera può aiutare la produzione elettrica per le piccole utenze locali e aiutare economicamente forse più i comuni che gestirebbero i siti produttivi che la rete elettrica italiana.

                  il fotovoltaico allo stato attuale lo vedo bene in forma di generazione elettrica ad uso familiare diffusa in tutto il nostro territorio coadiuvato dal solare termico, ma purtroppo con alti costi di attuazione, comunque la vedo come il più grosso allaeato alla produzione di base.Io spingerei molto su questo.

                  spero di essere stato oggettivo nelle mie considerazioni.

                  saluti
                  fb
                  anche io ho queste iniziali <img src="> <img src=">

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