Compatibilità tra Enel DK5940 II°ed. e Dk5950 in ambito FV - EnergeticAmbiente.it

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Compatibilità tra Enel DK5940 II°ed. e Dk5950 in ambito FV

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  • Compatibilità tra Enel DK5940 II°ed. e Dk5950 in ambito FV

    Salve a tutti&#33;<br>Ecco un punto di discussione che ritengo interessante,<br>nell&#39;ambito della realizzazione degli impianti FV, ricorre l&#39;obbligo di certificare il rispetto alle prescrizioni di cui sopra.<br>Secondo la Direttiva DK5940(II) è necessario provvedere ad una certificazione che attesti sia il rispetto di quanto stabilito dalla DK5940 (che sostituisce, ANNULLANDO, la dk5950) sia il rispetto delle norme CEI 11-20, tanto care a quelli che come me, passano molte ore al giorno, a studiare come far funzionare le cose&#33;<br><br>Ebbene, molti di voi, me compreso, si domanderanno in che modo, un inverter certificato per DK5950, possa comunque ritenersi idoneo secondo la DK5940(II). Effettivamente, se escludiamo dalla prescrizione, tutto quello che non riguarda le applicazioni FV, e riconosciamo il limite di allacciamento Monofase passato a 5kW a 6kW, le prescrizioni in termini di dispositivo generale, di generatore e d&#39;interfaccia sono del tutto identiche.<br>Inoltre, la famigerata protezione di interfaccia, funzione quest&#39;ultima assieme al dispositivo di interfaccia, inclusa in molte tipologie di inverter di ultima fabbricazione, risulta essere investita dagli stessi requisiti tecnici richiesti dalla DK5950.<br>Ricorre allora la domanda cardine:<br><br>E&#39; lecito, considerare adeguato alla DK5940(II) un INVERTER che presenta una dichiarazione del costruttore per la conformit&agrave; allla DK5950?<br><br>Bisogna infatti riconoscere che molti inverter che sono stati acquistati nei mesi scorsi rispettano pienamente la DK5950 ma, giustamente, non sono certificati per rispettare la DK5940(II), il motivo ovviamente nasce dal fatto che l&#39;ultima è uscita nel febb.2006&#33;&#33;<br><br>Ho esaminato scrupolosamente la cosa, confrontando i requisiti di protezione, nelle 2 prescrizioni elencate, richiesti SIA in termini di riduzione delle emissioni elettromagnetiche, sia in termini di finestra di valori ammessi dalla rete, sia in termini di intervento in condizioni di guasto della rete pubblica ENEL, per consentire un funzionamento normale del dispositivo.<br><br>Le 2 direttive su questi punti sono esattamente identiche, quindi, secondo il mio punto di vista, un inverter di ottima fattura, quale ad esempio un sunways NT6000, acquistato a gennaio 2006 e certificato DK5950, ha tutti i diritti di vedersi attribuita la conformit&agrave; anche alla dk5940(II) previa valutazione e coordinazione con i dispositivi di protezione adeguati (alla DK5940 (II)) da parte di un tecnico professionista, che ne rilascia poi un certificato di conformit&agrave;.<br><br>Il che, in parole povere, significa che, un inverter certificato dk5950, dotato quindi, se non sbaglio a capire, delle necessarie protezioni di interfaccia e del dispositivo di interfaccia in grado di assolvere ai requisiti indicati dalla DK5950, rientra nel campo di conformit&agrave; della DK5940(II) se esso viene installato in un impianto in cui gli altri componenti di protezione, sezionamento e comando, rispettino quanto stabilito da quest&#39;ultima, in quanto a tutti gli effetti, le prescrizioni di pertinenza del convertitore statico demandate dalle 2 normative di riferimento, sono esattamente identiche, anche in termini di percentuale max ammessa di corrente continua iniettata in rete in condizioni di guasto dell&#39;inverter (0.5%).<br><br>Attendo con ansia commenti sulla cosa, in quanto nessuno può minimamente pensare, che la progettazione di un qualsivoglia impianto FV grid-connected, non passi attraverso una valutazione di questo aspetto.<br><br>E&#39; vero che adesso ci sono, sul mercato, diversi inverter certificati DK5940(II), ma che cosa ce ne facciamo di tutti gli altri, ottimi per qualit&agrave; e durata, che non godono di questa dichiarazione?<br><br>Non ritengo giusto scartare componenti di pregio semplicemente perchè il costruttore non dichiara tempestivamente la rispondenza alle ultime direttive ENEL, quindi NON EUROPEE ma solo ITALIANE, nonostante, e questo è il punto cruciale, tali rispondenze ci siano e siano evidenti, come ho tentato di dimostrare.<br><br>Ogni commento, circostanziato con dati verificabili, sar&agrave; apprezzato.<br><br>Chi deve fare commenti inopportuni, offensivi o fuori luogo è invitato, fin da ora, a desistere.<br>Buon lavoro a tutti.<br><br>Ing.R.<br><br>PS. Le direttive sono presenti a questi indirizzi:<br><a href="http://www.enel.it/Sportello_Online/elettricita/sicurezzarisparmio/doc/DK5940_2.pdf" target="_blank">http://www.enel.it/Sportello_Online/elettr...oc/DK5940_2.pdf</a><br><a href="http://www.novatekno.it/Download/ENEL_DK_5950w.pdf" target="_blank">http://www.novatekno.it/Download/ENEL_DK_5950w.pdf</a><br><br><br><br><br>

  • #2
    Concordo pienamente con quanto detto. In particolare ho contattato alcuni produttori di inverter chiedendo riguardo la rispondenza alla nuova dk 5940. Mi è stato riferito da entrambi che la rispondenza alla 5950 permetteva di considerare l&#39;inverter adeguato anche alla 5940. Non soddisfatto ho chiesto che mi mandasero dei documenti o dei certficati che garantissero la cosa.<br>Unica risposta è che i produttori setssi aevvano conatttato l&#39;enel e avevano ricevutio tale risposta.<br>Non contento ho provato a sentire alcuni responsabili tecnici enel locali i quali mi hanno confermato la compatibilit&agrave; tra inverter certificati 5950 con la nuova 5940.<br>Anche in questo caso però nulla di scritto. Fatto sta che fino ad ora a fronte di alcuni inverter installati non vi è stata nessun reclamo o risposta negatva da parte di enel.<br>questo è tutto...

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    • #3
      Salve a Lei, sono felice che siamo riusciti a dare un pò di luce su questa faccenda alquanto spinosa.<br>Ad ogni modo, credo che questo punto abbia una grande importanza.<br><br>Un altro aspetto mi reca diverse perplessit&agrave;.<br>La presenza dei sensori di irraggiamento e di temperatura (presenti sia per indicare la temperatura sui moduli, sia per indicare la temperatura esterna dell&#39;ambiente) è da ritenersi indispensabile in fase di collaudo.<br>Esistono 2 diversi approcci per raggiungere lo scopo:<br>1) Comprare schede e sensori dalla stessa casa che produce l&#39;inverter, consentendo una piena e naturale compatibilit&agrave;, a prezzi, tuttavia spesso esorbitanti. Questo modo di fare costringe a comprare i sensori per ogni impianto FV installato.<br>2) Comprare dei sensori e dei rivelatori di temperatura precisi, ma da produttori diversi. In questo modo si rende quasi impossibile coordinare, in modo automatico, i dati dell&#39;inverter con quelli dei sensori, in quanto essi non sono collegabili all&#39;inverter stesso. Tuttavia vengono comunque garantite le condizioni per un collaudo adeguato e soprattutto, raccogliendo i dati manualmente, è comunque possibile effettuare una raccolta di dati statistica delle prestazioni dell&#39;impianto FV al variare delle condizioni di temp. ed illuminazione.<br><br>Lei cosa ne pensa?<br>Potrebbe consigliarmi una o più case che producono solarimetri e termometri adatti a queste applicazioni?<br>Grazie anticipatamente.<br>Ing.R.

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      • #4
        per quel che mi riguarda noi utilizziamo solarimetri e sonde di temperatura non collegate all&#39;inverter.<br>un buon produttore di sonde è la delta ohm.<br>ha perfettamente ragione riguardo al discorso della &quot;compatibilit&agrave;&quot; dei dati ma e vero anche che spesso bisogna fare di necessit&agrave; virtù.<br><br>il collaudo in generale poi per quel che mi riguarda è un discorso un po&#39; particolare. non sono ancora riuscito a trovare delle direttive/normative precise e specifiche per impianti fvt anche se credo, consultando diverse diverse fonti, di poter affermare che i nostri collaudi siano precisi e affidabili.<br>a questo punto le rigerei io una domanda. sa dirmi un buon riferimento per effettuare un collaudo?<br>grazie<br>

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        • #5
          salve e grazie per l&#39;interessante nonché utile discussione<br><br>perdonate il mio intervento che ha carattere puramente pratico e commerciale<br><br>la mia domanda è la seguente,<br><br>Un inverter per rientrare nella certificazione DK5950 deve necessariamente essere acquistato da un rivenditore Italiano che dovr&agrave; quindi fornire tale certificazione unitamente al prodotto oppure può essere acquistato sul mercato di un altro paese (es.: Germania)<br>fermo restante che tale prodotto sia compreso nell&#39;elenco degli inverter certificati nella DK 5950?<br><br><br>grazie per l&#39;attenzione<br>

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          • #6
            Salve,<br>puoi acquistare l´inverter anche all´Estero,purché chi te lo vende ti dimostri che il prodotto é stato certificato<br>alla Normativa Enel DK5940.<br><br>Ciao

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            • #7
              dal sito: <a href="http://www.prorinnovabili.it/il-1-giugno-2007-entra-in-vigore-la-normativa-enel-dk-5940-ed-22/1384" target="_blank">http://www.prorinnovabili.it/il-1-giugno-2...5940-ed-22/1384</a><br><br>Tabella dei Dispositivi collegabili alla rete BT di ENEL Distribuzione<br><br>in questo link elenko degli inverter <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8acb2b2ec83943ab87536412e89cb813.gif" alt="^_^">

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