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"Radiatori come Fan coils"

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  • "Radiatori come Fan coils"

    Esistono diversi prodotti progettati, e brevettati, per applicare la convezione forzata ai normali radiatori dei tradizionali impianti di riscaldamento, per "trasformarli" in pratica in ventilconvettori. Essi mirano ad incrementare il confort di questi impianti riducendone i consumi, uno di questi è la: IDROVENT. Seguendo queste idee ho equipaggiato i miei caloriferi con ventilatori elettrici, del tipo a torre, e valvole elettromagnetiche e ogni stanza con un cronotermostato per la gestione del loro funzionamento secondo i miei bisogni effettivi.
    Risultato dopo due anni di utilizzo ( esperienza diretta): -29%/anno di gas consumato, migliore efficacia del riscaldamento ed un snsibile aumento del confort ( in camera da letto, ad esempio, le lenzuola non sono più fredde come prima quando entro nel letto). Certamente vi è stato un aumento nei consumi di EE, ma è del tutto trascurabile visto il basso consumo dei motori delle ventole ( 40 w/h ) e l'utilizzo programmato del loro funzionamento.
    Io non vendo o rappresento nessuno, ma sono fortemente interessato a dare consigli a chi si cimenta con il "fai da te" e vuole conseguire i vantaggi dianzi descritti, soprattutto in un'ottica di risparmio energetico e di abbattimento delle emissioni. <img src=">

    Un sluto
    ISS

  • #2
    Il problema si risolve dimensionando bene i caloriferi, non aggiungendo ventole dopo. :B):
    Per certi versi il confort è diminuito, perchè ti devi sorbire il rumore delle ventole.
    Prima di tutto: a quanti gradi hai l'acqua? Se la alzi puoi incrementare il calore ceduto all'ambiente dai caloriferi.
    ciao
    Giorgio
    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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    • #3
      CITAZIONE (giorgio demurtas @ 30/6/2006, 15:58)
      Il problema si risolve dimensionando bene i caloriferi, non aggiungendo ventole dopo. :B):
      Per certi versi il confort è diminuito, perchè ti devi sorbire il rumore delle ventole.
      Prima di tutto: a quanti gradi hai l'acqua? Se la alzi puoi incrementare il calore ceduto all'ambiente dai caloriferi.

      Ciao Giorgio,
      i caloriferi sono dei bestioni in ghisa ben dimensionati, le ventole sono tangenziali e silenziosissime
      ( meno di 25db), il calore dell'acqua circolante è stato abbassato da 70° a 55°, e questo contribuisce al miglioramento del confort igrotermico ed al risparmio. <img src=">
      Credimi, far funzionare l'impianto in modo discontinuo e differenziato da stanza a stanza, con questo sistema, assicura il risparmio indicato ed il confort ne guadagna, soprattutto se si hanno soffitti molto alti.
      Un saluto
      ISS

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      • #4
        Usare i caloriferi come condizionatori invece è fattibile secondo voi ?
        Qui in montagna l'acqua di acquedotto arriva a temperature abbastanza basse, pensavo, cosa succede se facessimo circolare l'acqua fredda nei radiatori ? la temperatura dell'ambiente si abbasserebbe ?

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        • #5
          CITAZIONE
          la temperatura dell'ambiente si abbasserebbe ?

          Certamente, se la temperatura dall'acqua e' almeno un po' più bassa di quella dell'aria nella stanza.

          Anche qui hai due modi per aumentare il trasferimento termico fra ambiente e acqua: migliorare l'assorbimento degli infarossi da parte della superficie fredda oppure aumentare la ventilazione sul calorifero.

          Ciao
          Mario
          Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
          -------------------------------------------------------------------
          Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
          -------------------------------------------------------------------
          L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
          Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
          ------------------------------------------------

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          • #6
            e magari usare l'aqua del pozzo invece di quella del acquedotto che si può bere e non si spreca
            ciao

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            • #7
              CITAZIONE (Gpl @ 1/7/2006, 19:05)
              Usare i caloriferi come condizionatori invece è fattibile secondo voi ?
              Qui in montagna l'acqua di acquedotto arriva a temperature abbastanza basse, pensavo, cosa succede se facessimo circolare l'acqua fredda nei radiatori ? la temperatura dell'ambiente si abbasserebbe ?

              Ciao Gpl,
              in linea teorica, Mario, è come dici Tu e, prima di provare, anch'io credevo di poter conseguire qualche vantaggio, ma l'esperienza effettuata ha evidenziato una bassissima efficacia ed un' efficienza risibile, se confrontata con altri sistemi. In particolare, dalle prove effettuate, se si fa passare forzatamente aria da raffrescare, ad una temperatura di 29°, attraverso un radiatore in ghisa e in un facoil aventi entrambi il fluido termovettore a 15° si noterà che la temperatura in uscita del primo si è abbassata di 2/3° scarsi mentre quella del fancoil esce ad una temperatura di mezzo grado superiore a quella dell'acqua che vi circola dentro, per non parlare della condensa che si crea sulla superficie del calorifero.
              Vedi Gpl, gli scambiatori di calore tradizionali ,come Tu sai, sono pensati per funzionare con alte temperature, questi scambiano con l'ambienete l'energia termica ( moto intramolecolare) che si accumula in essi per mezzo dell'irraggiamento, 20% circa, ed il restante per convezione naturale.
              Questo avviene spontaneamente quando, per il differenziale di temperatura che si crea tra la loro superficie e quella dell'aria che li circonda, il moto itramolecolare si trasforma in sovramolecolare.
              Le ventole in questo caso potenziano quello che già avviene nelle condizioni descritte, mentre nel raffrescamento le condizioni mutano e lo scambio deve essere necessariamente ricercato, per ottenere la dovuta efficacia, nel maggiore attrito che le batterie in alluminio imprimono all'aria.
              Un saluto <img src=">
              ISS

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              • #8
                Ciao ISS,
                l'irraggiamento, grande dimenticato, a quanto sembra.
                Se la superficie fredda ha una buona assorbenza IR, raccogliera' piu' infrarossi emessi dai corpi piu' caldi dell'acqua presenti nel locale. L'aria quasi non interviene in questo scambio. La radiazione viene assorbita alla velocita' della luce.

                Ciao
                Mario
                Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                • #9
                  CITAZIONE (mariomaggi @ 3/7/2006, 22:13)
                  Ciao ISS,
                  l'irraggiamento, grande dimenticato, a quanto sembra.
                  Se la superficie fredda ha una buona assorbenza IR, raccogliera' piu' infrarossi emessi dai corpi piu' caldi dell'acqua presenti nel locale. L'aria quasi non interviene in questo scambio. La radiazione viene assorbita alla velocita' della luce.

                  Ciao
                  Mario

                  Sono perfettamente daccordo con Te Mario, <img src="> ma affinchè questo avvenga in modo efficiente e, soprattutto, in modo efficace ( raggiungimento e mantenimento del confort ideale) non è sufficiente una buona assorbenza delle superfici, ma è di primaria importanza che esse siano anche di dimensioni adeguate: vedi pavimenti, soffitti e pareti radianti.
                  L'argomento trattato nella presente discussione è la possibilità di aumentare l'afficienza e l'efficacia dei normali radiatori, in riscaldamento. La loro limitata superficie non permette di assorbire ( neutralizzare i carichi sensibili), in raffrescamento, il moto intramolecolare ( energia termica) presente nelle particelle d'aria che circonda gli oggetti ed i corpi.
                  Un saluto
                  ISS

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                  • #10
                    A mio modesto giudizio, il risparmio termico che hai verificato, grazie alla VENTILAZIONE soprattutto in uno stabile d'epoca con i soffitti molto alti è dovuto principalmente al fatto che inibiscono la stratificazione.

                    Per dirla in parole povere, tutti sanno che il calore va verso l'alto tanto che su una stanza alta tre metri e 40 non è inusuale trovarsi un delta T di 4C° tra pavimento e soffitto...

                    Ventilando la stanza, se riesco a distribuire uniformemente questo calore, la temperatura a livello di un' abitante seduto in poltrona,aumenta di un paio di gradi... il che significa un risparmio sulla bolletta del gas di almeno il 10% a parità di confort, ANZI, per dirla in parole poverissime, l'effetto "forno ventilato" scalda ed asciuga le lenzuola ed i piedi, ed uniforma la temperature in tutta la stanza per cui anche con meno calore il confort aumenta senz' altro!

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                    • #11
                      CITAZIONE:
                      marcomato,6/7/2006, 11:17 A mio modesto giudizio, il risparmio termico che hai verificato, grazie alla VENTILAZIONE soprattutto in uno stabile d'epoca con i soffitti molto alti è dovuto principalmente al fatto che inibiscono la stratificazione.
                      Per dirla in parole povere, tutti sanno che il calore va verso l'alto tanto che su una stanza alta tre metri e 40 non è inusuale trovarsi un delta T di 4C° tra pavimento e soffitto...
                      Ventilando la stanza, se riesco a distribuire uniformemente questo calore, la temperatura a livello di un' abitante seduto in poltrona,aumenta di un paio di gradi... il che significa un risparmio sulla bolletta del gas di almeno il 10% a parità di confort, ANZI, per dirla in parole poverissime, l'effetto "forno ventilato" scalda ed asciuga le lenzuola ed i piedi, ed uniforma la temperature in tutta la stanza per cui anche con meno calore il confort aumenta senz' altro!




                      Il Tuo, non modesto, <img src="> parere ha colto in pieno la fonte di una delle tre frazioni di risparmio che compongono il totale conseguibile. Il DT di 4° lo possiamo avere anche con soffitti alti due metri e 70, applicando il sistema a strutture con queste caratteristiche il DT scende anche di 3°, ma non omogeneamente in tutto l'ambiente. Per ottenere questo risultato è necessario che il punto di captazione dell'aria da riscaldare sia il più basso possibile, a livello di pavimento, l'aria convogliata verso il calorifero, riscaldata e quindi più leggera, sale facilmente spinta anche dalle ventole. Per ottenere, con lo stesso principio che modifica la stratificazione dell'aria in un'ambiente, una maggiore omogeneità della temperatura operante è necessario canalizzare l'aria e riimmetterla nell'ambiente, dopo averla trattata, ad un livello molto più alto, preferibilmente a livello di soffitto, ma per fare ciò bisogna spendere ben altre somme in altri sistemi. Tutto questo lo si può verificare se si assiste al funzionamento di uno split in riscaldamento. A me è capitato, a tal proposito, di trovarmi a regolre la tempertura di uno di questi diffusori in una stanza d'albergo, quello che ho notato è che per avere una temperatura di confort a livello di letto, circa 21° , ho dovuto impostare la T sul display a 27°, e alzando la gamba addirittura percepivo il maggiore calore stratificato verso l'alto. Questo, a mio avviso, è dovuto al fatto che sono progettati per il raffrescamento ( captazione dell'aria dove è solitamente calda ed immissione allo stesso livello), in questa funzione, in fatti, l'aria fredda più pesante tende a scendere.
                      Tornando al sistema oggetto della presente discussione, le altre due frazioni di risparmio, che compongono il 29% riscontrato, sono da attribuire: una alla riduzione delle dispersioni lungo la parete appoggio del calorifero, spesso parete esterna, e l'altra alla gestione più flessibile dell'attivazione dell'impianto e dei singoli ambienti, per mezzo dei cronotermostati.
                      Un saluto
                      ISS

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                      • #12
                        metto 1/2 parentesi anche io...
                        da quando abitavo con i miei abbiamo sperimentato il "riflettende" ovvero l'applicazione di un materiale composto (gommapiuma accoppiata con un riflettente tipo alluminio) dietro i caloriferi.
                        dapprima nelle camere da letto e poi in tutta la casa

                        personalmente quando ho messo le mani sul mio appartamento è stata la prima cosa che ho fatto, sopratutto sui caloriferi che sono a contatto con le pareti esterne.

                        il risparmio o abbiamo calcolato in un 10% annuo
                        se a questo sommiamo gli infissi nuovi (lamiera a doppio taglio termico e vetro camera decente) al posto di quelli di legno con 50 anni sulle spalle dovrei ottenere un sensibile miglioramente dell'habitat casalingo..
                        Shalom
                        Disaster

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                        • #13
                          CITAZIONE
                          (gommapiuma accoppiata con un riflettente tipo alluminio)

                          Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                          Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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                          L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                          Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                          • #14
                            La mia domanda era: E' possibile trasformare un impianto di riscaldamento in uno di raffrescamento semplicemnete utilizzando l'acqua fredda anzichè calda senza effettuare modifiche all'impianto se non quella dell'esclusione della caldaia/bruciatore?

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (Gpl @ 7/7/2006, 19:19)
                              La mia domanda era: E' possibile trasformare un impianto di riscaldamento in uno di raffrescamento semplicemnete utilizzando l'acqua fredda anzichè calda senza effettuare modifiche all'impianto se non quella dell'esclusione della caldaia/bruciatore?

                              Se hai terminali d'impianto tradizionali ( radiatori) la risposta, come scrivevo dianzi, è negativa, ma se vuoi riconvertire il Tuo impianto di riscaldamento in uno che Ti fa il condizionamento ( caldo/ freddo) recuperando tutto ( centrale termica ed impianto) tranne i caloriferi la possibilità c'è, e senza unità esterne.
                              Un saluto
                              ISS

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                              • #16
                                sul raffreddamento bisogna fare un po' di attenzione. Anzitutto (come e' ovvio ma va sottolineato) usare sistemi radianti in estate non permette il controllo dell'umidita', salvo utilizzare deumidificatori adiabatici.

                                Se le superfici non sono molto estese (per esempio pavimenti o soffitti) l'effetto e' minimo (abbiamo un salto termico fluido termovettore - aria di meno di 15 gradi)

                                Sfruttare la temperatura dell'acqua di acquedotto significa inevitabilmente avere un circuito aperto (si prende acqua da acquedotto, la si fa circolare e un volta scaldata la si rilascia in fognatura), a meno di avere gruppi frigoriferi.

                                Molto probabilmente se l'acqua e' sotto i 15 gradi il radiatore si inzuppa di umidita' (effetto non molto piacevole)

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE
                                  Messaggi: 5
                                  Iscritto: 22/8/2007 Ciao,
                                  potrei chiederTi, genitlmente, informazioni sul sistema di risacldamento ventilato, abito in un alloggio con soffitti molto alti (3,40 m) e, avendo una caldaia a condensazione (termosifoni in ghisa) ho anche la necessità di non "mandare" acqua troppo calda...altrimenti non condensa più.
                                  Sarei interessato ad avere informazioni tecniche sul sistema di ventilazione elettrico....ho trovato dei ventilatori tangenziali....
                                  Possiamo sentirci
                                  Grazie
                                  Gabriele
                                  Ciao,

                                  Certo che puoi GabryFly!! Ma vorrei rispondere alle tue domande in questa discussione. Qui troverai, se non hai letto ancora questi messaggi, le riflessioni e i consigli di altri interessati all'argomento.
                                  Un saluto
                                  Ps. sarò ben lieto di illustrarti la mia esperienza in merito. Esperienza che continua tuttora.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Ciao,
                                    scusami sono abbastanza nuovo del forum e purtroppo ho poco tempo per frequentare, comuque descrivo il problema:
                                    pensavo di posizionare dei ventilatori tangenziali sotto i termosifoni (in ghisa) in modo da captare l'aria più fredda (parallelamente al pavimento) e spararla verticalmente (non ho i davanzali), a questo punti ho i seguenti dubbi:
                                    1) capire la portata necessaria del ventilatore (basarmi su 1 ricambio ogni x ore?...altrimenti ho il timore che portate troppo elevate generino una sensazione di freddo)
                                    2 vorrei trovare dei ventilatori tangenziali con un minimo di carcassa in modo da ottimizzare l'aspirazione e il convogliamento dell'aria, qualcuni ha qualche suggerimento su marche e modello?
                                    3 Presumo che aumentando la convezione aumenti anche la polvere in circolazione........i termosifoni "classici" non sono sempre facili da pulire al 100% tra gli elementi???
                                    4 RIsolti i punti precedenti, mi piacerebbe capire il discorso delle valvole elettromagnetiche .

                                    Grazie mille per l'attenzione
                                    Gabry

                                    Commenta


                                    • #19
                                      In questa discussioni trovi qualche risposta:
                                      http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=8067226
                                      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        qualcuno ha provato IDROVENT? Siete rimasti contenti?

                                        Esistono prodotti alternativi?

                                        Commenta


                                        • #21
                                          CITAZIONE (Gabryfly @ 14/12/2007, 11:34)
                                          Ciao,
                                          scusami sono abbastanza nuovo del forum e purtroppo ho poco tempo per frequentare, comuque descrivo il problema:
                                          pensavo di posizionare dei ventilatori tangenziali sotto i termosifoni (in ghisa) in modo da captare l'aria più fredda (parallelamente al pavimento) e spararla verticalmente (non ho i davanzali), a questo punti ho i seguenti dubbi:
                                          1) capire la portata necessaria del ventilatore (basarmi su 1 ricambio ogni x ore?...altrimenti ho il timore che portate troppo elevate generino una sensazione di freddo)
                                          2 vorrei trovare dei ventilatori tangenziali con un minimo di carcassa in modo da ottimizzare l'aspirazione e il convogliamento dell'aria, qualcuni ha qualche suggerimento su marche e modello?
                                          3 Presumo che aumentando la convezione aumenti anche la polvere in circolazione........i termosifoni "classici" non sono sempre facili da pulire al 100% tra gli elementi???
                                          4 RIsolti i punti precedenti, mi piacerebbe capire il discorso delle valvole elettromagnetiche .

                                          Grazie mille per l'attenzione
                                          Gabry

                                          Anche io ultimamente ho poco tempo per frequentare questo forum, sempre più bello e complimenti ai curatori!!! Ho dato uno sguardo veloce alla discussione segnalata da dotting e vi ho trovato molti argomenti che ho già trattato e che non intendo, per ragioni di tempo, riproporre. Ma, tuttavia, voglio evidenziare che si tratta di discussioni teoriche su: " scambi di calore tra corpi, corpo nero, grigio ecc, isolamento della parte posteriore dei caloriferi, danni irreversibili arrecati alle vie respiratorie dalla "famigerata" <img src="> convezione forzata e dalla polvere che verrebbe messa in circolo da questa.
                                          No, quello di cui vorrei scrivere Gabry, in questa discussione perchè potrebbe interessare a molti altri, per rispondere a quanto mi hai chiesto per via privata è solo di un'esperienza diretta che dura da quattro anni. Della quale ho scritto ed illustrato parecchio in una discussione sul fai da te che non riesco a rintracciare.
                                          Per inciso, gli argomenti trattati, in modo teorico nella discussione citata, portano sicuramente ad un risparmio energetico, questo non lo contesto assolutamente, ma la questione è: come ottengo il massimo di risparmio energetico su un impianto a radiatori, magari aumentando il confort , con il minimo impatto in termini economici ed estetico-funzionali?
                                          Una << mia>> risposta a questo quesito non l'ho ancora data, mi mancano alcune prove con un prototipo di ventola che stiamo costruendo. Tuttavia provo a proporre alcune riflessioni su quanto chiedi:

                                          1) non esiste in commercio alcun ventilatore progettato per questo scopo, se riesci a reperire quelli utilizzati nei vetil.ri non avrai alcun problema di portata, sono studiati a posta. A questo punto l'unica differenza che persiterà tra l'abbinamento ventola -rdiatore ed il fancoil sarà solo nella superficie di scambio, maggiore ( non migliore o peggiore) nel radiatore. Stiamo scrivendo solo di queste due componenti del f.c. ovviamente.
                                          2) I ventilatroi che ti consiglio, per costo e facilità di reperimento ed installazione, sono quelli tangenziali a trorre.
                                          3) La polvere circolante aumenta certamente, ma essa è la stessa che comunque mettiamo in movimento con il nostro vagare nello spazio e che respiriamo costantemente. L asoluzione è filtrarla.
                                          In questa prova ti consiglio di comprare dei pannelli di filtro in non tessuto che vengono utilizzati per gli split e di apporli all'ingresso dell'aria sulla ventola. Come scrivevo non mi risulta alcun apparecchio in commercio che si adatti perfettamente allo scopo di cui andiamo scrivendo, ma una prova per verificare l'aumento di confort ed intuire il risparmio che si può ottenere la cosiglio.
                                          Questa la possiamo fare nel seguente modo: posizionamo la ventola descritta sotto il radiatore della camera da letto, chiudiamo la valvola dello scambiatore e spegniamo la ventola al mattino prima di uscire
                                          di casa. La camera durante tutto il giorno non consumerà calore, la sera aprire la valvola ed accendere la ventola solo un'ora prima di utilizzare questo ambiente. Queste operazioni, per rispondere al quarto quesito, verranno eseguite in modo automatico e programmato da un cronotermostato che comanda la ventola ed una valvola termoelettrica.
                                          Da questa prova si potrà constatare la rapidità di riscaldamento dell'aria nella stanza, il livello di "confort"termico già a temperature di 18°, per effetto della migliore distribuzione del calore, la diminuzione drastica del calore disperso lungo la parete d'appoggio, se esterna essa rimane più fredda del solito, ed in ultimo, ma non meno importante potrete buttare la vostra coperta elettrica, prima che vi arrostisca, perchè le lenzuola non vi aggrediranno con il loro solito gelo quando nel letto poserete il vostro corpo esausto. Scherzo e scusate la loquacità <img src="> .

                                          Un saluto a Tutti
                                          ISS






                                          CITAZIONE (Zedemel @ 15/12/2007, 12:02)
                                          qualcuno ha provato IDROVENT? Siete rimasti contenti?

                                          Esistono prodotti alternativi?

                                          Non conosco i costi dell'apparecchio ( prezzo d'acquisto ed installazione), ma sul risparmio, dichiarano un 15%, l'esperienza che ho fatto direttamente mi fa ritenere che quel tipo di ventola ( dimensione e numero di giri limitati e garantiti dal flusso dell'acqua) non superi il 10%; dovuto essenzialmente alla diminuzione della dispersione per conduzione lungo la parete esterna.

                                          un slauto
                                          ISS

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                                          • #22
                                            Interessanti queste discussioni, oggi collauderò un impianto assemblato da me, composto da un ventilconvettore abbinato ad un termosifone in ghisa.
                                            Il primo mi alza istantaneamente la temperatura e il secondo la mantiene nel tempo , vediamo se la filosofia seguita funziona.
                                            Tengo a precisare che dove abito non ho bisogno di raffreddare l'aria in estate in quanto la struttura della casa in pietra è già un ottimo isolante, l'estate scorsa non ho mai suprato i 25 gradi interni mentre fuori erano su 30-38 gradi.
                                            Ho abbinato una idrostufa a pellet della prisma 18 kw a questi 2 ventilconvettori e un termo per 160 metri cubi da riscaldare, a 700 metri di altezza sul livello del mare.
                                            Personalmente sono convinto che la circolazione forzata dell'aria elimina gli odori ristagnanti, però non so quali controindicazioni possa avere la circolazione forzata.
                                            Se avete esperienze e potete illuminarmi vi ringrazio

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                                            • #23
                                              CITAZIONE (meccatronico @ 29/12/2007, 06:56)
                                              Interessanti queste discussioni, oggi collauderò un impianto assemblato da me, composto da un ventilconvettore abbinato ad un termosifone in ghisa.
                                              Il primo mi alza istantaneamente la temperatura e il secondo la mantiene nel tempo , vediamo se la filosofia seguita funziona.
                                              Tengo a precisare che dove abito non ho bisogno di raffreddare l'aria in estate in quanto la struttura della casa in pietra è già un ottimo isolante, l'estate scorsa non ho mai suprato i 25 gradi interni mentre fuori erano su 30-38 gradi.
                                              Ho abbinato una idrostufa a pellet della prisma 18 kw a questi 2 ventilconvettori e un termo per 160 metri cubi da riscaldare, a 700 metri di altezza sul livello del mare.
                                              Personalmente sono convinto che la circolazione forzata dell'aria elimina gli odori ristagnanti, però non so quali controindicazioni possa avere la circolazione forzata.
                                              Se avete esperienze e potete illuminarmi vi ringrazio

                                              Fammi sapere come andrà la tua prova. Mi sembra di capire, per quello che leggo sul Forum, che non ci sono molte esperienze in merito.
                                              Ma se ho capito bene vuoi usare due scambiatori di cui uno, il V.C., con ventola. Se vuoi un mio parere, ma si tratta solo di quello che penso io, realizzi così solo un inutile doppione di diffusore di calore. In sostanza penso che Tu possa affidare tutto il compito al V.C. <img src=">
                                              ISS

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