L'affidabilità dei sottomarini nucleari ex sovietici - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

L'affidabilità dei sottomarini nucleari ex sovietici

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • L'affidabilità dei sottomarini nucleari ex sovietici

    Recentemente questo ennesimo guasto di un sottomarino nucleare russo ha fatto tremare il mondo per la possibilità della diffusione di radioattività nel Mar Baltico ( dove è avvenuto l'incidente ).
    Le vittime accertate sono 2, e i russi assicurano che i dispositivi di sicurezza del reattore hanno funzionato a dovere. Ci si pò fidare dopo il tentativo che hanno fatto di insabbiare Chernobil?
    Apro questa discussione proprio per discutere con gli interessati l'estrema pericolosità di questi sottomarini sopratutto se sottoposti a scarsa manutenzione.

  • #2
    Ciao,

    purtroppo la continua corsa agli armamenti e la necessità di avere un arsenale non indifferente porta speso a situazioni simili.
    L'uso del nucleare, per un'unità che deve potersi muovere per lungo tempo senza poter fare rifornimenti ed in modo tale da risultare occultata al nemico è di certo la scelta ottimale. Questo da solo basta a giustificare l'uso del nucleare nei sottomarini.
    I contro invece sono legati alla possibilità che il sottomarino scarichi, per un motivo o per un'altro, il combustibile e le scorie in mare.
    Certo il fatto che spesso i sottomarini viaggiano distanti dalle coste rassicura, ma la domanda che ci si pone è se siamo davvero cosi' sicuri come vogliono farci credere.

    In un sommergibile, il sistema di sicurezza è strutturato in modo tale da introdurre le barre di controllo nel nucleo rallentando cosi' tanto i neutroni fino a spegnere "quasi" il reattore. Finchè le barre sono inserite nel nucleo non ci sono problemi. Il nocciolo è inoltre inserito in un contenitore a tenuta stagna che blocca le radiazioni.
    Tuttavia l'ambiente marino può alla lunga danneggiare tale struttura protettiva fino ad arrivare al nucleo, che sebbene sia quasi spento, rimane comunque una fonte di radiazioni.
    Quindi si tratta di rischio minimo a lungo termine, però il rischio rimane.

    Io, personalmente, giustifico l'uso del nucleare solo per quegli oggetti che devono essere inviati nello spazio esterno. Per tutto il resto sono contro, e premo per l'utilizzo di altre fonti di energia.

    Ho fatto una piccola ricerca su internet, ed ho trovato alcune cose interessanti come questo documento italiano che vi invito a leggere:

    http://www2.polito.it/didattica/climatechange/Maddalena.pdf

    Saluti...

    Commenta


    • #3
      CITAZIONE (Hellblow @ 10/9/2006, 11:31)
      ma la domanda che ci si pone è se siano davvero cosi' sicuri come vogliono farci credere.

      Questo è il problema. Questi mezzi sono in mano all'esercito e è impossibile eseguire dei controlli con degli enti esterni. Bisogna quindi "fidarsi della parola". Purtroppo i russi hanno questa abitudine atavica a lesinare i controlli sulla loro ingente flotta nucleare ( vedasi il disastro del Kursk ).
      Gli incidenti però non capitano solo ai sottomarini russi vedasi per esempio l'inciedente del sottomarino Hartford ( 2003 ).

      Commenta


      • #4
        Esattamente. Come poi fa giustamente notare il documento pdf che ho linkato, i sottomarini sono fatti per resistere a pressioni sviluppate da colonne di acqua alte al massimo 500 metri circa, ma se il sottomarino affonda, è impossibile determinare a che distanza lo farà. Ad esempio, se affonda in un punto dove il fondale è a 1000 metri, è improbabile che il reattore rimanga integro e sigillato.

        Commenta


        • #5
          CITAZIONE (Hellblow @ 10/9/2006, 12:55)
          Esattamente. Come poi fa giustamente notare il documento pdf che ho linkato, i sottomarini sono fatti per resistere a pressioni sviluppate da colonne di acqua alte al massimo 500 metri circa, ma se il sottomarino affonda, è impossibile determinare a che distanza lo farà. Ad esempio, se affonda in un punto dove il fondale è a 1000 metri, è improbabile che il reattore rimanga integro e sigillato.

          Il reattore di un sottomarino è progettato per le peggiori situazioni incidentali, anche ad altissime pressioni.

          Infatti, nel caso in cui vada "troppo" a fondo, si apre una valvola di sicurezza che riempie il contenitore principale, annullando di fatto la pressione in più.

          Terrei inoltre a far notare che una colonna di acqua di 10 metri porta a circa 1bar. I reattori pressurizzati utilizzati nei sottomarini funzionano a 150 bar di pressione (anche se interna, non esterna, ovviamente).



          Salut!

          CITAZIONE (Hellblow @ 10/9/2006, 10:31)
          In un sommergibile, il sistema di sicurezza è strutturato in modo tale da introdurre le barre di controllo nel nucleo rallentando cosi' tanto i neutroni fino a spegnere "quasi" il reattore. Finchè le barre sono inserite nel nucleo non ci sono problemi. Il nocciolo è inoltre inserito in un contenitore a tenuta stagna che blocca le radiazioni.

          Le barre di controllo "mangiano" i neutroni, non li rallentano. Se li rallentassero, aumenterebbero la moderazione dello spettro neutronico, aumentando di fatto la reazione di fissione.


          Salut!

          Commenta

          Attendi un attimo...
          X