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    Un contributo del Dott. Domenico Coiante indica che l'efficienza del
    termico e del fotovoltaico sono in pratica equivalenti. :blink:

    http://www.aspoitalia.net/index.php?option...id=59&Itemid=38

    Secondo voi ? <img src=h34r:">


  • #2
    termoelettrico, non termico

    Edited by Lolio - 29/9/2006, 23:43

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    • #3
      CITAZIONE (Lolio @ 29/9/2006, 10:15)
      termoeletrico, non termico

      Solare termico (pannelli solari) in confrontro con solare fotovoltaico. Per essere precisi. <img src=">

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      • #4
        Termico per ricavare energia elettrica, non calore. Dunque termoelettrico.
        Se l'efficienza è analoga, la differenza tra fotovoltaico e termoelettrico sta nella possibilità di quest'ultimo di accumulare l'energia e, forse, nei minori costi a parità di superficie di raccolta (gli specchi costano senz'altro meno delle celle fotovoltaiche, resta da vedere quanto costa il resto dell'impianto).

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        • #5
          CITAZIONE (Lolio @ 29/9/2006, 23:50)
          Termico per ricavare energia elettrica, non calore. Dunque termoelettrico.
          Se l'efficienza è analoga, la differenza tra fotovoltaico e termoelettrico sta nella possibilità di quest'ultimo di accumulare l'energia e, forse, nei minori costi a parità di superficie di raccolta (gli specchi costano senz'altro meno delle celle fotovoltaiche, resta da vedere quanto costa il resto dell'impianto).

          Si !

          Quello che mi pare strano che l'efficenza sia uguale già nell'ordine dei pannelli. Questo annullerebbe la minor spesa secondo l'articolo.

          Quanto sarebbe l'efficenza di un pannello solare (anche se qui si parla di specchi concentratori solari) ?

          Possibile un ordine del solo 20% ???

          :huh:

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          • #6
            QUOTE (ziomau @ 30/9/2006, 18:22)
            Quanto sarebbe l'efficenza di un pannello solare (anche se qui si parla di specchi concentratori solari) ?

            Possibile un ordine del solo 20% ???

            Non capisco bene cosa intendi.

            L'articolo di Coiante parla di termoelettrico, cioè quello ottenuto da concentratori a disco, paraboloidi lineari, specchi ecc. dove il calore viene applicato a un fluido che poi tramite turbina o stirling restituisce energia elettrica.
            Questo sistema è produttivo di energia pregiata (EE), ma il rendimento è basso, anche se a mio parere Coiante limita sempre troppo l'analisi alle sole prospettive industriali, tralasciando del tutto le enormi possibilità che anche rendimenti bassi associati però a costi bassi offrono nella produzione diffusa.

            I pannelli termici ben conosciuti da tutti producono energia sotto forma di calore, utile per riscaldamento acqua sanitaria, riscaldamento ambienti ecc, ma NON per produzione elettrica.
            In questo secondo caso l'efficienza è elevata ed infatti lo sfruttamento è vantaggioso, lo dice lo stesso Coiante nell'articolo:

            - "Diverso potrebbe essere il destino della tecnologia solare termodinamica per la produzione di calore di processo, perché in tal caso l’efficienza di trasformazione da radiazione solare ad energia termica ad alta temperatura mostra un’efficienza nel campo del 50-60%. Ma questo è un altro discorso." -

            In parole povere l'efficienza dei pannelli termici è del 60%, ma per produzione di calore. Se invece vuoi produrre energia elettrica l'efficienza delle soluzioni attuali (purtroppo) è paragonabile al FV, anche se quest'ultimo presenta prospettive di sviluppo molto più promettenti.

            Coiante cita come unica possibilità di incremento della produttività nel solare termoelettrico il miglioramento della sezione di trasformazione termoelettrica limitandosi però all'analisi della possibilità di individuare nuovi fluidi che sopportino i 1000°. Mi pare siano un pò trascurate però le potenzialità offerte dai sistemi che sfruttano gli Stirling accoppiati al disco concentratore. In questi casi si perdono i vantaggi di accumulabilità dell'energia, è vero, ma le prospettive di sviluppo dell'efficienza sono decisamente più elevate. Non per nulla è prevalentemente su questo versante che si concentrano le esperienze americane.


            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • #7
              CITAZIONE (BrightingEyes @ 1/10/2006, 12:45)
              In parole povere l'efficienza dei pannelli termici è del 60%, ma per produzione di calore. Se invece vuoi produrre energia elettrica l'efficienza delle soluzioni attuali (purtroppo) è paragonabile al FV, anche se quest'ultimo presenta prospettive di sviluppo molto più promettenti.
              **********
              Coiante cita come unica possibilità di incremento della produttività nel solare termoelettrico il miglioramento della sezione di trasformazione termoelettrica limitandosi però all'analisi della possibilità di individuare nuovi fluidi che sopportino i 1000°. Mi pare siano un pò trascurate però le potenzialità offerte dai sistemi che sfruttano gli Stirling accoppiati al disco concentratore. In questi casi si perdono i vantaggi di accumulabilità dell'energia, è vero, ma le prospettive di sviluppo dell'efficienza sono decisamente più elevate. Non per nulla è prevalentemente su questo versante che si concentrano le esperienze americane.

              Bene è quello che volevo sapere ! Grazie ! :woot: :B):

              Dunque anche tu dici che solo per la produzione d'elettricità (rendimento da sole a elettricit&agrave siamo uguali. E' una conferma in più ! <img src=">

              Non di certo i costi, ma è altra storia. Non per rendimento da solo calore, altra storia. ^_^

              ***

              Tu dici (anche per me) che renderebbe di più il sistema sterling, ma poi si perderebbe i vantaggi dell'accumulo. Comunque si può fare un sistema misto (sterling e accumulazione ) che se ben distribuito renderebbe di più.
              <img src=">
              Non capisco il perchè d'alzare il calore sui 1000 gradi ? Che vantaggi comporta ? :blink:

              Grazie !

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              • #8
                QUOTE (ziomau @ 3/10/2006, 13:36)
                Tu dici (anche per me) che renderebbe di più il sistema sterling, ma poi si perderebbe i vantaggi dell'accumulo. Comunque si può fare un sistema misto (sterling e accumulazione ) che se ben distribuito renderebbe di più.
                <img src=">
                Non capisco il perchè d'alzare il calore sui 1000 gradi ? Che vantaggi comporta ? :blink:

                Grazie !

                Di nulla <img src=">

                Portare il calore a 1000° aumenterebbe il "salto termico" fra la temperatura raggiunta dal fluido al sole e la temperatura a cui cessa di produrre energia tramite il vapore. Nel caso dei sali usati nelle attuali centrali Coiante dice che è di 560° (max temperatura raggiunta) - 290° (temperatura a cui i sali solidificano. Cioè 270° di salto termico. Se si riuscisse a trovare un fluido che si scalda fino a 1000° e produce vapore fino a 250° avresti un salto termico di 750° con un considerevole aumento del rendimento totale che Coiante ipotizza potrebbe arrivare al 20%. Per inciso i dischi con motore stirling se non ricordo male usano elio o idrogeno e raggiungono già ora temperature superiori a 800° con rendimenti molto intreressanti, ma Coiante non ne tratta. Boh.

                Concordo anch'io che un sistema con produzione diffusa tramite dischi-stirling e normale FV con accumulo semicentralizzato sarebbe l'optimum per questa forma di produzione elettrica. Ideale è sfruttare per l'accumulo una stazione locale che raccoglie la produzione di un distretto e l'accumula usando l'idrogeno. E' la base della produzione diffusa. C'è chi ci crede e chi no, ma è sicuramente una delle prospettive più intriganti che abbiamo di fronte. <img src=">

                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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