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piccolo esperimento ,ma grande risultato

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  • piccolo esperimento ,ma grande risultato

    ciao a tutti i partecipanti di questo bellissimo forum, volevo portare aconoscenza di un mio esperimento.<br><br><br>Sabato scorso .ero nella mia piccola officina .e avevo per mano un bidone da 5kg vuoto, mi e venutaun idea e ho costruito un piccolo brucitore a biomassa.<br>vi spiego- ho collocato a meta&#39; del bidone una lamiera forata con fori da 6cm . sul fondo del bidone ho inserito un raccordo pneomatico con rubinetto erogazione aria compressa .<br>ho allacciato il mio compressore al raccordo ,ho riempito la parte superiore del bidone con(piccole pigne,rametti ,paglia orzo,e un po di pellet,ho acceso il fuoco dentro il piccolo bracere, appena le fiamme hanno avvolto il contenuto ho aperto il rubinetto pneomatico sotto al bidone facendo affluire aria sul bracere.<br>il mio stupore nasce dal fatto che come aumentavo l&#39;uscita dell&#39;aria compressa aumentavano le fiamme come abbassavo diminuivano.<br>Aggiugevo pigne legno pellet in modeste quantita controllando a mio piacimento la fiamma.<br>Domanda, utilizzando un compressore da frigorifero inserito all&#39;interno di una stufa ecostruendo tutto a doc potrebbe essere una alternativa riscaldante .<br><br>Scusate la mia scrittura un po cosi, attendo i vostri commentimolto graditi grazie.

  • #2
    Non è più comodo usare una ventolina? Tipo quella dell&#39;alimentatore del PC?

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    • #3
      grazie per aver risposto.<br>pensando dicostruire una stufetta naturalmente collegata a canna fumaria e alimentata a biomassa(pigne,rametti scarti di vario genere secchi come grano orzo sorco) la spinta comburente del conpressore regolata da un rubinetto,fa che si possa agire sul controllo della fiamma in modo sorprendente. Il conpressore da frigo si ricicla da uno vecchio<br><br><br> amio modo di vedere puo essere attuabile anche con modesti mezzi.<br>Attendo le vostre oppinioni a riguardo grazie a tutti per il bellissimo forum.

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      • #4
        veloce99,<br>non capisco perche&#39; parli di compressore frigorifero, che non puo&#39; funzionare a lungo in condizioni diverse da quelle per cui e&#39; stato progettato.<br>L&#39;uso di una ventola a velocita&#39; variabile e&#39; molto piu&#39; opportuno.<br>Ciao<br>Mario
        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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        Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
        Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">L&#39;uso di una ventola a velocita&#39; variabile e&#39; molto piu&#39; opportuno</div></div><br>magari canalizzando il flusso dell&#39; aria in uscita dalla ventola &#33;

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          • #6
            Buona idea, l&#39;uso della ventola, pensavo che utilizzando il compressore frigo si possano attuare tre funzioni,la prima e&#39;quella di convogliare aria sotto il bracere, la seconda di provocare una spinta dei fumi in uscita ,la terza, non e&#39; determinante ma servirebbe a scaldare l&#39;ambiente .<br>la pressione del motore non e&#39;imponente macredo possa essere sufficiente allo scopo ,da tener conto della bassissima rumorosita edella mancanza assoluta di elettronica di tale dispositivo. unico inconveniente e la carica manuale del bracere.<br>che ne pensate grazie a voi e a quello che si raccoglie dal giudizio altrui.

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            • #7
              bhe... cmq il compressore del frigo è di recupero ... giusto ??<br>e come dice Mario Maggi <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">non puo&#39; funzionare a lungo in condizioni diverse da quelle per cui e&#39; stato progettato.</div></div><br>pazienza ... ma almeno puoi verificare l&#39; efficacia del dispositivo nel suo insieme per poi migliorarlo col tempo.<br><br>domandina &#33;&#33;&#33;&#33;<br>ma per la canna <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b1f1ed21c0b4192575c6ede0f111c4f1.gif" alt="image"> fumaria cosa inntendi fare ??<br>ciao<br>

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              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (veloce99 @ 6/10/2006, 00:31)</div><div id="quote" align="left">il mio stupore nasce dal fatto che come aumentavo l&#39;uscita dell&#39;aria compressa aumentavano le fiamme come abbassavo diminuivano.</div></div><br><br>I processi di combustione hanno una loro stechiometria, probabilmente aumentando il flusso di aria massimizzi i rapporti ma potresti essere lontano dalla condizione ottimale, che varia a seconda del materiale della pressione e della temperatura. Se non ricordo male è definata aria primaria negli schemi delle caldaie più grosse (fornita da ventola) e &quot;razionata&quot; da un pc a seconda delle esigenze. Ti faccio un esempio: se la materia nella camera di combustione non è sufficiente per bruciare insieme alll&#39;O2 in entrata rischi di spegnere il fuoco perchè l&#39;aria in ingresso nn è calda o di abassare la t° di esercizio. Del resto è importante anche il tempo in cui bruci il materiale, potresti avere degli scambiatori di calore non in grado di usufruire di tutta l&#39;energia che produci e quindi sprecarla inutilmente.<br>Poi secondo me dovresti fare due conti sulla spesa legata all&#39;uso di un compressore invece di una ventola o di un altro sistema di ventilazione.<br>

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                • #9
                  è sparito il mio post.. proverò a riscrivere per sommi capi il mio intervento:<br>ogni combustibile ha un proprio specifico coefficiente stechiometrico di combustione, ma questo valore è teorico ed assolutamente non verificato nella pratica, in quanto presume che ogni molecola di O<sub>2</sub> si leghi con il combustibile. Per questo si utilizza un eccesso d'aria, che fa sì che statisticamente aumentino le proprietò che tutto il combustibile venga in contatto con del comburente.<br>La mia spiegazione alla maggiore fiamma dovuta all'aria compressa è che oltre ad avere un eccesso d'aria che ha migliorato la combustione, la velocit&agrave; dell'aria stessa in ammissione (determinata anche dalla pressione a valle) rimuove lo strato di cenere che inevitabilmente si ha sul materiale da bruciare, migliorando quindi la superficie di contatto combustibile-comburente. L'unione delle due cose ha quindi comportato un aumento di fiamma. Eviterei il compressore da frigo, non fosse altro per i gas che libereresti nell'atmosfera (e nei tuoi polmoni) prendendolo da un apparecchio in disuso, ma mi orienterei su una ventola da pc (o da cappa, che va a 230v e risolvi anche l'alimentazione) se hai un budget basso, o prodotti migliori se hai più disponibilit&agrave; (qui potresti pensare anche ad un pwm per regolare la portata).<br>Potresti provare a fare un prototipo a fiamma inversa per un migliore scambio termico (induci la fiamma a scendere , e poi sfrutti i fumi anche in risalita) mettendo la ventola sopra, invece di sotto (in rete trovi molti schemi semplici a riguardo). Potresti anche provare a dividere il flusso di aria immessa, dandone una parte nel punto di combustione, e l'altra subito dopo, nella zona dove si sviluppa la fiamma. Così facendo avresti una temperatura di combustione leggermente inferiore (migliorano le emissioni di NO<sub>x</sub>), e combustione più completa (inoltre una migliore trasformazione di CO in CO<sub>2</sub>).<br>Sono tecnologie applicate da decenni alle turbine, e di recente espansione in altri ambiti.

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                  • #10
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (zintolo @ 8/10/2006, 20:39)</div><div id="quote" align="left">Potresti anche provare a dividere il flusso di aria immessa, dandone una parte nel punto di combustione, e l'altra subito dopo, nella zona dove si sviluppa la fiamma. Così facendo avresti una temperatura di combustione leggermente inferiore (migliorano le emissioni di NO<sub>x</sub>), e combustione più completa (inoltre una migliore trasformazione di CO in CO<sub>2</sub>).</div></div><br><br>Secondo me facendo così crei solo un polverone pazzesco. Nei sistemi per l&#39;abbattimento delle emissioni viene immessa aria che si mescola con i fumi per causare una &quot;seconda combustione&quot;, per questo è importante la t° di esercizio di una caldaia a biomassa (parlo di quelle perchè è il sistema che conosco meglio) tanto da essere un problema per le caldaie a mais che raggiungono a fatica i 700. Non sono processi spontanei che avvengono solo immettendo ossigeno, di questo sono sicuro. Pensa alle emissioni di una macchina: se fosse così semplice perchè non mettere un compressore attaccato alla marmitta invece di usare dei catalizzatori metallici che partono ad altissime temperature (la marmitta catalita)?<br>Sulla stechiometria non discuto potresti avere ragione tu, è una vita che non studio chimica, però la spiegazione che dai non mi convince.

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                    • #11
                      ciao&#33;<br>cerca con google &quot;eccesso d&#39;aria&quot; e troverai conferma in cosa ho scritto prima.<br>in una macchina si devono ridurre le emissioni producendo lavoro nella camera di scoppio, non fuori, ed un compressore riduce il lavoro utile. non avrebbe senso usarlo avendo la possibilit&agrave; di utilizzare tecnologie che non hanno dispendio energetico ed hanno efficienza maggiore.<br>questi sistemi di frazionamento aria nascono nelle turbine areonautiche per altri scopi (puoi verificarlo in qualsiasi libro di macchine o sistemi energetici, o ancor più velocemente su wikipedia o con google), sviluppate poi anche in ottica di migliorare le emissioni inquinanti. Se cerchi gli schemi di caldaie a fiamma inversa, alcune utilizzano gi&agrave; questa tecnologia. Indubbiamente non è utilizzabile per tutti i combustibili, ma il fatto che sia stata applicata a più progetti indica che un fondo di veridicit&agrave; c&#39;è.

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                      • #12
                        <br>Hai ragione sull&#39;eccesso di aria (ho guardato), però sul miglioramento delle emissioni non non mi sono spiegato bene. Credo che il problema sia la t° a cui cerchi di abbattere gli inquinanti e nel sistema costruito da veloce99 sono sicuro che quelle temperature non vengano raggiunte, per cui immettere altra aria farebbe sono movimentare le particelle e basta. Facevo l&#39;esempio della marmitta catalitica apposta: è vero che abbatte i fumi ma solo quando è molto calda&#33;<br>Ciao&#33;&#33;

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                        • #13
                          misunderstanding chiarito&#33;<br>o, evitando l&#39;esterofilia, QUI QUO QUA chiarito&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/30e38e128cdde1744573bc6b0eb71de0.gif" alt="">

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                          • #14
                            Ragazzi cercate &quot;caldaia a letto fluido&quot;..... adesso vanno di modo nella ricerca...

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