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Certificati verdi alla cogenerazione

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  • Certificati verdi alla cogenerazione

    Leggo su L'Informatore Agrario, in un'intervista alla capo della segreteria tecnica del Ministero dell'agricoltura Riccardo Deserti: "sulla base delle aperture concesse nella precedente legislatura anche le grandi centrali di cogenerazione possono accedere al certificato verde indipendentemente dall'origine del combustibile. Potrebbe trattarsi di metano o rifiuti".
    Nella stessa intervista Deserti riporta la volontà del ministero di riportare i certificati verdi al sostegno esclusivo delle energie rinnovabili. "Per le altre forme di miglioramento dell'efficienza energetica globale ci sono i certificati bianchi".

    Spero prendano effettivamente provvedimenti, non è possibile che i fondi per le rinnovabili finiscano alle fonti fossili. Se finanziamo l'efficienza di trasformazione energetica con i certificati verdi il loro valore crollerà con grave danno per le rinnovabili. Una mossa per premiare i soliti furbi? Sembrerebbe così. Ma allora i certificati bianchi che li hanno inventati a fare?
    Comunque ora mi spiego il motivo per cui l'Amga sta realizzando a Legnano un sistema di teleriscaldamento.
    Ufficialmente funzionerà a metano con aggiunta di "biomassa vegetale da scarti industriali" (cosa vorrà mai dire non è dato sapere).
    La rete di teleriscaldamento è stata finanziata con contributi della UE (Obiettivo 2 - asse Sempione) e della Regione Lombardia, poi come abbiamo visto prenderà i certificati verdi per via del fatto che si tratta di cogenerazione.. In definitiva, un impianto a metano a spese del contribuente...
    teleriscaldamento amga

  • #2
    Scioccante...

    ricordo che chi cogenerava da non FER poteva non adempiere all'obbligo di coprire l'x% della propria produzione con i CV... ma quella di rilascarli pure a loro... questa poi. :sick:

    Ahhh già! Dimenticavo che viviamo nel bel paese. :lol:

    A presto.
    www.energeticambiente.it

    www.energoclub.org

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    • #3
      Finalmente una delibera dell'Autorità energia che taglia il maggior costo in bolletta per gli incentivi alle fonti assimilate:Centro consumatori
      (cliccare link "energia elettrica - incentivi CIP6", non ho trovato link diretti)

      Anzi lo riporto qui, tanto è breve:

      Energia elettrica – incentivi CIP 6

      La recente delibera dell’Autorità va nella direzione giusta:
      Basta con gli incentivi per le fonti “assimilate”!


      Con una delibera recentissima (la n. 249/2006) l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha deciso di ridurre gli oneri CIP6 (incentivi a favore dei produttori, che gravano sulle bollette degli utenti finali) per le energie prodotte con le cd. “fonti assimilate”.
      Il CTCU saluta con favore tale provvedimento e dice basta agli ingiusti regali alle aziende produttrici che incassano incentivi producendo energia con fonti cd. “assimilate” (es. residui di produzione petrolifera) che di ecologico e pulito non hanno nulla! Il costo per le tasche degli utenti finali a seguito di tali incentivi è stato di oltre 30 miliardi di Euro in 15 anni.

      La delibera taglia il maggior costo che i cittadini sostengono ogni mese in bolletta per finanziare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e “assimilate”, ma che finiscono invece ingiustamente a società che bruciano idrocarburi (petrolio, metano, residui petroliferi…).

      “Non è tollerabile che i cittadini paghino ogni anno circa 2,5 miliardi di euro a queste società” – afferma Walther Andreaus, direttore del CTCU – “e che il denaro che dovrebbe essere destinato alla produzione di energie veramente pulite, come il solare, il fotovoltaico, l’eolico ecc… vada invece a finanziare chi brucia combustibili fossili. È un insulto a tutti i cittadini, che già devono sopportare i costi dell’energia elettrica più alti d’Europa (vedi ns. recente comunicato stampa del 26 ottobre). Il Governo deve intervenire e prendere provvedimenti a tutela degli utenti e abbattere gli ingiusti guadagni di chi si ingrassa alle spalle della collettività. Quello degli incentivi CIP6 è l’ennesimo scandalo tutto italiano, rimasto nascosto per troppo tempo e che non può essere tollerato ulteriormente. Anzi, chi in base a norme discutibilissime, ha lucrato in questi anni ingiusti profitti, venga costretto a restituirli alla collettività al più presto”.

      Chiediamo anche ai Senatori che voteranno la legge comunitaria 2006 di non confermare i finanziamenti (certificati verdi e CIP 6) agli inceneritori. I finanziamenti pagati dai consumatori per le energie rinnovabili devono essere destinati esclusivamente a quelle pulite, come p.es. il solare. Continuando in questo modo, rischiamo di diventare la pattumiera d’Europa.

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