Generatore di corrente alimentato a sansa o legna è possibile?? - EnergeticAmbiente.it

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Generatore di corrente alimentato a sansa o legna è possibile??

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  • Generatore di corrente alimentato a sansa o legna è possibile??

    Buona giornata a tutti ho postato lo stesso quesito sulla sessione ( Fai da te ) ma non ho avuto la ben che minima risposta spero che il motivo per cui non mi ha risposto nessuno sia solo quello, seguo da molto questo forum anche se è la prima volta che faccio una domanda e noto che di solito anche una risposta magari critica ma viene data anche a domande che non anno alcun nesso&#33; comunque quello che vi chiedevo essendo io privo di nozioni tecniche avendo fatto solo la terza media purtroppo&#33;hehe è: se si può alimentare un motore con sansa (nocciolino di oliva) o legna per ricavarne un generatore di corrente? io pensavo al sistema della locomotiva a vapore, o qualcosa del genere. Il motivo per cui lo chiedo è perchè ho a disposizione legna e sansa con cui alimento dei generatori di aria calda per la mia azienda e mi sono chiesto perchè non produrre anche la corrente con lo stesso carburante? in questo modo avrei un risparmio notevole alimentando ventole e motori vari e visto che l&#39;acqua la estraggo da un pozzo artesiano se fosse possibile realizzare un generatore del genere io sarei completamente autonomo, l&#39;unico costo rimarrebbe quello del carburante&#33; ma per quello il problema è il minimo usando fonti di energia rinnovabili come sansa, legna, mais e altro qualcosa si trova sempre ed il costo rimarrebbe sempre inferiore a quello del gasolio giusto? secondo il mio parere come investimento sarebbe molto inferiore al pannello solare o al sistema eolico che secondo me se non abiti in un posto ventoso e soleggiato non ti servono a un bel niente&#33; oltre allo spazio di cui si avrebbe bisogno per installare pannelli e eliche per avere una alimentazione decente.<br>Vi prego datemi delle risposte, accetto anche critiche severe se quello che ho postato sono sciocchezze perchè come ho detto prima io non sono un tecnico ma solo un trafficone a cui piace fare delle prove hehe.<br><br>Cordiali saluti a tutti<br>Ubba

  • #2
    Certamente puoi fare un cogeneratore a biomasse (legna o sansa). Penso che per potenze piccole (decine o poche centinaia di kW) ti convenga utilizzare un gassificatore con cui alimentare un gruppo elettrogeno, con il calore di scarto potrai riscaldare la tua azienda ed se vuoi avere anche acqua calda. Per queste potenze non credo convenga il più tradizionale metodo della turbina a vapore.<br>Gassificatori di piccola potenza:<br><a href="http://www.ankurscientific.com/" target="_blank">http://www.ankurscientific.com/</a> : è una ditta indiana molto nota, l&#39;importatore è di Cremona dove c&#39;è anche un impianto dimostrativo.<br>C&#39;è poi un costruttore italiano che propone un sistema simile, ne ha montato uno a cippato da 65 kW in un&#39;azienda agricola a Gadesco (CR), io l&#39;ho visto e mi è piaciuto molto, se vuoi ti passo riferimenti in privato (ho solo i dati dell&#39;ingegnere che l&#39;ha progettato).<br>

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    • #3
      La penso anch&#39;io così: e poi, su di un motore a pistoni ci possono mettere le mani più o meno tutti, è un grosso vantaggio per le riparazioni. Sulle turbine a vapore non per niente ci vogliono i patentati, rischi almeno di disintegrarla (ma soprattutto di farti MOLTO male..)

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      • #4
        Grazie mille Lolio la tua risposta è molto chiara.<br>io per riscaldare uso dei generatori di aria calda in pratica dei bruciatutto che producono aria calda che alimento a legna e nocciolino di oliva volevo sapere se è possibile sfruttarli visto che vanno tutto il giorno in invernovisto che ci riscaldo una serra oppure posso sfruttare una vecchia caldaia a legna però è piccola 25000 kcalorie, riguardo al gassificatore non ho capito bene che cosa sarebbe scusa la mia ignoranza&#33; è un aggeggio da collegare a una caldaia? o fa tutto per conto suo? e il generatore di corrente deve essere un generatore qualunque o deve essere alimentato a gas? comunque ti mando un messaggio privato con la mia email se vuoi mandarmi i dati di cui mi parlavi e magari l&#39;indirizzo di quella azienda agricola che produce corrente col cippato mi faresti un gran piacere, se poi mi puoi spiegare bene il discorso del gassificatore ti ringrazio anticipatamente.<br><br>Ciao<br>ubba

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        • #5
          No, dovresti sostituire i tuoi generatori di calore con dei gassificatori (volgarmente chiamati gassogeni) e con il gas prodotto alimentare un motore collegato all&#39;alternatore. Con il calore prodotto dal motore durante il funzionamento potresti scaldare (almeno in parte ) la serra.

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          • #6
            Il gassificatore non è proprio una caldaia, non è una struttura complicata ma comunque non è realizzabile con il fai da te se non si hanno esperienze della cosa. Il gas di legno deve essere filtrato (in genere con un filtro elettrostatico) ed inviato ad un generatore con motore diesel (è più efficiente di uno a ciclo Otto) che per funzionare a gas ha bisogno di una piccola iniezione di gasolio (circa il 5&#37 per innescare lo scoppio. In alternativa puoi usare un motore a benzina modificato per il gas, sopportando una certa perdita di efficienza. Ti ho mandato per email i riferimenti di quell&#39;ingegnere.<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 21/11/2006, 22:20</span>

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            • #7
              così orientativamente quanto può costare un impianto gassificatore-motore-alternatore al kwh?

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              • #8
                Mi pare sui mille euro al kW (non certo per ogni kWh prodotto), come ordine di grandezza.

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                • #9
                  1000 euro? mi sembrano pochi, anche parlando di piccole potenze? tipo 10kw di picco?

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                  • #10
                    Io ricordo così, naturalmente posso sbagliare (non so dirti se il generatore è compreso). Questi impianti sono una gran figata e ne vedremo un mucchio nelle aziende agricole...Comunque puoi sentire la ditta <a href="http://www.caemaenergia.com/" target="_blank">Caema</a> di Cremona (importatore Ankur) e visitare il sito del costruttore <a href="http://www.ankurscientific.com/" target="_blank">Ankur</a>. Credo che Caema non importi quelli di potenza più piccola (mi pare li costruiscono da 5 kW in su, adatti a piccole utenze, villaggi, fattorie disperse nelle campagne), ma credo che li vendano da 50-60 kW in su (affermazione da verificare).<br>Se vuoi mando anche a te il telefono del costruttore italiano che ne fa di simili (secondo alcuni migliori degli Ankur, ma non saprei).<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 22/11/2006, 20:02</span>

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                    • #11
                      Scusate... ma il gassifictore non mi sembra la soluzione ottimale.<br><br>Perchè non pensare ad un gruppo elettrogeno alimentato ad olio da 50 KWe? ( naturalmente con recupero calore circa dai 30 ai 55 KW termici a seconda delle configurazioni)<br><br>è flessibile, garantito da chi lo produce e sopratutto molto molto molto semplice da installare.<br><br>Inoltre non servono praticamente autorizzazioni viste le potenze e il tipo d&#39;impianto ( senza contare che di notte cedi l&#39;energia elettrica alla rete senza bisogno di cabina di trasformazione ).<br><br>Io ho detto la mia... lo so è opinabile.<br><br>A presto.
                      www.energeticambiente.it

                      www.energoclub.org

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                      • #12
                        Ubba aveva chiesto di trasformare sansa e legna, per quello abbiamo parlato di gassificatori.

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                        • #13
                          è possibile secondo voi alimentare una paesino di montagna con l&#39;energia prodotta da una centrale a legna? è possibile levare l&#39;enel?<br><br>vi spiego, secondo me è uno spreco brruciare legna per fare energia elettrica, ma nei paesi di montagna lo si fa ogni giorno per scaldare a rendimenti molto bassi, allora se propio si deve bruciare gli alberi almeno facciamolo con criterio, un unica centrale di generazione di energia elettrica e calore con il teleriscaldamento, avranno sicuramente rendimenti molto + elevati delle stufe economiche, in questo modo oltre a non inquinare si potrebbe salvare qualche albero, naturalmente l&#39;energia elettrica dovrebbe costare molto meno rispetto a quella dell&#39;ENEL perche la gente possa usarla al posta della legna, quindi si dovrebbe costruire una nostra linea energetica con costo del kilo di almeno la met&agrave;, lperò quello che mi sfugga è se sia possibile portare i tubi dell&#39;acqua calda e della corrente di casa in casa.<br><br>se ho detto bischerate scusatemi <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0296fe70e295c6bf427376ca75969087.gif" alt=""><br>l

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                          • #14
                            Certo che è possibile. La centrale a cogenerazione a biomassa immette elettricit&agrave; in rete (la rete elettrica non è più dell&#39;Enel) e vende al gestore oppure fattura (quando si potr&agrave;, mi pare dal 2007) direttamente ai privati. Oltre al prezzo dell&#39;energia godr&agrave; dei certificati verdi. Il calore per il riscaldamento dovr&agrave; invece essere avviato ad una rete idraulica di teleriscaldamento che raggiunga ogni casa.<br>Non è uno spreco bruciare legna per fare energia elettrica perché si trasforma una fonte povera in un&#39;energia pregiata, mentre è uno spreco fare calore con l&#39;elettricit&agrave; (una forma pregiata di energia si trasforma in una forma poco pregiata).<br>Ci sono gi&agrave; centrali di questo tipo (a Tirano, in Alto Adige, nel Biellese).

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                            • #15
                              per spreco intendevo dal punto di vista ambientale, per fare un albero ci vogliono anni...<br>dal 2007 sar&agrave; possibile staccare l&#39;ENEL? dove posso trovare unformazioni a riguardo?<br>grazie.

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                              • #16
                                Una piccola nota, tanto per aggiungere benzina (pardon, legna&#33 sul fuoco: tra le altre cose, sono un ex conduttore di centrali a biomasse...<br>Una centrale come quella che conducevo, 6,7 MW a condensazione, 5,2 MW netti resi all&#39;enel, senza cogenerazione, ha una resa termica di 35 MW, da cui si deduce che si arriva a malapena al 20 &#37; di rendimento.<br>E non era mica un relitto delle guerre puniche, era una costruzione nuova e modernissima, tutta automatizzata, costruita da zero e costata 18 miliardi nel 1999...<br>Ora, in un triangolo di 35 chilometri di lato ci sono tre centrali più o meno simili... per poterle alimentare abbiamo in breve tempo esaurito TUTTE le biomasse presenti nel raggio di 100 chilometri, ed ora per poterle tenere accese sono tutti costretti a far venire cippato, pellets, sansa e qualunque altra cosa da lontanissimo, dall&#39;Alta Val Susa per esempio (150 km), dalla Toscana (450 km) e dalla Puglia (1000km?)<br>Se parliamo della manutenzione durante l&#39;esercizio, costa quasi come la centrale... il margine operativo è certamente alto (visto che ha un solo proprietario), ma è indubbio che pagare 9 conduttori patentati, 14 operai tra manutentori e manovali, due ingegneri, un chimico ed un amministratore abbia costi molto alti.<br>Le emissioni gassose sono controllate da un sistema robotizzato dell&#39;ABB che costa 600.000 euro, ma nonostante ciò non fanno altro che riempire di ceneri, NOx e polveri sottili tutto il territorio circostante, pur mettendoci tutta la più buona volont&agrave;.<br>Lascio le riflessioni ai partecipanti del forum: le biomasse sono buone o cattive? Convengono oppure no? Sono veramente a basso impatto ambientale? Oppure si sta alimentando una nuova mafia, quella dell&#39;energia elettrica?<br><br>

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                                • #17
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Paolo Cattani @ 23/11/2006, 15:38)</div><div id="quote" align="left">Una centrale come quella che conducevo, 6,7 MW a condensazione, 5,2 MW netti resi all&#39;enel, senza cogenerazione, ha una resa termica di 35 MW, da cui si deduce che si arriva a malapena al 20 &#37; di rendimento.</div></div><br>In questi numeri c&#39;è qualche errore... puoi rivederli?<br>E se vuoi dirci che centrale è (è forse la Scotti a Pavia?). Peraltro non capisco come possa essere a condensazione... ha una turbina a vapore immagino, o no?

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                                  • #18
                                    No, tranquillo: nessun errore.<br>Comunque non avevo considerato le centrali nate dopo la mia felice uscita, che sono appunto la scotti a Pavia e quella del gruppo saviola a Mortara.

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                                    • #19
                                      I numeri a me non quadrano, a meno che non ce li spieghi, probabilmente sono un po&#39; ottuso.

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                                      • #20
                                        Direi che è semplice: con 35 megawatt temici ci fai 6,7 megawatt elettrici, poi togli l&#39;autoconsumo (pompe di alimento, di circolazione, ventilatori per aria primaria e secondaria, aspiratore ciminiera, coclee di scarico ceneri, elevatori per il combustibile e tutti gli altri innumerevoli accessori e motori elettrici, le perdite nei trasformatori etc etc ) e ti rimangono 5,2 megawatt da vendere all&#39;enel.

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                                        • #21
                                          Allora il rendimento è del 14,8&#37;, o no? Se è così è pochino. Comunque pare che da un kg di biomassa (circa 3,8 kWh o 3300 kcal, in realt&agrave; se è materiale scadente, ammuffito, contiene anche meno energia) con il gassificatore + generatore si ottiene un kWh, rendimento pari a circa il 26&#37;. Il rendimento non è il massimo, ma se ci penso è normale perché il motore del generatore avr&agrave; credo un rendimento del 35&#37; più o meno. Forse al gas di legno è applicabile il ciclo combinato che si usa nelle migliori centrali a metano (turbogas) ma non credo per le piccole potenze di cui stiamo parlando.<br>Sfruttare anche il calore (cogenerazione) probabilmente rimane comunque preferibile.<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 23/11/2006, 18:30</span>

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                                          • #22
                                            Beh, si e no: si calcola il rendimento elettrico del generatore A MONTE dell&#39;autoconsumo, quindi è il 19&#37; e qualcosa. Tra l&#39;altro è anche piuttosto variabile il consumo di materie prime, che dipende molto dalla loro umidit&agrave;.<br>Certo. con un ciclo combinato ed una cogenerazione si potrebbe fare di più, ma i costi lievitano, lievitano....<br>Comunque, con circa trecento lire a kW è comunque un bel guadagno, per l&#39;unico e solo padrone della baracca.

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                                            • #23
                                              sono rimasto un pò scioccato dai problemi ambientali che hai scritto, comunque credo che un gassificatore abbia meno problemi di sostanze inquinanti, confermate?

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                                              • #24
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                                                • #25
                                                  Scusa PAOLO, ma se si potesse disporre di un&#39;unica biomassa con una resa energetica di 4500kcal/kg, cenere sotto lo 0,5&#37; ed umidit&agrave; sotto il 10&#37; diciamo per un 10/15 anni ininterrotti ad un prezzo sotto la media di girasole, nocciole, mandorle, nocciolino, ecc... comincerebbe ad avere un&#39;appetibilit&agrave; la gestione di una tale centrale di cogenerazione? Si potrebbe reputare conveniente l&#39;investimento per una produzione in grande scala del carburante/biomassa? Tralasciando tutte le diatribe ambientaliste o pseudo tali..il trasporto inquina..polveri sottili, ecc...il problema è: chi sarebbe interessato a quantitativi di qualche milione di tonnellate all&#39;anno?......Saluti
                                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                  • #26
                                                    La risposta è semplice: tutti sarebbero interessati&#33; Ci guadagano miliardi, figurati se rinunciano&#33;<br><br>-si potrebbe studiare un sistema di caricamento stoccaggio ed inserimento nel focolare &quot;mirato&quot;, quindi nessun problema di crash dei componenti (ti faccio un esempio: in un sistema con sili, elevatori a tazze e coclee per uso di lolla di riso decidi di caricare cippato: il cippato lo caricano sui camion che te lo portano con le ruspe. E ben nascosti all&#39;interno del cippato ci sono rami interi, pietre raccolte dalla ruspa, cortecce lunghe etc. QUando decidi di inviarlo in caldaia, i rami si piantano negli elevatori e spaccano le tazze, le cinghie e gli alberi, le cortecce si avvolgono sulle coclee e le bloccano, e le pietre da due chili avanzano nelle coclee fino ai cuscinetti di supporto, ci si piantano e li rompono. E&#39; successo decine di volte, a noi: non ti parlo nemmeno, dei costi di riparazione)<br><br>-l&#39;abbondanza di materiale ne terrebbe bassi i prezzi.<br><br>-l&#39;omogeneit&agrave; del materiale permette di tenere sotto controllo le emissioni gassose, creando meno problemi alla popolazione<br><br>-sempre per l&#39;omogeit&agrave; del materiale, si potrebbe ottimizzare il complesso focolare-generatore di vapore che potrebbe essere di dimensioni più piccole; idem, se la disponibilit&agrave; è buona, si possono fare sili più piccoli, non c&#39;è bisogno di avere una settimana di autonomia se il combustibile lo prendi in loco.<br><br>Però... 4500 kcal e 10&#37; di umidit&agrave;... non sei un po&#39; ottimista?<br>C&#39;è anche poi il solito problema: vista la disponibilit&agrave;, gli investitori costruirebbero abbastanza centrali da esaurirla e far arrivare i prezzi alle stelle.... e poi sarebbero costretti abruciare di tutto, come è capitato a noi.<br><br>Inoltre, non credo ci sarebbe alcun effetto sulle tariffe elettriche al cliente finale.

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                                                    • #27
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                                                      • #28
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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            Se vogliamo esagerare la paglia di riso sviluppa 18 Mj/kg con quantitativi di silice importanti,... io penso e spero di sapere di cosa parlo. Poi &quot;abbondanza=prezzi bassi&quot; oppure &quot;disponibilit&agrave;+esaurimento=prezzi alle stelle&quot;, lì è ancora tutto da vedere perchè lo deciderebbe chi ha la biomassa nelle mani di cui confermo le rese con dati di laboratorio universitario. Disponibilit&agrave; tra 2 e 7 milioni di tonnellate annue, tutto sta a vedere chi sia interessato a cacciare dei soldini d&#39;investimento iniziale per la trasformazione/lavorazione &quot;in loco&quot;.....per il momento ho solo &quot;intenti&quot; firmati da chi ha la biomassa, attendo suggerimenti e/o proposte anche per syngas, biometanolo, biobutanolo, ecc...ecc..<br>
                                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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