Coibentazione - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Coibentazione

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Coibentazione

    Cari amici,<br><br>l&#39;argomento a riguardo suscita accese discussioni con i miei amici circa la sua reale efficacia ed importanza. L&#39;effetto cioè di ritardo nella perdita di calore dovuto alla capacit&agrave; termica dell&#39;isolante. Esso è anche riconducibile al semplice spessore del muro.<br><br>Il problema è quindi muri grossi e isolanti sottili, o muri normali e grossi isolanti ?<br><br>E ancora, isolanti a bassa capacit&agrave; termica, i.e. polistirolo, ho elevata capacit&agrave; termica (i.e. fibre di legno, cellulosa, etc..)<br><br>Il mio parere è il seguente:<br><br>1) per la coibentazione invernale, la capacit&agrave; termica è ininfluente.<br>2) per il raffrescamento estivo può avere effetto a patto sia di spessore opportuno.<br><br>Vediamo di approfondire:<br><br>Con riferimento le regioni del NORD a clima invernale ben definito.<br>1) la temperatura media risulta sempre inferiore ad una temperatura abitativa interna desiderata di 20°.<br><br>In questo caso, qualunque sia la capacit&agrave; termica del materiale coibentante, essa risulta ininfluente rispetto al risparmio energetico. Esso è influenzato dalla sola conducibilit&agrave; termica lambda.<br><br>La capacit&agrave; gioca solo sulla dinamica della variazione di temperatura e quindi sul tempo di riscaldamento. Più elevata è la capacit&agrave; termica e più difficilmente perdo calore ma allo stesso modo più lentamente riscaldo la stanza e maggiori sono i consumi poichè spesi anche per &#39;caricare&#39; la capacit&agrave; termica.<br><br>2) Nel caso dell&#39;estate, invece, la temperatura è a cavallo di quella abitativa ideale, e quindi giocando sulle capacit&agrave; termiche del materiale posso realizzare variazioni di temperatura in intervalli ragionevoli (i.e. 17-23) riducendo i consumi per condizionamento. Nelle ore notturne quando all&#39;esterno la temperatura scende sotto valori tollerabili (i.e.&lt; 17°), trasferisco all&#39;interno il caldo guadagnato di giorno.<br><br>Questa situazione è ben rappresentata dai locali tipici della Val Chiavenna, i crotti, spesso in grotte o semigrotte che presentano anche in estate temperature proibiteve sotto i 20° .<br>Gli spessori di muro necessari per creare tale effetto sono però superiori al metro.&#33;&#33;&#33;<br><br>Sono quindi scettico quando sento che per certi materiali isolanti vengono sottolineate come panacea di coibentazione le elevate capacit&agrave; termiche.<br><br>Io ho fatto un ragionamento e qualche calcolo teorico a conferma di questi ragionamenti, tuttavia gradirei un contradditorio con coloro che hanno avuto esperienze pratiche che testimoniano il contrario o, anche parzialmente, mi smentiscano.<br><br>Saluti<br><br>Andrea

  • #2
    Caro Andrea,<br>sia d&#39;estate che d&#39;inverno, e con qualsiasi tipo di materiale e spessore, una elevata capacita&#39; termica serve a integrare nel tempo le variazioni di temperatura brusche. Esempio, in inverno apri le finestre per cambiare l&#39;aria. Quando le richiudi, per avere una temperatura gradevole devi:<br>- chiederla al sistema di riscaldamento oppure<br>- chiederla al serbatoio di calore costituito dalle pareti ad alta inerzia.<br><br>E chiaro che se hai una casa in montagna con pareti ad alta inerzia e ci vai nei week-end, o usi un cronotermostato GSM per accendere l&#39;impianto il giorno prima o isoli termicamente in modo da abbassare l&#39;inerzia. Allo stesso modo, prima di andare via puoi spegnere il riscaldamento in anticipo se l&#39;inerzia e alta.<br><br>Non dimentichiamo che nel bilancio termico incide anche l&#39;emissivita&#39; infrarossa, spesso dimenticata.<br>Semplificando, il colore nero opaco ha la massima assorbenza/emissivita&#39; IR, mentre uno specchio presenta i valori minimi. Ora, se si volesse fare del risparmio energetico serio anche negli edifici ad alta efficienza energetica, bisognerebbe avere un tetto con due superfici da scambiare giornalmente:<br>- rivestimento nero per il giorno soleggiato invernale e per le notti estive<br>- rivestimento a specchio per la notte invernale e per il giorno estivo.<br>L&#39;ho proposto ad un ente statale per l&#39;innovazione, dicono che se l&#39;idea non viene da una universita&#39; non puo&#39; essere presa in considerazione.<br><br>Ciao<br>Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
    -------------------------------------------------------------------
    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
    -------------------------------------------------------------------
    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

    Commenta


    • #3
      Ancora non ho un esperienza sull&#39;isolamento..infatti sto cercando qualcuno che abbia gi&agrave; sperimentato...cmq le persone a cui ho chiesto informazioni mi hanno detto che una coibentazione interna ,anche con dei parati in sughero di 3mm, può rendere la casa riscaldabile/raffraddabile + velocemente(a parit&agrave; di infissi e del resto)..inoltre se qualke parete( in pietra napoletana..) è esposta al nord il beneficio è moooolto grosso...l&#39;unico problema sembra l&#39;umidit&agrave; che viene cmq ridotta dalla coibendazione interna...ma non come viene ridotta dalla caib. esterna...inoltre con la coibendazione esterna una volta riscaldato l&#39;ambienta resta caldo per + tempo....invece cn la sola coibendazione interna si raffredda + velocemente...riassumendo entrambe le coibendazioni apportano miglioramenti... ora il dubbio che mi è sorto(oltre al fatto che nn so se questi concetti sono giusti..) è che l&#39;umidit&agrave; potrebbe danneggiare i parati col passare del tempo...<br><br><span class="edit">Edited by lucix3d - 2/1/2007, 23:26</span>

      Commenta


      • #4
        Mario,<br><br>ok per le variazioni brusche in caso di apertura delle finestre, ma mi sembra un guadagno molto marginale. Inoltre nelle case a basso consumo l&#39;orientamento è di non aprirle.<br><br>Sono d&#39;accordo sul fenomeno dell&#39;irraggiamento. La parete che mantiene una temperatura più uniforme e senza sbalzi garantisce un benessere migliore.<br><br>A parte il caso che hai citato non vedo effetti sul risparmio energetico invernale. L&#39;esempio della casa in montagna è chiaro. Fermi prima il riscaldamento ma devi farlo partire prima per godere di un pò di calore. Alla fine chi comanda in questo regime termico sul risparmio è sempre la conducibilit&agrave; termica.<br><br>Nel caso estivo l&#39;influenza sul risparmio la vedo più ragionevole a patto che si utilizzino spessori tali da determinare un cosidetto ritardo di fase dell&#39;ordine di qualche mese, non ore. Di qui gli spessori di cui parlavo.<br><br>Andrea

        Commenta


        • #5
          lucix3d,<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">le persone a cui ho chiesto informazioni mi hanno detto che una coibentazione interna ,anche con dei parati in sughero di 3mm, può rendere la casa riscaldabile/raffraddabile + velocemente(a parit&agrave; di infissi e del resto).</div></div><br>Vero, confermo.<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">inoltre con la coibendazione esterna una volta riscaldato l&#39;ambienta resta caldo per + tempo....invece cn la sola coibendazione interna si raffredda + velocemente.</div></div><br>Mansoldo,<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">nelle case a basso consumo l&#39;orientamento è di non aprirle.</div></div><br>E cosa respiri? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1f9a457925fdec4c376918715ab4b0d4.gif" alt=""><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Nel caso estivo l&#39;influenza sul risparmio la vedo più ragionevole a patto che si utilizzino spessori tali da determinare un cosidetto ritardo di fase dell&#39;ordine di qualche mese, non ore.</div></div><br>Per avere un ritardo di qualche settimana non bastano neanche delle pietre come quelle di un nuraghe.<br>Ritardare di mesi non si puo&#39;, non esiste un materiale che abbia una elevatissima capacita&#39; termica, l&#39;acqua e&#39; il materiale migliore.<br><br>Ciao<br>Mario<br><br>
          Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
          -------------------------------------------------------------------
          Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
          -------------------------------------------------------------------
          L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
          Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
          ------------------------------------------------

          Commenta


          • #6
            E&#39; roba da tedeschi ma l&#39;areazione della casa avviene tramite un condotto che passando sotto terra immette nella casa aria pre-riscaldata dal calore del terreno appunto.<br><br>Be non esageriamo, un muro di un paio di metri porta gi&agrave; un ritardo di quasi un mese. I crotti valtellinesi coprono la stagione estiva. Ma se non si trasferisce il calore estivo significativamente dentro i mesi invernali ed il fresco invernale viceversa mi sembra che le influenze sul risparmio siano insignificanti.<br><br>Si modifica solo l&#39;instante in cui si deve accendere il riscaldamento o il condizionatore.<br>Accendo di notte per avere i muri caldi/o freschi di giorno.<br><br>Sul benessere, ripeto, sono invece d&#39;accordo.<br><br>Andrea

            Commenta


            • #7
              Beh, insignificanti non direi... se isoli bene puoi praticamente annullare le perdite, se non lo fai, d&#39;inverno scaldi anche la parte esterna del muro e forse anche il cortile.....<br>La capacit&agrave; termica massica serve invece da accumulatore breve (se fosse troppa la massa, si ricadrebbe nel problema dei pavimenti radianti) e quindi da ammortizzatore per picchi e buche del riscaldamento, per linearizzare la temperatura ambiente.<br>L&#39;accumulo è un&#39;altra cosa.... del resto chi ha i muri sottili lo sa bene, quale sia il brutto effetto dell&#39;accumulo diurno: quello di avere caldo per tutta la notte anche se fuori c&#39;è la&#39;ria fresca della sera.<br>L&#39;ideale è avere quasi sempre la stessa temperatura, diciamo circa 22 gradi d&#39;inverno e 24-25 in estate.

              Commenta


              • #8
                Paolo,<br><br>si parla di capacit&agrave; termica e l&#39;effetto sul risparmio energetico.<br><br>E&#39; chiaro che se isolo è meglio che se non lo faccio, ma secondo me isolare con un materiale a capacit&agrave; termica elevata rispetto ad uno con capacit&agrave; termica nulla, non cambia sul risparmio energetico, se entrambi hanno la stessa conducibilit&agrave; termica, a meno che non si realizzino spessori tali da dare &#39;inerzie mensili&#39; con il materiale a capacit&agrave; termica elevata.<br><br>Sul benessere ottenuto sono d&#39;accordo perchè come anche tu affermi si smussano le variazioni di temmperatura interne se la capcit&agrave; termica è elevata.<br><br>Ma secondo me, spessori limitati costringono solo a modificare i tempi di accensione giornaliera di riscaldamento o condizionamento, senza reale beneficio sul consumo di energia.<br><br>Andrea

                Commenta


                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (mansoldo @ 3/1/2007, 16:16)</div><div id="quote" align="left">E&#39; roba da tedeschi ma l&#39;areazione della casa avviene tramite un condotto che passando sotto terra immette nella casa aria pre-riscaldata dal calore del terreno appunto.</div></div><br>Roba da tedeschi?<br>Io da buon sardo, ho imparato dai nuragici.<br>Sono anni che progetto vespai aerati per preriscaldare l&#39;aria di alimentazione per boiler a termopompa, la chiamo &quot;aria geotermica&quot;:<br><br><a href="http://www.evanet.it/casa_attiva/" target="_blank">http://www.evanet.it/casa_attiva/</a><br><br>D&#39;estate uso l&#39;aria pre-raffrescata, a cui la pompa di calore aria-acqua abbassa ulteriormente la temperatura per il raffreddamento degli ambienti.<br><br>Un saluto.............. dal nuraghe&#33;&#33;
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                  Commenta


                  • #10
                    Per coloro che sono interessati al risparmio energetico, articolo un pò lungo, allego il link:<br><br><a href="http://www.polimerica.it/modules.php?name=Content&amp;pa=showpage&amp;pid=1 44" target="_blank">http://www.polimerica.it/modules.php?name=...howpage&pid=144</a><br><br>

                    Commenta


                    • #11
                      faccio un esempio (forse un po&#39; forzato ma credo renda l&#39;idea) riguardo l&#39;utilit&agrave; dell&#39;inerzia termica:<br><br>l&#39;inerzia termica di un elemento edilizio è un accumulo di energia paragonabile (con tutti i se e i ma del caso) ad un autoclave (una &quot;cisterna&quot; in pressione per mandare l&#39;acqua ai piani alti degli edifici)<br><br>l&#39;autoclave viene messo in pressione da pompe. Quindi la domanda potrebbe essere: perchè non farne a meno e non pompare direttamente l&#39;acqua ai piani quando serve?<br><br>serve l&#39;autoclave perchè la richiesta di consumo è molto variabile e obbligherebbe la pompa a un numero elevatissimo di spunti, oltre che a lavorare in condizioni eccessivamente variabili di carico (ora servono 0,5 l/s, tra un attimo 10). Morale: senza autoclave (oltre al fatto che la pompa si brucerebbe abbastanza velocemente) aprendo il rubinetto ci sarebbe il rischio che l&#39;acqua esca troppo bruscamente, o troppo lentamente o non esca proprio. L&#39;autoclave aiuta ad una distribuzione costante ed inoltre, facendo lavorare la pompa sempre in condizioni ideali, è un sistema ad efficienza migliore<br><br>torniamo all&#39;inerzia termica. Lo stesso (in qualche modo) si può dire per l&#39;accumulo energetico degli edifici: permette la riduzione di salti di temperatura (da una parte creerebbero disconfort, dall&#39;altra obbligherebbero l&#39;impianto a fare salti mortali per regolarsi).<br>C&#39;è un altro fatto: in base a una serie di elementi (zona climatica, gradi giorno,....) un po&#39; da tecnici, gli impianti di riscaldamento DEVONO restare spenti per una serie di ore notturne.<br>Il tempo di ritardo con cui la struttura si lascia attraversare dal calore (in funzione della sua capacit&agrave; termica) permette di cedere all&#39;ambiente interno il calore proprio nelle ore in cui il riscaldamento è spento.<br><br>

                      Commenta


                      • #12
                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (marco piana @ 7/3/2007, 21:07)</div><div id="quote" align="left">C&#39;è un altro fatto: in base a una serie di elementi (zona climatica, gradi giorno,....) un po&#39; da tecnici, gli impianti di riscaldamento DEVONO restare spenti per una serie di ore notturne.<br><br>Il tempo di ritardo con cui la struttura si lascia attraversare dal calore (in funzione della sua capacit&agrave; termica) permette di cedere all&#39;ambiente interno il calore proprio nelle ore in cui il riscaldamento è spento.</div></div><br>Non tutti gli impianti di riscaldamento <b>DEVONO</b> restare spenti per una serie di ore notturne.<br><br>Con tutta sincerit&agrave; dimmi se conosci questo articolo di legge:<br>L&#39;art. 9 comma 6 lettera c) della legge 412/93 prevede:<br><br>Le disposizioni di cui ai commi 2 e 4 ( limitazioni negli orari di accensione n.d.r.) non si applicano, limitatamente alla sola durata giornaliera di attivazione degli impianti termici per il riscaldamento degli edifici, nei seguenti casi:<br><br>a) omissis;<br>b) omissis;<br>c) impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento di tipo a pannelli radianti incassati nell&#39;opera muraria;<br><br>Comunque non preoccuparti più di tanto, in qualche convegno ho fatto cadere dalle sedie qualche tecnico (leggasi ingegneri con anni di progettazione termotecnica) che non conoscevano questo articolo.<br><br>Grazie proprio a questa possibilit&agrave; ed all&#39;elevata inerzia termica del sistema di riscaldamento a pavimento, che mi permette di smorzare i picchi di richiesta termica dovuti ad abbassamento repentino della temperatura esterna, dove posso diminuisco, fino a dimezzarla, la potenza termica d&#39;impianto.<br>Un saluto
                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                        Commenta


                        • #13
                          Per me la soluzione migliore è cappotto esterno e riscaldamento radiante....e renderla il più possibile una casa passiva....effetto serra buon orientamento rispetto a sud ecc...e non è di certo una cosa inutile, anche perchè esistono gi&agrave; da molto tempo case che consumano 1 /10 rispetto a quelle normali. E il prezzo non sempre è elevato.

                          Commenta


                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">Con tutta sincerit&agrave; dimmi se conosci questo articolo di legge</div></div><br>bho.... non so che utilita&#39; possa avere per il forum la tua domanda.... ma dando per scontato che per qualche strano motivo a me non intuibile possa arricchire gli altri utenti, mi sembra giusto risponderti:<br>si, lo conosco<br><br>Sappiamo che non tutti gli impianti devono restare spenti. Dipende da tante cose, l&#39;articolo che citi ha parecchi commi. Inoltre la zona con clima piu&#39; severo non ha limitazioni. E comunque le altre zone possono verire eccezionalmente &quot;liberate&quot; da queste imposizioni quando il sindaco lo ritiene necessario.<br><br>Con tutte le eccezioni del caso, la maggior parte degli impianti di riscaldamento in italia sono soggetti a limitazioni sull&#39;orario di funzionamento. Tutto qui.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">Comunque non preoccuparti più di tanto</div></div><br>Non c&#39;e&#39; problema. Mi sento sereno.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">Per me la soluzione migliore è cappotto esterno e riscaldamento radiante....e renderla il più possibile una casa passiva....effetto serra buon orientamento rispetto a sud ecc...</div></div><br>Il cappotto esterno ha una serie di vantaggi tra cui l&#39;aumento dell&#39;inerzia della parete (perche&#39; la massa e&#39; tutta &quot;al caldo&quot;, all&#39;interno del cappottino).<br><br>orientamento e effetto serra, progettato tenendo conto del suo funzionamento estivo (per evitare che dotting mi faccia altre domande sulla mia conoscenza: lo so che ci sono un&#39;infinitA&#39; di metodi perche d&#39;estate non comporta nessun problema, ma questi metodi vanno appunto pensati ed applicati) sono un ottimo apporto di energia gratuita.<br><br>Con la certificazione energetica degli edifici (adesso e&#39; gia&#39; obbligatoria per nuove costruzioni e alcune ritrutturazioni e a breve lo sara&#39; per tutti gli edifici in vendita) credo le cose miglioreranno parecchio. Sono fiducioso. Ci vorranno alcuni anni ma poi gli edifici di classe alta avranno una migliore risposta da parte del mercato.<br><br>

                            Commenta


                            • #15
                              Io ho una domanda da vero profano a proposito di classe energetica, tra l&#39;ignorante e il provocatore:<br>Casa dei miei genitori si estende su due livelli per complessivi 150mq circa.<br>I consumi annuali di gas metano, aumentati negli ultimi due anni per una maggior presenza in casa, si attestano sui 1100 mc, che includono ACS e cucina, mentre quelli elettrici intorno a 3000 kwh, che includono un po&#39; di raffrescamento estivo.<br><br>Approssimando un po&#39; l&#39;energia dispersa in ambiente durante l&#39;anno ammonta a 4100 kwh.<br>4100 / 150 significa 27,3kwh / (metroquadro*anno).<br><br>Significa che la casa è in Classe A o che gli abitanti non soffrono freddo e caldo?<br><br>A breve conto di far applicare un consistente cappotto esterno di isolamento.<br>Considerando che i succitati 4100kwh annui equivalgono a 1150 euro annui, si può dire che questo cappotto dal punto di vista puramente economico sar&agrave; un investimento errato? (beninteso che il comfort ne risentir&agrave; indubbiamente).<br><br>Queste riflessioni stanno portando a riconsiderare interventi come la sostituzione degli infissi (che ho quasi deciso di porre tra gli interventi da non realizzare) e altri interventi che potrebbero diventare marginali.<br><br>Voi cosa ne pensate?<br>Saluti.<br>Simone.<br>

                              Commenta


                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (torpedine @ 12/3/2007, 19:11)</div><div id="quote" align="left">I consumi annuali di gas metano, aumentati negli ultimi due anni per una maggior presenza in casa, si attestano sui 1100 mc, che includono ACS e cucina, mentre quelli elettrici intorno a 3000 kwh, che includono un po&#39; di raffrescamento estivo.<br><br>Approssimando un po&#39; l&#39;energia dispersa in ambiente durante l&#39;anno ammonta a 4100 kwh.<br>4100 / 150 significa 27,3kwh / (metroquadro*anno).<br><br>Voi cosa ne pensate?</div></div><br>Che hai toppato.<br>1100 mc di metano producono circa 8000 kWh, vedi la mia tabella:<br><a href="http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/Tabella_confronto.xls" target="_blank">http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls</a><br><br>Coibenta, coibenta.
                                Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                                Commenta


                                • #17
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 12/3/2007, 19:59)</div><div id="quote" align="left">Che hai toppato.<br>1100 mc di metano producono circa 8000 kWh, vedi la mia tabella:<br><a href="http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/Tabella_confronto.xls" target="_blank">http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls</a><br><br>Coibenta, coibenta.</div></div><br>Ahahah..... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/348b9842322074ea02c43350ec7a43b7.gif" alt=":P"><br>Vero. Che figuraccia.<br><br>Rimane solo da considerare l&#39;aspetto economico, inteso come rientro economico dell&#39;investimento molto lungo..<br><br>Grazie per l&#39;osservazione.<br>Simone.<br><br>P.s.: comunque rifacendo il calcolo con lo stesso sistema (credo errato) verrebbero 73 kw a mq*anno, ovvero classe C e ben al di sotto dei dettami della legge 10/91. Non sarebbe male per una casa del 1975.<br><br>Vista l&#39;ora,<br>Buon appetito&#33;<br><br><span class="edit">Edited by torpedine - 12/3/2007, 20:14</span>

                                  Commenta


                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (torpedine @ 12/3/2007, 19:11)</div><div id="quote" align="left">Significa che la casa è in Classe A o che gli abitanti non soffrono freddo e caldo?</div></div><br>a me risulta<br><br>1 Nmc metano = 8300 kcal (+ - ) = 9,65 kWh<br><br>1100 mc ==> 10600 kWh<br><br>10600/150 = 70 kWh / mq anno<br><br>in ogni caso il dato necessario alla determinazione della classe (per quanto concerne la certificazione ad oggi) si riferisce alla climatizzazione invernale e alla produzione di acqua calda. Esso andrebbe calcolato secondo un modello che non deve tenere conto di alcune scelte degli utilizzatori, anche perche&#39; altrimenti sarebbe troppo inattendibile: il fatto che voi consumiate 1100 mc/anno di metano e&#39; un parametro indicativo, ma dipende dalle vostre abitudini di vita (per esempio io da quando ero bambino non ho mai avuto le camere da letto scaldate, ma il calcolo si deve riferire ad un utilizzo &quot;medio&quot;, quindi tutte le stanze a 20 gradi per tutto l&#39;inverno)<br><br>nel calcolo non va inserita la energia elettrica consumata (salvo nel caso di presenza di pompa di calore)

                                    Commenta


                                    • #19
                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (marco piana @ 12/3/2007, 20:12)</div><div id="quote" align="left">il calcolo si deve riferire ad un utilizzo &quot;medio&quot;, quindi tutte le stanze a 20 gradi per tutto l&#39;inverno)<br><br>nel calcolo non va inserita la energia elettrica consumata (salvo nel caso di presenza di pompa di calore)</div></div><br>Capito.<br><br>Grazie&#33;

                                      Commenta


                                      • #20
                                        torpedine<br><br>oggi pesci a nastro, io le mie cinque spigole le ho gi&agrave; pescate stamattina.<br><br>Marco piana<br>devi pur considerare un certo rendimento della caldaia, siccome quella di torpedine è datata ho considerato il valore di 80&#37; della mia tabella.<br> saluti
                                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 12/3/2007, 20:54)</div><div id="quote" align="left">oggi pesci a nastro, io le mie cinque spigole le ho gi&agrave; pescate stamattina.</div></div><br>Salute&#33;<br><br>Io ho scansato il polpo, ma mi sono rifatto con sospiri papassine e mustaccioli <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8208381cbc4478cc844aa93012f7eb14.gif" alt=""><br><br>

                                          Commenta


                                          • #22
                                            mmm... io ho pensato questo:<br><br>l&#39;indice di prestazione energetica dovrebbe stimare il consumo effettivo di energia primaria consumata. Nel nostro (suo a dire il vero <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4d23bba014775c048a75c6f5fc722952.gif" alt=""> ) caso il consumo energetico effettivo e&#39; quello dato dai mc di metano.<br><br>Il rendimento lo usiamo nei casi opposti, quando calcoliamo l&#39;enegia necessaria a scaldare la casa e quella la aumentiamo di una certa percentuale per stimare il consumo effettivo di metano, ma qui il consumo effettivo era un dato di partenza.<br><br>dici che funziona come ragionamento?

                                            Commenta

                                            Attendi un attimo...
                                            X