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MAGNET MOTOR FREE ENERGY - cosa ne pensate ?

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  • MAGNET MOTOR FREE ENERGY - cosa ne pensate ?

    Ciao a tutti e complimenti per il sito.
    In rete ho trovato questo video: http://video.google.it/videoplay?docid=2703180506289064827
    Vorrei cercare di replicarlo ma al momento ho solo questo video.
    Che ne pensate ? funziona oppure è una bufala ?

  • #2
    ciao e benvenuto.
    quel motore compare in molte discussioni in questo forum.
    in una di queste ho risposto così:
    CITAZIONE
    se ti riferisci al post di matteom:
    i fili attaccati all'albero centrale in realtà provengono da un piccolo generatore elettrico per misurare l'energia generata.
    i fili nell'ultimo magnete (in realtà è un elettromagnete che serve per far superare il punto di stallo al rotore) (energia consumata).

    penso che la speranza del costruttore fosse di collegare il generatore all'elettromagnete tramite apposita circuiteria (condensatori e interruttore reed) per chiudere il ciclo ... purtroppo non funziona. <img src="> (c'era da aspettarselo però)

    funziona se gli dai corrente ... come qualsiasi motore elettrico.

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    • #3
      Quello è il classico motore fatto da chi fisica l'ha studiata al CEPU.
      Nel seguente link (purtroppo l'ho aperto io, chiedo scusa per l'autorecensione) si dimostra come la fantomatica overunity non si altro che il frutto di un errore da 4 in fisica ! in pratica il tizio ha confrontato Watt e Jolue

      http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=2676156

      Al di la dell'overunity l'idea resta comunque interessante. Un tizio giapponese di nome Minato ha provato a commercializzare ventilatori che funziono sullo stesso principio ma credo con scarso successo. Avere bassi consumi (1/5 del normale diceva lui) spesso non è sufficiente a compensare l'alto costo dell'oggetto. E la legge del mercato: tutto deve costare poco.

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      • #4
        Anche questa configurazione potrebbe essere interessante:

        http://www.youtube.com/watch?v=kCr3lOhMJCghttp://www.youtube.com/watch?v=kCr3lOhMJCg

        e dovrebbe anche essere abbastanza semplice da realizzare... ma c'è sempre il solito problema dell'allontanamento del magnete attrattore dalla ruota senza apporto esterno di energia.

        Saluti.

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        • #5
          chiedo scusa se dico la mia stronzata ma sono ignorante.
          se quella ruota con i magneti fosse pesante e avesse un sistemino che a ogni giro allontana il magnete, se gli si da una spinta, il peso ruotando per inerzia deve muovere il magnete facendolo funzionare?
          ospedale bevete bene fratelli

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          • #6
            Visto che siamo in tema di motori magnetici qualcuno ha provato di replicare questo:

            http://www.youtube.com/watch?v=yID01RjBzDE


            Saluti

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            • #7
              Buongiorno a tutti.

              Sono nuovo del forum e delle relative questioni, quindi perdonatemi se farò affermazioni banali o già discuesse in altri tred (che per altro ho letto con attenzione).

              Ragionavo sulle problematiche di realizzazione dei motori magnetici ed in particolare sull'affermazione che la forza magnetica è CONSERVATIVA.

              Ho sviluppato un modello matematico di un sistema meccanico (che non sono in grado di realizzare perchè non ho adeguati utensili) e dai miei conti è emerso che la forza magnetica è CONSERVATIVA solo per il semplice fatto che tutte le configurazioni dei motori magnetici prevedono il passaggio da un magnete ad un altro e in questo passaggio, prima di ricevere una spinta positiva, viene ricevuta una spinta repulsiva uguale e contraria.

              Per questo, il motore gira fino a quando l'energia cinetica immagazzinata dal volano (anche se non concretamente visibile), prodotta dalla spinta esterna iniziale, non ha esaurito la sua inerzia.

              Ma se, mediante una opportuna configurazione, vi fosse una sbilanciamento delle due forze, ovvero la spinta fosse maggiore della repulsione, allora il volano sarebbe riattivato ad ogni passaggio di magnete e potrebbe esserci energia in eccessio da utilizzre.

              Se mi confermate questa teoria, provo ad illustrarvi il sistema meccanico ideato. Se la teroria non sta in piedi per vari motivi, beh... butto tutto.

              Grazie, SDV


              PS: ovviamente l'atrito è uno degli elementi critici, ma con un adeguato numero di magneti di forza repulsiva elelava e l'utilizzo di supporti ad atrito limitato, credo che l'energia residua sarebbe comunque sufficiente a far routare il motore.

              Edited by sdv - 9/5/2007, 18:16

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              • #8
                Buon pomeriggio sdv,

                Ti chiedo gentilmente, se puoi spiegarti meglio, magari con qualche schema o disegno.

                Io tempo fà, credo di aver ottenuto i tuoi stessi risultati, sulla carta, ma di fatto quando ho realizzato il progetto, la macchina non ha funzionato.
                Nel mio progetto, per evitare che i magneti trovassero una posizione di equilibrio, ho adottato lo stratagemma di usare un mumero di magneti "pari" sullo statore e un numero di magneti "dispari" sul rotore, non soddisfatto di ciò ho realizzato 2 ruote di questo genere accoppiandole sull'asse e mantenendole leggermente sfasate fra loro di pochi gradi.
                Mi ripeto, sul modello schematizzato sulla carta, sembrava funzionare, mentre nella pratica no.

                Saluti.
                Carlo-emc2

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                • #9
                  Se la mia teoria è corretta, il numero di magneti che hai messo intorno alla tua ruota è assolutamente ininfluente: il fatto metterli dispari riduce ma non elimina il problema che ogni magnete riceve una spinta repulsiva negativa uguale a quella positiva.

                  E' esattamente come una sfera che deve supurare un dosso. Prima riceve una forza che la rallenta poi una che l'accellera.

                  Le forze sono identiche ed il fatto che metti in sequenza una serie di sfere o di magneti non cambia il destino di ogni singolo elemento.

                  Di seguto trovi un immagine che rappresenta il movimento di un magnete ruotante intorno ad un asse. La serie da considerare è la C (colore rosa)

                  In concomitanza dei lobi "bassi", o meglio tra due lobi "alti", dovrebbero essere piazzati i magneti fissi orientati con N-S in modo tangente alla cronferenza che idealmente contiene il rotore.

                  Anche i magneti rotanti sono orienti in modo tangente. Dato che im movimento è vincolato (la distanza dal centro della circoferenza è vincolata dalla posizione angolare), i poli N-N si troverranno più vicini dei poli S-S, causando una differenza di spinta.

                  Sempre che non ci sia una falla nella teoria.

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                  • #10
                    Scusami sdv, ma non mi è stato molto chiaro lo schema che hai disegnato, comunque se non vado errato, utilizzi un numero pari di magneti sia sullo statore che sul rotore e questo mi porta a pensare che in una certa posizione si crei comunque uno stato di equilibrio magnetico che fermerebbe la rotazione.
                    Nello studio che avevo fatto io, ero arrivato al risultato che posizionando tutti i magneti dello statore con il polo nord rivolto verso il rotore e di conseguenza posizionando sul rotore tutti i magneti con il polo nord rivolto verso lo statore, mettendone un numero dispari sul rotore uno pari sullo statore, vi sarebbe stato sempre un magnete che per trovare la posizione di equilibrio dovesse spostarsi di un pò, mettendo di conseguenza uno della serie che era in posizione di equilibrio perfettamente centrale in posizione sbilanciata e quindi soggetto ad una forza repulsiva ...ecc.ecc...
                    Attenzione, quando dico numero dispari intendo dire uno in più, solo uno.
                    Se vuoi puoi provare sulla carta (forse e proprio lì che ho commesso l'errore fatale), disegna due cerchi uno leggermente più grande del primo, poi aiutandoti con un goniometro di precisione, disegna delle lineette sulle due circonferenze, sulla più piccola ne disegnerai 25 su quella più grande 24, poi ritaglia il foglio in modo da avere un cerchio al centro, come se fosse un rotore e il buco che rimane sarebbe lo statore. Dividi le distanze che ci sono sulle due circonferenze per 10, cioè disegna 9 lineette per ogni spazio e quindi gli darai un valore di 1. A questo punto fai ruotare quella interna e fissala in una posizione qualsiasi e verifica la posizione di ogni singola linea principale e comincia a segnare sul bordo un valore (positivo se spinge e negativo se respinge), vedrai che negli opposti delle circonferenze avrai valori uguali di numeri positivi e negativi che di conseguenza si annullano, ma........ ne resterà sempre uno con un valore positivo. Questo accadrà sempre indipendentemente da come posizioni il rotore, vi sarà sempre un magnete che si troverà in posizione di spinta, proprio perchè su uno dei due cerchi vi è un numero dispari di magneti. Cosa importante, i magneti non dovranno essere perpendicolari al centro del cerchio, ma inclinati di 45°, così facendo si stabilisce il senso di rotazione del rotore e si permette al polo sud di fare la sua debole parte.

                    Spero di essere stato chiaro <img src=">

                    A presto.

                    Carlo-emc2

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                    • #11
                      Sto per scrivere una delle mie celebri frasi che mi rendano "simpaticissimo" sopratutto hai nuovi entrati:
                      "leggi la 5 (ed anche l'ultima) delle mie firme."

                      Purtoppo si, le leggi della fisica ci dicano che impossibile ottenere energia gratis dai magneti permanenti. Sebbene configurazioni più o meno complesse possano sembrare funzionare in realtà non è così. In giro per la rete troverai moltissimi dispositivi a soli magneti "quasi" funzionanti in realtà sono macchine ben costruite che con una pedata iniziale girano molto a lungo ma comunque, presto o tardi si fermano.
                      La soluzione che le leggi della fisica ci consentano, sono quelle di introdurre delle "singolarità": ad esempio se con una magia riesci ad annulare il campo megnetico o il suoeffetto sul metallo, per il tempo che ti è necessario allora la cosa è fattibile. Purtroppo tale "magia" richiede sempre energia, e fino ad adesso nessuno è riuscito a trovare una "magia" che consumasse meno energia di quante ne da il motore.

                      Ciao
                      Docrates

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                      • #12
                        Salve Docrates,
                        bella la risposta ed hai anche perfettamente ragione (almeno fino a quando qualcuno non ti smentir&agrave, ma vedi lo spirito che mi anima e quello della ricerca dell'impossibile, almeno rispetto alle attuali leggi della fisica, dopotutto, se non ci fossero stati quei tipi strani e bislacchi che sono gli sperimentatori del passato, tipo Volta, Faraday, Lenz e non ultimo il grande Tesla, non si sarebbero potute formulare alcune Leggi della Fisica moderna. Per quel che ricordo (gli anni scolastici sono un po oltre che dietro l'angolo) forse, e correggimi se sbaglio, l' unico che è stato capace di formulare teorie senza avere un riscontro pratico è stato Einstain, neanche Newton ha formulato la teoria della gravità alla cieca, gli era caduta una mela sulla capoccia...
                        Come ho già detto qualche post fà, sono convinto, propabilmente a torto, che alcune Leggi della fisica, siano state scritte per dare una spiegazione ad alcuni fenomeni i quali comunque sono stati scoperti con la sperimentazione e senza una precisa teoria di base, quasi a caso. Ci insegna questo anche la scoperta dei raggi X, che avvenne per caso. Quindi da questo mio e personale punto di vista, insistendo nella sperimentazione dell'impossibile, forse prima o poi ne uscirà qualcosa di nuovo che permetterà di correggere quelle su citate leggi. Anche quì ne ho un esempio storico, -Cristoforo Colombo e la sua bislacca e pericolosa idea che la terra fosse tonda...che assurdità.- e Copernico dove lo mettiamo... ecce ecc...
                        Potremmo parlarne per mesi. L'uomo è imperfetto (io per primo) ed anche le sue creazioni o leggi della fisica, non durano molto nel tempo, l'eterno non è il nostro pane quotidiano, chissà....
                        Comunque, sono convinto che si debba insistere nella ricerca, soprattutto quella che oggi potrebbe sembrare impossibile, ed aiutare chi con tanta buona volontà si prodiga in questa direzione.

                        Comunque, le mie sono fantasie, forse un giorno avranno un riscontro positivo o forse nò, ma sai sognare è l'unica cosa che ci è rimasta senza doverla pagare (mi riferisco alle tasse, parcheggi, immondizia, acqua ...Si paga TUTTO e fra qualche tempo anche l'aria che respiriamo....). :angry:

                        Buona notte e...sogni d'oro. <img src=">

                        Carlo-emc2

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                        • #13
                          Grazie per le risposte.

                          Carlo, purtroppo devo concordare con Docrates sul fatto che le leggi della fisica non depongono a favore del sistema che hai descritto.

                          La dimostrazione del funzionamento dinamico è un po' complessa, ma se lo analizzi in statica ti rendi subito conto che, come tu stesso dici, c'è sempre un solo magnete che spinge. Questo significa che gli altri si neutralizzano a vicenda. Se ne deduce che il sistema funzionerebbe se funzionasse il suo analogo costituito da un solo magente... in grado di far fare un giro completo al rotore. Sppiamo che non va in quanto quando completa il primo giro riceve una repulsione analoga a quella ricevuta per arrivare fino a li.

                          Tuttavia, rilancio ancora la considerazione iniziale che poi è ripresa da Docrates.... se riusciamo a far si che la spinta sia maggirere della repulsione .... deve girare.

                          Il modello matematico che sto definiendo ha ora 5 variabili e garantisce la differenza di spinta. Sto cercando di calcolare l'atrito prodotto e la forza necessaria dei magneti.... non facile... ma dato che l'atrito e la forza dei magneti non sono correlate non c'è motivo perchè non eisista una configurazione funzionante.

                          Vi aggiorno più in la.

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                          • #14
                            Buon giorno sdv,

                            Non sono perfettamente daccordo, è vero quello che dici se analizzi la ruota con un solo magnete, ma se la analizzi, come avevo descritto, con più magneti ma in numero pari da una parte e dispari dall'altra, noterai che un magnete si troverà sempre in posizione di perfetto equilibrio rispetto al suo corrispondente, un equilibrio così perfetto che basterebbe un soffio per spostarlo, e contemporaneamente, noterai un'altro magnete che si trova esattamente un "pelino" più spostato, quel "pelino" che gli conferisce un +1 di forza nella direzione voluta per la rotazione per portarlo in equilibrio, dando quindi all'altro quel soffio necessario a sbilanciarlo e dare un colpetto di rotazione alla ruota e così di seguito.....

                            Se riesci a realizzare mentalmente quello che intendo dire, potresti sviluppare un modello matematico e metterlo alla prova su carta.

                            Concludo che potrei sbagliarmi, dato che il modello da mè realizzato su carta, anche se vi ho messo tutta la buona volontà per disegnarlo nel modo più preciso possibile, potrebbe avermi tratto in inganno.

                            Comunque siamo quì per sperimentare e scambiarci le nostre esperienze, proprio per evitare che altri ripetano i nostri errori, solo così, scartando le ipotesi già testate da altri e rivelatesi errate, potremo fare tutti quanti un passetto in avanti.

                            Comunque, ho abbandonato qualche mese fà questo tipo di ricerca, mi sono indirizzato su un sistema magneti-bobine, per produrre direttamente energia elettrica, in pratica uno sconvolgimento dell'anello di Pacinotti, cercando di trovare un sistema che possa aggirare il problema della reazione che esercita lo statore sul rotore, utilizzando per questo mio progetto le frammentarie esperienze che ci sono pervenute dagli studi di Nikola Tesla fatte sul disco di Faraday.
                            Per ora sto ultimando il primo prototipo, appena avrò risolto gli ultimi problemi meccanici effettuerò il primo test e vedrò se ho imbroccato la strada giusta o nò !

                            saluti - Carlo-emc2-

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                            • #15
                              Il problema principale è che il campo magnetico generato da un magnete permanente è costante relativamente ad un breve arco di tempo. Questo vuol dire che se un magnete attira un oggetto con forza x, una volta attratto sarà necessario spendere x (come minimo) per poterlo allontanare.

                              L'unica soluzione possibile è violare non la legge sui campi conservativi, ma la condizione che rende conservativo il campo stesso.
                              Praticamente si deve poter ottenere un campo variabile con un dispendio di energia minimo (ed anche qui rientra la conservazione).

                              Se ci pensate bene perchè funzionano i motori elettrici? Perchè il campo magnetico generato è variabile. Nel caso di motori magnetici ciò non accade.

                              Sottolineo il fatto che spesso una legge fisica è vista come un "ostacolo" alla realizzazione di un'invenzione rivoluzionaria.

                              Non è cosi' perchè la legge dà indicazione su cosa succede QUANDO VALGONO CERTE CONDIZIONI.
                              La domanda è: Se queste condizioni non valgono cosa succede?

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (Hellblow @ 10/5/2007, 12:12)
                                Il problema principale è che il campo magnetico generato da un magnete permanente è costante relativamente ad un breve arco di tempo. Questo vuol dire che se un magnete attira un oggetto con forza x, una volta attratto sarà necessario spendere x (come minimo) per poterlo allontanare.

                                Buongiorno Hellblow,
                                quello che dici è sacrosantamente vero, nel caso di un numero di magneti pari. Io stesso quando ho visto alcuni prototipi di motori magnetici in movimento, ho sorriso, cercando dove potesse trovarsi nascosta la bobinetta che gli dà il colpetto nascosto per farlo girare e proprio nel cercare di ingrandire le immagini e di elaborarle al computer alla ricerca del trucco che mi sono accorto che non vi era una perfetta sincronia dei magneti dello statore rispetto al rotore.
                                Le immagini non sono mai perfettamente chiare e quindi sono andato a cercare di contare il numero di magneti, cercando di stabilire quale fosse il diametro e la relativa circonferenza dei dischi in modo da poter presupporre il numero di fori dove erano alloggiati i magneti. Risultato... che da una parte sono pari e dall'altra dispari. Solo a questo punto ho cominciato a prendere in considerazione la possibilità di poterne studiare il principio di funzionamento, ben sapendo però (ATTENZIONE) che per farlo funzionare oltre che sulla carta, anche nella realtà, avrei avuto bisogno di un certo numero di cilindri magnetici esattamente uguali in dimensioni ed intensità magnetica (gauss o tesla), che avrei dovuto posizionarli ad una distanza estremamente precisa sulla circonferenza e che una volta inserito il disco rotore all'interno dello statore, i magneti delle due parti si sarebbero dovuti trovare ad una distanza esattamente uguale al micron... altrimenti una piccolissima variazione di questi parametri avrebbe dato come risultato il blocco del movimento, dato che un singolo magnete non ben posizionato o di intensità diversa dagli altri avrebbe fatto trovare a tutta la macchina il suo punto di stabilità.

                                Con questo concludo che se si riuscisse a farlo funzionare in realtà, come realmente funziona sulla carta, potrebbe avere una breve durata, data l'impossibilità che tutti i magneti mantengano nel tempo le stesse caratteristiche e soprattutto (ATTENZIONE) indipendentemente dalla potenza dei magneti utilizzati, la forza di spinta che eserciterebbero sul rotore, sarebbe dovuta alla somma algebrica di tutti i magneti, quindi molto debole, non comunque sufficiente per far girare neanche una dinamo di una bicicletta. Un bel giocattolo insomma. <img src=">
                                Questo di seguito è solo uno dei tanti esempi, che sicuramente tu conosci, non sono riuscito a trovare quello che avevo analizzato, chissà su quale pen-drive e andato a finire !!!


                                image

                                Questa e solo una mia considerazione, non desidero demoralizzare nessuno, anzi sarei felicissimo se qualcuno riuscisse a smentirmi. Non dimentichiamoci che il Reverendo Wright disse : "l'uomo non potrà mai volare, questa è una prerogativa riservata solo agli Angeli" (o pressapoco così, se non ricordo male), peccato che prima di parlare non avesse chiesto consiglio ai propri figli..... <img src="> <img src="> :woot: :lol:

                                Forza con la ricerca, diamoci sotto, che a forza di picchiettare anche il muro più forte dopo un certo lasso di tempo comincia a presentare delle crepe.

                                Buona ricerca a tutti.
                                Carlo-emc2

                                Edited by emc2 - 10/5/2007, 16:09

                                Attached Image

                                Attached Image

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                                • #17
                                  Carlo, tutto chiaro, ma permettimi un ultima elucubrazione....

                                  Se per spostare il magnete in equilibrio basta un soffio, significa che c'è un punto di stallo. Se no il magnete non starebbe li fermo in equilibrio. Giusto ?

                                  Il problema è che la forza che è necessaria per toglierlo dallo stallo, benchè minima, non è sufficiente per far superare ad un altro magnete vincolato la forza repulsiva che si trova ad affrontare.

                                  Quindi lo stallo si riverifica.

                                  Se la forza fornita è maggiore del necessario, lo stallo viene superato, ma solo momentaneamente in quanto le spinte seguenti dei vari magneti che si alternano nelle posizioni di spinta sono sempre inferiori alle repulsioni che i vari magneti in posizione di repulsione si trovano di fronte di volta in volta. Nel giro di poco tempo l'energia cinetica accumulata viene completamente utilizzata e la ruota si ferma nuovamente.

                                  Personalmente non sono preoccupato delle leggi della fisica, ne tanto meno penso che si possano violare ... credo invece che il magnetismo sia un fenomeno che è stato studiato in modo non approfondito e quindi possano esistere configurazioni e situazioni che possono portare a vantaggi inaspettati. Ad esempio recenti studi sembrano dimostrare in modo sperimentale la presenza di monopoli (vedi la levitazione dei supermagneti a bassa temperatura). Sarebbe bello poter disporre una barra magnetica con un solo polo, che spinge ma non respinge !!!!

                                  Tornando ai mie calcoli, devo parzialmente correggere l'affermazione che ho fatto che non c'è relazione tra forza di repulsione attrito in una data configurazione .... in realtà, se si vuole sfruttare la forza repulsiva del magnete occorre "spingere" un secondo magnete il più vicino possibile (la forza repulsiva si riduce con il quadrato della distanza tra i due poli). L'idea di è produrre un movimento del magnete perpendicolare al campo, quindi la forza di repulsione nel senso del movimento è molto inferiore alla forza di repulsione tra i magneti. Questa forza, in una fase precedente alla fase di spinta, provoca attrito tra rotore e statore... quindi per avere massima spinta occorre elevato atrito ... il che però non signica che la spinta non possa essere maggiore dell'attrito.

                                  A questo punto, sarebbe gradito aiuto da parte di che ha già affrontato il tema e magari ha già modellizzato il comportamento di due magneti che si muovono nello spazio in modo perpendicolare, in particolare tenendo conto della loro forma (parallelepipedi, qubi, anelli, ecc...)


                                  Grazie, SDV

                                  Edited by sdv - 12/5/2007, 00:54

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                                  • #18
                                    Buon pomeriggio sdv,

                                    Propabilmente non mi sono spiegato bene,

                                    image

                                    Mi riferivo a qualcosa di questo genere, moltiplicato per 3 e leggermente sfasati fra loro, quest'immagine
                                    non è del mio progetto, puoi trovarla sui post di Burladero, che dopo tanto impegno è stato premiato e ha ottenuto il successo meritato.

                                    Proseguo più tardi, vado di corsa, sono già in ritardo per il lavoro.
                                    A proposito di Burladero, anche lui sembra che abbia usato la configurazione pari-dispari.

                                    Saluti -carlo-emc2

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                                    • #19
                                      Carlo, ti sei spiegato benissimo !!

                                      Capisco bene anche l'entusiasmo che ti anima, perchè è lo stesso che spinge anche me, specie alla luce di buone notizie provenienti da altri amici ... ma, se guardi l'immagine che hai inviato, con un po' di distacco, ti accorgi che nonostante la configurazione pari dispari, l'intero sistema è perfettamente simmetrico.

                                      Le forze in gioco sulla sinistra dello schema sono le stesse in gioco, in senso inverso sulla destra.

                                      Per questo motivo non può girare !!!

                                      D'altra parte se non lo fosse simmetrico farebbe al massimo un giro poi si troverebbe in un punto di attrazione.

                                      Spiacente, ma non può proprio... se non si trova il modo di sbilanciarla costantemente da una delle due parti, che è proprio quello che sto cercando di ottenere con l'interazione di un magente esterno mobile.

                                      Comunque avanti con le idee .....

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Salve sdv

                                        come ti avevo accennato, questo non è il mio disegno, ma è stato preso in prestito, anche se comunque e più o meno quello che avevo disegnato io, effettivamente, osservandolo bene, non posso che darti ragione, comunque lo si faccia ruotare, trova sempre un punto di equilibrio.
                                        Ma, non so che dire, sul mio non si verificava, propabilmente non lo avevo disegnato bene per questo la cosa mi sembrava possibile.

                                        Se ritrovo il progetto lo analizzerò meglio, anche se come già ti avevo accennato, ho abbandonato questa strada da tempo, ma sai ora è una curiosità che mi devo togliere.
                                        Propabilmente ho sbagliato le somme algebriche, dato che nel mio modello i magneti erano inclinati di 45° e pertanto i valori che avevo calcolato non erano uguali a destra e a sinistra del singolo magnete rispetto al suo corrispondente, ma comunque la solfa non cambia, resta il fatto che il prototipo che avevo realizzato non ha funzionato.

                                        Ora comunque mi sono impelagato nel quesito dell'anello di Pacinotti e nel disco di Faraday, sto cercando una connessione possibile fra i due, cerco la potenza del Pacinotti ma con i vantaggi del Faraday...non è cosa da poco, mi venisse in sogno almeno Tesla per darmi qualche input, ma nisba, solo sogni insignificanti <img src=">

                                        A presto, teniamoci informati dei risultati, in modo da agevolare anche altri che leggono questi post.

                                        Buona notte.

                                        Carlo-emc2

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                                        • #21
                                          OK, avanti senza indugio !!!

                                          Un modo deve esserci, e non necessariamente violando le leggi della fisica ... d'altra parte, il pulcinella di mare, uccello acquatico che popola l'artico, sencondo le leggi della aerodinamica non potrebbe volare: pesante, tozzo e dotato di ali troppo piccole per produrre sufficiente portanza senza consumare troppa energia per vivere in quei climi.

                                          Lui però non le conosce, sopratutto se ne infischia e ogni anno si fa migliaia di km di migrazione in volo.

                                          Il fatto di inclinare i magneti aiuta a rendere più evidente la direzione di spinta, ma dato che prima di allinearsi ricevono comunque una forza repulsiva .... ci risiamo.

                                          In altri 3d ho visto un analisi del sistema di cui hai postato le foto. Qualcuno sosteneva che i magneti fossero stati inclinati e schermati in modo da deviare il flusso e sbilanciare la forza. Sembra che avessere usato acciaio. Non mi risulta che comunque sia stato sufficiente a far funzionare il sistema, ma mi sembra un'intuizione interessante. In un altro 3d ho letto di uno schermo d'oro che sarebbe a-magnetico ed in grado di isolare il campo magnetico.

                                          Purtroppo non ho dati per inserire queste configurazioni nel modello matematico della ruota, ma ettivamente se si riuscisse a far sovrapporre per almeno metà della loro larghezza due poli N, senza sforzo grazie a uno schermo, da li in poi si scatenerebbe una spinta positiva, senza aver subito quella negativa ....

                                          Sogni d'oro (che scherma) !!

                                          Edited by sdv - 12/5/2007, 01:12

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                                          • #22
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                                            dopo vari tentativi di modellizzare il sistema in varie configurazione, sono giunto alla conclusione che forse, per qualcuno di voi, un prototipo è più facile da realizzare di quanto sia facile per me realizzarne il modello matematico preciso.

                                            Questo perchè mi mancano alcuni elementi per calcolare il comportamento del rotore in base alle forze repulsive in gioco. D'altra parte vedo che chi segue il forum ha notevoli capacità di realizzazione ed il sistema è ragionevolmente semplice.

                                            Non mi pare inoltre che un sistema simile sia stato già presentato... nel caso fatemi sapere.

                                            Descrizione:

                                            Si tratta di un "motore" con un rotore che gira con asse verticale e con bilancieri esterni che possono muoversi in modo radiale al rotore.

                                            - il rotore è costituito da un disco in acciaio (o di qualsiasi altro materiale ma con bordo in acciaio), che svolge anche la funzione di volano, su cui è fissato un magnete (di adeguata potenza) orientato N-S in modo tangenziale e parallelo al disco.
                                            - il disco non è perfettamente circolare, ma per 90° un "dente di sega" cresce per poi terminare in modo netto (il bordo dello spigolo deve essere arrotondato).
                                            - fissi a 0°,90, 180° e 270° sono posti 4 bilancieri che possono muoversi in modo radiale. Sulla sommità bassa del bilanciere è posta una massa la cui posizione deve essere regolabile per tarare il sistema. Sulla sommità alta è posizionato un magnete (orientato in opposizione al magnete del rotore) e un cuscinetto in acciaio che sfiora, senza toccarlo per 270° di rotazione il rotore (deve essere previsto un blocco) . Nota: acciaio su acciaio per il minimo attrito.

                                            Il sistema non è auto innescante in quanto funziona in base delle seguenti ipotesi:
                                            A) la forza repulsiva espressa dai due magneti in opposizione, spinti in tal posizione dalla massa del contrappeso è superiore all'attrito volvente prodotto, prima che il rotore arrivi in posizione di spinta, dal contatto tra bordo del rotore e cuscinetto sul bilanciere.
                                            B) se l'ipotesi A è vera, allora il momento torcente prodotta dalla spinta sposterà il magnete successivo verso l'esterno, superando il magnete del rotore senza interazione magnetica, fino al raggiungimento del "punto di caduta". La massa del bilanciere riporterà il magnete verso il centro del rotore innescando nuovamente il ciclo.

                                            Il cliclo deve pertanto essere attivato "caricando" il primo magnete.

                                            Note:

                                            Bilanciere: la massa si può sostituire con una molla in posizione radiale

                                            Attrito: in realtà è molto ridotto (acciaio su acciaio, volvente, coeff. 0,001) e limitato alla sola fase di carica del bilanciere, ovvero per un quarto di giro nello schema considerato.

                                            Numero di magneti: in realtà il sistema deve funzionare con un solo magnete sul rotore e anche con un solo bilanciere. Questo perchè, ogni magnete sul rotore, durante la fase di carica del bilanciere, produce l'attrito che è la forza che deve essere superata. Se la forza prodotta non fosse sufficiente a vincere l'attrito, aggiungere un secondo magnete sul rotore non cambierebbe questo fatto in quanto si aggiungerebbe anche il relativo attrito. Il numero di bilancieri è pertanto funzione della "pendenza" (perdonate la semplificazione) del dente: se il dente iniziasse a crescere dolcemente da 0° a 360° avremmo bisogno di un solo bilanciere, se il dente crescesse in 30°, dovremmo averne 12 ... ecc. Ad occhio non dovrebbe esserci una significativa differenza nel numero maggiore di bilancieri. I denti del rotore, relativi magneti, possono essere invece più di uno (magari per bilanciamento del rotore due è un numero opportuno), ma l'effetto è lo stesso di avere due rotori accoppiati in asse.

                                            Effetto della velocità di rotazione (qui mi sono fermato con i calcoli, ma magari qualcuno di voi può procedere): quanto più veloce gira il rotore, per effetto dell'inerzia del bilanciere la distanza tra i due magneti in posizione di spinta tende ad aumentare e con la distanza la forza repulsiva diminuisce al quadrato. Minor spinta porta però alla riduzione della velocità e pertanto il sistema dovrebbe trovare un proprio equilibrio ad una data velocità, in funzione della forza dei magneti, dell'attrito e della massa del bilanciere. A tal scopo le massa dei bilancieri devono essere regolabili.

                                            Nota: per ovviare a questo problema ho studiato configurazioni con magnete esterno vincolato (ovvero che si trova in una data posizione in modo obbligato). Ho abbandonato queste configurazioni in quanto sono più complesse da realizzare e non meno da modellizzare. Se funziona il sistema "libero" vedremo quello vincolato.

                                            Allego una prima immagine.

                                            Attendo commenti, siate spietati, ma se possibile mi piacerebbe vedere un modello matematico completo che illustra l'eventuale impossibilità di funzionamento, o anche solo un prototipo.

                                            Nota finale: direi che se funziona, possiamo considerarlo un progetto Open Source.

                                            SDV


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                                            • #23
                                              Secondo schema

                                              Attached Image

                                              Attached Image

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                                              • #24
                                                buona sera, ho letto da qualche parte che hanno inventato un materiale per schermare i campi magnetici....

                                                fate una ricerca su google....

                                                poi un' altra cosa:
                                                ho apertp un'altro 3d sullìargomento e vi posto il filmato che mi aveva suscitato curiosità eg interesse:

                                                vorrei replicarlo, ma ancora non ho i magneti adatti. voi potete farla velocemente una prova?

                                                guardatelo fino alla fine dove fa vedere l'esperimento

                                                http://video.google.it/videoplay?docid=-65...magnetic+engine

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                                                • #25
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                                                    Si, il link al video non funziona, ma se cerchi dei materiali che schermano i campi magnetici, qui trovi dati e info: http://www.lessemf.com/mag-shld.html

                                                    Tuttavia mi pare (e mi piacerebbe che qualcuno mi smentisca) che per applicazioni "dinamiche" gli schermi non servano a molto in quanto assorbendo il campo, di fatto "consumano" energia cinetica. Credo che l'effetto finale porti a far si che due magneti che si respingevano, una volta schermati si attirano (non tra loro, ma ogniuno verso lo schermo).

                                                    Per evitare spesa di energia ci occorre che il campo venga netutralizzato senza costi (o quasi), ovvero eliminando le forze repulsiive, ma anche quelle attrattive.

                                                    Nel mio studiolo ottengo questo risultato facendo passare i magneti lontani tra loro nella fase repulsiva negativa e spingendoli in prossimità nella fase positiva. Dato che l'atrito derivante è funzione forza repulsiva e da da un bel po' di altri fattori che non sono riuscito a calcolare, ma non è certamente linearmente proporzionale, potrebbe funzionare.

                                                    Commenta


                                                    • #27
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                                                      provate questo: http://video.google.it/videoplay?docid=-65...magnetic+engine

                                                      c'è un signore che parla della sua scoperta ed alla fine mostra il sistema. <img src=">

                                                      Commenta


                                                      • #28
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                                                        Purtroppo non è nulla di interessante. Prendi una trottola di legno con la base non troppo appuntita (infatti nel discorso accenna spesso a palle o sfere), attacca un filo nel centro della parte alta e cerca di tenerla vericale conuna mano. Girerà. Prova ad appendere il file ad un pinto fisso e vedrai che si ferma. Il movimento è dato dal precario equilibrio della trottola che, avendo base sferica, ha una ampia superficie di appoggio che provoca la rotazione (se avesse base puntuale non girerebbe così facilmente) e dal supporto "umano" ovvero instabile che provoca involontari (da verificare) movimenti del filo dallas verticale dell'asse di rotazione.

                                                        Nel video il filo è sostituito da una serie di magneti ma il principio non cambia. Se appendi il cerchio ad un supporto fisso la trottola si ferma.

                                                        Non ho trovato invece traccia dello schermo di cui accenni. Forse il video non è quello giusto ?

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                                                        • #29
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                                                          grazie per la risposta.
                                                          per quanto riguarda lo "shermo" intendevo dire schermo per forze magnetiche perchè vorrei sapere se è possibile combinarli con un sistema illustrato quà:

                                                          http://www.youtube.com/watch?v=uRSeWpskgtg .... perchè credo che così il sistema non funzioni.

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