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Tempi stretti, informazioni difficili da reperire

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  • Tempi stretti, informazioni difficili da reperire

    Buongiorno a tutti, ho appena scoperto l&#39;esistenza di questo forum e mi sono immediatamente registrato..<br>Sembra che l&#39;unico modo di reperire informazioni valide sia questo...<br>Vi espongo il mio problema:<br>Entro breve inizier&agrave; il periodo indicato nel bando del 2007 per le energie da fonti rinnovabili per presentare domande di finanziamenti per la costruzione di impianti, ovviamente da fonti rinnovabili.<br>Sto seguendo da circa un mese questo discorso e sto valutando, per conto dell&#39;azienda per cui lavoro la convenienza di installare un impianto con gassificatore per la cogenerazione di energia elettrica e calorica.<br>E&#39; molto difficile stabilire l&#39;effettiva convenienza dell&#39;eventuale investimento perchè esistono parecchie variabili al variare delle quali esso può diventare da molto interessante a non remunerativo.<br>In particolare qualcuno di voi mi sa dire con precisione come reperire informazioni precise sul rendimento per kg?<br>L&#39;azienda produttrice parla di 1 kwh elettrico per 1 kg di biomassa, sul forum ho letto che in media tale rapporto è di 1 kwh per 1,2 kg, e su internet ho trovato, da fonti non troppo ufficiali che potrebbe arrivare a 1 kwh con 2 kg. Qual&#39;è la verit&agrave;? Nessuno ha un impianto gi&agrave; installato e funzionante che quindi disponga di tali dati empirici?<br>Inoltre sempre sul sito del produttore, che è sempre il medesimo, ho letto che la biomassa ottimale ha una pezzatura che varia da 3 a 7 cm.<br>Ma in questo modo la segatura è esclusa dal possibile utilizzo?<br>Ringrazio anticipatamente e mi metto a vostra disposizione per ogni possibile chiarimento.

  • #2
    Non sono un&#39;autorevole fonte per quanto riguarda la tecnologia o l&#39;ingegnerizzazione di questa tecnologia, ma ritengo che per rispondere a questa domanda:<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">L&#39;azienda produttrice parla di 1 kwh elettrico per 1 kg di biomassa, sul forum ho letto che in media tale rapporto è di 1 kwh per 1,2 kg, e su internet ho trovato, da fonti non troppo ufficiali che potrebbe arrivare a 1 kwh con 2 kg. Qual&#39;è la verit&agrave;? Nessuno ha un impianto gi&agrave; installato e funzionante che quindi disponga di tali dati empirici?</div></div><br>si debba considerare anche il TIPO di biomassa utilizzabile.<br><br>A presto.
    www.energeticambiente.it

    www.energoclub.org

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    • #3
      Ciao peandrea, la scarsa reperibilit&agrave; di info è dovuta al fatto che, benchè il principio della gassificazione sia noto da tempo, è recente la sua industrializzazione, per cui le aziende tendono a tenersi ben stretti i dati&#33;&#33;<br>Cmq, cercando di risponderti posso dirti alcune cose.<br><br>Il rapporto 1kg/kWh è quello cui puoi fare riferimento, sebbene sia molto indicativo: in genere si riferisce alla sostanza secca, perciò varia con l&#39;umidit&agrave; della biomassa, ma anche con la composizione della stessa (senza scendere in particolari dipende in parte anche dai macrocostituenti della biomassa, lignina, cellulosa ed emicellulosa). Inoltre dovresti specificare la taglia dell&#39;impianto. Per potenze piccole la tecnologia a letto fisso downdraft è pressochè obbligata, ma salendo di taglia possono risultare interessanti altri tipi di tecnologia, come il letto fluido ricircolato. Questo tipo di impianto, per mia esperienza personale, può giungere a rendimenti di conversione migliori e cosente una migliore scalabilit&agrave;, ma la complicazione tecnica lo rende interessante solo per taglie di un certo rilievo (diciamo dell&#39;ordine dei MW)<br><br>In ogni caso 2 kg per un kWh è assolutamente un dato che rende l&#39;impianto antieconomico e quantomeno strano, ma bisogna vedere a che tipo di biomassa è riferito.<br><br>A quel che ne so la segatura può essere utilzzata negli impianti... cmq se ti rivolgi all&#39;azienda produttrice dovrebbero farti inviare un campione della tua biomassa per darti risposte certe e personalizzate.<br><br>Spero di esserti stato di qualche aiuto, cmq se indichi tipo e quantit&agrave; annua di biomassa ti si può dare qualche indicazione in più<br>Ciao<br><br>

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      • #4
        Grazie a tutti per l&#39;interessamento, la biomassa che andrei ad utilizzare sono scarti di lavorazione della segagione di tronchi di legname, soprattutto di rovere.<br>Dispongo di un truciolatore, che potrebbe quindi produrre chips dai refili e dalla corteccia dei tronchi più o meno della pezzatura desiderata, inoltre la disponibilit&agrave; annua di biomasse sarebbe di circa 1500-2000 tonnellate annue ( e sono ben cosciente del fatto che dovrò ben quantificare quest dato).<br>Secondo i preventivi che mi hanno presentato la macchina dovrebbe avere una potenza di 250 kW, anche se forse, data la disponibilit&agrave; di biomasse sarebbe più indicata quella da 160 kW..<br>Si tratterebbe inoltre di biomassa con umidit&agrave; alta, intorno al 40- 50 &#37;, proveniendo da tronchi freschi, ovviamente non ancora essicati, perciò necessiterei ovviamente di una pre-essicazione..<br>Scusate se non ho specificato prima..<br>grazie

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        • #5
          Quando visitai l&#39;impianto della Bio&amp;Watt ricordo che il progettista disse che il gassificatore poteva impiegare pezzature diverse cambiando una griglia interna.

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          • #6
            Una potenza di 160 kW mi sembra la più adeguata alla disponibilit&agrave; di biomassa che hai indicato.<br>Il problema principale è l&#39;umidit&agrave; elevata: da un punto di vista teorico non sarebbe un problema, ma praticamente lo è&#33; Come hai giustamente evidenziato avresti bisogno di un essiccatore che potrebbe essere alimentato dai gas di scarico del motore, solo che come si diceva verosimilmente in un altro thread incide fino ad un 30&#37; sui costi.<br>Per quanto riguarda la domanda che ponevi all&#39;inizio circa il rendimento di conversione... credo che trattandosi di scarti legnosi non dovresti avere problemi, nel senso che puoi prendere per buono il dato di 1 kgs.s/kWh o anche qualcosa di meno... ovviamente fino a quando si tratta di fare conti di massima: per valutazioni più precise devi inviare un campione al laboratorio del produttore che scegli&#33;<br>Avendo bisogno anche di calore la convenienza aumenta di molto... se vuoi un consiglio spassionato vai avanti per questa strada... l&#39;unica cosa è pretendere una forma di garanzia scritta sulla durata dell&#39;impianto (che io sappia non sempre viene fornita)&#33;&#33;<br>Valuta bene anche l&#39;ubicazione, perchè se è troppo lontano da una linea di MT perde molto appeal economico, visti i costi di allaccio.<br>Per quanto riguarda gli oneri fiscali o di allaccio, se giri nel forum trovi molte info... devi considerare l&#39;autoconsumo, etc... però da quello che dici sembra un impianto particolarmente adatto alla situazione.<br>In bocca al lupo e facci sapere&#33;&#33;<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Lolio @ 19/2/2007, 14:08)</div><div id="quote" align="left">Quando visitai l&#39;impianto della Bio&amp;Watt ricordo che il progettista disse che il gassificatore poteva impiegare pezzature diverse cambiando una griglia interna.</div></div><br>In effetti, ora che ricordo, per cambiare tipo di biomassa in un prototipo di gassificatore a letto fisso, i tecnici cambiavano la griglia posta alla base dell&#39;impiantino. Non ricordo se fosse l&#39;unica operazione, magari appena posso mi informo&#33;<br>Saluti a tutti

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            • #7
              per il momento molte grazie, ora cercherò di informarmi ancora meglio e poi vi faccio sapere quello che scopro.<br>cmq se state pensando di costruire impianti sappiate che lunedì prox è la data di inizio di consegna delle domande..<br>finanziamenti fino al 30&#37; per biomasse in conto capitale, ma immagino che lo sappiate gi&agrave;..<br>a presto

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              • #8
                A me risulta che il contributo per lo sfruttamento delle biomasse sia destinato esclusivamente ad impianti per la produzione di calore... non so fino a che punto l&#39;impianto discusso sino ad ora sia adatto&#33;<br>Saluti

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                • #9
                  Anch&#39;io credevo che l&#39;impianto di cogenerazione fosse escluso dal bando, ma mi è stato riferito da una persona competente con cui sto seguendo la questione che per rientrare nel bando è sufficiente che ci sia produzione di calore, la produzione di energia elettrica è solamente collaterale. Praticamente un incidente... per la legge ma non per noi.<br>

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                  • #10
                    Sì... che l&#39;impianto a cogen sia ammissibile lo ritengo probabile anche io, quello che dicevo(e che ho verificato ora) è che l&#39;articolo 3.5 del bando per le pmi recita:<br><br>3.5 Impianti termici a cippato o pellets da biomasse per la produzione di calore di potenza nominale compresa tra 150 e 1000 kW. La taglia minima di ogni singolo bruciatore dovr&agrave; essere superiore a 150 kW.<br><br>Il valore di 150 kW credo si riferisca all&#39;output termico del sistema... Il punto è (e su questo, purtroppo non posso essere molto d&#39;aiuto) se un impianto da 160 kWe con la biomassa umida che devi usare abbia un output termico di almeno 150 kW.<br><br>Cmq se hai la possibilit&agrave; di effettuare la cogenerazione è un investimento interessante anche senza il contributo (certo che col 30&#37; in conto capitale è meglio <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d298c62c93219dc78ae66057d115576e.gif" alt=""> )<br>

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