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Condizionatore economico

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  • Condizionatore economico

    Secondo voi è possibile realizzare un "codizionatore economico" senza scomodare trivelle e pompe di profondità?
    Ovvero, se io stendo sotto il mio prato, diciamo a 20-30 cm. di profondità, una lunga serpentina di plastica da 3-4 centimetri di diametro, riuscirà un comune ventilatore, oppportunamente intubato, a estrarne l'aria per immetterla in casa? E, soprattutto, quest'aria sarà fresca? Basterebbe una decina di metri di tubo, o me ne servirebbero un centinaio? :wacko:

  • #2
    No. A quella profondità, le temperatura è la stessa che hai in superficie, o quasi.
    Inoltre, se vuoi usare un tubo da 3 o 4 cm e soffiarci aria dentro, devi usare un compressore, le perdite di carico sono enormi. O almeno una turbosoffiante da 1 kW... E poi. non hai considerato lo scambio termico fra terra/tubo/aria, e nemmeno la velocità del fluido.


    A questo punto, inutile discutere su lunghezze di tubo....

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    • #3
      QUOTE (cassioli @ 20/2/2007, 17:55)
      Secondo voi è possibile realizzare un "codizionatore economico" senza scomodare trivelle e pompe di profondità?
      Ovvero, se io stendo sotto il mio prato, diciamo a 20-30 cm. di profondità, una lunga serpentina di plastica da 3-4 centimetri di diametro, riuscirà un comune ventilatore, oppportunamente intubato, a estrarne l'aria per immetterla in casa? E, soprattutto, quest'aria sarà fresca? Basterebbe una decina di metri di tubo, o me ne servirebbero un centinaio? :wacko:

      Sì, hai sbagliato solo nella profondità e nel diametro del tubo.
      Qui alcuni dati per il rendimento:
      http://w3.ist.supsi.ch:8080/geotermia/html/componenti.htm

      Io ho realizzato diverse applicazioni con il tubo a circa 1 metro di profondità e diametro da 16 cm., anche se preferisco adottare il vespaio aerato, come citato in questa discussione:
      http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5055637

      Attualmente sto sperimentando un semplice pannello solare ad aria, per aumentare la temperatura dell'aria di alimentazione del vespaio aerato.
      Con dei tubi sottovuoto ad aria, perdonate il gioco di parole, simili a quelli usati nei pannelli ad acqua sto ottenendo temperature di 40°.
      La massa intorno al vespaio aerato si sta comportando da volano termico per cui anche all'alba, ho temperature superiori ai 18°.

      Appena finiti gli esperimenti integrerò l'articolo citato.
      Un saluto
      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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      • #4
        Beh, dotting, solo col diametro siamo arrivati ad un tubo SEDICI volte più grande, la profondità è da tre a cinque volte superiore.... Tutto un'altro lavoro, insomma.

        Inoltre, temo che cassioli si riferisca ad un condizionamento DIRETTO, senza pompa di calore.... sullo stile dei tunnel della abitazioni iraniane. Dove, peraltro, ci sono dimensioni MOLTO maggiori (sono gallerie alte due metri e larghe uno e mezzo) dove il raffreddamento dell'aria si ottiene principalmente per evaporazione dell'umidità presente nel tunnel ( a volte indotta artificialmente grazie a fontane o ruscelli). Farlo da noi vorrebbe dire crearsi una bella riserva sotterranea di scarafaggi topi formiche etc che mi uscirebbero dalle griglie.... meglio metterci una pompa di calore!

        Dovendo scegliere, farei anch'io il vespaio... credo per gli stessi motivi tuoi. Discorso lungo, bisognerebbe aprire un topic a parte.

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        • #5
          uff....

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          • #6
            QUOTE (cassioli @ 20/2/2007, 21:47)
            uff....

            Non ho capito l'uff....
            Per niente, poi magari me o ce lo spieghi.
            Paolo un'applicazione diretta l'hanno realizzata qua:
            http://www.ventilgeo.it/ventilgeo.componenti.html
            come hai osservato, ci sono dei dubbi che si raggiungano dei risultati ottimali.
            Io ti posso dire che con 500 Watts, sfruttando l'aria geotermica in Sardegna ci riscaldo 100 mq.
            Ci riscaldo, bada bene non, penso che, ipotizzo che, reputo che ecc.
            Un saluto
            Giancarlo
            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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            • #7
              CITAZIONE (dotting @ 20/2/2007, 23:12)
              CITAZIONE (cassioli @ 20/2/2007, 21:47)
              uff....

              Non ho capito l'uff....
              Per niente, poi magari me o ce lo spieghi.

              "Uff" vuol dire "che palle, pensavo di poter fare una cosa semplice, e invece dovrei spendere un bel po' di soldi e scassare tutto il prato per avere un impianto funzionante".

              Mi è sembrato piu' rapido scrivere "uff"... :P

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              • #8
                giancarlo- dottig: io seguo le tue discussioni con interesse ma non ho ancora trovato quella in cui spieghi COSA hai fatto di preciso per avere il tuo bel climatizatore a COP 4... :blink:
                Fai ventilare lo split esterno con aria proveniente dal vespaio, da un pannello ad aria o che altro di bello?

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                • #9
                  QUOTE (marcomato @ 24/2/2007, 17:00)
                  giancarlo- dottig: io seguo le tue discussioni con interesse ma non ho ancora trovato quella in cui spieghi COSA hai fatto di preciso per avere il tuo bel climatizatore a COP 4... :blink:
                  Fai ventilare lo split esterno con aria proveniente dal vespaio, da un pannello ad aria o che altro di bello?

                  Il link alla discussione è questo:
                  http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5055637

                  dove si parla di roba da tedeschi, c'è il link ad un mio articolo.
                  un saluto
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                  • #10
                    grazie Ingegnere... come da ogni barzelletta che riguarda la Vostra categoria,se non la vendi ad un tuo collega che ne aprezzi la complicazione, per imparare ad usare casa tua ci vuole un corso di almeno 20 giorni full' immersion.. :lol:

                    Comunque è eclatante la "pochezza" e l'economicità dei componenti che hai usato... ho trovato il tuo articolo assolutamente interessante!
                    :woot:
                    Molte delle idee che hai avuto le avevo pensate o le stavo pensando anche io... ma non avrei mai creduto che si potevano raggrupparne tante assieme!!!

                    Un paio di domande:

                    Il terreno su cui hai posto vespaio e casa è RADON FREE o il circolo dell' aria che entra in casa è comunque sigillato? c'è pertanto un piccolo "giro d'aria" nel vespaio che sia differente da quello che entra in casa, e che metta al riparo dai rischi del pericoloso gas presente nel sottosuolo?

                    Casa tua sembrerebbe perfetta per un clima caldo-temperato.

                    Il tuo schema pertanto si potrebbe ulteriormente complicare per i climi freddi con un qualche RICIRCOLO ( in inverno l'aria fredda entra in casa dagli estrattori fermi se ho ben capito) e l'aiuto di un termocamino alle resistenze elettriche.. magari me lo studio meglio.

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                    • #11
                      QUOTE (marcomato @ 25/2/2007, 17:22)
                      Un paio di domande:

                      Il terreno su cui hai posto vespaio e casa è RADON FREE o il circolo dell' aria che entra in casa è comunque sigillato? c'è pertanto un piccolo "giro d'aria" nel vespaio che sia differente da quello che entra in casa, e che metta al riparo dai rischi del pericoloso gas presente nel sottosuolo?

                      Casa tua sembrerebbe perfetta per un clima caldo-temperato.

                      Il tuo schema pertanto si potrebbe ulteriormente complicare con un qualche RICIRCOLO ( in inverno l'aria fredda entra in casa dagli estrattori fermi se ho ben capito) e l'aiuto di un termocamino alle resistenze elettriche.. magari me lo studio meglio.

                      Il problema del radon è la concentrazione del gas, il vespaio aerato è stato inventato per favorire la diluizione del gas in grosse quantità d'aria, stai tranquillo te lo dice uno che per 17 anni è andato al lavoro con la conchiglia di piombo.
                      Considera però che l'impianto è complesso nella sua architettura, ma l'utente non deve toccare uno spillo, deve solo in estate modificare l'uscita dell'aria raffreddata dalla canalizzazione che espelle l'aria all'esterno in inverno a quella che la immette all'interno nel vespaio aerato e poi alle stanze.
                      In inverno l'aria entra dalle bocchette lato Sud, si riscalda nel vespaio aerato (volume 20-30 mc), transita nella pompa di calore e poi viene espulsa.
                      Temperature invernali: da -2° in su alle bocchette lato sud, la minima (negli ultimi tre inverni) 15° all'ingresso della pompa, in uscita non mi sono mai preoccupato di misurarla.
                      Temperature estive: 30-36° bocchette lato Nord, la pdc la abbassa di 5-7°, l'aria passando nel vespaio aerato viene raffreddata ancora di 2-3°; in pratica ho misurato che con 30° l'aria arriva nelle stanze a 23°, con 36° mi arriva a 26°.
                      Hai parlato di termocamino, è ancora più semplice e può valere per i climi rigidi del NordItalia:
                      presso un cliente a 1000 metri slm l'aria dal vespaio aerato arriva ad una stufa bruciatutto, una parte dell'aria serve per la combustione e viene espulsa l'altra attraverso uno scambiatore fumi/aria viene preriscaldata e alimenta la PDC ricacciata nel vespaio aerato che è diviso a metà da un setto.
                      Da un altro cliente sto sperimentando un semplice pannello ad aria calda.
                      Ma di esempi se ne possono fare a decine, quello che è importante e tu lo hai colto che non si tratta di grandi interventi data la "pochezza" dei componenti.
                      La cosa importante è l'organicità degli interventi che ruotano però su un componente molto semplice ed abbastanza economico come una pdc aria/acqua.
                      Immagina come forse avrai letto di mettere un piccolo GE a bioetanolo o a olio vegetale, hai chiuso completamente il ciclo in cogenerazione, aggiungi un pannello fotovoltaico da 1 kW e a questo punto la tua casa diventa veramente "attiva".
                      Un saluto
                      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                      • #12
                        Ok, grazie dotting... meno male che ho riytrovato questa discussione bighellonando in geotermia.

                        le idee che erano venute a me le ho esposte nel thread della cogenerazione in propio...visto che come priorità avevo propio in mente di rendere la casa quanto più posibile indipendente ELETTRICAMENTE.

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                        • #13
                          Ho sbagliato?

                          Salve a tutti,
                          leggendo e rileggendo i vecchi post, mi sono reso conto di aver commesso uno sbaglio nel posizionare le bocchette di ventilazione nel vespaio areato, cioè ho posizionato più in alto le bocche a nord e più in basso quelle a sud....

                          ...è grave?

                          si otterrà lo stesso quell'effetto camino per far si che l'aria circoli correttamente o devo riposizionare alto a sud e basso a nord?

                          Grazie a tutti anticipatamente.

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