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L'Islanda e l'idrogeno

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  • L'Islanda e l'idrogeno

    Voglio portare in evidenza la scelta che l'Islanda stà portando avanti da un pò di tempo. Ovvero quello di diventare il maggior produttore di idrogeno dell'europa.

    Leggete, se non l'avete già fatto, l'articolo su www.progettomeg.it/art16.htm. Secondo me quello che se ne ricava è un'idea di svolta. E' il primo vero progetto di riconversione energetica che non si proietta in un futuro asimoviano ma rimane con i piedi per terra e con molta fiducia nelle possibilità di riuscita.

    Ed il fatto che nasca in un paese che da sempre è stato attento alle problematiche ambientali (anche perchè li ci sono ottime risorse http://digilander.libero.it/milae76/Smilies/faccina538.gif ), mi sembra che sia uno sbocco naturale e non una forzatura politica.

    Aperta la discussione!

    Roy
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    vorrei ratificare sui buoni intenti degli islandesi

    essi sono il popolo meno ecologistico che io conosca ,se tu ad un islandese medio dici balena lui ti risponde "dovremmo ammazzarle tutte perche sennò MI mangiano tutti i pesci" (da una vera discussione da me avuta) , se gli parli di impatto ambientale, di come a casa tua da quando eri piccolo hai visto posti meravigliosi venire progressivamente devastati , o di come passeggiare per milano ti faccia sentire solidale con le marmitte; quello si offende perche ritiene che lo stai pigliando per il culo
    un islandese ha il cervello di un eroe verniano, non nel senso di incredibile inventiva (l'inventiva non gli manca in effetti) ma nel senso che ritengono come gli uomini del 19° secolo che il mondo è una risorsa e un serbatoio di *****i illimitata, e se vi fate un giro per l'islanda vi sfiora il dubbio anche a voi, anche se sapete bene che non è così
    l'drogeno per gli islandesi è la via per emanciparsi dalla schavitù degli importatori di combustibili fossili,
    e contemporaneamente diventare finalmente i produttori di qualcosa oltre al pesce in barile "che stà finendo"(vedi sopra).
    possedendo un enorme potenzialità in fonti rinnovaili dai vulcani al vento e fiumi, hanno buone probabilità di riscire nei loro intenti, ma dalle ultime pare proprio che siano decisi a devastare e sommergere chilometri di una delle più belle terre al mondo

    comunque aldilà di personali sensibilità il progetto fa ben sperare che qualcunaltro si svegli

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    • #3
      per Artistoide,
      sono d'accordo con te! Non si dice molto sul come vogliono utilizzare l'idrogeno. C'e' sempre da tenere in conto l'altra faccia della medaglia. Dell'ossigeno che rimane dalla separazione quale "scarto" cosa ne fanno? Lo trattengono per venderlo o lo rilasciano libero? Nel primo caso sarebbe ancora peggio perche' andremo incontro al "oxigen depletion" che incrementerebbe a dismisura la decadenza ambientale. L'utilizzo dell'idrogeno comporta troppi pericoli. Io spero che gli vada malissimo. Io"amo" il solare, il vento, insomma le fonti di energia "pulita" e rinnovabile. auguri,by.kingeagle

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      • #4
        la questione dell'idrogeno è alquanto spinosa
        perche è, ineffetti, un propellente quasi ideale (di recente un aereo sperimentale u.s.a. con l'idrogeno ha superato i mach7!!), poi come utilizzare l'elettricità prodotta in continuità con le fonti rinnovabili?

        l'idea del governo islandese è stata questa: abbiamo delle sorgenti geo termiche che ci producono giorno e notte un tot di energia, invero, molta di più di quanta ne usiamo noi 4gatti islandesi (per la cronaca sono in appena 282'800. manco a sangiovanni in persiceto), convertiamola in idrogeno e mettiamola in quel posto a quegli schiavisti degli importatori [nota: l'islanda non produce NULLA importa TUTTO (tranne il pesce) pagandolo salatissimamente]

        l'idrogeno appare un metodo ideale per immagazzinare il tutto e utilizzarlo al bisogno, ma ,e i "ma" sono molti la cosa la si prende con troppi facili entusiasmi, e con un tantino di disinformazione (così nessuno gli rompe le balle), la cosa che a me dà fastidio è quello che per incrementare la loro produzzione elettrica in vista dell'iminente richiesta abbiano in progetto di costruire un enorme diga e sommergere un meraviglioso canyon (e lasciate parlare chi c'è stato E' UN CRIMINE)

        secondo me non c'è nulla di male nell'idrogeno ma le cose vanno fatte con molta più attenzione

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        • #5
          Artistoide,
          come utilizzare con continita' le fonti rinnovabili?
          A mio avviso bisogna cominciare a rendere indipendenti tutte quelle masserie che possono utilizzare energia rinnovabile. Lo studio e la fattibilita' di una "torre energetica" e' ormai alla portata dell'industria come del singolo utente. Certo un aiuto per le spese primarie sarebbe l'optimum; anche la comunita' europea dovrebbe prenderla un po' piu' sul serio. In Romagna alcune aziende agricole sono gia' autosufficienti e forniscono energia alla rete enel (scambio energetico). Io ci credo talmente che ho gia' iniziato la costruzione "casalinga della "mia" torre energetica. Ho in cantiere un collettore solare autocostruito (sono al 50% nella costruzione del modello per la raccolta dati) che raccoglie le soluzioni migliori offerte dalla tecnica moderna. Quando sara' completato sara' visibile in questo sito. Il successivo sara' un pannello fotovoltaico che mi permettera' di caricare un banco di accumulatori da cui prelevare energia in diretta DC o attraverso un convertitore, in AC. Questo e' il blocco base che mi garantira' il minimo energetico. Successivamente l'aggiunta eolica (tasca permettendo) completera' l'opera. Ne viene fuori una discreta spesa, ma come sempre la trasformazione sociale DEVE cominciare dal basso.
          Infine se il ciclo idrogeno viene utilizzato in modo corretto
          anche una cella a combustibile entrera' nella mia torre. Sto lavorado per realizzare il mio sogno e spero che altri abbiano iniziato o si aggiungano a noi futuristi.grazie per la pazienza.by.kingeagle

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          • #6
            siii una rivisitazione del vero futurista! non rombi di ferini motori e tuoni di imperativamentissimamente bellici cannoni (volendo beffeggiare quel trombone di marinetti);
            libertà scientifica ed energetica questo il vero sentimento NEOfuturista, con la potenza di carsiche gocce che svuotano montagne o la tellurica violenza di movimenti all apparenza impercettibili ma inarrestabili

            sarebbe meraviglioso che la cosa si diffonda anche sotto forma di enti che si occupino professionalmente di fornire le sudette masserie di tali apparati con spese ridotte dimostrando la effettiva convegnenza nell'affare


            potendo coinvolgere le industrie i costi precipiterebbero (una cellla elettrolitica per la produzione di idrogeno che ora costa un centinaio di miliaia di euro costerebbe come un frigorifero), col tempo chissà?


            nel frattempo, se io domani invento un motore che và a latte e ci vado in giro, mi arrestano e mi trattano come se avessi stuprato una classe delle elementari

            Edited by artistoide - 19/4/2004, 10:27

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            • #7
              Artistoide,
              inventa il motore a latte; ci vado io in giro. Sono disposto a rischiare! Vane parole: a noi non e' concesso fornire la soluzione, ma di esser solo " l'utilizzatore".by.kingeagle

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              • #8
                Ciao Ragazzi!
                Rieccomi qui dopo il tour de force per il convegno. Che tra l'altro è andato veramente bene e presto ne leggerete su progettomeg.

                Riguardo al discorso idrogeno e fuel cell al convegno il simpatico quanto preparato Bertocchi ha presentato tutti i tipi di celle esistenti con i loro pro e contro e alla fine ha presentato un accurato esame della efficienza delle stesse. Ebbene paragonate con un semplicissimo motore diesel o addirittura con un auto elettrica.... beh c'è di che mettersi le mani nei capelli perchè calcolando tutti i passaggi necessari (producendo l'idrogeno dalla piroscissione del metano o gas naturali come accade per il 95% dell'idrogeno oggi!!) la fuel cell diventa effettivamente il peggior modo di utilizzare energia e quindi il più inquinante.
                Ovviamente discorso diverso se ricavato in maniera pulita. Ma oggi chi lo fa?

                Questa è la realtà odierna e sono assolutamente d'accordo con voi che il cambiam,ento deve nascere dal basso. E vi assicuro che a Grottammare si è mosso qualcosa di fondamentale.
                A presto,
                Roy
                Essere realisti e fare l'impossibile

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                • #9
                  guarda che devi redarre un desoconto pressochè dattilografico di TUTTI gli interventi di grottammare anche (se cene fossero stati) dei più demenziali

                  di sta cosa dell'idrogeno truffa un po mi spiace , perche in qualche maniera ci speravo

                  per ricolegarsi alla discussione del topic e ricapitolare

                  a quanto pare l'Islanda presto sarà il prìmo paese a produrre idrogeno unicamente da fonti rinnovabili (geotermica e idroelettrica)

                  non per scrupolo e amor del mondo ma per interessi squisitamente economici

                  il mio quesito: é l'idrogeno solo una chimera? eppure utilizzi ancora sperimentali di questo combustibile hanno dimostrato che è capace di incredibili prodezze !

                  ci vorrebbe molta più chiarezza, poi non si è più parlato di tanti altri modi di immagazzinare l' energia , chi si ricorda più di quegli incredibilmente promettenti accumulatori a volano sottovuoto che dovevano fare un patratrak?

                  Edited by artistoide - 20/4/2004, 20:24

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                  • #10
                    Artistoide,
                    l'idrogeno offre una possibilita' veramente grande per il futuro. Al momento il metodo piu' conosciuto di estrazione da' una energetica limitata al conteggio del dare e avere. Il suo utilizzo puo' andar bene per l'Islanda che ha il vantaggio di avere fonti naturali adatte ed abbondanti; si garantiscono l'eventuale crisi petrolifera che il rapporto Cavendish del 1960 circa aveva previsto per il 2005-2010.
                    Gli USA hanno agito in anticipo nel tentativo di controllare il petrolio e guidarlo a loro favore, intanto che altre tecnologie vanno esplorate e portate allo stadio esecutivo; vedi il ripensamento sulla fusione fredda e relativo stanziamento. Secondo l'esplorazione che sto ancora portando avanti il campo di studio piu' promettente per il futuro sara' quello del plasma a diversi livelli. L'idrogeno e' l'elemento piu' indicato perche' il piu' semplice (un protone) e abbondante (contenuto nell'acqua;3/4 del nostro pianeta).
                    Il deuterio e il trizio (un protone e un neutrone; un protone e due neutroni) sono i piu' vicini all'idrogeno e per questo che la loro presenza e' riscontrabile in tutti gli stadi di fusione dell'idrogeno (i.e.,fusione fredda o meglio, fusione a basso livello energetico), ma non sono utilizzabili perche' il loro tempo di permanenza allo stato libero e' molto basso. Quindi lo studio e i metodi per l'utilizzazione dell'idrogeno non sono chiusi, ma hanno bisogno di essere messi in prima fila con sovvenzionamenti adeguati e mirati.
                    Bisogna lavorare molto sul quarto stadio della materia, il plasma (solido>liquido>gassoso>plasma) a cui personalmente do' credito per il futuro. Vedi il lavoro di Mills di Blackpower, quello di Santilli di Magnegas e quello di Kanarev che con il prototipo di cella per estrarre idrogeno -Low current Electrolysis of water-. Per tutti il punto di partenza e' il plasma. Lo studio di questa forma ti apre un nuovo universo. Alla prossima,by.kingeagle

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                    • #11
                      potresti linkare qualche sito?

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                      • #12
                        Artistoide,
                        vedi
                        www.magnegas.com per Santilli
                        www.guns,connect.fi per Kanarev
                        www.blacklightpower.com per Mills

                        ad eccezione di Santilli sono tutti in inglese.
                        Se nel leggerli ti trovi a disagio su qualche punto, ti traduco
                        il testo.by.king

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