Cogenerazione in condominio - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Cogenerazione in condominio

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Cogenerazione in condominio

    Si prende un cogeneratore trifase da 20 kW elettrici e 35 kW termici che consuma 6 l/h di olio di colza accoppiato ad un serbatoio di accumulo da 6000 litri, ogni utente dispone di circa 3 kW monofase e 6 kW termici, contratto con ENEL per tre kW per utente (tariffa ottosette), funzionamento in parallelo rete.
    In inverno il GE viene acceso al mattino diciamo prima delle 07,00 (facciamo alle 6) e spento dopo le 20,00 (diciamo alle 22); quando la temperatura dell’acqua nel serbatoio raggiunge i 35° viene inviata agli impianti rigidamente a pannelli radianti e al circuito dell’ACS domestici, dove piccoli scaldacqua istantanei provvedono a portare la temperatura dai 35° ai 50-60° desiderati.
    La lavatrice dispone di due attacchi per acqua calda e fredda, la lavastoviglie è collegata al circuito dell’acqua calda.
    Di notte il serbatoio di accumulo permette il funzionamento dell’impianto di riscaldamento per un po’, anche a GE spento, in alternativa si potrebbero temporizzare alcuni avviamenti dell’impianto giusto per non far raffreddare troppo il massetto, che comunque data l’inerzia termica perderebbe temperatura molto lentamente.
    Stiamo parlando di nuove abitazioni con valori di isolamento previsti dalle ultime normative.
    Nelle mezze stagioni GE acceso dalle 7 alle 20 , temperatura limite del serbatoio 80°C al di sopra della quale il GE si spegne, valvola miscelatrice termostatica a 60°C verso l’ACS domestica.
    In estate, velocissimo perché OT, refrigeratore d’aria raffreddato ad acqua da 6 kW di assorbimento elettrico collegata idraulicamente al serbatoio da 6000 litri ed alimentata da pannelli FV da 6 kW, l’aria fredda viene immessa nel vano scale e distribuita negli appartamenti dove si crea un’estrazione forzata dell’aria calda.
    Sistema in fase, il refrigeratore si attiva solo quando c’è caldo ed il sole fa generare ai pannelli la potenza richiesta.
    Costi cogeneratore 48000 euro ivato quindi 8000 per utente, serbatoio e componenti idraulici fate voi.
    Per un generatore di calore condominiale o indipendente potrebbe essere plausibile un costo di 3000 euro, quindi 5000 euro in più, i costi di manutenzione potrebbero essere equivalenti.
    Costi di esercizio:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls
    Circa 10 centesimi a kWh elettrico o termico, se ipotizziamo di prelevare 5000 kWh dal GE invece che dall’ENEL, risparmiamo 500 euro all’anno.
    In dieci anni vado in pareggio, senza considerare eventuali incentivi.
    Lo so che ci sono molte ipotesi, però si deve considerare anche il fatto, secondo me importantissimo, che sto evitando di prelevare dalla rete elettrica 5000 kWh e che per produrre quei 5000 kWh e portarmeli a casa l’ENEL ne deve produrre 15000 e bruciare il relativo combustibile.
    Io brucio combustibile per 5000 kWh, ma lo utilizzo con perdite ridicole e poi è olio vegetale; ci sarebbero da considerare i costi del combustibile per produrre un litro di olio di colza, coltivazione spremitura ecc.., ma così su due piedi potrebbe essere sempre un bilancio favorevole.

    Tutto bello tutto a posto, dove sta l’utopia?
    Trovare sei persone che vadano d’accordo in un condominio!!

    Edited by dotting - 15/3/2007, 11:21
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

  • #2
    CITAZIONE (dotting @ 15/3/2007, 10:57)
    ..................

    Dunque............tu hai allargato anche al campo termico le considerazioni che io ho fatto precedentemente in campo elettrico.

    Inoltre ci hai messo dentro delle considerazioni interessanti di progettazione bioclimatica, per esempio dimensionare il massetto e gli elementi portanti per avere un'onda termica adeguata, usare i "camini ad aria" e usare superfici disperdenti molto ampie per fare fare il lavoro alla parte meno costosa della legge di Fourier (in Q=K*A*DT è senza dubbio la superficie A quella meno impattante e costosa sulla quale conviene adoperarsi).........

    Anche se in realtà l'ENEL non spende tre volte l'energia che ti da per la distribuzione (comunque ne spende circa 1,5 volte tutto compreso, cioè si perde il 50% dell'energia primaria dall'estrazione del petrolio, al trasporto ecc.........al kWh conteggiato) la cosa funziona.

    Cosa vuol dire funzionamento in parallelo rete?
    Che l'utente è collegato alla fine e a monte ha la rete e l'impianto, così se non usa uno usa l'altra o lo fa in compensazione?

    Se è così pare una soluzione logica e scremata dai consumi inutili.

    L'unica cosa che mi fa un pò pensare è il fatto che se avesse successo e venisse massificata quali sarebbero le ricadute in termini di qualità dell'aria?

    Ma forse il fattore d'impatto sarebbe basso pure in questo caso, dato che lo stato zero è già parecchio deteriorato (vedasi l'aria delle città e il fatto che comunque i riscaldamenti sono già oggi in uso e producono parecchio fumo anche loro, con molte perdite).

    Solo questo mi preoccupa un pò e quindi vale la pena di studiarci un tantino sopra...........il resto può andare bene.

    Comunque mi pare la soluzione tecnologica adatta alle forme abitative molto dense, nelle quali il rapporto S/V è basso e anche il FV o il solare termico avrebbero bassa remuneratività.

    Edited by gymania - 25/3/2008, 10:46

    Commenta


    • #3
      QUOTE (ad80 @ 15/3/2007, 19:12)
      Dunque............tu hai allargato anche al campo termico le considerazioni che io ho fatto

      Cosa vuol dire funzionamento in parallelo rete?
      Che l'utente è collegato alla fine e a monte ha la rete e l'impianto, così se non usa uno usa l'altra o lo fa in compensazione?

      L'unica cosa che mi fa un pò pensare è il fatto che se avesse successo e venisse massificata quali sarebbero le ricadute in termini di qualità dell'aria?

      Comunque mi pare la soluzione tecnologica adatta alle forme abitative molto dense, nelle quali il rapporto S/V è basso e anche il FV o il solare termico avrebbero bassa remuneratività.

      Funzionamento in parallelo rete pensavo ad un sistema che mi alimento dal GE quando è acceso, dalla rete quando spento, proprio per evitare tutti quei casini di andata e ritorno di energia che tu hai evidenziato con il sistema in compensazione.

      Il GE che ho citato l'ho visto in funzione in Germania e stanno facendo tutte le prove di verifica dei fumi di combustione, hanno promesso che mi avrebbero fornito i dati e che li avrebbero comunque pubblicati in Internet.

      Quanto al FV avrei pensato di installarne una quantità minima appunto 6 kW per un erogazione in fase con la richiesta di raffrescamento, proprio per non gravare sulla rete elettrica ENEL quando c'è più richiesta.
      Del resto i picchi di richiesta di potenzain Italia non si raggiungono più d'inverno, ma d'estate.
      Il discorso è che 1 kW per condomino di FV costa circa 7000 euro, il costo del solo cogeneratore da 3 kW elettrici + 6 kW termici per condomino è di 8000.
      Si, non ho costi di esercizio, ma sono sempre 1 kW contro 9.
      Un saluto
      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

      Commenta


      • #4
        Ottimo dotting...ma perchè sei fissato con l'olio di colza? Lasciando stare le considerazioni sul bilancio energetico globale, sbaglio a pensare che il metano costi di meno, renda di più e liberi meno CO2 e nessun'altra schifezza? E sia terribilmente più comodo da usare?

        Commenta


        • #5
          QUOTE (janvaljan @ 16/3/2007, 00:38)
          Ottimo dotting...ma perchè sei fissato con l'olio di colza? Lasciando stare le considerazioni sul bilancio energetico globale, sbaglio a pensare che il metano costi di meno, renda di più e liberi meno CO2 e nessun'altra schifezza? E sia terribilmente più comodo da usare?

          Semplice, da me in Sardegna non c'è il metano.
          Quello che ho proposto lo devo realizzare a breve in una palazzina.
          Come ho detto il cogeneratore ad olio di colza l'ho visto in funzione in Germania, dai primi dati approssimativi che mi avevano mostrato i valori di emissioni erano particolarmente bassi.
          Naturalmente zolfo zero.
          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

          Commenta


          • #6
            CITAZIONE (dotting @ 16/3/2007, 07:21)
            CITAZIONE (janvaljan @ 16/3/2007, 00:38)
            Ottimo dotting...ma perchè sei fissato con l'olio di colza? Lasciando stare le considerazioni sul bilancio energetico globale, sbaglio a pensare che il metano costi di meno, renda di più e liberi meno CO2 e nessun'altra schifezza? E sia terribilmente più comodo da usare?

            Semplice, da me in Sardegna non c'è il metano.
            Quello che ho proposto lo devo realizzare a breve in una palazzina.
            Come ho detto il cogeneratore ad olio di colza l'ho visto in funzione in Germania, dai primi dati approssimativi che mi avevano mostrato i valori di emissioni erano particolarmente bassi.
            Naturalmente zolfo zero.

            Interesante, quando compro casa, ti contatto per farmi un progetto da rendermi autonomo da tutto.

            Ma l'olio di colza, in Sardegna lo trovi in quantità sufficiente senza avere bisogno di considerare costi di ricerca, trasporto e ricarica ?

            Se ti metti d'accordo con i costruttori di case, secondo te la gente non la trova attraente acquistare casa con soluzioni simili ?, non si fidano di soluzioni non comune ?

            Per il rumore del generatore come fai ?
            In caso di guasto si trovano a buio per giorni oppure si può considerare il costo di un contratto annuo di pronto intervento entra 8 ore?

            I centrali elettriche hanno sempre contratti di pronto intervento, Io sono reperibile con obbligo d'intervento entra 6 ore per un centrale a Milano, 8 ore per uno a Torino.

            Commenta


            • #7
              QUOTE (pinetree @ 16/3/2007, 07:34)
              Ma l'olio di colza, in Sardegna lo trovi in quantità sufficiente senza avere bisogno di considerare costi di ricerca, trasporto e ricarica ?

              Se ti metti d'accordo con i costruttori di case, secondo te la gente non la trova attraente acquistare casa con soluzioni simili ?, non si fidano di soluzioni non comune ?

              Per il rumore del generatore come fai ?
              In caso di guasto si trovano a buio per giorni oppure si può considerare il costo di un contratto annuo di pronto intervento entra 8 ore?

              Olio di colza, per che cosa credi sia andato in Germania!!
              La gente vuol vedere solo risultati, però da qualche parte bisogna pur iniziare.
              Il generatore che ho visto era posizionato in un locale apposito, tipo il classico locale caldaia che si trova in un condominio, fra l'altro va considerato come impianto e non centrale termica perchè non si superano i 35 kW, è tedesco, ma sembra fatto per l'Italia:
              20 kW elettrici no officina elettrica;
              35 kW termici no centrale elettrica.
              Diciamo che è un motore diesel di 3300 cc. di cilindrata 4 tempi raffreddato ad acqua, qualche meccanico che ci sappia mettere le mani lo si trova.

              Edited by dotting - 16/3/2007, 09:28
              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

              Commenta


              • #8
                CITAZIONE (dotting @ 16/3/2007, 08:07)
                Diciamo che è un motore diesel di 3300 cc. di cilindrata 4 tempi raffreddato ad acqua, qualche meccanico che ci sappia mettere le mani lo si trova.

                Invece di olio di colza (economico, ma dalle mie parti, in Sicilia, non lo trovo) puoi usare anche altri tipi di olio.

                Io avevo un vecchio Land Rover 88 III serie fino a qualche anno fa (l'ho venduto perchè nella città dove sto ora non è più possibile usare un fuoristrada........mancanza di spazio..........anzi a dire il vero non ho nemmeno la macchina perchè non ne sento la necessità.............sarò pazzo.....che volete <img src="> ...........), 2500 diesel normale.

                Quando nel 2000 ci fu la fiammata dei prezzi del carburante lo cominciai a fare andare a olio.

                NON BIODIESEL O OLIO DI COLZA PER FORZA..........OLIO DI SEMI VARI.

                Funzionava che era una bellezza!!!

                Risultati: un risparmio per ogni pieno da 8 a 15 euro........... <img src="> <img src="> :B):

                Commenta


                • #9
                  Il problema è che il costruttore ha adattato il motore per l'uso dell'olio di colza, che ha dei parametri standard quanto a punto di infiammabilità e grado di viscosità, differenti da altri tipi di olio vegetale.
                  Anche per me sarebbe stato bello che potesse andare ad olio di semi vari, ma il problema è che decade la garanzia.
                  Gli altri problemi che sto affrontando sono quelli dell'IVA, del serbatoio di stoccaggio, delle accise e degli incentivi, tutto in attesa del Decreto attuativo da applicare alla legge appena uscita il 7 febbraio.
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

                  Commenta


                  • #10
                    QUOTE (dotting @ 15/3/2007, 20:57)
                    Quanto al FV avrei pensato di installarne una quantità minima appunto 6 kW per un erogazione in fase con la richiesta di raffrescamento, proprio per non gravare sulla rete elettrica ENEL quando c'è più richiesta.
                    Del resto i picchi di richiesta di potenzain Italia non si raggiungono più d'inverno, ma d'estate.
                    Il discorso è che 1 kW per condomino di FV costa circa 7000 euro, il costo del solo cogeneratore da 3 kW elettrici + 6 kW termici per condomino è di 8000.
                    Si, non ho costi di esercizio, ma sono sempre 1 kW contro 9.

                    effettivamente il massimo carico elettrico negli ultimi anni si ha d'estate per l'utilizzo dei condizionatori. Un impianto tipo quello descritto da dotting permette di ridurre l'impatto sulla rete e (forse) se installato come trigeneratore di annullare quasi completamente la dipendenza dalla rete.

                    Per le aree urbane fornite di metano dove potrebbe non essere semplice poter stoccare olio vegetale in quantita' sufficienti (sto pensando al palazzo dove vivo quando sono a milano) si potrebbero utilizzare sistemi di co/trigenerazione a metano.

                    la trigenerazione imporrebbe impianti di raffrescamento centralizzati... ma dove c'e' impianto a pavimento...

                    So che gia' dall'anno scorso esistono dei prototipi (non so se ci sono prodotti gia' commercializzati) che tramite il reforming del gas metano in idrogeno producono calore e corrente elettrica in maniera molto silensiosa. Voi avete mai visto installati sistemi di questo genere (io no)?

                    Commenta

                    Attendi un attimo...
                    X