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  • "Energie Rinnovabili:

    Sull'inserto "Corriere economia" oggi in edicola c'è una serie di articoli molto severi nei confronti dell'eolico e del solare.

    "Il regalo di Matteoli all'eolico e di Pecoraro Scanio al solare.....l'energia verde è energia d'oro e chi la paga alla fine è il consumatore".

    In breve dicono che la Germania e la Francia possono permettersi le alternative perchè hanno il nucleare, soluzione auspicata anche per l'Italia.

    Si lamenta il funzionamento dei CIP6 ma non c'è nessun accenno al fatto che tutti quei soldi sono finiti nelle tasche dei petrolieri e non delle rinnovabili.

  • #2
    Quoto,soprattutto i fotovoltaico che è troppo caro per la resa attuale.
    Spingerei molto,ma molto sul solare termico per risparmiare gas.

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    • #3
      Perchè il fotovoltaico da noi è così caro? perchè i tedeschi invece sono all'avanguardia? perchè non hanno rotto le balle come noi, hanno incentivato questa risorsa e alla fine ci stanno guadagnando, mentre noi continuiamo a lamentarci....(e a prenderla nel didietro, mentre più conto energia ci saranno meno soldi andranno alle centrali convenzionali, che si sono accaparrate il contributo in bolletta per le rinnovabili)

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      • #4
        Il FV è indubbiamente caro. Il termine "troppo caro" però ha un significato solo se si pensa di sostituire parte della produzione di potenza con il FV. Cosa che per ora nessuno ha fatto, nemmeno in Germania.
        Il conto energia è semplicemente un sistema per creare un mercato del FV e farne scendere corposamente i costi. Senza incentivazione il FV resterà sempre "troppo caro". Ovviamente e giustamente il costo di questa incentivazione si scarica sui consumatori, che sono pure quelli che hanno rifiutato il nucleare e tendono a rifutare appena possono le centrali a carbone ecc.
        Le rinnovabili costano e i consumatori devono pagarne il costo. Su questo non ci piove e prima ce ne facciamo una ragione tutti meno delusioni avremo. Che poi si scelga di incentivare anche il solare termico mi sembra ottima cosa. Ma non come "alternativa" al conto energia sul FV.
        Tra parentesi quello che si è speso in fonti assimilate rispetto allo "spreco" per il conto energia si può leggere esaurientemente sul sito dei verdi (http://www.verdi.it/apps/risorse.php?pagina=dossiercip6).
        Visto quello che per anni si è regalato a chi bruciava ogni schifezza per farci energia mi pare che lo scoprire ora i "regali" di Matteoli e Pecoraro Scanio sia quantomeno sospetto. <img src=">
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • #5
          Bright, hai perfettamente ragione. La tua è una sintesi perfetta. Vorrei sottolineare in particolare la responsabilizzazione delle persone che 'hanno rifiutato il nucleare' .

          Ha ragione o torto ci si deve accollare una spesa aggiuntiva, appena mitigata dall'import a basso costo francese, che, per inciso, doveva far funzionare le sue centrali per ammortizzare i costi causa sovradimensionamneti nei programmi di sviluppo.

          Tuttavia, se vogliamo essere rigorosi fino in fondo vorrei fare alcune considerazioni.

          1) L'italia è dotata di un 16% di energia idraulico che è rinnovabile costa poco.
          2) Il consumatore ha sempre pagato la tariffa sul rinnovabile senza l'utilizzo trasparente.

          Germania e Spagna, che hanno un pò di nucleare stanno costruendosi il rinnovabile che attualmente non arriva al 10% in energia.

          Non voglio dire che l'energia idraulica da noi sostituisca in toto il nucleare di altri paesi, ma certamente è un eredità positiva del passato, abbondantemente ammortizzata e che ci permetterebbe qualche raffinatezza in più rispetto alla scorciatoia nucleare, mitigando il maggior costo dello sviluppo del nuovo rinnovabile.

          Mi sembra inoltre che i maggiori costi del CE li abbiamo già assorbiti poichè li stiamo pagando dal 2000, verso altri lidi, e nessuno prima del CE a mai pensato di attribuire alla A3 la responsabilità dei costi elevati dell'elettricità.

          Alla fine in futuro i costi aggiuntivi dovuti al nuovo rinnovabile ed al CE in particolare in Italia devono essere necessariamente così costosi rispetto agli altri paesi ?

          Andrea

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          • #6
            CITAZIONE (mansoldo @ 26/3/2007, 04:35)
            Alla fine in futuro i costi aggiuntivi dovuti al nuovo rinnovabile ed al CE in particolare in Italia devono essere necessariamente così costosi rispetto agli altri paesi ?

            Ma assolutamente no. Si tratta di cifre del tutto marginali, se ci riferiamo al solo CE e anche nell'ipotesi che venisse potenziato.
            L'Italia fortunatamente può contare sulle lungimiranti scelte idroelettriche della prima metà del 900, hai ragione, e questa è una quota rinnovabile, non alternante (se non nel lungo periodo) importantissima.
            Sul nucleare si rischia sempre di scadere in polemica ed è inutile rivangare sclete passate. Il nuke in Italia non c'è, presone atto guardiamo avanti e pensiamo a come ridurre il più possibile nel futuro la dipendenza di fonte, che è di gran lunga il problema strategico più grave per l'Italia.
            Le tendenze più accreditate sono per gas naturale e carbone, con marchingegni per sequestrare la CO2. Ottimo (beh, speriamo! <_< ), ma nostro dovere di "attivisti delle rinnovabili" a mio parere dovrebbe essere esplorare tutte le vie che possono far crescere la quota delle rinnovabili: idro (ma resta pochino da fare) geotermica (qualcosina di più, ma sempre poco), eolico (buono, anzi ottimo, ma è alternante e riservato a locazioni precise) e solare FV e termico. Queste ultime possono costare qualcosina ora, è vero, ma resto convinto che ci sia tutto l'interesse a fare qualche sacrificio per incentivarle. Il mio discorso non era per "spingere" il nucleare, ma anzi per far capire che una popolazione disposta a rinunciare a una fonte economica che ritiene però non sicura dovrebbe essere in grado di vedere i vantaggi delle rinnovabili senza fermarsi allo scoglio del costo iniziale. Basta farglielo capire <img src=">


            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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