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Quale caldaia

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  • Quale caldaia

    Salve, potreste darmi consigli su cosa sia economicamente conveniente per riscaldamento acqua per usi sanitari e termosifoni, su 2 palazzine adiacenti di 4 piani ciascuna da 120mq a piano. Ben esposte al sole, latitudine: Alta Campania (20 km dal confine col Lazio).
    Io pensavo ad una caldaia idrosonica, per la manutenzione nulla. Mi illuminate a riguardo? Solare termico, e altre soluzioni, tra le quali anche il classico GPL, quali vantaggi/ svantaggi hanno al confronto?

    Vorrei anche ribaltare lo stesso discorso in chiave ecologica: qual è il più pulito?
    Penso che un confronto sui vari metodi per ottenere riscaldamento e acqua calda x usi sanitari possa essere utile a tutti sul forum. Ne parliamo? <img src=">
    Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

  • #2
    Partendo da questa tabella possiamo fare qualche ragionamento:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls

    Premesso che le caldaie idrosoniche le stanno ritirando dal mercato per problemi di pitting, dovuto a cavitazione, quindi cancellate.

    Stiamo parlando di 2 stabili con 4 appartamenti da 120 mq o di 8 appartamenti da 120 mq ciascuno e termosifoni, non si è capito.
    Dobbiamo comunque escludere la soluzione più economica esistente al momento che è il cogeneratore elettrico + termico perchè questo sistema si abbina ad una bassa richiesta di energia termica propria dei sistemi a pannelli radianti.
    GPL mi sembra un pò caro, ma con le sorprese sui prezzi dello stesso, va verificato in loco.
    Il sistema più economico ed ecologico per produrre energia termica per un impianto a termosifoni è la caldaia a cippato, che mal si presta ad impianti individuali, ma è ottima per impianti di una certa potenza.
    Esistono soluzioni totalmente integrate con caldaia e serbatoio del cippato.
    Chiaramente occorre fare una ricerca di mercato per vedere disponibilità del cippato in zona.
    Sempre in zona potrebbe essere disponibile un'altra biomassa, che so nocciolino di oliva, gusci di mandorle o nocciola, ecc.; a questo punto potrebbe essere presa in considerazione una caldaia onnivora di potenza adeguata ad alimentazione automatica.
    Queste caldaie che andrebbero sempre abbinate ad un serbatoio di accumulo, potrebbero essere integrate in inverno e sostituite in toto in estate da acqua calda proveniente da pannelli solari termici del tipo heat-pipe a circolazione forzata pilotata da pompe in cc servite da pannellini fotovoltaici.
    saluti

    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      CITAZIONE
      Stiamo parlando di 2 stabili con 4 appartamenti da 120 mq

      Esatto. Cioè: 2 stabili adiacenti, con ognuno 4 appartamenti da 120mq.
      Avevo contattato la kwant, che fa caldaie anche a tecnologia idrosonica (così mi hanno detto, forse sono ibride, boh) e cmq la caldaia più piccola costa qualcosa come 2.600 euro! Poi mi dite che non stanno funzionando granchè bene... Mah, mi sa che desisto...
      Per quanto riguarda la caldaia a biomassa, è vero. Devo cercare qualcuno che vende cippato (scusate l'ignoranza, sono i "pellets"?) Ci sono un paio di segherie nella mia zona, posso provare lì?
      Dato che l'idraulico già ha fatto l'impianto sanitario, e fra poco farà il riscaldamento, come dev'essere l'impianto (vi prego, una soluzione non drastica, come quella a pavimento... Ma sempre qualcosa a muro), in attesa di decidere per la caldaia, casomai da abbinare al fotovoltaico?
      Thx
      Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

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      • #4
        Scusa, ma è in costruzione?
        Ma e l'impianto termico?
        E il progetto al Comune?

        Il riscaldamento a pavimento è una soluzione si drastica, ma per risparmiare drasticamente.
        Comunque se hai già fatto i massetti e sei costretto ad optare per i termosifoni, vedi di installare magari elementi in alluminio a basso contenuto d'acqua e grande superficie.
        Quindi alti e stretti se ne hai la possibilità oppure larghi e stretti, compatibilmente con gli spazi se li posizioni sottofinestra.
        In questo modo potresti tenere il serbatoio di accumulo a 60°, invece dei soliti 70°.
        Ricordati di far mettere dietro i termosifoni un pannello isolante in polistirene, bastano un paio di centimetri, rivestito con un foglio di alluminio, da prove fatte risparmi un 5% di combustibile.
        Il cippato non è il pellets, se vedi nel foglio di calcolo ho indicato un prezzo di 0,30 per il pellets e 0,10 per il cippato, sono sfogliette di legno che devono essere bruciate in caldaie apposite e che occupano volumi elevati che richiedono spazi adeguati, ecco perchè vendono dei sistemi completi di caldaia e silos.
        Insisto che ti conviene guardarti attorno se trovi una biomassa in zona alternativa al pellets.
        Lascia perdere il solare fotovoltaico e l'unica integrazione potresti averla con un impianto solare termico, anche se le temperature che hai sono un pò alte, ma in estate sei autonomo.
        Naturalmente con l'impianto a pavimento avresti sicuramente un'integrazione, in quanto una temperatura di lavoro corrente è pari a 35-40°C.
        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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        • #5
          Sì, sono in costruzione!
          L'impianto termico, cosa?
          Il progetto al Comune, cosa?
          Questi elementi d'alluminio di cui parli, sono diffusi? Si trovano facilmente? Conosco dei termosifoni a forma tubolare sottile, qua vengono detti "arredobagno"... Sono loro?
          Mi dai qualche info per queste caldai e e silos a cipapto, tipo le ditte produttrici? Spazio ce n'è a volontà, c'è un terreno adiacente alle case, è molto esteso!
          Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

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          • #6
            Il primo comma dell'art. 28 della legge 10/91 prevede l'obbligo di deposito presso il Comune del progetto termotecnico insieme alla denuncia di inizio dei lavori.
            Il comma 2 prevede, in caso di macato deposito, la sospensione dei lavori e la sanzione amministrativa.
            No non parlo di arredobagno o scaldasalviette, che potrebbero andare benissimo nei bagni, ma di normali termosifoni, fra la marea di quelli esistenti ti ho consigliato di scegliere un tipo a basso contenuto d'acqua.
            Prima di parlare di cippato o altra biomassa, devi vedere se in zona trovi queste biomasse.
            Perdi solo tempo in caso contrario.
            In Internet trovi tanta documentazione su "caldaie a cippato".
            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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