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    Ho scoperto... parlando con un amico che lavora in Pirelli che, dal 2001, l'azienda opera nel settore del recupero energetico attraverso la produzione di combustibile (di qualità dice) derivato dai rifiuti urbani (cdr-p) ottenuto da una miscela di rifiuti solidi urbani (rsu) e assimilabili.

    Ho quindi cercato su internet e ho trovato questo: I.D.E.A. Granda. Il combustibile prodotto è utilizzato, in co-combustione con il combustibile fossile, nel vicino cementificio di Robilante di proprietà della Buzzi Unicem.

    Qualcuno ha qualche informazione in più sul CDR-P, ovvero Combustibile Derivato da Rifiuti-Pirelli.?
    Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

  • #2
    Ieri sera, su "anno zero" ho scoperto (che ingenuo che sono...) che le eco-balle in campania sono considerate carburante. Questo ha permesso, alla società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti napoletani, di "impegnarli" alle banche per ricevere in cambio "denaro"... :angry:

    Suppongo che la Pirelli sul CDR-P sia quasi "identico" al processo "napoletano"... producono il rifiuto, lo raccolgono e lo smaltiscono... però in "monopolio".

    Che il carburante prodotto dal processo CDR-P sia "utilizzabile" (e dove?), o "non-inquinante" o stoccato in "eterno" in attesa di utilizzarlo non importa... l'importante che siano utilizzabili per ricevere del "nuovo credito" dalle banche. <img src=">

    Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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    • #3
      Quanto denunciato dal programma di Santoro non è detto che sia in relazione con la produzione del CDR-P, così come non è detto che un articolo, per il solo fatto di essere stato pubblicato su Internet, diventi una verità assoluta. Come al solito occorre valutare le affermazioni alla luce dei fatti sui quali si hanno dei riscontri.

      L'ecocompatibilità del CDR-P, a mio giudizio, non sta nelle ridotte emissioni inquinanti, ma nella sostituzione del combustibile fossile con altro combustibile, quello da rifiuti urbani e industriali, che comunque si sarebbero dovuti smaltire in qualche altro modo, peggiorando il bilancio ambientale.

      Del resto anche per il riscaldamento domestico si tende a promuovere l'uso di combustibili naturali quali il mais, il cippato, i pellet, ecc... non perché le loro emissioni siano inferiori, ma per il fatto che non emettono più inquinanti di quanto il loro ciclo vitale ha sottratto all'ambiente nella crescita del vegetale da cui provengono.

      ••••••••••••

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      • #4
        CITAZIONE (nll @ 11/4/2007, 12:09)
        L'ecocompatibilità del CDR-P, a mio giudizio, non sta nelle ridotte emissioni inquinanti, ma nella sostituzione del combustibile fossile con altro combustibile, quello da rifiuti urbani e industriali, che comunque si sarebbero dovuti smaltire in qualche altro modo, peggiorando il bilancio ambientale.

        Del resto anche per il riscaldamento domestico si tende a promuovere l'uso di combustibili naturali quali il mais, il cippato, i pellet, ecc... non perché le loro emissioni siano inferiori, ma per il fatto che non emettono più inquinanti di quanto il loro ciclo vitale ha sottratto all'ambiente nella crescita del vegetale da cui provengono.

        Caro nll
        non so che fine ha fatto il cip6 però anche quello è un discorso che si può collegare a quello che fai tu.
        Bisogna dire però che il CDR non si può assimilare alla biomassa perchè il loro contenuto è soprattutto
        fatto di plastica di vario genere.
        Quindi essendo il CDR principalmente un derivato del petrolio è in quanto tale una fonte esauribile
        perciò non dovrebbe essere in alcun modo "incentivabile".

        Siccome non ne hanno più parlato, penso che il CDR sia ancora fonte assimilata
        e continui a ricevere i fondi CIP6 per il 100% dell'energia prodotta anzichè (come sarebbe più giusto)
        solo per la frazione di biomassa che il CDR contiene.

        PS: Qualcuno ha informazioni sul CIP6?

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        • #5
          QUOTE
          Bisogna dire però che il CDR non si può assimilare alla biomassa perchè il loro contenuto è soprattutto fatto di plastica di vario genere.

          Quel che viene trasformati in combustibile è quella parte che per vari motivi non può venir riciclato e quindi non è possibile che me lo assimili al combustibile fossile "vergine". Ho scritto prima che il vantaggio, o l'ecologicità dell'uso, non sta nel fatto che inquini di meno, ma che inquina e costa meno che se usasse il fossile e provvedesse alla distruzione di quella parte di rifiuti. Spero ora che la cosa sia più chiara, non intendevo mettere in contrapposizione il CDR con la biomassa.

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