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AQUAFUEL Un gas infiammabile dall' acqua

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  • AQUAFUEL Un gas infiammabile dall' acqua

    Ciao a tutti
    Per chi sta aspettando risultati più "seri" dalla fusione fredda, e maggiori informazioni sul "magnegas", ecco una maniera semplice ed economica per far funzionare il motore della nostra auto con poco.

    Un salutone e buone esplosioni!
    Furio57

    RELAZIONE del prof. Santilli

    REALIZZAZIONE SEMPLICE

    REALIZZAZIONE PIU' PROFESSIONALE

    QUI SOTTO L' EFFETTO COREOGRAFICO!!!

    user posted image

    Edited by Furio57 - 6/9/2004, 10:26
    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

  • #2
    La cosa e' davvero piu' avanti di quanto pensassi !
    Saluti

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    • #3
      CITAZIONE (Phitio @ 1/7/2004, 15:10)
      La cosa e' davvero piu' avanti di quanto pensassi !
      Saluti

      Ciao Phitio. Beh! Qual' cosa se non altro funziona.
      Se qualcuno vuole sperimentare, gli elettrodi in carbone io li ho estratti da una pila tipo "torcia" senza troppa difficoltà.
      Se l' elettrodo non si sfila si può riscaldare l' elettrolita con un asciugacapelli che si presenta come una pasta scura.
      Evitate di toccare questa pasta, può essere nociva.

      Buone esplosioni!
      Furio57

      Edited by Furio57 - 2/7/2004, 10:46
      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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      • #4
        Scusa, ma non sarebbe possibile prender della smplice carbonella e limarla un po? Quell'apparato e' talmente semplice che in pratica sembra uno di quei giochini che si fanno a tavola dopo pranzo per divertire i nipotini... sono allibito.

        Saluti

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        • #5
          Ciao phitio! Un dipositivo semplice non significa semplicistico....
          Quello che posso dirti ..prova!
          La carbonella però è legno bruciato, secondo me se dovesse funzionare con una vampata si consuma subito...Invece usando degli elettrodi già preposti per un passaggio di corrente, come quelli delle pile ti risolverebbero già qualche problema.
          Essendo poi di sezione circolare sono più facili da bloccare sulla bottiglia di plastica con i classici passanti di gomma per cavi elettrici. Ovviamente mi riferisco all' esperimento di Naudin. Penso poi che la carbonella abbia una resistenza troppo elevata per funzionare con soli 30 Volt.
          Il gas che si ottiene, è molto simile al gassogeno che era un gas ottenuto da carbonella ed acqua usato durante il secondo conflitto mondiale, per la mancanza di benzina, per far funzionare il motore delle automobili.
          Un consiglio evitate di usere le pile di tipo DURACELL.

          Salutoni
          Furio57

          Edited by Furio57 - 2/7/2004, 10:44
          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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          • #6
            Va bene una qualsiasi marca di pile zinco-carbone? Questo esperimentino vale davvero la pena di farlo, anche per uno privo di spazio e mezzi come me
            Saluti

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            • #7
              Ciao Furio

              5-6Kw di energia per portare un motore a 3000-4000 giri ... semplice il sistema, buono il risultato.

              Forse il sistema è ottimizzabile, elettrodi porosi offrono maggiore superficie
              di scambio ... si potrebbe anche cercare la risonanza per ottenere il massimo del rendimento con il minimo di energia ...

              Saluti

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              • #8
                Ciao a tutti

                Per Phitio:
                come dicevo qualsiasi pila zinco carbone va bene. Evita di usare le Duracell perchè sono diverse dalle zinco carbone standard. Usa il formato "torcione", cioè quelle tonde più grosse. Troverai un elettrodo di 5 mm di diametro lungo quasi quanto tutta la batteria. Una meraviglia!

                Per Stefanopnc:
                è tutto da provare! Anche se ritengo che il carbone in questione deve essere sinterizzato, quindi molto duro, per durare a lungo.
                Normalmente un carbone siffatto è sempre molto liscio privo di porosità.
                Forza con gli esperimenti!!

                Buone esplosioni!!
                Furio57
                L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                • #9
                  Si parla anche di un alimentatore che supporti 35V e 15 A: Io ho un caricabatterie che arriva fino a 24V Non e' che mi tocca comprare un alimentatore nuovo ?
                  Pensavo di usare certe pile esaurite che mi sono rimaste in cantina: vanno bene anche loro, secondo te?
                  Saluti

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                  • #10
                    CITAZIONE (Phitio @ 2/7/2004, 14:56)
                    Si parla anche di un alimentatore che supporti 35V e 15 A: Io ho un caricabatterie che arriva fino a 24V Non e' che mi tocca comprare un alimentatore nuovo ?
                    Pensavo di usare certe pile esaurite che mi sono rimaste in cantina: vanno bene anche loro, secondo te?
                    Saluti

                    Heilà abbiamo proprio voglia di illuminare la notte con i nostri esperimenti!!
                    Scherzi a parte io comincerei con 12 volt. Un alimentatore da 35Volt 15 non è proprio economico. Le batterie le puoi mettere in serie, ma devono essere tutte uguali sia di tensione che di corrente e dello stesso produttore.
                    La maniera più economica per ottenere 35 volt è usare un trasformatore adeguato con relativo ponte di graetz, il condensatore non è necessario.
                    Se hai a disposizione più corrente è meglio.
                    Ricorda che è prudente, ma non obbligatorio inserire una resistenza da 1 ohm 50 Watt o più in serie all' alimentazione, non si sa mai.

                    Mandaci qualche foto!

                    Salutoni
                    Furio57
                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                    • #11
                      Ciao a tutti ecco le immagini dal sito di Naudin per far funzionare un motore con l' acquafuel.
                      Il generatore a 220V da 5 HP, alimenta una comune saldatrice che viene usata come trasformatore di potenza per ottenere oltre 80 Ampere! a 30 volt.

                      MOTORE CHE FUNZIONA CON AQUAFUEL

                      E' da notare che l' alimentazione del reattore a 30 V, che produce il gas è alimentato dalla saldatrice a corrente alternata, (rende meno rispetto alla corrente continua).

                      Salutoni
                      Furio57

                      Edited by Furio57 - 9/7/2004, 00:00
                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                      • #12
                        Ciao a tutti
                        Ho scoperto che il gas "sintetico" in questione viene proposto con diversi nomi anche se composto allo stesso modo:
                        AQUAFUEL, AQUALENE, MAGNEGAS, TRUEFUEL, CARBO-HIDROGEN.

                        La composizione è la seguente:

                        Idrogeno.......................46.483 %
                        Diossido di carbonio........9.329
                        Etilene.............................0.049
                        Etano...............................0.005
                        Acetilene..........................0.616
                        Ossigeno.........................1.164
                        Nitrogeno........................3.818
                        Metano............................0.181
                        Monossido di carbonio...38.370

                        Totale..........................100.015

                        Salutoni
                        Furio57
                        L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                        LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                        Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                        • #13
                          In Italia un noto nome è proprio "Gas d'Acqua".
                          Viene prodotto industrialmente "sparando" del vapore acqueo su del carbone.

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE (alkemist @ 8/7/2004, 10:55)
                            In Italia un noto nome è proprio "Gas d'Acqua".
                            Viene prodotto industrialmente "sparando" del vapore acqueo su del carbone.

                            Ciao Alchemist ben trovato.
                            Se proprio vogliamo essere più precisi il gas d' acqua è il "GASSOGENO" che veniva usato in Italia durante il secondo conflitto mondiale per far funzionare i motori a scoppio, dato la quasi totale mancanza di benzina. Lo si ottiene come hai già detto, con vapore d' acqua possibilmente saturo o direttamente con goccie d' acqua direttamente sul carbone ardente.

                            Salutoni
                            Furio57
                            L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                            LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                            Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                            • #15
                              Ora mi sovviene una domanda: e' possibile che sia lo stesso gas usato nella seconda guerra mondiale? E se si, e' stato abbandonato per la scarsa efficienza della produzione, o per qualche altro motivo? Oppure e' un gas del tutto diverso dal magnegas? In principio direi proprio di si, nella sua produzione non ci sono certo campi magnetici di sorta...
                              Saluti

                              Edited by Phitio - 8/7/2004, 11:34

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                              • #16
                                Ciao Phitio la composizione del gassogeno è simile, appena trovo come è composto lo riporterò sul forum.
                                Se vedi quale accrocchio era l' apparecchiatura che permetteva il funzionamento sulle auto e camion, capirai perchè è stato abbandonato.
                                In qualsiasi caso il sistema era meno efficiente di quello a benzina.
                                Comunque funzionava.

                                Ti propongo un articolo sul gassogeno trovato nel web

                                Salutoni
                                Furio57

                                Gassogeno, che storia

                                Nuvolari.
                                Mai il nome di un campione ha calzato così bene l’epopea del suo tempo.
                                Negli anni Trenta le automobili filavano su strade bianche a schiena d’asino, tra filari di alberi e buche e lasciavano dietro di sé una scia d’ammirazione e una cortina di polvere e fumo.

                                Le corse, i piloti, le macchine: erano tante allora le strade sterrate e poca la benzina.
                                Quasi niente, addirittura, quando poi scoppiò la guerra.
                                Il regime autarchico imposto dal Duce, aveva aguzzato però l’ingegno degli inventori.
                                Ci fu chi progettò impianti per estrarre ferro dalla sabbia delle spiagge e chi, come Marco Ferraguti, professore d’Agraria all’Università di Perugia, escogitò un dispositivo a carbonella per alimentare motori.

                                L’impianto era semplice: occorreva una specie di pentola-stufa con fornelletto e un recipiente per la legna.
                                Da un bruciatore arrivava un getto di vapore d’acqua che a contatto con il carbone ardente produceva il gas carburante che veniva pompato al motore.
                                Il “gassogeno”, appunto, come lo chiamarono in quel lontano 1933, quando fu brevettato e commercializzato.

                                Per la verità, il sistema non riscontrò mai i consensi degli automobilisti: troppo inferiore il rendimento rispetto al carburante.
                                Per quante modifiche avesse sperimentato la Saf (Società Autogasogeni Ferraguti, con sede a Roma in via Francesco Crispi, 9), non si poteva evitare quella perdita di potenza fisiologica del 30 per cento.
                                Il nuovo propellente che era stato denominato “gas power”, “gas arricchito”, venne ribattezzato dalla gente “gas povero”.

                                Il processo di gassificazione consisteva nel trasformare legna e carbonella in ossido di carbonio mediante combustione incompleta, esotermica (che avviene cioè con lo sviluppo di calore).
                                All’interno dei gassogeni, il gas veniva filtrato e raffreddato prima di essere inviato al motore.
                                Qualora l’operazione si fosse limitata a produrre ossido di carbonio, si sarebbe ottenuto un gas eccessivamente povero, sia per il basso potere calorifico che per l’eccessiva quantità di azoto introdotto con l’aria di combustione.
                                A questo problema poneva rimedio la dissociazione di una certa quantità di acqua, presente nel carbone umido e ancor di più nella legna.
                                La reazione, questa volta endotermica, recuperava il calore necessario dalla reazione precedente.
                                In questo modo, l’azione combinata, aumentava il potere calorifico del gas.

                                Il potere calorifico inferiore che si otteneva in questo modo era di circa 1600 cal/kg, ben lontano però da quello della benzina che oscillava sulle 10.500.
                                Nel carburatore il rapporto di miscelazione con l’aria diventava di 1 a 1, contro l’1 a 2 del carburante.
                                L’unica soluzione e anche la più semplice, era di aumentare la compressione nei cilindri abbassando la testata. Il surrogato restava comunque poco convincente, specie in un periodo ancora distante dalle ristrettezze della guerra.
                                Così, in mancanza di altri mezzi di promozione, il figlio del professor Ferraguti, Sergio, pensò di reclamizzare l’invenzione del padre nella più importante e seguita corsa automobilistica, la Mille Miglia.
                                Nel 1936 si iscrisse al volante di un’Alfa Romeo “1750” alimentata a carbone di legna.
                                Il ragazzo aveva appena 18 anni, ma dimostrò una buona stoffa.
                                In guerra diventerà pilota di caccia e negli anni Quaranta, giungerà primo di categoria in altre edizioni della Brescia-Roma-Brescia.

                                Ma intanto quell’anno, tra la curiosità generale, si presentò alla partenza di viale Rebuffone, in perfetta tuta bianca insieme ad un meccanico di fiducia, a bordo di una di quelle “1750”, già diventate leggendarie grazie ai duelli tra Varzi e Nuvolari.
                                La sua si riconosceva al primo colpo d’occhio.
                                La coda a pinna, un po’ goffa, ma abbastanza in linea con la carrozzeria disegnata da Zagato, nascondeva l’impianto del gassogeno, che così appariva poco ingombrante.
                                Sulla fiancata, oltre al numero di partenza 69, campeggiava la scritta “a carbone”. Con un pieno di 45 chili di carbonella, per un’autonomia di quasi trecento chilometri, partì da Brescia seguita da applausi d’incoraggiamento e da una densa fumata bianca.
                                Riuscì a concludere tutti i 1600 chilometri della corsa alla media non disprezzabile di 51 km/h.
                                Quasi un record se si pensi alle innumerevoli soste “tecniche” per far legna nei boschi e alle necessarie rincorse a marcia indietro per superare i faticosi passi appenninici.
                                La radio, che allora seguiva quasi in diretta l’andamento della gara, riferì dei tre tentativi occorsi per affrontare la salita del Piccione, tra Perugia e Gubbio.

                                Fu un successo sportivo, ma non commerciale.
                                Le applicazioni del gassogeno non trovarono una grossa eco. La diffusione e l’impiego dell’alimentazione a carbone di legna, o semplice legna, ebbe un riscontro, però, addirittura a livello europeo, allo scoppio delle ostilità belliche.
                                Lo adottarono, soprattutto verso la fine del conflitto, le poche auto sfuggite alle requisizioni.
                                Altre giravano con bombole sopra il tetto piene di metano (che si estraeva nel Ravennate), una soluzione considerata rischiosissima a causa dei bombardamenti aerei.
                                Il gassogeno venne impiegato anche in alcuni automezzi impiegati sui campi di battaglia, ma anche lì incontrò la riluttanza dei militari. Nel dopoguerra, il problema dell’inquinamento da gas di scarico era ancora lontano dal preoccupare, ma già le automobili a carbonella erano superate dalla storia.
                                L’Italia aveva voltato la pagina dell’autarchia e dei suoi paradossi.
                                Ma la ricerca di energie alternative era appena cominciata.






                                Edited by Furio57 - 8/7/2004, 12:26
                                L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                • #17
                                  Intendevo che mi sembravano radicalmente diversi il metodo di vaporizzare a cqua su carbone rispetto a quello con arco elettrico, comunque grazie
                                  Saluti

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                                  • #18
                                    Ciao Phitio! Beh mi sembra che siano molto vicini. Al posto della carbonella ardente c'è il calore generato dall' arco fra i due carboni, l' acqua c'è, mi sembra che non manchi nulla.
                                    A proposito hai replicato l' esperimento?
                                    Raccontaci!

                                    Un salutone
                                    Furio57

                                    Edited by Furio57 - 8/7/2004, 14:25
                                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                    • #19
                                      Beh, manca il campo elettromagnetico dell' arco, ti pare poco?
                                      L'esperimento sull'acquafuel lo condurro se superero' due condizioni: trovare un generatore di corrente adatto e ottenere il permesso di mia moglie che teme io voglia far saltare la casa
                                      Saluti

                                      Edited by Phitio - 8/7/2004, 14:47

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                                      • #20
                                        mi sembra che naudin come generatore abbia utilizzato una semplice saldatrice.
                                        Non solo ma ha anche collegato l'uscita del gas con un piccolo generatore di corrente a scoppio(opportunamente modificato) per dimostrare che si produce più corrente di quanta se nè da al sistema.
                                        cIAO E AugurONI

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (Phitio @ 8/7/2004, 14:47)
                                          Beh, manca il campo elettromagnetico dell' arco, ti pare poco?
                                          L'esperimento sull'acquafuel lo condurro se superero' due condizioni: trovare un generatore di corrente adatto e ottenere il permesso di mia moglie che teme io voglia far saltare la casa
                                          Saluti

                                          Ciao Phitio.
                                          Per la corrente penso che puoi la abbassare riducendo la sezione dei carboni, usa quelli ricavabili dalle comuni batterie "stilo" le AA per intenderci, sono di 3 mm.
                                          Come alimentatore prova se ce l' hai anche un caricabatterie, però di quelli "seri" non quelli del supermercato made in china da 1A.
                                          Per la moglie, puoi mandarla in vacanza.
                                          Sei sicuro che l' arco crei un campo elettromagnetico?

                                          Salutoni
                                          Furio57
                                          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                          • #22
                                            Grazie della informazioni

                                            Perche' non dovrei essere sicuro che un arco elettrico crei un campo eletromagnetico? Al limite potrei dire che il campo elettrico tra gli elettrodi genera la scarica (arco) elettrica non appena il dielettrico (acqua) cede, e che le cariche elettriche in moto a loro volta generano un campo elettromagnetico.

                                            Dimmi se sbaglio

                                            Saluti

                                            PS: potresti darmi i dati tecnici del caricabatterie ? Thanks

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                                            • #23
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                                              Non era una domanda tendenziosa.
                                              Semplicemente non ho conoscenza specifica negl archi elettrici subacquei.

                                              Proverò a testare il tutto con uno strumento.
                                              Salutoni
                                              Furio57

                                              Edited by Furio57 - 9/7/2004, 13:40
                                              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                              • #24
                                                Figurati, avevo supposto che mi fosse sfuggito qualcosa di fondamentale
                                                Possiedo un caricabatterie da automobile che puo' arrivare anche a 24 V, ma non ricordo quanti Ampere di corrente sostenga : pensi che possa andare? magari Ti postero' i dati tecnici. In ogni caso l'ho comprato in ferramenta, e credo che almeno a 5-6 A ci arrivi
                                                Saluti

                                                Edited by Phitio - 9/7/2004, 14:07

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                                                • #25
                                                  Se arriva a quella corrente ti consiglio di inserire in serie la resistenza.

                                                  Salutoni
                                                  Furio57
                                                  L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                  LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                  Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                  • #26
                                                    Ciao a tutti


                                                    L’acqua può essere separata in Idrogeno e Ossigeno utilizzando elettricità. I libri di chimica tradizionali affermano che questo processo richiede più energia di quanta può essere recuperata quando i gas vengono ricombinati. Questo è vero soltanto nei peggiori dei casi. Quando l’acqua viene colpita con la sua stessa frequenza di risonanza molecolare, utilizzando un sistema sviluppato da Stan Meyers (USA) e recentemente di nuovo dalla Xogen Power, essa collassa in Idrogeno e Ossigeno con un imput elettrico molto piccolo. Anche utilizzando differenti elettroliti (addittivi che migliorano la conducibilità dell’acqua), l’efficienza del processo cambia drammaticamente. È anche risaputo che certe strutture geometriche e trame di superficie lavorano meglio di altre. L’implicazione è che un’illimitata quantità di carburante di Idrogeno può essere prodotta per far funzionare motori (come nella nostra macchina) al costo dell’acqua. Ancor più sorprendente è il fatto che una speciale lega di metallo, brevettata da Freedman (USA) nel 1957, scinda spontaneamente l’acqua in Idrogeno e Ossigeno senza alcun input elettrico esterno e senza causare alcun cambiamento chimico nel metallo stesso. Questo significa che questa lega speciale può produrre Idrogeno dall’acqua per niente, per sempre.

                                                    Saluti.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Ciao a tutti...
                                                      e Stefanopnc, dell' uso di frequenze di risonanza per rendere più agevole l' elettrolisi dell' acqua ne avevo sentito parlare e ho visto qualche schema elettrico, ma a mio modesto avviso " ridicolo".
                                                      Hai qualche dritta su quale metodo usare o meglio hai già qualche valore di frequenza di risonanza da provare?
                                                      Chissa quale fine ha fatto la lega di Freedman?

                                                      Un salutone
                                                      Furio57
                                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                      • #28
                                                        Ciao a tutti, mi associo a quello che dice Furio, se qualcuno conosce qualche link sull'argomento (frequenza di risonanza o lega di scissione idrogeno) lo potrebbe cortesemente postare? grazie saluti

                                                        bioste

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                                                        • #29
                                                          Già, in questo caso mi associo anche io. Se fosse così semplice avremmo centinaia di riprove nel mondo intero... e a me non sembra ci siano.

                                                          Per quanto riguarda la lega di Freedman ne ho sentito parlare anche io ma nessuno sa come sia composta. E poi un'osservazione. Ammesso che esista, per funzionare continuativamente si dovrebbe usare acqua distillata altrimenti tutti i depositi andrebbero a ricoprire rapidamente la lega annullandone l'effetto catalizzatore. E l'acqua distillata costicchia... e quella bidistillata ancora di più!
                                                          Sempre ammesso che questa lega esista.
                                                          Cerchiamo di approfondire la cosa, perchè, a mio avviso, difficilmente può accadere una cosa simile.

                                                          Saluti!
                                                          Roy
                                                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                          • #30
                                                            Considerando il fatto che per spezzare una energia di legame bisogna fornire almeno l'energia necessaria a riformarlo, non mi sembra possibile che esista una lega del genere. E se esiste deve essere essa stessa una fonte di energia di qualche tipo.
                                                            Saluti

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