Salve a tutti,<br><br>Innanzitutto complimenti per il forum lo trovo molto interessante sia per chi è alle prime armi con la materia sia per i professionisti del settore.<br><br>Vorrei parlare di digestione anaerobica. Processo in grado di valorizzare energeticamente biomasse come liquami di origime agricola e produzioni cerealicole in generale.<br><br>Parlando con un mio amico allevatore mi è stato posto un problema: in quasi tutti gli allevamenti vengono somministrati abitualmente <span style="color:red">antibiotici</span> al bestiame sia per evitare possibili malattie sia per ottimizzare la produzione. Secondo lui concentrazioni elevate di antibiotici nei liquami inibirebbero l'azione dei micro-organismi (metanigeni) responsabili della degradazione del substrato e della produzione di biogas.<br><br>Mi chiedo se questo possa essere un reale problema per l'utilizzazione energetica dei liquami di origine zootecnica e se ci sono possibili rimedi, magari con utilizzo di sostanze biochimiche che annullino l'effetto inibitore degli antibiotici.<br><br>Se qualcuno sa rispondermi...<br><br>Ringrazio<br>
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digestione anaerobica
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Una risposta chiara e definitiva non la conosco. Posso darti una mano sulla tipologia di antibiotici LEGALI che possono venire somministrati ai bovini:<br><br><a href="http://www.epicentro.iss.it/ben/2003/lu-ago2003/1.htm" target="_blank">http://www.epicentro.iss.it/ben/2003/lu-ago2003/1.htm</a><br><br>Il loro effetto è selettivo, che io sappia vengono rilevati in tracce nelle deiezioni animali, probabilmente il danno al processo di metanogenesi è legato alla prima fase di idrolisi in quanto i batteri coinvolti hanno il compito di portare il materiale in condizioni di anossia e di pH alcalino (circa 8-9) e sono numerosi. I metanigeni arrivano per ultimi a giochi fatti. La lista dei batteri è lunga e non sonno ceppi simili ai batteri bersaglio degli antibiotici.<br>Ho cercato nella rete qualche studio che avvallasse o smentisse la mia ipotesi ma non ho trovato nulla.<br>L'argomento interessa molto anche a me, per cui se riesci a trovare qualche dato CERTO ti sarei grato se potessi tenermi informato.<br>Ciao<br>Nicola
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (nicola_77 @ 19/6/2007, 19:51)</div><div id="quote" align="left">e se ci sono possibili rimedi,</div></div><br>Certo, smettere di allevare animali come se fossero oggetti.<br>
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Mai visti gli allevamenti intensivi? Le fattorie del mulino bianco non esistono più....<br><br>Non capisco...qui si parla di risolvere un problema derivato da un altro problema.....non facciamo prima a risolvere il problema originario? Ossia il sovraffollamento e sfruttamento del bestiame? con conseguenze tipo mucca pazza ecc...Se ci si vuole cibare di carne...almeno ci si degni di garantire una vita almeno ai limiti della decenza....<br>E poi becchiamoci pure gli ogm....buon appetito!<br><br>Scusate l'O.T. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e05f567652dc72ee800578a0b152fcc6.gif" alt=":wacko:"><br>
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mio caro sssuper.<br>L'allevamento intensivo, nel mio caso del pollo da carne, lo vedo tutti i giorni, compreso il sabato e la domenica, sia quando sto poco bene che quando fa freddo o caldo. A natale, a pasqua e pasquetta, a ferragosto, ecc.<br>Il mulino bianco non esiste, esistono alcuni casi di sovraffollamento, non molti per la verità in italia, ma sopratutto esistono un sacco di allevatori come il sottoscritto che si fanno un m........ così!! per allevare prendendo gli stessi (POCHI) soldi di 20 anni fà!! che combattono contro insulse regole di igiene (le stalle non sono sale operatorie), e ingrassano i pochi commercianti (al cospetto dei quali gli usurai sono degli angioletti!. Per non parlare della direttiva nitrati, sembra che siamo gli unici responsabili dell'inquinamento (ma gli scarichi delle città. delle industrie. degli alberghi dei litorali...)<br>Per gli antibiotici, vorrei precisare che: primo costano tanto, e visto che li paga l'allevatore!!!<br>Secondo se non li usi gli animali muoino.....<br>Cmq prima di sparare nel mucchio ti invito a vedere il mio allevamento, e ha passare una giornata in compagnia dei polli e mia... poi puoi dire tutto quello che vuoi.<br>Se non credi alla pubblicità del mulino bianco non credere nemmeno a tutto quello che le male lingue dicono sull'allevamento , soprattuto italiano.<br>Nonostante tutto, infatti, quando succedono disastri (Influenza aviare, polli alla diossina, mucca pazza, ecc) la carne italiana risulta nella maggior parte dei casi sempre la migliore.<br>Io cmq i miei polli d'allevamento li mangio volentieri, quelli che razzolano nelle aie o che provengono dalla thailandia no! sai la colibacillosi, clostridiosi, enteriti batteriche e virali... non so se vengono curati.....<br>saluti.<br>chiedo scusa ai partecipanti al forum per la mia divagazione, ma sono stufo di essere bistratato da chicchessia.<br><br>PS: sssuper , se vuoi ulteriori informazioni sono a tua disposizione.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Per non parlare della direttiva nitrati,</div></div><br>a che punto sono? è già operativa? con che limiti? qualcuno ha riferimenti?<br><br>A presto.
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la direttiva è stata prorogata fino al 12/12/2007, perchè le regioni italiane non hanno provveduto a preparare l'apposita modulistica, scusa banale fatta all'unione europea.<br>Attualmente siamo in procedura d'infrazione, cioè non è più possibile derogare oltre il 01/01/2008.<br>In veneto hanno gia iniziato ha raccogliere i dati degli allevamenti per aggiornare i "quaderni di campagna", dall'anno prossimo, anche se molti non ci credono il sistema "allevamento italiano" verrà smantellato, grazie ai limiti di azoto ettaro assurdi imposti soprattutto nelle aree vulnerabili, e ai quantitativi di azoto, stimati dai tecnici, prodotti per capo anno.<br>Per capirci meglio dalla fine del 2008 la carne, soprattuto di pollo, venduta nelle macellerie sarà principalmente brasiliana e thailandese, visti gli accordi commerciali fatti dall'unione europea con detti stati (vedi tasse per l'importazione), animali che sicuramente soddisfano tutti i requisiti voluti dai pseudoanimalisti e psuedoambientalisti, con la complicita delle multinazionali, che governano l'europa.<br>se non verrà applicata la normativa verranno bloccati tutti i piani di sviluppo e relative sovvenzioni destinate all'italia, molti milioni di euro....<br>Per i limiti e la normativa vedi; <a href="http://www.ambientediritto.it/Legislazione/INQUINAMENTO/2006/dm_7apr2006.htm" target="_blank">http://www.ambientediritto.it/Legislazione...dm_7apr2006.htm</a><br>trovi tutto.<br>ciao
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sssuper @ 21/6/2007, 19:06)</div><div id="quote" align="left">Mai visti gli allevamenti intensivi? Le fattorie del mulino bianco non esistono più....<br><br>Scusate l'O.T. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ab1b0b974854953b30bbf9e206e0fb9d.gif" alt=":wacko:"></div></div><br>Ehm... mi sembra che tu viva in un'altro pianeta.... le fattorie del mulino binaco NON SONO MAI ESISTITE.<br><br>Ci sono comunque leggi che regolamentano il tutto , e ti posso assicurare , che non sono proprio prese alla leggera ( e leggere )<br>Fare "il contadino" una volta significava non avere grossi titoli di studio , oggi , occorre essere laureati ! ( laureati no, ma quasi )<br><br>I "casini" vengono sempre da altri stati anche confinanti , dove per comodita' ( e meno leggi e burocrazia ) si allevano o si trasformano i prodotti animali. ( I commercianti che fanno questi businness non li citi eh ? )<br><br>E lasciamo perdere i discorsi "animalisti" che in forum tecnici come questo lasciano il tempo che trovano.<br>Noi siamo carnivori per natura.<br><br>Concludendo , la carne italiana , qualunque essa sia e' molto piu' sicura ( e forse costosa ) rispetto a quella prodotta in altri paesi.<br><br>Poi ci puo' essere QUALCUNO che non le rispetta in piccola parte ( perche' burocraticamente non ci riesci), ed allora TG ( e non faccio nomi ) sul tipo "domani caldo record , 35 gradi , da 100 anni non si registrava una temperatura simile , quando l'anno prima ne sono venuti 37 " si puo' gia' intuire che razza d'informazione di propinano...<br><br>Ma la cosa piu' grave e' che c''e gente che ci crede pure !<br><br>Come dice il buon Francesco , passa UNA giornata insieme a lui.., poi con COGNIZIONE di causa magari se ne discute.<br><br>CiaoCiao,
-Illo41100-
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Avevo segnalato <a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=7635494" target="_blank">in questo post</a> un interessante speciale di venti pagine apparso sull'ultimo numero de L'informatore agrario. C'è anche un'analisi finanziaria e ho avuto una conferma di una produzione di 15.000-28.000 kWh di e.e. da un ha di silomais.
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Salve! Sono un acquariofilo e osservo che i generatori a biogas non risolvono completamente il problema nitrati. Per questo serve un fitodepuratore (perchè funziona come un acquario d'acqua dolce)! So che ci sono ditte specializzate (richiede pochissima manutenzione) praticamente è un laghetto con delle piante acquatiche che ossigenando e digerendo ammoniaca e quindi azoto mantegono una flora batterica che si nutre di nitrati! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0bdda87c2f2d5386d6b055e4e3256648.gif" alt="">
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Fitodepurzione? Se si tratta di quello il problema è lo spazio che occupano tutte le piante necessarie per il volume di liquami che escono giornalemente. Un allevatore medio possiede 8 ettari, se gliene togli anche solo mezzo per impiantare il laghetto per lui è solo una perdita. E poi il materiale in uscita potrebbe anche essere ricco di patogeni per le piante.<br>La fitodepurazione è ottima per acque grige non per qcque nere.<br>Ciao
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Se da un lato tale processo può assicurare forti abbattimenti della sostanza organica, d’altro canto lascia pressoché inalterati i livelli di azoto e fosforo e ciò rende tecnicamente ed economicamente non praticabili i tentativi di completare il trattamento depurativo.<br>Per questo motivo, dopo una iniziale diffusione, l’applicazione della digestione anaerobica in zootecnia ha subito un ridimensionamento.<br><br>Di contro, in tempi più recenti, si è largamente diffusa una nuova generazione di impianti di biogas estremamente semplificati e a basso costo.<br><br><a href="http://www.puntoenergia.com/Newsletter/2001-12/reflui.htm" target="_blank">http://www.puntoenergia.com/Newsletter/2001-12/reflui.htm</a><br><br><br>Avevo letto tempo fà del problema nitrati ma devono averlo risolto!<br><br><br><br><br><br><br>
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