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    qualche giorno fa ho visto in tv che tesla aveva creato degl'apparecchi in grado di sfruttare i campi magnetici terrestri e utilizzarli per creare energia elettrica! tutto qst con una semplice antenna e un circuito meccano/elettrico... per dimostrare l'efficacia della sua invenzione fece montare un motore elettrico sulla propia auto e spinto solo dalla sua macchina sfrecciò a 130Km/h! una società americana distribuisce gratuitamente energia elettrica sfruttando questa tecnologia! qlk ne sa qualcosa? non è possibile ricostruire qst macchina portentosa oppure è solo un utopia?

    spero che il tema proposto non sia già stato trattato, sono nuovo e nel caso me ne scuso...

  • #2
    perchè non risponde nessuno??? non fermatevi alla lettura ma fate dei commenti! ogni parola è un punto di riflessione o di partenza!

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    • #3
      CITAZIONE (mantegna @ 31/7/2004, 14:27)
      perchè non risponde nessuno??? non fermatevi alla lettura ma fate dei commenti! ogni parola è un punto di riflessione o di partenza!

      Ciao,
      non credo che quì nessuno voglia risponderti, aspetta ancora, molti non frequentano il forum ogni giorno.
      Io purtroppo non so darti notizie in merito a quello che hai visto, ma so che sono tante le speculazioni attorno alle
      scoperte e teorie di un personagio come Tesla (se guardi altri post nel forum vedrai alcuni temi già trattati in merito).
      In passato numerosi scienziati purtroppo dimenticati e nel peggiore dei casi addirittura allontanati dalla comunità scientifica di quel tempo hanno lasciato scritti e studi che ogni tanto qualcuno si sogna di usare per speculazioni di vario tipo; capita lo stesso con vecchi brevetti scaduti come potrai scoprire tu stesso e di cui anche quì se ne è parlato.
      In quanto a Tesla egli fece numerosi esperimenti in merito alla possibilità di trasmettere energia a distanza e di ricavarla da fonti come quella del campo magnetico terrestre, per varie ragioni però queste non approdarono mai a vere e proprie realizzazioni pratiche e utilizzabili. Come spesso viene evidenziato dai componenti di questo forum, di cui anche io come te sono un nuovo membro, la scienza ufficiale spesso fa cerchio intorno a grandi interessi, ma a volte anche lacune e interrogativi tecnici possono fermare il progresso di una determinata scoperta nella breve vita di un'uomo!
      Ti posso dire che Tesla ebbe una vita travagliata e benchè molte cose che noi oggi normalmente usiamo derivino in grande parte dai suoi studi, egli morì solo e in povertà e questo la dice lunga purtroppo; un'aneddoto ricorda come egli diede in mano a una grande azienda americana i diritti per lo sfruttamento dei suoi progetti coperti da brevetto riguardo alla realizzazione di motori elettrici in corrente alternata rinunciando a diritti milionari nel nome del progresso e per evitare il fallimento dell'azienda stessa! Uomini così, benchè eccentrici e innovatori vennero spesso sfruttati e derisi come fece l'allora famoso Edison ridendogli in faccia senza pagarlo per una sua consulenza; non credeva che la corrente alternata fosse il futuro e invece Tesla aveva ragione!
      Scusa se mi sono dilungato e forse non ho risposto alla tua domanda, ma se hai modo di darci qualche altra informazione riguardo a questa azienda che produce questa energia e la dà "gratuitamente" possiamo fare, ed io per primo, qualche ricerca in merito.

      Saluti

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      • #4
        Ciao Mantegna,
        purtroppo ho poco tempo ma anche se è possibile ricavare dell'energia dal campo magnetico terrestre questa è di portata veramente irrisoria. A tal proposito sono stati fatti esperimenti molto costosi, arrivando a portare in orbita un cavo lunghissimo per ricavarne potenziale elettrico.
        Ma solo su distanze enormi può avere qualche significato ma a quel punto si perde di praticità.

        Se ti interessa dai un'occhio al sistema per catturare l'energia statica proposta sul sito di XmX (www.xmx.it) è molto simpatica e potrebbe avere risvolti più promettenti.
        Scusa se non ti inserisco il link diretto ma sono sicuro che lo troverai.

        Devo scappare,
        un saluto veloce, Roy
        Essere realisti e fare l'impossibile

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        • #5
          CITAZIONE (mantegna @ 29/7/2004, 22:17)
          qualche giorno fa ho visto in tv che tesla aveva creato degl'apparecchi in grado di sfruttare i campi magnetici terrestri e utilizzarli per creare energia elettrica! tutto qst con una semplice antenna e un circuito meccano/elettrico... per dimostrare l'efficacia della sua invenzione fece montare un motore elettrico sulla propia auto e spinto solo dalla sua macchina sfrecciò a 130Km/h! una società americana distribuisce gratuitamente energia elettrica sfruttando questa tecnologia! qlk ne sa qualcosa? non è possibile ricostruire qst macchina portentosa oppure è solo un utopia?

          spero che il tema proposto non sia già stato trattato, sono nuovo e nel caso me ne scuso...

          Se può interessare questo link descrive l'esperimento di cui parli, ma devi sapere leggere l'inglese!

          Ciao Mantegna

          http://www.frank.germano.com/blackbox.htm

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          • #6
            io o provato l energia che dici tu funziona ma pultroppo non o i mezzi per continuare quelo che o notato che per riprodurre i esperimenti di tesla devi usare i stessi materiali perqui la odierna plastica come isolante non va usata seno la facenda non funziona

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            • #7
              Ciao Mantegna, sono nuovo del forum, ho letto la tua questione che porta la data del 29 luglio 2004, ti rispondo dopo 3 anni...., niente male, ma spero di riaprire con te e qualcun'altro la discussione, anche se essa è legata ad un argomento che ultimamente sta sempre più prendendo piede (mi sono sempre chiesto che significa questo modo di dire).
              Con il nome free energy si cerca di agglomerare tutto ciò che apparentemente (e non) porti ad una generazione di energia sotto forma elettrica dal "nulla".
              In realtà è cosa ormai risaputa che nel nostro emisfero e nel'universo intero si addensa una carica ellettromagnetica capace di produrre fenomeni noti e (molti) poco noti, che se "catturati" e convertiti in quantità accettabili, possono essere usati per fornire energia elettrica e sopperire al fabbisogno sempre più crescente del nostro pianeta.
              Nikola Tesla conosceva perfettamente questo fenomeno, del quale aveva anche presentato diversi brevetti in merito, ma il scetticismo e l'anomalo inspegabile machingegno ad energia cosmica non venne approfondito nè creduto tale, così in qualche modo abbandonato.
              L'automobile elettrica di Tesla, per tornare alla tua vecchia domanda, è esistita veramente e, per farla breve, prendeva l'energia, non dall'etere direttamente come spiegato prima, ma da una sua bobina di Tesla posta in una stanza di un albergo a diverse centinaia di metri.
              Di bobine di Tesla se ne sono e se ne stanno costruendo parecchie in tutto il mondo, anche diverse persone dentro questo forum sono promotori e costruttori di tale marchingegno.
              Sono persone che sanno il fatto loro, capaci grande inventiva e alte conoscenze tecnologiche, soprattutto perchè capaci di controllare altissime potenze elettriche, enza farsi "troppo" male.
              A presto.

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              • #8
                CITAZIONE (ariacompressa @ 18/9/2007, 16:09)
                Ciao Mantegna, sono nuovo del forum, ho letto la tua questione che porta la data del 29 luglio 2004, ti rispondo dopo 3 anni...., niente male, ma spero di riaprire con te e qualcun'altro la discussione, anche se essa è legata ad un argomento che ultimamente sta sempre più prendendo piede (mi sono sempre chiesto che significa questo modo di dire).
                Con il nome free energy si cerca di agglomerare tutto ciò che apparentemente (e non) porti ad una generazione di energia sotto forma elettrica dal "nulla".
                In realtà è cosa ormai risaputa che nel nostro emisfero e nel'universo intero si addensa una carica ellettromagnetica capace di produrre fenomeni noti e (molti) poco noti, che se "catturati" e convertiti in quantità accettabili, possono essere usati per fornire energia elettrica e sopperire al fabbisogno sempre più crescente del nostro pianeta.
                Nikola Tesla conosceva perfettamente questo fenomeno, del quale aveva anche presentato diversi brevetti in merito, ma il scetticismo e l'anomalo inspegabile machingegno ad energia cosmica non venne approfondito nè creduto tale, così in qualche modo abbandonato.
                L'automobile elettrica di Tesla, per tornare alla tua vecchia domanda, è esistita veramente e, per farla breve, prendeva l'energia, non dall'etere direttamente come spiegato prima, ma da una sua bobina di Tesla posta in una stanza di un albergo a diverse centinaia di metri.
                Di bobine di Tesla se ne sono e se ne stanno costruendo parecchie in tutto il mondo, anche diverse persone dentro questo forum sono promotori e costruttori di tale marchingegno.
                Sono persone che sanno il fatto loro, capaci grande inventiva e alte conoscenze tecnologiche, soprattutto perchè capaci di controllare altissime potenze elettriche, enza farsi "troppo" male.
                A presto.

                Com'è fatta una bobina di Tesla? Qual'è il principio fisico?

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                • #9
                  x sintetizzartela, si tratta di un trasformatore risonante in aria, capace di produrre in uscita tensioni molto ma molto alte; pensalo come un piccolo generatore di fulmini artificiali. in rete è pieno di costruttori sparsi nel mondo, cerca e trovi di tutto di +...

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                  • #10
                    http://www.dailymotion.com/video/xsd71_nik...chives-oubliees

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                    • #11
                      CITAZIONE (elFranZ @ 28/9/2007, 18:16)
                      x sintetizzartela, si tratta di un trasformatore risonante in aria, capace di produrre in uscita tensioni molto ma molto alte; pensalo come un piccolo generatore di fulmini artificiali. in rete è pieno di costruttori sparsi nel mondo, cerca e trovi di tutto di +...

                      Hai voglia! mi sono guardato fior fior di schemi.
                      Ma non credo che un generatore di alte tensioni sia il segreto di telsa. Il Tesla coil che genera fulmini in effetti è un oggetto molto interessante:
                      http://www.youtube.com/watch?v=ueUl0x9_Hj4
                      http://scientificsonline.com/Product.asp?p...hcd2=1191230467
                      Quello che mi interessa è il principio fisico su cui funziona: ad esempio perchè la bobina conica? risonante con che cosa?
                      Non vedo nulla di segreto in un generatore di alte tensione, un ponte a diodi è più piccolo e pratico.
                      Io voglio sapere della "LONGITUDINAL ELECTRICITY" !

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                      • #12
                        Se e' per questo penso che tutto il mondo vorrebbe sapere di questa "longitudinal electricity".
                        l fatti scientifici come vedi sono fatti provati e provabili, le parole sono e restano solo parole. Anche se a dirle e' stato Tesla.

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                        • #13
                          Per Mantegna: se sei qui in questo forum è perchè ti interessa la "FREE ENERGY", un argomento che attualmente, come ti ho già detto, sta prendendo sempre più forza in questo periodo, tornando a Tesla: in effetti il suo vero interessamento era rivolto all'energia cosmica, quella che lui definiva RADIANT ENERGY, sul web puoi trovare diversi riscontri per quanto ti dico adesso.
                          In pratica l'intero universo, quindi anche la Terra, è mantrenuto in "vita" da questa enorme energia data dalla somma energetica di tutte le stelle, capaci di generare l'intero evolversi dell'intero sistema.
                          Come si sà, ogni corpo che produce energia, viene subito equilibrato e compensato dal suo opposto, per fare un esempio, un elettrone libero, di carica negativa, viene annullato dal protone di uguale carica positiva.
                          Allo stesso modo sulla terra i temporali compensano la differenza di potenziale che c'è tra la stratosfera (carica positiva) e la terra ( carica negativa).
                          Questo riassestamento di equilibri energetici si manifestano, sulla Terra, attraverso i fulmini e ogni giorno sul nostro pianeta si è stimato ne cadano circa 1 milione!!!
                          A vederla così possono sembrare tanti ed impossibile, ma questo è stato dimostrato sperimentalmente.
                          Tesla conosceva bene questo fenomeno comportamentale e sapeva altrettanto bene che una simile energia, se catturata, poteva risolvere pienamente il fabbisogno energetico per tutto l'intero nosto pianeta, eliminando così ogni altra fonte di enegia inquinante, di cui noi tutti oggi sappiamo quanto ci possa costare sotto tutti i punti di vista (economico, salutare, interessi politici, guerre, ecc...).
                          Tesla aveva brevettato diversi congegni per tale sistema, senza per questo essere mai riuscito a costruirne uno concretamente, o almeno questo è quello che ci hanno detto...
                          In merito a questo sistema energetico, sto studiando anch'io qualcosa del genere, ma nulla di nuovo se non lo sviluppo delle teorie su come "catturare" l'energia cosmica, sono solo all'inizio, ma magari insieme a tutti i patiti di questo forum possiamo tirarci fuori qualcosa di buono.
                          Certo è che, secondo me, non ci faranno andare avanti più di tanto, come dicevo prima, ci sono troppi interessi in gioco, e l'enegia gratis per tutti sarebbe veramente un miraggio, o no????

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                          • #14
                            CITAZIONE (Elektron @ 1/10/2007, 12:20)
                            Se e' per questo penso che tutto il mondo vorrebbe sapere di questa "longitudinal electricity".
                            l fatti scientifici come vedi sono fatti provati e provabili, le parole sono e restano solo parole. Anche se a dirle e' stato Tesla.

                            Appunto per questo io più che dai motori che vanno da solo vorrei testare i principi fisici delle invenzioni di Tesla.
                            Se è vero che le planar spiral coil producono onde longitudinali elettromagnetiche e/o la scarica nei condensatori perturba l'etere allora un'esperimento di Michelson-Morley in presenza di questi dovrebbe cambiare le frangie di interferenza.
                            Con un puntatore laser, 3 specchi , un condensatore e un trasformatore si potrebbe sapere se tesla aveva ragione o nò.

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                            • #15
                              Rispondo a IIikemit: per me parli troppo complicato, sarà, ma io la vedo molto più semplice.
                              Catturare l'energia dall'etere o dal cosmo, vedila come vuoi, non è utopia; conosco la bobina di Tesla in linea teorica e, da quello che so, con essa Tesla stesso riusciva a trasmettere l'energia elettrica prodotta a diverse centinaia di metri dalla fonte.
                              La bobina di Tesla era la versione artificiale, in forma "ridotta", dell'energia che l'Universo produce quotidianamente.
                              Tesla era un assiduo sostenitore dell'energia radiante ed il suo generatore di fulmini (tesla-coil) non era altro che l'esperimento concreto della sua teoria sull'energia cosmica.
                              Tesla diceva:"L'energia cosmica è immensamente grande e gratuita, per riuscire a convertirla per il nostro comune consumo bisogna riuscire a catturarla prima che essa si scarichi a terra. Per catturare questa immensa energia bisogna innanzitutto creare un grande captatore di particelle energetiche, formato da una superficie ampia, multidirezionale ed isolata. Più questa superficie sarà ampia, maggiore sarà l'energia raccolta, e più questo captatore sarà posto lontano dalla terra (e quindi molto in alto rispetto la superficie terrestre n.d.r.), maggiore sarà l'energia catturata.".
                              L'esperimento citato in questa discussione relativo al filo sospeso dallo spazio per generare energia elettrica, era un esperimento che cercava di creare energia dal campo magnetico terrestre e non sfruttando i raggi cosmici.
                              Sperimentalmente si pùò catturare l'energia elettrostatica in modo abbastanza semplice e poco costoso, occorrono 400 m. di filo isolato, un condensatore da 3.000 Volt e capacità di 100 microF, un relè da 230 Volt a doppio stadio, un traformatore toroidale ed una buona messa a terra.
                              Alla prossima...

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                              • #16
                                CITAZIONE (Schrödinger @ 2/10/2007, 23:13)
                                Trattasi di induzione elettromagnetica e risonanza. Né più né meno che il principio delle antenne, ma in maniera visibilmente più potente e amplificata.
                                nota: sostituirei centinaia di metri con decine se non unità.
                                Salvo potenze enormi, l'energia indotta in bobine così distanti è quasi nulla.

                                Questi dovrebbero essere i primi risultati...

                                http://it.wikipedia.org/wiki/Witricity

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE (Killerbeat @ 3/10/2007, 00:49)
                                  Questi dovrebbero essere i primi risultati...

                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Witricity

                                  in realtà devo contraddire, poichè i primi risultati sono proprio quelli di Tesla (semmai quelli linkati da te sono tra gli ultimi in ordine cronologico).

                                  Se volete approfondire sulla trasmissione di energia ingegnerizzata da Tesla, potete dare uno sguardo qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Wardenclyffe_Tower al capitolo: Theory of Wireless Transmission
                                  lì spiega bene le due modalità di trasmissione dell'energia, e le differenze nella semplice configurazione generatore/antenna (qualsiasi forma abbiano), con relativi vantaggi in termini di distanza raggiungibile (non è esattamente dell'ordine di qualche metro).

                                  Spero possiate imparare qualcosa da Tesla

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                                  • #18
                                    Ma Bearden e Lindemann nei loro libri dicono una cosa un pò più interessante dell'induzione magnetica.
                                    E penso che Gray, Lindemann, Bearden sapessero bene cos'era l'induzione magnetica. Forse Tesla può aver frainteso i suoi dati poichè è lui che l'ha scoperta; ma i successori sono contemporanei, hanno studiato le stesse cose che ho studiato io, Gray è morto nel 89, io avevo 10 anni!
                                    Se fosse stato un fraintendimento del'induzione magnetica sarebbe morta lì con tesla.
                                    Che poi il fatto che la witricity di tesla a me sembran due antenne risonanti è vero(esattamente come la radio), ma la cold electricity di Gray?
                                    O tesla non ha mai brevettato apparecchi che utilizzano il potenziale vettore e l'effetto AB oppure sono spariti.

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                                    • #19
                                      CITAZIONE (Schrödinger @ 3/10/2007, 15:12)
                                      Vorrei maggiori informazioni (attendibili) su questo Gray, non vorrei fosse come Hutchinson (= fake colossale). Cercando su google trovo pochi risultati e poco attendibili.

                                      Comunque basta incrementare la potenza e si ha una bella antennona tesla, capace di indurre energia in bobine risonanti distanti parecchi metri... ma devo ancora capire che c'entra la free energy.

                                      Ne parla Lindemann nel suo libro
                                      Lindemann
                                      Lindemann
                                      eccoti due traduzioni del Lindemann su Edwin Gray
                                      il brevetto del motore: Motore
                                      e quello del circuito che lo alimenta: circuito

                                      Commenta


                                      • #20
                                        CITAZIONE (llikemit @ 3/10/2007, 11:31)
                                        O tesla non ha mai brevettato apparecchi che utilizzano il potenziale vettore e l'effetto AB oppure sono spariti.

                                        ma guarda che il potenziale vettore non è che lo compri al supermercato... si usa, o meglio, viene fuori dalle equazioni di maxwell, se pensi di risolverle col metodo dei potenziali. La radio "usa" il potenziale vettore, così come qualsiasi cosa che emetta onde hertziane.
                                        E vorrei sottolineare che nonostante tutto, io onestamente prove certe che il potenziale vettore sia un qualcosa di + di un comodissimo ente matematico non ne ho viste...

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (elFranZ @ 3/10/2007, 19:11)
                                          CITAZIONE (llikemit @ 3/10/2007, 11:31)
                                          O tesla non ha mai brevettato apparecchi che utilizzano il potenziale vettore e l'effetto AB oppure sono spariti.

                                          ma guarda che il potenziale vettore non è che lo compri al supermercato... si usa, o meglio, viene fuori dalle equazioni di maxwell, se pensi di risolverle col metodo dei potenziali. La radio "usa" il potenziale vettore, così come qualsiasi cosa che emetta onde hertziane.
                                          E vorrei sottolineare che nonostante tutto, io onestamente prove certe che il potenziale vettore sia un qualcosa di + di un comodissimo ente matematico non ne ho viste...

                                          e lo dici a mè? e che ho studiato fisica a fare?
                                          e cmq ecco le prove.
                                          se hai accesso alle riviste online ecco il link all'articolo su Physical Review del 61 dell'esperimento di Aharonov-Bohm : http://prola.aps.org/abstract/PR/v115/i3/p485_1
                                          sennò c'è un trattato in italiano del sissa:
                                          http://ulisse.sissa.it/biblioteca/saggio/2...b070622s001.pdf

                                          L'esperimento mi pare chiaro, ripetibile e inconfutabile.

                                          La domanda è: E' il potenziale vettore che influenza il flusso di elettroni oppure è campo magnetico che perturba l'etere?
                                          Se esistesse l'etere esisterebbero le onde elettromagnetiche longitudinali etc.. etc..

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                                          • #22
                                            Scusate risp ad un vekkio articolo XDXD

                                            Ho letto ank'io qlcsa a riguardo alla Free Energy del grande Nikola Tesla!!! Tantissime speculazioni, ho letto ke anno fatto molti esperimenti a riguardo ma secondomo tt con i risultati reali nascosti!!
                                            Le industrie energetiche andrebbero in fallimento se qsta soluzione foxe d dominio pubblico, nel senso ke tt sanno ke existe e ke s può!!!

                                            Ritengo comunque, rispondendo ad ariacompressa, ke il metodo migliore x ricavare energia dal campo magnetico terrestre la soluz migliore sia qlla a valvole e nn a componenti elettronici odierni!!! Servirebbe un circuito oscillatore (supponendo ke la frequenza del campo magnetico terrestre sia di 8Hz devo generare 8Hz x catturare la stexa frequenza), catturando il campo basta un semplice circuito d amplificazione il quale servirebbe solo nel primo istante una batteria x la prima amplificazione poi tt continuerebbe con qlla prodotta dal sistema...

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                                            • #23
                                              CITAZIONE (domyno88 @ 24/10/2007, 19:47)
                                              Scusate risp ad un vekkio articolo XDXD

                                              Ho letto ank'io qlcsa a riguardo alla Free Energy del grande Nikola Tesla!!! Tantissime speculazioni, ho letto ke anno fatto molti esperimenti a riguardo ma secondomo tt con i risultati reali nascosti!!
                                              Le industrie energetiche andrebbero in fallimento se qsta soluzione foxe d dominio pubblico, nel senso ke tt sanno ke existe e ke s può!!!

                                              Ritengo comunque, rispondendo ad ariacompressa, ke il metodo migliore x ricavare energia dal campo magnetico terrestre la soluz migliore sia qlla a valvole e nn a componenti elettronici odierni!!! Servirebbe un circuito oscillatore (supponendo ke la frequenza del campo magnetico terrestre sia di 8Hz devo generare 8Hz x catturare la stexa frequenza), catturando il campo basta un semplice circuito d amplificazione il quale servirebbe solo nel primo istante una batteria x la prima amplificazione poi tt continuerebbe con qlla prodotta dal sistema...

                                              1) Scrivi in italiano per cortesia
                                              2) Ancora con sta storia che non sta in piedi... I tesla non possono funzionare in bassa frequenza
                                              3) è assurdo tentare di accordare la frequenza di un tesla con quella del campo magnetico terrestre

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                                              • #24
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                                                Certo può essere una stupidaggine irealizzabile, ma chi ti dice che Nikola Tesla non ci sia riuscito in altro modo o magari nello stesso!!!

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                                                • #25
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                                                  <img src="> <img src="> <img src="> <img src=">
                                                  facile no?
                                                  prima di sparare un po' a caso... informiamoci, senza nessuna offesa.
                                                  captare a bassissima frequenza si può e si fa. il problema è che di frequenze così basse non te ne fai niente per trasmettere informazione, e non si usano se non in campo militare. ad esempio, i sottomarini dispongono di una serie di superantenne piantate nel sottosuolo per centinaia di metri vicino le coste, sparse qua e là nel mondo. non è dato saperlo, ma qualcosa la trasmettono.
                                                  purtroppo, non energia, o quantomeno troppo poca. per tutta una serie di motivi fisici che non ti sto a raccontare perchè tanto non ti interessano, mi sa...

                                                  se invece ti interessa...
                                                  http://www.vlf.it/
                                                  in alcuni plot è possibile distinguere le armoniche della fondamentale di schumann, e c'è tanta teoria.

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                                                  • #26
                                                    Ciao a tutti <img src=">
                                                    CITAZIONE (Schrödinger @ 2/10/2007, 22:13)
                                                    ...Il teslacoil non è altro che un apparecchio che eleva la tensione e per effetto corona libera una certa energia sottoforma di luce, UV, IR e onde radio (le stesse che creano risonanza in un teslacoil uguale a qualche metro di distanza)...

                                                    image

                                                    Ciao Schrödinger, bentrovato!
                                                    Mi sembra di riconoscere il bel teslacoli nella foto!!
                                                    E' lui? E il costruttore sei tu?

                                                    Salutoni
                                                    Furio57 <img src=">
                                                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                    • #27
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                                                      LA TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA SENZA FILI
                                                      di Nikola Tesla
                                                      Electrical World and Engineer, 5 marzo 1904
                                                      E’ impossibile resistere alla tua cortese richiesta porta sull’occasione di tale momento nella vita del tuo giornale. La tua lettera ha vivificato la memoria dell’inizio della nostra amicizia, di primi tentativi imperfetti e insuccessi ingiusti, di cortesie e incomprensioni. E’ stato portato dolorosamente alla mia mente la grandezza delle prime attese, il breve volo del tempo, e ahime! la piccolezza dei riconoscimenti. Le seguenti righe che, se non fosse stato per tua iniziativa, potrebbero non essere date al mondo ancora per un lungo tempo, sono un’offerta nello spirito di amicizia d’una volta, e i miei migliori auguri che la tua fortuna futura le accompagni.
                                                      Verso la fine del 1898 una ricerca ordinata, portata avanti per molti anni con l’intento di perfezionare un metodo di trasmissione di energia elettrica attraverso il “Natural Medium” (mezzo naturale), mi portò a riconoscere tre importanti necessità: primo, sviluppare un Trasmettitore di grande potenza; secondo, perfezionare gli strumenti per individuare e isolare l’energia trasmessa; e terzo, accertare che le leggi di propagazione delle correnti attraverso la terra e l’atmosfera. Varie ragioni, fra le quali non ultima quella di aiutare il mio amico Leonard E. Curtis e la Colorado Springs Electric Company, mi portarono a scegliere per le mie indagini sperimentali il vasto altopiano, duemila metri sopra il livello del mare, nella vicinanza di quell’incantevole luogo di villeggiatura, che raggiunsi dopo a maggio nel 1899. Non ero là che da pochi giorni quando mi congratulai con me stesso per la scelta felice e cominciai il lavoro, per il quale mi ero preparato a lungo, con una sensazione gradevole e pieno di speranza ispiratrice. L’eccellente purezza dell’aria, l’ineguagliabile bellezza del cielo, la vista imponente di una serie di alte montagne, la calma e tranquillità del luogo – tutto intorno contribuiva a rendere ideali le condizioni per le osservazioni scientifiche. A questo era aggiunta la tonificante influenza di uno splendido clima e di una affilatura unica della coscienza. In queste regioni gli organi passano attraverso percettibili cambiamenti fisici. Gli occhi assumono una limpidità straordinaria, che migliora la vista; le orecchie si asciugano e diventano più sensibili al suono. Là gli oggetti possono essere chiaramente distinti a distanze tali che preferisco siano giudicati da qualcun altro, e ho sentito -questo posso osare provare per- gli scoppi di tuoni lontani sette ed ottocento chilometri. Potrei aver fatto ancora meglio, non essendo noioso aspettare che arrivino i suoni, ad intervalli definiti, come annunciato precisamente dagli apparati elettrici che lo mostrano – quasi un’ora prima.
                                                      A metà giugno, mentre le preparazioni per altri lavori procedevano, sistemai uno dei “Trasformatori Riceventi” con l’intento di determinare in un modo nuovo, sperimentalmente, il potenziale elettrico del globo terrestre e studiare le sue oscillazioni periodiche e casuali. Questo costituiva un progetto accuratamente pianificato anticipatamente. Un dispositivo molto sensibile, auto-rigenerativo, che controllava uno strumento registratore, era incluso nel Circuito Secondario, mentre il Primario era collegato a terra e ad un terminale di capacità regolabile. Le variazioni di potenziale davano origine a sovratensioni elettriche nel Primario. La terra fu scoperta essere, letteralmente, “viva” (sotto tensione) con vibrazioni elettriche, e presto fui assorbito profondamente nell’interessante investigazione. Il Colorado è una regione famosa per le dimostrazioni naturali di forze elettriche. In quella atmosfera secca e rarefatta i raggi del sole picchiano gli oggetti con violenta intensità. Generai vapore, ad una pressione pericolosa, in serbatoi riempiti con soluzione salina concentrata, e il lamierino di stagno di alcuni dei miei morsetti elevati si accartocciò in una vampata fiammeggiante. Un Trasformatore sperimentale ad alta tensione, incautamente esposto ai raggi del sole al tramonto, aveva la maggior parte dei composti che isolano sciolti ed era reso inutilizzabile. Favorita dalla secchezza e dalla rarefazione dell’aria, l’acqua evapora come in una caldaia, e
                                                      l’elettricità statica si sviluppa in abbondanza. Le scariche dei fulmini sono, di conseguenza, molto frequenti e alle volte di violenza inconcepibile. In una occasione, approssimativamente milleduecento scariche avvennero in due ore, e tutte in un raggio senza dubbio inferiore ai cinquanta chilometri dal laboratorio. Molti di questi assomigliavano a giganteschi alberi di fuoco con il tronco su o giu. Non ho mai visto “sfere di fuoco” (fulmini globulari NdT), ma in compenso alla mia delusione riuscì poi nel determinare il modo della loro formazione e nel produrli artificialmente.
                                                      Sul finire dello stesso mese notai diverse volte che i miei strumenti erano influenzati energicamente molto più da scariche (fulmini) che avevano luogo a grandi distanze che da quelle (che avvenivano) qui vicino. Questo mi rese molto perplesso. Qual’era la causa? Un numero di osservazioni provarono che ciò non poteva esser dovuto alla differenza nella intensità delle singole scariche, e prontamente accertai che il fenomeno non era il risultato di una relazione variabile fra gli intervalli dei miei circuiti riceventi e quelli delle scariche terrestri. Una notte, mentre stavo passeggiando verso casa con un assistente, meditando su tutte queste esperienze, fui improvvisamente scosso da un pensiero. Anni prima, mentre scrivevo un capitolo delle mie Lezioni per il Frannklin Institute e la National Electric Light Association, si presentò a me, ma lo accantonai come assurdo e impossibile. Lo scacciai di nuovo. Ciononostante, il mio istinto era stato risvegliato e in qualche modo sentivo che mi stavo avvicinando ad una grande rivelazione.
                                                      Era il 3 luglio –la data che non potrò mai dimenticare- quando ottenni la prima decisiva prova sperimentale di una verità di una vertiginosa importanza per il progresso dell’umanità. Una densa massa di nuvole fortemente caricata si ammassò ad ovest e verso il pomeriggio una violenta tempesta scatenò un finimondo che, dopo aver speso molta della sua furia sulle montagne, si dirigeva via a gran velocità sulle pianure. Grandi e lunghi archi persistenti si formavano quasi ad intervalli di tempo regolari. Le mie osservazioni furono ora grandemente facilitate e rese più accurate dalle esperienze già acquisite. Ero capace di maneggiare i miei strumenti velocemente ed ero preparato. Essendo correttamente regolato l’apparato di registrazione, le sue indicazioni diventavano sempre più deboli con l’aumentare della distanza della tempesta, fino a quando smettevano del tutto. Stavo osservando in una impaziente attesa. Abbastanza naturalmente, in breve tempo le indicazioni cominciarono di nuovo, aumentarono sempre di più e, dopo il passaggio attraverso un massimo, gradualmente diminuivano e cessavano ancora una volta. Diverse volte, in intervalli che si ripresentavano regolarmente, gli stessi effetti erano ripetuti fino a quando la tempesta che, come ovvio da semplici calcoli, si stava muovendo con velocità quasi costante, si era ritirata ad una distanza di circa trecento chilometri. Non solo questi strani effetti non si fermano allora (a tempesta allontanata NdT), ma continuavano a manifestarsi con forza non diminuita. Successivamente, osservazioni simili furono fatte anche dal mio assistente, Mr Fritz Lowenstein, e poco dopo svariate mirabili opportunità si mostrarono, le quali misero in evidenza, ancora più efficacemente e inconfondibilmente, la vera natura dello stupefacente fenomeno. Non rimase assolutamente dubbio: stavo osservando onde stazionarie.
                                                      Come la sorgente delle perturbazioni andava via, il circuito ricevente si imbatteva successivamente nei suoi nodi e cicli. Impossibile così come sembrò, questo pianeta, a dispetto della sua vasta estensione, si comportava come un conduttore di dimensioni limitate. Lo straordinario significato di questo fatto nella trasmissione di energia attraverso il mio impianto mi era già diventato completamente chiaro. Non solo era effettuabile inviare messaggi telegrafici a qualsiasi distanza senza fili, come avevo riconosciuto molto tempo prima, ma anche applicare sopra l’intero globo le deboli modulazioni della voce umana, molto di più, trasmettere energia, in quantità illimitate, a qualsiasi distanza terrestre e pressoché senza perdita.
                                                      Con queste stupende possibilità in vista, e la prova sperimentale davanti a me che la loro realizzazione era d’ora in poi meramente una questione di conoscenza pratica, pazienza e abilità, intrapresi energicamente lo sviluppo della mio Trasmettitore di Aumento (o Trasmittente Moltiplicatrice), ora, tuttavia, non tanto con l’originale intenzione di realizzarne uno di grande potenza, quanto con lo scopo di imparare come costruire il migliore. Questo è , essenzialmente, un circuito di auto-induzione molto elevata e piccola resistenza che nella sua disposizione, modo di eccitazione e funzionamento, può esser detto di essere diametralmente opposto di un circuito di trasmissione tipico della telegrafia attraverso l’irraggiamento Hertziano o elettromagnetico. E’ difficile formulare una idea adeguata della meravigliosa potenza di questo dispositivo unico, attraverso l’aiuto del quale il globo sarà trasformato. Essendo ridotte le radiazioni elettromagnetiche ad una quantità insignificante, e mantenute le condizioni esatte di risonanza, il circuito si comporta come un enorme pendolo, immagazzinando indefinitivamente l’energia del Primario che provoca impulsi e impressioni sulla messa a terra del Primario che provoca impulsi e impressioni sulla terra e la sua atmosfera che conduce oscillazioni armoniche di intensità che, come hanno mostrato i test veri e propri, possono essere spinti così lontani tanto da sorpassare quelli ottenuti nella visualizzazione naturale dell’elettricità statica.
                                                      Simultaneamente a queste attività, gli strumenti di individuazione e isolamento furono gradualmente migliorati. Grande importanza fu assegnata a questo, perché fu scoperto che una semplice messa a punto non era sufficiente ad affrontare le vigorose condizioni vere e proprie. L’idea fondamentale di impiegare un numero di elementi peculiari, associati co-operativamente, per lo scopo di isolare l’energia trasmessa, risale direttamente al mio esame accurato della Chiara e suggestiva esposizione del meccanismo dei nervi umani di Spencer. L’influenza di questo principio sulla trasmissione delle informazioni, e dell’energia elettrica in genere, non può essere ancora calcolato, perché l’arte è ancora allo stato embrionale; ma molte migliaia di messaggi simultanei telegrafici e telefonici, attraverso un singolo canale conduttore, naturale o artificiale, e senza interferenze reciproche preoccupanti, sono certamente praticabili, mentre milioni sono possibili. D’altro canto, qualsiasi grado desiderato della individuazione può essere assicurato dall’uso di un grande numero di elementi co-operativi e variazione arbitraria delle loro caratteristiche peculiari e ordine della successione. Per ovvie ragioni, il principio sarà anche di gran valore nell’estensione della distanza della trasmissione.
                                                      Il progresso benché di inevitabilità lento era stabile e sicuro, perché gli obiettivi miravano a, ed erano in, una direzione di mio studio costante ed esercizio. Non è, perciò, stupefacente che prima della fine del 1899 completai il lavoro intrapreso e raggiunsi i risultati che ho annunciato nel mio articolo nel Century Magazine of June, 1900, ogni parola del quale era accuratamente pesata.
                                                      Molto è stato già fatto verso il rendere il mio impianto commercialmente disponibile, nella trasmissione dell’energia in piccole quantità per scopi specifici, come pure su una scala industriale. Il risultato raggiunto da me è dimostrato dal mio progetto (stratagemma NdT) di trasmissione intelligente, per il quale è stato suggerito il nome di “Telegrafia Mondiale”, facilmente realizzabile. Stabilito, credo, nel suo principio di funzionamento, mezzi impiegati e capacità produttiva dell’applicazione, un radicale e fruttuoso distacco da quanto è stato fatto prima d’ora. Non ho alcun dubbio che si dimostrerà molto efficiente nell’illuminare le masse, particolarmente nei paesi selvaggi e regioni meno accessibili, e che si aggiungerà materialmente alla sicurezza generale, comfort e convenienza, e nel mantenimento delle relazioni pacifiche. Implica l’impiego di una quantità di impianti, tutti capaci di trasmettere segnali specifici ai più remoti confini della terra. Ognuno di essi (impianti) sarà preferibilmente situato vicino qualche centro importante di civiltà e le informazioni che riceve attraverso qualsiasi canale saranno proiettate a tutti i punti del globo. Un dispositivo semplice ed economico, che potrebbe essere portato in una tasca, potrà poi essere impostato in un posto qualsiasi su mare o terra, e indicherà le notizie del mondo o così tanti
                                                      messaggi quanto può essere designato a fare. Di conseguenza l’intera terra sarà convertita in un enorme cervello, così come era, capace di risposta in ognuna delle sue parti. Da allora in poi un singolo impianto di tuttavia cento cavalli vapore può gestire centinaia di milioni di apparecchi, l’impianto avrà una capacità di lavoro in pratica infinita, e deve essere necessario a facilitare immensamente e ridurre i costi della trasmissione di informazioni.
                                                      Il primo di questi impianti centrali dovrebbe essere già completato se non fosse stato per dei ritardi imprevisti che, fortunatamente, non hanno niente a che fare con le sue caratteristiche puramente tecniche. Ma questa perdita di tempo, sebbene fastidiosa, può, dopo tutto, dimostrarsi essere una benedizione in un travestimento. Il miglior progetto di cui sono a conoscenza è stato adottato, e il Trasmettitore emetterà un’onda complessa di totale massima attività di dieci milioni di cavalli vapore, l’uno per cento dei quali è ampiamente sufficiente a “circondare il globo”. Questo enorme ammontare di distribuzione di energia approssimativamente due volte quello delle cascate combinate del Niagara, è ottenibile solo dall’uso di certi stratagemmi, i quali renderò noti in corso debito.
                                                      Per una grande parte del lavoro che ho fatto così a fondo sono grato alla nobile generosità di Mr J Pierpoint Morgan, che era tanto più benvenuto e stimolante, quanto più era teso in una sola volta dato che, coloro i quali avevano promesso molto, erano i più grandi degli scettici. Devo ringraziare anche il mio amico, Stanford White, per la sua grande assistenza disinteressata e di gran valore. Questo lavoro è ora molto avanzato, e sebbene i risultati possano essere in ritardo, sicuramente stanno per arrivare.
                                                      Nel frattempo, la trasmissione di energia su una scala industriale non è stata dimenticata. La Compagnia Canadese Niagara Power mi ha offerto uno magnifico incentivo, e il prossimo successo da compiere per amore dell’arte, mi darà la più grande soddisfazione rendendo la loro concessione finanziariamente redditizia per loro. In questo primo impianto di energia, che ho progettato per lungo tempo, propongo di distribuire dieci milioni di cavalli vapore sotto una tensione di cento milioni di volts, la quale sono ora capace di produrre e maneggiare in sicurezza.
                                                      Questa energia sarà raccolta in tutto il globo preferibilmente in piccole quantità, in un range da una frazione di uno, sino a pochi cavalli vapore. I relativi usi dell’impianto principale saranno l’illuminazione delle case isolate. Prende molta poca potenza illuminare un’abitazione con tubi vuoti funzionanti attraverso correnti ad alta frequenza e in ogni caso un terminale (antenna NdT), uno piccolo sopra il tetto sarà sufficiente. Un’altra preziosa applicazione sarà far funzionare gli orologi ed altri apparecchi simili. Questi orologi saranno straordinariamente semplici, non necessiteranno assolutamente alcuna assistenza e indicheranno rigorosamente il tempo esatto. L’idea di applicare sulla terra l’orario americano è affascinante e molto probabilmente diverrà popolare. Ci sono innumerevoli dispositivi di tutti i generi che attualmente né sono impiagati, né possono essere alimentati, e facendoli funzionare in questa maniera sarò capace di offrire una gran convenienza al mondo intero con un impianto di non più di dieci mila cavalli vapore. L’introduzione di questo sistema darà opportunità per l’invenzione e fabbricazione come non si era mai presentata prima.
                                                      Conoscendo l’importanza del lontano raggiungimento di questo primo tentativo e il suo effetto sullo sviluppo futuro, lo farò procedere lentamente e accuratamente. L’esperienza mi ha insegnato a non darmi un termine alle iniziative il compimento delle quali non è completamente dipendente dalle mie proprie capacità e sforzi. Ma sono fiducioso che queste grandi rivelazioni non sono lontane, e so che quando questo primo lavoro sarà completato si conformeranno con certezza matematica.
                                                      Quando la grande verità verrà accidentalmente rivelata e poi confermata empiricamente, tutti ammetteranno che questo pianeta, con tutta la sua immensità spaventosa, va a corrente elettrica, in pratica non più di una piccola sfera di metallo, e da questo ne deriveranno tante opportunità per noi, ognuna delle quali, di conseguenza indefinibile, confondendosi con l'immaginazione, sarà assolutamente di sicuro completamento; quando il primo progetto sarà aperto al pubblico mostrando che un messaggio telegrafico, come un segreto e come un pensiero non afferrabile, potrà essere trasmesso a qualsiasi distanza terrestre, che il suono della voce umana con tutte le sue intonazioni e le sue inflessioni, sarà riproducibile fedelmente e immediatamente sino a qualsiasi altro punto del globo, che l'energia di una cascata sarà disponibile per produrre luce, calore e forza motrice dovunque - su mare o terra o in aria - l'umanità sarà come un mucchio di formiche che si mescola su un bastone : vedremo il caos arrivare!

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                                                      • #28
                                                        le equazioni di maxwell sono false per il 60%


                                                        www.asps.it

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                                                        • #29
                                                          eggià... infatti i telefonini e la radio in generale in realtà non esistono, vero?

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                                                          • #30
                                                            CITAZIONE (elFranZ @ 7/12/2007, 12:04)
                                                            eggià... infatti i telefonini e la radio in generale in realtà non esistono, vero?

                                                            Gli apparecchi radio non esistevano quando Maxwell formulò le sue equazioni …. Anzi i più illustri cattedratici dicevano che le idee di Marconi non potevano funzionare in base alla suddette equazioni ….. tuttavia DOPO i matematici hanno trovato ineccepibili dimostrazioni per dirci che la radio funziona in base alle equazioni di Maxwell <img src="> !

                                                            Quelle di Marconi furono scoperte scientifiche e invenzioni che, a suo tempo, risultarono di difficile comprensione perfino a eminenti scienziati maxwellisti come Oliver Lodge, Augusto Righi , Henry Poincarè e S.P. Thompson.
                                                            Marconi, senza assolutamente volerlo, ridicolizzò la scienza ufficiale dimostrando che le opinioni sulla impossibilità di comunicare a distanza per mezzo delle onde elettriche non erano scientifiche, perché non tenevano conto dei fattori da lui indagati e scoperti.
                                                            I rappresentanti della scienza delle accademie e delle università, questo a Marconi non lo hanno mai perdonato.

                                                            cerca bene e guarda i link prima di parlare

                                                            Prendo spunto da una frase di *****“Senza la c. di sp. le onde e.m. *non
                                                            esistono* !!” e da una mia precedente asserzione in un altro post in cui
                                                            dicevo che la sedicente "corrente di spostamento" sta tutta dentro la legge
                                                            di Faraday-Neumann-Lenz....
                                                            Quinci e quindi per ciarlatanare inutilmente in guisa teorica e parodiare le
                                                            predizioni di E.Fabri raglio che : “Senza l’equazione di Faraday Neumann
                                                            Lenz le onde e.m. *non esistono*

                                                            Premessa:
                                                            la cosiddetta terza equazione di Maxwell scritta in forma integrale che
                                                            esprime la legge dell'induzione e.m.di Faraday-Neumann-Lenz :
                                                            "integrale chiuso di E * ds" = "- d (flusso del campo magnetico B attraverso
                                                            la superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt"
                                                            dove B=muzero H
                                                            a me non sembra oggettivamente di Maxwell dato che "integrale chiuso di E *
                                                            ds " è proprio un potenziale ovvero una f.e.m. indotta .......e avendo
                                                            origini nettamente sperimentali non vedo perchè debba essere targata
                                                            storicamente come
                                                            III equazione di Maxwell .....

                                                            Per questa ragione e per il fatto che Marconi realizzò un bell’oscillatore
                                                            verticale a quarto d’onda per i suoi esperimenti egli de facto sapeva che le
                                                            onde libere avevano campo elettrico e magnetico normali …….. presumo
                                                            purtroppo non avesse i mezzi per sapere quantitativamente che tra i moduli
                                                            di E ed H si potesse determinare l’impedenza del vuoto……cmq …per non
                                                            allontanarci troppo

                                                            seguendo la notazione a pag 454 dell’Amaldi FISICA II:

                                                            dato che Hy = - Ez (epsilonzero/muzero)^.5

                                                            che scriveremo come

                                                            1) E = - H (muzero/epsilonzero)^.5 (evento “ortogonale” tra E ed H che si
                                                            constata a livello sperimentale con due buoni rilevatori di campo elettrico
                                                            e magnetico)

                                                            utilizziamo la legge dell’induzione e.m.di Faraday-Neumann-Lenz (che sarebbe
                                                            la terza sedicente equazione di Maxwell scritta in forma integrale) che
                                                            esprime :
                                                            http://luigigaudio.monrif.net/radiocomunic...ioni%20di%20Max...
                                                            m

                                                            2) integrale chiuso di E * ds = - d (flusso del campo magnetico B
                                                            attraverso la superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt

                                                            dove B=muzero H

                                                            sostituiamo la 1) nella 2) nel primo termine e la H=- E
                                                            (epsilonzero/muzero)^.5 nel secondo termine

                                                            (muzero/epsilonzero)^.5 integrale chiuso di H *ds = - muzero
                                                            (epsilonzero/muzero)^.5 d(flusso del campo elettrico E attraverso la
                                                            superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt

                                                            che diventa

                                                            3) integrale chiuso di B *ds = - epsilonzero muzero d(flusso del campo
                                                            elettrico E attraverso la superficie delimitata dalla linea chiusa)/dt

                                                            oggetto che coincide in modulo con la sedicente corrente di spostamento ….e
                                                            dalla cui non coincidenza dei segni nella quarta equazione integrale di
                                                            Maxwell si evince che “forse” il nostro emerito matematico come i di lui
                                                            seguaci si sono scordati del fatto che anche metafisicamente la “corrente
                                                            di spostamento” si oppone alle variazioni di flusso magnetico (e
                                                            viceversa) ……….
                                                            Dimenticavo se nella 3) si piazza nel il secondo termine la possibile
                                                            componente amperiana “muzero i” per la circuitazione di B siamo, sempre a
                                                            meno del segno per la sedicente corrente di spostamento , in piena quarta
                                                            equazione di Maxwell ………


                                                            questo lo puoi vedere qui:
                                                            http://groups.google.it/group/it.scienza/b...9d803f0bcd88c2f

                                                            *Il problema e' che non capisco cosa l'ASPS sostenga.
                                                            Apparentemente, non sostengono che l'elettromagnetismo di Maxwell
                                                            sia sbagliato, ma che una particolare dimostrazione di P=E/c
                                                            (Amaldi) sia solo approossimata, e che nel loro caso non valga.
                                                            Non hanno una formulazione alternativa, lagrangiana o meno,
                                                            o almeno io non l'ho mai vista.

                                                            Sono andato a controllare (per quanto possibile dato che su alcuni step
                                                            iniziali e ESSENZIALI dell'elettrodinamica classica c'è stranamente il
                                                            vuoto!) il contesto sperimentale dal quale sono sorte le equazioni di
                                                            Maxwell e come oggi ci vengono presentate o surrogate .
                                                            La cosa divertente è che NON E' MAI RIBADITO A VOCE ALTA che le equazioni di
                                                            Maxwell in se non descrivono TUTTO l’elettromagnetismo , ma si debbono
                                                            poggiare o completare con un’altra “gamba" :
                                                            F=q(E+v x B) ……precedente l'esistenza di Mr. Maxwell medesimo.
                                                            L'equazione precedente è appunto la base dell’equazione "sciancata" o
                                                            "zoppa" avente solo significato matematico (per i matematici e/o asplistati)
                                                            di cui da tempo stiamo discutendo .
                                                            Mi riferisco alla dF= i dl x dB, equazione, che nell'interpretazione
                                                            limitativa (leggasi "conveniente" all'apparato maxwell-matematicatorio), è
                                                            relativa (sempre per i matematici e/o asplistati) ai soli circuiti chiusi
                                                            l , B, F ,E , v ,vettori…) o in generale non pro-PNN.


                                                            In poche parole: l'elettromagnetismo (equazioni di Maxwell) e'
                                                            corretto o va riformulato? *

                                                            Forse inconsciamente ha detto una mezza verità dato che nelle facoltà di
                                                            fisica spesso si ignorano del tutto i tempi storici e i dati sperimentali di
                                                            base che hanno costruito l'attuale struttura dell'elettrodinamica classica e
                                                            di tutto ciò che da tale architettura quasi ignota è derivato (…..relatività
                                                            , meccanica quantistica……..).
                                                            L’insieme di TUTTI gli eventi sperimentali che le equazioni di Maxwell
                                                            PRETENDONO di descrivere hanno purtroppo alla base dei fondamenti
                                                            sperimentali di cui il silenzio di Subatomic e di altri offrono esempio
                                                            patente di negligenza interpretativa
                                                            http://www.mywebpages.com/asps/subatomic.htm .
                                                            Mi riferisco di nuovo al modo tragicomico di come messieur Ampere risolse a
                                                            suo tempo la questione di ascendenza PNN , ovvero di come gli aspslistati
                                                            siano certi che la dF= i dl x dB NON possa di violare il principio di
                                                            azione e reazione .
                                                            In pratica si è trovato che l'impossibilità (parole di G.Comoretto) *di
                                                            utilizzare una teoria che prevede una cosa per ottenerne un'altra* si basa
                                                            sulla "fisica napoleonica" di messieur Ampere

                                                            Sembra che per contrastare l'attuale infezione matematica ,a base di
                                                            equazioni di Maxwell applicate al di fuori del contesto di dove Maxwell
                                                            stesso intendeva applicarle, basti semplicemente scavare alle radici
                                                            storiche della teoria stessa. Bisogna purtroppo insistere nel disarticolare
                                                            la ragion pura della boria matematica basata su oscene manipolazioni e
                                                            omissioni sperimentali .
                                                            Manipolazioni che purtroppo dimostrano dove è il limite degli sfondi
                                                            descrittivi delle lagrangiane su cui si lavorano gli interpreti di Mr.
                                                            Maxwell.

                                                            fonte:
                                                            http://groups.google.it/group/it.scienza.a...3af0807f725f3ff

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