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Bobina Quantica

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  • Bobina Quantica

    Il nome ricorda molto le bobine in Cortenide di Verterio (Composito addensato composto da polisilicato di verterio e monocristallo di cortene.)...vi ricordate cosa sono ?

    Ma, in realtà è un post che ho trovato in giro...
    Volevo sapere cosa ne pensate...se pensate che sia possibile, che sia totalmente errato...
    Io onestamente non ho capito molto, ne capisco se portebbe andare o no...
    Ditemi la vostra...

    CITAZIONE
    Costruire una grossa bobina ben isolata e con sezione adeguata del cavo , la lunghezza del cavo delle spire dovrebbe essere intorno ai 500 metri , alimentarla poi con una corrente alternata oltre i 660.000 Hz .
    Quale e' la novita direte ?
    Secondo semplici calcoli in un circuito chiuso lo scambio di elettroni a quel punto dovrebbe viaggiare più veloce della luce dato che in un secondo dovrebbero percorrere 660.000 x 0,5 km cioè 330.000 km al secondo .
    Gli elettroni che arriverebbero all'altro capo della bobina ad un certo punto secondo la relatività non sarebbero ancora nati , in pratica dovremmo avere Overunity , anche se il fenomeno potrebbe diventare incontrollabile .

    Che cosa ne dite ?

    Anche te Hell...
    Grazie

  • #2
    Non capisco perchè secondo te l'elettrone debba percorre l'intera lunghezza del cavo in un periodo. Quando alimenti il tuo cavo col generatore, da un lato immetti un elettrone del mare elettronico del Rame mentre dall'altro capo ne succhielli un altro. In generale NON è lo stesso elettrone.
    Ricorda cosa diceva sempre il grande Totò:
    "perchè è la somma che fa il totale!!"

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    • #3
      Nei grandi acceleratori di particelle succede che il protone viene spinto sempre più forte anche in prossimità della velocità della luce, eppure la velocità più di tanto non aumenta...
      Casomai si è visto che vengono create nuove particelle che prima non esistevano, ovvero l'energia elettromagnetica diventa energia di massa.


      Niente da fare!
      Non si riesce a superare la velocità della luce

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      • #4
        Gli elettroni,quando li guidi dentro un cavo di rame,rallentano notevolmente,il principio della bobina avvolta è quantomeno errato.La velocità della luce si manifesta solo nel vuoto,quando gli elettroni saltano a 299mila km al secondo tra due elettrodi alimentati.
        Tra l'altro,basta porre una bobina lunga un metro vicino all'antennino di un cellulare,per rendersi conto che anche a 1800 Mhz non succede un bel nulla.Sorry. <img src=">

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        • #5
          In fatti, non l' ho scritto io e c' era qualcosa che non mi tornava...
          Grazie della spiegazione.
          Un altra teoria che non va, ne rimangono circa infinite da controllare...

          @ Mod & Admn: Chiudete pure la discussione...

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          • #6
            Solo un piccolo appunto, neppure nel vuoto gli elettroni si avvicinano alla velocità della luce. Neppure quando si ha una scarica violenta.
            Le cariche elettriche si spostano alla velocità della luce non i portatori di carica che possono essere elettroni o ioni. Gli elettroni hanno velocità variabile a seconda del livello di energia che occupano e/o dove si trovano. Come portatori di carica nel caso di un conduttore soggetto a corrente elettrica non si può parlare di velocità di un elettrone ma della variazione media del mare di elettroni liberi. E se la corrente è alternata può darsi che la risultante del vettore movimento degli elettroni sia anche nulla mentre la corrente elettrica, cioè di cariche, non lo è affatto.
            Pare che gli elettroni più veloci siano quelli più interni ai nuclei più pesanti ma non saprei dire la velocità esatta. <img src=">

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            • #7
              In realtà, mi fu spiegato, bisogna pensare ad una lunghissima fila di vagoni del treno che sono dentro ad una galleria... e che la riempiono completamente.
              Quando spingo dentro il vagone che sporge all'ingresso della galleria, all'uscita appare un vagone... che ovviamente non è lo stesso. Anche se l'azione fosse istantanea, in realtà il vagone che ho spinto ha percorso solo pochi metri.

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              • #8
                CITAZIONE (Lawrence @ 10/7/2007, 11:57)
                Solo un piccolo appunto, neppure nel vuoto gli elettroni si avvicinano alla velocità della luce.

                Credo invece che nel vuoto si avvicinino abbastanza alla velocità della luce. Certo bisogna definire 'quanto' intendiamo per 'avvicinare'...

                CITAZIONE
                Nel 1964 fu realizzato a puri fini didattici — nel senso che le conclusioni erano state da tempo acquisite in esperimenti di varia natura, pur se non esattamente mirati allo scopo — un esperimento particolarmente efficace per mostrare l'esistenza in natura di una velocità limite (W. Bertozzi, Am. Journal of Phys., 32, p. 551, 1964).
                L'esperimento utilizzò un acceleratore lineare di elettroni. Buona parte del tubo a vuoto dell'ecceleratore era utilizzato come base per la misura del tempo di volo. Nell'esperimento impulsi di elettroni erano sottoposti a differenze di potenziale via via crescenti. La misura effettiva era realizzata raccogliendo e inviando via cavo a un oscillografo il segnale corrispondente al passaggio di ogni impulso attraverso una griglia e quello corrispondente all'impatto dell'impulso sulla placca.

                Secondo l'ultima formula scritta, l'andamento del quadrato della velocità in funzione di V dovrebbe essere lineare. L'andamento sperimentale è di tutt'altro genere: la curva che interpola i risultati di determinazioni specifiche di V e di v2 mostra scostamenti sensibili dall'andamento previsto dalla fisica classica per differenze di potenziale dell'ordine di grandezza del centinaio di migliaia di volt e ha un asintoto orizzontale. Il corrispondente valore della velocità è determinato dall'intersezione dell'asintoto alla curva con l'asse delle ordinate. Esso ha il significato di una velocità limite, che non si riesce a far superare agli elettroni per quanto alte siano le d.d.p. (fino a decine di milioni di volt) a cui li si sottopone. L'intersezione è intorno a 9·1020 cm2/s2; come dire che la velocità che non si riesce a far superare agli elettroni (velocità limite) è di 300 000 km/s. Questo numero è proprio il valore della velocità della luce nel vuoto, che dunque in questo esperimento appare come una velocità limite. Nessun altro oggetto, con cui ci si è avuto a che fare sperimentalmente nei laboratori di fisica delle particelle elementari in tutto il mondo per decenni, è stato portato a velocità uguali e tanto meno superiori a "c".

                Che la velocità della luce nel vuoto sia una velocità limite per la propagazione di tutti i corpuscoli e particelle subnucleari è un fatto sperimentale attualmente comprovato in migliaia di esperimenti. Poiché la materia è fatta di atomi, che a loro volta sono costituiti da tali particelle, sembra una conclusione inevitabile che l'esistenza di una velocità limite col valore c si debba estendere a tutti i corpi materiali.

                http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/doman.../Ucau040423d001
                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                • #9
                  CITAZIONE (Livingreen @ 10/7/2007, 12:53)
                  In realtà, mi fu spiegato, bisogna pensare ad una lunghissima fila di vagoni del treno che sono dentro ad una galleria... e che la riempiono completamente.
                  Quando spingo dentro il vagone che sporge all'ingresso della galleria, all'uscita appare un vagone... che ovviamente non è lo stesso. Anche se l'azione fosse istantanea, in realtà il vagone che ho spinto ha percorso solo pochi metri.

                  è quello che succede nei superconduttori, dove i veri portatori di carico sono coppie di elettroni, o coppie di Cooper.

                  tornando poi al tema + centrale... credo che rispetto a improbabili esperimenti di superamento di c, sono molto ma molto più interessanti quelli di rallentamento della luce.
                  su wikipedia sono riportati i più significativi e riusciti esperimenti... come quello dell'equipe di Lene Hau che nel '99 riuscì a bloccare letteralmente un fascio di fotoni per qualche millisecondo, con un apparecchio da loro costruito, il "candelabro"... non so quanta utilità possano avere nell'immediato, ma almeno testimoniano che c'è ancora mooooolto da studiare.

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                  • #10
                    Per chi possa essere interessato, sempre per ragioni didattiche, la velocità nel vuoto degli elettroni dipendende dalla differenza di potenziale applicata ( e ora Dio ci salvi da Stranger ) tra il punto di partenza o catoto ed il punto di arrivo o anodo dove gli elettroni vanno a sbattere. Tipo il tubo a raggi catodici. Anche la distanza ha la sua importanza ma molto trascurabile rispetto al potenziale vista la massa dell'elettrone. E questa velocità con una tensione di accelerazione di circa 20KV è di circa 1/3 di C cioè intorno ai 100mila Km/sec. Chi si vuol divertire basta che applichi la solita fisica per i corpi, considerando la forza esercitata sulla carica dell'elettrone da un campo di 20KV ed un corpo di massa pari a quella dell'elettrone stesso per una distanza dell'ordine di 0.3/0.5m e troverà la velocità finale dell'elettrone che collide con lo schermo a fosfori.
                    La velocità può anche essere più alta se si aumenta la tensione anodica fino a far emettere raggi X allo schermo, e poi anche oltre fino ad un certo punto, quando indipendentemente dalla distanza tra catodo ed anodo e tensione applicata la velocità non aumenterà più in modo lineare ma tenderà asintotticamente a "c".
                    Ho cercato qualche link da inserire ma non ho trovato nulla, ormai si trovano solo link esoterici o di tecnologia ultramoderna... <img src=">

                    Dimenticavo, l'esempio del treno non è il top. E dell'acqua dentro un tubo neppure. Rendono un pò l'idea ma possono trarre molto di più in inganno. La corrente elettrica nel vuoto, nei conduttori, nei semiconduttori o nei superconduttori, è una coso molto complessa.

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                    • #11
                      Stavo pensando se era possibile costruire un televisore che funzionasse con un tubo anodico anzichè catodico, quindi relativamente con lancio di protoni anzichè lancio di elettroni.
                      ---------------------------------------------------------
                      Se poi al posto dello schermo a fosfori verdi ci metto un elettrodo di tungsteno forse riesco a fare la fusione fredda.
                      Chissa ?
                      Boh!

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                      • #12
                        Ecco, lo sapevo... image

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                        • #13
                          Salve,

                          credo che il televisore sia OT :P

                          Riguardo la bobina, il limite della velocità della luce è un limite non superabile per oggetti che dispongono di una massa reale. Il motivo è che più acceleriamo piu' aumenta la massa relativistica fino a quando un aumento infinito dell'accelerazione porta ad un aumento trascurabile della velocità ed un aumento infinito della massa relativistica.
                          Inoltre nei conduttori gli elettroni seguono un moto detto Browniano e caratterizzato da moltissimi scontri che rendono la traiettoria dell'elettrone non lineare ma a zig zag. Questo fatto è la causa dell'effetto joule che difatti aumenta all'aumentare della corrente (numero di elettroni che passano attraverso una sezione di conduttore) e della resistenza. L'affollamento elettronico, il limite della velocità massima per corpi dotati di massa reale ed il fatto che gli elettroni non devono per forza attraversare tutto il conduttore porta alla conclusione che la OU non è ottenibile in questo modo.

                          Lawrence ecco qualche link sugli acceleratori abbastanza scorrevoli da leggere:

                          http://www.silsismi.unimi.it/SILSISMI/Indi...20moderna15.pdf

                          http://www.lnf.infn.it/edu/materiale/dafne.pdf

                          http://corsiadistanza.polito.it/corsi/pdf/.../es_scheda1.pdf

                          http://it.wikipedia.org/wiki/Acceleratore_di_particelle

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                          • #14
                            Io ho sempre saputo che la velocità media dei portatori di carica in un conduttore (gli elettroni) è nell'ordine di qualche centimetro al secondo....

                            Ciao

                            Commenta


                            • #15
                              Praticamente nei metalli si ^_^

                              Commenta


                              • #16
                                Il televisore di per se può anche essere OT, ma il fascio di elettroni nel tubo forse no... :unsure:
                                A voi non risulta una velocità degli elettroni del fascio nel vuoto del genere? :unsure:
                                Non con questo intendo dire che in qualche modo si possa ottenere della free energy sia chiaro. Ma neppure con la bobina in questione.

                                Nei metalli, o meglio, nei conduttori, la velocità media di migrazione o di drift degli elettroni è quella, molto bassa. Ma quella è solo la media del vettore spostamento di ogni singolo elettrone. Uno studio più attento del fenomeno potrebbe indicare che ci sono elettroni ad altissima mobilità che viaggiano molto velocemente, altri di scambio che vanno più piano. Altri più fortunati che riescono a fare dei tratti relativamente lunghi senza intoppi. Poi, c'è il fenomeno legato allo skin effect, dove la conduzione viene prevalentemente privilegiata verso l'esterno del conduttore, sulla superficie. Specialmente se si parla di corrente alternata e a frequenza superiore ai 10Khz.
                                Poi ci sono i giapponesi che hanno scoperto che in un filo sottile di oro del diametro dell'ordine di qualche atomo, gli elettroni si spostano a velocità prossime a "c" riducendo la resistività in modo considerevole tipo i superconduttori, ma a temperatura ambiente. Insomma, il fenomeno non è così semplice come raccontano in giro... E anche sulla resistività ci sarebbe da parlarne a lungo.

                                Grazie della documentazione, ma già sapevo come era fatto grossomodo un acceleratore. Quello che ho detto è di non sapere fino a che velocità un elettrone possa essere accelerato, quanto vicino a "c" siamo arrivati. In effetti nei documenti si parla di energia delle particelle, penso proprio perchè oltre un certo limiti sia l'unica cosa ad aumentare in una particella dotata di massa che si sposta ad una velocità vicina a "c".

                                Ora, però, quei documenti stimoleranno qualcuno di nostra conoscenza e saranno dolori... :lol:

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                                • #17
                                  Bhè in quei documenti ci sono delle tabelle con le energie e da quelle si arriva ad una stima della velocità degli elettroni che nel vuoto può effettivamente arrivare a velocità prossime a C.

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