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L'incentivo è Tassato !!!!!!!!!!!

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  • L'incentivo è Tassato !!!!!!!!!!!

    A spregio di quanti sostenevano che la tariffa incentivante era esente da imposizione fiscale, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito con Circolare n. 46/E del 19 luglio 2007 che non solo la tariffa è tassata per impianti superiori a 20 Kw ma l'Iva pagata dai soggetti giuridici è indetraibile !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Personalmente credo sia la morte definitiva per gli impianti di potenza superiore a 20 Kw .................................


  • #2
    ciao!!
    Dove la trovo la circolare???
    Impianto fv 3,5 kWp
    20 x Yingli Solar 175 W poly
    Aurora Power One PVI 3000
    Sito: Giugliano in Campania (Na)
    Azimuth 0° - Tilt 20°

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    • #3
      La circolare la trovate qui:

      http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resour...68e/circ_46.pdf

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      • #4
        grazie 1000!!
        Impianto fv 3,5 kWp
        20 x Yingli Solar 175 W poly
        Aurora Power One PVI 3000
        Sito: Giugliano in Campania (Na)
        Azimuth 0° - Tilt 20°

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        • #5
          Grazie mille per la tempestiva segnalazione!

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          • #6
            CITAZIONE (balin1000 @ 20/7/2007, 10:06)
            A spregio di quanti sostenevano che la tariffa incentivante era esente da imposizione fiscale, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito con Circolare n. 46/E del 19 luglio 2007 che non solo la tariffa è tassata per impianti superiori a 20 Kw ma l'Iva pagata dai soggetti giuridici è indetraibile !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

            Personalmente credo sia la morte definitiva per gli impianti di potenza superiore a 20 Kw .................................

            Il punto più importante è il 9.3:
            Per soggetti giuridici, l'incentivo è TASSATO sempre, a prescindere dallo scambio sul posto e dalla potenza

            Questo è un duro colpo...

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            • #7
              CITAZIONE
              L’elettricità che viene remunerata con le tariffe incentivanti è quella
              prodotta dall’impianto, misurata da un apposito contatore posto all’uscita
              dell’impianto medesimo.
              Gli impianti di potenza fino a 20 kw, possono accedere al c.d. servizio di
              “scambio sul posto” (anche detto Net Metering), facendone richiesta all’impresa
              distributrice competente per il territorio ove l’impianto è ubicato o, in alternativa,
              possono cedere al gestore della rete elettrica l’energia prodotta. Nel primo caso,
              la tariffa incentivante spetta solo in relazione all’energia prodotta e consumata in
              loco dall’utente, mentre l’energia prodotta in eccesso rispetto ai consumi è
              assorbita dalla rete e l’utente può successivamente prelevarne la medesima
              quantità in caso di consumi superiori alla produzione.

              Nel secondo caso, la tariffa spetta per tutta la produzione, anche per
              l’energia eccedente i consumi dell’utenza e ceduta sia al mercato libero, sia al
              gestore di rete cui l’impianto è collegato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 13,
              commi 3 e 4, del d.lgs. n. 387 del 2003.

              Cosa??????????????????????????????????

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              • #8
                Leggete bene, sul CE c'è il 4% e sull'energia fatturata all'Enel il normale reddito d'impresa.
                Per i privati nessuna tassazione. Erano cose già note.

                Commenta


                • #9
                  vendita al gestore della rete -> incentivo solo sul prodotto e consumato
                  vendita all'impresa distributrice -> incentivo su tutto il prodotto

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                  • #10
                    ma nel punto 9.3 non si parla di "persone giuridiche che fanno della produzione di elettricità la loro principale attività"? non si riferisce a coloro che aprono una azienda allo scopo di fare €€€ dal con il FV?

                    Commenta


                    • #11
                      CITAZIONE (hugh @ 20/7/2007, 11:19)
                      ma nel punto 9.3 non si parla di "persone giuridiche che fanno della produzione di elettricità la loro principale attività"? non si riferisce a coloro che aprono una azienda allo scopo di fare €€€ dal con il FV?

                      Riporto dalla circolare:
                      "sia i soggetti che esercitano una diversa attività
                      commerciale e che utilizzano prioritariamente l’energia prodotta nell’ambito di
                      tale attività, cedendo l’energia eventualmente prodotta in eccesso.
                      Per tali soggetti la tariffa incentivante costituisce sempre un contributo in
                      conto esercizio fiscalmente rilevante."

                      Se riuscite a collocare una piccola impresa con un impianto < 20 kWp in net-metering in un altro caso ne sarei contento.

                      CITAZIONE (snapdozier @ 20/7/2007, 11:16)
                      Leggete bene, sul CE c'è il 4% e sull'energia fatturata all'Enel il normale reddito d'impresa.
                      Per i privati nessuna tassazione. Erano cose già note.

                      Per i privati ok. Se leggi attentamente pag 26 e 27 è chiaro. Il 4% di cui si parlava in passato e confermato oggi è una ritenuta d'acconto. Il punto a.2 II.DD (fine pag 26) recita:

                      "i contributi spettanti a titolo di tariffa incentivante, concorrono interamente alla determinazione del reddito d’impresa come contributo in conto esercizio."

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                      • #12
                        ACCIDENTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                        Lo sapevo che c'era poco da stare tranquilli !!!!!!!

                        Sta benedetta circolare ha detto cose note e cose catastrofiche.

                        1) Privato - scambio sul posto oK niente tassazione
                        - in vendita tassata solo la vendita perfetto e risaputo

                        2) il benedetto 9.3 è la doccia fredda in quanto ogni artigiano, negozio, eccccccc che ha fatto un piccolo FV con scambio sul posto viene bistrattato con:
                        - tariffa incentivante costituisce reddito (e quindi viene tassata alla massima aliquota Irpeef del soggetto
                        perchè caricata in coda ai redditi)
                        - Tariffa incentivante soggetta ad IRAP
                        - Tariffa incentivante soggetta a ritenuta 4%
                        - Tariffa incentivante di conseguenza doggetta a imposta INPS ed INAIL (viene considerato reddito)
                        Alla fine della minestra l'incentivo si ridurrà se va bene del 50% ma più facilmente del 60 %

                        3) Per i professionisti (medico, commercialista, avvocati, ecc) 9.4 invece è tutto detassato ed in più possono
                        detrarre fiscalmente. HANNO RAGIONE SONO DEI POVERACCI ED E' GIUSTO AIUTARLI mentre il ricco
                        Artigianetto o negozietto (ricordo che parliamo solo di scambio sul posto e non di vendita )

                        Bene, bravi, bis.

                        Edited by bei - 20/7/2007, 11:45

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                        • #13
                          CITAZIONE (LucaSolar77 @ 20/7/2007, 11:02)
                          Per soggetti giuridici, l'incentivo è TASSATO sempre, a prescindere dallo scambio sul posto e dalla potenza

                          Questo è un duro colpo...

                          Ma veramente io sapevo che tutti gli incentivi a soggetti giuridici entrano nel bilancio come quote attive e quindi concorrono a creare l'utile o la perdita. Non vedo nulla di devastante in questo fatto. Non credo che nessun imprenditore serio si sia mai aspettato una esenzione totale fiscale (e perchè mai poi?). Non credo che questa circolare sorprenda nessuno.
                          Semmai il dubbio era sulle posizioni dei privati. Ma mi pare che questa circolare tolga ogni dubbio, l'incentivo al privato non entrerà a fare reddito e non sarà da dichiarare.
                          Invece l'IVA indetraibile mi sembra un'enorme sciocchezza. Va contro ogni logica di sviluppo industriale. Vedremo.
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                          • #14
                            CITAZIONE (ligabue82 @ 20/7/2007, 11:09)
                            CITAZIONE
                            L’elettricità che viene remunerata con le tariffe incentivanti è quella
                            prodotta dall’impianto, misurata da un apposito contatore posto all’uscita
                            dell’impianto medesimo.
                            Gli impianti di potenza fino a 20 kw, possono accedere al c.d. servizio di
                            “scambio sul posto” (anche detto Net Metering), facendone richiesta all’impresa
                            distributrice competente per il territorio ove l’impianto è ubicato o, in alternativa,
                            possono cedere al gestore della rete elettrica l’energia prodotta. Nel primo caso,
                            la tariffa incentivante spetta solo in relazione all’energia prodotta e consumata in
                            loco dall’utente, mentre l’energia prodotta in eccesso rispetto ai consumi è
                            assorbita dalla rete e l’utente può successivamente prelevarne la medesima
                            quantità in caso di consumi superiori alla produzione.

                            Nel secondo caso, la tariffa spetta per tutta la produzione, anche per
                            l’energia eccedente i consumi dell’utenza e ceduta sia al mercato libero, sia al
                            gestore di rete cui l’impianto è collegato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 13,
                            commi 3 e 4, del d.lgs. n. 387 del 2003.

                            Cosa??????????????????????????????????

                            Secondo me chi ha scritto la circolare fa confusione tra vecchio decreto e nuovo decreto.
                            Come al solito sono una manica di "imbecilli". Vedrai quanti ricorsi.
                            Il decreto legge è appunto LEGGE. Una circolare è appunto una "CIRCOLARE" che non può sancire niente di diverso da quello che è la "LEGGE".
                            Capite in che razza di mani siamo in Italia? Povero paese, allo sbando, sia che guidino all'Italiana o all'Inglese.

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                            • #15
                              Domanda: Per le aziende agricole la vendita di energia elettrica costituisce reddito agrario, quindi anche il conto energia dovrebbe essere ricompreso e di conseguenza non ci dovrebbero essere impatti fiscali. Qualcuno può confermare?

                              Commenta


                              • #16
                                Allora:

                                1) L'IVA indetraibile è una bufala. L'IVA è indetraibile solo se l'impianto è in tutto o in parte (e qui è indetraibile solo la parte) per uso privato.

                                "Ove l’impianto sia in parte utilizzato per fini privati o comunque estranei all’esercizio di impresa, arte o professione, ai sensi del comma 4 del predetto articolo 19, non è ammessa in detrazione l’IVA corrispondente alla quota imputabile a tali utilizzi."

                                Quindi l'IVA è normalmente detraibile.

                                2) Sul contributo non c'è IVA. Il che è solo un vantaggio.

                                3) I professionisti rientrano nella normativa esattamente come gli artigiani. Che loro siano detassati e i poveri artigiani no è una bufala.

                                A me non pare che questa circolare sia una brutta notizia. Anzi toglie quasi tutti i dubbi e certo non spaventerà nessun vero imprenditore. <img src=">
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • #17
                                  Ecco la contraddizione di questa circolare.

                                  9.1 Persona fisica o ente non commerciale che, al di fuori dell’esercizio di
                                  attività di impresa, utilizza un impianto fotovoltaico a soli fini privati
                                  L’utilizzo dell’impianto a soli fini privati si verifica ogniqualvolta il
                                  soggetto, persona fisica o ente non commerciale, produce energia elettrica
                                  esclusivamente per usi “domestici”, di illuminazione, alimentazione di
                                  elettrodomestici, ecc..
                                  Il vantaggio che il soggetto consegue in tale circostanza è duplice: da un
                                  lato il costo per l’approvvigionamento dell’energia è ridotto o addirittura
                                  azzerato (se l’energia prodotta risulta sufficiente al proprio fabbisogno),
                                  dall’altro, usufruisce del contributo (tariffa incentivante) in ragione dell’energia
                                  prodotta.


                                  ....
                                  Ma più interessante risulta il capitolo:
                                  9.2.1 Impianti di potenza fino a 20 kw
                                  Il soggetto persona fisica o ente non commerciale che, al di fuori
                                  dell’esercizio di attività di impresa, realizzi un impianto fino a 20 kw di potenza
                                  e si trovi nella condizione in cui l’energia prodotta risulti esuberante rispetto al
                                  proprio fabbisogno, come detto, può alternativamente:
                                  • usufruire del servizio di “scambio sul posto”;
                                  • vendere l’energia in esubero.
                                  Nell’ipotesi di “scambio sul posto”, si ricorda che il soggetto che ne
                                  usufruisce non può vendere l’energia elettrica prodotta in eccesso. L’energia non
                                  utilizzata ed immessa in rete genera a favore del soggetto responsabile solo un
                                  credito in termini di energia nei confronti del gestore della rete, prelevabile nei
                                  tre anni successivi a quello di maturazione. In generale tale opzione è esercitata
                                  proprio da quei soggetti che realizzano impianti di dimensioni minime, in grado
                                  di pareggiare tendenzialmente il reale fabbisogno di energia e che, di
                                  conseguenza, non immettono grandi quantità di energia in rete.
                                  Dal punto di vista tributario si avrà la medesima situazione appena
                                  descritta: la tariffa incentivante percepita dal responsabile dell’impianto non
                                  assume alcuna rilevanza, sia ai fini delle imposte dirette che ai fini IVA.
                                  Nell’ipotesi di vendita dell’energia prodotta in misura esuberante alla
                                  rete, al fine di individuare il corretto trattamento tributario delle somme percepite
                                  dal responsabile dell’impianto a titolo di tariffa incentivante e di corrispettivi per
                                  la vendita di energia, occorre fare riferimento alla destinazione dell’impianto
                                  medesimo, come di seguito specificato.
                                  9.2.1.1 Impianti posti al servizio dell’abitazione o della sede dell’ente non
                                  commerciale
                                  Qualora l’impianto, per la sua collocazione (ad esempio, sul tetto dell’abitazione o su un’area di pertinenza), risulti installato essenzialmente per
                                  fare fronte ai bisogni energetici dell’abitazione o sede dell’utente (ovvero per usi
                                  domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc. e, a tal
                                  fine, l’impianto risulti posto direttamente al servizio dell’abitazione o della sede
                                  medesima) si ritiene che lo stesso possa considerarsi utilizzato in un contesto
                                  sostanzialmente privatistico e, quindi, che la vendita dell’energia prodotta in
                                  esubero da parte del responsabile dell’impianto non concretizzi lo svolgimento di
                                  una attività commerciale abituale.
                                  Dal punto di vista tributario si determina la seguente situazione:
                                  a) Tariffa Incentivante:
                                  a.1) IVA: i contributi spettanti a titolo di tariffa incentivante, sono esclusi
                                  dal campo di applicazione IVA per mancanza del presupposto soggettivo ed
                                  oggettivo del tributo (vedi paragrafo 6);
                                  a.2) II.DD.: i contributi spettanti a titolo di tariffa incentivante, sono
                                  irrilevanti fiscalmente.
                                  b) Proventi derivanti dall’attività di vendita dell’energia
                                  b.1) II.DD.: i proventi derivanti dalla vendita dell’energia risultata
                                  esuberante rispetto al fabbisogno dell’utente rilevano fiscalmente come redditi
                                  diversi, in particolare, come redditi derivanti da attività commerciali non
                                  esercitate abitualmente, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera i) del TUIR.
                                  Al riguardo, si evidenzia che il costo relativo all’acquisto o realizzazione
                                  dell’impianto non può essere considerato come spesa specificamente inerente alla
                                  produzione del suddetto reddito, ai sensi dell’art. 71, comma 2 del TUIR, atteso
                                  che l’impianto è utilizzato prevalentemente per i bisogni energetici dell’utente e
                                  che solo marginalmente produce reddito imponibile attraverso la cessione
                                  dell’energia eventualmente prodotta in eccesso.
                                  b.2) IVA: non configurandosi lo svolgimento in via abituale di un’attività
                                  commerciale, i proventi derivanti dalla vendita dell’energia prodotta in esubero
                                  non devono essere assoggettati ad IVA.

                                  Quì si configura la vendita senza partita IVA ???????????

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                                  • #18
                                    Alla fine chi ci guadagna di più sono i liberi professionisti od artigiani che fanno scambio sul posto (no IVA su premio GSE, no partecipazione al reddito del premio GSE, si detraibilità IVA per impianto).
                                    Nei confronti di un privato cittadino hanno la detraibilità dell'IVA dell'impianto, che non è mica poco.
                                    Giudizio alla fine positivo, tranne quella cosa a mio avviso sbagliata sull'incentivo alla produzione o consumo, probabile errore dello scrivente.

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                                    • #19
                                      CITAZIONE
                                      Domanda: Per le aziende agricole la vendita di energia elettrica costituisce reddito agrario, quindi anche il conto energia dovrebbe essere ricompreso e di conseguenza non ci dovrebbero essere impatti fiscali. Qualcuno può confermare?

                                      Credo e spero che sia proprio così... Mi rimane il dubbio se si può definire agricola un'azienda che produce solo ed esclusivamente energia da fonte rinnovabile. Cioè per il solo fatto che i moduli sono 'piantati' nel suolo si configuri un'attività agricola. Oppure l'attività di produzione di energia da fonte rinnovabile deve essere complementare all'attività principale.

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                                      • #20
                                        Ragazzi mi sapete dire se nel programma di simulazione solare è inclusa anche la tassazione sugli utili?

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                                        • #21
                                          DA B.E : A me non pare che questa circolare sia una brutta notizia. Anzi toglie quasi tutti i dubbi e certo non spaventerà nessun vero imprenditore.

                                          Vero , anche secondo me questa circolare conferma tutto quello che si era detto precedentemente anche su questo forum.

                                          Non capisco il motivo di lamentaresi almeno per quelli come mè che hanno scelto di intallarsi un impianto con potenza maggiore di 20 kw o di quelle imprese & C , che se lo sono fatto inf a 20 kw .

                                          Ci siamo detratti l'iva .... si , soldi risparmiati .

                                          é entrato in ammortamento l'impianto .... si , denaro risparmiato per aver pagate meno tasse .

                                          Per cui come potevate pensare che L'incentivo era esentasse ?, illuso anche quello che pensava di non pagarle sulla vendita di energia , ma avete pensato che pagheremo( ovviamente ) le tasse sui risparmi derivati dall'energia autoconsumata , perchè se risparmi + guadagni , se guadagni ,l'imponibile si alza ,per cui + tasse da pagare .

                                          Per quelli che hanno messo il mega impianto in casa e che hanno optato per la vendita di energia e si lamentano perchè ora non possono detrarre l'iva e devono pagare tasse sulla vendita, ma che credavate che lo stato si faceva scappare anche questa ghiotta cuccagna ? .

                                          Dovreste essere contenti di non dover pagate le tasse sul CE, daltronde l'iva non l'avete detratta,e non avete ammortizzato l'impianto .

                                          Per cui a ogniuno è stato dato e tolto il giusto ,secondo me .

                                          Solo una cosa non mi garba l'addizionale del 4% per il gse, perchè mai ????


                                          Ma secondo me i + scemi sono i ns parlamentari che non c'hanno pensato prima a deliberare la legge del conto energia ,sapete quante tasse ( sicuramente percepite ) si sono scialaquati , ma su questo bisogna dargli la medaglia d'oro , anzi di platino .

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (gennarocs @ 21/7/2007, 18:55)
                                            CITAZIONE
                                            Domanda: Per le aziende agricole la vendita di energia elettrica costituisce reddito agrario, quindi anche il conto energia dovrebbe essere ricompreso e di conseguenza non ci dovrebbero essere impatti fiscali. Qualcuno può confermare?

                                            Credo e spero che sia proprio così... Mi rimane il dubbio se si può definire agricola un'azienda che produce solo ed esclusivamente energia da fonte rinnovabile. Cioè per il solo fatto che i moduli sono 'piantati' nel suolo si configuri un'attività agricola. Oppure l'attività di produzione di energia da fonte rinnovabile deve essere complementare all'attività principale.

                                            Per configurarsi attività agricola occorre avere PIVA agricola. Le attività assimilate a reddito agrario (ad es. il FV) affinchè non costituiscano autonoma fonte reddituale devono presentare un'organizzazione (in termini di capitali impiegati, lavoro necessario, ecc) non superiore all'attività agricola vera e propria.

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                                            • #23
                                              in effetti dovrebbe essere così...
                                              Forse sono O.T. ma qualcuno di voi, avendo già una PIVA agricola ha provato a far aggiungere alla camera di Commercio l'attività di produzione di energia Elettrica???

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                                              • #24
                                                CITAZIONE (alby62 @ 22/7/2007, 12:07)
                                                DA B.E : A me non pare che questa circolare sia una brutta notizia. Anzi toglie quasi tutti i dubbi e certo non spaventerà nessun vero imprenditore.

                                                Vero , anche secondo me questa circolare conferma tutto quello che si era detto precedentemente anche su questo forum.

                                                Non capisco il motivo di lamentaresi almeno per quelli come mè che hanno scelto di intallarsi un impianto con potenza maggiore di 20 kw o di quelle imprese & C , che se lo sono fatto inf a 20 kw .

                                                Ci siamo detratti l'iva .... si , soldi risparmiati .

                                                é entrato in ammortamento l'impianto .... si , denaro risparmiato per aver pagate meno tasse .

                                                Per cui come potevate pensare che L'incentivo era esentasse ?, illuso anche quello che pensava di non pagarle sulla vendita di energia , ma avete pensato che pagheremo( ovviamente ) le tasse sui risparmi derivati dall'energia autoconsumata , perchè se risparmi + guadagni , se guadagni ,l'imponibile si alza ,per cui + tasse da pagare .

                                                Per quelli che hanno messo il mega impianto in casa e che hanno optato per la vendita di energia e si lamentano perchè ora non possono detrarre l'iva e devono pagare tasse sulla vendita, ma che credavate che lo stato si faceva scappare anche questa ghiotta cuccagna ? .

                                                Dovreste essere contenti di non dover pagate le tasse sul CE, daltronde l'iva non l'avete detratta,e non avete ammortizzato l'impianto .

                                                Per cui a ogniuno è stato dato e tolto il giusto ,secondo me .

                                                Solo una cosa non mi garba l'addizionale del 4% per il gse, perchè mai ????


                                                Ma secondo me i + scemi sono i ns parlamentari che non c'hanno pensato prima a deliberare la legge del conto energia ,sapete quante tasse ( sicuramente percepite ) si sono scialaquati , ma su questo bisogna dargli la medaglia d'oro , anzi di platino .

                                                beh, mi sembra eccessivo
                                                tutti se lo aspettavano, ma non è questo il punto.

                                                la prova è che non sono stati installati 1000MW di fv.

                                                Un imprenditore serio, come viene definito, non è incentivato con questa circolare per due motivi:

                                                1) l'impianto arriva ad un TIR del 4% (se tutto va bene)

                                                2) c'è troppa disparità di trattamento

                                                Stanno puntando come al solito a centralizzare il business su pochi operatori che costruiranno mega parchi FV al servizio dei cittadini privati, .
                                                Questi mega parchi saranno delle porcate pazzesche e REPORT avra di che parlare per i prossimi 10 anni.

                                                ....e alle imprese ancora nel fondoschiena

                                                Il testo di questa CIRCOLARE non mostra di essere stato redatto con attenzione, lo dimostra il fatto che contraddice il DECRETO in materia di energia premiata (tutta o autoconsumata)

                                                Ha una sua collocazione politica, che fa pensare bene che con un altro governo le cose possono cambiare.

                                                In un clima come quello attuale in cui gli studi di settore fanno dormire poco (prova lo è che sono qui)

                                                vai a raccontarlo ad un imprenditore che ancora una volta gli sugano il sangue solo a lui?

                                                Spiegagli come funziona il CE

                                                L'agricoltore lo porta come reddito di lavoro agricolo (poco) , l'autonomo non lo porta per niente , l'imprenditore lo riporta per tutti.

                                                Questa circolare a mio parere non favorirà l'uso del FV, le sorti energetiche e ambientali che con un piccolo sforzo da tutte le parti, potevano volgere al meglio , ancora una volta vengono affossate con stupidità

                                                Non mi lamento, ma la giudico una gran .........

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                                                • #25
                                                  Forse nessuno lo ha notato, ma dal 1° giugno 2007 l'energia elettrica prodotta da impianti FV superiori a 20 kW è soggetta ad accisa (D.L. 26 del 02/02/2007) e qui non si può evadere perchè gli impianti sono tutti denunciati come "officine elettriche", :

                                                  Art. 52 (Oggetto dell'imposizione). - 1. L'energia elettrica
                                                  (codice NC 2716) e' sottoposta ad accisa, con l'applicazione delle aliquote di cui all'allegato I, al momento della fornitura ai consumatori finali ovvero al momento del consumo per l'energia elettrica prodotta per uso proprio.
                                                  2. Non e' sottoposta ad accisa l'energia elettrica:
                                                  a) prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili ai sensi della normativa vigente in materia, con potenza non superiore a 20 kW.


                                                  Ci sono delle esenzioni quando l'energia elettrica fosse:
                                                  b) prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili ai sensi della normativa vigente in materia, con potenza disponibile superiore a 20 kW, consumata dalle imprese di autoproduzione in locali e luoghi diversi dalle abitazioni;

                                                  La ciliegina sulla torta è comunque questa:
                                                  3. E' esente dall'accisa l'energia elettrica:
                                                  omissis
                                                  e) consumata per qualsiasi applicazione nelle abitazioni di residenza anagrafica degli utenti, con potenza impegnata fino a 3 kW, fino ad un consumo mensile di 150 kWh.
                                                  Per i consumi superiori ai limiti di 150 kWh per le utenze fino a 1,5 kW e di 220 kWh per quelle oltre 1,5 e fino a 3 kW, si procede al recupero dell'accisa secondo i criteri stabiliti nel capitolo I, punto 2, della deliberazione n. 15 del 14 dicembre 1993 del Comitato interministeriale dei prezzi.
                                                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (gennarocs @ 22/7/2007, 22:03)
                                                    in effetti dovrebbe essere così...
                                                    Forse sono O.T. ma qualcuno di voi, avendo già una PIVA agricola ha provato a far aggiungere alla camera di Commercio l'attività di produzione di energia Elettrica???

                                                    Non credo che sia necessario. Se uno fa art 2135cc (agricoltura) questo ricomprende tutte le attività connesse, quindi anche la produzione di energia

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                                                    • #27
                                                      CITAZIONE (BrightingEyes @ 20/7/2007, 11:57)
                                                      Allora:

                                                      1) L'IVA indetraibile è una bufala. L'IVA è indetraibile solo se l'impianto è in tutto o in parte (e qui è indetraibile solo la parte) per uso privato.

                                                      "Ove l’impianto sia in parte utilizzato per fini privati o comunque estranei all’esercizio di impresa, arte o professione, ai sensi del comma 4 del predetto articolo 19, non è ammessa in detrazione l’IVA corrispondente alla quota imputabile a tali utilizzi."

                                                      Quindi l'IVA è normalmente detraibile.

                                                      2) Sul contributo non c'è IVA. Il che è solo un vantaggio.

                                                      3) I professionisti rientrano nella normativa esattamente come gli artigiani. Che loro siano detassati e i poveri artigiani no è una bufala.

                                                      A me non pare che questa circolare sia una brutta notizia. Anzi toglie quasi tutti i dubbi e certo non spaventerà nessun vero imprenditore. <img src=">

                                                      Leggi bene la circolare punto 9.4 e magari cambi idea sulla tua risposta n° 3

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                                                      • #28
                                                        Art. 6

                                                        definisce che:

                                                        Nel caso in cui la tariffa incentivante sia percepita dal responsabile dell’impianto nello svolgimento di un’attività d’impresa, arte o professione, si
                                                        ritiene che ai fini dell’imposta sul valore aggiunto la tariffa medesima sia in ogni
                                                        caso esclusa dal campo di applicazione dell’imposta, ai sensi dell’articolo 2,
                                                        terzo comma, lettera a), del DPR 26 ottobre 1972, n. 633.



                                                        IVA AL 20%!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!

                                                        MA CHE SO MATTI!
                                                        "MAKE YOUR ENERGY!!"

                                                        on SKYPE econtek-italy

                                                        "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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                                                        • #29
                                                          CITAZIONE (bei @ 23/7/2007, 09:56)
                                                          Leggi bene la circolare punto 9.4 e magari cambi idea sulla tua risposta n° 3

                                                          "In particolare, l’articolo 53 definisce redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall’esercizio di arti e professioni ed elenca le attività che possono dar luogo a tale categoria reddituale, ancorché esercitate al di fuori di un’attività professionale;"

                                                          Io nel 9.4 leggo che gli autonomi, cioè artigiani e professionisti, che non fanno della produzione di energia una attività industriale primaria NON dovranno considerare come "compenso" per la propria attività le somme percepite a titolo di incentivo.

                                                          "Al riguardo, si ritiene che la formulazione delle disposizioni citate esclude che i contributi, corrisposti a titolo di tariffa incentivante per l’energia
                                                          fotovoltaico prodotta e consumata direttamente dal professionista o dall’associazione professionale, possano essere considerati rilevanti nella determinazione del reddito di lavoro autonomo."

                                                          In effetti il paragrafo ripete molte volte il termine "professionista o associazione professionale", il che può trarre in inganno, ammetto. Però la definizione di lavoro autonomo non riguarda solo avvocati, medici e notai, nè vedo ragione per cui dovrebbe essere così.
                                                          Lo spirito della norma, secondo me, è che i proventi derivanti dall'incentivo vengono tassati solo quando entrano nel business principale. Quindi tutti i lavoratori autonomi non vedranno tassato l'incentivo (e ci mancherebbe pure, tra IRPEF, IRAP ecc se ne porterebbero via il 60%... <_< ).
                                                          Non ci vedo nulla di discriminatorio e sicuramente è un punto a vantaggio della circolare, no? <img src=">

                                                          CITAZIONE (econtek @ 23/7/2007, 11:36)
                                                          ... ai fini dell’imposta sul valore aggiunto la tariffa medesima sia in ogni
                                                          caso esclusa dal campo di applicazione dell’imposta, ai sensi dell’articolo 2,
                                                          terzo comma, lettera a), del DPR 26 ottobre 1972, n. 633.[/color]


                                                          IVA AL 20%!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!

                                                          MA CHE SO MATTI!

                                                          Significa che la tariffa è esclusa dall'applicazione dell'IVA. Non c'è IVA da percepire e versare. Tante, ma tante complicazioni in meno. Perchè sarebbero matti?? :unsure:
                                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                          • #30
                                                            COME VOLEVASI DIMOSTRARE :B):

                                                            VATTI A FIDARE................

                                                            A beneficio di tutti coloro che nel mio post "le magagne dell'immissione in rete" mi avevano preso per demente quando parlavo di queste cose.

                                                            Mah............ se questa cosa affosserà il FV così concepito forse non è poi così male.

                                                            A proposito........... quanti MW di impianti FV sono stati installati a tutt'oggi in Italia?

                                                            E a ciò è corrisposta una reale iminuzione della CO2 immessa nell'aria a causa della produzione/distribuzione di elettricità?

                                                            A me pare di no.....

                                                            E invece quando c'è stato il black-out quanti sono rimasti con le pive nel sacco pur avendo i loro begli impiantini/oni?

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