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Aziende di Biogas

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  • Aziende di Biogas

    Salve a tutti,sapreste indicarmi x favore il nome di distributori( o Aziende) di Biogas in Italia?<br>Grazie anticipatamente.

  • #2
    Distributori di biogas? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1cb4315f6df08d122687661b8583ed9a.gif" alt=":"><br>Non esistono....<br><br>Ely

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    • #3
      Forse cerchi aziende che costruisco impianti di biogas?

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      • #4
        Si Nicola esattamente,potresti indicarmene qualcuna?<br>Grazie,saluti.

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        • #5
          Vai qui, tautos ma fatti bene i calcoli ciao. <a href="http://www.rotaguido.it/" target="_blank">http://www.rotaguido.it/</a>

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          • #6
            Oltre all&#39;italico guido rota ci sono:<br><br><a href="http://it.envitecbiogas.de/" target="_blank">http://it.envitecbiogas.de/</a><br><br><a href="http://www.lipp-system.de/_English/_ProdukteE/BioGasTechE.htm" target="_blank">http://www.lipp-system.de/_English/_Produk...BioGasTechE.htm</a><br><br><a href="http://www.biogasengineering.it/index.shtml" target="_blank">http://www.biogasengineering.it/index.shtml</a><br><br><a href="http://www.uts-italia.it/" target="_blank">http://www.uts-italia.it/</a><br><br><a href="http://www.gruppoab.it/" target="_blank">http://www.gruppoab.it/</a><br><br><a href="http://www.schmack-biogas.com/wItalienisch/" target="_blank">http://www.schmack-biogas.com/wItalienisch/</a><br><br><a href="http://www.asm.bz.it/146d184.html" target="_blank">http://www.asm.bz.it/146d184.html</a><br><br>Se sei un agricoltore singolo il migliore è quello della Lipp, comodo e poco costoso, hanno dei rappresentanti in italia ma non ho trovato il sito. Se cerchi idee per un consorzio o impianti di grossa portata quelli della envitec fino a qualche anno f&agrave; erano i più sviluppati, costruisco in moduli grossi che possono essere alimentati da più fornitori e con costi di manutenzione relativamente bassi.<br>

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            • #7
              c&#39;è anche la kompogas , azienda Svizzera...<br><br><a href="http://www.kompogas.ch" target="_blank">www.kompogas.ch</a><br><br>buona lettura &#33;

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              • #8
                Ci sono anche le austriache<br><a href="http://www.wolfsystem.it" target="_blank">Wolf System</a><br><a href="http://www.thoeni.com" target="_blank">Thoeni</a><br><a href="http://www.exergy.it" target="_blank">Exergy</a><br>l&#39;italica <a href="http://www.sekospa.com" target="_blank">Seko</a> e <a href="http://www.idro.net" target="_blank">Idro</a>, <a href="http://www.ladurner.it" target="_blank">Ladurner</a> ed altre ancora.

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                • #9
                  una domanda che è un po out:<br><br>Qualcuno sa dirmi quanto liquame produce una gallina-pollo in un anno?<br><br>scusate l&#39;out.

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                  • #10
                    <br><br>>Vai qui, tautos ma fatti bene i calcoli ciao. <a href="http://www.rotaguido.it/" target="_blank">http://www.rotaguido.it/</a><br><br>Livio perché dici di farti bene i conti? Dici che non è tutto oro quel che luccica? Spiegami meglio per favore...<br><br>Grazie Mille FOX

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                    • #11
                      Prima di scegliere il fornitore, presenta le domande per la costruzione dell&#39;impianto, che tra una cosa e l&#39;altra passa un anno

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                      • #12
                        Ok, ma intendi dire tra persmessi comunali e cose varie? Perché se è questo per me non è un grosso problema perché la mia è una cosa molto in divenire: il comune ha manifestato l&#39;intenzione di costruire un cogeneratore contestualmente alla costruzione di una zona residenziale per il teleriscaldamente, e io vorrei inserirmi in questo contesto&#33;<br><br>saluti FOX

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                        • #13
                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Abiss @ 22/8/2007, 14:16)</div><div id="quote" align="left">Prima di scegliere il fornitore, presenta le domande per la costruzione dell&#39;impianto, che tra una cosa e l&#39;altra passa un anno</div></div><br>della parte burocratica se ne occupano anche gli impiantisti. infatti molti ti fanno il preventivo chiavi in mano.<br>in ogni caso conosci qualche studio esterno che si occupa della parte burocratica per costruire impianti biogas?

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                          • #14
                            Chiedi ad un geometra del tuo comune. Il D.lgs 387/03 prevede che questi impianti, se inferiori a 3 Mw di potenza, possono essere costruiti in aree agricole. Tuttavia, con i vincoli che ci sono nel nostro paese direi che prima definisci l&#39;area in cui fare l&#39;impiantro (servono 1,5/2 ettari), poi con il geometra verifichi vincoli e rete elettrica. Più vicino passa meglio è, perchè i costi di allaccio alla media tensione sono molto alti.<br>Se tutto è apposto andate in comune e verifichi la documentazione necessaria per riunire una conferenza dei servizi per ottenere l&#39;autorizzazione.<br>Poi: o trovi uno studio di ingegneria che ti prepara un progetto di massima da presentare, e il fornitore degli impianti lo scegli dopo<br>o scegli il fornitore e gli chiedi un progetto, e quando avrai le autorizzazioni firmerai i contratti.<br>Tra un intoppo e un altro di tempo poi ne passa. sono almeno una decina gli enti che devono darti parere positivo: Regione (varie aree), Provincia (varie aree), Comune, ASL, VVFF, ARPA, comuni vicini, Comunit&agrave; montane, enti di bonifica, etc.etc. Poi ovviamente varia a seconda della regione in cui sei.<br>Fai bene prima il conto economico/finanziario comunque.<br>Verifica l&#39;approvvigionamento delle biomasse<br>Prepara un piano di smaltimento delle acque digestate.<br><br>Se vuoi dei numeri ce li ho, ma da quanto lo vuoi fare l&#39;impianto?

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                            • #15
                              Ti rigrazio tanto per le tue risposte, perché mi sono proprio utili dal momento che sono ignorante in materia. Per ora è soltando una mia idea ai primissimi stadi e a dire il vero non so nemmeno quantificare la dimensione dell&#39;impianto. La nostra azienda è di 120 capi totali: tra rimonta e vacche da latte, ma vorrei integrare il letame bovino con liquame suino di altre aziende o con scarti organici, e con del silomais di nostra produzione. Non so però se ritirare liquame da altri allevamente possa in qualche modo essere economicamente fattibile.<br>Per avere un&#39;idea potresti dirmi quanta materia organica devo buttare in un impianto da mezzo milione di euro oltre al letame e/o liquami dei miei 120 capi.<br><br>Grazie dell&#39;attenzione

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                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Abiss @ 23/8/2007, 11:06)</div><div id="quote" align="left">Se vuoi dei numeri ce li ho, ma da quanto lo vuoi fare l&#39;impianto?</div></div><br>intorno ai 600/700 Kw come base. il piano smaltimenti è gi&agrave; pronto: 500 ha.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Abiss @ 23/8/2007, 11:06)</div><div id="quote" align="left">poi con il geometra verifichi vincoli e rete elettrica. Più vicino passa meglio è, perchè i costi di allaccio alla media tensione sono molto alti.</div></div><br>che range di costo c&#39;è?

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                                • #17
                                  Con 500 Kw dovresti avere le seguenti quantit&agrave;:<br><br>metri cubi (mc) di biogas necessari al giorno: 5.000 (calcola 200 mc per ton di produzione per gli insilati e 40 per il letame)<br><br>alimentazione giornaliera: 125 ton di letame o 25 ton di insilati, o tutte le combinazioni intermedie<br><br>Costo impianto: a seconda delle struttere che hai, da 1 a 2 mln di euro<br><br>Ricavi: 4.000.000 di Kwh/anno, a 7 centesimi il Kwh = 280.000,00 euro<br> 80 CV, a 120,00 euro/MW, circa 480.000,00 euro<br><br>Totale 760.000,00 euro l&#39;anno<br><br>L&#39;allaccio alla rete in MT può andare da 5000 (se sei vicino a una cabina in MT) a 100000 euro se sei a 10 Km da una linea.<br><br><br>

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                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Abiss @ 24/8/2007, 12:30)</div><div id="quote" align="left">Con 500 Kw dovresti avere le seguenti quantit&agrave;:<br><br>metri cubi (mc) di biogas necessari al giorno: 5.000 (calcola 200 mc per ton di produzione per gli insilati e 40 per il letame)</div></div><br>secondo te quale tipo di &quot;carburante&quot; è più indicato tra:<br><br>sorgo zuccherino (che essendo alto rischi che si corichi col vento)<br>insilato di mais<br>pastone di mais (qualcuno lo ha usato con ottimi risultati riducendo la quantit&agrave; di digestato)

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                                    • #19
                                      Qualcuno di voi visto ho visto che i numeri li conosce molto bene, vi site mai presi la briga di fare un conto di questo tipo: mi conviene di più mettere una tonnellata di silomais in un digestore per produrre biogas, o mi conviene di più darlo ad una vacca che poi andrò a mungere? Mi piacerebbe sapere se questi due numeri sono diversi e di quanto, perché potrebbe essere un buon argomento per convincere mio padre ad investire nell&#39;energia che non in un allargamento dell&#39;allevamento&#33;<br><br>Saluti FOX<br><br>E&#39; possibile quantificare i ricavi dai kWh termici prodotti? e sapere con tot kWh termici quante famiglie medie si possono scaldare?<br><br>Grazie FOX

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                                      • #20
                                        Con 1 ton di silomais puoi produrre 110 metri cubi (come si fa a mettere il 3 piccolo?) di Metano. il Metano è venduto a circa 0,4 €/mc, quindi 1ton di silomais vale circa 44€, 4 euro e mezzo al quintale. Tuttavia non puoi vendere metano, quindi il conto è ipotetico. Però puoi produrre energia, e avendo il metano un potere energetico di 10 KWh/mc, con un generatore elettrico buono con una efficienza del 38/40%, avrai 4 Kwh per mc. elettrici e 4 Kwh termici a disposizione (2 kwh li perdi per dispersione). al prezzo di 0,7€/Kwh + 0,11€/Kwh di Certificati verdi, puoi: (0,7+0,11)*4*110=79,20 €/ton, cioè circa 7,5 euro a q.le di silomais. I kwh termici non valgono niente a meno che non ne trovi una utilizzazione, tipo scaldarti casa o le stalle e delle serre. Il loro valore allora sar&agrave; pari a quello che risparmierai per scaldare quelle cose, quindi dipende da quanto spendi adesso. Non so a quanto vendi il latte e quanto mangia una mucca (anzi, se me lo dici è interessante), ma sicuro non riesci a valorizzare il silomais 7,5 €/q.le.<br>Ovviamente ci sono i costi di ammortamento dell&#39;impianto...

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                                        • #21
                                          Una vacca mangia almeno 40 kg di silomais, poi c&#39;è il fieno e la farina...che costano...<br>Immaginiamo che mangi solo ed esclusivamente 40Kg di silomais facciamo 50kg per fare cifra tonda...una vacca fa in media 20 litri a 35c€ quindi ogni 100kg ho 40litri di latte, cioè 14 euro. Però ho trascurato praticamente met&agrave; alimentazione, cioè farina o mangime e fieno. e comunque anche la vacca ha un certo &quot;ammortamento&quot; deve essere mantenuta fino al parto, e non procude 365 giorni all&#39;anno, e poi la vacca la devi anche mungere, il digestore no lo devi solo &quot;alimentare&quot;. E comunque anche una stalla nuova ha un certo ammortamento&#33;&#33;&#33;<br>Se qualcuno ha stime più precise porti il proprio contributo...<br>Saluti FOX

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                                          • #22
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (FOX883 @ 29/8/2007, 12:20)</div><div id="quote" align="left">e poi la vacca la devi anche mungere, il digestore no lo devi solo &quot;alimentare&quot;.</div></div><br>non concordo, in un certo senso anche il digestore lo devi mungere: avrai molto più materiale (liquame+insilato), quindi dovrai prevedere un piano smaltimento più ampio in ottemperanza alla normativa nitrati.

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                                            • #23
                                              Con un separatore come quello che sono andato a vedere giorni f&agrave;, è possibile smaltire il digestato con gli impianti di irrigazione.

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                                              • #24
                                                d&#39;accordo, ma secondo me non sei in regola. si tratta cmq di acque con nitrati, il separatore toglie la frazione solida non i nitrati.

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                                                • #25
                                                  Ciao, ti indico il nome di una azienda che propone la digestione anaerobica a secco. Senza l&#39;aggiunta di acqua&#33; ... e quindi senza la disidratazione. Semplice, facile, economico. Rese equivalenti ai sistemi ad umido.<br>Tecnologia tedesca naturalmente. In Germania ci sono parecchi impianti in funzione.<br><br><a href="http://www.ecomaster.it" target="_blank">www.ecomaster.it</a><br><a href="http://www.bioferm.com" target="_blank">www.bioferm.com</a>

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                                                  • #26
                                                    per un&#39;azienda agricola il trattamento del letame con metodo a secco è più interessante. tuttavia dovendo trattare liquame gli impianti a umido sono necessari.<br>certo, una combinazione di entrambi sarebbe il top.

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                                                    • #27
                                                      Ho sentito parlare di sistemi nitro-denitro in uscita dai digestori. Non sono riuscito a trovare nessuna indicazione utile sul sistema e sulla economicit&agrave;. Purtroppo per lo smaltimento dei digestati devi operare si deve intervenire per sanitizzare il prodotto o limitarne l&#39;utilizzo in campo. Non avendo una normativa di riferimento (almeno non ne conosco) ho preso come parametri di qualit&agrave; quelli imposti sul compost: C/N= 20; assenza di salmonelle e di streptococchi; acidi organici (indicati nella normativa come acidi umici e fulvici) basso. Se i termini fossero questi non si possono utilizzare i digestati nei programmi di spandimento aziendali. Oltre alla produzione di compost quante altre soluzioni tecniche ci sono per sottoporre a trattamento aerobico il digestato? I sistemi nitro-denitro abbassanno anche la carica batterica?<br>ciao

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                                                      • #28
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                                                        Ciao a tutti! o scoperto adesso questo forum, ma a titolo informativo volevo aggiungere che tra le aziende che si occupano di impianti a biogas 100 % italiane (la maggior parte sono figlie delle case madri tedesche/svizzere...) c'è anche la RES Società Cooperativa di Ravenna (www.resitalia.org) è una azienda givane ma con anni di ricerca ed esperienza alle spalle e si occupa soprattutto di medi-piccoli allevamenti per impianti dai 50 ai 250 kW.

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