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business plan produzione olio vegetale da...

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  • business plan produzione olio vegetale da...

    Salve , ero indeciso se postare questa nuova discussione qui o sui biocarburanti ma siccome ho un 3nd sui cogeneratori a oli vegetale su questa sezione ed essendo per me i due argomenti collegati ho preferito riunire tutto qui..<br><br>quello che vorrei proporre qui è intavolare una discussione sulla valutazione di quali oli adottare nel mio caso per un cogeneratore ma anche per autotrazione o altri scopi e quali problematiche ci sono in funzione dei vari tipi di olio.<br><br>siccome tutti ben sanno che per un cogeneratore le voci principali sono il costo dell&#39;olio e quello dei cerfiticati verdi (CV) , vista la tendenza di questi ultimi alla stazionariet&agrave; o come dicono alcuni al ribasso l&#39;unica strada da intraprendere è quella dell&#39;abbassamento del costo del carburante per poter riequilibrare la cosa. Stesso discorso per quanto concerne l&#39;olio come carburante..<br><br>siccome dopo aver letto varie discusisoni non ho ancora avuto modo di vedere un approccio economico su tali oli vorrei cominciare ricapitolando tutti i tipi di olio esistenti per passare successivamente a una valutazione economica sul tipo di investimento se possibile nelle nostre zone della coltivazione di qualcuno di questi oli<br><br>allego un foglio word che chiunque voglia possa consultare , modificare e ripostare che raccoglie le informazioni basi sugli oli in modo che chiunque voglia cimentarsi nella produzione possa avere qualcosa da cui partire , la tabella 1 riporta un prezzo di mercato dell&#39;olio e il loro potere calorico e un loro rapporto. Più il rapporto è basso maggiore più l&#39;olio sar&agrave; pregiato per chi lo utilizza.<br><br>in seconda battuta (tabella 2) vorrei sviscerare le problematiche riguardanti la coltivazione delle varie colture che ovviamente incider&agrave; sul prezzo , questa è la seconda parte (tabella) del foglio allegato in cui è rischiesto sapere se si può coltivare in italia con che vincoli e che rendimento ha la coltura , ho messo oltre al rendimento dell&#39;olio anche quella di biogas nel qualcaso qualche fonte produsse gas invece che olio.. le tabelle sono molto striminzite quindi nn riporteremo tutto ma solo delle piccole note mentre il dettaglio sar&agrave; nei post.<br><br>poi vediamo se la discussione risulter&agrave; interessante con il vostro aiuto spero di riuscire a creare un business plan per &quot;gruppo di colture&quot; o eventualmente per singola coltura per la valutazione economica di un&#39;inizio di attivit&agrave; di coltivazione.<br><br>Quindi sono di aiuto tutti quei suggerimenti che posso portare alla partenza di un progetto (aiuti,sovvenzioni,link a macchinari per il trattamento dei semi e tutto quello che ruota attorno alla produzione di olio) di coltura<br><br>Ovviamente accetto qualunque consiglio e critica sulla gestione della cosa e spero di trovare qualcuno interessato come me al proliferare dell&#39;uso degli oli vegetali. Preciso che non sono un esperto sugli oli ma solamente un ingegnere , di conseguenza se dico stupidaggini non esitate a correggermi..<br><br><center><div class="fancyborder" style="margin:4px;padding:4px;width:50%" align="left"><img align="left" style="margin: 10px 8px 10px 2px" src="http://img.forumfree.net/html/mime_types/word.gif" alt=""><a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?act=Attach&amp;type=post&amp;id=77356922">Downloa d attachment</a><br>tabella_Oli_o_grassi.doc ( Number of downloads: 257 )</div></center><br>

  • #2
    Bell&#39;iniziativa, peccato che nessuno ti abbia risposto.<br>Se ti interessa i dati sul mais posso tirateli fuori io.<br><br>Ciao

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    • #3
      E allora d&agrave;i, Nicola, inserisci quei dati e non ti preoccupare se altri ancora non hanno messo niente, qualcuno come me non ha dati da condividere e altri magari sono bel belli sdraiati sulla spiaggia a godersi le meritate vacanze, vedrai che con pazienza qualcuno si far&agrave; vivo.<br><br>Le sollecitazioni qui sul forum, che nessuno è pagato per rispondere agli altri, ottengono l&#39;effetto opposto e irritano le persone che magari stavano gi&agrave; per postare il loro aiuto.

      ••••••••••••

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      • #4
        Posta sti&#39; dati..... almeno speriamo che si leggano e non come la tabella dell&#39;allegato<br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7b4408002413caf32df47c8cdf59348b.gif" alt="">
        Ciao,


        -Illo41100-

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        • #5
          Riguardo alla coltivabilit&agrave; in Italia, senz&#39;altro è possibile per lino, arachide (cominciano ad esserci coltivazioni in pianura padana), cartamo, girasole alto oleico, soia. Il sego è un grasso animale. La produzione di olio intorno a 800-1000 l/ha per il colza, 1000-1200 per il girasole. Nel mais l&#39;olio è un prodotto del tutto secondario (se ipotizziamo 10 t/ha di granella, otterremo forse 300-400 litri d&#39;olio di germe). Per quanto riguarda i prezzi puoi consultare il listino di una borsa merci (ad esempio quella di Milano).

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          • #6
            Oltre a quello che si legge in Internet, qualcuno è a conoscenza di qualche esperimento di Jatropha Curcas in Italia?
            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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            • #7
              ciao<br>anche io ero interessato alla jatropha<br>tantè che ho ordinato 100 semi dall&#39;america per piantarla personalmente<br>e vedere che possibilit&agrave; concrete si hanno di vederla crescere qui in italia (sicilia)<br>il problema che mi pongo non è se effettivamente produca i 2 -3 mila litri per ettaro che tutti i siti internet stranieri dichiarano... ma un altro......<br><br>eventualmente questi frutti come si colgono dalla pianta ?????<br><br>mi sembra assai antieconomico in italia la raccolta a mano ....<br>ve lo immaginate ad un operaio pagato a 55 euro per 8 ore<br>che raccoglie i semi .....assolutamente impensabile....<br><br>mi ha fatto sorridere (di riso amaro)<br>l&#39;immagine presa da un sito indiano di un grappolo di jatropa in mano ad un bimbetto sporco e sorridende...<br>caspita ecco come mantengono i costi bassi&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>quindi il problema è vedere se e possibile la raccolta meccanizzata se ci fosse una soluzione sarei disposto anche a coltivarne parecchi ettari una 10 ...(ne possiedo 250) per vedere che media hanno di produzione<br>queste piante<br><br>il problema mi sembra comunque insormontabile<br><br>voi avete qualche idea???<br><br>a presto

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              • #8
                Ciao nll, hai ragione, ma i dati che posso recuperare velocemente sono solo sul biogas (che segno alla fine) per tutti quei dati sul mais devo spulciare tutte le carte che ho raccolto durante la tesi, in mezzo ci dovrebbero essere tutti.<br>In rete ho trovato questo sito:<br><br><a href="http://www.cti2000.it/biodiesel/caratteristiche.htm" target="_blank">http://www.cti2000.it/biodiesel/caratteristiche.htm</a><br><br>Propone altri parametri rispetto a quelli inseriti da ricky, più tecnici e meno economici.<br><br>materiale: biogas m^3/kgSV metano%<br>scarti vegetali 0.60 60<br>insilato d&#39;erba 0.65 56<br>insilato di mais 0.66 60<br>granella di mais 0.78 60<br>sorgo zuccherino 0.60 60<br>grassi di cucina 1.00 70<br><br>C&#39;è da fare una considerazione: usare olio per produrre biogas è sicuramente non remunerativo in quanto puoi inserire nel digestore direttamente il prodotto non spremuto, al resto ci pensano i batteri. Anzi potrebbero avvantaggiarsi per il rapporto C/N più simile a quello ottimale degli oli.

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                • #9
                  cari amici... un informazione di routine per quelli che come il sottoscritto lavorano in ambito &quot;applicazioni delle energie alternative...riflessi ecomico-strategici sul sistema industriale&quot;, stò proprio ora studiando la predisposizione di 5000 ettari di jatropha in sud america, queste indicazioni saranno utili&#33;<br><br>dunque la JATROPHA è un bellissimo arbusto, in India e Brasile , paesi questi abbastanza &quot;avanti&quot; e proliferi in tema di indipendenza energetica ho potuto visitare piantagioni atte alla poduzione di bio diesel derivato (circa 200.000 ettari cada consorzio agricolo). per inciso la jatropha curcas presenta molti ordini varietali, suggerirei di optare per quella NON TOSSICA (messico), perchè generalmente lo è ..tossica&#33; in modi da sfurttare il 70% di residuo da includere come foraggio &#33;&#33; da bilanciare (senza dubbio più lucrativo&#33; italia l&#39;organico se non ricordo male vale circa 2 euro per 10 kg).<br><br>Ciò che tutti in Europa trascurano generalmente (salvo sporadici casi) e che il tipo di coltura utilizzata per la produzione di bio derivati DEVE e dico DEVE CONSIDERARE l&#39;impatto sul mercato del lavoro, ossia perchè ci sia un autoproduzione sostenibile a livello globale (purtroppo&#33, la funzione costo di produzione deve contenere il minor numero di ore lavoro possibili&#33; questo per i paesi industrializzati, ciò non vale per i paesi labor intensive e dove non sono soddisfatti i bisogni primari &quot;la fame&quot; vedi gli esperimenti in tanzania delle suore ecc.<br>in generale tutte le piante oleaginose cpon arbusto rischiano di fare al fine delle nostre olive&#33;&#33;&#33;&#33; ant economico per costi di manodopera , anzi tecnicamente esiste una differenza di prezzo tra il make and il buy troppo elevate , tale per cui il mercato anche se non molto PARETO EFFICENTE e ancor più la natura, riporta velocemente in equilibrio senza chiedere il permesso&#33; pensate alla differenza di costo della manodopera cina- europa .<br>quindi ricordate il caso dellle olive ogni volta che pensate ad arbusti&#33;<br><br>cosa più interessante potrebbe essere l&#39;impiego di alghe ... capitolo quest&#39;ultimo non ancora approfondito ooportunamente ... ma a prima vista stuzzicante&#33;&#33;&#33;

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                  • #10
                    Scusa ma per le olive qui in Sardegna chi vuole sopravvivere ha adottato la raccolta meccanizzata.<br>Ti risulta che sia possibile con la Jatropha?
                    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                    • #11
                      quanto a possibilit&agrave; , ritengo proprio di si,ma l&#39;aspetto controproducente della vicenda è il costo.<br>Si hai ragione in sardegna così come in puglia , da dove provengo io, si meccanizzano le attivit&agrave; agricole, ma quando vai nell&#39;intimo della ricerca scopri che in un litro di olio venduto in Italia ( mi riferisco alla vendita da supermercato che copre ormai più dell80% di tutta a vendita d&#39;olio de paese) solo tra il 5% ed il 30% dell&#39;olio contenuto è di vera origine italiana, il resto è tunisino , turco , egiziano... perche? perchè costa troppo un ora di lavoro manuale in Italia , ovviamente in relazione ad altri paesi del mondo. SE POI conti che la superficie coltivabile nel nostro paese è ridicolissima rispetto a quelle esistenti in altri paesi anche vicini, ne deriveresti che maccanizzando la raccolta (che non è comunque meccanizzabile completamente) hai comunque dei costi elevati.<br>In quel senso forse le colture di canna da zucchero sarebbero più interessanti , lì per lo meno la meccanizzazione è quasi totale non essendoci arbusti da scuotere.

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                      • #12
                        Va bene per la canna, anche quella non da zucchero, ha interessanti rese accertate per ettaro, ma la discussione verte sulla produzione di olio vegetale e con la canna&#33;&#33;&#33;&#33;<br>Comunque approfittando del fatto che un amico deve andare in Messico, sto cercando di avere dei semi della qualit&agrave; di Jatropha non velenosa, come invece è quella indiana.<br>Il pane che si ottiene dalla spremitura, può così essere utilizzato per l&#39;alimentazione del bestiame.
                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                        • #13
                          Producendo energia rinnovabile sto per iniziare delle colture in Senegal e Nigeria. Parto da campi sperimentali di 100 ettari per arrivare a 10-15 mila ettari. D&#39;altra parte una centrale di soli 8 MW ha bisogno di 10-15 mila ettari&#33; In Italia non si può coltivare queste distese. l&#39;olio sarebbe troppo caro. Si può solo quando lo stato provvede a pagare la differenza (lo stato, cioè mia zia, mio cognato, ecc..). L&#39;olio dovrebbe costare 450 €/tonnellata. Quindi scordiamoci i girasoli e pensiamo alla palma, al ricino, alla jatropha. Biodisel? si, con l&#39;olio di colza che i tedeschi fanno nelle loro colonie (Polonia, est europa e Kazakistan). La meccanizzazione non è competitiva coi bassi salari africani o indiani. Prendete una macchina per raccogliere il caffè, della Case. Costa oltre 200 k€ più il combustibile e fa il lavoro di 90 persone: troppo cara&#33; La Jatropha conviene raccoglierla con le andanatrici (come le nocciole) e con degli scuotitori. Ma occorre comunque pagare la mano d&#39;opera meno di 0,4 €/ora. E comunque molti Paesi africani alla fine, vedendo cosa si guadagna, non sono poi così propensi. Preferiscono la Palma: meno spese, raccolto doppio, marcato più ampio. Io sperimenterò entrambi i prodotti. se qualcuno vuol darmi una mano è ben accetto.<br><br>Se qualcuno vuol completare il tema di una coltivazione di oleaginose in Africa, ho preparato degli ideogrammi (una descrizione con simboli e costi). Mancano molte voci e molte di esse possono essere sostituite da tecniche migliori.<br><a href="http://www.cer-energia.it/olio/palmw.pdf" target="_blank">http://www.cer-energia.it/olio/palmw.pdf</a><br><a href="http://www.cer-energia.it/olio/jatw.pdf" target="_blank">http://www.cer-energia.it/olio/jatw.pdf</a><br><a href="http://www.cer-energia.it/olio/manjw.pdf" target="_blank">http://www.cer-energia.it/olio/manjw.pdf</a>

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                          • #14
                            Originariamente inviato da flagellum78 Visualizza il messaggio
                            ciao<br>anche io ero interessato alla jatropha<br>tantè che ho ordinato 100 semi dall&#39;america per piantarla personalmente<br>e vedere che possibilit&agrave; concrete si hanno di vederla crescere qui in italia (sicilia)<br>il problema che mi pongo non è se effettivamente produca i 2 -3 mila litri per ettaro che tutti i siti internet stranieri dichiarano... ma un altro......<br><br>eventualmente questi frutti come si colgono dalla pianta ?????<br><br>mi sembra assai antieconomico in italia la raccolta a mano ....<br>ve lo immaginate ad un operaio pagato a 55 euro per 8 ore<br>che raccoglie i semi .....assolutamente impensabile....<br><br>mi ha fatto sorridere (di riso amaro)<br>l&#39;immagine presa da un sito indiano di un grappolo di jatropa in mano ad un bimbetto sporco e sorridende...<br>caspita ecco come mantengono i costi bassi&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>quindi il problema è vedere se e possibile la raccolta meccanizzata se ci fosse una soluzione sarei disposto anche a coltivarne parecchi ettari una 10 ...(ne possiedo 250) per vedere che media hanno di produzione<br>queste piante<br><br>il problema mi sembra comunque insormontabile<br><br>voi avete qualche idea???<br><br>a presto
                            Egr. Flagellum78,
                            il progetto di meccanizzazione della Jatropa è già sviluppato, non prevede l'utilizzo di bambini (indiani, africani , cinesi, ecc..) bensì macchine dalla semina alla raccolta...
                            Il progetto Olio Vegetale che abbiamo sviluppato (siamo un consorzio presente in 22 paesi) è modulare, economicamente interessante, socialmente utile sia per il Paese "coltivatore" che per il "consumatore"....
                            Però non vorrei deluderti sulle aspettative, i Moduli tipo si sviluppano in grandi estensioni... ne stiamo sviluppando in sud america, africa, ecc...
                            Parlo di Moduli perchè per produrre un minimo per proporsi nel settore dei carburanti (anche se non si porduce biodiesel) è necessario organizzare dal Vivaio alla Logistica... è un porgetto di sistema che sui grandi numeri può competere, altrimenti altro non resta che progetti di sussistenza come le Suore in Tanzania... nulla a che vedere con il tenore di vita auspicabile nell'amata Sicilia.
                            Cordialità

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