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E' tutta una presa per i fondelli

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  • E' tutta una presa per i fondelli

    E' tutta una presa per i fondelli.

    Viene sprecata enorme quantità di energia per estrarre l'uranio arricchito dall'uranio naturale, ma irradiando l'uranio naturale con ioni di idrogeno succede che l'uranio naturale diventa produttivo come quello arricchito.

    Indicando con X l'energia per fare l'estrazione e indicando con Y l'energia per irradiamento è facile intuire che Y è probabilmente MINORE di X.

    Y MINORE di X

    Perchè questa politica di fare gli scemi ?

    Il motivo è semplice...
    Irradiando con ioni di idrogeno un catodo di uranio naturale, questo produce purtroppo anche delle scorie e in mezzo a queste scorie c'è ANCHE il plutonio la quale può essere utlizzato per fare cose illecite.
    Va chiarito comunque che per produrre un solo chilo di plutonio come scorie sono necessari 4-5 anni di irraggiamento (un tempo lunghissimo), ma questa possibilità esiste.

    Certe scorie con numero atomico superiore all'uranio si formano per acquisizione elettronica, cioè raramente capita che un protone viene acquisito dall'atomo di uranio il quale trasmuta in qualche scoria di numero atomico superiore.

    Questo meccanismo di acquisizione elettronica avviene anche nella cella elettrolitica di Quantum Leap ma le quantità in giocco sono nanoscopiche, infatti ci sono piccole tracce di altri materiali che prima non c'erano.

    Ovviamente nella cella di Quantum Leap non ci saranno mai piccolissime tracce di plutonio, questo perchè il materiale di partenza è il tungsteno e non l'uranio, (il numero atomico del tungsteno è troppo basso e quindi la scalata del numero atomico è troppo lunga).

    Edited by stranger - 23/8/2007, 22:19

  • #2
    Carissimo Stranger,

    Non sono d'accordo con la tua versione, la rispetto ovviamente ma non l'approvo.
    Leggo su un sito autorevole (www.wikipedia.it) la seguente spiegazione che contrasta con il tuo pensiero.
    Resto dell'idea che fare allarmismi e gettare fango non faccia mai bene a nessuna delle parti e quindi smettiamola con questo terrorismo mediatico sensazionalistico e facciamo della seria e composta informazione.
    Ecco il testo e poi commentate:

    La miscela di isotopi del metallo attinide uranio, nota come uranio arricchito, differisce dall' uranio nativo estratto dalle miniere, perché il contenuto di uranio-235 é stato incrementato attraverso il processo di separazione degli isotopi. L'uranio nativo consiste principalmente dell'isotopo238U, con una percentuale di circa 0.72 % in peso come 235U, l'unico isotopo esistente in natura in quantità apprezzabili che possa essere sottoposto a fissione nucleare innescata da neutroni termici.
    L'uranio arricchito è un componente indispensabile sia per la generazione di energia nucleare che per le armi nucleari. La International Atomic Energy Agency é un agenzia internazionale col compito di monitorare e controllare le forniture di uranio arricchito ed i processi correlati nello sforzo di assicurare la sicurezza della produzione di energia nucleare a livello mondiale ed al contempo mitigare la diffusione di tecnologie, materiali ed attrezzature che possano consentire la costruzione di armi nucleari (proliferazione nucleare).

    Durante il Progetto Manhattan all'uranio arricchito venne dato il nome in codice oralloy, una versione abbreviata di Oak Ridge alloy, con riferimento alla ubicazione degli impianti dove l'uranio veniva arricchito. Il termine oralloy viene occasionalmente utilizzato per riferirsi all' uranio arricchito.

    L'isotopo 238U che rimane dopo l'arricchimento dell'uranio ed il processamento nei reattori nucleari é noto come uranio impoverito (in inglese "Depleted Uranium" o DU), ed é considerevolmente meno radioattivo anche rispetto all'uranio naturale, anche se è ancora estremamente denso e difficile da penetrare dai proiettili di cannone (anche dai moderni ASPDF a sabot). Correntemente viene impiegato nel munizionamento anticarro, nel nucleo dei proiettili penetranti la corazza (con capacità di trasferire grandi quantità di energia cinetica ad una superficie molto piccola, incrementando così di molto l'attrito e trasformando la decelerazione in calore che fonde l'acciaio), ed altre applicazioni che richiedono metalli molto densi. L' uranio altamente arricchito ha una concentrazione dell'isotopo 235U o di 233U superiore al 20%.

    L'uranio fissile presente nelle armi nucleari abitualmente contiene circa il 85% o più di 235U, ed è noto come uranio a gradazione per le armi (weapon-grade), anche se basta circa un 20% di arricchimento per un costruire un'arma nucleare cruda, molto inefficiente (noto come weapon-usable); alcuni argomentano che anche molto meno sia sufficiente, ma in tal caso la massa critica richiesta aumenta rapidamente. Comunque, l'utilizzo sapiente dell'implosione e dei riflettori di neutroni, può permettere la costruzione di un' arma con un quantitativo di uranio minore rispetto alla abituale massa critica per il suo livello di arricchimento, anche se questo potrebbe avvenire più probabilmente in un paese che già possiede estensiva esperienza nello sviluppo di armi nucleari. La presenza di un eccesso dell'isotopo 238U inibisce il decorso della reazione nucleare a catena che é determinante nel fornire potenza all'arma. La massa critica per un "core" di uranio altamente arricchito (al 85%) é di circa 50 chilogrammi.

    L'uranio altamente arricchito (HEU) viene impiegato anche nel reattore a neutroni veloci così come pure nei reattori dei sommergibili nucleari, dove viene arricchito a livelli del di 50% 235U, anche se tipicamente eccede il 90%. Il primo reattore veloce commerciale (Fermi-1) utilizzava HEU arricchito, contenente il 26.5% di 235U.
    Uranio a basso arricchimento (LEU, Low-enriched uranium)
    Un contenitore di Yellowcake (ossido d'uranio)La miscela d'isotopi nota come uranio a basso arricchimento (in inglese Low-enriched uranium (LEU)) ha una concentrazione di 235U minore al 20%. Destinata all'utilizzo nel reattore nucleare ad acqua leggera commerciale (Liquid Water Reactor, LWR), il tipo più comune di reattori di potenza nel mondo, l'uranio viene arricchito ad una concentrazione tra il 3% ed il 5% di 235U. La miscela LEU "fresca" impiegata in molti tipi di reattore nucleare di ricerca, è abitualmente arricchita con concentrazioni di U-235 dal 12% al 19.75%, ed attualmente il secondo livello di concentrazione sta sostituendo i combustibili HEU quando gradualmente si passa ai LEU.
    Uranio lievemente arricchito (SEU, Slightly enriched uranium)
    La miscela d'isotopi nota come uranio lievemente arricchito (in inglese Slightly enriched uranium (SEU)) ha una concentrazione di 235U tra lo 0.9% ed il 2%. Questa bassa concetrazione viene utilizzata per rimpiazzare il combustibile ad uranio naturale (NU) in alcuni tipi di reattore nucleare ad acqua pesante come il CANDU. Il costo del combustibile nucleare viene ridotto perché si utilizza una maggiore percentuale dell'uranio estratto dalla miniera e occorrono meno passaggi coolegati e processi per alimentare il reattore. Questo in effetto riduce la quantità di combustibile impiegato e di conseguenza i costi di gestione di qualsiasi scoria nucleare.
    La miscela d'isotopi nota come uranio di recupero (in inglese Recovered uranium (RU)) è una variante della SEU. Viene adoperata nel ciclo del combustibile nucleare che comporta il recupero di combustibile usato ricuperato dal reattore nucleare ad acqua leggera (LWR). Il combustibile esaurito proveniente dai LWR tipicamente contiene più isotopo U-235 rispetto all'uranio naturale, e dunque potrebbe essere utilizzato per alimentare reattori che di base utilizzano l'uranio naturale come combustibile.
    Metodi di separazione degli isotopi
    La separazione degli isotopi è una faccenda alquanto difficile e ad alto consumo energetico. L'arricchimento dell' uranio è difficile perché i due isotopi sono molto simili nel loro peso atomico: lo 235U è soltanto un 1,26% più leggero rispetto allo 238U. Alcune tecniche di produzione applicate all'arricchimento sono state usate, e diverse altre vengono investigate. In genere questi metodi sfruttano le piccole differenze in peso atomico dei vari isotopi. Alcune ricerche allo studio sfruttano le recenti tecniche della risonanza magnetica nucleare, comunque non è sicuro se alcuno di questi nuovi processi allo studio potrà essere portato alla larga scala necessaria per produrre uranio arricchito con scopi commerciali o militari.
    Una caratteristica comune a tutti gli schemi a larga scala di arricchimento è che essi impiegano un numero di stadi successivi identici che produrranno a mano a mano sempre maggiori concentrazioni di 235U. Ogni stadio concentra il prodotto dei precedenti stadi ulteriormente, prima di essere inviato al successivo. Similmente, i residui meno arricchiti di ogni stadio vengono rimescolati con lo stadio precedente per l'ulteriore processamento. Questa sistema di arricchimento sequenziale è noto come cascata.
    Diffusione termica
    L'arricchimento dell'uranio mediante diffusione termica (in inglese thermal diffusion) utilizza il trasferimento di calore attravverso un sottile velo di liquido o gas per ottenere la separazione isotopica. Il processo sfrutta il fatto che le molecole di gas 235U sono più leggere e diffonderanno verso la superficie calda, mentre le molecole più pesanti di gas 238U diffonderanno verso la superficie fredda. L'impianto S-50, localizzato ad Oak Ridge, Tennessee venne usato durante la seconda guerra mondiale per preparare materiali che alimentano il processo EMIS. Questa procedura venne abbandonata in favore della diffusione gassosa.
    Diffusione gassosa
    La diffusione gassosa è una tecnologia usata per produrre uranio arricchito, costringendo l'esafluoruro di uranio gassoso (Hex) attravverso una serie di membrane. Questo produce una lieve separazione tra le molecole che contengono 235U e 238U. Durante la Guerra Fredda, la diffusione gassosa giocò un ruolo fondamentale come tecnica per l'arricchimento dell'uranio, anche se attualmente è stata completamente sostituita con nuove metodiche.
    Centrifuga a gas
    Cascata di centifughe in un complesso i arricchimento statunitense Per approfondire, vedi la voce centrifuga a gas.
    Il processo di arricchimento dell'uranio tramite centrifuga a gas utilizza un gran numero di cilindri rotanti in serie e formazioni parallele. Questa rotazione crea una forte forza centrifuga in modo che le molecole di gas più pesanti, contenenti 238U si muovono verso l'esterno del cilindro e le molecole di gas più leggero, con maggiore concentrazione di 235U si raccolgono presso al centro. Per ottenere la stessa separazione isotopica si richiede molta meno energia rispetto al vecchio metodo della diffusione gassosa, metodica che ha in gran parte soppiantato.

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    • #3
      E quindi ?

      Non hai parlato di cosa succederebbe se, (in una cella per elettrolisi), il catodo è di uranio naturale riceve ioni di idrogeno sulla sua superficie.

      E neanche hai parlato di un target di uranio naturale che viene bombardato con ioni di idrogeno mediante acceleratore di ioni che lavora in un ambiente di quasi vuoto (gas rarefatto di idrogeno sottoposto ad altissima tensione)


      Hai parlato di cose già erano già scritte sul qualche enciclopedia.

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      • #4
        CITAZIONE (stranger @ 23/8/2007, 08:50)
        E' tutta una presa per i fondelli.

        Viene sprecata enorme quantità di energia per estrarre l'uranio arricchito dall'uranio naturale, ma irradiando l'uranio naturale con ioni di idrogeno succede che l'uranio naturale diventa produttivo come quello arricchito.

        Indicando con X l'energia per fare l'estrazione e indicando con Y l'energia per irradiamento è facile intuire che Y è probabilmente MINORE di X.

        Y MINORE di X

        Perchè questa politica di fare gli scemi ?

        Il motivo è semplice...
        Irradiando con ioni di idrogeno un catodo di uranio naturale, questo produce purtroppo anche delle scorie e in mezzo a queste scorie c'è ANCHE il plutonio la quale può essere utlizzato per fare cose illecite.
        Va chiarito comunque che per produrre un solo chilo di plutonio come scorie sono necessari 4-5 anni di irraggiamento (un tempo lunghissimo), ma questa possibilità esiste.

        Certe scorie con numero atomico superiore all'uranio si formano per acquisizione elettronica, cioè raramente capita che un protone viene acquisito dall'atomo di uranio il quale trasmuta in qualche scoria di numero atomico superiore.

        Questo meccanismo di acquisizione elettronica avviene anche nella cella elettrolitica di Quantum Leap ma le quantità in giocco sono nanoscopiche, infatti ci sono piccole tracce di altri materiali che prima non c'erano.

        Ovviamente nella cella di Quantum Leap non ci saranno mai piccolissime tracce di plutonio, questo perchè il materiale di partenza è il tungsteno e non l'uranio, (il numero atomico del tungsteno è troppo basso e quindi la scalata del numero atomico è troppo lunga).

        Ma è una tua intuizione o c'è qualcun altro che avvalora la tua tesi?

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        • #5
          E' una mia intuizione perchè c'è Quantum Leap nell'altra sezione di "trasmutazioni nucleari" che sta fissionando il tungsteno.
          Ovviamente si tratta solo di tracce sporadiche, ma se lui potesse provare l'uranio naturale... io sono pronto a scommettere che l'acqua evapora tutta in soli 5 minuti.


          Purtroppo l'uranio naturale non ce là, e quindi niente.

          Però che fessacchiotti quegli iraniani...
          Tutto quell'energia enorme sprecata per filtrare l'uranio naturale e ricavare quello arricchito quando invece l'uranio naturale va benissimo, basterebbe che chiamassero Quantum Leap e poi ci pensa lui a farlo andare bene.

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