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geotermia in lombardia

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  • geotermia in lombardia

    Volevo sottoporre a tutti gli utenti un quesito che arrovella me ed i miei colleghi da quando la regione Lombardia ha emanato le disposizioni attuative sull'efficienza energetica.
    Io sono un progettista e dopo molto tempo ho trovato un cliente sensibile al tema geotermia: abbiamo concordato la progettazione e la realizzazione di un impianto geotermico per il riscaldamento ed il raffrescamento.
    La mia domanda, ancora senza risposta, è di carattere burocratico-procedimentale; l'articolo 4.12 delle citate disposizioni recita: "A partire dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, nel caso di edifici pubblici e privati di nuova costruzione, in occasione di nuova installazione o di ristrutturazione di impianti termici, è obbligatorio progettare e realizzare l’impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso il contributo di impianti solari termici."
    Questo vuol dire che sono obbligato ad installare comunque il solare termico anche se non mi serve predisponendo un adeguato impianto geotermico? E poi, posso nel regolamento edilizio comunale modificare la dizione dell'articolo 4.12 facendo riferimento in modo generico a "fonti di energia rinnovabile"?
    Questo tema sta arrovelando anche la municipalizzata della mia città, Brescia, che notoriamente ha puntato molto sul teleriscaldamento.
    Spero che qualcuno mi sappia chiarire l'amletico dubbio.

  • #2
    Siamo alle solite, una regione, la Lombardia ha stravolto o meglio cerca di stravolgere una legge Nazionale Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n.311, che dice:
    "Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d’uso all’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nel caso di edifici pubblici e privati, è obbligatorio l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica. In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici esistenti, l’impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l’utilizzo delle predette fonti di energia. Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici."

    Io li manderei a quel paese alla grande ed in relazione tecnica metterei i motivi, come è previsto dal comma 13:
    "Le valutazioni concernenti il dimensionamento ottimale, o l’eventuale impossibilità tecnica di rispettare le presenti disposizioni, devono essere dettagliatamente illustrate nella relazione tecnica di cui al comma 15. In mancanza di tali elementi conoscitivi, la relazione è dichiarata irricevibile."

    Edited by dotting - 3/9/2007, 19:20
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Porciungo, perché se uno ha la pdc non ha necessità di installare il solare termico per acs? A me non risulta, infatti la pdc rende meglio se non deve fare acs ma solo riscaldamento. Tanto più in estate, quando un geotermico lavora solo per scambio termico con il suolo per fare il raffrescamento, la pdc di norma rimane spenta e si attiverebbe esclusivamente per fare acs. Con un piccolo solare termico d'estate la pdc la lasci spenta.

      Lasciamo stare poi il voler considerare rinnovabile il teleriscaldamento da incenerimento, questa è davvero bella! Se la società incenerisco spa piglia denaro per smaltire i rifiuti, poi ha da smaltire calore dopo essersi arricchita con i certificati verdi o il cip 6 per l'energia elettrica (che ricevono grazie ad una norma assurda, abolita quest'anno ma solo per i nuovi impianti), poi ottiene che no, caro cittadino non devi fare calore da rinnovabili, te lo dò io...basta che mi paghi. A me questi hanno davvero stancato.

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      • #4
        La legge italiana che ho citato la 311 parla di "fonti rinnovabili".
        La legge italiana DL 387 del 29/12/2003 definisce art. 2 comma 1.a:
        a) fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili: le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). In particolare, per biomasse si intende: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonche' la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani;

        Possiamo fare tutte le disquisizioni tecniche che vogliamo, ma una legge è una legge.
        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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        • #5
          Certo , ma se tu vai ad integrare un IMPGEO con un impianto di produzione di acs con pannelli solari , automaticamente il fabbisogno che dovrà coprire la PDC cala quindi di conseguenza anche l'investimento per la realizazzione del IMPGEO, e aumenta di molto il risparmio in termini di EURO la gestione annuale per la produzione del fabbisogno energetico totale del edificio, per quel che riguarda la legge italiana , girala pure come vuoi ma è esattamente come dice Dotting, poi son pure io della prov di BS....... SAluti

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          • #6
            Per fonte geotermica secondo me è da intendersi il calore di un suolo vulcanico o termale (come a Larderello). E' da vedere se l'estrazione di calore da un suolo freddo, e dunque trasferimento di calore da un corpo freddo ad uno caldo tramite pompa di calore che consente di percorrere al contrario il trasferimento di energia utilizzano elettricità, può essere considerata rinnovabile.
            Per quanto riguarda i rifiuti, la parte biodegradabile degli rsu, laddove non c'è raccolta differenziata, non supera il 20% sul tal quale, meno del 10% sul peso secco, dunque l'inceneritore solo marginalmente produce energia rinnovabile.

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            • #7
              e quindi?

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              • #8
                Se installo una pompa di calore geotermica il dlgs 311 è rispettato? Se ho sostituito la caldaia con uno scambiatore per sfruttare il teleriscaldamento il dlgs 311 è rispettato?

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