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LA BIOMASSA

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  • LA BIOMASSA

    Di recente ho letto e risposto a un annuncio di offerte di lavoro, dove è ricercata<br>una dinamica venditrice per biomassa o se preferite legna da ardere.<br><br>L&#39;annuncio mi ha condotto a visitare il sito<br><a href="http://100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/" target="_blank">http://100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/</a><br><br>Nella mia risposta ho apertamente detto di non essere interessata a vendere legna,<br>ma piuttosto ho manifestato tutto il mio dissenso nei confronti della raccolta della biomassa.<br><br>Vorrei esporre al pubblico quel che ha scatenato la mia opposizione.<br><br>La proposta che è sottintesa nel sito sopracitato, propone al mondo intero la raccolta della biomassa, specificatamente intesa come raccolta di fogliame, rami secchi, ricci di castagno, pigne, alberi morti<br>o in fin di vita e tutto ciò che si può trovare nei boschi.<br><br>Da questo materiale si ricaverebbe combustible per il riscaldamento delle abitazioni e volendo per la produzione di energia elettrica.<br><br>Se 100 milioni di persone raccogliessero biomassa e legname, si estinguerebbe la povert&agrave; in ogni singolo individuo, perchè ogni persona avrebbe di che autofinanziarsi e avere l&#39;opportunit&agrave; di riscaldare la propria dimora facendo a meno dell&#39;uso del metano che è molto costoso.<br><br>Il motivo per cui non sono daccordo, risiede nel fatto che se 100 milioni di persone o tutti i popoli della terra, raccogliesero biomassa e riscaldassero la propria casa, ci ritroveremmo tutti con l&#39;atmosfera inquinata tre volte tanto rispetto a oggi.<br><br>I fumi prodotti dalla combustione del legno e affini, sono molto più inquinanti dei gas prodotti dalla combustione degli idrocarburi, che fuoriescono dai tubi di scappamento delle automobili.<br>Provate a pensare per un attimo come sarebbe irrespirabile l&#39;aria, se dai camini di tutte le case del mondo fuoriuscisse il fumo prodotto dalla legna o anche dai cosidetti pellets.<br><br>Altra considerazione, risiede nel fatto che se tutti raccogliessero biomassa, il terreno dei boschi perderebbe il suo nutrimento naturale, scomparirebbe l&#39;humus prodotto dalla biodegradabilit&agrave; di tutto ciò che si trova sul terreno, che diventerebbe povero di elementi nutrizionali, indispensabili per la riproduzione e la crescita dei boschi e delle foreste.<br><br>Morale della favola:<br>Preferisco di granlunga pagare a caro prezzo il metano che ha un tasso di inquinamento<br>prossimo allo zero, piuttosto che risparmiare e inquinare con la biomassa.<br><br>O ancora meglio, viva il fotovoltaico.<br><br>Voi che ne pensate ?<br><br><br>Alessandra<br><br><span class="edit">Edited by kasablanka - 20/9/2007, 12:25</span>

  • #2
    Alessandra,<br>modifico il titolo perche&#39; la tua mi sembra una discussione seria, indipendentemente da dove hai colto lo spunto.<br><br>Per non far decadere anche questa discussione - come gia&#39; successo ogni volta che e&#39;e stato nominato DS - ti consiglierei di aprire in modifica il tuo messaggio e di togliere i riferimenti che possono solo creare disturbo.<br><br>Buona discussione&#33;<br>Mario<br>
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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    • #3
      Grazie per il suggerimento, ho apportato le modifiche.<br><br>Alessandra

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      • #4
        kasablanka, commetti un errore fondamentale: la biomassa bruciando può emettere AL MASSIMO la CO<span style="font-size:8pt;line-height:100%">2</span> che ha accumulato durante il suo ciclo vitale, sottraendola all&#39;ambiente. Questo discorso è valido fin tanto che il consumo è fatto in prossimit&agrave; delle zone di produzione. Quindi è errato dire che inquina più degli idrocarburi. Questo è uno dei motivi per preferirla.<br><br>La biomassa è energia rinnovabile, fin tanto che vi saranno piante a produrla, mentre gli idrocarburi vanno a esaurirsi, causando crescenti problemi di disponibilit&agrave;.<br>Questo è un ulteriore motivo per preferirla.<br><br>Le energie rinnovabili (le FER) hanno un diverso impatto ambientale, che non può essere nullo, ma certamente può considerarsi compatibile. Una sola fonte energetica non sar&agrave; in grado di soddisfare le esigenze di tutti, per questo motivo i veri amanti dell&#39;ambiente suggeriscono l&#39;utilizzo ragionato delle fonti energetiche rinnovabili disponibili, tutte le fonti, dal fotovoltaico che hai citato, all&#39;eolico, all&#39;idrico e, perché no?, alle biomasse, ma ve ne sono anche altre, come i gas naturali, per esempio.<br><br>Il sito che hai linkato non mi sembra, comunque, il più adatto ad affrontare l&#39;argomento con obiettivit&agrave; e competenza, perché punta soprattutto a un discorso di politica sociale più o meno condivisibile, secondo gli orientamenti personali. Qui trovi di meglio.

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        • #5
          forse vi è sfuggito chi sia il fantomatico autore di siffatta grandiosa proposta..........uno che di utopie se ne intende e le propina a josa....il fantasmagorico dott. ing. gran.uff....ecc..ecc... <span style="color:red"><span style="font-size:14pt;line-height:100%">DOMENICO&#33;&#33;&#33;</span></span><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5cb8f9faf381418f6dd47dd0c44971d6.gif" alt="image">
          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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          • #6
            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (nll @ 20/9/2007, 12:53)</div><div id="quote" align="left">kasablanka, commetti un errore fondamentale: la biomassa bruciando può emettere AL MASSIMO la CO<span style="font-size:8pt;line-height:100%">2</span> che ha accumulato durante il suo ciclo vitale, sottraendola all&#39;ambiente. Questo discorso è valido fin tanto che il consumo è fatto in prossimit&agrave; delle zone di produzione. Quindi è errato dire che inquina più degli idrocarburi. Questo è uno dei motivi per preferirla.<br><br>La biomassa è energia rinnovabile, fin tanto che vi saranno piante a produrla, mentre gli idrocarburi vanno a esaurirsi, causando crescenti problemi di disponibilit&agrave;.<br>Questo è un ulteriore motivo per preferirla.<br><br>Le energie rinnovabili (le FER) hanno un diverso impatto ambientale, che non può essere nullo, ma certamente può considerarsi compatibile. Una sola fonte energetica non sar&agrave; in grado di soddisfare le esigenze di tutti, per questo motivo i veri amanti dell&#39;ambiente suggeriscono l&#39;utilizzo ragionato delle fonti energetiche rinnovabili disponibili, tutte le fonti, dal fotovoltaico che hai citato, all&#39;eolico, all&#39;idrico e, perché no?, alle biomasse, ma ve ne sono anche altre, come i gas naturali, per esempio.<br><br>Il sito che hai linkato non mi sembra, comunque, il più adatto ad affrontare l&#39;argomento con obiettivit&agrave; e competenza, perché punta soprattutto a un discorso di politica sociale più o meno condivisibile, secondo gli orientamenti personali. Qui trovi di meglio.</div></div><br>CONDIVIDO PIENAMENTE.

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            • #7
              Casablanca sei un socio di puttin o dell&#39;eni?

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              • #8
                Mi dispiace<br><br>Non sono nè dell&#39;eni nè di nessuno<br>Semplicemente laureata in chimica da oltre 20 anni.<br><br>Il fumo prodotto dalla legna non è soltanto biossido di carbonio,<br>vi sono anche elementi altamente tossici, tra i quali sostanze resinose,<br>che se anche essicate, egualmente nocive.<br><br>Forse un corso di analisi chimica,<br>specificatamente sulle propriet&agrave;<br>chimico-minerali contenute nel legno,<br>vi potrebbe dare una svegliatina..............<br><br>Raccogliamo dentro un palloncino del gas prodotto dallo scarico di un&#39;auto,<br>poi raccogliamo dentro un altro palloncino il fumo prodotto dalla legna.<br><br>Poi...portiamoli in un laboratorio di analisi, e lì che mi vien da ridere,<br>mentre al nostro ozono non rimane altro che piangere.<br><br>La biomassa è rinnovabile..............<br><br>Il biossido di carbonio, se non assorbito adeguatamente<br>nelle ore notturne dagli alberi e dalle piante,<br>avr&agrave; solo una destinazione, lo strato di ozono.<br>ma questa è solo accademia per principianti.<br><br>Se non fosse così oggi non saremo soggetti al cosidetto effetto serra,<br>ma siccome il fenomeno è in via di espansione (diciamo così),<br>con le vostre affermazioni ricadete semplicemente sul vostro presunto sapere<br>in fatto di conoscenza ambientale.<br><br>Dimenticavo, se non erro di recente, era stata lanciata<br>una proposta di legge che proponeva l&#39;abolizione<br>dell&#39;uso della legna nelle pizzerie.<br><br>Forse perchè la combustione prodotta da essa è un pochino cancerogena,<br>solo un pochino.................<br><br><br>Se desiderate una lezioncina in analisi chimica,<br>fatevi avanti con comodo, son qui apposta.<br><br><br>Alessandra

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                • #9
                  Cara kasablanka,<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Se desiderate una lezioncina in analisi chimica,<br>fatevi avanti con comodo, son qui apposta.</div></div><br>grazie, penso che sara&#39; gradita.<br>In particolare, ci terrei a capire il confronto tra i rischi di una combustione di legna resinosa, la sua gassificazione, e la combustione di un quantitativo equivamente di combustibile fossile, carbone o petrolio.<br><br>Quando hai tempo .....<br><br>Ciao<br>Mario
                  Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                  • #10
                    Cara kasablanka,<br><br>Intanto c&#39;è da considerare che le caldaie a biomassa normalmente non emettono i fumi direttamente nell&#39;ambiente, ma li filtrano. Le migliori caldaie sono dotate di filtri tali da non temere il raffronto con i migliori motori endotermici alimentati con idrocarburi.<br><br>Gi&agrave; che sei &quot;del mestiere&quot;, hai idea della composizione dei fumi di combustione degli idrocarburi? E se ti avanza tempo, da&#39; anche un&#39;occhiata ai consumi energetici, agli scarti e all&#39;inquinamento prodotto dagli impianti di trattamento del greggio per produrre tali idrocarburi.<br><br>In quanto a cancerogenecit&agrave;... chiedi un po&#39; informazioni anche solo sul benzene (per questo è meglio un oncologo, piuttosto che un chimico), poi ne riparliamo.

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                    • #11
                      KASABLANKA non è amica di PUTIN......è PUTIN stesso che scrive sotto mentite spoglie <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/473e32b4a15c725f1227501782929915.gif" alt="image"><br><br>solo a sparare sulla Croce Rossa son capaci tutti, fare <span style="color:red">PROPOSTE</span> come alternativa è alquanto più problematico....comunque per le emissioni e la ventilata ipotesi di vietare la legna in pizzerie ed assimilate nel Bel Paese non posso che darle regione....in Brasile (arcinoto Paese del terzo mondo), nelle grandi citt&agrave; è vietata la combustione di legna &quot;sic et impliciter&quot;....se tralasciamo la nota congiura masso-judaico-morattian-plutocratica dei &quot;PADRUN D&#39;L VAPUR&quot;....possibile che abbiano preso un abbaglio anche questi??
                      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                      • #12
                        cara la mia Dott.ssa in chimica.<br>Prontissimo a seguire una bella tua lezioncina.<br><br>I combustibili fossili..rimangono ad oggi più convenienti...solo ed esclusivamente per motivi di carattere economico.<br>Fin tanto che sar&agrave; conviente utilizzare il petrolio, il gas ecc..continueremo ad utilizzarli senza problemi.<br><br>Le biomasse sono una fonte di energia ancora scarsamente o meglio quasi per niente sfruttata (non dico nel forno del pizzaiolo o per i pic nic nelle aree attrezzate).<br>In effetti la produzione di en. elettrica attravero questa via (sia combustione che gassificazione) è <i>aiutata</i> dallo stato (certificati verdi, CIP6 ecc..) proprio perchè ai prezzi di vendita attuali dell&#39;energia sarebbe assolutamente antieconomico utilizzarli.<br>Per quanto rigurada l&#39;aspetto ambientale...ti assicuro...i fumi dello scappamento di un motore endotermico alimentato a syngas da gassificazione di biomasse...sono mooolto meno terribili di quanto si possa immaginare (analisi alla mano). In ogni caso trattare i fumi dello scappamento di un motore endotermico...è una cosa che si fa correntemente senza grandi incognite tecnolgiche.<br>saluti <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8670a33a14e0572f155a40917c39598d.gif" alt="">

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                        • #13
                          Se volete parlare di economia, sta bene,<br>se volete parlare di gassificazione, idem<br><br>Il messaggio principale che volevo comunicare,<br>è che il metano &quot;non inquina&quot;, la legna sì,<br><br>Semplicemente, il mio punto di vista,<br>non condivide la globazzazione di un sistema<br>di riscaldamento che prevede<br>l&#39;utilizzo della legna e pellets,<br>questo è quanto, è solo un punto di vista,<br>che può essere condiviso e non condiviso.<br><br>Quanto a lezioni di chimica, non pensate<br>che mi metta fare una cosa del genere,<br>son cose che si dicono per spirito.<br><br>Mario mi aveva chiesto qualcosa..........<br><br>per semplificare un pò le cose, per la comprensione di tutti,<br>in due parole:<br><br>Il legno, come sai bene non è tutto uguale,<br>ci sono legni che hanno la grande propriet&agrave; di assorbire<br>le polveri sottili derivate dal metallo e gli stessi metalli<br>presenti nel terreno.<br><br>Legni che inversamente hanno la propriet&agrave;<br>di filtrare sostanze chimiche o metalliche,<br>assorbendo acqua ricca di sali minerali.<br>E poi abbiamo i comuni legni molto resinosi,<br>che trovano ampio riscontro nelle conifere.<br><br>La fibra del legno, come sappiamo, è costituita<br>da carbonio e idrocarburi,<br>presenti in grande quantit&agrave; sopratutto nel carbone,<br>parente del legno.<br><br>Essendo questi elementi,<br>presenti nel carbone<br>con una altissima densit&agrave;,<br>ne risulta che questo combustibile fossile<br>comporta una gassificazione altamente nociva.<br><br>Il legno resinoso, prendiamo in esempio<br>quello di pino, è certamente uno dei legni<br>che presentano un&#39;alta tossicit&agrave; nella<br>gassificazione, per ovvi motivi,<br>la tossicit&agrave; della resina è paragonabile<br>al bostik che vende il ferramenta.<br><br>Comunque, per ridere un pò,<br>mettiamo ad ardere un bel tronco di pino<br>ricco di resina bella appiccosa.<br>Potremo tutti metterci a fare balsamiche inalazioni<br>con la gassificazione prodotta dal caminetto<br>della nostra casa di campagna.<br><br>Le differenze di rischio sono pressochè<br>equivalenti, con il carbone in primis<br>escludendo il petrolio<br><br>La differenza<br>di rischio tra il carbone e il petrolio è scontata,<br>essendo un elemento alifatico costituito da idrocarburi<br>e idrogeno, ricco ti molte altre sostanze,<br>dai metalli alle nafte, dalle particelle di gas<br>combustibili, acidi e solfati di varia natura,<br>il petrolio è senza dubbio superiore al<br>carbone in termini di inquinamento<br><br>Le qualit&agrave; di legno che sicuramente competono<br>in tossicit&agrave; con il pino, sono tutte quelle serie vegetali<br>che, come gi&agrave; detto, hanno la propriet&agrave;<br>di assorbire metalli e chimici.<br><br>I rischi oggettivi e soggettivi li conosciamo tutti,<br>o almeno lo spero,se vogliamo parlare<br>di statistiche, forse è meglio consultarsi<br>con un vulcanologo, in materia di emissioni<br>gassose, è il massimo esponente.<br><br>Se vogliamo parlare dei fattori di rischio<br>che possono incidere sulla salute,<br>penso sia meglio consultare un medico<br>specializzato in tossicologia.<br><br>Concluso con un accenno sulle arternative.<br><br>Non essendo amante della combustione<br>( non si era capito ), esiste una valida<br>alternativa che era stata presentata qualche anno fa<br>su rai 1, da un ingegnere italiano.<br><br>Una centrale solare a specchi ustori.<br>Ebbene, egli ha dimostrato, che una<br>centrale del genere costruita nel deserto<br>del sahara, produrrebbe una energia<br>tale da equiparare la potenza di<br>10 centrali atomiche.<br><br>Se non ricordo male, è costituita da<br>una serie di specchi disposti in modo<br>da catturare la luce del sole e<br>rifletterla sulla superfice di un<br>tubo di grandi proporzioni, dove al suo interno<br>scorre acqua.<br>Il tubo surriscaldato dal riflesso ustore,<br>raggiunge una temperatura di oltre 3000 gradi,<br>l&#39;acqua diventa vapore acqueo e il resto<br>è intuibile.<br><br>Non chiedetemi perchè non è stata ancora realizzata<br>una centrale del genere, quel che posso aggiungere,<br>è che avrebbe la capacit&agrave; di erogare energia elettrica<br>per tutta l&#39;europa.<br><br>Con l&#39;energia prodotta dalla pressione del<br>vapore acqueo, sono nati i treni che ricordiamo.<br><br>Tornando all&#39;apertura, quello iniziale,<br>è solo un punto di vista fine a se stesso.<br><br><br><br>Alessandra

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                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">presentata qualche anno fa<br>su rai 1, da un ingegnere italiano.<br><br>Una centrale solare a specchi ustori</div></div><br>Si tratta di un Fisico nucleare di fama mondiale, premio Nobel per la Fisica, un tal &quot;Carlo Rubbia&quot;, ora anche consulente del governo.<br><br><br>Ripeto quel che ho scritto prima.<br><br>Se analizziamo bene, nessuna FER, neppure il solare termico, è a zero impatto ambientale, se non altro perché c&#39;è bisogno di occupare degli spazi, e c&#39;è da realizzare gli impianti produttivi, con impiego di energia e materiali che possono aggiungere inquinanti e consumare risorse energetiche ancor prima di iniziare a produrne.<br>Ma scegliere le FER è guardare al futuro e il bilancio lo si deve fare considerando tutto il ciclo vitale della soluzione che si vuole adottare. A questa regola non devono sfuggire neppure le biomasse. Nelle nuove caldaie che sfruttano le biomasse (non mi riferisco alla stufa della nonna) gli inconvenienti che hai citato sono stati analizzati e ridotti al minimo con l&#39;adozione di filtri idonei a catalizzare alcune sostanze, trattenere il particolato, recuperare il calore dei fumi.<br>Questo ha reso l&#39;utilizzo della biomassa compatibile con l&#39;ambiente molto più che con gli idrocarburi.

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                            • #15
                              Vero<br><br>In termini di biomassa, allora,<br>piuttosto che continuare<br>con la benzina e il gasolio,<br>una mano la tendo anche al brasile,<br>che grazie alla canna da zucchero,<br>le auto vanno ad alcool.<br>Gli scarti della canna da zucchero<br>sono adoperati come combustibile<br>che da energia alla lavorazione della canna,<br>che a sua volta, quella presente nei campi,<br>ha la formidabile propriet&agrave;<br>di riassorbire le emissioni<br>dei motori a scoppio.<br><br>Sicuramente, se si portasse avanti<br>una riforestazione che possa incrementare<br>del 300% l&#39;ampiezza forestale in 10 anni,<br>forse i vegetali riuscirebbero<br>a riassorbire tutte le emissioni<br>gassose del pianeta.<br><br>Ma...............................< br>il nostro pianeta, attualmente<br>se la sta vedendo molto brutta<br>in fatto di boschi e foreste<br><br><br>purtroppo<br><br><br><br>Ale

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                              • #16
                                Eccomi qua, mancavo solo io. Scusate ma il fuso non gioca a mio favore <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/df1d7493558b91887335288306c14f10.gif" alt=":P"><br>Incomincio con una risposta moderata <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/eff2a2c73f0da2697ab6db78255e06b9.gif" alt=""><br><br>Come in tutte le cose bisogna usare il buon senso; qualunque attivit&agrave; dell’uomo in linea di principio provoca un danno all’ambiente. Ma come sapete (e forse come ho gi&agrave; detto in un altro post) la natura è una macchina meravigliosa in grado di riparare i danni che subisce… o meglio, è in grado di riparlare finchè non si supera un certo limite. E’ quello che viene comunemente chiamato sostenibilit&agrave; ambientale, rappresentabile in un grafico sul quale possiamo individuare punti di interesse. Uno in particolare, che difinisco di non ritorno, se superato comporta un danno permanente. I sacri testi di economia ambientale citano la tragedia del common come esempio del superamento di questo punto.<br>Ma torniamo alla biomassa.<br>Se una delle cause dell&#39; effetto serra è la continua deforestazione del nostro pianeta, è ragionevole pensare che usare legna come combustibile sia insostenibile.<br>In realt&agrave;, il riscaldamento a legna non può essere considerato responsabile della deforestazione, che dipende per lo più dall&#39;agricoltura, dalla pastorizia e dalle industrie dell&#39;arredamento, della carta o altro. Di solito la legna utilizzata per il riscaldamento è quella che proviene dal mantenimento del verde.<br>L&#39;eccesso di CO2, responsabile dell&#39;effetto serra, deriva dal consumo dei combustibili fossili, carbone e petrolio, dove il carbonio è rimasto immagazzinato per milioni di anni, prima di essere liberato in quantit&agrave; enormi dall’enorme richiesta di energia della nostra societ&agrave;.<br>Al contrario, durante la combustione, la legna produce la stessa quantit&agrave; di CO2 che produrrebbe naturalmente se fosse lasciata a marcire nei boschi, per effetto della decomposizione, che può essere paragonata ad una lenta combustione naturale. Per di più, la quantit&agrave; rilasciata è riassorbita dallo sviluppo di nuove piante che, attraverso la fotosintesi, la utilizzano per costruire i propri tessuti, producendo nuova legna. Tuttavia su questo punto non sono totalmente d’accordo perché un efficace utilizzo della biomassa dovrebbe non emettere nulla di inquinante. Ma sappiamo che questo è impossibile, quindi dobbiamo cercare di limitare al massimo queste emissioni.<br>Quello di cui bisogna accertarsi è che la legna che si acquista provenga da un corretto taglio dei boschi e non da una pratica di taglio indiscriminata.<br>La legna è l’unica fonte di energia realmente rinnovabile di cui disponiamo attualmente.<br>Le piante da bosco possono essere coltivate (come qualunque altra pianta) per produrre legna da ardere o legname da lavoro. Anche quando i boschi vengono coltivati per produrre tronchi da lavoro, la corretta coltura produce grandi quantit&agrave; di legna.<br>Se correttamente gestito il taglio dei boschi non è un&#39;attivit&agrave; distruttiva ed inoltre la valorizzazione energetica del legno è uno strumento che permette di aumentare il redditi dei proprietari .<br>Legna da bruciare deriva poi anche da residui di molte colture agricole, dalla potatura, da rifiuti tipo vecchi imballaggi e pallets.<br>Per millenni si è bruciata legna e poi carbone senza particolare reoccupazione per l&#39;inquinamento e per le &quot;ricadute ambientali&quot;, come si dice oggi. Era un mondo poco popolato, le riserve sembravano inesauribili, come inesauribile la capacit&agrave; della natura di riparare i danni prodotti dall&#39;uomo. Oggi la situazione è cambiata, le fonti di inquinamento si sono moltiplicate ed il mondo è diventato affollato.<br>Un impianto ben costruito, servito da una buona canna fumaria e alimentato con buona legna, produce un fumo caldo e invisibile che si disperde nell&#39;atmosfera senza gravi ricadute inquinanti.<br>Ad esempio una stufa di qualit&agrave; costa più un prodotto meno tecnologico, ma una stufa poco inquinante consuma molta meno legna, a parit&agrave; di calore fornito, diventando una fonte di riscaldamento realmente concorrenziale dal punto di vista economico, e costituendo un investimento in grado di ripagarsi in pochi anni.<br>Migliorare la qualit&agrave; dell&#39;impianto significa consumare meno legna.<br>Inoltre molto semplice incolpare coloro che utilizzano la legna come combustibile in quanto sono facilmente individuabili, ma quanti sono coloro che fanno uso di svariati combustibili in modo non controllato?<br>Altrettanto vero perchè tante stufe, caminetti o simili vengono utilizzati o gestiti in maniera non corretta.<br>La maggior parte delle volte, la colpa da individuare nella cattiva abitudine di bruciare nei caminetti anche legna verde. La legna tagliata e stipata in primavera non è pronta per essere utilizzata durante l’inverno.<br>La legna non sufficientemente essiccata comporta diversi problemi tra i quali il fatto che non produrr&agrave; mai una combustione ottimale; inoltre il potere calorico della legna non secca, può ridurre del 40% o 50% la resa stessa. E ognuno può arrivare a questa conclusione riflettendo sul fatto che l’acqua non brucia.<br>Una combustione non completa produce residui ed emissioni che fuoriescono con i gas di combustione verso l’esterno e si depositano sottoforma di catrame sulle pareti interne della stufa, nei suoi canali, nella canna fumaria e in parte fuoriescono sottoforma di polveri fini e altre sostanze chimiche inquinanti e tossiche.<br><br>La biomassa, qualunque sia la sua origine, è costituita da una parte organica combustibile ( la cui composizione chimica media è Carbone 50%,Ossigeno 42,5%, Idrogeno 6,5% Azoto 1%), da una parte minerale inerte, e dall’acqua. Le sostanze organiche, cioè le resine, i tannini, ed i polimeri (cellulosa, emicellulosa e lignina), per azione della ossidazione ad alta temperatura durante la combustione, subiscono delle profonde modificazioni chimiche, liberando energia e producendo dei residui, che, a seconda della qualit&agrave; della combustione, possono variare entro certi limiti.<br>I principali residui sono:<br>Le ceneri che costituiscono dal 2 al 3 % della massa anidra della biomassa e sono il residuo della sua parte minerale (silicio, calcio, magnesio, potassio, acido fosforico, etc.) Costituiscono un eccellente fertilizzante.<br>Ossidi di Azoto. Le alte temperature favoriscono l’unione tra le molecole d’ossigeno e di azoto presenti nell’aria. La loro produzione non dipende dunque dal tipo di combustibile impiegato, e non può essere del tutto eliminata, ma solo ridotta dal controllo dell’aria comburente.<br>Ossidi di Zolfo. Lo zolfo è presente in quantit&agrave; minime nella legna, di più’ in combustibili fossili, come carbone e gasolio. L’anidride solforosa, mescolandosi col vapore acqueo di condensa soprattutto in canne fumarie mal isolate, produce piccole quantit&agrave; di acido solforico, che è tra i responsabili del precoce deterioramento dei camini. Insieme con gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo sono i principali responsabili delle piogge acide.<br>Ossidi di carbonio. Costituiscono la massa principale dei gas di risulta della combustione. Il monossido di carbonio si produce sulla superficie della legna come primo risultato della combustione, e brucia poi ad anidride carbonica per successiva ossigenazione. Se dunque la combustione avviene in carenza di ossigeno, essa non si arresta completamente, ma procede producendo monossido, anziché biossido, che è il risultato naturale di una combustione corretta. Questo processo, oltre ad essere antieconomico, poiché riduce di molto la potenza termica ottenibile, è anche molto pericoloso perché il monossido di carbonio è un potente veleno, in virtù della sua affinit&agrave; con la emoglobina del sangue.<br>Idrocarburi incombusti. Le molecole che costituiscono la parte organica della biomassa sono estremamente stabili: occorre un’alta temperatura per spezzarle ossidandole.<br><br>Discorso metano;<br>Voglio fare una breve considerazione:<br>Se utilizzo la biomassa emetto CO2... se utilizzo il metano emetto comunque CO2<br>CH4 + 2O2 --&#62; CO2 + 2H2O<br>La CO2 è un gas serra ma anche il metano lo è anche se si trova in atmosfera in quantit&agrave; inferiori rispetto alla CO2.<br>Per la cronaca... la quantit&agrave; di metano in atmosfera sta aumentando in questi anni..<br>Io valuto la questione in termini ambientali. Cosa è meglio per l&#39;ambiente?<br><br>Risposta meno moderata <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/df1d7493558b91887335288306c14f10.gif" alt=":P"><br>Per quanto riguarda la lezione di chimica e chimica analitica sono pronta anche io.<br>Si si, ne ho bisogno... infondo sono solo una semplice biologa <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7bc69ef1983567ac78457f1ef50b2bd9.gif" alt=""><br><br>Ely<br><br><span class="edit">Edited by leptone - 21/9/2007, 08:25</span>

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                                • #17
                                  Cara Ale<br>messe così le cose..i tuoi ragionamenti si posso anche parzialmente condividere.<br>Penso comunque che sia anche doveroso preocuparsi e/o occuparsi degli scarti delle lavorazioni della filiera agro-industriale.<br>In questo senso lo sfruttamento delle biomasse può essere anche vista come una buona via di recupero di roba che altrimenti andrebbe comunque messa in qualche posto.<br>saluti<br>V

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                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Risposta meno moderata<br>Per quanto riguarda la lezione di chimica e chimica analitica sono pronta anche io.<br>Si si, ne ho bisogno... infondo sono solo una semplice biologa</div></div><br>Molto dettagliata la tua spiegazione generale.<br><br>Ma in soldoni il povero contadino che zappa la terra tutto il giorno , e che non ne sa una beata.... di cosa si deve preoccupare con un gassificatore ?<br><br>Ciao<br><br>P.S. Di sicuro non dello zolfo o della diossina <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b5d5306a67e3d141bea630092bcd120d.gif" alt="">
                                    Ciao,


                                    -Illo41100-

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                                    • #19
                                      Illo, il povero contadino deve essere messo in condizione di conoscere tutte le problematiche legate all&#39;utilizzo del gassificatore. Chi vende l&#39;impianto non deve limitarsi a sventolare un foglio che riporta i possibili guadagni ma anche cosa deve fare per utilizzare correttamente l&#39;impianto. Siamo nel 2007, è ridicolo nascondersi dietro la scusa del non sapere le cose. E&#39; giusto che tutti conoscano le problematiche legate all&#39;ambiente; le strade del sapere sono tante, dai classici libri alle nuove tecnologie...vedi ad esempio questo forum. Se poi a qualcuno non interessa...bhe, cosa posso farci?<br>Tu piuttosto, scrivi un commento a quanto detto dalla nostra nuova arrivata Alessandra. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a770bdddf3a8aae797fb10e552451b68.gif" alt=":B):"><br>Ely

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                                      • #20
                                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Tu piuttosto, scrivi un commento a quanto detto dalla nostra nuova arrivata Alessandra.</div></div><br>Personalmente ritengo che ci sia da fare delle DISTINZIONI sull&#39;uso della biomassa come fonte energetica.<br><br>Un conto e&#39; BRUCIARLA.<br>Un conto e&#39; GASSIFICARLA.<br><br>Che sia inquinante comunque e&#39; vero.. tuttavia torniamo al discorso che l&#39;energia SERVE ed in qualche modo occorre produrla.<br> E&#39; IMPENSABILE tornare indietro a 200 anni fa quando l&#39;elettricita&#39; non esisteva. ( ma anche tutto il resto... )<br><br>Rubbia , indubbiamente e&#39; un gran scienziato , ma lasciatemi dire che la soluzione degli &quot;specchi ustori&quot; o il &quot;progetto archimede&quot; se non ricordo male che si sta realizzando in una centrale della calabria , non risolve di sicuro il problema energetico.<br>Anche se l&#39;idea e la sperimentazione sono buone , ci sono una infinita&#39; di problemi , primo fra tutti e&#39; che il sole non e&#39; presente per tutte le 24h.<br>Sfruttare il sole, SOLO quando si ha la massima concentrazioni o giu&#39; di li&#39; , a conti fatti si utilizza il sole poche ore al giorno.<br><br>Tornando al thread della discussione , la biomassa sicuramente ha un&#39;impatto ambientale di gran lunga inferiore ai combustibili fossili , anche solo bruciandola.<br>La gassificazione dal punto di visto ambientale dovrebbe essere &quot;migliore&quot;<br><br>Io personalmente non sono mai morto , mangiando una pizza cotta nel forno a legna.<br><br>Che poi ci siano dei problemi che riguardano la salute , sicuramente ci saranno , ma perche&#39; alla mattina quando vi svegliate non aprite la finestra e fate una bel respiro con magari la tangenziale che vi passa sotto casa ?<br><br>-----&#62; QUESTO PERO&#39; VA BENE PERCHE&#39; LA MACCHINA LA USIAMO TUTTI, E NON FA MALE . &lt;-------------<br><br>Ecco allora che torniamo sulle QUANTITA&#39; .<br><br>La biomassa , non e&#39; sicuramente una soluzione definitiva , ma almeno per il momento puo&#39; essere una buon compromesso tra sete_d&#39;energia - inquinamento .<br><br>Sicuramente comunque una valida alternativa la petrolio.<br><br>Andiamo sul Nucleare ? effetto serra zero.<br><br>Personalmente preferisco la biomassa. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6f9cc846d3e015254db671b5b4deda8d.gif" alt="-_-">
                                        Ciao,


                                        -Illo41100-

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                                        • #21
                                          Bravo Illo, sono d&#39;accordo con quanto hai detto<br><br>Ely <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5688c265c73bb65f3601936f6c540d23.gif" alt=":lol:">

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                                          • #22
                                            Forse il mio discorso è utopistico, ma se avessi la possibilit&agrave; di risolvere il problema energetico planetario,<br>farei così.....................<br><br>In primis eliminare qualsiasi tipo di combustione che produca Co2 (macerazioni naturali a parte).<br><br>Energia elettrica per uso civile e industriale prodotta da:<br><br>A) centrali solari a specchi ustori (ne basterebbero 3 sul pianeta per dare corrente a tutti i popoli), centrali eoliche sui monti e a mare che possano anche sfruttare l&#39;energia prodotta dal moto delle maree (una centrale così darebbe energia elettrica a una citt&agrave; come Napoli) e infine centrali fotovoltaiche.<br><br>Se avessimo sul pianeta centrali elettriche miste di questo tipo, sparse ovunque, non avremmo più problemi energetici a livello civile e industriale (treni compresi naturalmente), scomparirebbero del tutto i Black Out.<br><br>B) i mezzi di locomozione alimentati tutti a idrogeno, o con l&#39;utopistica invenzione<br>chiamata Eolo, dotata di un propulsore che può essere adottato da<br>aerei, navi e bus; comunque solo con l&#39;idrogeno avremmo totalmente risolto il problema, dubito seriamente che l&#39;invenzione di quel francese possa entrare in produzione civile, nessuno ha da guadagnarci e molti, sopratutto arabi e americani, avrebbero da rimetterci parecchio.<br><br>Rimane la questione del riscaldamento e della cucina, come gli cuociamo gli spaghetti ?<br>Facendo riferimento al paragrafo A, l&#39;energia elettrica presente sulla rete mondiale,<br>sarebbe tale da poter permettere il riscaldamento con stufe elettriche in tutte le case del mondo.<br><br>Vero, con le piastre elettriche si può cucinare, ma per bollire l&#39;acqua per la pasta,<br>occorre un tempo assai più lungo che con il gas, eccetto il microonde.<br><br>In teoria avrei risolto tutto, datemi però, una mano a cucinare gli spaghetti.........................<br><br>Tornando alla biomassa, preferisco limitarmi a utilizzarla per la stufa a legna<br>della mia casa di campagna e per la carne alla brace che tutti amiamo cucinare<br>all&#39;aria aperta o nel proprio giardino.<br>Il Co2 prodotto dalla gassificazione della legna o affini che si decompongono<br>nelle foreste, è di entit&agrave; assai irrilevante, solo un pò di innocente solletico<br>per l&#39;ozono.<br><br>Ops&#33; Dimenticavo.................come li mandiamo in orbita gli Shuttle ?<br><br>Alessandra<br><br>p.s. cercate di discutere in maniera più armoniosa, ho notato qualche attrito,<br>vanno rispettati tutti i punti di vista e vanno anche accettate le osservazioni,<br>naturalmente se fatte con garbo.<br>Siamo tutti adulti e vaccinati, almeno suppongo sia così............................<br><br><span class="edit">Edited by kasablanka - 21/9/2007, 08:56</span>

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                                            • #23
                                              Ale<br>sembra che la soluzione del problema energetico sia più banale che bersi un bicchiere d&#39;acqua&#33;<br><br>In realt&agrave;, concordo sul fatto che molti <i>freni</i> alle FER sono imposti da forti interessi economico - politici.<br>Penso ad esempio che fin tanto che l&#39;industria dell&#39;automobile non avr&agrave; ammortizzato il costo degli attuali stabilimenti di produzione il motore ad idrogeno rester&agrave; ancora fermo.<br>Ma intavolare un discorso sui massimi sistemi...mi sembra sia<i> fisolofeggiare</i> (nemmeno fare filosofia spicciola).<br><br>Nessun astio (almeno personalmente) per chi ha punti di vista differenti dal mio...ci mancherebbe.<br>Forse il mostrarsi eccessivamente saccenti e saggi (come se gli altri fossero dei caproni ignoranti e sprovveduti) non aiuta a tenere un profilo più leggero nella discussione.<br>In fondo qualche laurea e na ventina di anni di lavoro sulle spalle mica ce l&#39;hai solo tu eh&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6598c6c0435aa67c2ab6ebf3cde6dbfe.gif" alt=":B):"><br>saluti<br>V<br>

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                                              • #24
                                                Punto A, centrali solari a specchi ustori.... il famoso progetto Archimede di Rubbia... si è una soluzione, ma ritengo non sia sufficiente. Considera poi che tecnicamente è un progetto complesso oltre che avere un discreto impatto ambientale.... tutti questi specchi dove li metti?<br><br>Punto B l&#39;idrogeno. Si è la soluzione che ci consentir&agrave; il salto di qualit&agrave;. Pur essendo l&#39;elemento maggiormente presente nell&#39;universo (75%) è difficile produrlo, o meglio isolarlo, e stoccarlo. Si stanno studiando nuove soluzioni per averlo a costi competitivi ma al momento siamo ancora in alto mare. Attualmente quello che si usa per fini industriali deriva o dall&#39;elettrolisi o dal reforming, ma non sono efficienti sia dal punto di vista economico, energetico e ambientale. L&#39;idrogeno prodotto da biomassa è una strada che si sta percorrendo...<br><br>Lo shuttle? Si molto bella l&#39;esplorazione dello spazio, ma prima risolviamo i problemi del nostro pianeta.<br><br>Una discussione di questo tipo inevitabilmente potrebbe generare qualche tensione tra i partecipanti; ognuno è libero di esprimere le propie opinioni (nel pieno rispetto degli altri) ed è normale trovare qualcuno che non sia d&#39;accordo.<br>Al momento non mi sembra che ci sia. Ma non preoccuparti, nel caso dovesse degenerare i moderatori interverrano <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/c99225c6b5ea4c5b41726381027f3ab2.gif" alt=""><br>Ely

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                                                • #25
                                                  Vicky<br><br>Ho appena finito di dire che il mio discorso può sembrare utopistico, che poi a tutti gli effetti lo è .<br>Se mi parli di essere saccenti, dubito seriamente di poterlo essere,<br>ci sono milioni di persone più saccenti della sottoscritta.<br>Quanto a lauree, non mi pare di andare in giro a sbandierare i miei 20 anni di laurea,<br>cosa che ho solo manifestato in occasione di una risposta sarcastica come la tua.<br>Ed io, anche io ti rispondo con il dovuto rispetto e la più totale trasparenza.<br><br>Il tuo sarcasmo è fuori luogo, o se preferisci, è off topic.<br><br>Atteniamoci al tema del topic senza fare riferimenti alla persona,<br>o perlomeno, senza ledere (anche involontariamente),<br>la sensibilit&agrave; di un individuo.<br><br>Grazie<br><br>Alessandra

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (kasablanka @ 21/9/2007, 09:09)</div><div id="quote" align="left">Vicky<br><br>Ho appena finito di dire che il mio discorso può sembrare utopistico, che poi a tutti gli effetti lo è .<br>Se mi parli di essere saccenti, dubito seriamente di poterlo essere,<br>ci sono milioni di persone più saccenti della sottoscritta.<br>Quanto a lauree, non mi pare di andare in giro a sbandierare i miei 20 anni di laurea,<br>cosa che ho solo manifestato in occasione di una risposta sarcastica come la tua.<br>Ed io, anche io ti rispondo con il dovuto rispetto e la più totale trasparenza.<br><br>Il tuo sarcasmo è fuori luogo, o se preferisci, è off topic.<br><br>Atteniamoci al tema del topic senza fare riferimenti alla persona.<br>Grazie<br><br>Alessandra</div></div><br>Ops..ti chiedo scusa..non era mia intenzione essere sarcastico...e comunque hai ragione è off topic.<br><br>p.s. vista l&#39;ora ..ti posso offrire la colazione? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/63c00a4d6ade90b617ae7914c16cb9d9.gif" alt=""> (tanto per andare ancora una volta off topic no&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/05b2c67f0a99e5588c790d923a83f011.gif" alt=":B):">

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                                                    • #27
                                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (leptone @ 21/9/2007, 09:07)</div><div id="quote" align="left">Punto A, centrali solari a specchi ustori.... il famoso progetto Archimede di Rubbia... si è una soluzione, ma ritengo non sia sufficiente. Considera poi che tecnicamente è un progetto complesso oltre che avere un discreto impatto ambientale.... tutti questi specchi dove li metti?<br><br>Punto B l&#39;idrogeno. Si è la soluzione che ci consentir&agrave; il salto di qualit&agrave;. Pur essendo l&#39;elemento maggiormente presente nell&#39;universo (75%) è difficile produrlo, o meglio isolarlo, e stoccarlo.</div></div><br>Impatto ambientale:<br>Quello c&#39;è poco ma sicuro se tali centrali venissero costruite in zone civilizzate, ma se una centrale del genere fosse realizzata in zone desertiche come, Sahara, Gobi, Australia, Arizona, Nevada e Messico, avremmo beneficiato di 6 o più centrali in aree dove l&#39;impatto ambientale sarebbe ridotto ai minimi termini, nessuno ne risentirebbe, nè l&#39;uomo nè la natura desertica, dove gli spazi sono di dimensioni di incredibile ampiezza, quindi spazio a volont&agrave; per gli specchi.<br><br>Volendo, con ridotte dimensioni, potremmo realizzarle anche nell&#39;area più sterile della Sardegna o della Sicilia, l&agrave; dove l&#39;uomo non ama metterci piede; anche le zone desertiche della Spagna sarebbero ottime, l&agrave; dove abbiamo girato i famosi Spaghetti Western, dove neanche le formiche amano viverci.<br><br>Idrogeno: quanto potremmo ricavarne dal mare ? Quantit&agrave; abnormi ?<br>Correggimi, posso dire anche una stupidaggine.<br><br>Comunque al di l&agrave; di tutto, non esiste la volont&agrave; di fare niente, almeno finchè l&#39;oro nero<br>e l&#39;energia atomica continueranno a incombere sull&#39;economia globale del pianeta.<br><br>Piuttosto allora la Biomassa, che a mio avviso, paragonata a succitata centrale solare,<br>non è minimamente paragonabile in termini energetici.<br><br>Ritieni esse non siano sufficenti.<br>Se la prima centrale, quella che fu illustrata anni fa su Rai 1, dalla potenza<br>di 10 centrali atomiche messe insieme non è sufficente, pensa 6-7<br>o più centrali nel mondo quanta energia produrrebbero.<br>Potremo dare luce anche ad altri pianeti, naturalmente è un modo di dire............<br><br>A mio avviso, se esistessero determinate centrali, avremmo<br>uno spropositato esubero di produzione energetica inimmaginabile.<br><br>Aggiungendo centrali eoliche, marine, fotovoltaiche e le attuali idroelettriche,<br>beh lasciatemelo dire, il nostro pianeta diventerebbe una sorta di centrale cosmica.<br><br>Resta sempre il mio punto di vista, da palpabile &quot;sensazione&quot;<br><br>C&#39;è sempre da risolvere il problema della cottura degli spaghetti...........<br><br><br><br>Ale<br><br><sp an class="edit">Edited by kasablanka - 21/9/2007, 11:39</span>

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                                                      • #28
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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            KASABLANKA, le utopie sono sogni, nessuno pensa di dire siano irrealizzabili ma all&#39;atto pratico ce ne corre.<br>1°) enormi estensioni così come da te prospettate in Europa non ce ne sono<br>2°) i deserti andrebbero benissimo ma notoriamente sono in Paesi non tra i più democratici e rispettosi del diritto internazionale<br>3°) che facciamo? li invadiamo &quot;manu militari&quot; per far la guardia agli elettrodotti? Non sempre basta dar loro una barca di soldi, chi investe miliardi di euro vuole certezze per il lungo termine, non voli pindarici, basta vedere la storia del gas Siberiano.<br>4°) questi sogni planetari vanno bene per discussioni &quot;accademiche&quot; e da simposi col relatore di turno e pausa pranzo e caffè tutto compreso, la realt&agrave; penso sia ancora diversa e di molta più difficile attuazione senza dar sempre e solo la colpa ai poteri forti od occulti che dir si voglia....l&#39;unico potere è il denaro, non ce ne sono altri&#33;.....Chi vedo come sempre veramente in linea e propugnatore di simili vedute ad ampio raggio cosmico mi sembra ancora e sempre l&#39;ineffabile Generale da cui il link del post di partenza...Comunque è un&#39;interessantissima discussione, proviamo a girarla sul Blog del Pecoraro&#33;<br>Saluti
                                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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