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tetto fotovoltaico

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  • tetto fotovoltaico

    nelle marche dovrei realizzare una struttura di circa 120mq su due piani (60mq per piano )mt 10x6 - con sopra un tetto di 300mq con unica pendenza di 32° rivolto a sud
    (un enorme pannellone che sporge 5 mt per lato circa) sul quale vado a sistemare un impianto fotovoltaico da 50 kwp.-

    per fondazione dovrei realizzare dei pali di fondazione di circa 6-7 metri mentre la falda del fiume si trova a circa 10 metri

    pensavo di realizzare riscaldamento e raffrescamento con geotermia e prendere in estate aria fresca dal pozzo da convogliare sulla base del tetto ventilato.........per raffreddare i pannelli fotovoltaici

    é corretto? ....come perfezionare l'idea?...... grazie per l'aiuto

  • #2
    QUOTE (aliante @ 24/9/2007, 17:51)
    per fondazione dovrei realizzare dei pali di fondazione di circa 6-7 metri mentre la falda del fiume si trova a circa 10 metri

    pensavo di realizzare riscaldamento e raffrescamento con geotermia e prendere in estate aria fresca dal pozzo da convogliare sulla base del tetto ventilato.........per raffreddare i pannelli fotovoltaici

    Non è che sei stato molto chiaro.
    Parli di pali di 6-7 metri significa che sei su un terreno paludoso, con la falda a 10 metri.
    Le pdc geotermiche utilizzano sonde verticali o orizzontali, quali vorresti usare e come avresti intenzione di distribuire il caldo o il freddo in casa.
    Come sarebbe questo pozzo da cui attingeresti aria fresca?
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      trattasi di costruzione nella vallata del tronto a circa 160 metri dal fiume (fuori dall'area esondabile)
      realizzo pali di fondazione perchè è mia intenzione scavare in secondo tempo per fare un garage interrato.-
      per irrigare in zona si fanno pozzi della profondità di 8/10metri per trovare l'acqua di falda che io vorrei utilizzare per la geotermia (quando faccio i pali di fondazione scavo anche il pozzo per irrigare).-
      e dallo stesso pozzo prendere aria più fresca da mandare sul tetto (ventilato) per raffreddare i pannelli
      ciao

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      • #4
        Le pompe di calore geotermiche utilizzano come ti ho detto sonde a contatto con il terreno.
        Quando si utilizza acqua come sorgente si parla di PDC acqua/acqua che con la geotermia non c'entra un tubo.
        L'idea dell'aria fresca prelevata dal pozzo per raffreddare i pannelli, in presenza di tetto ventilato, è infantile.
        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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        • #5
          CITAZIONE
          mt 10x6 - con sopra un tetto di 300mq con unica pendenza di 32° ... un enorme pannellone che sporge 5 mt per lato circa .... fuori dall'area esondabile

          considerando il probabile aspetto finale non tralascerei l'ipotesi di posizionarla ALL'INTERNO dell'area esondabile
          CITAZIONE
          l'acqua di falda che io vorrei utilizzare per la geotermia

          se la falda è così superficiale forse ti conviene pompare l'acqua da un pozzo e rimandarla in un secondo posizionato a debita distanza
          CITAZIONE
          e dallo stesso pozzo prendere aria più fresca ... per raffreddare i pannelli

          e come? forse ti conviene pensare come rinfrescare la casa d'estate

          Non dimenticare infine l'inquinamento elettromagnetico generato da un impianto di tali dimensioni, specie dagli inverter, che ti consiglierei di piazzare lontano dalla casa
          Io ho un piccolo impianto 2Kwp e penso di spostare l'inverter dalla soffitta in quanto a 3-4 metri il campo elettromagnetico è ancora ben misurabile
          (a 1 m. circa 1 microtesla con misuratore artigianale nuova elettronica; considera che l'intensità varia con il quadrato della distanza, ma devi sempre moltiplicare x 25 .... )
          saluti F.

          Edited by telamonio - 25/9/2007, 21:18
          ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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          • #6
            CITAZIONE (dotting @ 24/9/2007, 21:40)
            Le pompe di calore geotermiche utilizzano come ti ho detto sonde a contatto con il terreno.
            Quando si utilizza acqua come sorgente si parla di PDC acqua/acqua che con la geotermia non c'entra un tubo.
            L'idea dell'aria fresca prelevata dal pozzo per raffreddare i pannelli, in presenza di tetto ventilato, è infantile.

            Quoto.
            C'è da dire che magari il pozzo in falda lo scava la stessa ditta che si occupa di geotermia ed ecco l'equivoco.
            Ma la similitudine sta tutta li.
            Installare una pompa di calore, PDC per gli addetti, non significa dotarsi di un impainto geotermico.
            la parola Geotermia significa calore dalla terra e non va confusa con altre discipline che sembra siano le stesse ma non lo sono.
            Non capisco invece per quale motivo aliante vorrebbe prelevare aria fresca dal pozzo, cerchiamo di capire perchè, forse, aliante ci trasferisce informazioni ricevute affinchè noi possiamo verificarle ed approvarle o rifiutarle nel caso.
            credo che ci sia molta confusione aliante nelle tue idee e ti consiglio vivamente di rileggerti con calma tutta la sezione.
            Sono sicuro che troverai molte risposte alle tue domande.
            In ogni caso torna qui se hai ancora dubbi.

            Saluti
            MetS

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            • #7
              Vi ringrazio per l'attenzione e senza polemica vorrei riportare questo articolo sulla geotermia che forse
              giustifica la mia errata informazione sulla stessa

              http://itsolar.it/ecosol/Geotermia.htm?opt...id=20&Itemid=41

              per quanto riguarda la maggiore produzione ottenibile dal raffrescamento dei panneli faccio riferimento alla discussione sul forum

              http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=6618247

              da qui la mia idea di creare il tetto ventilato e prelevare aria più fresca dal pozzo da inviare alla base del tetto

              saluti

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              • #8
                Aliante, che bel nick, ricorda il volo libero e tanta voglia di libertà...
                C'era, in quel thread, un errore di fondo.
                Anche in quel caso un equivoco generato dall'inesperienza o ignoranza delle problematiche legate alle sue applicazioni e l'ambiente ove devono essere utilizzate.
                E', come dice dotting che saluto, inutile utilizzare una PDC per raffredare casa con l'aria fresca di un pozzo.
                C'e' un utilizzo arabo del sistema ma non come vorresti tu.
                Un famoso albergo di Doha in Qatar utilizza quel sistema ma senza pannelli solari o PDC.
                Cerco qualche link e te li posto prossimamente.

                MetS <img src=">

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                • #9
                  Aliante hai perfettamente ragione riguardo al link della itsolar, l'articolo induce in errore.
                  Del resto anche io utilizzo da anni una tecnica di prelievo di calore dal terreno utilizzando aria che definisco "aria geotermica", però non è la vera e propria geotermia:
                  http://www.evanet.it/casa_attiva/
                  Mets ricambio i saluti e segnalo un link di un'applicazione con aria fresca di pozzo, realizzata vicino a Roma:
                  http://www.ventilgeo.it/ventilgeo.componenti.html

                  Aliante la perplessità del raffreddamento dei pannelli FV è dovuta alla complessità del sistema di canalizzazioni dal pozzo fino al tetto di casa, per strada perderesti tutto il fresco.
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                  • #10
                    Interessantissima la soluzione di dotting; ho qualche perplessità su alcune soluzioni ma devo ammettere che ci sono idee geniali
                    Nella ristrutturazione di un vecchio immobile io sto realizzando un 'pozzo canadese', che a dispetto del nome è orizzontale, e serve a rinfrescare l'aria d'estate (come serve ad aliante) e riscaldarla (magari ... ) d'inverno.
                    Sono a metà dell'opera, nel senso che ho già posato tutti i condotti sull'area sotto la fondazione; poi dovrei cominciare la parte esterna, sempre che rehau riesca a procurarmi il materiale necessario - se siete interessati posso postare foto e progetto.
                    Per approfondire l'argomento http://fr.ekopedia.org/Puits_canadien oppure http://pulligny38.free.fr/linotte/accueil_puitscanadien.htm
                    ma soprattutto http://www.minergie.ch/fr/download/Lueftung.f.pdf con idee interessantissime su ventilazione dolce - ricambi orari in cascata - pdc dopo scambiatore (io ho visto la luce, ma ci vuol poco ad illuminare un somaro ...) - saluti. F.

                    Edited by telamonio - 27/9/2007, 21:27
                    ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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                    • #11
                      Salute a tutti
                      sono un novellino del forum alla ricerca di informazioni e spunti critici che mi possano guidare nella pianificazione della ristrutturazione della casa che mi accingo ad acquistare.

                      Vorrei tornare al sistema "aria geotermica" descritto nel link postato da dotting http://www.evanet.it/casa_attiva/ e in particolare lo schema 1 http://www.evanet.it/casa_attiva/schema_1_aria.jpg.

                      Vorrei la vostra opinione circa il suddetto sistema e quanto contenuto nella pagine dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT) http://www.apat.gov.it alla voce Radioattività e radiazioni :: Radon http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Rad...diazioni/Radon/.

                      Uno dei sistemi proposti per la riduzione del passagio del radon dal sottosuolo all casa è l'estrazione forzata l'aria dall'eventuale vespaio verso l'esterno dell'edificio.

                      Mentre col il sistema "aria geotermica", si diebbe che andiamo a creare la situazione opposta.

                      Mi piacerebbe sentire la vostra opinione in merito e vi ringrazio molto in anticipo per l'eventuale tempo dedicato.

                      Saluti
                      Andrea

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                      • #12
                        Copio e incollo dal sito segnalato:
                        Non esiste luogo ove il radon non sia presente. In atmosfera si disperde rapidamente e non raggiunge quasi mai elevate concentrazioni, ma nei luoghi chiusi (case, scuole, negozi, ambienti di lavoro, ecc.) può in alcuni casi arrivare a concentrazioni tali da rappresentare un rischio eccessivo.

                        Un vespaio aerato come quello in cui si parla di aria geotermica non può essere considerato un luogo chiuso in quanto l'aria è perennemente rinnovata e quindi la concentrazione di radon non può mai raggiungere valori elevati.
                        Al limite sono più pericolosi i luoghi citati: case, scuole, negozi, ambienti di lavoro quando fossero lasciati chiusi per lunghi periodi.

                        Da notare che l'aria geotermica che transita nel vespaio aerato in inverno e nelle mezze stagioni, viene digerita direttamente dalla PDC e poi espulsa in ambiente esterno.
                        E'solo in estate che l'aria del vespaio aerato viene immessa in ambiente con i ricambi d'aria indicati dagli estrattori d'aria: 700 mc/ora.
                        Considerato che il vespaio è di 20 mc/ora si hanno 35 ricambi d'aria completi, mica poco.

                        Comunque tranquillo in passato, quando avevo la possibilità di usare strumentazione militare, che quelli dell'APAT se la sognano ho fatto le mie misure.
                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                        • #13
                          visto l'interesse suscitato dall'argomento penso possa essere opportuno aprire un apposita discussione sull' "aria geotermica"
                          anch'io sto realizzando un cd 'pozzo canadese' (sigillato al radon) e posso portare qualche contributo (per ora qualche foto e molti problemi)
                          ritengo però spetti a dotting l'onore e l'onere di aprire il thread, dato che ha già progettato, realizzato e messo a disposizione di tutti la sue esperienze.

                          tra l'altro eviterà di dover fornire gli stessi chiarimenti a più persone (avevo formulato le stesse perplessità di adalessa e dotting mi aveva già risposto privatamente, cosa della quale lo ringrazio pubblicamente)

                          Con riferimento alla sua soluzione dotting ha sicuramente ragione
                          Purtroppo da noi gli inverni sono molto meno miti ed io utilizzerò l'aria del pozzo canadese per i minimi ricambi orari indispensabili anche in inverno; in questo caso, come pure quando la casa poggia su tufo o altro terreno vulcanico oppure non si può tenere sotto controllo la 'gestione' del sistema (se chi abita la casa è cretino e tiene sigillate le aperture d'inverno ... ) sarà opportuno valutare caso per caso quali provvedimenti adottare.
                          un saluto a tutti. F.
                          ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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                          • #14
                            Grazie a dotting per il post.

                            Domanda per Telamonio se ha un minuto per rispondere. Dici:
                            anch'io sto realizzando un cd 'pozzo canadese' (sigillato al radon)
                            "Sigillato al radon" nel senso che hai utilizzato dei casseri per vespai che fanno da barriera al radon? Ho un esempio di prodotto ma non so se le regole del forum permettono di postare nomi di marche, produttori e prodotti.

                            Grazie di nuovo a tutti e buona giornata.

                            Andrea

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                            • #15
                              Il pozzo canadese (altrimenti detto provenzale) è generalmente costituito da un tubo orizzontale (circa 40 m. di lunghezza x 20 cm. di diametro) posato ad una profondità di max 2 m generalmente FUORI dal perimetro dell'abitazione
                              Non avendo molto spazio disponibile io ho dovuto utilizzare parte dell'area di sedime del fabbricato
                              Trattandosi di tubi (generalmente in materiale plastico) è garantità l'impermeabili al radon; bisogna tenere invece in considerazione, a differenza della soluzione di dotting, l'evacuazione della condensa
                              In un precedente post in questa discussione ho indicato alcuni link dove puoi trovare informazioni (in francese o tedesco) e riferimenti di produttori
                              In Italia penso solo Rehau abbia qualcosa - la catena BigMat ha solo presentato alcuni prodotti
                              Ribadisco l'invito già formulato a dotting (spetta ovviamente a lui) per l'apertura di una apposita discussione sull'aria geotermica
                              saluti. F.
                              ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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                              • #16
                                ... per Telamonio e .. non solo ...
                                scusate se mi intrometto, ma vista l'osservazione sull'inquinamento elettromagnetico generato da un impianto fotovoltaico, specie dagli inverter, avrei bisogno di chiedervi se sapete darmi indicazioni su materiale da cercare in materia ... Al momento "googleggiando" ...l'unica cosa che sono riuscita a travare è la vostra discussione.
                                ... secondo voi è possibile che una pergola fotovoltica mandi in tilt la centralina elettronica a bordo di una sottostante macchina parcheggiata?
                                ... sò di essermi intromessa e vi chiedo scusa, ma magari sapete dirottarmi su altra discussione o su altro.
                                Cordiali saluti.
                                Barbara

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                                • #17
                                  L'ultima cosa che voglio fare è spacciarmi per esperto ...
                                  io ho solo misurato il campo elettromagnetico con una semplice attrezzatura (kit Nuova Elettronica - meno di 100 Euro) ed ho notato che il campo magnetico generato dall'impianto fotovoltaico NON è esattamente irrilevante
                                  Il punto critico è l'inverter, che conviene posizionare lontano (bastano alcuni metri) da luoghi dove si risiede abitualmente (ad es. NON in mansarda adiacente alle camere da letto)
                                  Si tratta in ogni caso (almeno per i piccoli impianti) di emissioni entro i limiti di legge e molto inferiori a quelle prodotte ad es. dalle linee di alta tensione
                                  In ogni caso la pergola (i pannelli) emettono quasi nulla: il problema è l'inverter che si può posizionare anche a qualche metro (anche ad una decina di metri) dal campo FV
                                  Io non mi preoccuperei in ogni caso della centralina dell'auto: se la non si è sprogrammata fino ad oggi passando per strada sotto i tanti cavi dell'alta tensione NON lo farà certo per il l'impianto FV

                                  saluti. F.
                                  ... mai stato un grande ... mai finito di crescere.

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