BALI:10/12/2007<br>il rapporto &quot;2008 climate change performance index&quot; presentato oggi a Bali da Germanwatch e Can-Europe, due associazioni che con il contributo economico del governo federale tedesco hanno elaborato questo indice indipendente per misurare l&#39;adesione dei vari paesi agli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto. Stando alla ricerca, solo agli Stati Uniti (che però non hanno ratificato il trattato) e il Canada fanno peggio di noi.<br><br>Nella costituzione dell&#39;indice complessivo concorrono tre diversi parametri: gli attuali livelli di emissione (30% del peso complessivo), i trend di emissione (50%) e le politiche climatiche adottate (20%). La struttura dell&#39;indice tende, pertanto, a premiare soprattutto i paesi che dimostrano un&#39;effettiva volont&agrave; di cambiamento, in linea con l&#39;obiettivo dello studio di essere uno strumento di pressione politica e sociale per quei paesi che ritardano ad attuare efficaci iniziative in termini di protezione climatica.<br><br>Anche il giudizio complessivo dell&#39;indice, non solo quello sulle politiche climatiche, evidenzia una situazione negativa per l&#39;Italia che, tra i 56 stati valutati (i principali produttori mondiali di gas serra), si posiziona al 41° posto, dietro a Cina, Polonia e Bielorussia. Rispetto al Ccpi pubblicato lo scorso anno, l&#39;Italia perde inoltre altre sei posizioni. I dati di GermanWatch si fermano al 2005. L&#39;anno scorso, secondo il ministero dell&#39;Ambiente, le emissioni italiane sono migliorate sia pur di poco (1,5%).<br><br>Secondo il ministro dell&#39;Ambiente Pecoraro Scanio, la colpa è dei &quot;ritardi accumulati negli anni scorsi&quot; che impediscono una &quot;svolta sulle energie pulite e rinnovabili, il solare in particolar modo&quot;, mentre sull&#39;efficienza energetica, il cambio di rotta avviato &quot;con la scorsa Finanziaria è ancora troppo debole e deve essere potenziato

<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (lucone @ 11/12/2007, 16:39)</div><div id="quote" align="left">una grossa novit&agrave; nella finanziaria 2008 prevede quanto segue:<br><br>L&#39;articolo 30-septies, ai fini dell&#39;erogazione delle tariffe incentivanti in Conto energia previste dal DM 19 febbraio 2007, prevede che <b>gli impianti fotovoltaici i cui soggetti responsabili sono enti locali, sono considerati alla pari dell&#39;impianto fotovoltaico con integrazione architettonica, beneficiando quindi di una tariffa più alta. </b> Per la costruzione e l&#39;esercizio di questi impianti viene, inoltre, semplificato il procedimento di rilascio dell&#39;autorizzazione unica.<br><br><br>Vi risulta? Mi sembra una grossa novit&agrave;.</div></div><br>l&#39;avevo letto anch&#39;io. va poi considerata la possibilit&agrave; di aumento della tariffa del 5% per i comuni con popolazione sotto un certo livello.<br>quindi i comuni vengono privilegiati in tal senso, ritengo anche per dare il &quot;buon esempio&quot; ai cittadini