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    Allora. sto installando un impianto Fotovoltaico sito in Sassari con 22 Moduli Sanyo HIP-230HDE, Inverter SMA5000A con trasformatore, costo stimabile 32200 Euro.
    Considerate che i consumi annui sono di circa 5500 Kwh.

    Per calcolare l'ammortamento dell'investimento sulla base della produzione e quindi il numero di anni di finanziamento, usando la utility del PVGIS, su Sassari , immettendo con Moduli a Film sottile, orientamento 20 Gradi Ovest e inclinazione 18 Gradi (no ombre) ottengo un globale di Kwh annui stimati di 6869.

    Il che determinerebbe un flusso annuale (da GSE su Parz. Integrato a 0,42 Euro a Kw) per pagare il finanziamento dell'impianto di 2885 Euro circa, pari ad una rata mensile di 241 Euro.

    Su 32.200 Euro di impianto una rata mensile di 240 Euro, (su un mutuo a tasso fisso al 5,50%) determina una lunghezza di 17 anni di finanziamento.

    Il mio installatore giura che la produzione sarebbe di MOLTO superiore alla stima del PVGIS, ovvero circa 8000 Kwh che permetterebbe una rata di 280 Euro e permetterebbe una chiusura dell'investimento a 14 anni.
    Considerate che i consumi annui sono di circa 5500 Kwh.

    Devo considerare anche un flusso "Da Enel" o meglio da fornitore sulla base dei surplus? Il Sistema 8.2Girasole del Ing. Caffarelli mi da' un break-even anche prima, sui 12 anni ma non capisco su quali riferimenti o flussi annui, se per caso non considera solo il GSE o altro.

    Come modulare il mutuo? Avete esperienze su questi moduli per valutare la effettiva producibilità annua?

    Sarei orientato sui 15 anni per stare sul sicuro, il Sistema 8.2Girasole mi risulta anche piu' ottimista, ma non capisco su quali riferimenti.

    Datemi qualche dritta.

  • #2
    Caro Lukell,
    tutto il tuo ragionamento + o - fila ad eccezione di un paio di grossi "particolari". Innanzitutto mi sembrano eccessivi i costi di 6,3 E/Kw per il film sottile. A quella cifra ci prendi il mono/policiristallino con maggiori garanzie di durata, affidabilità e rendimento. Rendimento che può essere effettivamente maggiore dei 6,8 Mwh/annui del PVGS ma non crederei agli 8.000 del tuo installatore (7.200/7.300 Kwh possono essere realistici). Poi nel tuo conteggio consideri solo il Conto Energia e trascuri la bolletta che non pagherai (che attualmente, per la parte energia esclusi i fissi, si dovrebbe aggirare attorno ai 1.000 Euro annui) ed un'altra quota dell'energia venduta e non consumata che ti pagherà ugualmente il GSE (nuove norme 2009) e che si quantificherebbe in altri 200 Euro annui (ammesso un prezzo di acquisto attorno ai 12 cents, ma che ancora, mi sembra non sia del tutto definito). Se consideri tutte queste voci che devi considerare vedrai che nella tua bella e assolata Sassari riesci a coprire l'investimento con il mutuo effettivamente in 12/14 anni, mentre se te lo finanziassi in proprio andresti senz'altro a meno di 10 anni.
    Ciao

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    • #3
      Mi permetto di fare alcuni appunti:
      a) non conosco i moduli Sanyo ma da quel che sono i moduli citati sono dei monocristallini "drogati" con amorfo e non dei film sottile puro, si tratti di ottimi moduli e quindi il costo di 6,34€/kWp può starci benissimo;
      b) il rendimento "netto" indicato dal tuo installatore mi sembra esagerato, si tratta di quasi 1,6MWh/anno per kWp installato ed è veramente tanto pur considerando che sei in Sardegna;
      c) Viktor ti suggerisce di considerare anche il risparmio e specialmente la quota di energia "ceduta" al GSE. Quest'ultima parte è un grossissimo errore perchè se tu produci complessivamente più di quanto consumi il GSE NON TI REMUNERA l'energia in eccesso immessa in rete ma la tariffa di ristoro ti viene riconosciuta unicamente sull'energia immessa e POI PRELEVATA. Pertanto se tu alla fine dell'anno hai prodotto 7000 e consumato 5000 i 2000 di differenza non te li "paga" finchè tu non li usi e non puoi quindi conteggiarli nel piano di ammortamento del mutuo;
      d) occhio che il flusso di cassa derivante dal GSE è instabile e subisce mutamenti stagionali e poi è sfasato di circa 2 mesi pertanto non ti conviene farci affidamento per pagarci un mutuo.

      A mio avviso, ed è quello che consiglio sempre ai clienti, è bene che tu ti faccia due conti in tasca cercando di capire:
      1) quanto dei 32000€ puoi tirare fuori subito di tasca tua (se la quota è 0€ pensaci molto bene prima di fare l'impianto);
      2) dimensiona il tuo mutuo sulla base di una rata che tu possa economicamente sostenere SENZA considerare il conto energia. Così facendo tra x anni non ti troverai in balia di una banca e, ad ogni scadenza, non avrai il patema d'animo per vedere se sono arrivati i soldi del GSE (che tra l'altro paga con regolarita a discapito di tutto ciò che si sente in giro).

      Ricordati che stai valutando un investimento su base pluriennale e fra 15 anni non è detto che la tua situazione economico/finanziaria sia uguale ad oggi pertanto è bene tenersi del margine (lo so che è brutto pensare male ma è il modo migliore per evitarlo).

      Ultimo appunto: il tuo guadagno dall'impianto è il risparmio economico e non i proventi dal conto energia, ti conviene sacrificare un pò di questi proventi per garantirti un bella tranquillità piuttosto che tirare a marginare sul conto energia e poi ritrovarti a lamentarti che le banche sono degli strozzini

      Ciao

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      • #4
        Rob '74 le tue considerazioni mi appaiono quantomeno "bizzarre":
        .................................................. ..................
        c) Viktor ti suggerisce di considerare anche il risparmio e specialmente la quota di energia "ceduta" al GSE. Quest'ultima parte è un grossissimo errore perchè se tu produci complessivamente più di quanto consumi il GSE NON TI REMUNERA l'energia in eccesso immessa in rete ma la tariffa di ristoro ti viene riconosciuta unicamente sull'energia immessa e POI PRELEVATA. Pertanto se tu alla fine dell'anno hai prodotto 7000 e consumato 5000 i 2000 di differenza non te li "paga" finchè tu non li usi e non puoi quindi conteggiarli nel piano di ammortamento del mutuo;
        d) occhio che il flusso di cassa derivante dal GSE è instabile e subisce mutamenti stagionali e poi è sfasato di circa 2 mesi pertanto non ti conviene farci affidamento per pagarci un mutuo.
        .................................................. ........................................
        prescindendo dal fatto se come dici tu il GSE remunera o meno l'energia immessa in rete (in effetti il pagamento azzera solo i residui fino al 2008 poi va a recupero senza il limite dei 3 anni) in quanto comunque parliamo di cifre marginali (è solo una "differenza" non di TUTTA l'energia prodotta) credo, anzi NE SONO CONVINTO, che oggi NON esisterebbe ALCUN INVESTIMENTO nel FV, fatto salvo quelli di qualche raro, bizzarro filantropo, se non ..."dovessimo fare affidamento sui flussi derivanti GSE" e questo sia "per pagarci un mutuo" che per rientrare di un investimento effettuato con capitali propri. In effetti il beneficio del GSE in Conto Energia è quasi TRIPLO rispetto a quello del "risparmio economico".... (..."derivante dal mancato pagamento della bolletta", credo che tu intenda dire) ovvero su 100 Euro di "beneficio" che mi vengono dal FV per un impianto integrato tra 3 e 20 Kw (= 45 cents) ben 74 derivano dal CE ed restante 26 dal semplice risparmio economico (cosi calcolati 45 cents /Kwh=CE; 16 cents Kwh= risparmio economico; quindi totale beneficio 45+16= 61 cents Kwh; ovvero 45/61= 73,7% derivanti dal CE e i 16/61= 26,2% derivanti dal risparmio energetico) che da solo NON BASTEREBBE MAI a rientrare neppure dopo i 20/25 anni di vita utile ed efficiente dell'impianto a rientrare dell'investimento effettuato in proprio, figuriamoci poi pagarci un mutuo con i relativi interessi ad una banca.
        Quindi riguardo ai sottostanti 2 punti posso essere d'accordo sul punto 1vvero è sempre meglio pagare in proprio che aprire un mutuo con una banca, ma se tutti avessero i soldi in contanti non staremo neanche qui a parlarne. Mentre il punto 2 (in mancanza appunto di un congruo anticipo in contanti) appare "SEMPLICEMENTE IRREALIZZABILE"
        .................................................. ..................................
        A mio avviso, ed è quello che consiglio sempre ai clienti, è bene che tu ti faccia due conti in tasca cercando di capire:
        1) quanto dei 32000€ puoi tirare fuori subito di tasca tua (se la quota è 0€ pensaci molto bene prima di fare l'impianto);
        2) dimensiona il tuo mutuo sulla base di una rata che tu possa economicamente sostenere SENZA considerare il conto energia. Così facendo tra x anni non ti troverai in balia di una banca e, ad ogni scadenza, non avrai il patema d'animo per vedere se sono arrivati i soldi del GSE (che tra l'altro paga con regolarita a discapito di tutto ciò che si sente in giro).



        Ultimo appunto: il tuo guadagno dall'impianto è il risparmio economico e non i proventi dal conto energia, ti conviene sacrificare un pò di questi proventi per garantirti un bella tranquillità piuttosto che tirare a marginare sul conto energia e poi ritrovarti a lamentarti che le banche sono degli strozzini

        Ciao[/quote]

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        • #5
          Originariamente inviato da Viktor Visualizza il messaggio
          Rob '74 le tue considerazioni mi appaiono quantomeno "bizzarre":
          .................................................. ..................
          c) Viktor ti suggerisce di considerare anche il risparmio e specialmente la quota di energia "ceduta" al GSE. Quest'ultima parte è un grossissimo errore perchè se tu produci complessivamente più di quanto consumi il GSE NON TI REMUNERA l'energia in eccesso immessa in rete ma la tariffa di ristoro ti viene riconosciuta unicamente sull'energia immessa e POI PRELEVATA. Pertanto se tu alla fine dell'anno hai prodotto 7000 e consumato 5000 i 2000 di differenza non te li "paga" finchè tu non li usi e non puoi quindi conteggiarli nel piano di ammortamento del mutuo;
          d) occhio che il flusso di cassa derivante dal GSE è instabile e subisce mutamenti stagionali e poi è sfasato di circa 2 mesi pertanto non ti conviene farci affidamento per pagarci un mutuo.
          .................................................. ........................................
          prescindendo dal fatto se come dici tu il GSE remunera o meno l'energia immessa in rete (in effetti il pagamento azzera solo i residui fino al 2008 poi va a recupero senza il limite dei 3 anni) in quanto comunque parliamo di cifre marginali (è solo una "differenza" non di TUTTA l'energia prodotta) credo, anzi NE SONO CONVINTO, che oggi NON esisterebbe ALCUN INVESTIMENTO nel FV, fatto salvo quelli di qualche raro, bizzarro filantropo, se non ..."dovessimo fare affidamento sui flussi derivanti GSE" e questo sia "per pagarci un mutuo" che per rientrare di un investimento effettuato con capitali propri. In effetti il beneficio del GSE in Conto Energia è quasi TRIPLO rispetto a quello del "risparmio economico".... (..."derivante dal mancato pagamento della bolletta", credo che tu intenda dire) ovvero su 100 Euro di "beneficio" che mi vengono dal FV per un impianto integrato tra 3 e 20 Kw (= 45 cents) ben 74 derivano dal CE ed restante 26 dal semplice risparmio economico (cosi calcolati 45 cents /Kwh=CE; 16 cents Kwh= risparmio economico; quindi totale beneficio 45+16= 61 cents Kwh; ovvero 45/61= 73,7% derivanti dal CE e i 16/61= 26,2% derivanti dal risparmio energetico) che da solo NON BASTEREBBE MAI a rientrare neppure dopo i 20/25 anni di vita utile ed efficiente dell'impianto a rientrare dell'investimento effettuato in proprio, figuriamoci poi pagarci un mutuo con i relativi interessi ad una banca.
          Quindi riguardo ai sottostanti 2 punti posso essere d'accordo sul punto 1vvero è sempre meglio pagare in proprio che aprire un mutuo con una banca, ma se tutti avessero i soldi in contanti non staremo neanche qui a parlarne. Mentre il punto 2 (in mancanza appunto di un congruo anticipo in contanti) appare "SEMPLICEMENTE IRREALIZZABILE"
          .................................................. ..................................
          A mio avviso, ed è quello che consiglio sempre ai clienti, è bene che tu ti faccia due conti in tasca cercando di capire:
          1) quanto dei 32000€ puoi tirare fuori subito di tasca tua (se la quota è 0€ pensaci molto bene prima di fare l'impianto);
          2) dimensiona il tuo mutuo sulla base di una rata che tu possa economicamente sostenere SENZA considerare il conto energia. Così facendo tra x anni non ti troverai in balia di una banca e, ad ogni scadenza, non avrai il patema d'animo per vedere se sono arrivati i soldi del GSE (che tra l'altro paga con regolarita a discapito di tutto ciò che si sente in giro).



          Ultimo appunto: il tuo guadagno dall'impianto è il risparmio economico e non i proventi dal conto energia, ti conviene sacrificare un pò di questi proventi per garantirti un bella tranquillità piuttosto che tirare a marginare sul conto energia e poi ritrovarti a lamentarti che le banche sono degli strozzini

          Ciao
          [/quote]

          Penso tu non abbia capito il discorso che si può riassumere:
          a) attualizzando ad un tasso realistico il flusso GSE ottengo unicamente il rimborso del costo di acquisto dell'impianto e nessuno o pochissimo margine di guadagno;
          b) il vero guadagno è quindi insito nel risparmio energia;
          c) nel valutare un mutuo bisogna valutare anche la sostenibilità dello stesso a prescindere dal C.E. in quanto il flusso di cassa del C.E. non è costante durante l'arco dell'anno e quindi mi troverà a dover gestire un cash flow negativo;

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          • #6
            Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
            Mi permetto di fare alcuni appunti:
            a) non conosco i moduli Sanyo ma da quel che sono i moduli citati sono dei monocristallini "drogati" con amorfo e non dei film sottile puro, si tratti di ottimi moduli e quindi il costo di 6,34€/kWp può starci benissimo;
            b) il rendimento "netto" indicato dal tuo installatore mi sembra esagerato, si tratta di quasi 1,6MWh/anno per kWp installato ed è veramente tanto pur considerando che sei in Sardegna;
            c) Viktor ti suggerisce di considerare anche il risparmio e specialmente la quota di energia "ceduta" al GSE. Quest'ultima parte è un grossissimo errore perchè se tu produci complessivamente più di quanto consumi il GSE NON TI REMUNERA l'energia in eccesso immessa in rete ma la tariffa di ristoro ti viene riconosciuta unicamente sull'energia immessa e POI PRELEVATA. Pertanto se tu alla fine dell'anno hai prodotto 7000 e consumato 5000 i 2000 di differenza non te li "paga" finchè tu non li usi e non puoi quindi conteggiarli nel piano di ammortamento del mutuo;
            d) occhio che il flusso di cassa derivante dal GSE è instabile e subisce mutamenti stagionali e poi è sfasato di circa 2 mesi pertanto non ti conviene farci affidamento per pagarci un mutuo.

            A mio avviso, ed è quello che consiglio sempre ai clienti, è bene che tu ti faccia due conti in tasca cercando di capire:
            1) quanto dei 32000€ puoi tirare fuori subito di tasca tua (se la quota è 0€ pensaci molto bene prima di fare l'impianto);
            2) dimensiona il tuo mutuo sulla base di una rata che tu possa economicamente sostenere SENZA considerare il conto energia. Così facendo tra x anni non ti troverai in balia di una banca e, ad ogni scadenza, non avrai il patema d'animo per vedere se sono arrivati i soldi del GSE (che tra l'altro paga con regolarita a discapito di tutto ciò che si sente in giro).

            Ricordati che stai valutando un investimento su base pluriennale e fra 15 anni non è detto che la tua situazione economico/finanziaria sia uguale ad oggi pertanto è bene tenersi del margine (lo so che è brutto pensare male ma è il modo migliore per evitarlo).

            Ultimo appunto: il tuo guadagno dall'impianto è il risparmio economico e non i proventi dal conto energia, ti conviene sacrificare un pò di questi proventi per garantirti un bella tranquillità piuttosto che tirare a marginare sul conto energia e poi ritrovarti a lamentarti che le banche sono degli strozzini

            Ciao
            Tu affermi che il GSE paga regolarmente, il che è una cosa molto positiva.
            Non mi interessa speculare su alcunchè mi basterebbe appunto che il GSE possa permettermi di ripagare esclusivamente l'investimento permettendomi appunto il risparmio sul costo della bolletta.

            Mi interesserebbe sapere:
            Con che scadenze paga il GSE e se tali scadenze sono fisse o variabili. O gestibili in qualche senso.
            L'impianto dovrebbe partire diciamo entro un mese o due, ho già il sovralluogo dell'Enel e la richiesta di connessione.

            Sono orientato su un mutuo semestrale, vorrei capire se il primo anno debbo "mettere da parte" per pagare il mutuo almeno sulla prima rata, o posso aspettarmi che nei sei mesi successivi vista la stagione di accumulare abbastanza produzione da poter compensare, se appunto il GSE fatturasse gli accrediti in via semestrale o trimestrale.

            Purtroppo non ho una disponibilità economica tale per effettuare un investimento di tal tipo senza un mutuo bancario.

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            • #7
              Originariamente inviato da LukeLL Visualizza il messaggio
              Mi interesserebbe sapere:
              Con che scadenze paga il GSE e se tali scadenze sono fisse o variabili. O gestibili in qualche senso.
              L'impianto dovrebbe partire diciamo entro un mese o due, ho già il sovralluogo dell'Enel e la richiesta di connessione.

              Purtroppo non ho una disponibilità economica tale per effettuare un investimento di tal tipo senza un mutuo bancario.
              Il GSE paga regolarmente ma in modo incostante durante l'anno: sostanzialmente ti paga ogni due mesi la produzione dei due mesi precedenti quindi ti trovi un flusso di cassa piuttosto fluttuante e sfasato in avanti rispetto alla produzione di due mesi.

              Oltrettutto può succedere che saltino dei pagamenti se l'importo è sotto soglia, in questo caso la produzione dei due mesi saltati viene accreditata la volta successiva.

              Per quanto riguarda la prima "rata" il discoro è poi più complesso perchè entrano in gioco diversi fattori e quasi tutti fuori dal tuo controllo:
              a) il GSE ha dei tempi tecnici su cui non puoi intervenire;
              b) il tuo tecnico che gestisce le pratiche ha i suoi tempi (può farti la pratica in 10gg o in 50gg);
              c) possono sospenderti la pratica e quindi ritardare il primo bonifico di almeno altri 90gg;
              d) se ti "abilitano" al pagamento ma è appena passato il termine di pagamento slitti con il mese successivo;

              Pertanto considerare 180gg (6 mesi) tra l'entrata in esercizio (montaggio contatori) e il primo bonifico GSE è prudenziale ma non è detto che sia sufficiente.

              Una volta iniziato poi tutto fila liscio senza grossi problemi.

              Ti consiglio quindi di fare le tue valutazioni come se per il primo anno tu non vedessi una ghinea così da stare sul sicuro.

              Ciao
              PS Ovvio poi che con il primo bonifico ti paga la produzione dal'entrata in esercizio!

              PS2 Ti ho buttato giàù un grafico con la rappresentazione dei flussi di cassa derivanti da CE, autoconsumo e vendita. Ho utilizzato uno studio fatto per un impianto da 230kWp quindi tu NON hai la vendita ma in linea di massima ti da un idea di come funziona.

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