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Quante tasse si pagano sui guadagni del fotovoltaico?

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  • Quante tasse si pagano sui guadagni del fotovoltaico?

    Salve a tutti,

    è un po di tempo che sto pensando di realizzare un impianto fotovoltaico da 100KW da realizzare interamente con un finanziamento sul mio terreno... mi è stato detto che per fare questo devo in ogni caso avviare una sorta di società Srl o Snc, ecc. e fin qui non ci sono problemi.

    Una delle tante questioni che mi preoccupa e che mi è del tutto oscura è capire quale percentuale in tasse dovrò pagare sul guadagno derivante dalla produzione...

    Qualcuno sa darmi qualche indicazione più o meno precisa?

    Ringrazio tutti anticipatamente!

  • #2
    Almeno che la società non sia agricola, le tasse sono quelle di qualsiasi società.
    Ultima modifica di giorgio demurtas; 27-12-2009, 12:07. Motivo: non citare un messaggio intero!

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    • #3
      Grazie per la risposta innanzitutto!

      Visto che la società è ancora da fare, sarebbe possibile farla agricola? Ci sono dei requisiti per questo? Ci sarebbe un vantaggio?

      Potrei anche aver detto una banalità, ma non sono esperto in questo...

      Grazie ancora
      Ultima modifica di celis; 05-09-2009, 11:58.

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      • #4
        Si, le S.r.l. (ma anche le S.p.A.) agricole esistono ma tali società devono avere determinati requisiti quali svolgere prettamente un'attività agricola e, pertanto, la produzione di energia diventa secondaria.

        In questo senso ti converrebbe costruire delle serre (ca. 750 mq) e mettere su di esse un impianto FV da 100kWp, cosa fattibilissima, solo che non ho idea di quanto sia conveniente fare una cosa del genere.

        Ti posso però assicurare che anche i grandi investitori che stanno pensando di investire su serre non hanno intenzione di fare società agricole poiché in Italia la legge non è mai chiara e cambia troppo di frequente, quindi c'è il rischio di ritrovarsi a combattere con l'Ufficio delle Entrate.

        Detto questo, usando una società di capitali, la tassazione prevede il 27,5% di IRES sugli utili ed il 3,9% di IRAP da calcolarsi in modo un po' contorto... cmq in media sei circa al 31/32% sull'utile ante imposte.
        Se non rientra in uno schema di quelli che prevedono la "partecipation exemption", quando l'utile viene distribuito, i soci devono sommarlo ai loro redditi ed eventualmente pagare una percentuale addizionale fino al 43% (scaglione massimo).

        Federico

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        • #5
          Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
          Detto questo, usando una società di capitali, la tassazione prevede il 27,5% di IRES sugli utili ed il 3,9% di IRAP da calcolarsi in modo un po' contorto... cmq in media sei circa al 31/32% sull'utile ante imposte.
          Dato che sono laureato in Economia e conosco la questione a sufficienza, mi sento di intervenire sul punto dell'IRES e dell'IRAP.

          Parto dall'IRES, Imposta sul REddito delle Società, che si applica alle società di capitali (SRL, SPA, SAPA) e che, nel caso di proventi dovuti ad impianti fotovoltaici, è molto semplice da calcolare.
          Vi spiego brevemente come, per chi non lo sapesse.
          Dobbiamo individuare intanto i proventi; nel caso di un impianto fotovoltaico le voci saranno tre:

          1) i contributi del conto energia;
          2) il contributo in conto scambio (se è attivo lo SSP) o la tariffa dovuta al RID (ritiro dedicato, cioè vendita dell'energia);
          3) risparmi in bolletta (sono un mancato costo, dunque aumentano il MOL perchè ci sono da dedurre meno costi rispetto alla situazione in cui si pagava una bolletta maggiore).

          Sommando queste tre voci, di cui le prime due rappresentano introiti espliciti e la terza uno implicito, giungiamo al Margine Operativo Lordo (MOL), chiamato anche EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization).
          A questo importo andremo a sottrarre la quota (del 9% annuo) annuale di ammortamento dell'impianto, e giungeremo ad ottenere il Margine Operativo Netto, pià conosciuto come ROC, cioè Reddito Operativo Caratteristico, e anche come EBIT, che sapete cosa vuol dire.
          Bene; se per caso avete acceso un mutuo per avere il capitale, sappiate che potrete dedurre la somma annuale delle rate, per la sola quota interessi (gli oneri finanziari, quindi), dal ROC o EBIT che dir si voglia.
          Ecco che siete arrivati alla voce Risultato prima delle imposte, che costituisce la base imponibile dell'IRES.
          Se non avete acceso un mutuo, invece, avrete un reddito imponibile IRES più elevato, corrispondente al ROC stesso.

          Per ciò che riguarda invece l'IRAP, tengo a precisare che, trattandosi di un'Imposta Regionale (sulle Attività Produttive), la sua aliquota può essere scelta dalle singole Regioni all'interno di un range di oscillazione, che attualmente è fra il 3,90% ed il 4,82%.

          L'IRAP ha una base imponibile maggiore dell'IRES, in quanto non consente di sottrarre dalla base imponibile i costi per il personale (che non dovrebbero comunque esistere nel caso di un medio impianto FV) e gli oneri finanziari.

          Da quanto detto, si deduce che l'IRAP verrà calcolata sul ROC, e non sul Risultato prima delle imposte.

          Esempio numerico:

          Costo dell'impianto = 500.000 euro IVA esclusa;
          Quota annua di ammortamento = 45.000 euro;
          MOL dovuto ai proventi vari dell'impianto= 60.000 euro;
          ROC= MOL - quota ammortamento = 15.000 euro;

          Se non avete acceso un mutuo il ROC costituisce la nostra base imponibile sia per l'IRES che per l'IRAP; se consideriamo ad es. un'IRAP con aliquota del 4,50% avremo che:

          IRES = 4125 euro;
          IRAP = 675 euro.

          La somma totale delle imposte è dunque 4800 euro e l'utile netto sarà di = 15000 - 4800 = 10200 euro l'anno.

          Se, al contrario, avete acceso un mutuo che, ad esempio, ha una rata costante "alla francese" (cioè rata costante e quote interessi decrescenti e capitale crescenti) di 5000 euro l'anno, di cui 2500 sono interessi (oneri finanziari) per il primo anno, allora avremo che:

          imponibile IRES = ROC - oneri finanziari = 15000 - 2500 = 12500, dunque l'IRES sarà sempre di 3437,50 euro;
          imponibile IRAP = ROC = 15000, dunque l'IRAP sarà, ancora una volta, di euro 675.
          Ecco che, stavolta, paghereste un totale imposte di euro 3437,50 + 675 = 4112,50 ed avreste un utile netto di:

          UTILE NETTO = 15000 - 4112,50 = 10.887,50

          L'utile netto è maggiore della prima opzione (no mutuo) perchè abbiamo pagato meno IRES grazie all'abbattimento della sua base imponibile dovuto agli oneri finanziari.

          Spero di aver contribuito a far chiarezza!

          Saluti!

          Dott.SmartSun!
          "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"

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          • #6
            [QUOTE=Dott.SmartSun;118984362]= 15000 - 2500 = 12500, dunque l'IRES sarà sempre di 3437,50 euro;

            [QUOTE]

            volevo dire...che l'IRAP sarà sempre di....non l'IRES....che invece cambia eccome!
            i calcoli però mi pare vadano bene!
            "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"

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            • #7
              Ti sei dimenticato di ridurre l'utile della quota interessi:
              UTILE NETTO = 15.000 - 4.112,50 - 2.500 = 8.387,50€

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              • #8
                Scusatemi, ma sinceramente per me quello che riguarda il lato commerciale della cosa è realmente arabo, facciamo un esempio pratico reale,
                l'impianto che vorrei realizzare costa circa 400.000 euro da finanziare interamente con un mutuo a 12 o 15 anni massimo, facendo due calcoli con il piano di Ritorno Economico in 12 anni dovrei estinguere completamente il mutuo, senza quasi generare utili nell'anno, ma è ovvio che è un dato generico non perfetto...
                Per i restanti 8 anni, si spera che avrei un introito di circa 250.000 - 300.000 euro totali,
                circa 31.500 - 37.500 euro annui, ecco a questo importo quanto devo togliere di tasse? (non chiedo la percentuale esattissima)
                Aggiungo che in questo caso farei proprio una società Snc o Srl dedicata solo ad esclusivamente alla vendita di energia, io non vado ad utilizzare nulla di quello che produco.

                Se ho dimenticato qualcosa oppure ho scritto qualche cavolata ditemelo pure

                GRAZIE

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                • #9
                  Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                  Ti sei dimenticato di ridurre l'utile della quota interessi:
                  UTILE NETTO = 15.000 - 4.112,50 - 2.500 = 8.387,50€
                  Scusa hai ragione!
                  "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"

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                  • #10
                    Originariamente inviato da celis Visualizza il messaggio
                    Scusatemi, ma sinceramente per me quello che riguarda il lato commerciale della cosa è realmente mente alla vendita di energia, io non vado ad utilizzare nulla di che produco.
                    ........
                    Se ho dimenticato qualcosa oppure ho scritto qualche cavolata ditemelo pure

                    GRAZIE
                    Nella tua situazione io non farei niente: ti devi indebitare pesantemente con una banca assumendoti tutti i rischi di questo mondo per ritrovarti tra 12 anni con poco e niente.

                    Se calcoli i costi della gestione della Srl (1500€/anno la butto li) e le tasse che andresti a pagare tutti gli anni non ci guadagni niente ma forse ci smeni dei soldi.

                    Costo Srl = 1500 * 20 = 30.000€

                    Nei primi 12 anni ricavi da FV 30.000€/anno (prendo i tuoi dati e li correggo per stare nel sicuro).
                    Dai 30K togli i costi (interessi passivi e costo Srl) ti rimane un utile tassabile di quanto, 10.000€?? diciamo di si, sul quale tu paghi 4/5000€ di tasse varie.

                    Ora i 10K€ tu non li incassi ma li dai alla banca per coprire il muto ma i 4/5000€ di tasse li devi pagare ugualmente perntanto i primi 12 anni si chiudono con:
                    12 * -4.000 = -48.000€ (cash flow dei primi 12 anni).

                    Dal 13° al 20° anno percepisci altri 30.000€/anno che per il discorso di cui sopra si riducono ad un utile netto post imposte di quanto 6000€?, diciamo di si.

                    Quindi negli ultimi 8 anni il tuo guadagno netto è
                    8 * 6.000 = 48.000€

                    Il cash flow complessivo dell'operazione risulta quindi di 0€, tu hai fatto tutto, ti sei impegnato, hai rischiato e alla fine non ci hai guadagnato niente. Gli unici che ci hanno guadagnato sono: la banca (x gli interessi) e lo stato (per le tasse).

                    I conti di cui sopra sono buttati li a caso solo per farti capire il ragionamento che devi seguire per valutare la convenienza o meno di un investimento, non farti trarre in inganno da quanto percepisci ma valuta quanto alla fine ti rimane.

                    Ciao

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                    • #11
                      Originariamente inviato da celis Visualizza il messaggio
                      circa 31.500 - 37.500 euro annui, ecco a questo importo quanto devo togliere di tasse?
                      GRAZIE
                      Devi togliere, sommando IRES ed IRAP (se fai una srl), una percentuale attorno al 31% circa.

                      Se, invece, fai una snc, le cose cambiano, perchè dovrai sommare quei ricavi annui nella tua dichiarazione dei redditi, pagando l'aliquota IRPEF negli scaglioni corrispondenti.

                      Paghi senz'altro più tasse se parti già soltanto da un reddito di 10.000 euro annui.
                      Se invece non avessi alcun reddito dichiarato c'è da fare un semplice calcolo.

                      Le aliquote per ora sono queste:

                      da 0 a 15.000 euro si paga il 23%
                      da 15.000 a 28.000 si paga il 27%
                      da 28.000 a 55.000 si paga il 38%
                      da 55.000 a 75.000 si paga il 41%
                      oltre 75.000 il 43%

                      Se immaginiamo che tu hai come unico reddito in dichiarazione quello relativo all'impianto FV, ad esempio 33.000 euro, pagherai di IRPEF:

                      3450 euro sui primi 15.000
                      3510 euro su altri 13.000 (per arrivare a 15+13= 28.000)
                      1900 euro sui rimanenti 5.000 euro.

                      Dunque in tutto paghi: 8860 euro, che rappresenta il 26,85% di tassazione media.

                      Dunque in questo caso sarebbe leggermente conveniente fare una snc.
                      Oltre a ciò, tieni in considerazione che gli oneri di costituzione di una srl sono almeno doppi rispetto a quelli necessari per una snc.

                      Saluti

                      DSS
                      "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"

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                      • #12
                        Sono d'accordo sul fatto che si debbano fare bene i conti.
                        Ma, ROB74, direi che esageri in negativo.

                        Grazie agli incentivi dello stato (conto energia) ed alla vendita diretta (RID) l'investimento in questione frutta una redditività di circa il 6,5% annui (ROI), considerando anche l'onerosità del mutuo.

                        Senza mutuo si arriverebbe attorno al 7,5%, che diventa, a parità di condizioni, un 10% annuo al centro-sud Italia.

                        Dunque un investimento del genere rimane sicuramente il più redditizio sul mercato, considerando anche i suoi bassi rischi, che io paragono a quelli dei BOT, che invece rendono attualmente lo 0,5 % !!

                        Sia i BOT che il Conto Energia sono remunerati dallo stesso soggetto: il Governo Italiano.

                        Inoltre i fondi per il CE sono somme già stanziate, non c'è un rischio di vederseli sottratti tra qualche anno.

                        Saluti!
                        "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"

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                        • #13
                          Vi ringrazio per le risposte,
                          vedo di fare un attimo di chiarezza:
                          in realtà il guadagno teorico per la mia zona del Centro Italia è di circa 450.000 - 465.000€ questo è quello che rimarrebbe pagando un mutuo con il tasso del 6,5% al 20° anno
                          escludendo eventuali extra, come la sostituzione degli inverter al 10° anno che ha il suo costo... ma questo per adesso non voglio considerarlo...

                          Capisco che forse l'ideale è sempre fare una società Srl visto che questo non sarebbe il mio unico reddito (questo, è come una sorta di investimento) a questo punto che percentuale devo scalare secondo voi compresa la gestione del commercialista e di tutte le tasse del caso? Un 40% sono verosimili?

                          Grazie mille

                          Commenta


                          • #14
                            Buongiorno a tutti,
                            un impianto FV genera reddito come una qualsiasi altra attivita' e quindi, secondo me, e' giusto pensare alle imposte che uno dovra' pagare (inevitabili) ma diventa ben piu' importante verificare come si arriva a quel reddito.
                            Costo impianto / beneficio e' l'unica cosa da valutare bene ed attentamente.
                            Che poi ci siano tasse da pagare, beh.....
                            ciao car.boni
                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio

                              Che poi ci siano tasse da pagare, beh.....
                              se ci sono tasse da pagare...beh e' un bene, vuol dire che l'operazione sta generando del capitale !!!

                              aggiungo solo che per ottenre un finanziamento su un impianto di questa taglia la banca, o chi per essa, vuole sempre una società di capitali, o di scopo o spv , ma sempre almeno SRL per finanziare l'operazione.
                              altre forme societarie semplificate diffficilmente vengono ammesse dalle finanziarie, se no mai.

                              chiedo @ NIGHT perche' continua a proporre SERRE ad ogni post...hai delle esperienze postiive a riguardo ? o e' una tua idea fissa ?
                              Grazie.

                              Andrea
                              TUTORIAL VIDEO PER NEOFITI E NON SOLO ( contatore quadri etc )
                              http://www.youtube.com/user/socosnc/videos
                              web/public?name=SOCO_SOLAR_PLANT[/URL]

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                              • #16
                                Originariamente inviato da Dott.SmartSun Visualizza il messaggio
                                Sono d'accordo sul fatto che si debbano fare bene i conti.
                                Ma, ROB74, direi che esageri in negativo.
                                Come ho scritto nel post NON GUARDATE I NUMERI che sono a caso ma il ragionamento.

                                Sempre più spesso sento commerciali sparare ca$$ate sul fatto che il fotovoltaico qui il fotovoltaico la, ecc. ecc. conti alla mano è un buon investimento si ma non è un pozzo di San Patrizio e quindi un piano di investimento serie, fatto da professionisti preparati nelle rispettive branche è indispensabile perchè alla fine bastano piccoli scostamenti che protratti per 20 anni fanno si che il tuo pozzo di San Patrizio si trasformi un un buco nero.

                                Commenta


                                • #17
                                  Adesso vi incollo due ipotesi che sono identiche salvo per il diverso tipo di finanziamento (uno con mutuo l'altro con leasing).

                                  I dati sono:
                                  - NewCo Srl ad hoc per l'operazione
                                  - 100kWp ( 128.716 kWh/anno) fisso a terra
                                  - Ubicazione Ancona
                                  - costo € 400.000,00 + IVA
                                  - Investimento iniziale (equity) € 88.000,00
                                  - Finanziamento: mutuo/leasing 15 anni con euribor + 200 bps
                                  - Costi annui gestione: ca. € 10.000,00 + ICI (per impianto a terra)




                                  Per valutare la reale redditività bisogna guardare le righe "Free Cash Flow" e "Cumulative Free Cash Flow".
                                  Il primo individua i reali flussi di cassa attivi di ogni anno mentre il secondo è la somma dei flussi di cassa attivi di tutti gl'anni.

                                  Come si può vedere, fare l'operazione tramite leasing rende molto di più perché i canoni di leasing abbassano l'utile fiscale pur avendo lo stesso impatto a livello di "cassa".

                                  Federico

                                  P.S.: è stato fatto in 5 minuti scarsi, quindi potrebbe non essere perfetto, ma la differenza fra le due opzioni è cmq giusta.

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                                  • #18
                                    X Night
                                    In sostanza conviene un leasing invece di un finanziamento a quanto capisco... correggimi se sbaglio per favore...
                                    Riguardo i costi annui di gestione cosa significa ICI? C'è questa tassa anche su impianti fotovoltaici?

                                    Grazie

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                                    • #19
                                      Night non tieni conto del fatto che l'impianto è una bene ammortizzabile, oltre a questo leasing e finanziamento hanno entrambi loro pro e contro.

                                      C'è anche da aggiungere che ad aumentare i costi nel bilancio ci vuole un attimo.
                                      Aziende con 1/3 milioni di fatturato alla fine dichiarano un utile di 5000 €.

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                                      • #20
                                        Buonasera,
                                        ho letto con attenzione questi post, molto interessante anche se complicato!
                                        Una domanda, ma una azienda agricola che posiziona un impianto in regime di ssp (il mio caso) quali tassazioni ha?
                                        Solo il 4% come ritenuta sul incentivo GSE o c'è del altro?
                                        Grazie.
                                        3 Impianti semintegrati Prov.Udine, Azimut +52° Tilt 10°:
                                        - 19,74 Kwp: 94 pannelli Sharp ND210E1F + 3 SMA Mini Central 6000 TL + Web Box
                                        - 5,25 Kwp: 25 pannelli Sharp ND210E1F + SMA SB 5000 TL-20 + Sunny Beam BT
                                        - 4,41 Kwp: 21 pannelli Sharp ND210E1F + SMA SB 4000 TL-20 + Sunny Beam BT
                                        Il mio impianto On Line Il mio impianto su Sonnenertrag.eu

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                                        • #21
                                          Celis, si, in pratica conviene... per rispondere anche a RePlus, la differenza sta nel fatto che, mentre finanziando un bene in leasing si portano a costo (tranne una piccola ripresa sugli interessi) tutti i canoni oin un periodo di 12/15 anni, nel caso di un finanziamento si portano a costo solo gli interessi passivi e gli ammortamenti che, considerando la durata dei pannelli, vanno portati ad almeno 18 anni (se non addirittura 20) [nel mio prospetto non ho capito perché non li ha messi... boh, oggi lo riguardo]

                                          Quindi, in pratica, si spesano più costi nel conto economico.

                                          Ho calcolato anche l'ICI perché qualche demente ha pensato che un impianto fotovoltaico a terra debba pagare l'ICI... è ancora materia discussa, ma preferisco essere prudente.

                                          RePlus, vero quello che dici... ma in questi casi, dove i flussi ed i costi sono facilmente verificabili, è meglio evitare i bilanci creativi

                                          Edisnot, nel caso di un'azienda agricola l'Agenzia delle Entrate, con una circolare di Luglio, ha chiarito che, se l'attività principale è agricola, la tassazione segue quella delle aziende agricole.

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                                          • #22
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                                            Graziee

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                                            • #23
                                              L'ICI dipende direttamente dalla rendita catastale dell'immobile però, poiché ancora nessuno ha chiarito come calcolare la rendita catastale di un impianto fotovoltaico (o per lo meno io ancora non l'ho visto), al momento attuale non ti so rispondere con certezza.

                                              Quando simulo un'operazione io tengo conto, per un impianto a terra da 1MWp, circa € 10.000,00 all'anno e credo di essere stato abbastanza prudenziale... ho desunto tale importo dall'ICI che paga il proprietario di un capannone di ca. 15.000 mq, però, come ti ripeto, è una supposizione.
                                              Sinceramente spero che qualcuno si renda conto che è una boiata mostruosa.

                                              Se l'impianto è perfettamente integrato o parzialmente, ovviamente, l'ICI ricade sull'immobile sottostante.

                                              Federico

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                                              • #24
                                                Grazie, almeno sono "sicuro" che per 100Kw difficilmente mi chiederanno 5000 euro l'anno
                                                Purtroppo sto vedendo che le difficoltà e le incognite sono davvero molte quando si inizia a parlare di impianti del genere...

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                                                • #25
                                                  Comunque non mi scoraggerei così tanto quanto può essere pessimista Rob 74. Certamente non è tutt'oro quel che luce e chi promette utili del 10/12% è al di fuori dalla realtà. Ma avete considerato oggi come oggi quanto rendono gli altri investimenti? Praticamente nulla! Titoli di stato attorno allo zero e chi investe in borsa? Altro che rischi di chi chiede un prestito in banca! Lasciamo stare le attività imprenditoriali che oggi falliscono più di quante ne aprano pur facendoci sopra "il mazzo"! Personalmente ritengo che se uno si mette in tasca anche un 5/6 punti puliti con i soldi suoi fa comunque un affarone. Certo chi usa il credito molto meno ma è anche vero che non ha tirato fuori una lira di suo (anzi tecnicamente possiamo dire che il rendimento sui mezzi propri -inteso come ROE- è addirittura molto, molto più alto)

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                                                  • #26
                                                    ............ la differenza sta nel fatto che, mentre finanziando un bene in leasing si portano a costo (tranne una piccola ripresa sugli interessi) tutti i canoni oin un periodo di 12/15 anni, nel caso di un finanziamento si portano a costo solo gli interessi passivi e gli ammortamenti che, considerando la durata dei pannelli, vanno portati ad almeno 18 anni .........


                                                    Buongiorno a tutti,
                                                    anche se dal punto di vista finanziario le due soluzioni (finanziamento e leasing) sono pressoche' uguali (per un momento diamolo come un dato assodato ma per altro nn vero), dal punto di vista patrimoniale la differenza e' enorme
                                                    Nel caso del leasing la proprieta' dell'impianto e' di terzi mentre nel caso del finanziamento la proprieta' e' della Societa' che ha realizzato l'impianto.
                                                    Nn e' cosa di poco conto specialmente per societa' energetiche che hanno interessi in piu' settori e possono cosi "vantare" un impianto produttivo in proprieta' e nn di avere un impianto a noleggio.
                                                    Personalmente sono favorevole al finanziamento e reputo il leasing una scelta di secondo piano.
                                                    Questo e' il mio modesto parere che puo' essere tranquillamente contraddetto.
                                                    ciao car.boni
                                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                                                      ............ non farti trarre in inganno da quanto percepisci ma valuta quanto alla fine ti rimane.............


                                                      Ciao Rob,
                                                      leggo solo ora e concordo al 100%.
                                                      Questa frase andrebbe stampata in tutte le brochure ..........
                                                      ciao car.boni
                                                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        società agricola

                                                        Ciao a tutti,
                                                        ho letto tutta la discussione, molto interessante, ma mi interessa il caso della società agricola con impianto sotto i 20kW e ssp.

                                                        Da quanto ho capito la tariffa GSE è considerata come reddito agrario.
                                                        Il CS invece?
                                                        Per quanto riguarda il costo dell'impianto:
                                                        - sono ammortizzabili come negli altri casi (9% annuo)?
                                                        - l'IVA è detraibile?

                                                        Grazie per le risposte!!!

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          chi promette utili del 10/12% è al di fuori dalla realtà. Ma avete considerato oggi come oggi quanto rendono gli altri investimenti?
                                                          Hai ragione, è al di fuori della realtà perché se rendessero solo il 10/12% netto io avrei già finito di lavorare

                                                          La redditività dipende da quanto è grande l'impianto. Se vuoi ti dimostro che un impianto da 5MW integrato (per il quale ti assicuro ho già la fila di compratori con i soldini in mano in attesa dell'autorizzazione) può avere un IRR (Internal Return Ratio) di oltre il 30% netto all'anno (sull'equity investita) per via a) delle economie di scala e b) del contributo per gli impianti integrati.

                                                          Nn e' cosa di poco conto specialmente per societa' energetiche che hanno interessi in piu' settori e possono cosi "vantare" un impianto produttivo in proprieta' e nn di avere un impianto a noleggio.
                                                          Personalmente sono favorevole al finanziamento e reputo il leasing una scelta di secondo piano.
                                                          A dire la verità hai torto, specialmente per le grandi società energetiche.

                                                          In primo luogo, a tutti gli effetti il contratto di leasing finanziario, in Italia e secondo gli IAS (International Account Standards), è considerato un modo di acquisto della proprietà, tant'è che in nota integrativa sei obbligato a dire quali contratti di leasing hai, per che importo, riferiti a che bene, etc. etc. etc., fino addirittura a dire quali differenze a livello economico ci sarebbero state se quel bene fosse di proprietà.

                                                          In secondo luogo, se è pur vero che nell'attivo non hai un impianto, è anche vero che nel passivo non hai il debito in quanto i canoni residui di leasing vanno indicati fra i Conti d'Ordine.
                                                          Nel caso di grosse società che lavorano con grosse banche le quali guardano i rapporti Immobilizzazioni/Capitale Proprio e Debiti/Capitale Proprio, avere entrambi i rapporti il più vicino possibili inferiori a 1 è una cosa molto buona.

                                                          In terzo luogo, le società energetiche, ENEL compresa, sono analizzate da specialisti del settore che, letteralmente, se ne fregano se un impianto è in leasing o di proprietà, esattamente come avviene per le compagnie aeree, perché le valutazioni sono cmq identiche.

                                                          Infine, la convenienza economica del leasing è indiscussa per via del fatto che la durata del finanziamento può essere di molto inferiore a quella dell'ammortamento, con la conseguenza che l'utile fiscale è più basso ed il Free Cash Flow più alto, il che significa avere un DSCR ed un LLCR di gran lunga migliori (nell'ordine del 20%).

                                                          No, non è una scelta di secondo piano. Il problema, al limite, è che c'è una zona grigia nel settore dei finanziamenti, quella che va dai 10/15 Milioni (limite teorico di una società di leasing per un impianto) fino ai 60/70 Milioni (soglia minima di interesse per una banca d'affari).

                                                          Ti chiedo scusa, Car.boni, per l'esposizione da "professorino in cattedra", ma si fa prima a scrivere le cose asetticamente

                                                          mi interessa il caso della società agricola con impianto sotto i 20kW e ssp.
                                                          Se la società presenta i caratteri della società agricola e rientra nei parametri fissati dall'Agenzia delle Entrate, allora tutte le imposte sono calcolate esattamente come per una normale società agricola.
                                                          Il coefficiente di ammortamento per gli impianti fotovoltaici è il 9% (come sempre dimezzato per il primo anno). Puoi però ammortizzarli al 5% per vent'anni senza problemi se pensi che la pressione fiscale sia destinata a calare, oppure amortizzarli al 9% se vuoi minimizzare l'impatto fiscale nei primi anni.

                                                          Federico

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                                                            Se la società presenta i caratteri della società agricola e rientra nei parametri fissati dall'Agenzia delle Entrate, allora tutte le imposte sono calcolate esattamente come per una normale società agricola.
                                                            Il coefficiente di ammortamento per gli impianti fotovoltaici è il 9% (come sempre dimezzato per il primo anno). Puoi però ammortizzarli al 5% per vent'anni senza problemi se pensi che la pressione fiscale sia destinata a calare, oppure amortizzarli al 9% se vuoi minimizzare l'impatto fiscale nei primi anni.

                                                            Federico
                                                            Scusa Night, da dove hai preso l'informazione sul trattamento fiscale delle società agricole?
                                                            Io, nella circolare n. 32/E del 6/07/2009 della Agenzie delle Entrate, leggo a pag. 10 che "ai fini delle imposte dirette la tariffa incentivante è irrilevante se il soggetto è un imprenditore agricolo [...] titolare di reddito agrario".

                                                            Dunque se non rileva ai fini delle imposte dirette, non è esatto che la tariffa incentivante segue le regole fiscali del restante reddito derivante dall'attività agricola;
                                                            o sbaglio?

                                                            Grazie

                                                            Dott. SmartSun
                                                            "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"

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