Ho letto molti post sulla convenienza (o presunta tale) di un impianto FV operativo nell'attuale regime di Scambio Sul Posto (SSP).
Ho cercato mettere le cose in ordine - non fosse altro per aiutare chi valuta di fare uno sforzo per arrivare all'attivazione di un FV prima del 2011.
Il modello che ho in testa è: "quando passa della corrente tramite un contatore si muovono dei soldi".
Le correnti sono:
1. In uscita dell'inverter passando per contatore di produzione: questa dà luogo al Premio GSE
2. In uscita dal contatore di casa: questa dà luogo al prezzo di vendita definito da SSP
3. In ingresso del contatore di casa: questa dà luogo alla bolletta
Il veleno sta nel fatto che i prezzi associati alle correnti/energie 2 e 3 non sono uguali.
Esempio: immettere nella rete 1 kWh alle ore 12 mi dà 0,09 euro (credo il 'premio SSP' sia questo).
Prelevare lo stesso kWh la sera mi costa nell'ipotesi migliore 0,12 euro (ma se mi trovo nello scaglione alto, molto di più).
In altre parole: non ho la massima convenienza usando la rete ENEL come batteria.
Quindi per evitare il più possibile la bolletta è necessario limitare al minimo la corrente numero 3 di cui sopra. Questo si ottiene consumando energia elettrica quando l'impianto FV produce al meglio e cioè nelle ore con più sole.
Quindi via libera a forni, lavastoviglie, lavatrici, pompa della piscina, scaldabagni elettrici, aspirapolvere etc etc nella fascia oraria 11-16 sempre che la produzione FV sia maggiore del consumo istantaneo.
Detto questo, per poter valutare la convenienza di un impianto FV uno deve stimare parte dei propri consumi fattibile nelle ore con più sole. Non è facile fare questa stima..... poi le cose cambiano molto da estate all'inverno .... un aiuto ci può venire dalla funzione "partenza ritardata" su alcuni lettrodomestici: carico la lavatrice la sera (perchè non ho tempo/voglia di farlo la mattina) e la programmo per partire il giorno dopo alle ore 11 quando il FV avrà una buona potenza. Poi programmo anche la lavastoviglie per iniziare a lavorare alle 12.30 (quando la lavatrice avrà terminato il riscaldamento dell'acqua) etc etc.
Nota: sempre con l'obiettivo di voler ridurre le bollette, occhio a pensare di scaldare la casa d'inverno con Pompa Di Calore in quanto in tale stagione il FV produce poco e mi troverei (quasi) tutto il consumo della PDC prelevato dalla rete e quindi in bolletta.
A favore della PDC c'è da dire che se esistesse un surplus di produzione FV rispetto al consumo annuale pagherei il consumo della PDC con la mia tariffa ENEL mentre il surplus FV me l'ha pagato il GSE con il suo premio e ENEL con il prezzo da SSP quindi cmq il bilancio economico sarebbe positivo finchè uso il surplus di kWh prodotto dal FV. Però incombono futuri rialzi di prezzo di kWh prelevati e bisogna includere nell'analisi anche il risparmio su metano/GPL .....
Ho cercato di mettere le mie idee in un foglio Excel (partendo da un foglio ricevuto da ENELSì) allegato a questo messaggio.
Gli inputs sono in verde. Per facilitare l'uso iniziale ho messo degli input fittizio e cioè:
Campo I8: Consumo annuale = 2 kWh
Campo I9: Consumo soddisfatto (istantaneamente) da FV = 1kWh (i.e. risparmio sulla bolletta)
Campo I10: (consequenza dei due precedenti): prelevato 1 kWh dalla rete (voce della bolletta)
Campo I11: produzione FV = 1 kWh (i.e. premio GSE)
In questo caso il mio bilancio economico a fine anno sarebbe:
Premio GSE: +0,41
Vendita all'ENEL: 0 (l'intera produzione FV è andata in consumo istantaneo)
Bolletta ENEL: -0,12 (per il kWh prelevato dalla rete)
Risparmio sulla bolletta: +0,12 (per il kWh soddisfatto istantaneamente da FV)
Totale: +0,41 euro
Conclusione:
Variando la quota parte I9 la situazione può cambiare parecchio per quanto riguarda l'anno in cui il progetto Fv torna positivo.
Adesso mettete i valori del caso vostro (inclusi anche le variazioni annuali di alcuni elementi) e fatemi sapere eventuali errori che scoprite.
Ho cercato mettere le cose in ordine - non fosse altro per aiutare chi valuta di fare uno sforzo per arrivare all'attivazione di un FV prima del 2011.
Il modello che ho in testa è: "quando passa della corrente tramite un contatore si muovono dei soldi".
Le correnti sono:
1. In uscita dell'inverter passando per contatore di produzione: questa dà luogo al Premio GSE
2. In uscita dal contatore di casa: questa dà luogo al prezzo di vendita definito da SSP
3. In ingresso del contatore di casa: questa dà luogo alla bolletta
Il veleno sta nel fatto che i prezzi associati alle correnti/energie 2 e 3 non sono uguali.
Esempio: immettere nella rete 1 kWh alle ore 12 mi dà 0,09 euro (credo il 'premio SSP' sia questo).
Prelevare lo stesso kWh la sera mi costa nell'ipotesi migliore 0,12 euro (ma se mi trovo nello scaglione alto, molto di più).
In altre parole: non ho la massima convenienza usando la rete ENEL come batteria.
Quindi per evitare il più possibile la bolletta è necessario limitare al minimo la corrente numero 3 di cui sopra. Questo si ottiene consumando energia elettrica quando l'impianto FV produce al meglio e cioè nelle ore con più sole.
Quindi via libera a forni, lavastoviglie, lavatrici, pompa della piscina, scaldabagni elettrici, aspirapolvere etc etc nella fascia oraria 11-16 sempre che la produzione FV sia maggiore del consumo istantaneo.
Detto questo, per poter valutare la convenienza di un impianto FV uno deve stimare parte dei propri consumi fattibile nelle ore con più sole. Non è facile fare questa stima..... poi le cose cambiano molto da estate all'inverno .... un aiuto ci può venire dalla funzione "partenza ritardata" su alcuni lettrodomestici: carico la lavatrice la sera (perchè non ho tempo/voglia di farlo la mattina) e la programmo per partire il giorno dopo alle ore 11 quando il FV avrà una buona potenza. Poi programmo anche la lavastoviglie per iniziare a lavorare alle 12.30 (quando la lavatrice avrà terminato il riscaldamento dell'acqua) etc etc.
Nota: sempre con l'obiettivo di voler ridurre le bollette, occhio a pensare di scaldare la casa d'inverno con Pompa Di Calore in quanto in tale stagione il FV produce poco e mi troverei (quasi) tutto il consumo della PDC prelevato dalla rete e quindi in bolletta.
A favore della PDC c'è da dire che se esistesse un surplus di produzione FV rispetto al consumo annuale pagherei il consumo della PDC con la mia tariffa ENEL mentre il surplus FV me l'ha pagato il GSE con il suo premio e ENEL con il prezzo da SSP quindi cmq il bilancio economico sarebbe positivo finchè uso il surplus di kWh prodotto dal FV. Però incombono futuri rialzi di prezzo di kWh prelevati e bisogna includere nell'analisi anche il risparmio su metano/GPL .....
Ho cercato di mettere le mie idee in un foglio Excel (partendo da un foglio ricevuto da ENELSì) allegato a questo messaggio.
Gli inputs sono in verde. Per facilitare l'uso iniziale ho messo degli input fittizio e cioè:
Campo I8: Consumo annuale = 2 kWh
Campo I9: Consumo soddisfatto (istantaneamente) da FV = 1kWh (i.e. risparmio sulla bolletta)
Campo I10: (consequenza dei due precedenti): prelevato 1 kWh dalla rete (voce della bolletta)
Campo I11: produzione FV = 1 kWh (i.e. premio GSE)
In questo caso il mio bilancio economico a fine anno sarebbe:
Premio GSE: +0,41
Vendita all'ENEL: 0 (l'intera produzione FV è andata in consumo istantaneo)
Bolletta ENEL: -0,12 (per il kWh prelevato dalla rete)
Risparmio sulla bolletta: +0,12 (per il kWh soddisfatto istantaneamente da FV)
Totale: +0,41 euro
Conclusione:
Variando la quota parte I9 la situazione può cambiare parecchio per quanto riguarda l'anno in cui il progetto Fv torna positivo.
Adesso mettete i valori del caso vostro (inclusi anche le variazioni annuali di alcuni elementi) e fatemi sapere eventuali errori che scoprite.
Commenta