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autofattura su energia autoconsumata

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  • autofattura su energia autoconsumata

    Ciao a tutti,
    un utente di questo forum sostiene che, nel caso di impianto in SSP il cui SR è un'impresa (nel suo caso agricola), per l'energia autoconsumata va fatta autofattura con conseguente IVA da versare all'Erario.

    Alla mia richiesta di riferimenti legislativi-normativi-circolari ADE ha risposto che così fa seguendo le direttive del suo commercialista.

    Io ho qualche dubbio in proposito.

    Qualcuno esperto in materia?

  • #2
    Originariamente inviato da led72 Visualizza il messaggio
    Io ho qualche dubbio in proposito.
    Qualcuno esperto in materia?
    Ciao, non sono un esperto in materia, ma credo che la risoluzione 103/E del 28/10/2011 dell'Agenzia delle Entrate, di cui riporto lo stralcio significativo, si possa applicare anche per l'energia fotovoltaica prodotta e autoconsumata,

    "Con riferimento alla fattispecie in esame, si osserva preliminarmente che, ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, l’utilizzazione da parte di un soggetto passivo, nell’ambito della propria impresa, di un bene d'investimento o di una materia prima, siano gli stessi prodotti dall’impresa stessa o acquistati presso terzi, non costituisce una "cessione di beni" ex articolo 2 del D.P.R. 26 ottobre1972, n. 633 e, quindi, tale operazione non è soggetta ad IVA. Da ciò deriva che il c.d. “autoconsumo interno” non rientra nel campo di applicazione dell'imposta e non è soggetto ai relativi obblighi di documentazione fiscale. A tal proposito, appare utile precisare che nel caso in cui beni acquistati, importati o prodotti siano impiegati per la produzione, non si realizza la presunzione di cessione di cui al comma 1 dell’articolo 1 del D.P.R. 10novembre 1997, n. 441.
    Imp. FTV 4,4 kWp . 20 Pannelli XGROUP XG60P. Inverter PVI-4.2
    Orientamento Sud 0° - Elevazione 18° - Integrazione totale
    attivo dal 12/12/2008

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    • #3
      Originariamente inviato da led72 Visualizza il messaggio
      Ciao a tutti,
      un utente di questo forum sostiene che, nel caso di impianto in SSP il cui SR è un'impresa (nel suo caso agricola), per l'energia autoconsumata va fatta autofattura con conseguente IVA da versare all'Erario.
      per capirne la motivazione...chiedigli come determina l'imponibile di tale fattura..
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #4
        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
        ..chiedigli come determina l'imponibile di tale fattura..
        Ciao

        ..... questa è una bella domanda.

        Ciao
        luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
        “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

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        • #5
          [QUOTE=led72].. ha risposto che così fa seguendo le direttive del suo commercialista.
          [QUOTE=marcober] ...chiedigli come determina l'imponibile di tale fattura.. QUOTE]

          Allora... tiro a dedurre..!!
          Secondo me è il commercialista che gli determina l'imponibile di tale fattura,
          poi si fà consegnare l'IVA che dice di provvedere a versare con le proprie manine...
          Imp. FTV 4,4 kWp . 20 Pannelli XGROUP XG60P. Inverter PVI-4.2
          Orientamento Sud 0° - Elevazione 18° - Integrazione totale
          attivo dal 12/12/2008

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          • #6
            naaaaaaa..nessun commercialista si sporcherebbe le mani per pochi spicci..farebbe prima ad aumentare al sua tariffa al cliente senza problemi..

            diciamo che le produzioni agricole "assimilate" sono comunque soggette ad IVA..cioè sono agricole per le imposte dirette ma non per le imposte indirette.
            E che quindi occorre avere 2 contabilità separate per IVA ...

            Se la parte agricola fosse in regime IVA ordinario, sarebbe una partita di giro fra le 2 contabilità, quindi escluderei questo caso.. la parte agricola sarà in "speciale"..e quindi dell'IVA in acquisto la parte agricola non se ne fa nulla..quindi tale comportamento viene messo in atto per "regolarità" della parte non agricola.

            Cioè..siccome l'energia elettrica comprata è gravata da IVA e per la contabilità agricola è un costo..su quella autoconsumata non vi è IVA e quindi ci sarebbe un risparmio "non dovuto"...in quanto l'IVA sui pannelli è stata "recuperata" in contabilità ordinaria.


            Tuttavia essendo un consumo della società agricola, non vedo la necessita di autofatturarla..quindi proponendo per un'altra spiegazione..cioè che l'abitazione dell'agricolatore (magari nemmeno catastalmente agricola) sia attaccata al contatore di scambio, e che sia magari l'unico consumo (o quello principale)..per cui si fà autofattura come se fosse un consumo dell'imprenditore o dei soci..non dell'azienda agricola stessa.
            Marco
            Ultima modifica di marcober; 25-10-2012, 08:19.
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              Forse c'è un' altra ipotesi!
              Anche per me non deve autofatturarsi l' energia autoprodotta e reimpiegata in azienda per il ciclo produttivo.
              Esistono in molti casi, pero', delle aziende agricole con connessi fabbricati rurali ad uso abitazione (uso privato del conduttore dell' azienda) che utilizzano l' energia eletttrica del pod aziendale. In questo caso l' iva sarà al 21 % e non al 10, che spetta ai pod aziendali puri. In questo caso, pero' sebbene fiscalmente il discorso iva sia soddisfatto, non saprei come configurare la vendita a privato di energia elettrica, che credo sia normata. (la figura fiscale del condutttore dell' azienda con partita iva è diversa da quella dello stesso che privatamente abita il fabbricato!). Se questa è la situazione, per me la soluzione migliore (e forse obbligatoria) è farsi installare un secondo contattore enel intestato alla persona come utilizzo abitazione, privato.

              Mi rimane un dubbio invece in un seconda ipotesi: az.agr. con fotovoltaico ed annesso agriturismo! In questo caso l' azienda agricola deve fatturare le materie prime all' agriturismo che poi le elabora e vende. Forse va fatto anche con l' energia, ma come quantificare la parte che va all' agriturismo? Un contattore, se l' impianto lo permette? Quindi anche chi ha impianti centralizzati a biomassa, deve quantificare l' energia termica che provviene dalla legna prodotta dall' azienda agricola????
              In questa seconda parte del discorso, non sono preparato, largo agli esperti.!!!

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              • #8
                Anche gli "esperti" a quanto pare non hanno le idee ben chiare (commercialisti, ADE etc) ... Nel caso di soggetto privato l'Iva è al 10% per residenza (abitazione agricola), idem se l'intestatario è impresa agricola, quindi deduco che sostanzialmente non cambia nulla. La parte autoconsumata è come se non esistesse, la parte immessa in rete rimborsata o venduta è attività connessa all'agricoltura e come tale segue il regime fiscale al pari dei prodotti agricoli...
                Impianto: 18.80kw n.80 Schüco 235w - n.2 SMA Sunny Tripower 8000TL -Azimuth +29°/-151° Tilt 9° in funzione dal 23-08-2012 l mio impianto su rendimento-solare.eu
                In casa: stufa a legna autoprodotta + impianto tradizionale + n.2 pdc aria-aria Airwell 7000BTU classe A - misuratore di potenze istantanee Wattson Solar Plus - ACS: pdc aria-acqua Ariston Nuos Evo 110

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                • #9
                  Originariamente inviato da Stratospheric Visualizza il messaggio
                  la parte immessa in rete rimborsata o venduta è attività connessa all'agricoltura e come tale segue il regime fiscale al pari dei prodotti agricoli...
                  regime fiscale per imposte diretti si..per IVA no...esiste una tabella in cui sono ricomprese le attivita connesse per le quali si puo applicare la disciplina IVA agricola..però ci sono attività che pur essendo connesse NON sono ricomprese in tale tabella, per cui per IVA non sono agricole..esempio EE..la cosa è un pò complicata, lo ammetto,però i commercialisti sanno come dipanarla..
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #10
                    Stratospheric, sai che viviamo nel bel paese e secondo me non è così.

                    Per avere l' iva ridotta al 10 % su attività agricola il titolare del pod deve fare una dichiarazione (detta in italiano spiccio dichiara lui poi sono ca..i suoi) ed allegare fotocopia c.i. che l' energia viene utilizzata esclusivamente per l' attività, non anche per l' attività.

                    Paradossalmente con 2 contattori uno privato uno per la ditta ottiene la riduzione al 10 % anche per la ditta (è un' agevolazione per chi ovviamente ha regime semplificato e non scarica l'iva degli acquisti , accontentandosi di versare il circa 60% del dovuto, e non sempre conveniente ..... ma spesso i costi ridotti della semplificata spingono gli imprenditori con piccolo giro d' affari a scegliere questa!).

                    In definitiva:

                    2 contattori, tutto al 10% e niente autofatturazione (soluzione miglioree difficilmente contestabile da chicchessia), meno conveniente dal punto di vista dell' impianto fotovoltaico aziendale.

                    1 contattore con utilizzo promiscuo conveniente per gli autoconsumi, ma iva al 20% sconveniente per chi ha contab.semplificata. Molti dubbi sulla autofatturazione (quanti kw? a quanto? e l' azienda puo' vendere l' energia ad altri?...... troppi dubbi)

                    1 contattore, con attività agricola e connessa (agriturismo) ed abitazione privata........... non saprei come fare!!!!

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                    • #11
                      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                      Per avere l' iva ridotta al 10 % su attività agricola il titolare del pod deve fare una dichiarazione (detta in italiano spiccio dichiara lui poi sono ca..i suoi) ed allegare fotocopia c.i. che l' energia viene utilizzata esclusivamente per l' attività, non anche per l' attività.
                      Formalmente hai ragione che non è corretto, ma all'atto pratico non cambia nulla, perchè l'IVA è comunque al 10%. Ugualmente, sarebbe fuori dalle regole un coltivatore diretto che accende una lampadina su un capannone agricolo, sfruttando l'impianto domestico! Se l'abitazione è strumentale alla conduzione del fondo (ad es, come viene distinto per le agevolazioni in caso di compravendite), allora anche i consumi domestici rientrano nell'attività agricola.
                      Impianto: 18.80kw n.80 Schüco 235w - n.2 SMA Sunny Tripower 8000TL -Azimuth +29°/-151° Tilt 9° in funzione dal 23-08-2012 l mio impianto su rendimento-solare.eu
                      In casa: stufa a legna autoprodotta + impianto tradizionale + n.2 pdc aria-aria Airwell 7000BTU classe A - misuratore di potenze istantanee Wattson Solar Plus - ACS: pdc aria-acqua Ariston Nuos Evo 110

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                      • #12
                        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                        ..chiedigli come determina l'imponibile di tale fattura..
                        Infatti, ho già chiesto.....ma nessuna risposta o meglio lui fa come gli dice il suo commercialista!

                        comunque la discussione è qui (dal #88 in poi):
                        http://www.energeticambiente.it/legi...per-mille.html

                        Ciao a tutti!

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                        • #13
                          Sono andato per curiosità a fare una verifica..e l'idea dell'autofattura inizia ad essere un pò meno fantasiosa di quanto pensavo.. l'art 36 DPR 72 dice che quando vi è una contabilità IVA separata di più attività all'interno di stessa impresa (classico caso FV in impresa agricola) i passaggi di beni fra le due contabilità vanno fatturati..

                          In effetti..l'IVa forfettaria "a compensazione" in agricoltura è concessa perchè parallelamente l'IVA sui costi rimane a carico.
                          Ma per i kwh autoconsumati non resta a carico..per cui hanno messo l'obbligo di fatturare i passaggi fra le 2 contabilità.

                          Lo stesso articolo si occupa anche di definire il valore..dicendo che deve essere il valore "normale" del been..quindi non è che si puo dare un valore fittiziamente basso.. quindi direi che o si prende in considerazione il valore RID+ scambio..o il valore che paga lo SSP..o il valore di mercato del kwh diurno..

                          Provate e lggervi l'articolo 36 e ditemi Vs. opinioni..
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            da me c'è venuta la finanza un mese fà per un controllo incrociato, perchè un furbune che vendeva rame , non versava l' iva all'erario , e così ho dovuto versarla ANCORa IO PER LUI , ma!!!!!!! legge all'italiana , la loro risposta alla mia richiestadel perchè di questa mossa tipo BECCO e MAZZIATO , è che dovevo controllare IO s questi la versava , prossimo lavoro farò lo 007. CMQ TANTO CHE C'ERANO HANNO CONTROLLATO TUTTO , ANCHE LE FATTURE , RIGUARDANTI GL'IMPINATI FV , E NON MI HANNO CONTESTATO NULLA ( scusate il maiuscolo ma non c'ho voglia di rioscrivere) io in 5 anni non ho mai fatto una fattura per l'autoconsumo ( tranne i conti per le accise, ma ora è cambiato tutto per quest'ultime )

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                            • #15
                              Alby, saresti cosi gentile da darmi il riferimento di Legge..prchè da quel che ricordo la responsabilità solidale IVA opera se:
                              1) il prezzo di vendita è sotto prezzo normale di quel bene (motivo per cui l'acquirente dovrebbe sospettare l'evasione)
                              2) per un elenco di beni limitato..auto, telefonia, computer, animali vivi.. era rame per telefonia?
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • #16
                                Oggi ero in giro per uffici (&%%+++*****+(/%%//***+àà°çàç°!!!) ed ho chiesto delle info riguardo il discorso dell' autofatturazione ......
                                pare che sa da fa!! e poi nel caso delle aziende agricole in contabilità semplificata .... versare l' iva dell' autofattura!!!

                                Domani sera c'è una riunione con degli esperti per il discorso pagamenti dell' agroalimentare e si parlerà anche di autofatturazioni. Vedremo che linea verrà presa dalle associazioni degli agricoltori!

                                Commenta


                                • #17
                                  Questa sera alla riunione hanno confermato: l' energia autoconsumata va autofatturata. Non hanno saputo, pero', dirmi a che prezzo ? Se suddividerla per fasce, etc.

                                  Le ipotesi erano di utilizzare come riferimento i prezzi di vendita dell' energia della bolletta enel di acquisto. Altri i prezzi di riferimento di cessione dell' enegia a enel. Altri quelli dello scambio sul posto????

                                  Chi fa già le autofatture, come si comporta, quali prezzi utilizza, con che cadenza? (mensile? o se in scambio sul posto in corrispondenza degli acconti?? altro?)

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                                  • #18
                                    Per il VALORE ci si attiene a queste indicazioni:
                                    3.
                                    Per valore normale dei beni e dei servizi si intende il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per beni o servizi della stessa specie o similari in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui è stata effettuata l'operazione o nel tempo e nel luogo più prossimi.
                                    4. Per la determinazione del valore normale si fa riferimento, in quanto possibile, ai listini o alle tariffe dell'impresa che ha fornito i beni o i servizi e, in mancanza, alle mercuriali e ai listini della camera di commercio più vicina, alle tariffe professionali e ai listini di borsa.

                                    Per la tempistica, l'art 36 rimanda all'art 21, cioè alla norma generale, che richiede l'emissione del documento entro il 15 giorno successivo al mese in cui è avvenuta la cessione.


                                    Io direi che siccome è un bene non commercializzato ma autoprodotto, il riferimento è il LISTINO DI BORSA dell'energia, media mensile, zona di riferimento..che poi n pratica dovrebbe coincidere col prezzo che paga lo SSP per l'energia IMMESSA. Tuttavia è probabile che il 15 del mese successivo non si conosca ancora quanto paga lo SSP..per cui o si usa il RID piu recente pubblicato dal GSE (che riporta il prezzo per fascia e per zona)..oppure la media mensile picco/fuori picco pubblicata dal GME
                                    Relativamente alle fascie..si potrebbe suddividere il monte kwh autoconsumato in base alla % per fascia della produzione totale...oppure forfettariamente sapendo che 1,5 giorni su 7 sono in F3 e il resto F1.


                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      per marcober richiederò a mia sorella il verbale poi ti giro l'articolo, per la cronaca il rame era(è di lattoneria , e ti posso tranquillamente dire che se arriva uno che ti fa un prezzo del 10% inf a quello settelment letto sul sole 24 ore del giorno prima , è rubato , si possono contrattare sconti a c secondo dei pagamente del 1 -3 %, quella ditta poi si è fatta lo sconto da sola del 20% non pagando l'iva e del 31.4 % non pagando tasse e irapperchè nelk giro di 9 mesi è scomparsa , te capì l'italia come và??'!!!!l
                                      ps le mie cifre erano ridicole 8.00 € , confronto ad altre che avevano già recuperato , si parla di milioni di euro , qui qualche grossista salterà!

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                                      • #20
                                        Grazie Alby..perchè se è una regola generale..non dormo piu la notte...
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          speriamo .... perchè mi sa che dovremo comprarci qualche scatolone di tranquillanti , bisogna far magazzino , andranno a ruba ......., che paese , qui solo i truffatori proliferano. ....... e comandano

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                            Grazie Alby..perchè se è una regola generale..non dormo piu la notte...
                                            Ciao marco, visto che mi sembri sempre molto informato e competente vorrei porre un quesito attinente:

                                            Società installa impianto FV su un tetto di un edificio scolastico, tale società ha titolo per farlo tramite un contratto di comodato con il proprietario dell'edificio scolastico, proprietà dell'Impianto FV è la società, anche titolare dell'utenza elettrica, titolare delle convenzioni (tariffa incentivante e scambio). Bene... quì viene la domanda.. l'attività scolastica usufruisce dell'energia elettrica prelevata dalla rete (fattura consumi enel) e dell'energia autoconsumata.... e la società tramite un disciplinare firmato tra i 2, fattura sia la parte relativa ai consumi (dato certo) sia la parte relativa all'autoconsumo (dato ricavato tra i kWh autoconsumati moltiplicato per un valore medio di costo del kWh.. quest'ultimo calcolato sempre secondo questo disciplinare in base al costo del kWh sostenuto dall'attività negli ultimi anni ed altri dati che non mi dilungo). Questa "fatturazione di consumi" come la vedete....può essere vista come un rimborso... non la vedrei come una vendita di energia!!!

                                            Grazie mille per le risposte

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                                            • #23
                                              Siccome SR e Titolare SSP devono coincidere, capisco che il SR (su mandato) dispone e usa il contatore della scuola, come deve essere..
                                              E quindi il SR acquista dalla rete la parte di energia che la scuola usa in esubero rispetto all'autoproduzione (come prevede GSE per lo SSP).
                                              Tale Soggetto esercita un'attività commerciale in tutto e per tutto, quindi deve fatturare alla scuola tutta l'energia da questa consumata, sia quella FV che quella prelevata sulla rete.
                                              LA vendita dell'energia è un corrispettivo soggetto IVA.
                                              Il contributo SSP è soggetto IVA
                                              L'introito dell'incentivo è esente IVA.
                                              TUTTI vanno a formare il reddito di Impresa del SR, da cui dedurrà tutti i costi di gestione (ammortamento impianto, oneri di ogni tipo, compreso ovviamente il costo dell'approvvigionamento dell'energia mancante rispetto all'autoprodotta)
                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                              • #24
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                                                Siccome SR e Titolare SSP ............rispetto all'autoprodotta)
                                                Grazie mille... Marco... è esattamente come hai illustrato...l'unica cosa sulla quale ho il dubbio è che questa società (di cui faccio parte )... non è una società di vendita dell'energia (anagrafica venditori AEEG credo qualificati come "grossista idoneo").. quindi mi chiedevo se ci può essere qualche problema fiscale/legale nella gestione dell'energia consumata dalla scuola (prelevata + autoconsumata).

                                                grazie

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                                                • #25
                                                  Siccome di fatto è una ESCO..MI PARE che l'unica cosa sia una richiesta ìscrizone elenco ESCO..che mi pare non comporti nulla.. per il resto, FISCALMENTE, basta seguire le Norme fiscali.. pagare IVA e IRES e IRAP come e dove richiesto..

                                                  Aldilà di quello che hai scritto in Statuto..un Codice Attività di produzione-vendita energia penso che alla CCIAA l'abbiate chiesto..altrimenti..con che codice state lavorando? questo vale in ogni caso, anche se facessi RID totale...il fatti di fare ESCO non aggiunge nulla..
                                                  Comunque sono "particolari" che non comportarno problemi o sanzioni..pagare IVA, IRES, IRAP ti mette al sicuro...
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                    Siccome di fatto è una ESCO..sicuro...
                                                    Grazie mille Marco.

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                                                    • #27
                                                      Scusate se intervengo, ma anche io non essendo specialista di materia IVA, ho bisogno di chiarirmi le idee.
                                                      Premesso che credo sia da applicabile solo ad impianti oltre i 20 kw, visto che al disotto dei quali non si considera produzione "commerciale" e come per lo SSP il tutto è esente IVA (circolare 46E Agenzia delle Entrate e 13E)

                                                      Al riguardo ho trovato su un forum "fiscale" la stessa questione, dove si chiedeva: Devo poi procedere a emettere autofattura (quindi da inserire nel registro delle fatture emesse) per l'autoconsumo di energia qualora gli impianti siano posizionati su edifici in cui vi siano servizi istituzionali (anche qua con IVA 10%). ?
                                                      La risposta dello specialista per gli Enti locali - on web - Revisori dei conti
                                                      Si per me OK


                                                      Allora ho chiesto lumi al mio fiscalista che è cintura nera, attendo risposta al quesito....
                                                      Se qualcuno ha notizie, ringrazio anticipatamente

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                                                      • #28
                                                        Kampax..non esiste alcun "limite" 20 kwh per l' IVA..l'IVA è da applicare a qualsiasi CESSIONE di BENI O SERVIZI a fronte di un CORRISPETTIVO, effettuata in modo PROFESSIONALE..con questi elementi hai modo di orientarti in ogni fattispecie..la tua in particolare non mi è chiara.
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • #29
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                                                          Questa sera alla riunione hanno confermato: l' energia autoconsumata va autofatturata. Non hanno saputo, pero', dirmi a che prezzo ? Se suddividerla per fasce, etc.

                                                          Le ipotesi erano di utilizzare come riferimento i prezzi di vendita dell' energia della bolletta enel di acquisto. Altri i prezzi di riferimento di cessione dell' enegia a enel. Altri quelli dello scambio sul posto????

                                                          Chi fa già le autofatture, come si comporta, quali prezzi utilizza, con che cadenza? (mensile? o se in scambio sul posto in corrispondenza degli acconti?? altro?)
                                                          Ciao,
                                                          sono nella tua stessa situazione e sono piu' confusa che mai!
                                                          hai aperto anche tu una contabilita' separata? le fatture quando le fai? a che prezzo? io ho ricevuto solo 2 acconti dal GSE per il conto scambio e il saldo si riceve a giugno 2013. Ma siamo proprio sicuri che vadano fatte?? il contributo in conto scambio non si basa sui KWh immessi ma si configura come rimborso sul valore che hai speso acquistando energia per esempio di notte. E' un calcolo complicato che non so da che parte cominciare, anche lo stesso calcolo degli acconti GSE non l'ho proprio capito!
                                                          HELP!
                                                          grazie

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                                                          • #30
                                                            Nello stesso tempo, il ns. fiscalista, noto e stimato in zona, al quesito risponde, "No non è necessario emettere Autofattura ..." Io non so, sul settore fiscale ci sono esperti in materia.

                                                            Riguardo al prezzo, non avrei dubbi, autofatturo allo stesso prezzo del kwh che viene pagato dallo SSP (tra 0,07 e 0,09 CENTRONORD), ma poichè il prezzo e noto al momento del conguaglio, si potrebbe vedere il prezzo unitario del RID che è molto piu basso, o il prezzo GME di mercato medio del trimestre

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