alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • A me sembra un risultato abbastanza incoraggiante...
    Dalla simulazione con il foglio di calcolo, non inizia a produrre che a partire da 6 m/sec di vento, ed ancora pochi Watt.
    Anche assumendo i dati della simulazione con la necessaria cautela, mi sembra che ottieni ciò che ci si poteva attendere.

    Considerazione per mantenere una maggiore funzionalità con i soli venti forti; non hai pensato ad appesantire il timone?

    Belli i video!

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    • ...nel fine settimana sono riuscito a portare i rapporti a 1:4.....in questo modo parte leggermente meglio ma nonostante i forti venti di sabato non sono più riuscito a raggiungere i 25A e il dato migliore è stato di 19A circa,segno evidente che ho perso giri "preziosi" sull'alternatore,mi rimane la strada delle 5 pale con rapporti leggermente più lunghi.....una cosa interessante, che avevo notato anche al banco, è che in questa configurazione senza regolatore,l'alternatore si autoeccita da solo.....in pratica ho scollegato tutto il sistema di eccitazione con potenziometro ecc ecc comincia a girare senza produrre nulla ,poi all'improvviso, ad un regime leggermente superiore a prima,comincia a produrre oltre 8A poi si comporta come prima fino a che non si ferma del tutto e perde la magnetizzazione residua che recupera alla partenza successiva.....in questo modo da fermo prende meglio i giri anche se ne servono leggermente di più per cominciare a produrre,ma complice la massa non indifferente non ha nessuna conseguenza la repentina automagnetizzazione,non si avverte frenata o altro....a questo punto mi chiedo ma è realmente necessario un sistema di eccitazione?
      in questo piccolo video si vede il filo giallo/verde sotto al tester scollegato dal positivo della batteria,ho fatto diverse prove ma ho avuto solo conferme

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      • Non vorrei sembrarti importuno, ma non riesci a farti prestare, da un amico elettrauto, un alternatore usato di potenza ridotta, es. 12 V 40-50 A , al solo scopo di valutare la differenza rispetto al tuo attuale?
        Potrebbe essere risolutivo.

        Purtroppo non so rispondere alla tua domanda, non avendo la apparecchiatura in mano.
        Hai provato a mettere il tester settato sulla portata 10 A in serie all'eccitazione, per valutare quale corrente percorre realmente il circuito quando la turbina comincia a produrre?
        Acquista eventualmente un altro tester, per effettuare contemporaneamente le due letture.
        Entro i 10 euro nei market.

        Sarebbe interessante se riuscissi a postare un filmatino del comportamento della turbina. Ho notato che la corrente fluttua da valori estremi, 0,3-7,0 .
        Sono differenze rilevanti. Corrisponde oppure no un rallentamento della turbina a queste fluttuazioni?


        Ciao

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        • ...inizialmente qualche prova al banco l'avevo fatta proprio con un vecchio alternatore 12V 45A e ti assicuro che cominciava a produrre ad un numero di giri decisamente superiore a questo a 24V che sto usando......per l'eccitazione con il potenziometro se non ricordo male erano circa 4A al massimo....ho fatto prove anche eccitando l'alternatore in movimento direttamente dal positivo delle batterie,ma non ho notato sostanziali differenze,la produzione e il comportamento non cambia.....

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          • Ciao max, un acosa non ho capito, quando hai misurato 25A di picco , hai visto a che tensione ti dava? , pechè da quello che stai facendo tu , se non usi il regolatore per eccitare ma il potenziometro quuet'ultimo non ti gestisce la corrente di armatura in modo da avere 24V in uscita ( anche se hai fatto il sistema a banderuola che all'aumentare del vento riduce l'eccitazione ...) ma sicuramente qualcosa di più , e quel qualcosa di più al banco batterie non gli fà bene.
            Per la questione della magnetizzazione residua non dura per sempre e poi non credo che và in autoeccitazione ( autoeccitazione = tridiodi che vanno dalel fasi al regolaotre), se hai tolto regolatore e potenziometro, in pratica al rotore non gli arriva nulla.
            Però hai verificato di persona il discorso che ho detto, all'avvio e preferibile dargli poca corrente di armatura per avere meno resistenza.
            Quoto con Wil o procurati un regolatore pe ril tuo alternatore da 24V e vedi cosa succede , hai valutato che và a regime prima di un 12V e magari opti per il pentapala e passando ad un rapporto massimo di 1:6
            Un saluto Luigi

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            • Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
              Ciao max, un acosa non ho capito, quando hai misurato 25A di picco , hai visto a che tensione ti dava? , pechè da quello che stai facendo tu , se non usi il regolatore per eccitare ma il potenziometro quuet'ultimo non ti gestisce la corrente di armatura in modo da avere 24V in uscita ( anche se hai fatto il sistema a banderuola che all'aumentare del vento riduce l'eccitazione ...) ma sicuramente qualcosa di più , e quel qualcosa di più al banco batterie non gli fà bene.
              Per la questione della magnetizzazione residua non dura per sempre e poi non credo che và in autoeccitazione ( autoeccitazione = tridiodi che vanno dalel fasi al regolaotre), se hai tolto regolatore e potenziometro, in pratica al rotore non gli arriva nulla.
              Però hai verificato di persona il discorso che ho detto, all'avvio e preferibile dargli poca corrente di armatura per avere meno resistenza.
              Quoto con Wil o procurati un regolatore pe ril tuo alternatore da 24V e vedi cosa succede , hai valutato che và a regime prima di un 12V e magari opti per il pentapala e passando ad un rapporto massimo di 1:6
              Un saluto Luigi
              ...da questa foto puoi vedere il collegamento dell'alternatore

              ...ho staccato il filo marrone(eccitazione potenziometro) lasciando il ponticello celeste sulle spazzole e ad un certo regime di giri comincia ad autoeccitarsi.....ho chiesto anche ad un amico elettrauto e mi ha confermato che gli alternatori auto vanno in autoeccitazione a giri elevatissimi,però a questo Bosch 24Volt che sto usando non servono molti più giri del normale per cominciare a produrre

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              • Per la questione dell'autoecitazione ho i miei dubbi....cmq lascio a qualcuno il parere , forse in questo caso il rotore resti magnetizzato per autoinduzione dello statore quando va ad alti giri, o qualcosa di simile......
                però se parliamo di autoeccitazione si parla sempre che deve arrivare corrente dallo statore e in questo caso non mi sembra , quel filo nero sulal destra credo che sia collegato al condensatore.
                Sul portaspazzole c i sono tre faston siglati (-) (+) (D...) perchè colleghi quest'ultimi due con un ponticello?, le spazzole sono due quindi basterebbe collegare i due faston che vanno alle spazzole, perchè tre faston , era un vecchio regolatore che tu hai smantellato e ora hai solo il portaspazzole?

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                • ...dunque il filo nero sulla destra credo sia un soppressore di disturbo per l'autoradio,quindi l'ho eliminato,ho eliminato anche il filo nero al negativo perchè lo prende dalla carcassa, il D+ e DF sono le spazzole e il DF è collegato anche ai diodi di eccitazione e da qui si autoeccita ad un certo regime di giri....questo è quello che mi ha detto il mio amico elettrauto

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                  • Ma se il DF è collegato al tridiodi , due sono le ipotesi:
                    1- c'è un regolatore all'interno del supporto di plastica.
                    2- il tridiodi alimentano direttamente il rotore con conseguenza di alimentarlo con il massimo assorbimento quando si produce un pò di energia elettrica, a me sembra strano questa seconda soluzione, di solito il tridiodi alimenta il regolatore e quest'ultimo regola la corrente da inviare al rotore.
                    Fai questa prova smonta il supporto spazzole , e con un tester su scala 200Ohm controlla con i puntali una spazzola alla volta e i faston , ti devono dare 0-1 Ohm ( dipende daal precisione del tester, il mio toccando i puntali mi segna 1,2 Ohm...) se ti da un valore diverso vuoldire che quello non è solo un supporto portaspazzole.

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                    • ...Fly io sono "ignorante come una vanga",ma qui trovi una spiegazione dell'autoeccitazione....
                      Considerazioni, prove e modifiche su un alternatore 28V 150A - Sezione Generica

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                      • Grazie maxdef
                        c'è sempre qualcosa da imparare.
                        Mi leggerò con calma il chilomertico articolo.

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                        • Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
                          l'autoeccitazione è uno artificio per far in modo che il regolatore si alimenti dalla dall'energia elettrica che produce l'alternatore e questo avviene attraverso i tridiodi, quello che regola la corrente da inviare all'armatura è il regolatore.
                          l
                          Ciao max, il link da te indicato lo conosco , ho letto tutte le prove che fatto Ferro, ti riprendo un post che ho scritto un pò di gg fà, nelle sue prove Ferro ha fatto varie modifiche la prima è stata quella di modificare i collegamenti degli avvolgimenti per aver euan tensione maggiore e quello che ho scritto io con un solo particolare la corrente che prende dai tre diodi ( lui ha configurato a sei diodi in modo da livellare anche l'onda negativa) la manda direttamente al rotore eliminando il regolatore e in più ci sono le famose lampadine alimentate dalla batteria per l'avvio, in questo modo il rotore era magnetizzato con la corrente massima e quindi aveva una grossa resistenza di coppia, infatti nelle prove ha un trapano di quelli grossi che in certi momenti si surriscaldava.
                          LA prova di Ferro , cosa comporta che la tensione d 'uscita è proporzioanle ai giri , quindi se vuoi immagazzinarla in accumulatori devi mettere un regolatore shunt che ti abbasa la tensione e quell'eccesso di energia la devi buttare in calore.
                          Allora se uno deve caricare delle batterie non conviene eliminare il regolatore e mandare l'eccitazione diretta al rotore , comporta un sovradimnesionamento del generatore perchè l'alternatore frena parecchio e poi la tensione in eccesso la devi abbassare.... il sistema diventa poco efficente.
                          Se il tuo scopo e quello di caricare banchi da 24V procurati un regolatore da 24V anche se non è lo stesso modello per il altern. by-pass le uscite delle spazzole ai tuoi faston portaspazzole, monta su banco con trapano e fai delle prove , inserendo al posto della spia delel resistenze di varii valori, 1-6 Ohm e vedi come si comporta il tuo alternatore.
                          Secondo me hai scelto la soluzione sbagliata di eliminare il regolatore e non arriverai mai ad un risultato buono.
                          Un saluto Luigi

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                          • ...ma rimontando il regolatore originale(che possiedo) quando le batterie saranno cariche ma c'è ancora vento,cosa succederà?....il regolatore togliendo la magnetizzazione al rotore lo manderà in folle...o ci sono soluzioni?

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                            • regolatore

                              ciao
                              ho sviscerato un regolatore di un alternatore abbastanza recente per capire meglio:
                              il polo dove si collega la famosa lampadina per la eccitazione, va sulla base di un transistor , (quindi bastano pochi milliamper)di cui a sua volta comanda un mosfet di potenza , dando i 12 volt sui 4 A al rotore
                              solo se la tensione raggiunge i 14,2 volt , spegne la eccitazione
                              quidi il principio di usarlo per l eolico, non funziona
                              in quanto dara subito 4A presi dalla batteria ,che il vento non sara in grado di farlo partire
                              inoltre prima di poter girare per compensare i 4 A prelevati.......
                              un tester in serie su A dira' quanto ci vuole prima di poter generare....
                              quindi occorre modulare la corrente piano piano

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                              • Aprire il rotore di un alternatore di macchina

                                Salve qualcuno mi sa spiegare come faccio ad aprire il rotore di un alternatore di una macchina,cioè separare i due elettromagneti ad arrivare alla bobbina...vorrei far fare dei test al dipartiemnto di eletronica della mia facoltà su un alternatore modificato con magnete permanente...ho pensato di utilizzare un pressa ma non vorrei spaccare tutto..qualcuno l'ha già fatto?....

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                                • ...anch'io credo che la pressa sia il sistema adatto,magari fai qualche prova su rotori da buttare che puoi trovare da un elettrauto,forse anche scaldare i pezzi può servire...

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                                  • Abbiamo provato a scaldare le due armatura con una fiamma ossidrica mentre il pezzo era in tensione sotto in estrattore...non si è mosso...abbiamo provato sotto una pressa a 2500kg...non ha battuto ciglio..
                                    ma come cavolo li assemblano...possibile che non ci sia modo di aprirli....domani proviamo a portarli alla temperatura di 700 gradi dentro il forno

                                    Commenta


                                    • ...temo che se anche riuscirai ad aprirlo sarà poi molto difficile richiuderlo...

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                                      • Abbiamo provato a metterlo sotto la pressa a 3500kg...niente...a sto punto abbiamo detto..vabbe lo rompiamo ma almeno capiamo com'è asseblato...5000kg...non ha battuto ciglio...
                                        abbiamo ripreso l'estrattore tanta buona volonta...un bel po di martellate sulle armature ad ogni giro ....e alla fine c'è l'abbimo fatta..:-)
                                        il rotore è ora pronto per essere modificato...ma la cosqa fantastica è che, dopo tutto quello che ha passato ,dopo un verifica al tornio il rotore risulta ancora bilanciato...sia lode e gloria ai tedeschi
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                                        • ...bella prova!!!!....mi raccomando continua a documentare tutto,che magnete hai intenzione di usare?

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                                          • Il magnete è un neodimio-ferro-boro grade 35-36,devo farmi un paio di calcoli per vedere di dimensionarlo decentemente...aggiornerò di pari passo

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                                            • autoeccitato

                                              ciao a tutti...Un appunto, il mio alternatore funziona da vari anni autoeccitandosi.. Praticamente ho tolto il regolatore originale e ho collegato la spazzola positiva direttamente all uscita dei diodi. Unica cosa
                                              ho messo un grosso diodo tra alternatore e banco batterie.

                                              Come funziona? Semplice , il rotore si muove con una bava di vento, quando aumenta la velocita il generatore si autoeccita ed il gioco e' fatto!

                                              Alcuni dati: alternatore 24v 55a costruzione coreana (era di una corriera)
                                              moltiplica 5:1 a catena, rotore tripala in legno autocostruita 1.5 m di diametro. Deriva mobile per evitare venti troppo forti.

                                              Banco batterie: 4 batterie da 6v ciclo profondo per inverter 24v-110v

                                              L' eccesso di carica va su un boiler a 110v 1500w attraverso un relais, comandato da una schedina autocostruita.

                                              Mast 10m sopra una casa di tre piani.

                                              Localita La Romana Rep.Dominicana

                                              Data installazione maggio 2002

                                              P.s. Ho cambiato le spazzole una sola volta, e tutti gli anni rivernicio il rotore..

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                                              • Originariamente inviato da wag Visualizza il messaggio
                                                ciao a tutti...Un appunto, il mio alternatore funziona da vari anni autoeccitandosi.. Praticamente ho tolto il regolatore originale e ho collegato la spazzola positiva direttamente all uscita dei diodi. Unica cosa
                                                ho messo un grosso diodo tra alternatore e banco batterie.

                                                Come funziona? Semplice , il rotore si muove con una bava di vento, quando aumenta la velocita il generatore si autoeccita ed il gioco e' fatto!

                                                Alcuni dati: alternatore 24v 55a costruzione coreana (era di una corriera)
                                                moltiplica 5:1 a catena, rotore tripala in legno autocostruita 1.5 m di diametro. Deriva mobile per evitare venti troppo forti.

                                                Banco batterie: 4 batterie da 6v ciclo profondo per inverter 24v-110v

                                                L' eccesso di carica va su un boiler a 110v 1500w attraverso un relais, comandato da una schedina autocostruita.

                                                Mast 10m sopra una casa di tre piani.

                                                Localita La Romana Rep.Dominicana

                                                Data installazione maggio 2002

                                                P.s. Ho cambiato le spazzole una sola volta, e tutti gli anni rivernicio il rotore..
                                                ....questa è una bella notizia,potresti postare qualche foto?
                                                Quanti Ampere ottieni e con che velocità di vento?
                                                Il pacco batterie da quanti Ah è?
                                                Le pale sono da 1,5m l'una per 3m di diametro?

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                                                • Cioa Udos, sul regolatore è presente un solo filo d'ingresso ( l'altro è collegato con la massa) dove arriva la famosa spia luminosa ma sono collegati anche i tri diodi, nelle prove che ho fatto tempo fà, ho inserito un amperometro in serie alla lamapadina, avevo degli assorbimenti che mi variano dai 3A fase iniziale, fino a scendere a 0A quando l'alternatore andava a regime ( autoalimentava), cioè arrivava corrente dai tridiodi e quindi lui non la prelevava attraverso al lampadina, ora mi sembra strano che che sia collegato alla base di un transistor dove bastano pochi mA, sul quel filo arriva corrente dai tridiodi,e quando l'alternatore deve produrre molta corrente, il regolatore ha bisogno sempre di corrente per alimentare l'lettromagnete del rotore, che non sono pochi mA.
                                                  Puo darsi che questo nuovo alternatore abbia un circuito di regolatore diverso da quello standard, ma da quello che ho capito io, il regolatore non fa altro che regolatore la corrente d ainviare alle armature per avere sempre una tensione di uscita di 13,8V.
                                                  Per ovviare al problema dell'avvio con il massimo assorbimento e di conseguenza più duro a far girare e preferibile sostituire la spia luminosa con uan resistenza di qualche Ohm, in modo da limitare l'assorbimento a 1-1,5A in questo modo l'alternatore e meno duro all'inizio a fino a quando non va a regime con l'autoeccitazione.
                                                  Infatti ho sempre consigliato di fare delle prove su banco e valutando il compromesso Valore resistenza / resistenza all'avvio, per chi vuole sperimentare alternatori di auto.

                                                  X Wag, da come hai descritto la tua turbina , sembrerebbe che ha una buona magnetizzazione residua a farlo funzionare all'inizio , perchè se ti manca quella e da come hai fatto le modifiche togliendo il regolatore la vedo dura farlo produrre energia, in più la tua soluzione comporta che non ha più una tensione stabilizzata , ma ti varia al variare dei giri e credo che questo alle batterie non gli fa bene.
                                                  Sono curioso di leggere dei dati più precisi , magari se ci puoi fare una tabella di valori , del tipo ---Tensione ---Amper---Rpm

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                                                  • autoeccitato

                                                    La mie e' stata solo una battuta in risposta a tutti i dottoroni dell'eolico che affermano non sia possibile o poco conveniente usare un alternatore per autotrazione in un sistema eolico...!!
                                                    Se con poca spesa si puo costruire un generatore che funzioni abbastanza bene non vedo perche si deva perforza cadere su alternatori a magneti permanenti che costa x volte piu di un alternatore auto.
                                                    Per quel che riguarda il magnetismo residuo, essendo il rotore in acciaio compatto (non di lamierini e che quindi non ha problemi con le correnti parassite) il magnetismo residuo e' abbastanza alto. Mi accorgo quando comincia a generare dal classico rumore che fa quando si eccita.E' vero che quando entra da una botta tremenda e l'amperimetro si porta sui 15/20 amp. poi si stabilizza piu in basso dipendendo dalla forza del vento e dallo stato di carica delle batterie. Qui dalle mie parti il vento non e' costante,alla notte e' praticamente assente, nel giorno abbiamo una brezza di mare che raggiunge il suo massimo attorno alle 10 e dura fino alle 16 con punte di 20 km/h...le batterie non raggiungono mai la carica completa (4 x 6 volts 225 Ah)
                                                    Le pale sono 3 ,in legno lunghe 180 cm, rastremate con profilo naca piano convesso e bordo di entrata blindato in rame.
                                                    Penso che il rotore giri al massimo a 350 rpm , per lo meno questa era la velocita di progetto in relazione della tsr e velocita' max del vento.

                                                    L' avere un generatore eolico non e' un gioco ma una necessita' visto che qui' l'energia elettrica e' presente solo poche ore al giorno.!

                                                    Le foto erano dentro al hd del portatile che purtroppo e' defunto...Vedro di farne nuove. ciao Wag

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                                                    • autoeccitato

                                                      Dimenticavo, le batterie comuni per automobile sono poco indicate per l'eolico, non possono essere scaricate in eccesso, quindi usate le tipo trojan a ciclo profondo, hanno una densita' dell'acido differente e resistono a scariche prolungate.

                                                      Per quanto riguarda il regolatore di carica il problema e' che ho bisogno di caricare il piu' in fretta possibile,prima che cada il vento quindi che ben
                                                      vengano tutti gli A disponibili..He!He! Resta chiaro che quando e' presente l'energia elettrica carico anche da rete.

                                                      Non mi e' molto chiaro come si regola un alternatore a magneti permanenti ?? Sicuramente sara' presente un controllore che devia su un carico resistivo e frena il rotore evitando la fuga con un altro carico resistivo??? E chi controlla il controllore ? Bhooo? Poi qui parliamo di alternatoracci per automobile (che sono i + meglio !),in piu' quello che non c'e' non si rompe..!!

                                                      Bel aereo Fly.. Io monomotore dal 1970 ciao Wag.

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                                                      • regolatore

                                                        Udos ha ragione, il regolatore originale non serve! Penso che si debba trattare l' alternatore come se fosse a magneti permanenti, con la differenza che il "nostro" parte con una brezza.

                                                        Smagnetizzazione: il rotore si smagnetizza e quindi si perde la autoeccitazione quando lo si ferma con un carico applicato, cosa che a noi non succede grazie al diodo che sta tra l'alternatore e le batterie.(quando l' alternatore genera meno volt che quelli presenti nel banco il carico e' zero) quindi risolto il problema smagnetizzazione.

                                                        Regolazione: si puo provare ad alimentare l'eccitazione con un solo diodo prelevando la tensione da una sola fase , con due da due fasi, ecc.

                                                        Il regolatore va pensato come un normale regolatore per eolico, che non agisce sull' alternatore ma bensi sul carico, semlice no? Re ciao Wag.

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                                                        • Originariamente inviato da wag Visualizza il messaggio
                                                          Alcuni dati: alternatore 24v 55a costruzione coreana (era di una corriera)
                                                          moltiplica 5:1 a catena, rotore tripala in legno autocostruita 1.5 m di diametro. Deriva mobile per evitare venti troppo forti......

                                                          Per quel che riguarda il magnetismo residuo, essendo il rotore in acciaio compatto (non di lamierini e che quindi non ha problemi con le correnti parassite) il magnetismo residuo e' abbastanza alto. Mi accorgo quando comincia a generare dal classico rumore che fa quando si eccita.E' vero che quando entra da una botta tremenda e l'amperimetro si porta sui 15/20 amp. poi si stabilizza piu in basso dipendendo dalla forza del vento .....

                                                          Le pale sono 3 ,in legno lunghe 180 cm, rastremate con profilo naca piano convesso e bordo di entrata blindato in rame.
                                                          Penso che il rotore giri al massimo a 350 rpm , per lo meno questa era la velocita di progetto in relazione della tsr e velocita' max del vento.
                                                          La tua descrizione è un pò ambigua.... sulle dimensioni delle pale, non ho mai visto un rotore di un alternatore di autoveicoli( mi sembra che sono uguali in tutto il mondo) che sia fatta con lamerini, ma bensi da 2 blocchi che formano le espanzioni polari e nel mezzo c'è l'elettromagnete,
                                                          basta togliere il regolatore inserire due diodi per l'auto eccitazione è il gioco è fatto.....
                                                          A questo punto mi chiedo: vuoldire che tutti quelli he hanno tentato l'uso di unlaternatore di auto hanno sbagliato approccio ( noncredo visto che si è sviscerato in modo esaustivo il suo funzionamento e quali sono i suoi problemi nel adattarlo all'eolico) oppure sei un pochino pochino venditore di fumo....non vuole ssere un offesa, però non ci ha dato una descrizione ben fornita di come è fatto edi come funzioni il tutto, alternatore, diodi, collegamenti , regolatore di tensione ecc
                                                          Magari inserisci qualche schemino, foto ,
                                                          Io nel post precedente ti ho descritto i miei dubbi sulla tu asoluzione
                                                          sai sono un pò come S.Tommaso se non tocco con mano non ci credo.....visto che nella vita ne ho conosciuto di gente che parlava e parlava , ma poi... niente fatti
                                                          Come dice un comico di Zeling, "fatti ma non pugnette..."

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                                                          • autoeccitato

                                                            Bene vedo che il caro fly non ha capito un ***** ( se lui scrive pugnette io posso scrivere *****)

                                                            Il discorso dei lamierini era un esempio per fare capire perche' il rotore in acciaio resta magnetizzato.

                                                            Nel nostro caso quello che dobbiamo regolare sono gli A non i volts , difatti se alla batteria gli shiaffi un voltaggio piu grande vedrai un piccolo aumento del voltaggio e un grande aumento del amperaggio...Allora a cosa ti serve un regolatore di tensione??? Devi caricare ad un decimo della carica in 10 ore o il doppio in cinque ore, ecc...! hai mai visto caricare una batteria per montacarichi (muletto) da 700A in 10 ore ?
                                                            Il fantomatico regolatore in effetti non regola un tubo, toglie solo il carico alle batterie quando vede 16v e rientra quando il banco scende a 15v (un volt e' sufficente per evitare l'isteresi del controllo relais.

                                                            p.s.
                                                            Il fumo non lo vendo, quando c'e' me lo faccio.... Ho 60 anni e vivo ai caraibi quello che dovevo fare nella vita l'ho fatto...e mi parli di pugnette!
                                                            ma per piacere, sei troppo negativo, non fare perdere tempo alle persone con prove del *****.
                                                            Forza ragazzi accoppiate un generatore maschio con uno femmina, si ecciteranno senza problemi! Ciao Wag.

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                                                            • Ciao Wag,
                                                              Esistono tanti tipi di regolatori, di corrente, e di tensione e poi ci sono i controller di carica, e ognuno di questi fà un operazione ben precisa, dalla parola stessa intuisci il loro compito.
                                                              Poi se parliamo del regolatore dell'alternatore quello è un altro discorso, non stò a ripeterlo mi sembra che se ne parlato in modo esaustivo vedi post precedenti.
                                                              Per la questione della carica degli accumulatori, ogni tipo di cella elettrolita ha le sua caratteristiche, non faciamo "tutt'erba" un fascio...... Pb-acido max 2,3V ad esempio le Li-po se le scarichi sotto i 2,5V le puoi buttare, infatti questo tipo di batterie sono delicate nei cicli di carica e scarica.
                                                              Se tu ci spari una tensione superiore a 13,8V ad un banco da 12V la fai gassificare e gli riduci di parecchio la vita utile, questo vale anche per la questione corrente di carica, se rispetti i dati di targa allora ti dura altrimenti te la giochi in poco tempo.
                                                              Per gli accumulatori dei muletti , beh! non sò che tipo di batteria usano, e che specifiche di carica hanno, cmq ne ho visto in giro che quando li collegano ai caricatori questi non sono delle scatolette di cioccolatini, vuol che lavorano con parecchi Amper.....se mi parli di 700A meglio 700Ah e le caricano ad un 1/10 il caricatore deve sparare 70A.
                                                              A mio parere il tuo sistema eolico , formato da un alternatore di veicolo senza regolatore e collegato direttamente al banco batterie, non dico che non funziona ma ha il problema che alle batterie gli arriva tensione superiore a quella di carica e quindi gli riduci la vita utile, è preferibile mettere un regolatore di tensione tra alternatore e batteria.

                                                              Non voglio fare il saputello" però è già successo in questo post di qualcuno che " sparava la sua " con il risultato il suo era giusto e quello degli atri era sbagliato, ok può succedere!
                                                              Poi gli chiedevi un minimo di spiegazioni, scrivevano e scrivevano e all fine niente di concreto, e anche sucesso che ho fatto delle affermazioni sbagliate e che mi hanno corretto con spiegazioni esauriente che ho accettato ben volentieri.
                                                              Un saluto Luigi

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