alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Riavvolgere un alternatore auto, esperienza e consigli

    Ciao a tutti,
    qualche giorno fa sono andato da un eletrauto ed ho acquistato un alternatore auto usato, in particolare me ne hanno dato uno di una panda.
    L'ho smontato ed ho visto che dentro lo statore era formato da tre corone di filo avvolto in modo da avere 6 mezze spire sui magneti nord e 6 sui magneti sud per fase.
    Il filo utilizzato era un rame da 1,4mm con 8 spire per mezza bobina.
    Ho tagliao tutto e ho provato a riavvolgerlo.
    Ci sono 36 cave. Ho avvolto con l'aiuto di un avvitatore 18 bobine di filo diametro 0,63mm da 45 spire. La scelta di questi parametri è data solo dal fatto che questo mi sembra tra i più piccoli l'unica sezione che si riesce a maneggiare, e 45 sono il numero massimo di spire che sono riuscito ad inserire in ogni cava.
    Le bobine le ho inserite CON MOOOLTA PAZIENZA in questo modo: le prime sei con il centro sui vertici di un esagono, altre 6 sfasate di un terzo, altre 6 sfasate di due terzi in modo da avere 3 fasi sfasate di un terzo.
    Ora qui mi serve l'aiuto di qualche esperto.
    io ho pensato di collegare le bobine di una singola fase in modo alternato esempio, 1oraria, 2 antioraria, 3or ,4ant ,5or ,6ant.
    Il rotore ho intenzione di farlo con 6 magneti permanenti incollati su di un cilindro di ferro in modo alternato n-s-n-s-n-s. In questo modo, supponendo che ugni magnete copra una bobina, e considerando che le bobine sono collegate in serie ma con avvolgimento alternato nel verso dovrei avere 18 bobine, in tre fasi da 6 bobine, ogni fase sfata di un terzo rispetto alle altre.
    Ditemi se il ragionamento funziona, grazie.

    Dopo ho bisogno di sapere come collegare a stella le tre fasi.
    Vi invio qualche foto.
    RIpeto che non no effettuato nessun calcolo, è solo un esperimento per vedere se si riesce a tirare fuori una tensione decente già con pochi giri.

    Grazie in anticipo a chiunque voglia commentare o aiutarmi.
    File allegati
    Lavorare è duro, ma non fare niente è massacrante

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    • fai da te (mini eolico con alternatore d'auto)

      Originariamente inviato da Wilmorel Visualizza il messaggio
      Ciao AviatorFrank
      In questo forum esistono numerosi tread che trattano diffusamente l'argomento.
      Uno dei più interessanti conta ben 240 interventi.
      Vedi tu...
      http://www.energeticambiente.it/fai-...re-d-auto.html
      Citazione.- in questo forum....mini eolico...alternatore d'auto

      Grazie Wilmorel, io sono un novizio e non mi destreggio ancora bene nelle varie sezioni, sei stato molto chiaro ad indirizzarmi nel tread di mio interesse.
      Saluti
      ivano vigna

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      • Incredibile, nessuno ha fatto nemmeno un commento! Eppure pensavo che la cosa fosse interessante.

        Per ora ho termiato gli avvolgimenti.

        I magneti sono stati spediti
        A presto un nuovo aggiornamento.
        Lavorare è duro, ma non fare niente è massacrante

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        • Si, è interessante! Continua con l'esperimento ed inserisci qualche dato e qualche ottima foto come hai già fatto, vedrai che i commenti e le domande arriveranno!
          Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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          • ciao lurezio, ce ne voluta di pazienza.... anch'io ne ho riavvolto uno statore di alternatore ma seguendo le vecchia configurazione.
            Cmq se vai sulle discussione a riguardo dell'uso di un altrenatore di auto , ce ne sono 2 qui un pò di tempo fà, erano seguite con molti miei interventi, ci ho inserito un file dove spiega bene i motori sincroni e loro tipologie, ti consiglio di andarlo a leggere.
            Ti dico tutto questo perchè ho sospett oche tu abbia fatto una configurazione simile a quella che c'era prima solo con il particolare di aver usato più filo di rame.
            C'è un altro problema sarà che con tutte quelel spire possa farlo girare anche piano, ma quella sezione di filo non tira molta potenza.
            Cmq speriemntare fà bene e arricchisce il nostro bagaglio culturale, anch'io con gli alternatori di auto ho fatto molte prove , ma lla fine ho lasciato stare il rendimento è basso e troppe complicazioni, ora stò testando un motore HUB di una bici elettrica.
            Un saluto Luigi

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            • Originariamente inviato da lurenzio Visualizza il messaggio
              Incredibile, nessuno ha fatto nemmeno un commento! Eppure pensavo che la cosa fosse interessante.
              ...
              In casi come questo dico: "non ne capisco una mazza", ma apprezzo il tuo entusiasmo di sperimentatore.

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              • ecco quello che ho riavvolto io con un filo di 1mm
                http://www.energeticambiente.it/fai-...icolare-3.html

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                • Ho anchio un alternatore disponibile, facci sapere se è una alternativa buona ai generatori a dischi.
                  La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

                  Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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                  • ciao, in questi giorni sto lavorando alla parte meccanica, c'è un altro mio post, appena ho tempo continuo con questo.
                    Lavorare è duro, ma non fare niente è massacrante

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                    • Funziona!
                      e si, e i risultati sono promettenti.
                      Con 6 magneti 40x20x5mm a 200 giri si hanno 12v e si riescono ad accendere 2 lampade da 12v 25w in parallelo, quindi 50w.
                      Il problema è che l'effetto coggins o come si chiama è esagerato! per avviarlo serve una forza non indifferente, ma poi scorre liscio come l'olio. Girando a mano, 120giri al minuto si hanno 8-9v.
                      Sempre a 200 giri in corto ho misurato 5,5 ampere.
                      appena possibile posto qualche foto e qualche altro dettaglio.
                      Lavorare è duro, ma non fare niente è massacrante

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                      • Davvero niente male. Se hai un tornio potresti anche ricreare il rotore e ottenere risultati ancora migliori. Possiamo avere un po di dettagli sul numero di spire etc?

                        12v/200 giri significano 6V/100 giri, non male.

                        Quello che non capisco è : se hai 12V a 200 giri(a circuito aperto) e 5,5A in corto (0V), come fai ad avere 12V 4A? Secondo me i 5,5A di corto sono ad una velocità molto piu bassa perche ti frena il rotore oppure la tensione OCV è maggiore. Altrimenti per avere 4A avresti una tensione in uscita di 3-4V.

                        Come postare i dati:
                        Tensione a circuito aperto ad almeno 3 velocità
                        Corrente di corto circuito ad almeno 3 velocità


                        PS: non si chiama effetto Coggins, ma effetto cogging.
                        La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

                        Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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                        • come gestire l'eccitazione dell'alternatore.

                          Ciao:
                          Cerco una soluzione per eccitare un alternatore d'auto, con sistema ad intervento automatico quando il rotore eolico gira a regime,e disinserire l'eccitazione dell'indotto quando il rotore scende a velocita ridotta o si ferma.

                          Senza che resti inutilmente eccitato nei tempi morti e cosi scaricare la batteria.

                          Oppure se esistono alternatori gia predisposti ad autoeccitarsi a1000 g/m.

                          Dati di targa 500w ~ 14 v

                          grazie

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                          • Basta collegare un diodo tra batteria e alternatore, in modo che la batteria non si scarichi sul rotore.in effetti questo dovrebbe essere risolto dai diodi interni dell'alternatore salvo il caso che sono guasti.

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                            • Grazie tizzy per la tua risposta.
                              Ma volevo precisarti che il problema da me sollevato non è in relazione all'allacciamento in tampone della batteria con l'alternatore, in quanto la piastra diodi provvede già ad arrestare la corrente verso l'alternatore.

                              Ma io intendo la corrente di eccitazione che l'alternatore richiede sotto chiave in una normale automobile, quando giri la chiave per partire.
                              Corrente che si aggira attorno ai 2 o 3 amp a seconda dell'alternatore,che va ha creare il campo magnetico nel rotore.
                              E questa la corrente che io voglio sia pilotata da un sistema automatico.

                              Se hai altre idee comunicamele.

                              Buona serata.

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                              • Per fare quello che chiedi in modo efficiente ti serve una centralina elettronica che controlla 2 parametri: velocità del vento e velocità di rotazione della pala. In base a questi due valori varia la corrente di eccitazione (magari utilizzando la tecnica PWM) ottimizzando il sistema in tutte le condizioni di vento e carico.
                                Se vuoi realizzare qualcosa di più semplice dovresti costruirti un circuito che rileva la velocità di rotazione dell'alternatore. Maggiore è il numero di giri e maggiore è la tensione (e quindi la corrente) che il tuo circuito fornisce all'eccitazione.
                                "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                • grazie atomax:

                                  Ho letto quello che hai scritto, ma mi chiedevo se ciò sia necessario visto che gli alternatori delle automobili sono già costruiti in modo tale da lavorare a minimo dei giri 800 e massimo che si aggira sui 7000 senza tener conto del rapporto che sarà1/2.5 circa.

                                  Commenta


                                  • E' un pò il problema che abbiamo tutti nel gestire l'alternatore, ma tutto dipende dalle dimensioni dell'elica e quindi dalla relativa potenza che si può ricavare da essa.Non ci si può aspettare da un'elica di un metro una potenza di 1000w almeno chè un uragano faccia la sua parte.La capacità di mettere in rotazione l'alternatore opportunamente collegato con rapporto almeno 1:6 dipende anche da quanto eccitiamo il rotore,dato che l'alternatore diventa sempre più(duro ) con l'aumentare dell'eccitazione. Quindi ci si deve accontentare di adattare anche manualmente (tramite potenziometro e transistors ) l'eccitazione del rotore con la resa che può dare l'elica. Eventualmente,dopo avere appurata la capacità dell'elica inserire in serie al rotore una regolazione elettronica che tenga conto del numero di giri dell'alternatore che provveda ad aumentare la tensione di eccitazione all'aumento dei giri. Il mio alternatore si autoeccita sensa avere l'apporto di alcuna batteria esterna come invece avviene nelle auto con il giro di chiave. Ecco perchè ti avevo detto del diodo.
                                    Ciao

                                    Commenta


                                    • Grazie tizzy: Comincio a capire come e complessa la gestione degli alternatori,in quanto alla potenza che io possa ottenere dal mio rotore non ho problemi in quanto ho realizzato nel 2006 un rotore da 4.5m con 6 pale in policarbonato ed intelaiatura in tubolare.
                                      Correggimi se sbaglio ma tu elimini il regolatore ed ecciti il rotore con un diodo?
                                      Come fai a mantenere la tensione a 14v?
                                      Cosa usi per interrompere la corrente a batteria carica?
                                      Che sistema adoperi per interrompere il carico quando la tensione scende sotto la soglia dei 10,5v?
                                      Lo schema è quello con la raffigurazione della batteria il generatore i due diodi e la lampada spia?
                                      Più in la potrò mandarti delle foto del mio impianto cosi da farti un idea più precisa.

                                      Commenta


                                      • Sul funzionamento di un alternatore e la varie soluzioni per gestire l'eccitazione , qui sono state descritte alcune idee, sono 240 interventi ma possono servirti, all'ultima pagina c'è la descrizione del mio test finale.
                                        http://www.energeticambiente.it/fai-...re-d-auto.html
                                        In quest'altra discussione ho presentato la mia idea di come azionare l'eccitazione con automatismo
                                        http://www.energeticambiente.it/eoli...atto-casa.html
                                        Buona lettura....

                                        Commenta


                                        • Grazie tizzy: Comincio a capire come e complessa la gestione degli alternatori,in quanto alla potenza che io possa ottenere dal mio rotore non ho problemi in quanto ho realizzato nel 2006 un rotore da 4.5m con 6 pale in policarbonato ed intelaiatura in tubolare.
                                          Quindi vai tranquillo di avere molta potenza a disposizione da parte dell'elica !
                                          Correggimi se sbaglio ma tu elimini il regolatore ed ecciti il rotore con un diodo?
                                          Ho elaborato dei regolatori che fanno allo scopo.
                                          Come fai a mantenere la tensione a 14v?
                                          La tensione a 14v,dato che mi serve solo a caricare una batteria di auto da 55A mi basta gestire un paio di A con regolazione a transistors.
                                          La restante potenza,la impiego sensa alcuna regolazione alimentando resistenze e utense a vari voltaggi, da 6 a 24v.
                                          Cosa usi per interrompere la corrente a batteria carica?
                                          Un comparatore a soglia tipo LM358
                                          Che sistema adoperi per interrompere il carico quando la tensione scende sotto la soglia dei 10,5v?
                                          Un comparatore a soglia tipo LM358
                                          Lo schema è quello con la raffigurazione della batteria il generatore i due diodi e la lampada spia?
                                          Non lo conosco.
                                          Più in la potrò mandarti delle foto del mio impianto cosi da farti un idea più precisa.
                                          Le vedrò con piacere .........ciao

                                          Commenta


                                          • Grazie ancora Tizzy:
                                            mi puoi mandare uno schema del tuo regolatore?
                                            In quanto al controllo della carica dei due A che gestisci con il transistor, fai attenzione perché se la batteria e sempre carica non hai problemi, ma se dovesse scendere sotto i dieci volt potrebbe assorbire dai 6 ai 8 A e il tuo regolatore finirebbe per bruciarsi.

                                            In quanto alla corrente in eccesso va bene come fai.
                                            Il comparatore LM 358 non lo conosco,ma pare serva allo scopo di un comparatore a trigger di tip LX 137.
                                            Con l'espressione con che cosa interrompi il carico io intento non il carico della batteria ma bensì quello degli utilizzatori tipo lampade 12V motorini ecc. con i quali prelevi corrente dalla batteria in qualsiasi altra occasione anche in assenza di vento.
                                            Lo schema a cui facevo riferimento l'ho visto in un'altra discussione.
                                            Appena possibile ti farò vedere le foto.
                                            Per quanto riguarda il disinserimento del carico utilizzatori io ho testato un circuito siglato ALPOO1 ma non funziona bene in quanto non gestisce bene la minima tensione perché non appena disinserisce, la tensione risale immediatamente, di conseguenza inserisce di nuovo il carico e questo ciclo si ripete per almeno un ventina di minuti con il rischio di bruciare le tanto costose lampade a basso consumo a 12 V e 27.
                                            Invece la soglia a14,5 V la gestisce bene.
                                            Ho in possesso di un LX 137 di cui ti parlavo prima il quale va bene per caricabatteria automatico.Ma non ho risolto il mio problema.
                                            Scusami se ti importuno ancora un pò.
                                            Io nel mio impianto ho inserito un motore a cc a 36 V che utilizzo come generatore, il quale a 2000 g mi fornisce una tensione a 19 V 20 A.
                                            Ma essendo a magneti permanenti,non riesco a regolare la tensione, ho provato con un regolatore dei pannelli solari ma dopo poco ha fatto fumo.
                                            Conosci un sistema alternativo?
                                            Grazie ancora .
                                            Buana Domenica ciao.

                                            Commenta


                                            • Grazie ancora Tizzy:
                                              mi puoi mandare uno schema del tuo regolatore?
                                              Si ti manderò lo schema.
                                              In quanto al controllo della carica dei due A che gestisci con il transistor, fai attenzione perché se la batteria e sempre carica non hai problemi, ma se dovesse scendere sotto i dieci volt potrebbe assorbire dai 6 ai 8 A e il tuo regolatore finirebbe per bruciarsi.
                                              Normalmente bado a non eccedere nel prelievo di energia dalla batteria,ma comunque i transistors BUV possono dare oltre 50 A.
                                              In quanto alla corrente in eccesso va bene come fai.
                                              Il comparatore LM 358 non lo conosco,ma pare serva allo scopo di un comparatore a trigger di tip LX 137.
                                              Puoi usare il quadruplo Lm324.
                                              Con l'espressione con che cosa interrompi il carico io intento non il carico della batteria ma bensì quello degli utilizzatori tipo lampade 12V motorini ecc. con i quali prelevi corrente dalla batteria in qualsiasi altra occasione anche in assenza di vento.
                                              Ho comprato una ciabatta a sei posti,ho tracciato una linea rossa con il pennarello per evidensiare il positivo, e l'ho collegata alla batteria. Le mie utenze tipo trapano,molettina lampada da studioecc hanno la spina,devo solo badare a rispettare la polarità.
                                              Lo schema a cui facevo riferimento l'ho visto in un'altra discussione.
                                              Appena possibile ti farò vedere le foto.
                                              Per quanto riguarda il disinserimento del carico utilizzatori io ho testato un circuito siglato ALPOO1 ma non funziona bene in quanto non gestisce bene la minima tensione perché non appena disinserisce, la tensione risale immediatamente, di conseguenza inserisce di nuovo il carico e questo ciclo si ripete per almeno un ventina di minuti con il rischio di bruciare le tanto costose lampade a basso consumo a 12 V e 27.
                                              Invece la soglia a14,5 V la gestisce bene.
                                              Ho in possesso di un LX 137 di cui ti parlavo prima il quale va bene per caricabatteria automatico.Ma non ho risolto il mio problema.
                                              Scusami se ti importuno ancora un pò.
                                              Io nel mio impianto ho inserito un motore a cc a 36 V che utilizzo come generatore, il quale a 2000 g mi fornisce una tensione a 19 V 20 A.
                                              Ma essendo a magneti permanenti,non riesco a regolare la tensione, ho provato con un regolatore dei pannelli solari ma dopo poco ha fatto fumo.
                                              Quindi non usi l'alternatore di auto.
                                              Conosci un sistema alternativo?
                                              Ogni impianto funziona in base alle proprie caratteristiche che dipendono dai componenti usati per il generatore ,regolatori ecc.Quindi ogni impianto autocostruito è unico.La cosa sicura è che non gli devi fare mancare il carico per evitare che la tensione salga eccessivamente facendoti bruciare tutto.Attua la procedura che prima di togliere il carico che non interessa più, inseriscine un'altro di uguale valore .
                                              Buana Domenica ciao.
                                              Ciao

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                                              • Io sto usando in contemporanea sia l'alternatore che il motore cc sono sistemati in modo coassiale il motore genera corrente quando c'è vento a bassa velocità,nel momento in cui i giri aumentano tramite un sistema con bolla di mercurio inserisco l'alternatore con una puleggia elettromagnetica.
                                                Sarei grato a qualcuno se avesse un'idea per la regolazione.
                                                E vero quello che dici del carico sempre inserito perchè fa da zavorra e limita molto.
                                                Ma dovrò trovare il rimedio perché dai 2000 giri iniziali il mio aeromotore mi porta il meccanismo a superare i 12000.
                                                Ciao buona serata.

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                                                • Ps
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                                                  • Puoi mettere un servomotore che faccia ruotare di parecchi gradi tutto l'aerogeneratore in modo da scaricare l'elica e abbassare così il numero di giri. Il servomotore deve azzionarsi quando la soglia di set viene superata.

                                                    Ciao buona Pasqua.

                                                    Commenta


                                                    • grazie tizzy:
                                                      Ma la soluzione che mi hai dato va bene per la protezione del sistema quando il vento spira forte.
                                                      A questo io ho provveduto tramite banderuola che aziona un freno a tamburo, anche se questo in ultimo sta funzionando poco a causa di una piccola perdita d'olio.
                                                      Il problema principale è sempre quello di dare corrente all'alternatore quando l'aeromotore è in funzione.

                                                      Commenta


                                                      • Scusate .. ma credo sia stata fatta un po' di confusione.

                                                        Se ci si riferisce ai "canonici" alternatori ad uso automobilistico, completi del "loro canonico" ponte diodi, e del "loro canonico" regolatore, non serve alcuna centralina aggiuntiva per scollegare l'eccitazione nel 99% dei casi.

                                                        Come stavo scrivendo.. l'alternatore di uso automobilistico è solitamente una macchina sincrona che lavora in "alternata" e trifase.

                                                        Per trasformare da alternata a continua (quasi continua - ndr) si fa impiego di diodi in configurazione a ponte.

                                                        Di norma un ponte monofase è composto da quattro diodi.
                                                        Un ponte trifase, invece che 3x4=12 diodi, è composto dalla metà, ovvero da soli sei diodi. Questo perchè, per farla breve, si utilizzano sempre i "mezzi ponti" delle altre fasi per il .. diciamo .. ritorno del ponte.
                                                        In altre parole per ogni fase bastano solo due diodi che permettano di "instradare" la corrente proveniente dalla fase verso il positivo o il negativo (e per il ritorno penseranno i diodi sulle altre fasi.

                                                        Volendo alimentate con la stessa macchina due "linee", ma separate tra loro (esempio quella che ricarica una batteria e quella che alimenta un circuito di "eccitazione"), in altre parole alimentate dall'alternatore quando in funzione, ma impedendo contemporaneamente l'alimentazione/passaggio da batteria ad eccitazione.. e viceversa (anche se quest'ultimo non avrebbe qui senso),
                                                        basta fare due rettificazioni separate.

                                                        Nuovamente, per fare due rettivifazioni separate, non serviranno 2x6=12 diodi, ma solo nove diodi, in quanto la separazione si può fare anche solo su uno dei due rami della continua: positivo o negativo (di norma il positivo per impianti con massa/ritorno a negativo).
                                                        Conseguentemente per gli altri tre diodi della seconda rettificazione si useranno i tre della "primaria" ..che diventeranno comuni per le due (o più rettificazioni).

                                                        Ecco perchè negli alternatori automobilistici di solito si cita il "ponte a nove diodi", costituoito da 3 di piccola corrente per la rettificazione d'eccitazione e 6 diodi di media corrente per la rettificazione di potenza (+ ponti di "ritorno" di quella d'eccitazione).

                                                        -----------------------

                                                        Predetto questo.. come avviene l'eccitazione se in un primo istante nessuno la alimenta (essendoci separazione permanente tra batteria ed eccitazione)???
                                                        Semplicemente ad opera della magnetizzazione residua.. che è in grado di far generare qualcosa all'alternatore non appena messo in movimento. Quel "qualcosa", all'inizio molto piccolo.. non sarà in grado (specialmente "in tensione" di ricaricare una batteria eventualmente connessa alla parte "potenza".. tuttavia sarà in grado di fornire una piccola energia al circuito d'eccitazione.. che andrà ad incrementare la magnetizzazione residue.. che andrà ad incrementare l'energia generata dall'alternatore.. e così via in una specie di reazione positiva..

                                                        Spero di vare fatto chiarezza.

                                                        Ps ricordo a Tizzy che batterie da 55A (unità di misura: corrente) non mi risultano "esistere" nei cataloghi.
                                                        Di norma per le batterie, in quanto quasi-equiparabili a generatori di tensione, ci si riverisce ai Volt.. o eventualmente alla loro capacità (intesa lato "energia", non certo lato "Farad"), con una delle unità di misura consone per questo parametro.
                                                        ...Inutile aggiungere che le FAQ sulle batterie nell'omonima sezione, nonchè le spiegazioni sulle unità di misura in zona manualistica supportano quanto sopra.
                                                        Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                        • Originariamente inviato da Crea58
                                                          Io nel mio impianto ho inserito un motore a cc a 36 V che utilizzo come generatore, il quale a 2000 g mi fornisce una tensione a 19 V 20 A.
                                                          Ma essendo a magneti permanenti,non riesco a regolare la tensione, ho provato con un regolatore dei pannelli solari ma dopo poco ha fatto fumo.
                                                          Conosci un sistema alternativo?
                                                          Se non puoi agire semplicemenet sull'eccitazione, come in un classico alternatore "auto", allora forse sarebbe meglio l'impiego di un DC/DC con un ingresso con un campo sufficientemente ampio allo scopo.. e un'uscita in grado di no assorbire lato batteria quando il tutto non .. ricarica.

                                                          Dei dc/dc abbastanza simili sono impiegati sui veicoli elettrici/ibridi per le batterie di servizio, anche se l'ingresso potrebbe non avere quella escursione voluta/necessaria.. ed anche essere per tensioni più elevate. Solitamente, come tensione d'uso nominale (non come escursione!) si va da una 40ina (scooters) ..a diverse centinaia di Volt (veicoli più grandi).
                                                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                          Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                                                          • gattmes scrive:

                                                            Ps ricordo a Tizzy che batterie da 55A (unità di misura: corrente) non mi
                                                            risultano "esistere" nei cataloghi.
                                                            Magari non nei tuoi, ma ti assicuro che " esistono " e come, stiamo parlando di una comunissima batteria al piombo per auto che trovi anche nei supermercati.
                                                            Di norma per le batterie, in quanto quasi-equiparabili a generatori di tensione, ci si riverisce ai Volt.. o eventualmente alla loro capacità (intesa lato "energia", non certo lato "Farad"), con una delle unità di misura consone per questo parametro.
                                                            ...Inutile aggiungere che le FAQ sulle batterie nell'omonima sezione, nonchè le spiegazioni sulle unità di misura in zona manualistica supportano quanto sopra.
                                                            La discussione era imperniata sulla ricarica della batteria che essendo di auto, va da se che parliamo di una batteria da 12V .
                                                            Ho evidenziato l'amperaggio che è di 55A dato che è l'unico parametro variabile da batteria a batteria che ne determina la capacità, e da li risalire all'amperaggio per una corretta ricarica.
                                                            Se mi fossi riferito solo ai Volt non sarei stato esaustivo nel mio discorso.

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                                                            • Tizzy.. non sei l'unico a leggere in questo forum.. e molti... leggono molto più di te.. ed è per questo che comprendono (a differenza di te):
                                                              -chi sono (non solo a livello forum.. ma a livello batterie.. da supermercato e non)
                                                              -quello che ho scritto (e non altro)
                                                              -i rimandi forniti (anche se c'è già qualche link in alto)
                                                              -l'inesattezza di quello che hai scritto
                                                              -il fatto che il mio non era un attacco personale, ma una correzione tecnica, contrariamente al tuo ... che non è neanche riconducibile a informazione, ma piuttosto a disinformazione.

                                                              Ovviamente sei libero di pensarla come vuoi, in un tuo mondo con tue unità di misura, stravolgendole anche una con l'altra.. quel che mi preme (lo scopo che ho ottenuto) è sancire però anche la libertà altrui di poter vedere le cose come da unità di misura S.I., internazionalmente usate e riconosciute dalla comunità scientifica.

                                                              In altre parole e nel caso specifico, tanto per essere più esplicito (mi pare che nei tuoi confronti si renda necessario... in quanto tendi a "non leggermi".. anche se arrivi perfino a quotare ciò che ho scritto e che non hai minimamente visionato!!! [ndr-- è qua sopra, nel tuo messaggio.. sotto gli occhi di tutti] ...O anche a non voler capire ciò che scrivo per come lo scrivo):

                                                              sei libero di considerare la capacità di una batteria in Ampere.. in Watt.. in chilogrammi.. in metri, cavoli, farfalline e quant'altro...
                                                              così come gli altri sono liberi (ovvero non puoi pretendere che seguano la tua visione delle cose) di considerare quella capacità solo in wattora.. o eventualmente in altre unità in qualche modo riconducibili (tramite semplici passaggi) all'energia (non corrente!) stivata, quali gli Amperora o la riserva di minuti...e affini.

                                                              Saluti
                                                              (PS quel che si dice, si deve poter provare... sei sicuro tu di poterlo fare?
                                                              Io si.. come dicono gli inglesi: I play, if you dare...)
                                                              Ultima modifica di gattmes; 08-04-2010, 09:36.
                                                              Fare si può! Volerlo dipende da te.

                                                              Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                                                              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                                                              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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