alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Originariamente inviato da mefistofele Visualizza il messaggio
    Ciao fly71 (allora pace fatta ...he!he!),
    vabbè ancora sull'eccitazione....
    questa volta di .....MAXDEF...
    non farti prendere dall'eccitazione....(he!he!)
    in genere gli avvolgimenti di eccitazione di un alternatore-auto "funzionano" (col carico attaccato) ad una tensione prossima a quella di funzionamento.....per evidenti esigenze del suo regolatore
    però se parti con il carico staccato (generatore a vuoto) allora si può dare in ecc...anche molto meno...infatti vi é un processo a ......"valanga"
    é il discorso della autoeccitazione che dicevo prima....!!!
    La magnetizzazione residua(nel tuo caso i 5 volt) dà qualche volt di uscita sullo statore
    questi ritornano (raddrizzati) sul rotore e così creano più campo che crea più tensione
    di statore e così via fino a portarsi (e superare) la tensione nominale di uscita...
    tutto questo...beninteso SENZA carico !!!(e senza regolatore che per il discorso di prima partirebbe, nel tuo caso,magari dai 12 volt)
    Se c'é il carico ,la magnetizzazione residua (o i tuoi 5volt), potrebbero non bastare
    perchè la debole corrente di "armatura" (sì é quella di eccitazione...ma mi sono scocciato di ripeterla...) viene "azzerata subito dalla "nascitura" corrente di carico...
    Vabbè ..
    se si capisce...dtelo ai vostri amici....se..nò....stativinne zitti !!!
    quindi ricapitolando ...(sempre per maxdef)
    puoi usare i 5 volt se riesci ad alimentare direttamente la bobina di...
    eccitazione ...(uffa)....con interposto un diodo...
    e poi una ......volta che il processo a "valanga" é partito allora il generatore dovrebbe andare alla
    sua tensione di targa (con l'aiuto del suo regolatore ...che deve esserci!!!)
    questo però senza carico....(o con le batterie abbastanza cariche ...)
    ...scusa ...
    ma poi .....
    qual'é il tuo ....caso ???


    un ...imbambolato ....Mefi
    hehehe....dura spiegarla eh...?
    purtroppo sono cose semplici per chi le sa'... ma per chi non sa' sono insormontabili...(ci voleva un genio per scivere quello che o scritto)
    Aggiungo solo un piccolo appunto(premetto che ti o capito perfettamente, voglio solo aiutare specificare meglio il tuo discorso) ebbene per il discorso carico che puo inibire l'ecietazione si intende , carico resistivo non la batteria, in quanto un carico resstivo assorbe corrente da poco piu' di 0V ciucciandosi la corrente che servirebbe per l'ecitazione, inibendola.
    mentre la bateria comincia ad assorbire solo dopo i 12V, quindi se l'alternatore a vuoto e gia arrivato ad erogare 12V prima di dare carico, si suppone che sia gia abbondantemente eccitato...
    A rilegermi stento a capirmi...chi lo sa mi capisce...ma se chi non lo sa' non mi capisce, a che serve spiegarlo a chi lo capisce se' chi deve capirlo non lo sa' gia'....mmmmhhh....Help...aiutatemi a tradurre.......
    Ciao
    __________________________________________________ ___________________________________________
    Stirling

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    • Ciao SGF,
      bella la trasposizione del.....
      "postino che consegna la posta...."....
      vabbè.....tutto benissimo ...tranne....
      ""....assorbe corrente da poco piu' di 0V ciucciandosi la corrente che servirebbe per l'eccitazione...""
      ...ehmm....siamo al limite ...del ...****o....
      ...ciucciandosi.???... per...... l'eccitazione ....???
      eh! ...ma allora ditelo.....
      scherzo....biensur...
      allora .....più correttamente...:
      la corrente che va sul carico crea (sulle bobine di statore) un controcampo
      che azzera il debole campo(rotante) creato dalle bobine di rotore.....alla partenza...(se non adeguatamente ...eccitate...)
      (ed io avevo sottinteso che non vi era collegamento fra rotore e statore....)
      OK! OK! é solo una finezza....
      ...o....una......schifezza ...???
      beh ...adesso mi sovviene che devo fare ...colazione....
      forse ...sarà ....un calo di zuccheri....
      Cacao...ehmm...no!...Ciao
      Mefi

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      • Originariamente inviato da aleover Visualizza il messaggio
        buonasera , sono nuovo di queste cose , ma un riduttore epicicloidale non sarebbe una buona soluzione ?faccio i complimenti per gli argomenti trattati .un saluto alessandro
        ...presumo che dimensionato per lo scopo sarebbe piuttosto costoso,avevi qualche cosa di preciso in mente?

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        • Ciao macgyver68
          allora..... se tu avessi letto più discussioni forse lo sapresti già...
          vabbé te lo ridico.....(he!he!) :
          In una turbina eolica (specialmente se il suo carico é una batteria)
          può succedere che il carico diminuisca (es. batteria carica),
          ma nel contempo vi sia un bel vento che faccia girare l'alternatore...
          ora....
          senza carico significa ....senza coppia resistente (o comunque molto poca)!!!
          e quindi il rotore incomincerà ad accelerare e a raggiungere velocità angolari pericolose
          sia per se stesso (con i suoi cuscinetti...ecc..) sia per le pale ....
          questo si può evitare e comunque ridurre con un regolatore che shunta a massa
          una parte della corrente e questa potenza dissipata fa da coppia resistente !!
          Il regolatore, eventualmente presente in un generatore auto, fa sì che la tensione sulla batteria non diventi pericolosa per la sua vita ( < di 14 volt),
          "staccando" progressivamente la corrente di eccitazione....purtroppo questa azione
          riduce a zero la coppia resistente del suddetto alternatore e quindi bisogna creare,
          per quanto detto prima, dei sistemi che frenano la turbina...prima che defunga per
          le vibrazioni ed altro ......
          abbiamo già detto del regolatore shunt, ma vi sono altri sistemi meccanici...
          tipo freni centrifughi...e/o sbandieramento ed altro...
          non so se volevi sapere questo.....ma io questo...ti ho detto (he!he! ..scherzo...)
          Ciao...(complimenti per il nick...)
          Mefi

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          • ok, capito, allora perche non mettere piu batterie o direzionare il surplus di energia nella rete domestica? oppure perchè non creare una specie di frizione centrifuga ? da quanto ho capito, quando cè forte vento una parte di energia va sprecata

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            • Cappito...mi hai...!!!
              però...
              mica tanto ...
              parli di frizione centrifuga ...quando io parlo di freno centrifugo....(bah..!!)
              va bè per l'eventuale recupero di questo surplus ....non lo vedo molto....bene (ehmm)
              infatti questa energia é ......aleatoria.....(he!he!...ho fatto l'..assonanza...!!!)
              e quindi difficilmente gestibile...
              no di sicuro a batterie (prova a capirlo da solo.....!)!!!
              si potrebbe immettere sulla rete esterna (se ci fosse...)e se ci fosse un contratto così
              la migliore é riscaldare un qualcosa dalle resistenze di shunt !!!
              ciao
              Mefi

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              • scusa mefi ma non sono molto ferrato in materia cerco solo di capire...la cosa migliore allora non sarebbe piu batterie, da caricare singolarmante ? controllate da un circuito che controlla le cariche e passa da una all altra ?

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                • haaa...ma ...allloora.....see de coccio !!! (he!he!....)
                  NON conviene caricare separatamente le batterie nè se si usano poi in serie nè tantopiù se si usano in parallelo !!!
                  Questo sia per la vita delle batterie sia per l'enorme complicazione, che ciò comporta e si abbassa l' affidabilità del sistema....
                  (e di questo fidati...perchè se nò mi tocca scrivere un trattato)
                  a meno che non vuoi usare delle batterie da battaglia e vuoi ....spremerle ...per bene prima di ....buttarle...!!!
                  E poi, come dicevo prima (leggi bene) essendo un "contributo" non prevedibile
                  e del tutto "aleatorio" (ancora....) non posso "spenderci" su poi tanto....
                  sarebbe inutilmente costoso ed in definitiva ABBASSEREBBE il rendimento generale dell'impianto
                  tranne, come dicevo, .....usare l'energia termica .....prodotta
                  (beninteso se l'impianto é correttamente progettato)
                  Ciao...e scusa ....scherzo sempre...he!he!he!
                  Mefi

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                  • de coccio ? di piu, non per niente sono abruzzese,hè hè.... un ultima cosa, tutto ciò si può applicare anche ad ltri tipi di pale ?

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                    • Originariamente inviato da macgyver68 Visualizza il messaggio
                      de coccio ? di piu, non per niente sono abruzzese,hè hè.... un ultima cosa, tutto ciò si può applicare anche ad ltri tipi di pale ?
                      certamente ...tranne a quelle per impastare il cemento
                      Ciao
                      __________________________________________________ ___________________________________________
                      Stirling

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                      • come dovrebbe essere il rapporto giusto di potenza generatore batteria ?

                        nel senso di quanti volt e ampere l aternatore e quanti la batt ?
                        Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 13:58. Motivo: unione messaggi consecutivi

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                        • Ragazzi, ho l'impressione che l'argomento si stà spostando totalmente nel campo teorico, va bene che bisogna andarsi a leggersi qualcosa di elettromeccanica, macchine elettriche , perdite nel ferro, induzione magnetica ecc. però cerchiamo di tornare al problema pricincipale, altrimenti ho l'impressione che si fanno tanti bei discorsi filosofici, ma poi alla fine sono solo chiacchiere..... e pochi fatti
                          Personalmente mi sono un pò documentato ma poi sono passato all'atto pratico, alternatore , trapano , lampade , resistenze e altri accesori, banco di prova , e ho fatto un pò di prove simulando come se fosse attaccato ad un rotore di pale e che reistenz ami opponeva, cosa ci collegavo: batteria ; carico resistivo ecc
                          Alla fine ho tirato un pò le conclusione, ora se queste conclusione non sono proprio in linea con tutta la teoria beh! pace , però intanto sò che se lo monto sul generatore l'alternatore si comporta come nelle prove fatte.
                          Quindi non stiamo a fare troppo i puntigliosi, eccitazione residua, se viene assorbita dal carico resistivo ecc...
                          Sò solo da quello che ho provato sul banco che se l'alternatore lo alimento con regolatore a 12V il trapano per farlo girare faceva molta fatica ( rischio di bruciarlo..) e solo quando superava i 1000 giri allegeriva lo sforzo, interponendo delle resitenze la resistenza era minore e superati sempr ei 1000 giri andava a regime.
                          Un rotore con delle pale non si comporta come un trapano o come il motore di un auto(che la resistenza iniziale non la sente proprio...), ma peggio.... se c'è troppa resistenza le pale non si muovono....per farle ci vuole la Bora.... quindi bisogna fare dei compromessi allora credo che la soluzione ottimale e quella ridurre la resistenza iniziale dell'alternatore per far in modo che con un vento medio le pale posso girare, se considerate un rapporto di moltiplica 5-6 con 200 rpm del rotore , l'alternatore si trova a 1000-1200 rpm già in fase di regime.
                          Quindi per me non ha senso trattare tutta la parte teorica del suo comportamento alimentato in modo diretto o con regolatore a 12V , ricordiamoci che lo dobbiamo addattare ad un rotore eolico che non ha la stessa potenza di un motore a scoppio, a meno chè uno non decide di collegarlo ad un rotore con un diametro di 10mt allora in quello caso non ci sono problemi....quel rotore ti fà una bella coppia e quella dell'alternatore non la sente proprio!
                          Se vi ho fatto questo discorso sulla teoria e vedere il problema reale, perchè la stesa cosa succede quando sei all'Università ti riempono di tanta teoria , formule che non finiscono mai, modelli matematici, non metto in dubbio che servono, ma poi quando sei fuori nella realtà lavorativa e ti pongono un problema non puoi riempirli di formule, occorre una soluzione che sia consona con la teoria ma nello stesso tempo non si discosti molto dalla realtà del problema.
                          Un saluto Luigi

                          Commenta


                          • ciao fly, non credo che il tutto si discosti dall argomento, io me la cavo in meccanica, elettronica molto molto meno, faccio domande di ogni tipo per copire cosa e come lo sto realizzando, è ovvio che poi farò prove, ma penso che tanti cervelli ragionano meglio di uno, non è una contestazione la mia, solo un incitamento per creare quualcosa di ottimo per tutti

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
                              Ragazzi, ho l'impressione che l'argomento si stà spostando totalmente nel campo teorico, va bene che bisogna andarsi a leggersi qualcosa di elettromeccanica, macchine elettriche , perdite nel ferro, induzione magnetica ecc. però cerchiamo di tornare al problema pricincipale, altrimenti ho l'impressione che si fanno tanti bei discorsi filosofici, ma poi alla fine sono solo chiacchiere..... e pochi fatti
                              Personalmente mi sono un pò documentato ma poi sono passato all'atto pratico, alternatore , trapano , lampade , resistenze e altri accesori, banco di prova , e ho fatto un pò di prove simulando come se fosse attaccato ad un rotore di pale e che reistenz ami opponeva, cosa ci collegavo: batteria ; carico resistivo ecc
                              Alla fine ho tirato un pò le conclusione, ora se queste conclusione non sono proprio in linea con tutta la teoria beh! pace , però intanto sò che se lo monto sul generatore l'alternatore si comporta come nelle prove fatte.
                              Quindi non stiamo a fare troppo i puntigliosi, eccitazione residua, se viene assorbita dal carico resistivo ecc...
                              Sò solo da quello che ho provato sul banco che se l'alternatore lo alimento con regolatore a 12V il trapano per farlo girare faceva molta fatica ( rischio di bruciarlo..) e solo quando superava i 1000 giri allegeriva lo sforzo, interponendo delle resitenze la resistenza era minore e superati sempr ei 1000 giri andava a regime.
                              Un rotore con delle pale non si comporta come un trapano o come il motore di un auto(che la resistenza iniziale non la sente proprio...), ma peggio.... se c'è troppa resistenza le pale non si muovono....per farle ci vuole la Bora.... quindi bisogna fare dei compromessi allora credo che la soluzione ottimale e quella ridurre la resistenza iniziale dell'alternatore per far in modo che con un vento medio le pale posso girare, se considerate un rapporto di moltiplica 5-6 con 200 rpm del rotore , l'alternatore si trova a 1000-1200 rpm già in fase di regime.
                              Quindi per me non ha senso trattare tutta la parte teorica del suo comportamento alimentato in modo diretto o con regolatore a 12V , ricordiamoci che lo dobbiamo addattare ad un rotore eolico che non ha la stessa potenza di un motore a scoppio, a meno chè uno non decide di collegarlo ad un rotore con un diametro di 10mt allora in quello caso non ci sono problemi....quel rotore ti fà una bella coppia e quella dell'alternatore non la sente proprio!
                              Se vi ho fatto questo discorso sulla teoria e vedere il problema reale, perchè la stesa cosa succede quando sei all'Università ti riempono di tanta teoria , formule che non finiscono mai, modelli matematici, non metto in dubbio che servono, ma poi quando sei fuori nella realtà lavorativa e ti pongono un problema non puoi riempirli di formule, occorre una soluzione che sia consona con la teoria ma nello stesso tempo non si discosti molto dalla realtà del problema.
                              Un saluto Luigi
                              Luigi se saro' un po' troppo diretto mi devi scusare...forse ti sei scordato quello che hai scritto sulle prove che hai fatto sull'alternatore, prova a rileggere i tui post... non eri sicuro dell'isolamento...gli hai levato il regolatore...hai modificato il ponte radrizzatore e mi sembra di capire che hai modificato anche le sue bobine ecc. ecc..il che vol dire che, ormai non sei sicuro dell'itnegrita' delle sue carateristiche originarie, e neanche se e ancora in grado di funzionare decentemente...a questo aggiungi che, nonostante la tua amirevole volonta nello sperimentare, si capisce senza appello che di magnetismo e di alternatori ne capisci ben poco per non dire niente, e per questo di dico che certe sparate su' formuloni universita e teoria spicciola te li puoi tranqullamente evitare, anche perche mi sembra che sia alquanto irriverente per chi gentilmente cercava di aiutarti a capire nozioni basilari che indubbiamente ti aiutano a perseguire il tuo obbietivo sugli alternatori auto adattati per uso eolico... questo te lo dice uno che con alternatori forse un po piu' complessi di un volgare alternatore per automobile, ci lavora ogni giorno, e per tua conoscenza quando gli modifica usa porprio quei formuloni da te denigrati, e che puntualmente trovano riscontro positivo una volta messi in prattica...

                              Ora se' vui dare retta ad un cretino, ti prendi un alternatore che funziona, rilegiti il mio post dove ce' lo schemino con i due diodi e la lampadina, fai il test come o descritto , e vedrai che hai risolto tutti i tuoi problemi in modo semplice efficace ed economicamente poco dispendioso...

                              Come o sritto prima spero che non te la prenda per il linguaggio troppo diretto...
                              Ciao
                              __________________________________________________ ___________________________________________
                              Stirling

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da macgyver68 Visualizza il messaggio
                                come dovrebbe essere il rapporto giusto di potenza generatore batteria ?
                                Il raporto giusto...la corrente di carica deve essere un decimo o anche meno della capacita della batteria, il che vuol dire, se hai una batteria da 100A/h la caricherai con 10A
                                Il che vuol dire che se hai un alternatore da 30A/h ci vuole un banco batterie da 300A/h o piu'

                                Aggiungo che piu' lentamente le carichi, oltre ad aumentare la durata, migliore sara' la profondita di carica, e questo vale anche con la scarica...

                                quindi vanno dimensionate anche in ragione della potenza del carico che ci colleghi
                                Ciao
                                __________________________________________________ ___________________________________________
                                Stirling

                                Commenta


                                • Ciao SGF, accetto ben volentieri una critica costruttiva, solo che ho avuto la sensazione che la discussione aveva preso una strada un pò troppo teorica, però nessuno ha mai parlato di test o di prove cosi da confrontarle con altri.
                                  Però voglio capire una cosa ma lo schemino che tu hai proposto l'hai provato su banco prova? che tipo di motore hai usato per far girare l'alternatore? e se si, ci puoi dare un giudizio su come è andata la prova, dei risultati, perchè se li hai fatti e i risultati sono buoni e può andare bene per un rotore senza dare noia, allora vuol dire che ho sbagliato totalmente approccio sull'agormento e tutto quello che ho letto , fischi per fiaschi.....allora stò zitto.
                                  Se poi hai messo lo schemino senza nemmeno provarlo, beh! magari una prova la potevi fare prima di garantire o meglio consigliare che questa soluzione funzioni bene.
                                  E vero che quando ho iniziato le prove non ho fatto tutti i controlli accurati , ma era la prima volta che smanettavo con un alternatore, nelle prove che ho fatto ho rispettato o meglio cercato di simulare le condizioni di come montarlo sul generatore, ho sostituito il ponte raddrizzatore bruciato e non modificato ( scusami non vedo tanta differenza tra un ponte originale e uno fatto con diodi ) in tutte le prove ho sempre usato il regolatore, ti posso dire ho provato anche la tua soluzione ma più ho usato resistenze ( o lampade) a basso valore è + forte resistenza per farlo avviare, e anche vero che ho modificato l'avvolgimento dello statore e questo ha potuto alterare i risultati infatti ho intenzione che appena mi ritrovo un altro tra le mani senza sostituire nulla , rifaccio di nuovo tutte le prove cosi da fare un confronto e sentire anche il parere di chi in materia è competente.
                                  Spero che qualcun'altro fa delle prove simile alle mie cosi si possono fare dei confronti.
                                  Un saluto Luigi

                                  Commenta


                                  • ...io nella più totale ignoranza sto cercando di utilizzare un alternatore da camion 28V,al momento è completo di regolatore ed è perfettamente funzionante,da prove empiriche ho notato che con pochi giri ottengo 15/16 V,il mio problema adesso è cercare un'automazione per eccitarlo(anche se è improprio il termine!!!!)...ancora non mi è chiaro se con lo schemino postato da SGF, dei due diodi da 5A e 50A e una batteria,ottengo questo....abbiate molta pazienza!!!!

                                    ...dunque, ho cercato i diodi e ho trovato solo quello da 5A, mentre al posto del 50A mi hanno proposto di usare due "diodi a cascata" da 20A.....può funzionare lo stesso?
                                    Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 13:58. Motivo: unione messaggi consecutivi

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                                    • Ciao maxdef..
                                      (risposta veloce)
                                      allora, in genere, non conviene usare un generatore da 24 volt per caricare una batteria da 12 vol, ma se uno ne ha la disponibilità (arzigogolo per dire ..."in casa")
                                      allora perdendoci metà della sua potenza si può fare (anzi ci si guadagna con la velocità massima che si dimezza...)
                                      però forse bisogna "registrare il regolatore di eccitazione...
                                      (probabilmente rifarlo od usare i vari schemini che si vedono in giro con avvolgimenti di eccitazione separati dal loro regolatore...)
                                      devo scappare
                                      ciao
                                      mefi

                                      P.S. NO! non puoi mettere due diodi in serie !! (per la corrente!!)
                                      al massimo in parallelo !!! però anche in parallelo danno dei problemi....
                                      piuttosto vedi di recuperare i diodi di qualche alimentatore di PC rotto
                                      (sono quelli avvitati sull'aletta di raffreddamento vicino alle uscite)
                                      questi sono inoltre schottki e spesso superano i 40 ampere con 100 volt di inversa
                                      se sono "doppi" allora si possono "parallelizzare" essendo "termalizzati" sullo stesso chip !

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                                      • pour ...l'affair....SGF-SLY....
                                        a plu tard......he!he!he!

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                                        • Max io ho fatto le prove usando questo schema.
                                          Ho fatto più prove inserendo ai connettori A-B un contatto diretto oppure resistenze con varii valori da 1,5 a 6-8 ohm da 10W quelle bianche ceramiche e all'uscita + e - dell'alternatore ci ho collegato in modo alternato batteria o lampada da 55W
                                          Mettere un contagiri è comodo pe rcapir ecoem si comporta a vari step di velocità.
                                          Come contagiri ho usato il tachimetro delle bici, e la modific al'ho fatta in questo, disolito nei tachimetri devi impostare un numero in base al diametro della bici, quel numero è la circonferenza in cm. allora ho fatto questo semplice ragionamento, quando il mio tachimetro segna 6,0 Km/h -->60rpm, con 60rpm significa un 1 contatto/sec in 1 ora fa 3600 contatti ma il tachimetro mi segna 6 Km allora 6000 mt./3600= 1,66mt. sul tachiemtro ho impostato il numero 167, in questo modo riesci a ad arrivare a circa 1000-1100 rpm e il tachimetro ti segna 100-110 Km/h ( cavolo ! è un bolide stà bicicletta....)
                                          se usi questa soluzione per il contagiri, mmetti il contatto e magnete sul trapano, ad esempio la calamita sul mandrino, non tenerlo vicino all'alternatore , perchè risente sdel flusso magentico del rotore, infatti io in un primo momento avevo fatto un supporto vicino all'laternatore, il contatto andava in tilt quando la'ternatore funzionava.
                                          Se decidi di fare le prove oltre a scrivere qualche dato valuta anche la resistenza a farlo rotare a vari step di giri.
                                          Un saluto Luigi
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                                          • ...ho provato a fare lo schemino di SGF con un diodo da 20A(l'unico che ho rimediato!!!)....continuo a non capire!!!!!
                                            Il mio alternatore dando l'eccitazione tramite la solita lampadina,funziona benissimo a pochi giri si indurisce,spenge la spia e comincia a caricare la batteria,se stacco l'eccitazione continua a caricare finchè non lo fermo....rimane il problema di come eccitare l'alternatore automaticamente quando serve!!!...

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                                            • Secondo me, se uno entra la prima volta in questo forum e legge questi ultimi messaggi non capisce se si parla di alternatori o di roba ****o....

                                              Senti Max ma l'alternatore a bassi giri come si comporta frena molto il trapano? oppure poco, quando ho fatto le mie prove rischiavo di bruciarlo.
                                              Magari se ci metti anche un voltmetro sull'uscita, e riesci a fare quell accrochio con il contagiri, puoi fare un resonto più dettagliato:
                                              giri, tensione , resistenza a ruotare.

                                              Per quando riguarda alimentarlo automaticamante eh eh... qui ti voglio....
                                              se hai seguito tutto quello che è stato scritto in questa discussione e nelle altre due dove si parla sempre di alternatori ( ormai da molti giorni sono sempre quelle in cima alla lista del forum) io accennavo ad una soluzione e cioè quella di alimentare l'alternatore solo quando c'era vento tramite un anemometro, è inutile che riscrivo tutti qui, vai a questo post quello che ho fatto
                                              http://www.energeticambiente.it/eoli...atto-casa.html

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                                              • per fly71, certo, le prove le o fatte, da allora sono passati 8 anni, o usato un alternatore di panda 900 e che ancora in mio possesso , per il diodo da 5 A o usato n°4 1n4007 e per il 50 A o usato i diodi del ponte di un altro alternatore, per lampadina un semplice spia da pannello industriale con lampada da 3 W.
                                                O visto lo schemino dei test che hai postato, diciamo che quello schema puo servire per conoscere le caratteristiche di ecitazione dell'alternatore, ma non puo' autoecitarsi, il che mi porta a dire che con quello che o postato, non c'entra niente,
                                                Dimenticavo...io o usato un trapano da 800W e non lo o bruciato

                                                Originariamente inviato da maxdef Visualizza il messaggio
                                                ...ho provato a fare lo schemino di SGF con un diodo da 20A(l'unico che ho rimediato!!!)....continuo a non capire!!!!!
                                                Il mio alternatore dando l'eccitazione tramite la solita lampadina,funziona benissimo a pochi giri si indurisce,spenge la spia e comincia a caricare la batteria,se stacco l'eccitazione continua a caricare finchè non lo fermo....rimane il problema di come eccitare l'alternatore automaticamente quando serve!!!...
                                                Cosa e' che continui a non capire?
                                                E sopratutto si piu' preciso o posta uno schema del tuo test...!!!
                                                cosa intendi se stacco l'ecitazone?
                                                Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 13:59. Motivo: unione messaggi consecutivi
                                                Ciao
                                                __________________________________________________ ___________________________________________
                                                Stirling

                                                Commenta


                                                • ciao mefi , scusa in pratica un alternatore da 28 volt ha bisoqno di meno giri per caricare una batt da 12 ? ciò vuol dire che non ha bisogno di moltiplicatore di giri ? e di un rapporto dimezzato 5-1 ?

                                                  Commenta


                                                  • Scusa SGF mi spieghi perchè con quello schema l'alternatore non si può auto-eccitare, l'auto eccitazione e una caratteristica dell'alternatore o di come faccio lo schema io?
                                                    Il mio schema è per fare delle prove e simulare il suo comportamento collegandolo al rotore eolico, scusa mi sembra che l'unica diffrenza con il tuo e che tu hai inserito una lampada da 3W sul regolatore io invece al posto della lamapada ho provato resistenze di vario valore per valutare la resistenza di rotazioen all'avvio.
                                                    Ora se per autoeccitazione si intende la capacità che ha l'alternatore di autoalimentarsi dopo che si è avviato , in pratica la corrente che produce alimenta anche il rotore, ora se questa definizione è giusta anche se non è stata definita in modo elegante, allora il mio alternatore è auto eccitato, perchè ci sono tre diodi che collegano le fasi al positivo del regolatore uno per ogni filo di fase e non fanno parte dei diodi rettificatori del ponte, questi 3 diodi sono dei semplici 1N4007. fanno passare solo il ramo positivo del'onda e la mandano al regolatore per alimentarlo.
                                                    Infatti quando facevo le prove sull'amperometro collegato al regolatore, man mano che aumentavo i giri l'assorbimento si abbassava fino a portasi a zero , quando ero sui 1000 giri, questo mi fa capire che l'alternatore si alimenta da solo una volta avviato.
                                                    Ora se in tutto il mio discorso ho detto delle cavolate o assurdità, gradirei che qualcuno mi corregga e mi spieghi bene le cose che ho sbagliato.
                                                    Un saluto Luigi

                                                    Commenta


                                                    • il tuo discorso non e sbagliato, solo che nello schema che hai postato non si vedono i diodi 1n4007 (e io non sono un indovino...purtroppo) mi sembra di aver capito siano collegati direttamente hai capi dell'avolgimento statorico.
                                                      Poi che sia lampadina o resistenza non cambia niente.
                                                      Quindi per come hai modificato l'alternatore non hai bisgno di aggiungere altri diodi, devi solo collegare una resistenza al posto della lampada, tra il positivo e il regolatore e se tutto e a posto deve per forza funzionare....Chi invece non a voglia di modificare l'alternatore puo' usare lo schema con i diodi esterni e la lampadina...

                                                      Per chi ancora non lo aha capito, a cosa serve la lampadina o una resistenza equvalente? serve per risolvere il problema dell'ecitazione diretta che assorbe all'incirca 2 o 3amper e quindi in assenza di vento scarica in breve tempo la batteria, oppure per evitare cio' si devono usare dispsitivi che aprono il circuito di eccitazione, col sistema della lampadina la scarica e notevolmente piu' lenta, infatti se usiamo un alternatore medio da 40 amper e corretto mettere un banco batterie da 400 Ah e visto che la lampadinetta da circa 3W assorbira circa 0,25A per scaricare le batterie ci vuole un tempo di, 400 : 0,25A = 1600 ore che corrispondono a piu' di due mesi, in genere in due mesi si autosacricano da sole,il tutto mi sembra piu' che sufficiente per scartare altri sistemi piu' complessi e costosi per il controllo dell'eccitazione....

                                                      Originariamente inviato da mefistofele Visualizza il messaggio
                                                      Ciao maxdef..
                                                      (risposta veloce)
                                                      allora, in genere, non conviene usare un generatore da 24 volt per caricare una batteria da 12 vol, ma se uno ne ha la disponibilità (arzigogolo per dire ..."in casa")..

                                                      Note di Moderazione:
                                                      la quotatura integrale è vietata dal regolamento (qua: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=cfrules, regola 3, app. "d"). Violazioni al regolamento possono comportare infrazioni
                                                      Sull'alternatore a 24 per regolare la carica a 12V e dimezzare o quasi il numero di giri puoi montare un regolatore di un alternatore a 12V meglio se si monta anche l'induttore a 12V altrimenti si ci deve accontentare di meta' potenza...occhio a parita d alternatore, nella versione 24V hai la corrente dimezzata e quindi tempo di carica doppio...
                                                      per i diodi da 50A...meglio usare un ponte di recupero da un'altro alternatore, hanno anche le alette di rafreddamento...
                                                      Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 14:10. Motivo: unione messaggi consecutivi
                                                      Ciao
                                                      __________________________________________________ ___________________________________________
                                                      Stirling

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da SGF Visualizza il messaggio
                                                        Per chi ancora non lo aha capito, a cosa serve la lampadina o una resistenza equvalente? serve per risolvere il problema dell'ecitazione diretta che assorbe all'incirca 2 o 3amper e quindi in assenza di vento scarica in breve tempo la batteria, oppure per evitare cio' si devono usare dispsitivi che aprono il circuito di eccitazione, col sistema della lampadina la scarica e notevolmente piu' lenta, infatti se usiamo un alternatore medio da 40 amper e corretto mettere un banco batterie da 400 Ah e visto che la lampadinetta da circa 3W assorbira circa 0,25A per scaricare le batterie ci vuole un tempo di, 400 : 0,25A = 1600 ore che corrispondono a piu' di due mesi, in genere in due mesi si autosacricano da sole,il tutto mi sembra piu' che sufficiente per scartare altri sistemi piu' complessi e costosi per il controllo dell'eccitazione....
                                                        ...adesso credo di aver capito,con il tuo schema l'alternatore rimane "sempre" eccitato, anche se con pochi A,infatti facendo le prove con il tuo schema riscontravo sempre un assorbimento sull' alternatore per questo non riuscivo a capire!!!....invece volendo utilizzare dispositivi che aprono il circuito di eccitazione?....come e cosa si potrebbe usare?

                                                        ...ammesso e non concesso di aver capito qualche cosa e di aver fatto i collegamenti giusti,non riesco a mandare la corrente prodotta dall'alternatore dentro la batteria,in pratica se riprendo il positivo in uscita e lo mando al positivo della batteria l'alternatore diventa durissimo da far girare con il trapano,praticamente si eccita con tutta la corrente disponibile nella batteria.....così ho collegato il tutto
                                                        Ultima modifica di gattmes; 26-04-2010, 14:10. Motivo: unione messaggi consecutivi

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                                                          Dal nodo come in figura , stacchi il verde del diodo, stacchi il verde lampada dalla batteria e poi colleghi separatemente il filo verde diodo-verde lampada.
                                                          cmq per sicurezza guarda il filo positivo del regolatore su quale bullone è collegato.
                                                          Facci sapere come vanno le prove con questa modifica.
                                                          Come dispositivo per aprire e chiudere il collegamento dell'eccitatore ti avevo accenato alla soluzione dell'anemometro con relè, s evuoi usare un interuttore con una banderuola ,ma quelal va monta in cima la generatore, purtroppo non ci sono molte soluzioni.
                                                          Un saluto Luigi

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                                                          • ...dunque così come è collegato gira benissimo con un trapano da 500 W ...vola!!!....quando comincia a caricare si accende la lampadina e si indurisce leggermente, con il tester tra il negativo batteria e il positivo in uscita dell'alternatore(dado grosso) leggo 32V......invece tu dici di collegarlo così come nella 2° foto?...ho provato anche così, gira bene, spenge la spia e comincia a caricare, però come mando la corrente prodotta sulla batteria?

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                                                            • Max , se il dado grosso è il positivo, li ti produce corrente e se lo colleghi alla batteria essa te la carica, però non capisco cos'è quel coso collegato sul positivo della batteria, sembra un ponte raddrizzatore o un regolatore, se non serve toglilo per non incasinare le foto.
                                                              Allora se adotti i collegamenti della prima foto il regolatore è collegato direttamente alla 12V e sicuramente sarà un pò più duro a farlo a partire, infatti la lampada non si accende.
                                                              se invece fai i collegamenti della seconda foto , il regolatore lo colleghi con la lampada, quando parte sarà meno duro e manm ano che aumentii giri la lampada si spegenrà gradualmente, se non succede questo vuol dire che l'alternatore non è auto-eccitato oppure c'è qualche altro problema , forse il regoaltore non è collegato al quel dado piccolo.
                                                              pee quando riguarda la tensione che ti arriva sulla la batteria e strano che ti arrivano 32V ma questo è dovuto al fatto che quello và a 24V e tu lo alimenti con una 12V.
                                                              magari fai la prova con tutte e due le configurazioni e vedi la tensione di uscita, se c'è poca differenza ed è superiore a 12V ma di parecchio.... a quel punto devi fare la prova come ti detto gli altri di cambiare il regolatore mettendoci uno da 12V. anche se il rotore è dimensioanto per 24V. dovrebbe funzionare lo stesso, smonta quello all'alternatore e trova qualcuno che sia delle stese misure , per le viti e le spazzole.
                                                              Aspettiamo sviluppi
                                                              Luigi

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