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ECCOLA! La mia turbina vola!

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  • #31
    [/QUOTE]
    Il file NON si scarica !! ha solo 8K ....
    eppure deve essere interessante ...che spessore è il tubo ? non è pvc ma in resina ?
    [/QUOTE]

    OPS mi correggo sono riuscito a scaricarlo ...non chedetemi come .....(per tentativi )

    Rimane sempre la precedente domanda spessore del tubo e sei sicuro che sia PVC? A vedere le foto sembra di no.
    Inoltre confermi la lunghezza del tubo L=1437mmm e la pala 11196mm ?
    Altro dubbio la pala è fissata con solo 3 ( o 5 ) bulloni in linea ?? Ovvero la sezione della pala che io chiamo "guancia" (parle larga o di aggancio) non puo essere utilizzata come elemento di fissaggio?

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    • #32
      Ciao emilio,

      premetto che non mi permetto minimamente di dare lezione su l’argomento ma solo un suggerimento (dato che sono un novizio e sto ancora imparando), hai mai pensato di poter cambiare l’inclinazione dell’elica, ti parlo da appassionato di aeronautica, alla fine le pale non sono niente meno che ali, che hanno una portanza, ovviamente se aumenta la portanza e buona cosa, ma non sempre perchè si rischia rotture per sovraccarico, molti aerei hanno questa opzione per non metter sottosforzo il motore, al contrario in un eolico sarebbe un ottima cosa per dare uno sprint in più, quando magari con vento molto debole si potrebbero avere velocità comunque buone, non sarà semplice fare una cosa del genere ma penso che migliori le prestazioni e una soluzione che vorrei adottare e penso di sperimentarlo (appena finisco di traslocare il materiale dal mio vecchio box, mi sono appena trasferito) poi leggevo un'altra cosa, che in caso di vento molto forte, il tutto fletteva anche pericolosamente, ora anche qui si può prendere spunto dall’aeronautica, perchè non inserire in coda delle alette di correzione in modo da tenere leggermente picchiato o cabrato il generatore in modo da non sforzare i cavi che lo tengono e secondo ma mia modesta opinione diventerebbe anche più stabile. Una domanda, secondo te costruire una pala con questa tecnica come da link= http://www.baronerosso.net/Articolo230.html
      risulterebbe molto delicata?

      Queste sono solo alcune delle idee che mi erano venute in mente, e spero presto di poter realizzare qualcosa anche io, anche se sono elettronico trovo difficoltà a capire ancora come collegare le bobine per esempio e che corrispondenza c’è tra i magneti, e ancora per me un mondo sconosciuto, che spero con voi di poter iniziare a conoscerlo. Accetto suggerimenti in merito:P .

      Vi ringrazio.

      Pietro

      P.S. Comunque complimentosi per il progetto molto ben fatto.

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      • #33
        CITAZIONE (krapac @ 27/3/2008, 22:35)
        Ciao emilio,

        premetto che non mi permetto minimamente di dare lezione su l’argomento ma solo un suggerimento (dato che sono un novizio e sto ancora imparando), hai mai pensato di poter cambiare l’inclinazione dell’elica, ti parlo da appassionato di aeronautica, alla fine le pale non sono niente meno che ali, che hanno una portanza, ovviamente se aumenta la portanza e buona cosa, ma non sempre perchè si rischia rotture per sovraccarico, molti aerei hanno questa opzione per non metter sottosforzo il motore, al contrario in un eolico sarebbe un ottima cosa per dare uno sprint in più, quando magari con vento molto debole si potrebbero avere velocità comunque buone, non sarà semplice fare una cosa del genere ma penso che migliori le prestazioni e una soluzione che vorrei adottare e penso di sperimentarlo (appena finisco di traslocare il materiale dal mio vecchio box, mi sono appena trasferito) poi leggevo un'altra cosa, che in caso di vento molto forte, il tutto fletteva anche pericolosamente, ora anche qui si può prendere spunto dall’aeronautica, perchè non inserire in coda delle alette di correzione in modo da tenere leggermente picchiato o cabrato il generatore in modo da non sforzare i cavi che lo tengono e secondo ma mia modesta opinione diventerebbe anche più stabile. Una domanda, secondo te costruire una pala con questa tecnica come da link= http://www.baronerosso.net/Articolo230.html
        risulterebbe molto delicata?

        Queste sono solo alcune delle idee che mi erano venute in mente, e spero presto di poter realizzare qualcosa anche io, anche se sono elettronico trovo difficoltà a capire ancora come collegare le bobine per esempio e che corrispondenza c’è tra i magneti, e ancora per me un mondo sconosciuto, che spero con voi di poter iniziare a conoscerlo. Accetto suggerimenti in merito:P .

        Vi ringrazio.

        Pietro

        P.S. Comunque complimentosi per il progetto molto ben fatto.

        Ciao Krapac,
        1) per la realizzazione delle pale in PVC ho lavorato in questo modo:
        Innanzitutto ho deciso quello che doveva essere il TSR (tip speed Ratio) della turbina, ovvero il rapporto tra la massima velocità periferica delle pale e la velocità del vento, nel mio caso ho scelto un valore di 7 (che tra l'altro è il valore delle pale di Piggott in legno) questo significa che con vento a 30 Km/h le punte delle pale (senza carico meccanico...) viaggiano a 210 Km/h,
        poi in base al TSR ho calcolato l'angolo di svergolatura del "profilo" in ogni punto del raggio, a questo punto ho simulato su "profili2" un profilo creato ad hoc di tipo concavo convesso che approssimasse lontanamente la forma del tubo, e ho ricavato il rapporto Cp/Cr ottimale che corrispondeva ad una incidenza di circa 5 ° ,
        dopo vari calcoli ho tracciato una forma della pala proiettata sul piano da stampare con autocad e da incollare sul tubo per il taglio.
        Le pale così come sono dunque hanno un TSR di 7, se cambi l'inclinazione (che necessariamente significa anche assottigliare le pale....) cambi anche il TSR....

        2) La turbina utilizza il metodo della cooda pieghevole per proteggersi dal vento estremo

        3) La costruzione centinata, oltre ad essere sicuramente lunga e complessa è incompatibile con le sollecitazioni di un eolico (quando la mia turbina gira a 600 rpm con 700 - 800 Watt di uscita mette paura.....)

        4) Leggi questo per iniziare, è decisamente ben fatto:
        http://www.webalice.it/acecere48/axial-flux.pdf
        e in generale il sito di Antonio Cecere http://www.webalice.it/
        Ciao,
        Emilio
        Emilio D'Alessandro.

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        • #34
          Ciao dale sono joseph dalla calabria patria del vento mattina e sera ....


          sulle pale pvc come sai ho avuto una brutta sorpresa ..

          si sono rotte


          secondo me il carico centrifugo e' eccessivo poi il freddo fa' il resto


          FACCIAMOLE IN ACCIAIO INOX DA 2 MM !!!!!!!!!!!!!!!!1


          COL CAVOLE CHE SI SPEZZANO !!

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          • #35
            CITAZIONE (dankopower @ 27/3/2008, 23:52)
            Ciao dale sono joseph dalla calabria patria del vento mattina e sera ....


            sulle pale pvc come sai ho avuto una brutta sorpresa ..

            si sono rotte


            secondo me il carico centrifugo e' eccessivo poi il freddo fa' il resto


            FACCIAMOLE IN ACCIAIO INOX DA 2 MM !!!!!!!!!!!!!!!!1


            COL CAVOLE CHE SI SPEZZANO !!

            Forse vibrano, o meglio "risuonano"...
            :huh:

            Commenta


            • #36
              le ho fatte una volta inox per prova, ma poi dopo un temporale ho smontato il tutto per i fulmini.

              Commenta


              • #37
                CITAZIONE (EmilioDale @ 27/3/2008, 22:26)
                A presto, Emilio

                Veramente encomiabile CONGRATULAZIONI!!
                Letto le quote , nella trascrizione ho dimenticato una "virgola" :-D
                Forse sono indisponente, ma ti chiedo alcune ulteriori informazioni:
                1) come hai costruito il supporto del timone di coda per la rotazione a venti forti ? (imbardata)
                2) come hai risolto il problema del cablaggio "ruotante" ovvero i cavi che partano dal generatore e vanno alla base del palo avranno nel punto tra palo e generatore, dei contatti striscianti o no ?

                Credo che mi cimenterò a costruirne uno ....forse ad Ottobre ....
                cordialmente
                Il mugnaio

                http://www.periti-industriali-reggioemilia...ei%20mulini.pdf

                Commenta


                • #38
                  Emilio ma il generatore l'hai comprato già fatto o l'hai fatto tu???

                  Commenta


                  • #39
                    CITAZIONE (EmilioDale @ 27/3/2008, 23:21)
                    Ciao Krapac,
                    1) per la realizzazione delle pale in PVC ho lavorato in questo modo:
                    Innanzitutto ho deciso quello che doveva essere il TSR (tip speed Ratio) della turbina, ovvero il rapporto tra la massima velocità periferica delle pale e la velocità del vento, nel mio caso ho scelto un valore di 7 (che tra l'altro è il valore delle pale di Piggott in legno) questo significa che con vento a 30 Km/h le punte delle pale (senza carico meccanico...) viaggiano a 210 Km/h,
                    poi in base al TSR ho calcolato l'angolo di svergolatura del "profilo" in ogni punto del raggio, a questo punto ho simulato su "profili2" un profilo creato ad hoc di tipo concavo convesso che approssimasse lontanamente la forma del tubo, e ho ricavato il rapporto Cp/Cr ottimale che corrispondeva ad una incidenza di circa 5 ° ,
                    dopo vari calcoli ho tracciato una forma della pala proiettata sul piano da stampare con autocad e da incollare sul tubo per il taglio.
                    Le pale così come sono dunque hanno un TSR di 7, se cambi l'inclinazione (che necessariamente significa anche assottigliare le pale....) cambi anche il TSR....

                    2) La turbina utilizza il metodo della cooda pieghevole per proteggersi dal vento estremo

                    3) La costruzione centinata, oltre ad essere sicuramente lunga e complessa è incompatibile con le sollecitazioni di un eolico (quando la mia turbina gira a 600 rpm con 700 - 800 Watt di uscita mette paura.....)

                    4) Leggi questo per iniziare, è decisamente ben fatto:
                    http://www.webalice.it/acecere48/axial-flux.pdf
                    e in generale il sito di Antonio Cecere http://www.webalice.it/
                    Ciao,
                    Emilio

                    Ciao emilio,

                    Immaginavo che avevi precalcolato su un valore ben definito, in effetti da quello che dici mi sa che è molto piu logico e sicuro avere un inclinazione fissa data le forze in gioco non mi rendevo conto che potesse avere una velocità cosi elevata, per ovi motivi si deve scarta le centine si smonterebbe tutto per accesivi G. E credo anche il fatto di poter cambiare l'angolo d'elica si potrebbero avere degli effetti sgradevoli.

                    Sarebbe bello capire a quanti G a pieno regime raggiunge l'elica.

                    Ti ringrazio per i documenti che mi hai segnalato, mi metterò a leggerli subito.

                    Complimenti ancora.

                    Pietro

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                    • #40
                      Ciao a tutti,

                      ciao "mugnaio",
                      CITAZIONE
                      1) come hai costruito il supporto del timone di coda per la rotazione a venti forti ? (imbardata)
                      2) come hai risolto il problema del cablaggio "ruotante" ovvero i cavi che partano dal generatore e vanno alla base del palo avranno nel punto tra palo e generatore, dei contatti striscianti o no ?

                      1) secondo il progetto di Hugh Piggott , ovvero l'asse di rotazione orizzontale della turbina dista 150 mm dall'asse verticale del palo di sostegno (alla sua destra guardando di fronte la turbina), questo crea un momento torcente che farebbe ruotare il piano di rotazione della turbina in senso anti-orario (visto dall'alto) , la coda snodabile (lo snodo è realizzato con 2 tubi inseriti uno nell'altro con grasso per lubrificare) forma un angolo di 35 ° rispetto al piano di rotazione della turbina e 10° rispetto all'asse del palo.
                      Il braccio della coda è orizzontale e forma un angolo di 100 ° rispetto al piano della turbina.
                      ... forse un po incasinato ... <img src="> guarda, appena posso ti scannerizzo una pagina del manuale di Piggott per maggiore chiarezza....
                      2) NON E' un problema, anche io lo pensavo, ma in realtà io faccio scendere i 3 fili del trifase direttamente giù dal palo , e in 2 mesi ho verificato che essi hanno fatto soltanto poche rotazioni (confermando le previsioni del solito Piggott....) in pratica statisticamente nel lungo periodo le rotazioni destrorse e sinistrorse si compensano!
                      Non perdere tempo su questa cosa, basta prevedere in fondo al palo una apertura agevole da cui esce il cavo che ti permetta eventualmente , periodicamente di svolgerlo. Comunque credo sia importante usare 3 fili legati con fascette ad intervalli di circa 1 metro anzichè un unico cavo tripolare, che alla minima rotazione tende ad attorcigliarsi su se stesso a causa della sua rigidità <img src=">

                      ciao ADI77,
                      CITAZIONE
                      Emilio ma il generatore l'hai comprato già fatto o l'hai fatto tu???

                      eccolo quì:
                      http://www.futurenergy.co.uk/FE1024U%20(406).pdf
                      http://www.futurenergy.co.uk/turbine.html

                      220 € circa inclusa spedizione da UK (non paghi l'IVA!!!) pagati con bonifico,
                      ma eventualmente la prox volta userò la carta per velocizzare...

                      ciao Krapac,
                      CITAZIONE
                      Sarebbe bello capire a quanti G a pieno regime raggiunge l'elica.

                      dunque io ho un libro bellissimo, che acquistai presso una fiera dell'elettronica e che ho usato mooooltissimoooo!
                      si chiama "La progettazione del mulino a vento " a cura del CAST:
                      http://www.edilio.it/libreriaspecializzata...ro.asp?cod=2992

                      Formul forza centrifuga:
                      F=0.00113*Gn^2ro

                      dove:

                      F -> forza centrifuga in Kg sulla pala
                      G -> peso della pala in Kg
                      ro -> distanza tra centro di rotazione e baricentro pala in metri
                      n -> giri/minuto (rpm)

                      ... nel mio caso :
                      nel giorno in cui ho raggiunto 1200 watt a 800 rpm

                      G -> 0.7
                      ro -> 0.4
                      n -> 800

                      F= 202 Kg

                      volendo i G di accelerazione , ovvero il numero di volte il peso dell'oggetto abbiamo:

                      202/0.7 = 288 G (considerando il peso della pala concetrato nel suo centro di massa)


                      Formula della spinta del vento sulla turbina :
                      S= 0.064V^2A

                      S -> Kg di spinta
                      V -> velocità del vento in m/s
                      A -> area in m^2

                      nel mio caso :
                      V -> immagino sui 12 m/s (purtroppo non avevo l'anemometro funzionante..)
                      A -> 1,1^2*Pi = 3.8 m^2

                      S= 35 Kg

                      dunque ogni pala --> 35/3 = 11.6 Kg (distribuiti sulla pala aumentando dalla base all'estremit&agrave

                      Tale forza però non può flettere la pala perchè ciò è impedito dalla forza centrifuga che lavora perpendicolarmente ad essa, le due forze quindi si sommano vettorialmente flettendo leggermente la pala ed aumentando di poco i 202 Kg della centrifuga.
                      Emilio D'Alessandro.

                      Commenta


                      • #41
                        bellissimo lavoro sei un mito

                        Commenta


                        • #42
                          X emilio: Grazie per avermi tolto la curiosità, avevo trovato anche io la formula su internet ma non ho detto niente pensando di aver sbagliato i calcoli e mi era uscito la stessa cifra + o -. E una forza enorme, se l'elica pesa 1kg vuol dire che a quel regime ne pesa 300kg, credo che si debba pensare bene a come si collegano le pale, perchè se sono in vicinanza di abitazioni e se ne stacca una, puo fare danni. (e sicuramente potrebbe far girare le pale a qualcuno altro. :P)

                          Appena vado alla fiera dell'elettronica di Elba credo che cercherò quel libro e lo farò mio. grazie per i tuoi preziosi consigli.

                          Pietro

                          Commenta


                          • #43
                            Ciao Emilio,
                            ho scaricato i tuoi DXF che ora vedo benissimo.
                            Vorrei chiederti.......
                            Sto costruendo il generatore e vorrei adattare il disegno della tua pala ad una lunghezza di circa 70 CM
                            Basta ridimensionare il il tuo DXF e arrivare a 70 ?

                            Grazie
                            RoccoXLD

                            Commenta


                            • #44
                              Grazie Emilio,

                              Altruismo e competenza.

                              Ciao
                              RoccoXLD

                              Commenta


                              • #45
                                Salve a tutti,
                                ho un problema:
                                oggi ho installato un inverter da 150 w ad onda modificata (40 €) sul palo del generatore per alimentare un faro che ho montato in cima al palo, sotto il generatore con 2 lampade basso consumo da 9 watt (totale 18 watt)

                                ho connesso il tutto al PLC pe l'accensione in funzione della luce sterna rilevata con un crepuscolare e dopo 10 minuti di funzionamento l'inverter se bruciato!

                                non ci sono errori di connessione, semplicemente dopo 10 minuti se bruciato, qualche minuti prima era andato il blocco con un lampeggio arancione del led di segnalazione e poi flambè!

                                ma per caso i normali inverter non sono compatibili con le lampade a basso consumo???
                                Aiuto!
                                Emilio D'Alessandro.

                                Commenta


                                • #46
                                  Ho provato a scaricare + volte il file ma sempre errore.

                                  Che succede ?
                                  RoccoXLD

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Ri-allego il file EXCEL, sperando funzioni,
                                    Ciao Emilio.

                                    Download attachment
                                    Pala_260_cm.zip ( Number of downloads: 24 )

                                    Emilio D'Alessandro.

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                                    • #48
                                      CITAZIONE (EmilioDale @ 29/3/2008, 20:47)
                                      Salve a tutti,
                                      ho un problema:
                                      oggi ho installato un inverter da 150 w ad onda modificata (40 €) sul palo del generatore per alimentare un faro che ho montato in cima al palo, sotto il generatore con 2 lampade basso consumo da 9 watt (totale 18 watt)

                                      ho connesso il tutto al PLC pe l'accensione in funzione della luce sterna rilevata con un crepuscolare e dopo 10 minuti di funzionamento l'inverter se bruciato!

                                      non ci sono errori di connessione, semplicemente dopo 10 minuti se bruciato, qualche minuti prima era andato il blocco con un lampeggio arancione del led di segnalazione e poi flambè!

                                      ma per caso i normali inverter non sono compatibili con le lampade a basso consumo???
                                      Aiuto!

                                      Ciao emilio,

                                      Andiamo per passi:

                                      1. a cosa lo hai collegato, sii piu preciso.

                                      2. ora dovresti aprirlo e a occhio dirmi cosa vedi (magari posta una foto soprattutto lato saldature ma anche componenti), controlla se ci sono bruciature o condensatori rigonfi o esplosi. Magari controlla con un tester 2 cosette se ti riesce, la continuità del trasformatore, se hai bruciato quello ti conviene comprare un nuovo inverter, e , magari anche una controllatina al transistore di potenza.

                                      3. si potrebbe darsi che ci siano dell'anomalie di funzionamento, perchè molti inverter economici non tirano fuori un onda sinusoidale ma ben si quadra a 50hz, e molti elettrodomestici e anche le lampade a risparmio energetico colpa del circuiteria interna entra in anomalia, infatti e anche per questo che non si può collegare un variatore di luce a una lampada a risparmio energetico, perchè mi pare che un variatore di luce mandi impulsi di tensione che per una lampada ad incandescenza va più che bene, ma per l’altra vedresti un leggero bagliore a intermittenza, anche a interruttore spento che è dovuto proprio a questa intermittenza che molto spesso e un onda quadra (sono sistemi di alimentazione che servono a non avere sovraccarichi o surriscaldamenti, sul variatore di luce), comunque, il motivo che per creare un onda quadra basta pochi componenti, per un onda sinusoidale ci vogliono configurazioni un pelino più complesse e diciamo non sempre economiche.

                                      Se hai uno schema per aiutarti sarebbe fantastico, ma non credo dato che sia uno economico. Quindi dovrai andare a istinto 

                                      Spero di esserti stato di aiuto.

                                      Pietro

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                                      • #49
                                        Probabilmente non ho la stessa versione di winzip(la mia è vecchiotta), e il file mi appare corrotto.
                                        Non sono mai riuscito a vedere nessuno dei tuoi allegati.
                                        E la cosa mi brucia perchè le tue informazioni sono molto preziose.
                                        Sei un mito!
                                        Ciao

                                        Edited by triac60 - 30/3/2008, 22:15

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                                        • #50
                                          CITAZIONE (EmilioDale @ 30/3/2008, 21:13)
                                          Ri-allego il file EXCEL, sperando funzioni,
                                          Ciao Emilio.

                                          Niente non va'.
                                          Riprova magari siamo fortunati.
                                          RoccoXLD

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                                          • #51
                                            CITAZIONE (triac60 @ 30/3/2008, 22:04)
                                            Probabilmente non ho la stessa versione di winzip(la mia è vecchiotta), e il file mi appare corrotto.
                                            Non sono mai riuscito a vedere nessuno dei tuoi allegati.
                                            E la cosa mi brucia perchè le tue informazioni sono molto preziose.
                                            Sei un mito!
                                            Per quanto riguarda il guasto all'inverter la cosa mi suona strana, non credo che l'inverter faccia distinzione di carico, perlomeno questa è la mia opinione.
                                            Ciao

                                            No pero una lampada a risparmio energetico per sfiga nostra ha un piccolo trasformatorino che restituisce un parte di tensione indietro (quel trasformatorino serve per generare la tensione giusta per eccitare il neon), che finche parli del contatore di casa non succede niente perche non se ne accorge, ma se è un inverter economico può provocare danni. o viceversa distrugge la lampada, secondo il mio modesto parere meglio spendere un po di più e avere un bel inverter con forma d'onda sinusoidale, oviamente dipende da che utilizzo se ne vuole fare, fiche e un trapano o un lapadina a incadescenza, ma se gia vuoi alimentare un qualcosa di più compleso allora e obligatorio la sinusoide.


                                            Pietro

                                            P.S. Notte a tutti.

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                                            • #52
                                              x krapac
                                              Non credo si tratti di forma d'onda, ma di finali, i mosfet sono un pò delicatucci. i BJT e gli IGBT un pò meno.
                                              Ciao

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                                              • #53
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                                                devo capire perchè non vanno i miei files zip, la versione di winzip è 7.0

                                                provate il download dal mio sito:
                                                WWW.Inabruzzo.net

                                                Allora, oggi ho fatto qualche test (mentre prendevo il sole sotto al generatore.... <img src="> )

                                                dunque avevo un'altro inverter da 24 volt 150 W e l'ho collegato al lampione, ebbene dopo 5 minuti è andato in protezione! per fortuna non s'è bruciato!
                                                Ho fatto una misura della corrente assorbita (a 24 volt) ed ho letto 1.8 ampere ovvero 43 watt! , ma le 2 lampade sono da 9 watt ! 18 in totale!, questo significava che qualcosa non andava...

                                                poi ho connesso una lampada da 60 watt ad incandescenza all'inverter ed ho letto, corretamente, un assorbimento di 2.5 ampere , lo stesso con una lampada da 11 watt a basso consumo, leggendo correttamente 0.45 ampere.

                                                poi ho notato che connettendo il lampione l'inverter produceva un ronzio , mentre con le lampade a terra no...

                                                poi allla fine ho capito (spero...) ,dunque il lampione che ho utilizzato monta 4 lampade da 9 watt a basso consumo , ma io ne avevo montate soltanto 2 (18 watt) lasciando 2 contatti aperti.
                                                credo che internamente al lampione ci siano 2 trasformatori , ciascuno per 2 lampade, lasciandone uno aperto a vuoto, per qualche motivo ho dato fastidio all'inverter.

                                                Sabato abbasserò per l'ennesima volta il generatore e , spero, risolvero...!!
                                                <img src=">
                                                Emilio.
                                                Emilio D'Alessandro.

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                                                • #54
                                                  con l'inverter non ci sono problemi nemmeno con quelli economici made in cina, ne utilizzo uno a 12v da 600w pagato 40euro da circa un anno e mezzo senza problemi alimentando tutte le luci di casa. il tuo problema penso che sia stato difettoso ....se non sbaglio anche Adi ne aveva comprato uno e' si e bruciato subito.
                                                  le luci a risparmio energetico fanno un leggero tremolio soltanto a batteria scarica forse dipende dall'inverter che non riesce a dare a quel voltaggio la giusta tensione. ciao ciao

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                                                  • #55
                                                    Il ronzio dell'inverter è causato dalle lampadine a risparmio energetico, credo sia normale, succede anche a me, non so però se questa cosa può danneggiare l'inverter, da qualche parte ho letto qualcosa a proposito di lampade a risparmio impiegate con un inverter a onda pura ma non ricordo bene cosa e dove!!!

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                                                    • #56
                                                      Ciao a tutti <img src=">
                                                      CITAZIONE (krapac @ 30/3/2008, 22:15)
                                                      ...una lampada a risparmio energetico per sfiga nostra ha un piccolo trasformatorino che restituisce un parte di tensione indietro...un bell' inverter con forma d'onda sinusoidale, oviamente dipende da che utilizzo se ne vuole fare, finchè è un trapano o un lapadina a incadescenza, ma se gia vuoi alimentare un qualcosa di più compleso allora e obligatorio la sinusoide...

                                                      Ciao krapac bentrovato!...tutte le lampade elettroniche in genere all'ingresso montano un raddrizzatore a doppia semionda, tantè che se hai a disposizione un 220 volt in continua funzionano benissimo. Il circuito all'interno dello zoccolo quindi funziona a corrente continua, poi tramite quel trasformatorino elevatore di cui parlavi tu, pilotato da un circuito oscillatore, si ottiene una tensione adeguata per l'innesco del gas della lampada. Pertanto mi pare alquanto improbabile che ci possa essere un ritorno di tensione verso l'inverter. E' buona norma e lo consiglio anche io a tutti di usare un inverter sinusoidale in particolare se si devono alimentare degli elettrodomentici,...anche un trapano (funziona meglio).

                                                      Salutoni
                                                      Furio57 <img src=">
                                                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                      • #57
                                                        CITAZIONE (EmilioDale @ 28/3/2008, 16:03)
                                                        Ciao a tutti,
                                                        Tale forza però non può flettere la pala perchè ciò è impedito dalla forza centrifuga che lavora perpendicolarmente ad essa, le due forze quindi si sommano vettorialmente flettendo leggermente la pala ed aumentando di poco i 202 Kg della centrifuga.

                                                        Apperò congratulazioni
                                                        Ho provveduto all'acquisto del Libro (progettazione del Mulino a vento ) e stranamente mi colpisce l'autore "Poli" non vorrei che fosse l'Ing.Poli (gia progettista di un mulino storico di Moterifrassine http://image.forumcommunity.it/1/8/0/7/3/9/8/1196265449.jpg ) che conosco molto bene ..è in vacanza quando ritorna gli telefono.

                                                        Vedi carissimo ho progettato un mulino storico (e spero di esgirlo.....eurini permettendo) ....vele L=14 mt asse delle vele in quercia 500mmx500mm L= 5,50 mt..ho una grossa perplessità sapere quanta potenza assume l'albero delle vele ...ma essenzialmente quanta forza assiale viene esercitata all'asse delle vele.
                                                        Spero per estraspolazione leggendo il libro posso avvicinarmi a valori attendibili .
                                                        Cordialmente
                                                        Il mugnaio del Mulino a Vento

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                                                        • #58
                                                          Effettivamente proprio un ottimo lavoro...complimenti!!!!

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                                                          • #59
                                                            CITAZIONE (mulini@email.it @ 31/3/2008, 12:47)
                                                            Vedi carissimo ho progettato un mulino storico (e spero di esgirlo.....eurini permettendo) ....vele L=14 mt asse delle vele in quercia 500mmx500mm L= 5,50 mt..ho una grossa perplessità sapere quanta potenza assume l'albero delle vele ...ma essenzialmente quanta forza assiale viene esercitata all'asse delle vele.
                                                            Spero per estraspolazione leggendo il libro posso avvicinarmi a valori attendibili .
                                                            Cordialmente
                                                            Il mugnaio del Mulino a Vento

                                                            Un meccanismo del genere, se realizzato e fatto funzionare, richiederebbe sorveglianza continua, almeno a pale spiegate.
                                                            A meno che, come mi pare di capire, non si tratti di una ricostruzione didattica non realmente operativa.
                                                            Nel qual caso, forse conviene un modello scala 1/5 - 1/50.
                                                            Costerebbero meno...
                                                            <img src=">

                                                            Naturalmente auguri!
                                                            <img src=">

                                                            PS
                                                            Spesso nelle ricostruzioni di macchinari storici si scende ad onorevoli compromessi, mantenendo forma e funzioni originali ma adottando elementi strutturali e materiali contemporanei.
                                                            Un esempio per tutti:
                                                            Nella ricostruzione di aerei storici, oggi piuttosto frequente, per soddisfare le richieste di danarosi appassionati o musei specializzati, si utilizzano, quando disponibili i disegni originali, ma moderne leghe di alluminio in sostituzione delle originali non più reperibili e di caratteristiche limitate e si adottano quasi sempre motori attuali di potenza e caratteristiche equivalenti agli originali.

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                                                            • #60
                                                              [QUOTE=Wilmorel,31/3/2008, 18:57]
                                                              Un meccanismo del genere, se realizzato e fatto funzionare, richiederebbe sorveglianza continua, almeno a pale spiegate.

                                                              Spesso nelle ricostruzioni di macchinari storici si scende ad onorevoli compromessi,

                                                              Semplice ...abito in un mulino avento
                                                              si ci sono compromessi lo so ...
                                                              per esempio la ferramenta sarà di costruita utilizzando "materiali e saldature moderne"
                                                              il tetto non di segale ma di rame con doppia coibentazione .
                                                              la rotazione del tetto sarà sporadica e non di 360 °
                                                              E' una ricostruzione storica cercando di essere piu fedele all'originale ..
                                                              Manca una cosa ....gli €roni .....merce rare in questi chiar di luna
                                                              Cordialmente ..
                                                              Il Mugnaio
                                                              Presidente ass.Amici dei Mulini :-D



                                                              [QUOTE=Wilmorel,31/3/2008, 18:57]
                                                              CITAZIONE (mulini@email.it @ 31/3/2008, 12:47)

                                                              noto ora che sei di Reggio E.
                                                              ho tenuto un convegno recentemente ..
                                                              vedi :
                                                              http://www.periti-industriali-reggioemilia...ei%20mulini.pdf

                                                              cordialmente

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