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Onda sinusoidale nei progetti mini eolico

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  • Onda sinusoidale nei progetti mini eolico

    Ciao a tutti
    mi chiedevo come ottenere un onda sinusoidale perfetta nelle nostre autorealizzazioni eoliche a 9, 12, 24 poli...

    In particolare penso che il rapporto tra forma del magete e forma della bobina sia fondamentale e i miei dubbi mi sono già stati chiariti nella discussione sul mio progetto: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=10020545 Risultato, il foro della bobina deve essere di dimensione simile a quello del magnete ecc. ecc.

    Ma per avere l'onda sinusoidale perfetta e senza "seghetti" ci sono degli altri accorgimenti che si possono adottare, degli errori da non fare nell'avvolgere la bobina.

    Io essendo un improvvisato <img src=h34r:"> non dispongo di un oscilloscopio e anche se c'è l'avessi si potrebbe provare solo uno statore già realizzato e quindi non modificabile.

    E' possibile prevedere il comportamento di una realizzazione preventivamente?

    Onda Sinusoidale

    Ciao
    Gioweb


  • #2
    Per ottenere una sinusoide (una sola armonica, la fondamentale) occorre eliminare le armoniche di spazio dell'avvolgimento, cioè eseguire un avvolgimento distribuito in maniera sinusoidale lungo l'ascissa curvilinea (la circonferenza) dello statore.
    In uno statore con le cave non è difficile ottenere un avv. distribuito abbastanza, che produca (subisca) un campo al traferro che risulti essere sinusoidale procedendo lungo l'ascissa curvilinea. (questo è quanto mi è rimasto dalle lezioni di macchine elettriche all'univ, l'esame non l'ho ancora preso in mano per studiarlo perciò non so dire di più).
    Nel caso di alternatori a flusso assiale (invece che radiale) non saprei bene come fare a tenre il tutto in posizione preima di colare la resina.

    ciao
    Giorgio
    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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    • #3
      A livello industriale e' possibile, vedi la tedesca conergy con motore asincrono a scambio di poli Conergy SWT 6000 AC è stato progettato appositamente per impianti in rete. L’uscita trifase 380 V è monitorata da un dispositivo di interfaccia che controlla i parametri di frequenza e tensione., mentre per quelli autocostruiti assiali la vedo molto ma molto difficile anzi impossibile ottenere una onda sonusoidale perfetta.

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      • #4
        CITAZIONE
        Nel caso di alternatori a flusso assiale (invece che radiale) non saprei bene come fare a tenre il tutto in posizione preima di colare la resina.

        Questo perchè nel flusso assiale l'inclinazione delle bobine è diversa da quella dei magneti giusto?
        Nel mio caso le 18 bobine hanno un'inclinazione di 20° mentre i 24 magneti di 15°

        Nel flusso radiale invece i magneti viaggiano sempre paralleli <_<

        Ciao
        Gioweb

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        • #5
          CITAZIONE (eneo @ 3/1/2008, 12:02)
          mentre per quelli autocostruiti assiali la vedo molto ma molto difficile anzi impossibile ottenere una onda sonusoidale perfetta.

          Cosa comporta un onda non perfetta in un impianto con batteria e inverter, solo un rendimento minore?
          Ma c'è qualcuno che ha provato con l'oscilloscopio un alternatore assiale? Per capire che tipo di forma d'onda produce.

          Gioweb

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          • #6
            ciao gioweb, l'importante e' fare le cose nel miglior modo possibile, bobine, posizionamento dei magneti e delle bobine, distanza dello statore al centro dei rotori.....queste cose, che se fatte bene, ti renderanno l'onda quasi perfetta, anzi le onde visto che parliamo di sistema trifase.
            non hai bisogno di un oscilloscopio per vedere se hai fatto un ottimo lavoro basta vedere se la tensione generata ad un determinato numero di giri si mantiene costante, senza troppe variazioni.
            una volta colando uno statore mi si era spostata una bobina, questo mi ha comportato ad avere una tensione non regolare..... c'e' una foto sul sito di robertwebster prima che cola la resina, c'e' un disco di legno che mantiene le bobine per non farle spostare....puoi prendere spunto....
            leggi bene i manuali di piggot....

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            • #7
              grazie eneo è sicuramente una prova da fare visto il tempo e il costo di 18 bobine...

              Gioweb

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              • #8
                CITAZIONE
                CITAZIONE
                Nel caso di alternatori a flusso assiale (invece che radiale) non saprei bene come fare a tenre il tutto in posizione preima di colare la resina.

                Questo perchè nel flusso assiale l'inclinazione delle bobine è diversa da quella dei magneti giusto?
                Nel mio caso le 18 bobine hanno un'inclinazione di 20° mentre i 24 magneti di 15°

                Nel flusso radiale invece i magneti viaggiano sempre paralleli <_<

                Non so cosa modifichi questo, il flusso dovrebbe tagliare in modo perpendicolare i lati attivi di matassa.
                Io mi riferivo al fatto che in un alternatore a flusso radiale ci sono le cave (numerose) che ti consentono di realizzare un avv distribuito.
                Nel nostro alternatore a flusso assiale non ci sono cave dentro le quali inserire le bobine, ma si potrebbe comunque fare una sagoma, e distribuire gli avvolgimenti in modo radiale.
                La distribusione degli avvolgimenti cambia la forma della distribuzione del campo.

                image
                Questo per esempio è un alternatore (o motore che sia) a due poli (= una coppia polare) con avvolgimento distribuito formato da sei matasse connesse in serie fra loro.
                Tau è il passo polare, cioè la distanza fra i due lati attivi della medesima matassa. (pigreco)
                Tauc è la distanza fra una cava e la successiva.

                Distribuendo le cave in modo uniforme, devono essere a una distanza di Tauc=2pigreco/Q
                Q è il numero di cave totali, cioè Q=2p*nf*q.
                2p è il numero di coppie polari
                nf è il numero di fasi
                q è il numero di cave per polo (6), cioè quante cave ci sono sotto un polo, cioè quante cave ci sono fra i due lati attivi della medesima matassa, cioè indica quanto è distribuito bene l'avvolgimento.

                Si potrebbe provare a fare un alternatore trifase con:
                10 poli, 3 fasi, 6 cave per polo per fase .... 180 cave totali, cioè una ogni due gradi.
                E l'ondo dovrebbe uscire sinusoidale, ma immagino che con meno poli e soprattutto meno cave per polo ci si possa accontentare.
                Scendere con il numero di poli sapete meglio di me che non convine. Dovrebbe girare più veloce, o dovete fare più spire in serie per raggiungere la tensione voluta.
                ciao
                Giorgio
                Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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