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DOCUMENTAZIONE SU MICROEOLICO

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  • #91
    Qui potete trovare il mio "report" sulla giornata di studio sull' EOLICO COOPERATIVO guidata da Pual Gipe a Castellana Grotte (BA). http://www.webalice.it/acecere48/PGIPE-Italia.pdf
    Vi troverete i link per scaricare tutte le presentazioni e contattare l'ing. Francesco Paraggio per iniziative di gestione collettiva di impianti eolici. Che ne pensate dell'azionariato diffuso in campo energetico?

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    • #92
      andy48 grazie per il tuo lavoro..mi sto appassionando sempre di più....
      penso che l'idea proposta dell'azionariato diffuso sia una gran ****ta!!!
      come posso contattarti?

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      • #93
        Originariamente inviato da stefano88eolico Visualizza il messaggio
        come posso contattarti?
        L'interessato a raccogliere idee ed adesioni è l'ing. Francesco Paraggio ed il suo indirizzo di posta elettronica è sulla quarta pagina del report. Puoi contattarmi con un messaggio privato in questo forum, oppure *** basta il messaggio privato. Eventualmente in privato vi scambiate anche l'indirizzo email. nll ***
        Ultima modifica di nll; 02-11-2013, 19:03.

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        • #94
          Link manuali eolico

          Una nuova opportunità per i lettori del forum...
          Chi volesse acquisire una cultura generale sull'energia eolica, può trovare tre manuali linkati sul mio sito
          www.webalice.it/acecere48

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          • #95
            Nuovo tipo di generatore eolico "zero-blade technology"

            Non frequento spesso questa sezione ma ho trovato un nuovo tipo di generatore eolico, dal video che ho visto funziona davvero, penso che lavori scartando lateralmente come un ombrello aperto contro vento.
            Ma non mi fido dei rendimenti che affermano rispetto all'eolico a pale.
            Questo è il sito Zero-blade technology
            ed il video http://www.saphonenergy.com/site/en/...t-work.59.html
            è molto interessante il grafico del rendimento che hanno messo sul sito, http://www.saphonenergy.com/site/en/...esults.64.html , e pensandoci bene questo generatore eolico non lavora con la legge di Betz quindi potrebbe essere veritiero!
            Ultima modifica di SE-POL; 15-07-2014, 20:42.

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            • #96
              Ciao, si interessante soluzione....anche se prevedo alcuni problemi all'ombrello in caso di venti forti ...
              Per non parlare poi dello stress meccanico di tutto il meccanismo e struttura che sottoporrebbe il generatore a frequenti interventi di manutenzione.
              Questo "imho" ovviamente!!!

              Boh!!! Vedremo.

              Grazie comunque per la segnalazione.

              Saluti
              Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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              • #97
                Nuovo workshop microeolico in Italia

                Stiamo organizzando un workshop di autocostruzione di un generatore eolico secondo il metodo di Hugh Piggott. I particolari dell'iniziativa sono nei seguenti siti:
                Make your wind turbine
                http://www.webalice.it/acecere48/aut...one eolica.pdf
                I siti saranno aggiornati man mano che definiremo tutti i particolari, con attenzione alle esigenze degli interessati.

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                • #98
                  Un mini eolico collegato alla presa di casa

                  Salve a tutti, perdonate il disturbo.

                  Ho visto in rete la vostra grande esperienza in materia di rinnovabili e quindi ritengo sia forse la sede migliore per sottoporre alcuni miei dubbi.

                  Ho visto in rete dei kit mini/micro eolici da 1 kWp che hanno un buon prezzo e una notevole semplicità di montaggio, di uso e di gestione.

                  Tuttavia ho qualche dubbio: visto che, come si dice in questi siti, il piccolo impianto outdoor andrebbe collegato direttamente ad una qualunque presa di casa per cedere energia e ridurre quindi l'approvvigionamento e visto che io ho già, come tutti, una fornitura da Enel Servizio Elettrico, non è che questa immissione ulteriore (prioritaria rispetto ad Enel?) finisce per sciuparmi gli elettrodomenstici che sono in funzione oppure per fare danni alla rete elettrica più in generale?

                  Inoltre, quando il generatore produce e immette ma io ho tutti gli apparecchi spenti, che fine fa quella corrente immessa nella mia presa elettrica (tenete conto che ho un anche un piccolo impianto fotovoltaico con scambio sul posto)?

                  Infine, non è che così si crea un grosso campo elettromagnetico che "avvolge" tutta la casa e che potrebbe essere nocivo?

                  Grazie fin da ora per l'aiuto che mi potrete dare, in attesa cordiali saluti.

                  Graziella

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                  • #99
                    Gentile Aiace (... siamo nell'Iliade o nell'Odissea?),
                    rispondo cominciando dalla fine: un impianto ad energia rinnovabile non aggiunge pericoli rispetto all'impianto elettrico preesistente. Se così non fosse, molti ne avrebbero già parlato.

                    Quanto al generatore da 1 KW, io avrei qualche dubbio: l'immissione di energia tramite una presa di casa è sicuramente fuori norma, perchè per l'immissione si userebbe una spina a pioli scoperti e sotto tensione.

                    La corrente non consumata dall'utente sarebbe immessa in rete ma non conteggiata. Per il conteggio occorre sviluppare una pratica per accedere al "conto energia" e utilizzare apparecchiature omologate, installate da impresa certificata.

                    La corrente immessa nella rete di casa sicuramente non danneggia nè gli elettrodomestici nè l'impianto, essendo della stessa forma sinusoidale di quella dell'Enel.

                    Saluti... la discussione è aperta ad ulteriori contributi.

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                    • Per la gioia dei makers (adesso si chiamano così) ho pubblicato un progetto per realizzare un
                      regolatore di carica eolico basato su ARDUINO UNO. Questo è il link:

                      www punto webalice punto it/acecere48/regolatore arduino punto pdf

                      Si tratta di un progetto di base in via di sperimentazione, che può essere espanso con più
                      resistenze per adattarsi a generatori di varia potenza. I makers più smaliziati potranno
                      aggiungere un voltmetro ed un amperometro utilizzando lo stesso modulo ARDUINO.
                      Ultima modifica di andy48; 02-01-2019, 16:34. Motivo: errore

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                      • ciao

                        io adotto una soluzione con questo:




                        12V DC Charging Discharge Voltage Monitor Test Relay Switch Control Board Module


                        lo programmo su 14 volt batteria e mi connetto tramite il suo rele da 10A (al 230 v del mio inverter da 2 Kw onda quadra )e come zavorra uso classiche resistente tipo infrarossi da bagno o simili
                        una recente applicazione la sto usando con un essicatore di frutta , in quanto ho una eccedenza di energia sia dai pannelli che dalla microturbina pelton
                        questo circuitino e' impostabile sui due livelli : lo programmo a 14,2V per inserire la zavorra e lo disinserisco a 13,6V
                        senza cercare teleruttori o rele da 100A in DC






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                        • Ottima soluzione, economica e di facile montaggio. Qualche difficoltà per chi non è pratico di programmazione. Per gestire più carichi a più soglie servono più moduli... ma dato il costo... si può fare.

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                          • Ciao andy, grazie per l'indicazione.
                            Ho dato un occhiata al tuo progetto e, se mi permetti, vorrei proporti un paio di correzioni/miglioramenti ...
                            1. I PIN 0 e 1 sono quelli deputati alla comunicazione seriale da/verso il PC, in tal senso ti conveniente non utilizzare l'1 (USB TX) per il mosfet in quanto così facendo perdi la possibilità di utilizzare la scheda per monitorare eventuali valori (tensione, corrente ma anche temperatura dei componenti)
                            2. In luogo dei IRFZ44N puoi utilizzare dei mosfet logic-level (es. IRL 540 ) e regolare l'inserimento delle resistenze di shunt (R5 e R7) tramite PWM. Così facendo otterresti una regolazione più costante in base alla carica della batteria

                            P.S.
                            Se ricalcoli il partitore a 1/4, utilizzando resistenze di precisione, puoi anche fare a meno della resistenza variabile. In tal modo la taratura è facilitata in quanto su A0 hai direttamente la lettura della tensione.
                            P.P.S.
                            Con l'aggiunta di un ACS712 (5, 20, 30A) oltre alla tensione rilevabile su A0 puoi avere anche la corrente su, ad esempio, A1
                            Domotica: schemi e collegamenti
                            e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                            • Sono lieto che intorno ad una semplice proposta iniziale, si stia generando una discussione che potrebbe arricchire il progetto e portarlo a livelli di efficienza sempre più alti.
                              Sono d'accordo con l'utilizzo di mosfet logic-level.
                              Sono d'accordo sull'utilizzo di una o poche resistenze da pilotare con modulazione PWM. Sto preparando un programmino per ARDUINO che produce un segnale PWM per tensione di batteria tra 13,5 e 14,5 Volt; se ci sono lettori interessati, posso pubblicarlo.
                              Sono d'accordo con l'utilizzo di un sensore di corrente come quello suggerito da Lupino, ma questo utilizzo non è immediato, perchè lo zero di corrente corrisponde ad una tensione di uscita di 2,5 Volt. Occorre trasformare l'intervallo 2,5-5 Volt in un segnale PWM da 0 a 255 (per ARDUINO UNO R3).
                              Per il resto ogni contributo va bene per vivacizzare un forum che sembra sonnecchiare.

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                              • Correggo l'errore del post precedente:

                                ..........
                                Sono d'accordo con l'utilizzo di un sensore di corrente come quello suggerito da Lupino, ma questo utilizzo non è immediato, perchè lo zero di corrente corrisponde ad una tensione di uscita di 2,5 Volt. Occorre trasformare l'intervallo 2,5-5 Volt in un segnale da leggere come valore di corrente.
                                Per il resto ogni contributo va bene per vivacizzare un forum che sembra sonnecchiare.

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                                • Ciao andy,
                                  ...Occorre trasformare l'intervallo 2,5-5 Volt...
                                  Relativamente semplice...
                                  se 0 - 5V corrispondono a 0 - 1023 (risoluzione 10 bit di arduino), allora 0,00488V (5/1024) corrispondono a 1, per cui:
                                  - definito "pinACS" il PIN analogico che si va a leggere
                                  - definito "mVA" il valore mV/A riportato sul datasheet del ACS712 (185 -> 5A, 100 -> 20A, 66 -> 30A)
                                  abbiamo :

                                  codice:
                                  float Ampere
                                  Ampere = (0,00488 * analogRead(pinACS) - 2.5)/mVA
                                  Domotica: schemi e collegamenti
                                  e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                  • Il sito Internet su cui di solito appoggiavo la documentazione ad uso degli appassionati di microeolico e di autocostruzione non è più accessibile, perché l'operatore non fornisce più il servizio (www.webalice.it/ac........... ). Per questo motivo ho dovuto chiedere ospitalità ad un altro operatore e trasferire il sito.
                                    Questo è il nuovo indirizzo:
                                    First italian workshop - general

                                    Alcuni link non funzionano (ovviamente), ma presto apporterò tutte le correzioni necessarie ed aggiungerò altri contenuti interessanti, per esempio dei progetti con Arduino.

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