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regolatore di carica eolico e fotovoltaico

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  • #61
    Oggi sono andato in soffitta ed ho ritrovato un buon libro "Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica". Così potrò starvi dietro meglio. Farò ridere ma adesso mi avete attaccato questa malattia... dovrò pur correre ai ripari.
    Per Minieolico: Io non capisco proprio niente di elettronica però informandomi sui regolatori di carica che sono in commercio ho visto che anche i più costosi, mettono in bella mostra un etichetta con la scritta PWM ed di alcuni ho letto il menuale di istruzioni ed apparte la compensazione in temperatura e la scelta del programma di carica per batterie umide o al gel senza considerare i led o i display con qualche contatore di energia prodotta o altri fronzoli del genere non ho potuto apprezzare differenze di funzionamento. Adesso non sò se è la mia impressione; magari capisco male, ma trovo il tuo post un pò troppo polemico e del tutto fuori luogo.

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    • #62
      Per Lele183:

      sicuramente ti sarà utile una lettura della sez. manualistica, sottosez. elettronica (guarda in **informazioni..mappa..** per ubicazione/collegamento/link)

      Per elicavalier:
      Originariamente inviato da elicavalier
      per il resto non ci capisco niente ma va bene così
      oltre che il consiglio di cui sopra.. probabilmente sarebbe opportuno un accenno agli "operazionali" (in manualistica mancano al momento..) oppure li conosci? (Dammi una risposta!)

      ------------------------------

      (in appoggio a Eli-sir & andy48)
      Per minieolico.it:
      [.. a cui amichevolmente suggerisco di rileggere, magari più attentamente, i miei messaggi (qua e qua) sulla spiegazione terra-terra di come funziona -a grandi linee- il circuito e di come avviene la regolazione: si intuisce già li!]

      Quando si parte a progettare qualcosa bisogna prima avere ben chiaro cosa deve fare l'oggetto che si sta ideando.
      Ovvero occorre una stesura di tutte le caratteristiche comportamentali del circuito.

      Ad esempio nel caso di un generico "pwm" uso alimentazione.. o uso caricabatterie, si guarda al comportamento lato carico/utenza/uscita: se alim si potrà avere ad es. una tensione caratteristica/regolata, se CB si potrebbe avere una fase con corrente regolata (CC) e una con tensione regolata (CV)

      Non è escluso che in altre applicazioni possa esserci anche una progettazione che assolve anche a determinate caratteristiche di ingresso: utile in caso di applicazioni solari.. assolutamente necessaria in applicazioni eoliche.

      Non importa (parlo da un punto di vista progettuale/comportamentale) se il regolatore è implementato in tecnica "pwm", o "lineare", o "mista", o...altro... importa quello che fa.

      Quindi per osare (io) a rispondere brevemente alla domanda (rivolta a andy48..):
      mi dici cosa "regola" il tuo regolatore ??
      il regolatore in oggetto direi che assolve a due compiti principali. In pratica regola:
      lato uscita: la tensione limite sulla batteria (CV). Raggiunto il limite di tensione, ogni piccolo ulteriore incremento comporta una riduzione (secondo il "guadagno" del circuito) della corrente e potenza fornita... che può scendere fino a zero.
      lato ingresso: un assorbimento in potenza che tende ad aumentare al crescere della tensione applicata (secondo una certa "legge"/curva/algoritmo)..
      ..e indipendentemente (o quasi) da quella fornita in uscita, ovvero le due regolazioni hanno una certa indipendenza
      Ultima modifica di gattmes; 04-08-2009, 10:20.
      Fare si può! Volerlo dipende da te.

      Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

      Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
      Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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      • #63
        ok va bene , "mi arrendo" .
        vi dico comunque come la penso semplicemente , lasciando perdere dettagli tecnici per problemi di tempo:
        secondo me il compito principale di un regolatore per EOLICO (che non ha nulla a che vedere con il fv se non parte di hd) dovrebbe essere quello di AUMENTARE l'efficienza della turbina , non solo di limitarla, con un DUMP LOAD PWM o come lineare o ON OFF , e con i classici regolatori economici che di regolatore hanno ben poco se non staccare la batteria e attaccare un carico fittizio.
        Didatticamente il circuito di Andy48 (non ho capito perche mi da del LEI) và benissimo (con magari limiti pratici di realizzazione e di potenza max ammissibile)
        ma nella pratica la funzione PRINCIPALE che lui o (lei) ha chiamato regolazione e quella che NON dovrebbe mai entrare in funzione se non in casi limite, ma proprio in questi casi il sistema di controllo a PWM secondo me non sò fino a che punto possa essere efficace (lo dico perche quel circuito lo ho adottato anch'io per il FRENARE la T)
        però usavo 2 MOS in parallelo (irfp150) e con una T da 400 W spesso e volentieri in test e con vento forte li ho pure bruciati , praticamente non dovresti usare una R di potenza magari da 100 o 200W collegata con 30-50 o + cm di cavo al CS dove dentro passa una segnale PWM di potenza a FREQ magari alta , deve usare degli snubber per le extra T e comunque c'è sempre il rischio che lo "sfondi" comunque e che ti crei dei disturbi incredibili.

        Il trucco del regolatore EOLICO è nel cercare di far rendere il + possibile la turbina in termine di energia.
        se date una occhiata a molti post si legge di turbine che non fanno nulla , di regolatori che scoppiano alla prima ventata .

        x andy48
        Comunque anche i regolatori professionali del tipo Tristar oppure Xantrex, fanno lo stesso lavoro, a parte qualche piccola sofisticazione
        ....
        se si riferisce alla serie C , che conosco bene , fra I e U Non c'è un D ,ma la piccola sofisticazione che dice LEI e comunque secondo me non è adatto all'eolico se non per funzione di dump , infatti per l'eolico si chiama proprio cosi, perchè non aiuta ad aumentare l'efficienza e a sfruttare al max la turbina.

        il regolatore a cui sto lavorando in questi giorni ha una caratteristica fondamentale
        vin 10-90VDC vout 12-24V 40A (forse 80A debbo ancora provare).

        se metto un diodo vout=vin-VFd e Iout=Iin( - Idump), dove stà la regolazione ??

        perchè nel FV si parla tanto di MPPT .. e per l'eolico basta un DIODO ?

        spero di essermi fatto capire

        e non datemi del lei mi fate sentire "vecchio" !!!.

        saluti
        Mario
        minieolico.it

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        • #64
          Minieolico, dal canto mio ti ho capito "si ma no", nel senso che sono d'accordo sul fatto di sfruttare al max la turbina, ma nel caso in cui ci fosse potenza in eccesso, dove la dissipi? o meglio come la gestisci e la invii alle batterie? Quando una batteria è carica è carica e basta...

          Svelaci un paio di segreti... per migliorare i regolatori, da quanto ho capito tu ci sei già arrivato!

          (chiedo sottovoce: non si possono avere delle indiscrezioni sul regolatore con Vin 10-90 V Vout 12-24 V........)
          Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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          • #65
            Originariamente inviato da minieolico.it
            ..lasciando perdere dettagli tecnici per problemi di tempo..
            I dettagli tecnici sono alla base di tutti questi discorsi. Se li lasciamo perdere di cosa stiamo parlando allora?

            -------------

            permettetemi una mia solita osservazione tecnica solo su questo punto (se ho ben capito cosa è scritto.. visto che ho problemi di decodifica/acronimi nonostante la mezza dozzina di lingue varie +o- masticate...):
            se metto un diodo vout=vin-VFd...[omissis].., dove stà la regolazione ??
            Se parliamo di rendimenti.. è chiaro che il diodo "diretto" di separazione spreca.
            In tecnica PWM un diodo c'è comunque sempre... Tuttavia è possibile sostituirlo con ..dicimao... un mosfet (rettificazione sincrona).. e quindi avere una caduta molto più bassa (anche rispetto agli Schottky).. Tuttavia considerando le perdite negli stadi di potenza (mos pwm) e/o magnetiche (trafo o induttanze), nonchè altre varie.. direi che stiamo raschiando il fondo del barile: meglio un semplice diodo che lavora in continua .. ci guadagna sicuramente l'affidabilità/MTBF (come diceva il tizio.. le cose semplici sono le più geniali). Nel caso la tensione fosse inferiore all'intervento del regolatore (quello "solito" di cui stiamo parlando/scrivendo... ovvero dello schema di qualche messaggio fa) il rendimento (circuitale!) è massimo, in quanto c'è solo la caduta del diodo (e il resto del circuito è quasi assente, eccetto i piccoli consumi "di servizio", leggi corrente da D1).

            Chiaramente lato "generatore" non si esclude che questo possa rendere meglio con altri parametri V/I.. ma per farlo li lavorare.. e come ho già scritto:
            1) bisognerebbe conoscerli esattamente (ergo non si può fare un circuito "buono" per tutti)
            2) bisognerebbe considerarli nei parametri di progetto, costruendo il regolatore in loro funzione.. e lato ingresso (non uscita!).. ovvero il regolatore dovrebbe far vedere al generatore una opportuna impedenza.. e di entità variabile secondo i parametri V e I, in modo da costringere il generatore a percorrere la sua curva caratteristica di massimo rendimento (da vedere se poi quella- eventualmente- fornita .. è relativa al solo generatore "as is".. o all'accopiata generatore + pale + aria... ovvero se si sono fermati e limitati a caratterizzare a metà strada.. o hanno fatto un lavoro globale.. mi immagino già nella galleria del vento o giù di li... mahh solo questo chissà quanto fa lievitare il costo...)

            Se parliamo di regolazione.. nel circuito proposto la "controreazione" parte dall'uscita, via D1: è quello "il punto che si controlla".
            Il "come si controlla" è un altro paio di maniche.. e li si agisce prima della Vf del diodo (intesa come D2).
            Detta in altre parole si controlla sul punto Vout (ovvero Vin-Vfd).... e si agisce a tal fine sulla Vin... come dire.... per far due esempi e dar due cifre:
            (posto fisso Vf e a 0,5V per semplicità)
            se voglio Vout =14.. allora agirò su Vin in modo che sia 14,5.. se la Vout la voglio a 15.. allora agirò su Vin in modo che sia 15,5V

            .... ho premesso che mi limitavo solo a questo.. quindi tutto il resto (compreso come tenere Vin a 14,5.. 15,5 o quello che è.. "è un'altra storia"...)
            Ultima modifica di gattmes; 04-08-2009, 15:58.
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            • #66
              Originariamente inviato da minieolico.it Visualizza il messaggio
              Il trucco del regolatore EOLICO è nel cercare di far rendere il + possibile la turbina in termine di energia.
              L'articolo della rivista da cui è estratto il progetto PWM era destinato agli studenti delle scuole medie superiori (ITIS e IPSIA) ed il livello di difficoltà era già elevato per la capacità media di comprensione.
              Siamo d'accordo che il regolatore, pur mantenendo in uscita una tensione che non danneggia le batterie, dovrebbe permettere un ampio campo di tensioni di ingresso per spremere il massimo dell'energia dalla turbina. Nei fatti dobbiamo però ammmettere che, per il fai-da-te microeolico e per la maggior parte dei prodotti microeolici commerciali di tipo isolato, non sono previsti regolatori con MPTT ... il gioco non vale la candela .... il costo e la complicazione costruttiva non sarebbero giustificati dalla quantità di energia recuperabile.
              Ma se HAI interessanti progetti già sperimentati, la comunità te ne sarà grata!!

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              • #67
                mppt?

                ciao Andy 48
                io ho utilizzato con successo, un dc/dc telefonico
                con entrata da 35 V a 80V , di cui la uscita e' stabilizzata a 14 volt 15 A max
                richiedono un buon livellamento sulla entrata altrimenti non funzionano

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                • #68
                  Si ma l'ingresso?
                  (udos3: rileggi con più attenzione quel che ho/abbiamo scritto nei prec. messaggi!)

                  Va bene per es. un impianto solare.. ma il dc/dc telefonico non regola niente in ingresso.. l'aerogeneratore prende (letteralmente) il volo.. se c'è vento forte...
                  ("verticali" a parte...)
                  Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                  • #69
                    dc /dc

                    ciao
                    e vero che non regola niente all ingresso , ma si adegua cercando il miglior punto di lavoro per dare i 14 volt di uscita alla massima potenza disponibile all ingresso
                    io ho dei moduli da 160w ( sui 30 euro) usati anche per picoturbine pelton
                    l importante che ci siano almeno 35 volt di ingresso altrimenti fino a quel punto, il generatore ruota libero
                    chiaramente serve un overvoltage in caso di batteria piena
                    o in caso di forte vento che porta al massimo in breve la tensione della batteria
                    con questo dc /dc risolvi solo la ottimizzazione del punto di lavoro ai diversi regimi variabili del generatore
                    peccato che hanno un range stretto , un 15-90 volt sarebbero ideali , specialmente per le verticali

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                    • #70
                      con questo dc /dc risolvi solo la ottimizzazione del punto di lavoro ai diversi regimi variabili del generatore
                      Non sono molto in accordo.. direi che con questi "regolatori" risolvi.. ben poco!

                      A) non risolvi il problema di fornire un carico che aumenta (cioè assorbe più potenza) all'aumentare della tensione in ingresso (tipicamente quest'ultima è legata al regime di rotazione) in presenza di vento anomalo (forte)

                      B) non ottimizzi nessun punto di lavoro. Infatti (ripetiamolo) serve un oggetto che fa vedere in ingresso non una resistenza.. diciamo.. negativa ...per farla semplice (ovvero se aumenta V diminuisce la I assorbita.. così "fa" un un dc/dc pwm: è un "carico" a potenza circa costante - fissa quella in uscita, ovviamente)...e nemmeno costante (sarebbe già meglio per il punto A).. ma una particolare, adattata alle curve caratteristiche del generatore (+pale, ecc. come ho già scritto....)

                      e.. C) non risolvi nemmeno il problema di regolare lato carico: se è una funzione caricabatterie che si vuol fare, serve un oggetto con curva CC/CV, non un oggetto CV... e che poi nulla sappiamo (non ce lo hai detto) circa il suo comportamento quando superi la Imax (limitazione lineare? A scatto? Foldback? Non rispristinabile.. Oppure semplicemente si fuma?)
                      ...
                      infine faccio notare anche questo:
                      l importante che ci siano almeno 35 volt di ingresso altrimenti fino a quel punto, il generatore ruota libero
                      che è tutt'altro che ottimizzazione! Caricando una bat esempio da 12V.. sai qanto ce ne passa di "zona morta" prima che si arriva a 35!!!!!!
                      Se di ottimizzazione qua si vuol parlare.. allora è il generatore che DEVE adeguarsi per ottimizzare il dc/dc, non viceversa!!! ..Praticamente andrebbe progettato per un sistema a 35V.. e non per uno a 12!!!

                      Altro che ottimizzare.. è lui che si deve adeguare.. meno flessibili di così difficilmente posso immaginare.

                      Vogliamo poi discutere di rendimenti/efficienza (anche di questo avevo scritto... ma è stato letto?)?...Si? Allora non spreco altro tempo e rimando ai messaggi precedenti (se interessa conoscere il discorso.. io lo conosco già)
                      Ultima modifica di gattmes; 05-08-2009, 16:10.
                      Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                      • #71
                        Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                        Non sono molto in accordo.. direi che con questi "regolatori" risolvi.. ben poco!
                        ecc ecc .....

                        premettendo che non mi diate del "polemico"
                        ma quello che dici l'hai sperimentato "sul campo" o è frutto solo di elettronica cartacea e di laboratorio o peggio ancora di simulatori ???

                        come premessa per un buon regolatore (sempre secondo il mio modesto parere) la cosa peggiore che puoi fare è collegare direttamente la Turbina alla batteria tanto peggio con un diodo.

                        un mio "maestro" di elettronica/informatica mi diceva che conoscere (anche bene) i linguaggi di programmazione (talvolta) non significa sapere fare i programmi !!
                        lo stesso vale per l'elettronica, è come il cibo , lo puoi "cucinare" in tanti modi , il risultato però dipende dal cuoco.

                        ripeto, non è una polemica ma una domanda.

                        saluti
                        Mario
                        minieolico.it

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                        • #72
                          Originariamente inviato da minieolico.it
                          ma quello che dici l'hai sperimentato "sul campo" o è frutto solo di elettronica cartacea e di laboratorio o peggio ancora di simulatori ???
                          se a me ti rivolgi.. e se hai tempo.. le risposte (circa mie conoscenze di elettr. di potenza, ecc. ) le trovi da solo spulciando tra i 3000 (tremila) e rotti miei messaggi qui sul forum...

                          tornando al regolatore con "il diodo secco".. che così non è (torno a ripetere: se ri-leggi con attenzione i miei messaggi lo capisci, se hai un minimo di conoscenza elettroniche .. e sembrerebbe che ce l'hai.
                          NB il circuito non lo fatto io.. io ne ho spiegato il funzionamento -senza scendere nei dettagli spinti- ).. scrivevo.. quale sono i tuoi timori che ti fanno scrivere:
                          la cosa peggiore che puoi fare è collegare direttamente la Turbina alla batteria tanto peggio con un diodo.
                          ????

                          A) hai timori che il regolatore si rompa e quindi non può più regolare?
                          In tal caso è possibile aggiungere una protezione (parlo di proteggere la batteria e il resto.. insomma l'utenza). I metodi implementativi vanno dal semplice fusibile a un disgiuntore un po furbo.

                          B) oppure parli a prescindere..non considerando (o non avendo letto) le spiegazioni sul funzionamento.. e quindi, sostanzialmente, rimettendo in dubbio il metodo regolativo ..che non è serie.. come in un DC-DC ma parallelo (presumo si sappia cosa implica un parallelo, ovviamente!) ??
                          [parallelo: facciamola semplice....tralasciando induttanze,ecc. .... per i meno esperti]


                          ---------------------

                          PS a scapito di equivoci scrivo (anche qui) che mi si deve leggere con attenzione.. e non "saltando" sui contenuti/parole dei miei messaggi
                          Con la frase:
                          Non sono molto in accordo.. direi che con questi "regolatori" risolvi.. ben poco!
                          mi rivolgevo OVVIAMENTE non ai regolatori in generale, ma al regolatore "telefonico" citato da udos3! Visto che ho quotato proprio sopra la sua frase in merito... e quindi più palese di così!
                          Comunque lo preciso.. visto che spesso per disattenzione... (talvolta malizia) si tende a mettermi in bocca.. ehm tastiera .. parole che non ho digitato e pensieri che non sono miei....

                          Per esempio molti.. "giornalisti".. amano tagliare i servizi/interviste qua e la.. facendo dire ai malcapitati talvolta l'opposto di quello che stavano dicendo (e..si .. se son bravi con il taglia&cuci!)

                          Ovviamente da parte mia sono e sarò sempre duro contro distorsioni del mio pensiero, siano esse casuali, o per preciso scopo... anche con opportuni provvedimenti e azioni, quando lo esigono gravità e situazioni.
                          Ultima modifica di gattmes; 08-08-2009, 10:30.
                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

                          Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

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                          • #73
                            Per Andy 48: io ho frequentato un IPSIA e devo dire che io non ero proprio una cima ma trovo che la difficoltà sia adeguata per quel livello. Va bene, non vado più a scuola da parecchi anni ma con la spiegazione di Gattmes e un integrazione sugli amplificatori operazionali ho avuto subito le idee chiare. La teoria l'ho sempre odiata ma studiare la teoria per poi applicarla la trovo ancora decisamente stimolante.

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                            • #74
                              C) addendum...
                              faccio notare che ciò che minieolico.it definisce "la peggior cosa che si possa fare" (vedere parte "quotata" nel mio messaggio precedente) e quello che nel 99,9% dei casi si fa su tutti i "milioni di milioni" di autoveicoli, camion, barche, ecc. per la ricarica delle batterie, ovvero collegare direttamente l'alternatore alla batteria tramite diodi: non c'è niente in mezzo (<-ho scritto in mezzo: leggere bene quel che scrivo.. intendo esattamente quello, ne + ne -)..neanche un fusibile.., quantomeno da quando si impiegano i diodi a semiconduttore (non sarà così su veicoli dell'epoca esempio della "vecchia Fiat 500", prime "Fiat 126", et simila.. funzionanti tipicamente con dinamo in DC e 2 3 relè di gestione).
                              Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                              • #75
                                Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                                C) addendum...
                                faccio notare che ciò che minieolico.it definisce "la peggior cosa che si possa fare" (vedere parte "quotata" nel mio messaggio precedente) e quello che nel 99,9% dei casi si fa su tutti i "milioni di milioni" di autoveicoli, camion, barche, ecc. per la ricarica delle batterie, ovvero collegare direttamente l'alternatore alla batteria tramite diodi: ....).
                                !!!!
                                ma cosa stai dicendo ??
                                ma a fa girare l'alternatore hai dei PISTONI e della BENZINA non il vento e 3 pale !!

                                hai mai sentito parlare di curva di potenza di una generatore magari PMG alimentato dal VENTO ???

                                boh..

                                Mario
                                minieolico.it

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                                • #76
                                  ma cosa stai dicendo ??
                                  ma a fa girare l'alternatore hai dei PISTONI e della BENZINA non il vento e 3 pale !!
                                  Premesso che non è detto... specialmente che sia la "BENZINA" (e aggiungo.. nemmeno il Gasolio/GPL/Metano...)...
                                  ..questo lo so!.. E penso che lo sanno in molti di coloro che qui leggono.. magari era meno probabile che sapessero che l'alternatore è collegato alla batteria.. direttamente.. senza nulla in mezzo (parlo sempre del 99,9% dei casi con rare eccezioni)..

                                  L'importante è dire (quel che sto dicendo io) cose giuste... diversamente da affermare come verità assoluta ciò che non lo è.. almeno non in tutti i campi/in generale (NB ho riportato l'esempio automobilistico.. ma se ne ritrovano molti altri..)

                                  Quindi se qualcuno aveva ragioni di scrivere "ma cosa stai dicendo" semmai era il sottoscritto... ma l'ho evitato per.. diciamo.. rispetto....


                                  Per rincarare la dose.. e cercando un sistema ancor più simile all'eolico.. possiamo vedere la ricarica in campo motociclistico... dove l'alternatore (sempre nella maggioranza dei casi), mono o trifase che sia, NON È REGOLABILE, visto che generalmente adotta magneti permanenti (quindi non ha l'eccitazione separata e regolabile, ma fissa)... e siamo anche in presenza di motori che in certi casi superano i 10000 (diecimila) giri!..

                                  Nuovamente anche qui ritroviamo dei diodi secchi di rettificazione tra generatore-accumulatore...!!!!
                                  (Certamente saprai che curva può avere un simile alternatore in un campo 0-15000 rpm, vero?...NB..ricordo che già al "minimo" ricarica.. quindi >13V)
                                  Ultima modifica di gattmes; 12-08-2009, 17:38.
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                                  • #77
                                    Scusate se mi mintrometto, ma stò notando che questa discussione non stà approdando a niente. Minieolico (senza offesa e con tutto il rispetto dovuto) se proprio sei a conoscenza o possiedi conoscenze che tutti noi non abbiamo ti prego di spiegare o almeno di sprecare qualche parola in più altrimenti facciamo come i bimbi dell'asilo:"Io sò una cosa che non sai e non te lo dico" (cantata amo di cantilena).
                                    Secondo me un forum esiste per condividere delle idee ma se non si scende nel dettaglio tanto vale lasciar perdere. Ok ammettiamo che tu abbia ragione, ci puoi spiegare almeno il principio di funzionamento del tuo regolatore?

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                                    • #78
                                      Per me sarebbe cosa gradita/mi accontento della... spiegazione tecnica (ovvero non limitata al "fa così".. ma al perchè e per-come, sufficientemente dettagliato..) "la cosa peggiore che puoi fare è collegare direttamente la Turbina alla batteria tanto peggio con un diodo" (ndr-non sono mie parole, ne il mio pensiero.. ma il riporto di quanto scritto da minieolico.it, Vedere messaggi precedenti) in un sistema che adotta il regolatore di cui stavamo discutendo precedentemente (<- notare quanto sottolineato)

                                      A tal fine vorrei dare un aiutino... e fare un richiamo alle generiche protezioni da sovratensione (su alimentazioni) spesso richieste (<- diverse da preferite... scelte... et simila: parliamo di requisiti che chi commissiona un apparato chiede a chi lo progetta/costruisce) in campo militare.... e definite "crowbar" , letteralmente "piede di porco"... e che hanno tale nome proprio per il modo (brusco) di operare.. non certo sconnettendo... o interponendo..., ecc.
                                      Decisamente qua ci stiamo allontanando da quella "elettronica cartacea e di laboratorio o peggio ancora di simulatori" citata (minieolico.it.), ne convieni?

                                      Ultima modifica di gattmes; 12-08-2009, 18:00.
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                                      • #79
                                        Se dici a me ne convengo al 100%. Adesso mi sono messo al lavoro, ho spulciato qualche ottimo consiglio dai tuoi vecchi post alcuni sono addirittura con la vacchia interfaccia di questo forum ed ho sorriso quabdo hai detto delle faccie delle persone che venivano nel tuo laboratorio quando vedevano il ferro da stiro. Stò adottando la stessa tecnica è la mia prima esperienza ma vedremo come anfrà a finire. Adesso stò aspettando che la basetta si raffreddi; ho fatto solo una piccola modifica: utilizzando una basetta 10x16cm ho modificato le piste grandi (quelle che portano la corrente di carica) allargandole anche per sfruttare tutta la basetta. Per farlo ho utilizzato il disegno di Andy48 e l'ho modificato con photoshop. Il metodo è poco ortodosso ma credo che sia funzionale. (adesso vi metterete a sorridere ma io non sono "profesionista" come voi).
                                        A presto adesso vado a vedere la sentenza. Ciaoooo

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                                        • #80
                                          (no, mi rivolgevo pricipalmente a minieolico.it ).

                                          Lele183: provato anche con "eagle" (www.cadsoft.de)?
                                          Ultima modifica di gattmes; 13-08-2009, 20:29.
                                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                          • #81
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                                            Il circuito non è venuto molto bene ma per essere la prima volta non mi lamento. Gattmes ti volevo chiedere che: visto che la parte centrale, quella con le piste piccole, è venuta bene e non ci sono interruzioni e il contorno solo non è venuto bene (sicuramente perchè non ho stirato bene), se è possibile fare dei ritocchi con un pennarello e se si di che tipo. Per fare il tutto ho utilizzato un lucido per lavagne luminose ed una fotocopiatrice. Una volta stirato sulla basetta e lasciata raffreddare non è stato per nulla difficile staccarla anzi si staccava da sola. Allego una foto, mi scuso per la scarsa qualità della foto ma non ho potuto farla prima perchè avevo le batterie scariche. Stò anche reperendo informazioni sulla compensazione termica in fase di ricarica ho notato che su internet è possibile scaricare i manuali di istruzioni dei regolatori di carica per fv per cercare di capire almeno il principio di funzionamento e sul manuale del regolatore della western ci sono anche dei grafici e viene spiegato a grandi linnee ma farò altre ricerche per saperne di più ma mi pare di capire che bisognerebbe automatizzare la regolazione del trimmer R2 in base alla temperatura ad esempio a 20 gradi la soglia a cui il regolatore deve deviare la corrente su R11 può essere 14.5V, a 25° deve essere a 14.4V e così via. Ora bisogna trovare il modo di renderlo operativo.
                                            File allegati

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                                            • #82
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                                              Si ho provato anche con eagle (da te consigliato in altre discussioni) ma la versione light non consente di lavorare con basette 160x100 ma al max con 80x100 (troppo piccola). Però ho buttato giù un circuito ugualmente perchè volevo anche modificare un paio di piste cioè: Andy48 ha optato di far passare 3 piste sotto all'integrato ed una che gira intorno passando sotto a R7 e R8. Io temevo che, proprio per la vicinanza della piste, il toner potesse sbaffare un pò unendole allora avevo modificato il circuito per farne passare solo due, ho stravolto il circuito ma sono riuscito nell'intento ma nel disporre i componenti ho incontrato le difficoltà che ti ho detto prima così ho optato per il piano B cioè fare un foto ritocco al circuito (Andy non ti offendere non è mia intenzione). Io ho a disposizione una basetta 160x100 allora mi sono chiesto perchè non utilizzarla tutta? Sull'articolo si consiglia di fare le piste della corrente di carica il più laghe possibile. Bene io ho fatto questo ma con photoshop visto che ho una discreta padronanza del programma poi adesso và tanto di moda ritoccare la gente; io ritocco i circuiti stampati. Poi, non trovando della carta patinata per stampanti laser sono andato da un fotografo. Quello è un fotografo vecchio stampo, un traffichino incallito sicuramente mi avrebbe dato qualche idea. Così è stato, li per la mani, aveva dei lucidi per lavagna luminosa che potevano essere usati sulla fotocopiatrice senza rischi e me la sono cavata con dei lucidi fotocopiati. sapendo di rischiare la sbaffatura ho provato uguale ed ha funzionato solo che la parte a rischio è venuta bene mentre la pista di massa che gira intorno al circuito non è venuta bene... Mannaggia ci sono andato vicino ma non mollo; adesso se mi dici che non è possibile rimediare ho già pronte altre 5 cartucce; ero preparato al peggio ma non alla mamma "NON SEI MAI STATO BRAVO A STIRARE CHE COSA PRETENDI!". Devo ammettere che ha ragione dopotutto non mi sarei mai aspettato di usare il ferro da stiro in un modo così improprio.

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                                              • #83
                                                (Siamo un po ot, forse) Con i lucidi ci vuole una certa mano... un certo valore per il toner.. una certa temperatura per il ferro... a volte con foglio di carta interposto .. a volte no.. dipende anche dal cs... a volte va preriscaldato... dipende dal ferro.. insomma, pianeti allineati, ecc. ecc.!

                                                ------------------

                                                1) trucco da un milione di dollari (non ho trovato nessuno che lo dice.. nemmeno dall'altra parte del pianeta.. forse sono il primo ad averlo provato). È mooooooooolto più facile usare il retro di quei rotoli di carta adesiva. Di solito da una parte ci sono le istruzioni e i quadretti per facilitare il taglio, dall'altra (la zona che era in contatto con la parte adesiva) sono lucidi similplastici: è li che va ovviamente fotocopiato o stampato (laser, mi raccomando! Ovvero con toner.. non con inchiostro) il tutto da trasferire. NB basta poco.. e temp non tanto alta.. e viene via che è un piacere! (<- Esigo il Copyright!)

                                                2) se (con i lucidi) fa cag.. ehm .. fa schi... ehm.. è venuto molto male.. allora rifare.. ma se va che tanto basta si ritocca con un pennarello indelebile punta extrafine.. sotto lente (meglio microscopio 20x)...se si "fa la macchia" e si cortocircuitano micropiste (se ci sono) adiacenti, si sgratta con lama (meglio bisturi, noto attrezzo... dell'elettronico )

                                                In bocca al lupo!

                                                PS è normale che i "laghi" vengano colapasta.. vai di pennarello alla grande! Concentrati sempre sulla bontà delle piste.. sono le più difficili da ritoccare... (NB io ovviamente ho lavorato con microelettronica/smd... e su "multipli" [7-10 pezzi per "stampatura"] ...parlo con "deformazione professionale"!...)

                                                PS2 finito e forato il cs... ricopri con lo "stagno" (che tale non è) solito per elettronica: A) protegge dalla corrosione; B) aumenta lo spessore conduttivo... C) facilita la successiva saldatura...
                                                Ultima modifica di gattmes; 15-08-2009, 11:30.
                                                Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                • #84
                                                  Grazie Gattmes è proprio la risposta che volevo sentire... Mi metto subito all'opera!!!!!
                                                  Grazie anche per le dritte; sono preziosissime per me!
                                                  Per il "PS2" mi stavo informando anche sulla staganatura e stò valutando un sistema che sfrutta l'elettrolisi (rudimentale e fatta in casa) ma non sò se adottarla. Invece, guardando su internet su siti di alcuni appassionati, alcuni per proteggere il circuito dalla corrosione spruzzano della lacca per capelli (mha). Se sto trucco funziona mi faciliterebbe per le piste piccole mentre per le piste grandi potrei farl anche a mano... non lo sò ma per adesso via con il pennarello e cloruro ferrico stavo appunto preparando la vaschetta con dei pezzi di vetro e silicone per immergere la scheda in modo verticale così potrò tenere d'occhio il processo mettendo una lampada che oltre a farmi vedere, accelererà il processo con il calore prodotto dalla lampada stessa o almeno così dovrebbe funzionare. Vedremo come và a finire qust'avventura.
                                                  Ciao e non sò come ringraziarti di tutti i consigli che mi hai dato, direttamente e indirettamente solo una domanda ma sei sicuro che non sei un professore?

                                                  P.S. Il metodo di trasferimento con i lucidi potremo chiamarlo anche:
                                                  "METODO GATTMES" che ne dite?
                                                  A qunto leggo sopra allora la mia è stata solo la fortuna del principiante.
                                                  Ultima modifica di Lele183; 14-08-2009, 14:16.

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                                                  • #85
                                                    P.S. Il metodo di trasferimento con i lucidi potremo chiamarlo anche:
                                                    "METODO GATTMES" che ne dite?
                                                    Il metodo in se (toner transfer) no di certo, quello con i "lucidi" direi altrettanto... invece quello sfruttando il retro della carta/plastica adesiva si!

                                                    PS3 per la stagnatura.. usa pure il comune "stagno" per elettronica (mi raccomando: quello "buono", con pasta disossidante, ecc.): quando lo stagno è ben attaccato al rame.. e la zona e assente da zone ossidate.. diventa molto lucido.. e l'eccesso forma una pallina che, se metti il cs verticale, tende a scendere per gravità se "movimentata" con il saldatore... lasciando un sottile strato solo sulle parti ramate... inoltre non si formano ponti tra punti adiacenti.

                                                    Anzi io uso talvolta questa tecnica per dissaldare componenti in microelettronica (SMD): invece di togliere, aggiungo stagno... in tal modo si forma una pallona che interessa contemporaneamente più piedini (sugli SO8/14/16-... devi continuare a movimentarla su tutta la "catena")... e così si distacca il tutto. Le piazzole rimangono poi ben pulite (ripeto: se tutto disossidato, stagno buono.. non si ha paura di sprecarne di "nuovo", ecc.)
                                                    [Certo ciò non fa bene al componente dissaldato, ma di norma si "toglie" in quanto già rotto.. o giù di li..]

                                                    ----------

                                                    Se poi (dopo aver montato i componenti, collaudato il tutto... insomma "finito") vuoi proteggere il tutto ("tropicalizzazione"), ti consiglio l'uso di un prodotto specifico. Dovresti trovarlo nei negozo di elettronica, nelle fiere.. sicuramente sui soliti 2-3 grossi negozi italiani in internet (Distrelec, RS, Farnell...).
                                                    Le lacche "classiche" potrebbero dare problemi di tipo elettronico (magari non in questo circuito).. o in caso di riparazione, ecc. ecc.
                                                    Ricorda però che la stagnatura fa già molto di questo lavoro.. per questo te la suggerivo/consigliavo!
                                                    Inoltre fa molto dal punto di vista corrente (che "Cu" hai usato? 35um?)
                                                    (Non credo stai facendo apparati di telecomunicazione da lasciare nei cabinet indiani.. o malesi.. o.. e che devono tenere fulminetti di quasi 6kV.. in ambiente 99% di umidità!)
                                                    Ultima modifica di gattmes; 15-08-2009, 11:31.
                                                    Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                    • #86
                                                      Gattmes.....Io ti devo pagare una cena;hai già risposto a un quesito che ti volevo proporre e cioè se quale era il metodo migliore per stagnare e per non fare corti tra le piste vicine. Ho utilizzato una basette con rame da 35um e (questa volta ti ho anticipeato) sono a conoscenza della regola di dimensionamento delle piste e del riscaldamento che esse hanno in base alla corrente che le attraversa; ho qui difronte a me la tabella scaricata e poi stampata e ho trovato anche il modo per calcolare di quanto si scalderanno (su internet ci sono anche siti in italiano che permettono di calcolare il tutto).
                                                      stagnando le piste quindi si aumenta lo spessore delle stesse permettendo, a parità di corrente che le attraversa, un minore riscaldamento.
                                                      Ad esempio se poniamo un apista di rame spessa 35um attraversata da una corrente di 2A, se la pista è larga 1mm si avrà una sovra temperatura della pista di 10°; ma se lo spessore della pista aumenta e vogliamo avere una sovra temperatura max di 10° possiamo farla anche più stretta di 1mm.
                                                      Ho capito bene?
                                                      P.S. ieri ho fatto i danni: ho urtato la vaschetta di vetro e l'ho ridotta in mille pezzi........ Cattivo presagio.
                                                      Ed io..... in verità..... vi dico
                                                      mi sà che c'è qualcuno che me la tira. Hi (ovviamente stò scherzando).

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                                                      • #87
                                                        Sta mattina ho tro vato una vaschetta di plastica per fare il begno in cloruro ferrico ed oggi pom, visto che è ancora un caldo boia ho fatto il bagno. Ho impiegato una quantità minima di cloruro ferrico, ho impiegato 20 min mettendo la basetta con la parte da corrodere verso il basso ed è andato tutto magnificamente bene. Ora devo solo aspettare che il negozio riapra dalle ferie: lo stagno che avevo in casa non è buono è senz'anima. Riprenderò i lavori tra qualche giorno causa forza maggiore. Allego una foto.
                                                        Ciao a tutti!!!!
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                                                        • #88
                                                          ORRORE, TRAGEDIA, quanto sono @#§§§####
                                                          Ho fatto il circuito alla rovescia mannaggia a quella ####§@@
                                                          L'avevo detto che la rotture della vaschetta di vetro celava un cattivo presagio e voi? Non avete detto niente nessuno e l'avete fatto apposta AMMETTETELO CONFESSATE! Hi (stò scherzando).
                                                          Non importa lo considero tutto come una prova generale.
                                                          Sigh.... ed io che l'avevo anche forata....

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                                                          • #89
                                                            Dove è il problema?
                                                            (a parte che succede sempre anche a me qualcosa del genere.. eoni fa, quando non si usavano gli attuali "strumenti" ... capitava spesso di dover rigirare all'insù i piedini di un integrato...)

                                                            Fai conto di avere un doppia faccia ...piste sopra e sotto.... in realtà tu hai solo quelle sopra... ovvero saldi i componenti sopra!

                                                            Attento però... se il cs non è di marca buona... ed esagerando con il saldatore... rischi di distaccare le piste. Inoltre evita tensioni sui componenti di potenza.

                                                            (PS per l'operazionale usa uno zoccolo.. mi raccomando!)

                                                            Dai che viene fuori un... prototipo originale!
                                                            Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                            • #90
                                                              Lo zoccolo ce l'ho ed in effetti il problema è solo nell'alimentazione dell'integrato quindi potrei rigirare i piedini dell'integrato o saldare il componente sopra o al limite rifare il cs; d'altro canto non ci vuole molto.
                                                              Stavo riflettendo sulla compensazione in temperatura della carica. Ho un tester con la funzionalità di termometro quindi ho misurato la resistenza della termocoppia ed ho notato che a 26° è 13 ohm mentre a circa 50° (con i mezzi che ho non sono riuscito a tenere la temperatura stabile) la resistenza è aumentata a 18 ohm. Premesso che ho liomitate conoscenze di elettronica ma ho notato che, nelle batterie, quando aumenta la temperatura la tensione max di ricarica deve essere minore quindi, stando a quello che ho capito del funzionamento del circuito, R2 dovrebbe aumentare proporzionalmete con la temperatura rilevata nella betteria. Allora si potrebbe fare di aggiungere una termocoppia in serie tra R9 ed R2. Bho!!!!?
                                                              Sinceramente non sò se una termocoppia sia sufficente anche perchè Andy 48 aveva detto che, nei regolatori commerciali, viene utilizzata una regolazione a mcroprocessore se non erro, quindi penso proprio che ci sia un validissimo motivo perchè hanno utilizzato questa soluzione. Devo approfondire però sarebbe bello anche avvicinarsi oppure fare un circuito logico che compensi anche su tre su step... A scuola andavo forte con i circuiti logici; il prof ci faceva riempire dei matti fogli di carta giganteschi. Adesso, apparte un pò di ruggine, ce la dovrei fare. Troppo presutuoso?
                                                              Forse si forse no ma una cosa è sicura sono un gran testardo.

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