Mercato oli esausti da cucina in Italia. - EnergeticAmbiente.it

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Mercato oli esausti da cucina in Italia.

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  • Mercato oli esausti da cucina in Italia.

    Salve a tutti.

    Mi chiedevo, non avendo trovato risposta adeguata al mio quesito, se esiste già in Italia un "mercato" degli oli da cucina esausti, sia dal punto di vista acquirente che dal punto di vista venditore.

    Se si, quali sono gli attuali prezzi di mercato?
    quali sono i principali soggetti a cui riferirsi per l'acquisto/vendita oli esausti da cucina?

    Saluti

  • #2
    Gli oli esausti alimentari vengo conferiti al consorzio obbligatorio attraverso i suoi associati . Gli associati a loro volta non necessariamente come unico soggetto raccolgono, depurano, lavorano questi oli e li reimmettono sul mercato. difficilmente si trovano piccole quantità di oli esausti depurati perchè entrano in alcune filiere industriali come materie prime , principalmente lubrificanti e biodiesel

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    • #3
      Grazie per la risposta, tuttavia avevo bisogno di maggiori informazioni.

      Diciamo che c'è l'intenzione di industrializzare il processo della crezione di biodiesel da oli esausti alimentari, non più a livello domestico, ma come piccola impresa, quali sono i costi di mercato della materia prima (olio esausto alimentare) e a che soggetti riferirsi per ottenerne in quantità discrete?
      Nel caso si volesse, oltre ad acquistare la materia prima sul mercato, reperirla anche da chi la produce (come scarto), ovvero smaltire gli oli esausti dei ristoranti/ecc, sarebbe necessario associarsi a questo consorzio obbligatorio?

      Se si, questo cosa comporta?

      Con i Migliori Saluti

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      • #4
        Per quanto riguarda gli oli esausti dei ristoranti, i ristoratori devono pagare lo smaltimento degli stessi per cui se in qualche modo tu riuscissi a trovare il sistema di ritirarli da loro gratuitamente è ovvio che riusciresti ad avere una vasta fornitura a costi bassi (trasporto dell' olio fino al luogo dove produrrai il biodiesel).

        La tua idea secondo me è molto buona.

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        • #5
          In Italia il costo di raccolta si avvicina a 0,2 - 0,3 € il kg. se pensate che almeno il 25% andrà perduto nella depurazione e raffinazione e la vendita all'ingrosso del lavorato non supera di molto 0,5€ ..... Provate a girare con un furgone gli esercizi per raccogliere 5,10,15 kg di olio e ditemi se ne vale la pena senza far pagare chi lo deve smaltire

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          • #6
            Ciao Sulzer1 seguendo il tuo consiglio sono andato da alcuni ristoratori per una prova.
            Premessa: non tutti gli utilizzatori di oli vegetali per scopi alimentari lo smaltiscono tramite il consorzio, inoltre non hanno il registro di carico e scarico degli oli.
            Le risposte ottenute sono due:
            a)Chi è in regola con lo smaltimento (ossia volontariamente si è messo in regola o ha aspettato la visita delle autorità competenti che glielo hanno imposto) quindi registro di carico e scarico, preferisce smaltire il tutto tramite le aziende autorizzate.
            b)Mentre chi non è in possesso di registro di carico e scarico fà un po quello che gli pare ( almeno fino alla prima visita dei NAS).
            Nota. Alcune ditte che smaltiscono regolarmente potrebbero conferirne una parte al consorzio e una parte a terzi, in quanto la quantità di olio che inizialmente si usa non corrisponde a quella che deve essere smaltita.

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            • #7
              Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
              In Italia il costo di raccolta si avvicina a 0,2 - 0,3 € il kg. se pensate che almeno il 25% andrà perduto nella depurazione e raffinazione e la vendita all'ingrosso del lavorato non supera di molto 0,5€ ..... Provate a girare con un furgone gli esercizi per raccogliere 5,10,15 kg di olio e ditemi se ne vale la pena senza far pagare chi lo deve smaltire
              Ciao Sulzer,
              Grazie per la tua risposta che aiuta ad aggiungere altri tasselli nel calcolo finale, tuttavia Il fatto che il prezzo del prodotto finale lavorato non superi di molto lo 0,5 non lo ritengo reale, soprattutto se parliamo di biodiesel come prodotto finale, equiparabile in toto al gasolio, non vedo prezzi di vendita possibili inferiori ad uno 0,79 (escluse poi accise, iva, ecc, che andranno a formare i prezzi finali relativi alle varie destinazioni, autotrazione, riscaldamento, agricolo, ecc), senza contare i prodotti secondari ottenuti del processo di lavorazione (glicerolo)
              Il costo di raccolta poi, è definito dalla potenza e dall'efficenza della rete di raccolta stessa, fermo restando che associandosi al consorzio obbligatorio olii esausti andremo a pagare un ulteriore euro 3,09 per tonnellata, che vanno ad incidere per costo di raccolta per ulteriori euro 0,00309 /kg (almeno così ho interpretato dalla normativa, prego correggere eventuali errori.
              Ma per prezzo di vendita del lavorato a 0,5€ tu intendevi del biodiesel o di altri possibili lavorati?
              Perchè se intendevi biodiesel c'è qualcosa che mi sfugge in un prezzo di vendita di 0,5, se intendevi un altro prodotto ottenibile, specifica quale
              Con i Migliori Saluti

              P.S. resta ancora in vigore la domanda iniziale, se vogliamo approvvigionarci sul mercato della materia prima "olio esausto vegetale" non depurato, quali prezzi andremo ad incontrare ?

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              • #8
                Originariamente inviato da TheSandman Visualizza il messaggio
                Ciao Sulzer,
                Grazie per la tua risposta che aiuta ad aggiungere altri tasselli nel calcolo finale, tuttavia Il fatto che il prezzo del prodotto finale lavorato non superi di molto lo 0,5 non lo ritengo reale, soprattutto se parliamo di biodiesel come prodotto finale, equiparabile in toto al gasolio, non vedo prezzi di vendita possibili inferiori ad uno 0,79 (escluse poi accise, iva, ecc, che andranno a formare i prezzi finali relativi alle varie destinazioni, autotrazione, riscaldamento, agricolo, ecc), senza contare i prodotti secondari ottenuti del processo di lavorazione (glicerolo)
                Il costo di raccolta poi, è definito dalla potenza e dall'efficenza della rete di raccolta stessa, fermo restando che associandosi al consorzio obbligatorio olii esausti andremo a pagare un ulteriore euro 3,09 per tonnellata, che vanno ad incidere per costo di raccolta per ulteriori euro 0,00309 /kg (almeno così ho interpretato dalla normativa, prego correggere eventuali errori.
                Ma per prezzo di vendita del lavorato a 0,5€ tu intendevi del biodiesel o di altri possibili lavorati?
                Perchè se intendevi biodiesel c'è qualcosa che mi sfugge in un prezzo di vendita di 0,5, se intendevi un altro prodotto ottenibile, specifica quale
                Con i Migliori Saluti

                P.S. resta ancora in vigore la domanda iniziale, se vogliamo approvvigionarci sul mercato della materia prima "olio esausto vegetale" non depurato, quali prezzi andremo ad incontrare ?
                Mah, a 0,5 intendevo ciò che vendono la maggior parte dei rivenditori, l'olio di frittura a cui han tolto i gamberetti e i pezzi di prezzemolo grossi. Per il resto stai facendo un indagine sulla possibilità di aggirare le regole all'italiana. Si conferisce al consorzio ma non tutto, si conferisce a chi raccoglie gratis sino a che l'ASL non sene accorge. Abbi pazienza qui sti metodi da Peppino e Totò a Milano cerchiamo di non adottarli

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                • #9
                  A dir la verità, stavo solo facendo una indagine sui prezzi di mercato del prodotto grezzo (olio esausto), del semilavorato (filtrato), e del prodotto finito (biodiesel, varie ed eventuali)
                  Se mi fai notare cerco di indagare sui "possibili" metodi all'Italiana te ne sarei grato, in modo da non ripetere più questo errore che, ripeto, fatico ad individuare.

                  Saluti

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